martedì 30 giugno 2015

Il Piano Kalergi: il genocidio dei Popoli Europei




Sebirblu, 29 giugno 2015

L'argomento di cui mi occupo oggi è tra i più attuali e critici del nostro tempo, perché ormai le nostre città sono "invase" pesantemente da immigrati di qualsiasi tipo e provenienza, tanto da trasmetterci un senso di sconcerto frammisto ad un malcelato disagio per non sentirci più sicuri in casa nostra.

Ciò è naturale, dal momento che si sentono continuamente notizie tragiche di attentati terroristici, come quelle recentissime, per mano soprattutto di estremisti musulmani come i "combattenti" dell'ISIS.

Ed è altrettanto ovvio pensare che si infiltrino tra coloro che invece fuggono dai loro paesi per sopravvivere alla guerra o agli stenti a cui sono stati sottoposti loro malgrado.

Ma non avremmo mai lontanamente pensato che tutto questo facesse parte di un disegno diabolicamente progettato che, insieme all'inganno del debito pubblico, potesse asservirci e toglierci addirittura il sacrosanto diritto alla sovranità nazionale.

Ma lascio a voi l'analisi di quanto segue, gentili Lettori, affinché possiate, purtroppo, aggiungere un'ulteriore tessera al già tragico mosaico di cui facciamo parte integrante.

La prefazione, da me tradotta, è di Henry Makov che ha pubblicato lo stesso articolo in lingua francese traducendolo a sua volta dall'originale italiano.




Introduzione di Henry Makov del 27 giugno 2015

Mai nella storia è accaduto che un popolo abbia accolto il suo stesso declino con la compiacenza profonda degli abitanti insonnoliti dell'Europa, dell'America del Nord e dell'Australia.

Noi non dovremmo sentire risentimento verso quegli immigrati che provano a conquistare una vita migliore, ma dovremmo piuttosto indirizzare la nostra indignazione verso quei dirigenti politici e culturali che, come operatori dei banchieri centrali, sono colonizzatori e traditori del loro paese.

Le cause dell'immigrazione di massa sono sempre abilmente dissimulate dal Sistema e descritte falsamente come ineluttabili dalla propaganda multietnica...

Quello che viene presentato come fenomeno spontaneo e inevitabile è infatti un programma di distruzione a lungo termine e deliberato scientemente al fine di cambiare per sempre il volto del Vecchio continente.

Di seguito una brevissima esposizione di Claudio Messora sul tema. QUI per gli smartphone.




Il Piano Kalergi: il genocidio dei Popoli Europei 
(testo originale)
di Riccardo Percivaldi

LA PANEUROPA

Pochi sanno che uno dei principali ideatori del processo d'integrazione europea fu anche colui che pianificò il genocidio programmato dei popoli europei.

Si tratta di un oscuro personaggio di cui la massa ignora l'esistenza, ma che i potenti considerano come il padre fondatore dell'Unione Europea. Il suo nome è Richard Coudenhove Kalergi.

Egli muovendosi dietro le quinte, lontano dai riflettori, riuscì ad attrarre nelle sue trame i più importanti capi di stato, che si fecero sostenitori e promotori del suo progetto di unificazione europea. [1]

Nel 1922 fonda a Vienna il movimento "Paneuropa" che mira all’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale basato su una Federazione di Nazioni guidata dagli Stati Uniti. L'unificazione europea avrebbe costituito il primo passo verso un unico Governo Mondiale.

Con l'ascesa dei fascismi in Europa, il Piano subisce una battuta d'arresto, e l'Unione Paneuropea è costretta a sciogliersi, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale Kalergi, grazie ad una frenetica ed instancabile attività, nonché all'appoggio di Winston Churchill, della loggia massonica B'nai B'rith e di importanti quotidiani come il New York Times, riesce a far accettare il suo progetto al Governo degli Stati Uniti.


Il conte Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi

L'ESSENZA DEL PIANO KALERGI

Nel suo libro «Praktischer Idealismus», Kalergi dichiara che gli abitanti dei futuri "Stati Uniti d’Europa" non saranno i popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale.

Egli afferma senza mezzi termini che è necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall'Élite al potere.

«L'uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli, rimpiazzandola  con  diverse personalità. [2]

Ecco come Gerd Honsik descrive l'essenza del Piano Kalergi:

Kalergi proclama l'abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente, l'eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici separatisti o l'immigrazione allogena (di altra stirpe o nazione; ndr) di massa.

Affinché l'Europa sia dominabile dall'Élite, egli pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata di bianchi, neri e asiatici.

A questi meticci egli attribuisce crudeltà, infedeltà e altre caratteristiche che, secondo lui, devono essere create coscientemente perché sono indispensabili per conseguire la superiorità dell'Élite.

Eliminando per prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca deve essere sostituita con una meticcia facilmente dominabile.

Abolendo il principio dell'uguaglianza di tutti davanti alla legge ed evitando qualunque critica alle minoranze con leggi straordinarie che le proteggano, si riuscirà a reprimere la massa.

I politici del suo tempo diedero ascolto a Kalergi, le potenze occidentali si basarono sul suo piano e le banche, la stampa e i servizi segreti americani finanziarono i suoi progetti.

I  capi  della politica europea sanno bene che è lui l'autore di questa Europa  che viene diretta a Bruxelles e a Maastricht. Kalergi, sconosciuto all'opinione pubblica, nelle classi di storia e tra i deputati è considerato come il padre di Maastricht e del multi-culturalismo.

La novità del suo Piano non è che accetta il genocidio come mezzo per raggiungere il potere, ma che pretende creare dei subumani, i quali grazie alle loro caratteristiche negative come l'incapacità e l'instabilità, garantiscano la tolleranza e l'accettazione di quella "razza nobile". [3]




DA KALERGI AI NOSTRI GIORNI

Benché nessun libro di scuola parli di Kalergi, le sue idee sono rimaste i principi ispiratori dell'odierna Unione Europea.

La convinzione che i popoli d'Europa debbano essere mescolati con neri e asiatici per distruggerne l'identità e creare un'unica razza meticcia, sta alla base di tutte le politiche comunitarie volte all'integrazione e alla tutela delle minoranze.

Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con determinazione spietata per realizzare il più grande genocidio della storia.

In suo onore è stato istituito il premio europeo Coudenhove-Kalergi che ogni due anni premia gli europeisti che si sono maggiormente distinti nel perseguire il suo piano criminale. Tra di loro troviamo nomi del calibro di Angela Merkel o Herman Van Rompuy.

La Società Europea Coudenhove-Kalergi ha assegnato alla Cancelliera Federale Angela  Merkel  il  Premio  europeo  nel  2010.




Il 16 novembre 2012 è stato conferito al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy il premio europeo Coudenhove-Kalergi 2012 durante un convegno speciale svoltosi a Vienna per celebrare i novant'anni del movimento paneuropeo.




Alle sue spalle compare il simbolo dell'Unione Paneuropea: una croce rossa che sovrasta il sole dorato, simbolo che era stato l'insegna dei Rosacroce.

L'incitamento al genocidio è anche alla base dei costanti inviti dell'ONU ad accogliere milioni di immigrati per compensare la bassa natalità europea.

Secondo un comunicato diffuso all'inizio del nuovo millennio (gennaio 2000) nel rapporto della "Population division" (Divisione per la popolazione) delle Nazioni Unite a New York, intitolato "Migrazioni di ricambio: una soluzione per le popolazioni in declino e invecchiamento", l'Europa avrebbe bisogno entro il 2025 di 159 milioni di immigrati.

Ci si chiede come sarebbe possibile fare stime così precise se l'immigrazione non fosse un piano studiato a tavolino. È certo infatti che la bassa natalità di per sé potrebbe essere facilmente invertita con idonei provvedimenti di sostegno alle famiglie.

È altrettanto evidente che non è attraverso l'apporto di un patrimonio genetico diverso che si protegge quello europeo, ma che così facendo se ne accelera la scomparsa.

L'unico scopo di queste misure è dunque quello di snaturare completamente un popolo, trasformarlo in un insieme di individui senza più alcuna coesione etnica, storica e culturale.

In breve, le tesi del Piano Kalergi hanno costituito e costituiscono tutt'oggi il fondamento delle politiche ufficiali dei governi volte al genocidio dei popoli europei attraverso l'immigrazione di massa.

G. Brock Chisholm, ex direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dimostra di avere imparato bene la lezione di Kalergi quando afferma:

«Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la limitazione delle nascite e i matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da un'autorità centrale» [4]




CONCLUSIONE

Se ci guardiamo attorno il Piano Kalergi sembra essersi pienamente realizzato. Siamo di fronte ad una vera terzo-mondializzazione dell'Europa. L'assioma portante della "Nuova civiltà" sostenuta dagli evangelizzatori del Verbo multiculturale, è l'adesione all'incrocio etnico forzato.

Gli europei sono naufragati nel meticciato, sommersi da orde di immigrati afro-asiatici. La piaga dei matrimoni misti produce ogni anno migliaia di nuovi individui di razza mista: i "figli di Kalergi".

Sotto la duplice spinta della disinformazione e del rimbecillimento umanitario operato dai mezzi di comunicazione di massa si è insegnato agli europei a rinnegare le proprie origini, a disconoscere la propria identità etnica.

I sostenitori della globalizzazione si sforzano di convincerci che rinunciare alla nostra identità è un atto progressista e umanitario, che il "razzismo" è sbagliato, ma solo perché vorrebbero farci diventare tutti come ciechi consumatori.

È più che mai necessario in questi tempi reagire alle menzogne del Sistema, ridestare lo spirito di appartenenza all'Europa. Occorre mettere sotto gli occhi di tutti il fatto che l'integrazione equivale ad un genocidio. Non abbiamo altra scelta, l'alternativa è il suicidio etnico.




N O T E

[1] Tra i seguaci della prima ora di Kalergi si incontrano i politici cechi Masarik e Benes, così come il banchiere Max Warburg che ha messo a sua disposizione i primi 60.000 marchi.

Il cancelliere austriaco Monsignor Ignaz Seipel e il successivo presidente austriaco Karl Renner si incaricarono successivamente di guidare il movimento Paneuropa.

Kalergi stesso indicava che alti politici francesi approvavano il suo movimento per reprimere la ripresa della Germania.

Così il primo ministro francese Edouard Herriot e il suo governo, come i leaders britannici di tutti gli ambiti politici e, tra loro, il redattore capo del Times, Noel Baker, caddero nelle macchinazioni di questo cospiratore. Infine riuscì ad attrarre Winston Churchill.

Nello stesso anno, quello che più tardi si trasformerà nel genocida ceco di 300.000 tedeschi dei (monti) Sudeti, Edvard Benes, fu nominato presidente onorario.

Egli ha finora quasi disconosciuto Kalergi, ma negoziava anche con Mussolini per restringere il diritto di autodeterminazione degli austriaci e favorire ancora di più le nazioni vittoriose, ma fallì.

Nell'interminabile lista degli alti politici del XX secolo, c'è da menzionare particolarmente Konrad Adenauer, l'ex ministro della giustizia spagnolo, Rios, e John Foster Dulles (EEUU).

Senza rispettare i fondamenti della democrazia e con l'aiuto del New York Times e del New York Herald Tribune, Kalergi presentò al Congresso Americano il suo Piano.

Il suo disprezzo per il governo popolare lo manifestò in una frase del 1966, nella quale ricorda la sua attività del dopoguerra:

«I successivi cinque anni del movimento Paneuropeo furono principalmente dedicati a questa meta: con la mobilitazione dei parlamenti si trattava di forzare i governi a costruire la Paneuropa».




Aiutato da Robert Schuman, ministro degli esteri francese, Kalergi riesce a togliere al popolo tedesco la gestione della sua produzione dell'acciaio, ferro e carbone e la trasferisce a dominio sovranazionale, ossia antidemocratico.

Appaiono altri nomi: De Gasperi, il traditore dell'autodeterminazione dei tirolesi del sud, e Spaak, il leader socialista belga. Finge di voler stabilire la pace tra il popolo tedesco e quello francese, attraverso gli eredi di Clemenceau, quelli che idearono il piano genocida di Versailles.

E negli anni venti sceglie il colore azzurro per la bandiera dell'Unione Europea. Il ruolo guida di Kalergi nella creazione dell'Europa multiculturale e nella restrizione del potere esecutivo dei parlamenti e dei governi, è evidente ai giorni nostri.

Ciò si appalesa con il conferimento del premio "Coudenhove Kalergi" al cancelliere Helmut Kohl come ringraziamento per seguire questo Piano, così come l'elogio e l'adulazione del potente personaggio da parte del massone e polito (di maniere garbate ed eleganti; ndr) europeo il primo ministro del Lussemburgo, Junker.

Nel 1928 si aggiunsero celebri politici e massoni francesi: Leon Blum (più tardi primo ministro), Aristide Briand, E. M. Herriot, Loucheur. Tra i suoi associati si incontrava gente molto diversa come lo scrittore Thomas Mann e il figlio del Kaiser, Otto d’Asburgo.

Tra i suoi promotori, a parte i già menzionati Benes, Masarik e la banca Warburg, si incontrava anche il massone Churchill, la CIA, la loggia massonica B'nai B'rith, il "New York Times" e tutta la stampa americana.

Kalergi fu il primo a cui fu assegnato il premio Carlomagno nella località di Aachen; e quando lo ricevette Adenauer, Kalergi era presente.

Nel 1966 mantiene i contatti con i suoi collaboratori più importanti. Tutti coloro che sono stati insigniti di questo premio fanno parte del circolo di Kalergi e della massoneria, o si sforzarono di rappresentare gli interessi degli USA in Germania.

Nell’anno 1948 Kalergi riesce a convertire il "Congresso degli europarlamentari" di Interlaken in uno strumento per obbligare i governi a tornare ad occuparsi della "questione europea", vale a dire, a realizzare il suo Piano.

Proprio allora si fonda il Consiglio europeo e in cima alla delegazione tedesca troviamo Konrad Adenauer appoggiato dalla CIA.

(Gerd Honsik, "Il Piano Kalergi")

[2] Kalergi, Praktischer Idealismus

[3] Honsik, op.cit.

[4] «USA Magazine», 12/08/1955

Relazione adattamento e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte dell'introduzione: henrymakow.wordpress.com

Fonte dell'articolo, QUI.

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