giovedì 5 maggio 2022

IL SOGGIORNO NELL'ALDILÀ. I Vari Piani d'Esistenza



Dale Terbush

Sebirblu, 5 maggio 2022

Nel  polverone  di  notizie e di  annunci  di  ogni  genere che  ci  sommergono  nel  web o tramite i mezzi di comunicazione più disparati è necessario mantenere la bussola ferma sull'essenziale. Qual è questo essenziale? È lo Spirito, che solo sopravvive a qualsiasi  imprevisto  piombi  improvvisamente  nella  nostra  esistenza.

Quale importanza diamo ad esso? Sarebbe ora di rivolgervi un po' di attenzione e se lo avessimo già fatto tramite un cammino spirituale, più o meno sentito, bisogna sapere che la ricerca non ha mai fine e che l'intelligenza di cui siamo stati dotati dal Supremo Fattore DEVE essere utilizzata per fini più elevati e non per appagare noi stessi incrementando ulteriormente il nostro orgoglio.

Molte, infatti, sono le distrazioni e le astuzie volutamente offerte all'umanità affinché non pensi e non ritrovi il Senso della Vita e la propria Origine sostanziale, affinché sprofondi sempre più nell'abisso dell'ignoranza e della materialità e soddisfi unicamente i suoi istinti primordiali.

Il chiasso generalizzato nel quale siamo immersi non permette, a meno che non ci sia una ferrea volontà di non subirlo, di innalzare il nostro pensiero ad un livello molto più alto, dove possiamo attingere il vero alimento dell'anima.

Non è a caso che prima di iniziare la Sua Missione terrena il Cristo si sia ritirato nel deserto, tagliando momentaneamente qualsiasi rapporto con il mondo circostante.

Ciò ha scatenato, come avviene anche adesso a chi si azzarda a metter fuori la testa dal sistema, l'azione satanica volta ad ingannare e a sommergere chiunque abbia il desiderio di uscirne per respirare aria pulita.

Ed è per questo che oggi ho deciso di dare una mano a tutti coloro che hanno un disperato bisogno di saperne di più sulla continuità dell'esistenza spirituale oltre la soglia della morte. Per una maggiore completezza, documentarsi anche QUI


Immagine tratta dal meraviglioso film "Nosso Lar", QUI e QUI 

NON È VERO,
come si sente spesso dire, che 
"NON È MAI TORNATO NESSUNO DALL'ALDILÀ"
per raccontarci qualcosa.

C'è soltanto una gran pigrizia nel cercare, perché convinti ormai di generazione in generazione, e falsamente indottrinati dalle istituzioni imperanti ‒ casa, scuola e chiesa ‒ che non ci sia nulla o quasi nell'Oltre, perché anche di fronte ad un piccolo indottrinamento, questo risulta molto vago e insufficiente per essere davvero utile.

Infatti, la quasi totalità dei volontari che assiste la moltitudine di malati terminali nei vari nosocomi ed hospice del mondo non è preparata a trasmettere, e se lo è viene ostacolata, al fine di rassicurare, chiarire ed infondere speranza nel proseguimento della vita.

Oggi, sono davvero tante le testimonianze di persone che per i motivi più diversi si sono trovate a vivere esperienze fuori dal corpo (casi di premorte o NDE) dovute ad incidenti o coma, ma anche e spesso durante il sonno.

Perciò, non è poi così difficile prendere atto di questa realtà, ma se si desidera davvero fugare le ombre dell'incertezza e diventare più forti nel percorso terreno rimanente (che non sappiamo quanto possa durare) è NECESSARIO SAPERE! Ecco, quindi, una rapida sintesi panoramica delle tappe percorse dall'Anima quando si allontana definitivamente dal corpo fisico.




LE  BIOTESI

Inizio dunque col dire che nel cosiddetto "Aldilà" non vi sono "luoghi" intesi come spazio e tempo, ma modi di essere, situazioni ed "ambienti" che creiamo noi, in rapporto al nostro modo di vedere, di sentire e di vibrare.

Degli "stati d'animo" che plasmano, a causa di emozioni, pensieri e sentimenti, l'habitat in cui ci si viene a trovare, modellandolo in base agli impulsi più intimi, e collegandosi immediatamente, per legge d'attrazione, alle emissioni analoghe di altre Entità.

Si chiamano, secondo l'Ultrafanìa (QUI), BIOTESI (da "bios" = vita e "thésis" = stato, posizione) e sono 7 (numero indicante evoluzione) ma che singolarmente, e sempre di sette in sette, sono costituite da piani e sottopiani caratterizzati dalle innumerevoli espressioni degli individui che vi risiedono.

Si chiamano:
LETARGO, RIMORSO, 
RISVEGLIO, EVOLUZIONE, ASCESA, 
CONOSCENZA e SAPIENZA.

(QUI, consiglio a tutti di scaricare l'ormai introvabile libro "LA VITA" dell'avv. Gino Trespioli per la preziosa e documentatissima descrizione di tali ambienti. Cfr. anche QUI).

Al momento del trapasso, le Anime vengono attirate verso il Polo Nord dove, a livello Astrale, si trova un'immensa atmosfera dinamico-elettromagnetica che avvolge il globo. Esse vi pervengono con il loro corpo fluidico.

È la prima tappa, chiamata ZONA AMORFA, nella quale energie positive e negative cozzano tra loro e in cui gli Esseri provenienti dalla Terra si trovano ancora gravati dalle loro passioni, dai ricordi del passato che pesa... in una nebbia fitta, bigia, afosa che induce molti a cercar di ritornare...

E si sforzano così tanto per scappare da tale turbamento che spesso riescono a penetrare in individui, del loro stesso livello involutivo, provocando squilibri ed inducendo  ad  atti  orribili  o a disordini  di  ogni  sorta. (Cfr. QUI)

Da tale zona che avvolge il pianeta dovremo passare tutti, ma a seconda delle "scorie" fattesi più o meno leggere per l'evoluzione spirituale raggiunta e per il tipo di distacco acquisito dalle tendenze materiali, potremo allontanarci speditamente e andare oltre.


Gustave Doré  (1832‒1883)

PER ASPERA...

Il Letargo

È la prima biotesi, e dal termine stesso, si può capire chiaramente la condizione interiore di coloro che vi abitano.

Lo scenario è fosco, il paesaggio aspro e irrespirabile per le ricorrenti folate sulfuree, costituito da rocce e dirupi in continuo movimento per la metamorfosi incessante delle energie che maciullano e stritolano i residui eterici delle forme umane, tra sibili, scrosci e muggiti inenarrabili.

Lì, giacciono masse di esseri stanchi, raggomitolati e dormienti, i sensi ottusi ed inattivi, ma in tale piano non vi sono soltanto coloro che hanno vissuto per la materia, senza un pensiero che non fosse rivolto al guadagno e al godimento immediato, ma pure i cosiddetti buoni, gli inetti che non hanno pensato a realizzare lo scopo della vita.

I più volonterosi, quando odono un fruscio nel silenzio mortale e faticosamente aprono gli occhi, percepiscono nel buio gelido un barlume, un piccolo raggio di luce che li richiama... È la manifestazione della Volontà divina, una emanazione superiore che li invita al risveglio.

Perciò, il CASTIGO NON È ETERNO! La Legge suprema è legge di Bene. Persino i più grandi colpevoli possono anelare a quella Luce... elevare ad essa la speranza, assurgere... (a volte anche dopo millenni... che sembrano appunto infiniti). Cfr. QUI.

Da questo ambiente passano tutte le Essenze che lasciano la dimensione fisica, fosse solo per un attimo, poiché tutte (salvo casi eccezionalissimi) hanno macchiato la loro purezza, così come testimonia un'Entità: "Qui, tutto è lavacro di intimo dolore; è soffrire, ma nel soffrire sta lo sperare".

Perciò esse, dopo un assopimento più o meno lungo di ogni loro facoltà, a seconda del peso delle colpe, entrano in uno stato di rimorso.


Immagine tratta dal film "Nosso Lar"

Il Rimorso

Un'afa pestifera in un denso buio squarciato da fulmini improvvisi, dove latrati, urla e lamenti sferzano l'aria soffocante dell'abisso dei rimorsi.

Le forme-pensiero, prodotte da miriadi di Ombre sofferenti, travolte da ventate gelide e infuocate, appaiono in figure animalesche spaventose che straziano le Essenze ancora dai tratti umani.

Costoro hanno l'impressione di venire assaliti da belve fameliche, di essere dilaniati dai loro denti aguzzi, e questo non è che un piccolo esempio di come il rimorso plasmi strutture di energia eterica, costruzioni mentali esprimenti il dolore per il male compiuto.

Normalmente si pensa che tutto ciò non esista... o che sia eterno, come insegnatoci da un tramando miope e distorto (prevalentemente al Concilio di Nicea), ma tra questi due estremi la verità è che se non raddrizziamo il cammino, prendendo coscienza del nostro operato ORA, ossia nel tempo di cui disponiamo OGGI, potremmo trovarci, poi, in queste condizioni!




La permanenza in tale biotesi varia in base al grado di intensità degli errori commessi e alla necessità di purificazione, ma è determinante sapere che DIO è AMORE e prima ci avviciniamo a LUI, più velocemente possiamo liberarci dai fardelli karmici che ci opprimono.

Per taluni, ovviamente, il passaggio per questa biotesi può essere fulmineo o molto breve, se avranno saputo bilanciare, nel corso della loro vita, i propri falli con l'azione volonterosa rivolta agli altri.

Più si effonde AMORE (ma sempre collegati col CIELO, in modo da formare un triangolo: Dio, noi e il prossimo), e maggiormente diviene possibile alleggerire il carico  dei  "debiti".

Da queste due più basse biotesi ‒ i cui astanti si chiamano "BARONTI" (da baros = pesante, gravoso e da on-ontos = individuo, entità) ‒ si passa ad altri tre stadi.

In senso figurato sono: l'atmosfera grigia del Risveglio, quella limpida dell'Evoluzione e quella più brillante ed omogenea dell'Ascesa.

Gli Esseri che vi albergano si chiamano "ANONTI" (da an = avvenire e on-ontos = individuo, entità), ossia anime progredienti, in via di sviluppo spirituale.



AD  ASTRA...

Il Risveglio

L'area di questa biotesi si trova nell'immenso Astrale situato in prossimità della Luna, che è la "Stazione di passaggio" di tutte le Essenze stremate dalle fatiche e dalle sofferenze vissute, ma anche delle Anime che non si sono trattenute a lungo nei piani inferiori perché fattesi sagge, durante la vita, con l'Opera migliorativa di sé stesse ed il soccorso altrui.

In tale stadio, il lavacro continua, e lieve ma pur sempre vivo è il rammarico per il pentimento; grandi sono la speranza e il conforto, nella certezza che sospinge gli Esseri a moltiplicare gli interventi d'aiuto ai propri cari rimasti sulla Terra e a tutte le Anime ancora in affanno negli strati più densi.

Rincuorano, consolano, suggeriscono amorevolmente, rispettando sempre la libertà personale di ognuno; si manifestano attraverso la telepatia o durante i sogni... La loro presenza è discreta ma costante nel servire il gran Disegno divino per la riabilitazione degli Spiriti allontanatisi da Dio.

Lo stato in cui vivono somiglia molto al genere di vita terreno, ma sublimato in evanescenze sempre più accentuate, un po' come descritto nel film "Nosso Lar", dove altre individualità venienti dai piani superiori rendono visita col medesimo intento di Bene.

Man mano che si sale, le forme si assottigliano e gli Esseri, come lo scenario, si fanno gradualmente più incorporei e luminosi, fino ad arrivare alla biotesi successiva.


John Pitre

L'Evoluzione

Al di là dell'Immenso, dove oltre la Luna biancheggiano innumerevoli asteroidi sfuggenti all'occhio umano, l'atmosfera si tinge di rosa e qui sfolgorano i pianeti solari:  Marte, Venere  e  Mercurio.

Il primo,  fucina  di  intelligenze e di geni votati alla scienza,  alle invenzioni,  alle arti; il secondo, dimora precipua del sentimento e dell'amore, dove l'aria si tinge di un indaco intenso e le Essenze appaiono trasfigurate e dolci nei loro teneri incontri con le proprie anime gemelle... e il terzo, sede della volontà che tempra le menti e le forgia per assurgere a più alta meta.

Sono i mondi dove la potenza del pensiero plasma fulmineamente fogge e strutture che alla vista possono apparire solide, ma che in realtà sono costituite da energia fluidica, più rarefatta nella coesione atomica, tanto da dare l'impressione di miraggi... di fate morgane.

E  così  sono  le  individualità  che  vi  risiedono,  leggere  e  dai  contorni  indefiniti  dei  loro corpi eterei,  giovani e ben modellati,  a volte coperti di veli dai delicati colori o luminescenti nella loro nudità perfetta.

Tutte, secondo le rispettive peculiarità, sono proiettate a sostenere, guidare e contribuire alla grande Opera per l'evoluzione non soltanto della Terra con i suoi abitanti, ma dell'infinita schiera di anime che ancora soffrono e devono liberarsi dalle pesantezze umane negli stadi inferiori.

E con gioia si ascende... sempre più attratti verso l'Incommensurabile della Bellezza e dell'Armonia.


John Stephens

L'Ascesa

Ecco Giove, aureolato di un limpidissimo azzurro, intorno al quale miriadi di stelle, satelliti e comete sfolgoranti di luci assistono al passaggio di ondate di Esseri diafani e splendenti, che un tempo erano Umani... Anonti prossimi ad essere "ENTELI" (da ens = ente e teleias = perfetto, da cui Entità perfetta).

La loro potenza intellettiva non ha paragoni rispetto a quella degli Individui descritti nelle sfere precedenti e quando, attraverso l'ultrafanìa emanano le nouri di pensiero (da nous = intelletto e rous = onda, corrente) per ammaestrare, sono costretti a ridurre l'intima vibrazione e a schermare la loro luce per non nuocere a chi riceve le radiazioni pensative.

La biotesi dell'Ascesa è anche l'ultima, partendo dal basso, in cui viene richiesta dagli Esseri in evoluzione ‒ o imposta per legge di rinnovo dall'Alto ‒ la Rinascita, per riparare attivamente, in seguito al rimorso e al pentimento, gli errori e le colpe più o meno gravi commesse, con l'Amore e la Rinuncia di sé a pro degli altri.

Inoltre, da questo ambiente non si può procedere a quelli successivi ‒ Conoscenza e Sapienza ‒ se prima non ci si è congiunti con la propria anima gemella, che si è costretti quindi ad attendere (cfr. QUI), per ritornare alla completezza iniziale e proseguire il cammino come "Binomio" o ente unificato e diventare così un Entele.




IN EXCELSIS...

La Conoscenza

Lasciando alle spalle mondi inesplorati in un cielo infuocato: Rigel, Sirio, Atair, Spiga, Arturo, Capella... a cento, a mille... astri enormi... dall'apparenza solida, popolati da Individui fluidici che non diverranno mai organici; si entra qui nell'imponderabile dove globi sconosciuti come Margus, Monio, Emans, Phitis... possono essere percepiti solo con gli occhi dello Spirito.

Qui, l'Universo e l'Infinito si abbracciano e le Essenze hanno raggiunto il sommo vertice... e tuttavia sono lontanissime ancora dal Superlativo, dove la mente si sforza invano di farsi un seppur vago concetto dell'Esistenza dei singoli, fusi con la Coscienza del Tutto.

‒ Infinito!... Espressione troppo umana per dare la visione di un oceano di sapere diffuso e trasfuso nell'esistenza degli Esseri. Ognuno di loro ha una tale potenza intellettiva da generare le manifestazioni ultrafàniche, le apparizioni celesti e gli eventi straordinari sulla nostra Terra...

E mentre l'atmosfera dell'Ascesa è armonizzante con l'azzurro e quella della Conoscenza con il giallo-rosso, la settima biotesi, ultima nel percorso evolutivo, esprime le potenti energie radianti di pensiero con l'indaco-violaceo screziato in giallo-oro...


Jurgen Ziewe

La Sapienza

Qui, oltre che conoscere e comprendere, si contempla, si opera e si ama. L'attività pensativa è tale che ha per effetto un continuo e mutevole divenire, una gioia che non cessa mai ed accarezza lieve e dolce come un aleggiar di profumo.

Un solo Essere, per esempio, meditante in Miris – uno dei suoi mondi eterei – potrebbe creare in un attimo tutte le opere d'arte e di scienza che sono costate millenni all'Umanità.

Come descrivere poi la somma armonia di suoni che si effonde ovunque... in un soave miscuglio di arpe, violini, squilli di tromba e flauti, impreziosito da angeliche voci talmente compenetrate da formarne un unico invisibile merletto scintillante?

Ognuna di quelle Faville è un'Essenza, una Mente, un Pensiero, una Volontà. Ognuna può trasformarsi e assumere forma diafana; volare attraverso gli spazi e le galassie, sulla Terra, nell'Astrale ed oltre... nell'Infinito.

Ognuna può irradiare la propria potenza intellettiva ed ispirare il genio, confortare il dolente ed ammonire il despota; oppure manifestarsi sulla Terra come un novello San Francesco d'Assisi o un Sant'Agostino da Tagaste per illuminare e soccorrere gli umani nel loro faticoso cammino spirituale.

È necessario sapere che in queste due biotesi superiori (Conoscenza e Sapienza) viene elargito, in senso assoluto, l'insegnamento Cristico, che ogni Entele o Purissima Intelligenza SA inequivocabilmente essere il VERO!

A riprova, riporto il monito di colui che nel Tempo fu Giovanni, l'apostolo prediletto di Gesù:

"E non ricerchi l'uomo nella storia informe a causa della malvagità degli egoismi vane verità. Nei Vangeli legga e veda la splendente parola che impera: AMORE!... In Verità, in Verità io vi dico che la Via che conduce al Vero ha una sola porta ed è il Cristo Gesù.

Egli venne a pascere le pecore e quelle pecore che si sono disperse e vollero vivere sotto altro Pastore, dovranno riprendere per altro giro la stessa strada che prima lasciarono."


Simon Dewey

Sintetizzando: l'Anima è l'involucro che riveste l'Essenza pura, la Scintilla divina. È l'Essere che sta compiendo la propria evoluzione.

Perciò abbiamo: la Psiche corporea (l'individuo organico), la Psiche incorporea (il disincarnato nei vari stati evolutivi), l'Essenza pura o energia intellettiva (stadi superiori della Conoscenza e della Sapienza).

Ed oltre le due ultime Biotesi, nel SUPERLATIVO, c'è il ritorno alla Favilla originaria, dove più della Sapienza è il Divino, in cui spaziano e vibrano gli Enteli che hanno raggiunta la perfezione, in piena armonia con le Purissime Intelligenze, che non assunsero mai veste umana.

Lascio la conclusione di questo mio lavoro a colui che in vita fu Schopenhauer:

"Quando avrete compresa la natura divina delle facoltà dello Spirito, soltanto allora saprete volere e voler volere; solo allora il movimento spirituale dell'Umanità sarà accelerato verso la Meta, che non sarà l'effimera felicità mondana offerta dalla ricchezza, dal potere, dalla gloria... soprattutto dalla vostra gloria personale... così tanto vana!"


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