sabato 29 dicembre 2018

EROICA L'ACCUSA di Don Minutella DIRETTA al "papa"


Il Rinnegamento di Pietro di Peter Janssen (1869)

Sebirblu, 29 dicembre 2018

Nel vasto coro di indignati dissensi da tutto il mondo (ved. QUI) contro questo pontificato, che diventa ogni giorno più fragoroso, emerge come un uragano la voce tonante di un "novello Davide" che "osa" rivolgersi direttamente al massimo esponente della Chiesa Cattolica Universale ‒ l'argentino Bergoglio ‒ usurpatore acclarato del Soglio di Pietro.




Come si è visto e udito, Don Minutella, di cui ho parlato ampiamente, soprattutto QUI, QUIQUI e QUI, è il sacerdote coraggioso che per primo MERITA di essere menzionato in quanto è l'UNICO ad aver avuto l'ARDIRE di affrontare da SOLO il "gigante Golia", ossia la Chiesa di Roma!

L'UNICO che ha perso TUTTO! E che è pronto anche al MARTIRIO pur di difendere la PAROLA VERA insegnataci da Nostro Signore! UDITE! UDITE! o voi Dormienti, come opera lo SPIRITO SANTO per mezzo di quest'uomo governato da Dio!

E passiamo ora ad altre voci, meno conosciute, ma non meno decise a smascherare ciò che ancora la maggioranza NON VEDE o non vuol vedere.

Padre Elia Shaffer, frate carmelitano, di cui si può conoscere qualcosa in più QUI, o nel suo blog QUI, è stato intervistato dalla redazione della "Corsia dei Servi" QUI. Di tale incontro, riporto alcune risposte da lui date al suo interlocutore:




Padre Elia, che tempi sta vivendo la Chiesa?

La Chiesa sta vivendo una situazione di gravità e drammaticità assoluta perché quella che si definisce oggi Chiesa cattolica è in realtà una chiesa protestante. In questi tempi sono presenti soltanto residui di cattolicità: pochi fedeli sparsi un po' qua e un po' là, pochissimi sacerdoti degni di questo nome, ancor meno vescovi e cardinali. Questi residui di cattolicità sono la Chiesa cattolica.

Per il resto, qual è la realtà? Seminari semivuoti in cui si insegna l'eresia e in cui si attenta alla formazione del sacerdote; crollo delle vocazioni religiose maschili e quasi azzeramento di quelle femminili; parrocchie ‒ gestite come feudi personali da parroci ora don Abbondio ora don Rodrigo – dove si corrompe la Fede presentando una nuova religione basata sul sentimentalismo e camuffata da misericordia (non è un azzardo dire: vuoi perdere la fede? Vai in parrocchia).

Un insegnamento dottrinale stravolto seguendo Rahner ed i suoi sciagurati discepoli; liturgia profanata e gravemente oltraggiata da funzioni che hanno soppiantato il sacro con grottesche ed insolenti sceneggiate; sacerdoti in crisi d'identità che nemmeno sentono più l'esigenza né comprendono il significato di vestire la talare... La galleria degli orrori è lunga: devo continuare?

Se devo sintetizzare, la prova di una chiesa non più Chiesa è la presenza di due papi: questo è un fatto talmente enorme in tutta la sua evidenza che paradossalmente non riusciamo nemmeno a vederlo.


Natale 2018 - Bergoglio fa visita a Ratzinger che lui chiama "nonnino"

Da una parte Benedetto XVI la cui abdicazione ha provocato uno sconcerto e una sofferenza tali in molti fedeli a lui affezionati che si ha la netta sensazione di essere stati persino traditi: il pastore che abbandona* (checché se ne dica) le pecorelle lasciando campo aperto all'intrusione nel gregge di lupi rapaci.

* (Papa Ratzinger è stato costretto all'abdicazione, per le pressioni enormi che ha ricevuto, ved. QUI; ndr).

Dall'altra parte Francesco, catapultato non si sa come (SI SA! Con la "Mafia di S. Gallo; ved. QUI, QUI e QUI; ndr) sul soglio pontificio ed incredibile demolitore della dottrina e della liturgia cattolica ad ogni suo piè sospinto: ogni suo discorso contiene qualcosa di stonato sicché invece di chiarire, tutto si complica divenendo fumoso, ambiguo, sibillino, per certi aspetti seducente persino...

Ma la Chiesa per duemila anni ha sempre detto e fatto cose diverse e in molti casi addirittura opposte: dunque bisogna stare molto attenti e, in tempi di confusione e pericolo per le nostre anime come l'attuale, seguire la Tradizione, che è immutabile, unica certezza per non deragliare dal retto cammino e per non imboccare strade pericolose e letali per la nostra salvezza. [...]

Come si è giunti fino a questo?

Prima del 1962, data d'inizio del Concilio Vaticano II, non che la Chiesa non fosse stata  alle  prese  con  problemi  di  vario genere.  Tuttavia  il  Male,  parte del quale  si era insinuato in alcune pieghe del suo sacro vestito, era, in un certo qual senso, trattenuto; da che cosa? Dalla Messa!

Chi stoltamente (pensando di migliorare la Chiesa) o malignamente (pensando l'esatto contrario) ha modificato quella sacra liturgia che impediva al Male di deflagrare, ha fatto sì che il demonio avesse campo aperto.

Il risultato è una società devastata sia sul piano materiale che spirituale (ved. QUI e QUI; ndr): è una società in cui spadroneggia il Maligno in persona, presente più che mai in mezzo a noi come se nulla fosse (cfr. QUI, QUI, QUI e QUI; ndr). Come è riuscito a realizzare un tale risultato?

Dal 1962 (data fatidica) in avanti: perché, se per una generazione o due, prima della sua comparsa, la formazione dei cattolici fosse sprofondata nel caos? Se si fosse realizzata una massiccia classe di persone incolte dal punto di vista dottrinale, incapaci di distinguere fra la verità autentica e il sentimentalismo religioso? Non sarebbe stato questo il momento giusto per materializzarsi ed agire indisturbato compiendo uno sconquasso dietro l'altro?


Nel 1962 è iniziato il Concilio Vaticano II, dando il via al disastro di oggi. (Cfr. QUI e QUI). 

Apriamo gli occhi e impariamo a non dare più nulla per scontato, sforziamoci di usare il cervello e affidiamoci con fervorosa preghiera al Signore e alla Madonna affinché illuminino la nostra mente e infiammino i nostri cuori. [...]

Quali armi abbiamo per difenderci dal Male imperante?

Prima di tutto prendere coscienza di quanto sta accadendo. È urgente comprendere il lavaggio del cervello (soprattutto in parrocchia) a cui ogni giorno siamo sottoposti e quindi prendere le contromisure necessarie. Quali?

Cercare e fare tutto il possibile per partecipare alla Messa di sempre dove è certo che si sarà in presenza di un vero rito sacro e propiziatorio di grazie (dal momento che non sono ammesse licenze liturgiche, né altre strampalerie). Vien da sé l'ovvietà di sforzarsi nella ricerca di quei sacerdoti che si sono rifiutati di celebrare il Novus Ordo Missae, scegliendo di rimanere fedeli costi quel che costi alla Messa Vetus Ordo.

A tal  proposito  fatico a comprendere la scelta  dei  sacerdoti  bi-ritualisti  se non con la volontà di non rinunciare a comodità o scansare fastidi e persecuzioni che ne deriverebbero abbracciando solo il Vetus Ordo. Ma il sacerdote deve profumare di santità ed essere punto di riferimento ai fedeli per la sua coerenza nella Fede: la furbizia o la codardia mal si conciliano con la vocazione sacerdotale.

Non si può dimenticare che il cattolicesimo è una religione di verità assolute. Ciò sta a significare che chi si professa cattolico (e ancor più questo vale per un sacerdote) non può cercare il compromesso in nessun ambito, a maggior ragione su questioni di Fede (liturgiche e dottrinali). Non si può compromettere una parte della Verità senza finire col collasso della Verità tutta intera. [...]

Sembra di essere in guerra...

Non "sembra", siamo in guerra. La Chiesa cattolica sarà sempre perseguitata dal mondo perché appartiene a Cristo, è il suo corpo mistico. Sta scritto: "Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa Mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani" (Matteo 10, 17-18).

I cattolici veri saranno continuamente perseguiti (ved. QUI: ndr) perché sono nel mondo ma non del mondo. Perciò il mondo si riversa contro di loro perché non li sopporta, non sopporta Cristo. (Cfr. QUI e QUI; ndr).

La società moderna vive una specie di rimozione collettiva dei Novissimi: morte, giudizio, inferno, paradiso; di conseguenza la vita di quaggiù si riduce a un tentativo folle di inventare un paradiso in Terra, una vita senza Dio, una libertà sradicata dalla Verità.

Tutto ciò è velleitario e macchiato da una ribellione verso il nostro Creatore che continua a perpetrarsi lungo la storia. Ma sofferenza, malattia e morte demoliranno sempre ogni tentativo di costruire un paradiso artificiale.


Marcello Ciampolini - 1998
(oro e carne: gli strumenti su cui fa presa il Maligno)

I cattolici che non si conformano a questa visione aberrante della vita sono e saranno perciò sempre sotto attacco da chi è nemico di Dio. Ma quanto gratificanti e soavi sono le parole di Gesù: "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa Mia. Rallegratevi ed esultate perché grande è la ricompensa preparata per voi nei Cieli" (Mt 5, 11-12).

È l'eterna lotta tra il Bene ed il Male, non è così?

Sicuramente; ed è bene costatare un fatto importante: nonostante il Male si sia scatenato, tuttavia proprio il Male ha portato chiarezza. Perché risulta chiaro, a chi vuol vedere, dove sta la Vera Chiesa Cattolica e dove sta quella falsa.

Dove c'è sempre tanto Male, la Provvidenza dispone che ci sia sempre anche tanta Grazia a cui attingere. A dimostrazione che il demonio viene sempre messo sotto scacco dal Buon Dio. (Cfr. QUI; ndr). La Luce è sempre più forte del Buio ed è sempre possibile fare il bene anche dove il male sembra prevalere.

La presenza nella Chiesa di sacerdoti, vescovi, cardinali e tutti coloro che sono dediti a distruggere ogni parvenza di cattolicità, ha paradossalmente obbligato ciascuno di noi a fare una scelta: o di qua o di là.

(Ricordiamo le parole del Signore: "Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde" ‒ Matteo 12,30).

Ora tutti hanno gettato la maschera e sappiamo qualcosa di più su cosa si cela nel cuore di molti soloni che si definiscono cattolici. "Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo" (Luca 6, 43-45).

Ciò significa che, una volta riconosciuto dove sta il Male, è possibile indirizzarsi verso il Bene e fortificarsi nonostante tutte le difficoltà che ci investono.

E a proposito di quei soloni, accademici boriosi, intellettuali da strapazzo, la cui arroganza e pienezza di sé è spesso mascherata da falsa umiltà, dediti ad usare le persone per i propri scopi personali e per soddisfare la propria vanagloria, Bernanos diceva: "L'intellettuale è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria".

Fortunatamente ci sono anche studiosi, saggisti e personalità di spicco che mettono la loro preparazione al servizio del prossimo con sincera umiltà e senza secondi fini, compiendo un grande atto di carità.

Perciò, se non si intende ricorrere ai libri o alla visita di siti internet affidabili per approfondimenti, ben vengano incontri o seminari per fare il punto della situazione su determinati argomenti... tuttavia, sono persuaso del fatto che nel momento storico attuale, non si senta urgenza di conferenze ma di preghiere. [...]


Leggere QUI il Potere della Preghiera scoperto dalla Scienza.

Ed ora, ecco un corposo stralcio di un articolo del prof. Francesco Lamendola che, come sempre, è ineccepibile dal punto di vista letterario e linguistico, ma soprattutto chiaro e comprensibile a tutti.

Il testo si può leggere nella sua interezza QUI, e riguarda sia l'aspetto politico e sociale di ciò che sta accadendo oggi, sia la deriva disastrosa della Chiesa guidata da Bergoglio, il "Falso Profeta", eletto invalidamente dalla Massoneria Ecclesiastica. Perciò pubblico, per ovvi motivi di brevità, solo quanto concerne la parte ecclesiale.

UN TRADIMENTO "INAUDITO"

[...] Ancora più mostruoso, ancora più inconcepibile è il tradimento di chi, sacerdoti, vescovi, cardinali e papa, invece di custodire intatta la fede dei credenti, invece di difendere e proclamare la dottrina, si adoperano ogni giorno, con perseveranza diabolica e con astuzia infernale, per sgretolare la fede, per stravolgere la dottrina, e quindi per tradire centinaia di milioni di credenti.

Ecco; se qualcuno nutrisse per caso dei dubbi sull'esistenza del diavolo e dell'inferno, non ha che da osservare quel che fa e che dice, e tutto quel che non fa e non dice, il signore argentino che indegnamente siede sulla cattedra di San Pietro; la luce malvagia che brilla nei suoi occhi quando offende, scandalizza, disorienta e addolora milioni di fedeli (cfr. QUI; ndr) e si compiace della servile idolatria che le folle ‒ sempre più assottigliate, in verità, ma questo i mass-media non lo dicono – gli tributano, in forme quasi superstiziose; e paragonare tutto ciò, e l'opera, altrettanto sciagurata, dei suoi servitori e di molti vescovi e sacerdoti, con quel che dicevano e facevano i papi del passato, fino allo sciagurato Concilio Vaticano II; perché, inutile girarci attorno, è quello lo spartiacque, e non altro.

Ora stiamo assistendo ad una impressionante accelerazione dell'autodistruttiva strategia da parte del clero apostatico; ma l'apostasia è partita da lì: non dal post-concilio, da una deformazione dei suoi documenti, da una serie di abusi e di forzature delle sue affermazioni.

Quando mai un papa, parlando ai fedeli nel corso di un'omelia della santa Messa, ha chiamato cani selvaggi quelli che lo criticano? Eppure il signore argentino lo ha fatto, poco dopo l'affare Viganò: invece di rispondere a quel dossier – lui non risponde mai, lo si era già visto coi «Dubia» dei quattro cardinali – ha chiamato cani selvaggi quelli che lo criticano, e pur se non li ha citati esplicitamente, tutti quanti hanno capito a chi si riferiva (cfr. QUI; ndr).




Come ha osservato Marcello Veneziani (cfr. QUI; ndr), che non è sospettabile di simpatie integraliste e tradizionaliste, questo 'signore', fin da quando è stato eletto – ma bisogna vedere, appunto, come è stato eletto: ad opera di una congiura massonica che i suoi autori non si sono neanche dati la pena di nascondere più di tanto – si è posto l'obiettivo di spaccare la Chiesa, di cacciare i cattolici che non ci stanno e di farli sentire in colpa, costringendoli ad andarsene.

È lui, e non loro, ad aver lanciato l'attacco: è lui a portare la responsabilità di questo fatto senza precedenti nella storia: di un papa che vuol creare uno scisma, che vuole rompere del tutto con la tradizione, che vuole instaurare, forse, una nuova religione, nella quale il cattolicesimo sarà solo, annacquato e geneticamente modificato, una delle componenti.

Per questo sceglie di parlare ai non cattolici; per questo va in visita nei Paesi non cattolici; per questo non parla di Gesù Cristo, se appena ne può fare a meno; per questo non difende la dottrina, ma l'attacca; e per questo rifiuta perfino d'impartire una benedizione ai fedeli (ved. video al minuto 35:40; ndr), o di rivolgesi a loro con un linguaggio religioso.




Per questo corteggia i protestanti, i giudei, gli islamici; per questo parla sempre e solo di politica; per questo gode ad apparire come l'icona mondiale delle sinistre, siano queste di stampo liberale o di stampo radicale.

Per questo ostenta stima verso la Bonino e amicizia verso Scalfari; per questo esalta don Milani, ma tace padre Pio; per questo magnifica i ribelli e ignora i veri Santi, i mistici,  le  anime  spirituali;  per  questo  fa  stampare francobolli  in  onore di Lutero e minimizza i cento anni delle apparizioni di Fatima (ved. QUI; ndr): ha fastidio del culto mariano, ha fastidio della pietà cattolica, ha fastidio della vera devozione.

E per questo permette all'eretico Enzo Bianchi di asserire che Gesù Cristo era solo un profeta; per questo consente alla Comunità di Sant'Egidio di trasformare chiese e basiliche  in sale mensa  per i poveri  (ved. QUI e QUI; ndr);  per questo ha finto di non vedere l'eutanasia perpetrata sul piccolo Alfie Evans, e ha lasciato che i vescovi inglesi ringraziassero quell'ospedale per ciò che aveva fatto; per questo ha deciso di commissariare i francescani dell'Immacolata, spingendoli a uscire a centinaia dalle loro case (ved. QUI; ndr); per questo si rifiuta di fare pulizia nell'orribile congrega di pervertiti che spadroneggia nelle sacre stanze e che profana la santità di molte curie vescovili.

Ormai bisogna essere ciechi per non vedere chi è e che cosa vuole fare costui: è passato il tempo della prudenza, dell'esitazione: è arrivato il momento di alzarsi in piedi e dire no, gridare basta allo scempio diabolico che costui vuole fare a danno dei fedeli.

La Chiesa non è sua, e neppure nostra. È stata voluta da Gesù Cristo, è stata difesa con il sangue da decine di generazioni di fedeli; i martiri della fede si contano a milioni nel corso della storia.

Non possiamo più consentire a questo signore argentino, ignorante, narcisista, squilibrato, cinico e insolente, di distruggere un'opera che è stata realizzata a così caro prezzo; non possiamo permettere ad una generazione di preti da nulla, infarciti di politica di basso profilo, gonfi di pregiudizi ideologici, senza nulla di spirituale, senza nulla di cristiano, di usurpare le loro parrocchie, perfino di chiudere le chiese, a loro piacimento, nel giorno di Natale, per protestare, come dicono, contro il decreto sicurezza voluto dal ministro Salvini. (Cfr. QUI; ndr).

(Ma qualcuno di questi preti si salva! E si chiama proprio Salvo Priola; vedere video; ndr).



Questi signori vanno cacciati a pedate nel sedere. Le chiese non sono loro, la santa Messa non è loro. Se si permettono di abolirla, offendono i fedeli e li privano del loro nutrimento spirituale: il Sangue e il Corpo di Gesù Cristo.

La cosa, dal loro punto di vista, si spiega e non è poi tanto grave: per loro la Messa è ben altro; non è il rinnovarsi del Sacrificio di Cristo, ma un pulpito da cui distribuire sermoni di carattere politico e sociale.

Questi  infingardi  sfrontati  hanno  usurpato  la  Sposa  di  Cristo,  la  manomettono, la insozzano: gente che, se lavorasse nel privato, verrebbe licenziata in tronco in meno di ventiquattro ore, perché si comporta come se avesse il diritto di fare o dire qualsiasi cosa, anche la più contraria allo spirito del lavoro che sono chiamati a svolgere.

Guadagnano male il loro salario, così come abusano di tutti i beni materiali che la pietà dei fedeli ha accumulato nel corso dei secoli. Le chiese, i seminari, le curie episcopali, gli uffici diocesani, gli oratori, le parrocchie, le missioni, il denaro per mandare avanti tutto ciò, non è loro: è stato loro affidato, affinché lo adoperino per i fini della religione cattolica.

Per aiutare i poveri, gli orfani, le vedove; ma anche per diffondere la verità di Cristo, per convertire il mondo: non per inchinarsi davanti al mondo, né per approvare l'immoralità del mondo.

Che ci fa la signora Bonino nelle chiese cattoliche? Che ci fanno i sacerdoti gay, gli animatori parrocchiali gay, che si proclamano tali in pubblico? Che ci fanno le mense dentro le chiese, nei luoghi di preghiera? Non ci sono altri locali per allestire il pranzo di Natale? Bisogna proprio farlo dentro le basiliche?

Sì: essi vogliono farlo proprio lì al preciso scopo di desacralizzare le chiese e la religione, di ridurre Gesù, come dice l'eretico Enzo Bianchi, similmente a come  vorrebbe  l'indegno  «signore»  argentino,  al  ruolo  di  un  semplice profeta.

Ebbene, non s'illudano: noi non ce andremo mai, sono loro che devono uscire. Che siano coerenti e che fondino la loro chiesa protestante.

A noi basta Gesù, Figlio di Dio: ci basta la Fede dei nostri padri, delle nostre nonne. I Rahner e i Kasper li lasciamo ad altri...

Francesco Lamendola

"La Cacciata dei Mercanti dal Tempio" di Giovanni Antonio Fumiani

Conclusione: Parole Sante! È ora che questo obbrobrio finisca! Ma è indispensabile rendersene consapevoli, per poi, ovviamente, informare il più presto possibile i nostri simili della reale situazione che stiamo vivendo.

Relazione, adattamento e cura di Sebirblu.blogspot.it

     "   : unavox.it
     "   : accademianuovaitalia.it

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