Davide prese in mano il suo bastone,
si scelse cinque ciottoli lisci dal
torrente
e li pose nel suo sacco da pastore che
gli serviva da bisaccia;
prese ancora in mano la fionda e mosse
verso il gigante Filisteo. [...]
Golia gridò verso Davide:
«Sono io forse un cane, perché tu
venga a me con un bastone?» [...]
Davide gli rispose:
«Tu vieni a me con la spada, con la
lancia e con l'asta.
Io vengo a te nel nome del Signore
degli eserciti,
Dio delle schiere d'Israele, che tu hai
insultato. [...] »
Davide cacciò la mano nella bisaccia,
ne trasse una pietra,
la lanciò con la fionda e colpì il
gigante Golia sulla fronte.
La pietra gli s'infisse e questi cadde con la faccia a terra.
Così Davide ebbe il sopravvento sul
Filisteo,
lo
colpì e l'uccise, benché non avesse spada.
(1 Samuele 17).
Sebirblu, 1 agosto 2019
Come ho già scritto diverse altre
volte su questo sacerdote coraggioso, che non ha esitato un attimo,
come un novello "Davide", a scagliarsi con tutte le sue
forze contro la "falsa chiesa" di Bergoglio, denunciandone
l'inganno, l'eresia e l'apostasia del quale ripropongo l'accusa in video, pubblico oggi il suo accorato appello ai cardinali Müller,
Sarah e Burke, perché ritengo assolutamente giusto sostenerne la diffusione.
(Per alcuni post di chiarimento vedere
QUI, QUI, QUI, QUI e QUI o cercarne la sequenza cliccando "Don
Alessandro Minutella" alla voce Etichette).
Concluderò poi l'articolo, con il
video di questo suo personale richiamo che riporto qui in versione
integrale.
Lunedì 29 luglio 2019
Messaggio indirizzato ai Cardinali:
Gerhard Müller
Raymond Leo Burke
Robert Sarah
Eminenze Reverendissime,
in queste ultime settimane abbiamo
assistito alle vostre preoccupate dichiarazioni riguardo a ciò che
sta accadendo ultimamente nella Chiesa. In particolare, due sono le
vicende più recenti che hanno comprensibilmente destato non pochi
timori.
Da una parte l'attacco all'Istituto per
la famiglia "Giovanni Paolo II", che diventa un
dipartimento di sociologia, tradendo così le ragioni per cui era
stato creato, con la conseguenza che i suoi migliori esponenti sono
stati epurati dal Gran Cancelliere, mons. Paglia, nominato da
Bergoglio.
Il nome sicuramente più significativo
è quello del professore Stanislaw Grygiel, allievo di Karol Wojtyla e
divenuto poi suo consigliere. Il centro di studi viene così
trasformato in un dipartimento a favore dei cosiddetti processi di
cambiamento voluti da Bergoglio.
L'altro grande motivo di apprensione,
più ampio e anche più insidioso, riguarda il prossimo Sinodo
sull'Amazzonia, che verrà celebrato ad ottobre, e il cui documento
preparatorio ha costretto il cardinale Brandmüller, lo scorso 27
giugno ‒ a causa di non poche derive chiaramente eretiche ‒ a
parlare di un 'Instrumentum laboris' che "contraddice
l'insegnamento vincolante della Chiesa in punti decisivi e quindi
deve essere qualificato come eretico" e, dato che il documento
mette in discussione il fatto stesso della divina rivelazione "si
deve anche parlare, in aggiunta, di apostasia".
L'«Instrumentum laboris», conclude il
presule, "costituisce un attacco ai fondamenti della fede, in
un modo che non è stato finora ritenuto possibile. E quindi deve
essere rigettato col massimo della fermezza".
Alle parole, nitide e chiare del
cardinale Brandmüller, hanno fatto seguito quelle di sua Eminenza il
cardinale Müller, uno dei tre cardinali cui è indirizzato questo mio
appello.
Card. Gerhard Ludwig Müller - (classe 1947) - Tedesco. |
Voi, Eminenza, avete con ogni chiarezza
ribadito, a riguardo dei timori di eresia circa il prossimo Sinodo,
che "la secolarizzazione della Chiesa è la causa della crisi e
non il suo rimedio", esprimendo non poche riserve, come il
cardinale Brandmüller, circa i rischi di una deriva eretica e
apostata. Avete affermato che il documento è caratterizzato da
"ambivalenza nella definizione dei termini e degli obiettivi".
A queste dichiarazioni, si sono unite
quelle del cardinale Burke.
Card. Leo Raymond Burke - (classe 1948) - Statunitense. |
Voi, Eminenza, avete dichiarato lo
scorso mese di giugno, con ogni chiarezza, che "non è onesto"
suggerire che il Sinodo, che si terrà il prossimo autunno, tratti
della questione del celibato e delle donne diaconesse, e che se ciò
accadesse, sarebbe un duro colpo per l'unità della Chiesa, e un
deciso passo verso l'apostasia.
Infine anche voi, cardinal Sarah, avete
dichiarato più volte che c'è una profonda crisi dentro la Chiesa,
che potrebbe condurre a situazioni drammatiche. Avete dichiarato,
senza mezzi termini, lo scorso mese di marzo, che la Chiesa sembra
esser divenuta "una spelonca di ladri", che i nemici sono
"all'interno dell'Istituzione", e avete ancora aggiunto: "io
credo fermamente che la situazione che viviamo in seno alla Chiesa
assomigli punto per punto a quella del Venerdì santo, quando gli
apostoli hanno abbandonato Cristo, quando Giuda lo tradì – perché
il traditore voleva un Cristo alla sua maniera".
Card. Robert Sarah - (classe 1945) - Guineano |
Di tutto questo vi siamo grati, lo dico a nome di migliaia di fedeli, come voi stessi sapete, migliaia di ferventi cattolici che, tramite Radio Domina e Tv Domina, non solo in Italia, ma nel mondo, rimangono saldamente ancorati alla fede autenticamente cattolica.
Ciò che ci addolora profondamente e ci
smarrisce da parte vostra è invece il silenzio sul responsabile
principale, sull'artefice di questo processo scismatico, che è colui
che tutti chiamano papa Francesco.
Notiamo in voi, proprio quando
occorrerebbe condurre a fondo la battaglia, un inspiegabile
dietrofront, un silenzio paralizzante, un imbarazzante tentativo,
come si dice, di salvare "capra e cavoli".
Le recentissime affermazioni del
cardinale Sarah che si preoccupa di mostrare che non è contro il
papa, lasciano parecchio nello sconforto le pecorelle del Signore.
Noi fedeli chiederemmo con tutta franchezza al cardinale Sarah che
cosa significa che voi non siete contro il papa? Quale paura c'è
dietro queste parole? Quale strategia? Non è forse vero che dobbiamo
temere piuttosto il giudizio di Dio che non quello degli uomini?
Ora, voi che siete a capo del Dicastero
vaticano del Culto Divino, siete noto al mondo intero come esponente
di una visione della fede che resta cattolica. Inevitabilmente non
potete pensare di far credere che state con Bergoglio, perché
altrimenti ogni parola rimarrà vuota, sterile, infruttuosa.
Del resto, la dottrina morale
tradizionale insegna che quando un superiore commette un errore, il
suddito deve chiedere chiarimenti, se non arriva risposta, allora –
come insegna san Tommaso d’Aquino (S.Th., II-II, q.104, a.5) –
cessa ogni potestà di giurisdizione e l'obbedienza si trasforma in
sudditanza, da virtù diventa peccato di omissione.
Bisogna obbedire a Dio prima ancora che
agli uomini (At. 5,29). Cosa dobbiamo temere di fronte agli affronti
continui di Bergoglio? La verità di fede ci rende forti e
intraprendenti, anche se dovessimo perdere tutto.
Don Minutella, il card. Sarah e don Ricotta - (14 giugno 2017) |
Proprio stamane è morto un mio amico,
un emiliano, di nome Ciro, dopo una lunga malattia, offerta per la
Chiesa, che si indignava perché, di fronte alle vostre molte denunce
che lo rincuoravano, assisteva poi al vostro inspiegabile silenzio
esattamente sulla cosa più importante, indicare cioè il vero
colpevole, il regista di questa deriva eretica.
Niente! Anzi, goffi tentativi, troppo
affini alla diplomazia delle cancellerie politiche, di salvaguardare
voi stessi perché non passiate come nemici del papa! Non capite che
questa è esattamente la manovra dei poteri forti per squalificarvi,
anche agli occhi di voi stessi?
Che cosa significano le parole del
cardinale Müller: "Spesso accade con i suoi documenti che le
persone che li preparano godano della sua fiducia, ma non hanno, né
in virtù del loro ufficio né teologicamente, l'esperienza (per quel
compito), e loro si caricano di grave colpa provocando irritazione
che danneggia molto il Papa e il papato".
Perché scaricare sui soli
collaboratori la responsabilità? Non è questo un modo, ancora
peggiore, di presentare le cose? È forse un uomo stupido Bergoglio a
non accorgersi di questo? Oppure usate una manovra di contenimento,
che però squalifica la limpidezza del Vangelo?
I cardinali tedeschi come Marx, o i
monsignori di Curia, come Paglia, o i sedicenti portavoce del
progressismo, come Enzo Bianchi, sono soltanto esecutori di un piano
che ha come regista e governatore indiscusso Jorge Mario Bergoglio.
Perché questa vostra paura a doverlo
dire?
Ho chiesto a lungo nella preghiera le
ragioni incomprensibili di questo vostro rischioso modo di procedere.
Gesù non ci ha insegnato un modo diplomatico, ma aperto e franco:
"Il vostro parlare sia sì, sì, no, no; il di più viene dal
maligno" (Mt. 5,37). Ecco, dal Maligno, Eminenze. Dal Maligno...
Ho avuto la Luce per comprendere la
vostra sofferenza, i vostri tentativi di non dividere la Chiesa, di
scongiurare la parola tanto temuta: lo Scisma. Ma nella Chiesa non
esiste una ragion di stato che soffochi la Verità. La Chiesa è
mistero di Salvezza per le genti, prima ancora che Istituzione.
L'Istituzione è di origine divina,
così non può cedere ai criteri di una ragion di stato. So che non
volete dire fino in fondo le cose perché non volete lo Scisma.
Ebbene, oggi io sono qui, due volte
scomunicato, senza che ve ne siate preoccupati, per dirvi a nome
della Santa Vergine di Fatima: "Abbandonate i vostri
ragionamenti e i calcoli umani; tralasciate la ragion di stato, e
finalmente dichiarate Bergoglio falso papa ed eretico.
Voi sapete come stanno le cose, e come
io le denuncio da due anni, pagando in prima persona, con un
isolamento che è duro da reggere, ma che offro per la Chiesa.
Ma attenzione a non spegnere la
profezia, come ammonisce l'apostolo: "Non spegnete lo Spirito,
non disprezzate le profezie" (1 Tss. 5,19-20).
Lo Scisma, per quanto cercherete di
usare la ragion di stato, è già in atto. E se voi non difendete
apertamente il gregge, Dio ve ne chiederà conto. Il vostro onore, la
vostra buona fama, vale meno che niente dinanzi alla salvezza delle
anime.
Neppure possibili accordi trasversali
tra cardinali riusciranno a scongiurare lo Scisma, per un semplice
motivo che, purtroppo, sembra sfuggirvi: esso è previsto dalle
profezie. E così talora sembrate come i due di Emmaus che, voltando
le spalle a Gerusalemme, se ne vanno per la loro strada, tristi e
pensierosi, perché non hanno compreso le Scritture.
Così, io voglio ancora una volta ribadire le cose come stanno, e ricordare che a questo momento
drammatico della vita della Chiesa ci ha preparato la Santa Vergine
mediante il terzo segreto di Fatima; noi stiamo vivendo quello che il
Catechismo chiama la "grande prova della Chiesa" (CCC 675).
[CCC sta per Catechismo Chiesa Cattolica; ndr].
Non permettete, con i vostri
ragionamenti umani ulteriori sofferenze alle pecorelle di Dio, non
siate come i re dell'Antico Testamento che, di fronte alle richieste
del Cielo, da parte dei profeti, preferivano la ragion di stato,
conducendo ogni volta il popolo alla rovina.
Noi tutti preghiamo perché voi per
primi vi arrendiate all'evidenza dei tempi. Stiamo vivendo
l'apostasia, lo Scisma è già in atto. Dio permette questo per
tirare fuori dalla Sua Chiesa questo male incurabile, che oggi è
capeggiato da Bergoglio, ma che ha ammalato la Chiesa da parecchie
decine di anni, soprattutto nel post Concilio.
È Dio che vuole che ci sia lo Scisma,
per tagliare i rami secchi, come Gesù dice in Gv. 15, 1-2: (1 «Io sono
la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo»; ndr) "Ogni
tralcio che in Me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che
porta frutto, lo pota perché porti più frutto". Tagliare è
talora necessario per impedire che tutto l'organismo finisca con il
perire.
Il papa non è Bergoglio. Il papa è
Benedetto XVI che è stato costretto alle dimissioni. Non vi avvedete
come Dio lo tenga ancora in vita, nonostante i 92 anni? È uno dei
papi più longevi, ancora lucido di mente. E perché crediate che ciò
accada, se non perché nella sua infinita clemenza, Dio vi sta dando
ancora tempo?
A norma del canone 332 § 2 si richiede
che per le dimissioni del Romano Pontefice ci sia libertà di azione.
Perché mai, nonostante le dimissioni, il cui iter è peraltro stato
segnalato da alcuni esimi studiosi come volutamente invalido,
Benedetto XVI ha conservato il nome, la veste bianca, e ha assunto la
qualifica, del tutto canonicamente inesistente, di papa emerito?
Perché interviene nei momenti
decisivi, e perché dall'altra parte sono stati fatti tentativi goffi
di farlo passare complice dell'apostasia introdotta dal cardinale
Bergoglio? Soprattutto, perché adopera la sigla P.P. che è propria
del papa regnante, mentre significativamente Bergoglio la omette,
così come omette lo stemma nella fascia? (Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).
Dio sta realizzando le profezie e noi
non dobbiamo voltare la faccia dall'altra parte. Sovente nella
Scrittura troviamo questa risposta dell'uomo al misterioso agire di
Dio, cioè voltarsi altrove, rimanendo ancorati al logos umano, e non
al "katà uperokén", l'oltremisura dell'agire divino.
Se le dimissioni sono invalide, egli
resta il Romano Pontefice. E il conclave del 2013 è invalido, anche
in ragione del fatto che è stato organizzato e pianificato per
l'elezione del cardinale Bergoglio.
E come si legge nella Costituzione
Apostolica del 22 febbraio 1996 "Universi Dominici Gregis",
è invalida l'elezione di un papa secondo accordi previ, come il
cardinale defunto Danneels ha avuto modo di dichiarare. Per giunta,
sia al papa invalidamente eletto che ai cardinali elettori,
consapevoli della trama, è comminata la scomunica latae sententiae. (Cfr. QUI; ndr).
Eminenze, sul soglio di Pietro siede un
usurpatore, piazzato lì dai nemici della Chiesa. Il vostro timoroso
silenzio, ormai inutile e fuorviante, potrebbe essere una vittoria di
Satana. Io stesso ne ho sperimentato la verità. Bergoglio ha introdotto nella Chiesa un'atmosfera di terrore e di paura che viene dal diavolo.
(Cfr. QUI, QUI, QUI, QUI e QUI; ndr).
(Cfr. QUI, QUI, QUI, QUI e QUI; ndr).
Quanti vescovi e soprattutto santi e
buoni preti sanno che egli non è il papa e che se lo è comunque è
eretico. Ma tacciono, perché la paura li domina. Questa paura viene
da Satana, che gioca la carta del buon nome, del titolo, della
poltrona, degli onori di casa, dell'incolumità fisica e morale.
Eppure Leone XIII aveva visto bene l'assalto di Lucifero alla santa
Chiesa. (Ved. QUI al post scriptum; ndr).
Che se anche Bergoglio fosse il papa,
ebbene, non è forse necessario che mettiate comunque in guardia le
pecorelle di Dio dall'eresia che egli stesso ha introdotto nella
Chiesa? Sarà ancora gradita al Signore l'ipocrita citazione nella
messa: "In unione con il nostro papa Francesco?". Quale
tipo di unione si realizza?
Papa Benedetto ha detto che l'unione
con Cristo nell'Eucaristia è possibile solo se si realizza l'unione
con il papa; fondamento visibile dell'unità della Chiesa? Vogliamo
ancora fare gli ipocriti? Chi è veramente oggi il fondamento
visibile dell'unità? Chi tiene le chiavi di Pietro e chi invece le
insegne dei poteri inframondani ed anticristici?
La teologia non ha sempre insegnato,
già con i padri della Chiesa, e poi soprattutto con san Tommaso
d'Aquino, che stare con gli eretici significa condividerne l'errore?
E questo non è un semplice sbaglio, è peccato mortale. Anche per
quanti non stanno con Bergoglio e le sue eretiche aperture, anzi
ancora di più.
Avete per troppo tempo snobbato gli
appelli e i suggerimenti provenienti dall'Alto.
Ora basta!
Eminenze, questo è un appello che,
tramite me, vi rivolge la Santa Vergine:
‒ Venite fuori e dichiarate il
cardinale Bergoglio "falso papa e capo di una falsa chiesa",
dichiarate che il papa è Benedetto XVI e che la Chiesa cattolica
sopravvive con lui. Solo così si avrà la vittoria e non in altro
modo.
Con le vostre umane strategie, state
solo perdendo tempo e accumulando sofferenze per gli eletti. Avremo
la persecuzione del mondo, perderemo ogni diritto, saremo additati
come nemici e avversari? Non è forse questa una grazia? E non dovete
voi per primi, che indossate la porpora, segno di disponibilità al
martirio per la difesa della fede, dare l'esempio?
Ora parlate, ora dite la verità che
sapete, ora o mai più. Se attenderete ancora, Dio vi considererà
membri di fatto della "falsa chiesa". E non sarete accolti
né da Dio né dal suo nemico infernale.
La Santa Vergine vuol salvare la
Chiesa, e chiede ora la vostra collaborazione aperta e franca.
Voi
sapete quel che io ho pagato. Sospeso a divinis, rimosso dalla
Parrocchia, due volte scomunicato, isolato da tutti, messo alla gogna
in televisione senza potermi difendere, sottoposto a processo penale
come un delinquente.
Da dove viene questo violento attacco
contro di me? Viene da Satana, che è il vero regista di Bergoglio e
della "falsa chiesa".
Sant'Atanasio non attese che l'errore
si propagasse, si espose di persona, rimediò quattro scomuniche e
parecchie condanne locali. Eppure vinse lui. Riuscì ad arrestare
l'eresia ariana e a mettere in guardia le pecorelle di Dio.
Oh! Eminenze, pensate piuttosto alle
anime che non a voi stessi, lasciate stare le vostre manovre. Dio
oggi vi dice che il vostro progetto di salvare la Chiesa, senza
scomodare Bergoglio, ma attendendo che egli passi, è un pensiero
umano, e Gesù potrebbe dirvi come disse a Pietro: "Mettiti
dietro di me, perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli
uomini" (Mc. 8,33).
Il pensiero di Dio è chiaro e ci è
stato rivelato in molti modi: dobbiamo resistere nella fede
cattolica, mentre la sede di Pietro è usurpata. Ogni
temporeggiamento, mosso da calcoli umani, è in realtà un cedimento
a Satana.
Noi dobbiamo aiutare la Santa Vergine a
liberare il trono di Pietro e a rimettere lì il degno e vero
successore dell'apostolo che tiene il primato. Non è roba da
trattare più con calcoli e criteri umani.
Questa è l'Apocalisse, se
non si darà ascolto a questo appello, entro ottobre Dio darà un
segno clamoroso che potrà da tutti essere inteso come il definitivo
abbandono della vigna divenuta sterile.
Affido questo mio appello alla potente
intercessione della Beata e Immacolata Vergine Maria e a quella di san
Michele Arcangelo, custode e protettore della Santa Chiesa.
Possa il Cielo darvi Luce. Mi inchino
innanzi a voi, baciandovi la mano. Invoco la vostra benedizione. E vi
domando, con profondo senso di sottomissione, che prima di giudicare
insensato il mio appello, vogliate prendere la corona del rosario tra
le mani, recitandola.
E solo alla fine, vedete voi se le cose
che ho dette sono da considerarsi inutili, oppure se si tratta di un
appello proveniente da Dio.
Auspico a nome di tutte le migliaia di
fedeli che stanno dietro a questo appello che vogliate considerarlo
non quello di un prete fuori di testa, ma di un testimone che sta
pagando di persona fino in fondo.
Il fatto che io sia così perseguitato,
vi aiuti a scorgere nelle mie parole un riflesso di ciò che il Cielo
vi sta chiedendo.
Umilmente,
don Minutella
Qui, il video di questo appello:
Relazione e cura di
Sebirblu.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento