Rob Gonsalves |
L'essere umano è talmente racchiuso nel suo ambito d'azione abitudinario che molto raramente si accorge, in una visione globale, del grande dolore che in questo periodo attanaglia il mondo, stringendolo in una cupa morsa inarrestabile che ne vorrebbe decretare la fine.
Sono ancora pochi coloro che si pongono la questione dell'urgenza di conoscerne le cause e darsi così delle risposte plausibili, per aiutare sé stessi ad entrare in una Conoscenza maggiore, per poi aiutare gli altri a vederci più chiaro.
La valutazione però non può essere effettuata se non ci si astrae dal contingente che ci sovrasta e ci fagocita, se non ci si collega con l'Infinito di cui facciamo parte.
L'uomo comune non è abituato ad alzare gli occhi al Cielo, né tanto meno a porsi determinati quesiti che gli toglierebbero l'angoscia permanente e lo proietterebbero al di sopra di tutto questo sfacelo, dove l'aria diventa tersa e cristallina, e soprattutto respirabile.
Il problema essenziale sta nella concezione erronea che l'intero scibile si ancori solamente sulla materia bruta, non tenendo in alcun conto che se qualcosa non è visibile e palpabile nell'immediato, non vuol dire che NON ESISTA.
La parte più importante che fa da fulcro ad ogni cosa concreta e visibile è lo Spirito che tutto anima, pervade e compenetra e, nel contempo, ne è il vero manovratore.
Molte volte ho indirizzato i lettori a valutare la necessità basilare di conoscere sé stessi per svincolarsi definitivamente dalle pastoie dell'«anti-sistema» del mondo, come lo chiama Pietro Ubaldi (ved. QUI), in contrapposizione al «Sistema» divino, armonico e perfetto nella sua espressione costante.
Il dolore affligge di continuo il genere umano perché questo è andato fuori strada, si è allontanato dalla Legge di Dio (dal Sistema appunto) procedendo in senso inverso, capovolto rispetto a quello, ed attirando a sé, di conseguenza, tutti gli effetti negativi di tale scelta.
"Fidelity" di Briton Rivière (1840-1920) |
Le medesime energie, densificandosi, hanno formato uno fitto schermo d'oblio tra la nostra nuova condizione e quella iniziale, dove esistevamo nella sublimità celeste, tanto da annullare in noi qualsiasi ricordo originario.
Ecco perché abbiamo l'estremo bisogno di sapere "chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando", che sono le consuete eterne domande che da millenni l'uomo si pone ricevendone anche le risposte, ma SOLO a CERTE CONDIZIONI che più volte ho descritto. (Ved. QUI, QUI e QUI).
Certo, la prevaricazione e l'abuso di governare le masse cieche, sin dalla loro "Caduta" ai giorni nostri, sono appannaggio dei "caporioni" della Rivolta, di quelle entità che hanno partecipato di più al tradimento verso il Divino Genitore.
Da questo si deduce che la vita dello Spirito è eterna e che costituisce un continuum tra la nascita e il decesso sul piano fisico. L'anima pre-esiste quando si affaccia al mondo fenomenico, come sussiste dopo il decesso finale del corpo organico.
Questo sosteneva Origene, uno dei massimi Padri del Cristianesimo antico (ved. QUI) nel suo "De Principiis" che poi venne ostracizzato da quella Chiesa che ancora oggi nega il suo mirabile pensiero sulla pre-esistenza delle anime e, quindi, il concetto reincarnativo che ne è la logica conseguenza. (Ved. QUI, QUI, QUI e QUI).
Parlavo poco fa del grande dolore (ved. QUI) che attualmente assilla il genere umano e l'unico modo per poterne giustificare la presenza, singola o collettiva, è proprio l'avvicendarsi delle anime sul nostro pianeta, in un ripetuto e voluto "saliscendi", che permette ad esse, tramite la fatica vitale e le prove scelte a priori, la purificazione dagli errori passati e l'evoluzione verso il Ritorno a "Casa".
Ed è proprio questo il punto! La Chiesa, che sin dagli inizi avrebbe potuto illuminare davvero i popoli, per non perdere il potere temporale e mantenere tutti gli agi che riteneva di doversi meritare, ha preferito scendere a compromessi con "Mammona", negando con forza ogni riferimento ad un certo tipo di soprannaturale, compresa la realtà reincarnativa, come invece gli antichi e dotti Padri del primo millennio di cristianità avevano intuito.
Negli ultimi lunghi nove anni abbiamo assistito al vergognoso declino della divina Istituzione, che oggi è una struttura svuotata dell'essenziale, ossia del Cristo, che non presenzia più all'interno di essa (Ved. QUI), perché coloro che erano stati designati per governarla hanno tradito il sacro mandato ed hanno permesso al Nemico di prenderne possesso nella figura del Falso Profeta, tramite la Massoneria ecclesiastica. (ved. QUI, QUI, QUI e QUI).
Solo così, potranno tener testa all'assalto sempre più pressante del Maligno ‒ che fra pochissimo si manifesterà come "Facitore di Pace", ossia l'anti-Cristo, ingannando il mondo sprovveduto e materialista.
D'altronde la Chiesa temporale facente capo a Pietro doveva, in un certo senso, essere "a metà" tra Spirito e Materia, ma su questo secondo fattore si è troppo esagerato considerando la "carne" ‒ se si hanno gli occhi e l'intelletto per vedere ‒ quasi alla stregua dello Spirito, nobilitandola oltre misura, tant'è che ancora oggi si recita il Credo niceno (dal Concilio di Nicea del 325 d.C.) concludendolo con la "Risurrezione della carne" alla fine dei Tempi, in concomitanza alla Parusia di Nostro Signore.
Su questo ci sarebbe molto da scrivere ma, per non andare fuori tema, mi limito a dire che anche il corpo astrale è "mortale" così come gli altri "corpi sottili" (ved. QUI), escluso il "causale" che dura per tutto il ciclo completo delle reincarnazioni personali, fino all'ingresso nei piani superiori (sesta e settima Biotesi; ved. QUI), dove viene raggiunto il termine delle discese nella materia per prepararsi al grande rientro nella Casa del Padre.
Ebbene il "corpo glorioso" di cui parla la Chiesa, assimilandolo a quello del Cristo nella Sua Risurrezione*, dovrebbe rivestire anche i "morti" risuscitati con i loro organismi perituri (ormai completamente dissolti) nei tempi ultimi.
*Infatti, quando Gesù una volta risorto si manifestò alla Maddalena (Maria di Magdala) gli intimò subito: "NOLI ME TANGERE!", ovvero "Non Mi toccare!", proprio perché il Suo corpo era impalpabile ed etereo e la donna l'avrebbe preso per un fantasma mettendo in dubbio la realtà della Risurrezione.
Cosa che invece avvenne poi, dopo essere prima "ritornato" al Padre, per farsi ancora rivedere sulla strada di Emmaus, e da altri, fino all'incontro con i Suoi sulla sponda del mar di Galilea, ove si cibò con loro di pesce arrostito.
Greg Olsen |
Ma figuriamoci se questo mio "farneticante" discorso può sperare mai di essere preso in considerazione dai cattolici convinti ed ultra-ossequienti alla Tradizione e, men che meno dal lato opposto: dai progressisti eretici e apostati che non credono nemmeno alla Divinità del Cristo, per non parlare di Sua Madre Santissima la Quale, per Bergoglio, è una meticcia, una popolana qualsiasi!
Eppure è la VERITÀ! Anche se il tutto viene sempre da loro liquidato come facente parte dei vaneggiamenti New Age o di certe eresie dalle quali stare ben lontani, pena la "dannazione eterna" da cui, ancora una volta, gli antichi Padri come Origene hanno preso le distanze... (Cfr. QUI e QUI).
Perciò, il punto centrale di questo scritto rimane il "Nosce Te ipsum" (il "Conosci Te stesso"), motto antichissimo inciso sul frontespizio del Tempio di Apollo a Delfi, divulgato da Socrate e messo in pratica più dall'Oriente [Lux ex Oriente = (la) Luce (viene) dall'Oriente] che da noi occidentali, come dicevo sopra.
Ma la goccia mai potrebbe pretendere di essere l'oceano! Nel momento in cui realizza di costituirne solo un'infinitesima parte, si rende pure conto di essersene distaccata, e cercherà di non ripetere più l'antico gravissimo errore di credersi l'oceano stesso, come avvenne nell'attimo del distacco, nella "Caduta iniziale" (ved. QUI, QUI e QUI), perché questo svelerebbe un Ego ancora del tutto diabolico, luciferino!
Perciò, chiunque sperimenti, di solito dopo un lungo cammino di ricerca e di dolore, il grande Risveglio spirituale che lo fa sentire "goccia" dell'Eterno Padre, la cui attrazione d'Amore diventa allora irresistibile, cercherà all'istante di recuperare il tempo perduto vanamente, di pentirsi degli errori compiuti, di gettarsi ai suoi "piedi" chiedendo a Lui perdono per avere infranto la Sua Legge, e cercando, subito dopo, di soccorrere le altre "gocce" disperse nel mondo, unificandosi a loro per rientrare nell'Oceano di Bontà che le attende da tempi immemorabili.
Ecco il senso della vita umana! Ecco l'immenso DONO offertoci dal Cristo-Dio con il Suo Sacrificio per riscattare Tutte le anime precipitate al seguito di Lucifero e da lui asservite, al fine di riaprir loro la Porta dei Cieli, prima sbarrata, per poter ritornare alla Casa paterna!
Le disse Gesù:
«Le fiamme della Misericordia Mi bruciano, desidero riversarle sulle anime degli uomini. Oh, che dolore Mi procurano quando non vogliono accettarle!...
Quando un'anima si avvicina a Me con fiducia, la riempio di una tale quantità di grazia, che essa non può contenerla in sé e la irradia sulle altre anime...
Quanto dolorosamente Mi ferisce la diffidenza verso la Mia Bontà!...»
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