Apocalisse 11:10 |
Sebirblu, 10 marzo 2018
L'argomento che ripropongo oggi riguarda una delle più famose
mistiche e veggenti della storia umana: Anna Katharina Emmerick.
Le sue profezie sono oggi tanto
strabilianti quanto attuali, ma lascio a voi cari Lettori cogliere
il significato profondo che meritano.
Anna Katharina Emmerick (Coesfeld, 8
settembre 1774 – Dülmen, 9 febbraio 1824) fu una monaca
agostiniana tedesca, beata della Chiesa cattolica, e diventata nota
per il suo carisma di veggente.
Le si attribuiscono anche altre doti
soprannaturali: stigmate, levitazione, bilocazione, divinazione ed
estasi.
La sua Vita
Nata in una famiglia di contadini,
quinta di nove figli, divenne domestica e poi sarta prima di entrare
nel 1802 nel monastero di Agnetenberg presso Dülmen, insieme alla
sua amica Klara Söntgen.
Tra il 1802 e il 1811 si ammalò
frequentemente. Nel 1811 il monastero nel quale si trovava, a causa
del movimento di secolarizzazione, venne soppresso ed Anna Katharina
dovette abbandonarlo.
Venne accolta come domestica presso
l'Abbé Lambert, un prete fuggito dalla Francia che viveva a Dülmen.
Fu in questo periodo che ricevette le stigmate.
In una delle visioni che le si
attribuiscono avrebbe visto Maria di Nazaret che all'età di
quattordici anni veniva affidata a Giuseppe.
Le sue visioni più conosciute sono
quelle relative alla Passione di Gesù, ricchissime di dettagli non
riportati dai Vangeli, ma perfettamente coincidenti con i particolari
"inediti" che saranno in seguito riportati anche dalla
veggente italiana del '900, Maria Valtorta.
Fu in cura dal dottor Franz Wesener, un
medico ateo divenuto credente oltre che suo fedele amico, il quale
tenne per undici anni un diario dei fenomeni occorsi alla sua
paziente.
Ella dovette anche sopportare
persecuzioni sia in convento che fuori. [1] Oltre al suo medico
curante, della sua vicenda si interessò anche il poeta tedesco
Clemens Brentano che dal 1816 al 1824 prese nota delle sue visioni.
[2]
Nell'estate del 1823 Anna Katharina
peggiorò il suo stato di debolezza. Accettò questo malessere
dichiarando che avrebbe unito la propria sofferenza con quella di
Cristo e l'avrebbe offerta per la redenzione degli uomini, come aveva
già fatto negli anni passati.
Morì nel 1824. La sua tomba venne
riaperta sei settimane dopo la sua morte e il suo corpo venne trovato
incorrotto. Nel 1892, il vescovo di Münster diede inizio al processo
di beatificazione. Dopo 135 anni, a 180 dalla morte, Papa Giovanni
Paolo II l'ha scritta nell'albo dei Beati, il 3 ottobre 2004.
Katharina Emmerick detta le sue visioni a Clemens Brentano (rappresentazione cinematografica) |
Anna Katharina e i Defunti
Dichiarò che se si recava in un
cimitero, di fronte alle tombe percepiva luce o tenebre a seconda che
l'anima di quel defunto si trovasse in Paradiso o all'Inferno:
davanti ad alcune tombe provava gioia e percepiva una brillante luce, di
fronte ad altre invece percepiva grande tristezza e sgomento per il nero
che esse emanavano [3]
Un Esperimento Archeologico
Alcuni archeologi austriaci, tra il
1898 e il 1899, presero sul serio le visioni della monaca agostiniana
e, tracciando una mappa topografica basata sulle sue indicazioni,
riportarono alla luce, a 9 km da Efeso, alcuni resti (mura
perimetrali e focolare) di una casa che attribuirono al I secolo
d.C.
Poi la identificarono come l'antica
abitazione nella quale la Vergine Maria e Giovanni Evangelista
vissero dopo la morte di Gesù. [4] (In ottemperanza all'eredità
lasciata loro ai piedi della Croce: "Donna, ecco tuo Figlio;
Figlio, ecco tua Madre", come detto QUI, alla conclusione del
post. Ndr). Il sito si chiama oggi Meryem Ana.
Casa di Maria ad Efeso in Turchia |
Le Profezie della Beata Anna Katharina
Emmerick
"Vidi il rapporto tra i due
papi... e quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa
falsa Chiesa. L'ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni
tipo venivano nella città [di Roma]. (Ved. QUI).
Il Clero locale diventava tiepido, e
scorsi una grande oscurità... Allora la visione sembrò estendersi
da ogni parte. Intere comunità cattoliche erano assediate, confinate, oppresse, e private della loro libertà. (Cfr. QUI).
Molte chiese venivano chiuse,
dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una
plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente. Ma tutto
ciò non durò a lungo." (13 maggio 1820)
"Mi accorsi ancora una volta che
la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta
segreta (ved. QUI, QUI, ed anche QUI), mentre le bufere la stavano danneggiando. Ma notai anche che
l'aiuto sarebbe arrivato quando le afflizioni avrebbero raggiunto il
loro culmine.
Vidi di nuovo la Beata Vergine scendere
sulla Chiesa e stendere il suo manto su di essa, e su un Papa che era
mite e al tempo stesso molto fermo... Poi ci fu un grande
rinnovamento e la Chiesa si librava in alto nel Cielo."
"Ma ebbi visione di un'altra
strana chiesa che veniva edificata contro ogni regola... Non c'erano
Angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In essa non c'era
niente che venisse dall'alto... (Cfr. QUI).
C'erano solo divisioni e caos. Si
tratta probabilmente di una chiesa di umana concezione, che segue
l'ultima moda, così come la nuova chiesa eterodossa di Roma, che
appare dello stesso tipo...". (12 settembre 1820)
"Ho rivisto di nuovo quella strana
grande chiesa che veniva costruita là [a Roma]. Non c'era nulla di
santo in essa. Ho notato questo, proprio come ho visto un movimento
guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri
cristiani.
Ma là [nella strana chiesa] l'intero
lavoro veniva compiuto meccanicamente. Tutto veniva fatto secondo la
ragione umana... Ho osservato ogni genere di persone, cose, dottrine
ed opinioni. (Cfr. QUI).
C'era qualcosa di orgoglioso,
presuntuoso e violento in tutto ciò, e sembrava avere molto
successo. Io non vedevo un solo angelo o un santo che aiutasse nel
lavoro.
Ma sullo sfondo, in lontananza, scorsi
la sede di un popolo crudele armato di lance, e vidi una figura
sogghignante, che disse: "Costruitela pure quanto più solida
potete; tanto noi la butteremo a terra." (12 settembre 1820)
"Ebbi una visione del santo
Imperatore Enrico. Lo vidi di notte, solitario in ginocchio ai piedi
dell'altare principale in una grande e bellissima chiesa... e la
Beata Vergine discendere da sola.
Ella stese sull'altare un panno rosso
coperto con lino bianco, vi pose un libro intarsiato con pietre
preziose, accese le candele e la lampada perpetua...
Allora venne il Salvatore in persona
vestito con l'abito sacerdotale...
La Messa era breve. Il Vangelo di San
Giovanni non veniva letto alla fine [1]. Quando la Messa fu
terminata, Maria si diresse verso Enrico e stese la sua mano destra
verso di lui dicendo che questo era in riconoscimento della sua
purezza.
Quindi lo esortò a non avere
esitazioni. Dopo di ciò notai un Angelo, esso toccò il tendine
della sua anca, come Giacobbe. Enrico provava gran dolore, e dal quel
giorno camminò zoppicando... [2]" (12 luglio 1820)
"Vedo altri martiri, non ora ma in
futuro... e le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa.
Vicino ad esse ho visto una bestia orribile che saliva dal mare...
La Bestia che sale dal Mare - Apocalisse (13, 1-10) |
In tutto il mondo le persone buone e
devote, specialmente quelle appartenenti al Clero, venivano vessate,
oppresse e messe in prigione. Ebbi la netta sensazione che sarebbero
diventate martiri un giorno. (Ved. QUI e QUI).
Quando la Chiesa per la maggior parte
fu distrutta e quando solo i santuari e gli altari erano ancora in
piedi, osservai entrarvi i devastatori con la Bestia.
Là essi incontrarono una Donna di
nobile contegno che sembrava portare nel suo grembo un bambino,
perché camminava lentamente. A quella vista i nemici si
terrorizzarono e la Bestia non riusciva a fare nemmeno un altro passo
in avanti.
Questa protese il suo collo verso la
Donna come a divorarla, ma Ella si voltò e si prostrò [in segno di
sottomissione a Dio; n.d.r.], con il capo sfiorante il suolo.
Allora la Bestia fuggì di nuovo verso
il mare, e i nemici scapparono nella più grande confusione... Poi
notai, in lontananza, grandiose legioni che si avvicinavano. Davanti
a tutti c'era un uomo su un cavallo bianco.
I prigionieri venivano liberati e si univano a loro. Tutti i nemici venivano inseguiti. Poi, vidi che la Chiesa veniva prontamente ricostruita, ed era più magnifica di prima." (Agosto-ottobre 1820)
"Scorgo il Santo Padre in grande
angoscia. Egli vive in un palazzo diverso da quello di prima e vi
ammette solo un numero limitato di amici a lui vicini. Temo che il
Santo Padre soffrirà a causa di molte altre prove prima di morire.
Constato che la falsa chiesa delle
tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa
ha sulla gente. (Cfr. QUI e QUI).
Il Pontefice e la Chiesa sono veramente in una così grande afflizione che sarebbe necessario implorare Dio giorno e notte." (10 agosto 1820)
"La scorsa notte sono stata
condotta a Roma dove il Papa, immerso nel suo dolore, rimane ancora
nascosto per evitare le incombenze pericolose. Egli è molto debole,
ed esausto per i dolori, le preoccupazioni e le preghiere.
Ora può fidarsi solo di poche persone, ed è principalmente per questa ragione che deve nascondersi. Però ha ancora con sé un anziano sacerdote di grande semplicità e devozione. Egli è suo amico, e per queste doti non si è pensato valesse la pena "toglierlo di mezzo". (Ved. QUI).
Ma quest'uomo riceve molte grazie da Dio. Vede e si rende conto di molte cose che riferisce fedelmente al Santo Padre.
Mi veniva chiesto di informarlo, mentre
stava pregando, sui traditori e gli operatori di iniquità che
facevano parte delle alte gerarchie dei servitori che vivevano
accanto a lui, così che egli potesse avvedersene."
"Non so in che modo io sia stata
condotta a Roma, ma mi sono trovata vicino alla Basilica di Santa Maria
Maggiore, e ho visto tanta povera gente che era molto afflitta e
preoccupata perché il Papa non si vedeva da nessuna parte, ma anche
per via dell'inquietudine e delle voci allarmanti in città.
Basilica di Santa Maria Maggiore - situata sul colle Esquilino a Roma. |
Le persone parevano non aspettarsi che le porte della chiesa si aprissero; esse volevano solo pregare fuori. Una spinta interiore le aveva condotte là. Ma io mi trovavo dentro la chiesa e aprii le porte. Essi entrarono, sorpresi e spaventati perché gli ingressi si erano aperti.
Ebbi l'impressione di essere dietro la
porta e che non potessero vedermi. Non c'era alcuna cerimonia in
corso nella chiesa, ma le lampade del Santuario erano accese. La
gente pregava tranquillamente.
Poi assistetti ad un'apparizione della
Madre di Dio, la Quale disse che la tribolazione sarebbe stata molto
grande. Aggiunse che quelle persone dovevano fervorosamente pregare... Pregare soprattutto affinché la chiesa delle
tenebre abbandonasse Roma." (25 agosto 1820)
"Notai la Basilica di San Pietro:
era stata distrutta ad eccezione del Santuario e dell'Altare
principale [3]. San Michele vi discese all'interno, vestito della sua
armatura, e fece una pausa, minacciando con la spada un certo numero
di indegni pastori che avrebbero voluto entrare.
La parte della Chiesa che era stata
demolita venne prontamente recintata… in modo che l'ufficio divino
potesse essere celebrato come si doveva.
Allora, da ogni parte del mondo vennero
sacerdoti e laici che ricostruirono i muri di pietra, poiché i
distruttori non erano stati capaci di spostare le pesanti pietre di
fondazione." (10 settembre 1820)
"Assistetti a cose deplorevoli: si
stava giocando d'azzardo, bevendo e parlando in chiesa; si
corteggiavano anche le donne. Ogni sorta di abominio veniva
perpetrato là. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano Messa con
molta irriverenza. (Cfr. QUI).
Vidi che pochi di loro erano ancora
pii, e soltanto un esiguo numero aveva una sana visione delle cose.
Scorsi anche degli ebrei che si trovavano sotto il portico della
chiesa. Tutte queste cose mi diedero tanta tristezza." (27
settembre 1820)
"La Chiesa si trova in grande
pericolo. Dobbiamo pregare affinché il Papa non lasci Roma; ne
risulterebbero innumerevoli mali se lo facesse. Ora stanno
pretendendo qualcosa da lui. La dottrina protestante e quella dei
greci scismatici devono diffondersi dappertutto. (Cfr. QUI).
Ora vedo che in questo luogo la Chiesa
viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un
centinaio di sacerdoti che non siano stati ingannati. Tutti loro
lavorano al suo annientamento, persino il Clero. Si avvicina una
grande devastazione." (1 ottobre 1820)
La Caduta di Babilonia - Arazzi del Castello di Angers (Anjou, Francia) |
"Quando scorsi la Chiesa (come istituzione; ndr) di San Pietro in rovina, e il modo in cui tanti suoi membri erano loro stessi impegnati in quest'opera di distruzione - nessuno di loro desiderava farlo apertamente davanti agli altri - ero talmente dispiaciuta che chiamai Gesù con tutta la mia forza, implorando la Sua misericordia.
Allora vidi davanti a me lo Sposo
Celeste ed Egli mi parlò per lungo tempo...
Egli disse, fra le altre cose, che
questa traslazione della Chiesa da una modalità ad un'altra aveva il
significato di apparire come un totale declino. Ma essa sarebbe
risorta. (Leggere QUI e QUI; ndr).
Anche se dovesse restare un solo
cattolico, la Chiesa vincerebbe di nuovo perché non è fondata sui
consigli e sull'intelligenza umani. Mi mostrò che non era rimasto
quasi nessun cristiano, nell'antico senso del termine." (4
ottobre 1820)
"Mentre attraversavo Roma con San
Francesco ed altri santi, vedemmo un grande palazzo avvolto dalle
fiamme, da cima a fondo. Avevo tanta paura che gli occupanti
potessero morire bruciati perché nessuno si faceva avanti per
spegnere il fuoco.
Tuttavia, mentre ci avvicinavamo il
fuoco diminuì e noi vedemmo un edificio annerito. Attraversammo un
gran numero di magnifiche stanze, e finalmente raggiungemmo il Papa.
Era seduto al buio e addormentato su una grande poltrona. Era molto ammalato e debole; non riusciva più a camminare.
Gli ecclesiastici nella cerchia interna
sembravano insinceri e privi di zelo; non mi piacevano. Parlai al
Papa dei vescovi che presto dovevano essere nominati. Gli dissi anche
che non doveva lasciare Roma. Se l'avesse fatto sarebbe stato il
caos.
Egli pensava che il male fosse
inevitabile e che doveva partire per salvare molte cose... Era molto
propenso a lasciare Roma, e veniva esortato insistentemente a
farlo...
La chiesa era del tutto isolata ed
appariva completamente deserta. Sembrava che tutti stessero
scappando.
Dappertutto vedevo grande miseria,
odio, tradimento, rancore, confusione e una totale cecità. O città!
O città! Cosa ti minaccia? La tempesta sta arrivando; sii vigile!"
(7 ottobre 1820)
"Ho anche visto le varie zone
della Terra. La mia Guida [Gesù] nominò l'Europa ed indicando una
regione piccola e sabbiosa, espresse queste sorprendenti parole:
"Ecco la Prussia, il nemico".
Poi mi mostrò un altro luogo, a nord, e disse: "Questa è
Moskva, la terra di Mosca, che porta molti mali." (1820-1821)
"Fra le cose più strane che vidi,
vi erano delle lunghe processioni di vescovi. Mi vennero fatti
conoscere i loro pensieri e le loro parole attraverso immagini che
uscivano dalle loro bocche.
Le loro colpe verso la religione
venivano mostrate attraverso deformità esterne. Alcuni avevano solo
il corpo, con una nube scura al posto del capo.
Altri avevano solo la testa, i loro
organismi e i cuori erano come densi vapori. Alcuni erano zoppi;
altri paralitici; altri ancora dormivano, oppure barcollavano."
(1 giugno 1820)
I Dannati di Luca Signorelli (dettaglio) |
"Quelli che vidi, credo fossero tutti i vescovi del mondo al gran completo, ma solo un piccolo numero risultava perfettamente retto. Vidi anche il Santo Padre - assorto nella preghiera e timoroso di Dio.
Non c'era nulla che lasciasse a
desiderare nella sua apparenza, ma era indebolito dall'età avanzata
e dalle molte sofferenze. La testa pendeva da una parte all'altra, e
cadeva sul petto come se si stesse addormentando. Egli aveva spesso
svenimenti e sembrava sul punto di trapassare.
Ma quando pregava era spesso confortato
da apparizioni dal Cielo. In quel momento il suo capo era dritto, ma
non appena gli si reclinava sul petto vedevo un certo numero di
persone che guardavano rapidamente a destra e a sinistra, cioè in
direzione del mondo.
Poi scorsi che tutto quanto riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il
sopravvento e la Religione Cattolica stava precipitando in una
completa decadenza.
La maggior parte dei sacerdoti era
attratta dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e
tutti loro contribuivano all'opera di disgregazione.
In quei giorni la Fede cadrà molto in
basso e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in
limitate famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre."
(1820)
"Vedo parecchi ecclesiastici che
sono stati scomunicati e che non sembrano curarsene, né tanto meno
averne preso coscienza.
Eppure, essi vengono allontanati quando
cooperano con imprese (sic), entrano in associazioni e abbracciano
opinioni su cui è stato lanciato un anatema.
Si può vedere come Dio ratifichi i decreti, gli ordini e le interdizioni emanate dal Capo della Chiesa e li mantenga in vigore anche se gli uomini non mostrano interesse per essi, li rifiutano o se ne burlano." (1820-1821)
"Osservai molto chiaramente gli
errori, le aberrazioni e gli innumerevoli peccati degli uomini. Vidi
la follia e la malvagità delle loro azioni, contro ogni verità ed
ogni ragione.
Fra questi c'erano dei preti ed io con
gioia sopportavo le mie sofferenze affinché potessero tornare ad un
animo migliore." (22 marzo 1820)
"Ho veduto un'altra scena della
tribolazione ultima. Mi sembrava che si pretendesse dal Clero una
concessione che non poteva essere accordata. Vidi molti sacerdoti
anziani, specialmente uno, che piangevano amaramente.
Anche alcuni più giovani stavano
lacrimando. Ma altri, e i tiepidi erano fra questi, compivano senza
nessuna resistenza ciò che veniva loro domandato. Era come se la
gente si stesse dividendo in due fazioni." (12 aprile 1820)
"Vidi un nuovo Papa che si
mostrerà assai rigoroso. Si alienerà i vescovi freddi e tiepidi.
Non è un romano, ma è italiano.
Proviene da un luogo non lontano da
Roma, e suppongo venga da una famiglia devota e di sangue reale. Ma
per qualche tempo dovranno esserci ancora molte lotte e agitazioni."
(27 gennaio 1822)
"Verranno tempi molto cattivi, nei
quali i non cattolici svieranno molte anime. Ne risulterà una grande
confusione. Vidi anche la battaglia. I nemici erano molto più
numerosi, ma il piccolo esercito di fedeli abbatté file intere di
avversari.
Durante il conflitto, la Madonna si
trovava in piedi su una collina, e indossava un'armatura. Era una
guerra terribile. Alla fine, solo pochi combattenti per la giusta
causa erano sopravvissuti, ma la vittoria era la loro." (22
ottobre 1822)
La Madonna delle Milizie a Scicli - Sicilia |
"Constatai che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee alquanto pericolose per la Chiesa. Ne stavano costruendo una, grande, bizzarra, e stravagante. (Cfr. QUI e QUI).
Tutti dovevano essere accolti in essa
per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e
sette di ogni denominazione. (Cfr. QUI). Così doveva essere la nuova Chiesa...
Ma Dio aveva altri progetti." (22 aprile 1823)
"Vorrei che fosse già qui il
tempo in cui regnerà il Papa vestito di rosso. Vedo gli apostoli,
non quelli del passato ma gli apostoli degli ultimi tempi e mi sembra
che il Pontefice sia fra loro."
"Nel centro dell'inferno ho veduto
un abisso buio, di aspetto orribile e dentro vi era stato gettato Lucifero, dopo essere stato saldamente assicurato a delle catene…
(Cfr. QUI).
(Cfr. QUI).
Dio stesso aveva decretato questo; e mi
è stato anche precisato, se ricordo bene, che egli verrà liberato,
per un certo periodo, cinquanta o sessant'anni prima dell'anno di
Cristo 2000.
Ho visto le date di numerosi altri
eventi che non riesco a ricordare; ma una certa quantità di demoni
dovrà essere liberata molto prima di Lucifero, in modo che tentino
gli uomini e servano come strumento della rivalsa divina."
"Un uomo dal viso pallido
fluttuava lentamente al di sopra della terra e, sciogliendo i drappi
che avvolgevano la sua spada, li gettò sulle città dormienti che
vennero da questi legate.
Tale figura gettò la pestilenza sulla
Russia, l'Italia e la Spagna. Attorno a Berlino vi era un fiocco
rosso e da lì venne in Westfalia. In quel momento, la spada
dell'uomo era sguainata, strisce rosse come il sangue pendevano
dall'impugnatura e ciò che grondava da essa cadeva sulla Westfalia."
[4]
"Gli ebrei ritorneranno in
Palestina e diverranno cristiani verso la fine dei tempi."
1) Per secoli, prima della riforma
liturgica del 1967, la S. Messa si concludeva abitualmente (salvo
rare eccezioni) con la lettura del Vangelo di Giovanni.
2) Questa è una delle numerose
profezie in cui si dice che il Grande Monarca avrà un problema ad
una gamba che lo farà zoppicare.
3) La visione della Beata K. Emmerick della
chiesa di San Pietro in rovine è da intendersi certamente in senso
figurato (salvo le intenzioni dell'ISIS; ndr), l'immagine della
distruzione delle mura di San Pietro rappresenta gli attacchi alla
Fede e la decadenza della Chiesa che avranno luogo prima del suo più
grande trionfo durante l'Era di Pace.
Tuttavia, basandoci sulle numerose
profezie che parlano di una futura distruzione di Roma, non si può
escludere che anche il Vaticano in quest'occasione subirà pesanti
danni materiali e devastazioni.
4) Qui probabilmente si allude alla
battaglia della Westfalia, menzionata in molte profezie. In alcune di
queste profezie si fa riferimento a questa regione della Germania col
nome di "paese della betulla."
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