Sebirblu, 22 maggio 2023
La Chiesa dovrà ritornare alle
origini. Soltanto lo spiritualismo può affrontare il materialismo.
Contro di questo, nulla potrà il dogmatismo chiesastico, che offre
un troppo facile bersaglio ai colpi direttigli.
L'incomprensibile dogma, offerto come
atto di fede per le generazioni modificate intellettualmente dalle grandi conquiste della scienza, non potrà mai più vincere la irreligiosità
dominante unita al diffondersi esponenziale dell'apostasia e
dell'ateismo, specialmente sotto gli ultimi colpi demolitori di una
Chiesa allo sfascio.
L'essere umano per poter ritrovare la
possibilità di "ossigenare" lo Spirito DEVE librarsi a più
alti livelli; DEVE divincolarsi giorno dopo giorno dalle pastoie
della materia, dai desideri e dai vizi (ved. QUI e QUI) che lo tengono avvinto alla immanenza, impedendogli non
solo di potersi abbeverare d'ACQUA PURA (cfr. QUI e QUI), ma anche di saper
discernere andando all'essenziale.
San Paolo diceva della necessità di dare il "latte" della Conoscenza ai bambini e il cibo
solido agli adulti (1Corinti 3, 2-4 ed Ebrei 5, 12-14), riferendosi
all'infanzia spirituale in cui versava l'umanità di allora, ma oggi,
dopo duemila anni, la situazione è peggiorata e perciò non sarebbe
ora di crescere, di documentarsi e di prendere coscienza della nostra
vera "Identità", abbandonando finalmente il "girello" per
camminare da soli?
Siamo arrivati ormai, come trasmessoci
dal beato Gioacchino da Fiore, con una intuizione accolta persino da
Dante Alighieri che lo colloca nel Canto XII del Paradiso, all'Era
dello Spirito Santo che sarà protagonista indiscusso nella storia
finale degli uomini, dopo quella del Padre nel Vecchio Testamento, e
quella del Figlio con l'Annuncio del Vangelo. (Cfr. QUI, QUI e QUI).
Ed è proprio lo Spirito che "rivelerà
la Verità tutta intera (Gv. 16, 13.14) agli esseri umani che saranno
"folgorati" da una Nuova Pentecoste come ho riportato QUI, QUI, QUI, QUI e QUI.
In attesa però di questo evento
grandioso, è necessario rendersi conto che la Realtà Cristica va al
di là di qualsiasi concezione mirante a sigillarla e quindi a
chiuderla in un concetto meramente dogmatico e liturgico.
L'insegnamento altamente sostanziale,
trasmesso dal Paraclito a chiunque cerchi in purezza di intenzioni,
dice che il Sommo Uno si manifesta nella triplice espressione di
Potenza, Amore e Sapienza (che per la comprensione umana – il
"latte" appunto – sono il Padre, il Figlio e lo Spirito
Santo).
E dice pure che da quell'Uno-Trino,
Centro di vita, irradiano Energie intellettive, l'attività delle
quali è soggetta alla Legge morale iscritta nel cuore degli uomini
per mezzo della loro Coscienza e tramandataci, è BENE ricordarlo,
dai 10 Comandamenti che, secondo molti falsi pastori e lo stesso
Bergoglio, sembrano essere diventati ormai "obsoleti".
Ma se si vuole relegare in "soffitta" la Legge di DIO – con grande soddisfazione del demonio – si
impedisce all'essere di fare il PRIMO PASSO verso la comprensione e
la messa in atto dell'Insegnamento Cristico, che è l'INDISPENSABILE SECONDO PASSO per arrivare al TERZO ed ULTIMO obbiettivo, ossia quello del
RISVEGLIO dell'IO DIVINO in noi!
Questo è il COMUNE DENOMINATORE che
affratella ed unificherà veramente ogni individuo risvegliato, e non
certo un agglomerato forzoso di Religioni che nulla hanno da
integrare se continuano a basarsi su concezioni e regole chiuse e non
riconoscono, sotto l'azione dello Spirito di Verità, l'unica
appartenenza al "Parto" dell'Eterno che ha emesso le
Scintille, libere persino di voltarGli le spalle e di tradirLo, come è
accaduto (ved. QUI, QUI e QUI), per poi essere riscattate dal Figlio, il
Salvatore del Mondo.
Il vero motivo per cui le Religioni non
concedono libertà ed esigono osservanza di disciplina anche formale,
è perché la maggioranza è involuta, e per tale ragione la
forma è tutto; tolta l'espressione materiale, unica capacità di
manifestazione, non rimane nulla. (Cfr. QUI).
Jacek Yerka |
Ogni atto dell'involuto è fisico,
anche se ha un contenuto morale che, senza un rivestimento concreto,
per lui rimane inconcepibile. Per questo, nelle varie fedi sono
necessarie le rappresentazioni sensorie e le esecuzioni dei riti.
I popoli le pretendono, poiché
effettivamente ne hanno bisogno per capire qualcosa, e per trovarvi
un modo di esprimere il loro sentimento religioso. L'uomo comune non
è ancora maturo al culto interiore fatto senza sensi ed
esercitazioni fisiche, il quale senza una traccia ben precisa
potrebbe degenerare e perdersi.
Chi non sente Dio, se non è inquadrato
in norme stabilite, non sa più che fare, non avendo trovato col
"Risveglio" della sua Coscienza il senso della Legge.
Perciò due sono gli scogli: da un lato il materialismo religioso,
dall'altro l'anarchia del libero pensiero.
Nel primo caso, si cade nel rigorismo
farisaico, ottuso e statico, e nel secondo, nel disordine spirituale,
nell'orgoglio e nella rivolta. La regola è che un ordine è
necessario in ogni cosa, anche nelle attività dello Spirito, e di
conseguenza non è lecito liberarsi da una forma di disciplina se
ancora non se ne è raggiunta un'altra più progredita e potente,
quale è quella interiore con la "Consapevolezza del Sé".
Proprio per questa sua immaturità
l'uomo d'oggi, soprattutto se appartenente al mondo cattolico,
rischia ORA davvero tanto nel lasciarsi condurre ciecamente dal
"Magistero" della Chiesa senza conoscere le Sacre Scritture
ed imparare quali siano i retti princìpi della Legge di Dio, come
dianzi detto.
La Chiesa condotta da Bergoglio si è
incamminata sulla "Via dell'Unificazione" con qualsiasi
altra corrente religiosa, all'insegna dell'Unico
Dio uguale per tutti e del "volémose bene". (Cfr. QUI, QUI, QUI e QUI).
Apparentemente, questo potrebbe
sembrare un fatto positivo ed accattivante per sanare tutte le
divergenze millenarie e trovare un punto di incontro "fraterno", ma nasconde l'insidia dell'immanenza a
spese della trascendenza che, sola, possiede il vero potenziale per
unire i popoli.
Non è certo nell'insistere a parlare
della Divinità del Cristo ad un musulmano o ad un asiatico che
potremo fargli accettare il Vero, ma nell'esporre ‒ DANDO L'ESEMPIO ‒ il Concetto-Amore (ossia il Cristo) univocamente
inteso.
E non è nemmeno nel reiterato scendere
a compromessi con le debolezze umane, con le mode, e con i passatempi
preferiti, nella speranza vana di "catechizzare" le masse
assecondandone i vizi, che si riuscirà a "spiritualizzarle"
conducendole verso Dio!
Prova ne è che gli ultimi baluardi
morali universalmente riconosciuti da tutti i benpensanti del mondo
contro l'aborto, le unioni omosessuali, l'eutanasia, il suicidio
assistito ecc. stanno crollando sotto le violente picconate di questa
"Chiesa della Misericordia" che nell'acquiescenza generale
sta trascinando l'umanità nel baratro.
Non c'è che dire, il Nemico infernale
sta facendo un ottimo lavoro sulle coscienze addormentate degli
uomini!
Osservando qual è stata e qual è ora
la condotta della società nel suo insieme, è facile prevedere
quello che ci attende dietro l'angolo. Sembrerebbe che lo sforzo
planetario si diriga verso la netta ribellione alla Legge di Dio.
Molti ormai si consolano, sostenuti
anche dalle rassicuranti parole del "Vescovo di Roma venuto
dalla fine del mondo", dicendo che l'Inferno non esiste,
sperando così di distruggere il potere reattivo della Legge che li
incomoda ed annullare il necessario equilibrio che chiamiamo
Giustizia. (Cfr. QUI e QUI).
Gustave Doré (1832-1883) - Dante e Virgilio nel IX girone dell'Inferno - |
Credono sia possibile fare tutto ciò
che vogliono, senza pagare nulla. Che scoperta meravigliosa! Ma...
vediamo. Se il concetto di un Inferno visto ancora secondo i canoni
tradizionali può essere messo in discussione, non lo è affatto il
risultato degli effetti che si abbattono, come conseguenza logica, su
chi ha infranto i princìpi divini beffandosene completamente.
D'altronde, concepire tale stato
diversamente (poiché soprattutto di stato d'animo si tratta
piuttosto che di luogo), non vuol dire distruggerlo, né significa
che esso, nella giusta misura, cessi di esistere per chi lo ha
meritato. (Cfr. QUI).
La Legge non può essere sviata o
defraudata della sua equità. Cosa possono l'astuzia, la malvagità,
la forza dell'uomo contro una potenza immateriale, invisibile, sempre
presente in ogni tempo ed àmbito, a tutto e a tutti assolutamente
superiore per intelligenza, dominio e disponibilità di mezzi?
Sfidare una Legge simile, giudicando
possibile vincerla, può essere solo frutto di una grande ignoranza,
scaturita in gran parte, specialmente nel mondo occidentale, da un
insegnamento gravido di materialismo che, dopo l'ostracismo dato ad
Origène (cfr. QUI e QUI), si è diffuso sempre più
nelle Coscienze.
L'attuale situazione in cui versa la
Chiesa di Roma, impegnata più che mai ad omologarsi agli altri culti
sotto la guida del Falso Profeta (cfr. QUI),
è destinata al fallimento, allo scisma e alla sua definitiva
scomparsa come ho spiegato QUI.
Ed è per questo che essa tornerà alle
origini, all'ardore e all'entusiasmo di un tempo, quando ancora non
era contaminata dalla sete di potere e dall'avidità del denaro, ma
sorretta soltanto dall'Amore e dall'Esempio Cristico che si riversava
come Fonte viva su tutti gli assetati morenti nel deserto di sé
stessi.
Per un Nuovo Ordine dunque (ved. QUI) è necessario ritrovare al di là del
Cristo, capo di una sola religione, il Cristo universale con tutte
connesso, in cui possa riunirsi il consenso della totalità dei
giusti, accoglienti i princìpi del Vangelo, anche se seguono
altre forme, riti o gerarchie.
Gli ostacoli nascono sempre da ciò che
è materiale e terreno, ma non appena l'umanità sarà passata
attraverso il crogiuolo della purificazione, ora imminente, sarà
pronta per una nuova spiritualità aperta a più ampi orizzonti che
la indurranno, finalmente, ad abbracciare il "fratello",
chiunque esso sia.
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