martedì 13 aprile 2021

Il Pensiero, la sua natura e le forme che produce




Sebirblu, 13 aprile 2021

Ripropongo, perché importantissima, la mia relazione sull'origine e la natura del pensiero.

Per ovvi motivi, nel corso dei secoli ne è stata accuratamente tenuta segreta la potenzialità onde non dare adito a chi, non evolutivamente preparato, avrebbe potuto abusarne utilizzandolo per gli scopi più abbietti.

Ora, sulla soglia della Transizione, è giusto dare la possibilità a tutti di conoscere più da vicino questo "strumento" sebbene sia un'arma a doppio taglio che può arrecare bene o male molto in profondità.

Il Pensiero e la sua natura

Innanzitutto che cos'è il pensiero? È l'estrinsecazione di una volontà!

L'inizio del Vangelo di Giovanni dice: "In Principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio". Il verbo è la parola. (Il profondo significato esoterico del "Prologo" lo troverete QUI).

La parola è la concretizzazione di un pensiero a livello fisico, cioè il pensiero in atto. Però alla base di tutto c'è la volontà di emettere tale pensiero, il quale poi, sul piano fisico, si traduce in parola.

Quindi Giovanni ha voluto dire che "In Principio la Parola era" perché in principio c'era la Volontà del Creatore di creare. Egli perciò ha emesso un Pensiero e quel pensiero si è tradotto in atto nella Creazione stessa.

Ecco perché il pensiero è l'estrinsecazione di una volontà. 




Se l'individuo non ha preso coscienza del suo Sé spirituale, emetterà un pensiero distorto in rapporto all'armonia della Legge Divina.

Se invece sarà consapevole, lo uniformerà alla Volontà del Padre rientrando in un comportamento adeguato e pertinente alla sua Origine effettiva.

L'Essere umano ha ricevuto gli strumenti adatti per potersi allineare a questa Suprema e Sapiente Volontà del Divino Genitore e QUI, ne avrete un'ampia e illuminante spiegazione. Essi sono il PENSIERO, la RAGIONE e la COSCIENZA.

Questi tre elementi danno la possibilità ad ognuno di non fare errori e di procedere più speditamente nella propria evoluzione spirituale.

Del corpo mentale (inferiore e superiore) e delle vibrazioni pensative ne ho parlato QUI, QUI e QUI, dunque adesso proseguiamo nell'analisi della natura stessa del pensiero.

Esso può essere debole o forte, in rapporto all'evoluzione singola, proprio perché viene diretto dalla volontà, quindi più questa è potente tanto più l'individuo emetterà pensieri di una certa forza.

Può  raggiungere brevi o grandi distanze, in relazione alla capacità di concentrazione e all'utilizzo che se ne vuole fare. Ad esempio, l'emissione di un pensiero può dare maggiore sopportazione al dolore e consente di guarire anche molto lontano.

Può  infine  essere  più  o  meno canalizzato, in base alla facoltà di mantenerlo scevro da interferenze estranee che ne annullerebbero la dirittura, facendolo deviare e riducendone l'efficacia.

Queste tre caratteristiche sono molto importanti quando si desidera inviare pensieri di soccorso.

Tale strumento è determinante, inoltre, per gli spostamenti fuori dal corpo fisico e siccome sui piani dimensionali superiori ci si sposta alla sua velocità, è necessaria una volontà forte e canalizzata per poter raggiungere la meta stabilita.


Dal film "Al di là dei sogni"

È fondamentale che l'Essere umano acquisisca la capacità di non lasciare mai la mente inerte e assente, onde evitare spiacevoli e pericolosi affiancamenti da entità indesiderate, rimanendo presente a sé stesso e consapevole della sua produzione pensativa. (Cfr. QUI).

(Per approfondire leggere "Il Male e le sue Azioni Invisibili" QUI e l'Origine QUI.

In ogni caso, quando si è coscienti del proprio Sé Divino, si è anche difesi da eventuali influenze negative che rimbalzeranno da dove sono venute a discapito purtroppo, e con gli "interessi", di chi le ha emesse. (Ved. QUI e QUI).

L'uomo è vulnerabile e subisce l'infecondazione occulta soltanto se fa suoi i pensieri degli altri che vengono attirati dal suo stesso comportamento arbitrario e fuori dalla regola spirituale.

Bisogna sapere che noi tutti siamo immersi in un oceano di pensieri altrui, sia creati da persone che hanno corpo fisico, sia da quelle che non l'hanno e di conseguenza è molto facile essere influenzati da presenze esterne.

Queste pullulano intorno a noi; si sentono a loro agio nelle basse vibrazioni emesse dalla umanità inconsapevole e materialista tanto che approfittano della diffusa debolezza mentale ma soprattutto spirituale per assorbire energie vitali a loro così necessarie. (Cfr. QUI e QUI).

Ecco perché è così importante, soprattutto quando ci sono dei bambini, controllare cosa si pensa perché, non avendo ancora essi gli "anticorpi" dello Spirito, sono più facilmente soggetti ad essere influenzati in modo deleterio.

L'attività costante della mente prosegue oltre l'intera giornata anche durante il sonno producendo pensieri che abitualmente vengono chiamati sogni. Noi stessi ne siamo gli artefici perché le nostre creazioni assumono delle forme.


Jim Warren

Dal momento che in quello stato siamo liberi dalle pastoie di terza dimensione (perché il nostro veicolo fisico è addormentato), possiamo vedere le nostre forme-pensiero e il più delle volte, non essendo consapevoli, le scambiamo per vere, mentre la loro reale natura è illusoria.

Naturalmente, accade anche durante la veglia ma non possiamo scorgerle perché la materia densa ci fa da schermo, però a breve, assottigliandosi il divario tra la terza e la quarta dimensione, le vedremo unitamente a quelle degli altri.

Esse sono di due tipi: concrete e astratte. Ciò è strettamente correlato al genere di creazione mentale che produciamo.

Durante la concezione noi attiriamo energia a seconda dei pensieri, sia dal piano eterico-astrale che da quello mentale, ed è per questo che si concretizzano ed esistono realmente sui rispettivi piani.

Da pensieri concreti avremo forme concrete e da pensieri astratti, per esempio filosofici o matematici, le avremo astratte, e in questo caso assumeranno caratteri diversi di ordine geometrico, sinusoidale o spiraliforme.

Esse sono anche colorate e la loro frequenza cromatica contraddistingue e diversifica i vari tipi di  emissioni mentali che le hanno originate.

Così avremo le gamme più scure e dense come le tonalità che vanno dal nero al marrone ai rossi scuri o verdastri per i pensieri carichi di materialità.

Mentre quelle più elevate e spirituali si evidenzieranno per i toni e le sfumature più brillanti e trasparenti come i diversi gialli, i blu-azzurri e gli indaco-violetti.




Ecco spiegato perché la nostra aura, l'irradiazione che viene emanata dai nostri corpi sottili, può essere più o meno luminosa a seconda del livello evolutivo raggiunto e, agli occhi di coloro che sanno e che la possono scorgere, apparire come una vera carta di identità!

Infatti ogni colore, ogni sfumatura corrisponde o ad un vizio o ad una virtù acquisita rispetto al cammino dello Spirito e dobbiamo essere consapevoli che fra poco tempo non potremo nascondere più nulla della nostra vera situazione animica.

Dobbiamo anche tener presente che la legge d'attrazione vige in tutto l'Universo e che quindi ciascuna produzione pensativa attirerà a sé energia della medesima lunghezza d'onda sia in senso negativo che positivo.

Dipende da noi dunque star bene durante l'arco di tutta la giornata e soprattutto nel sonno perché se impariamo ad utilizzare il mentale proiettandoci maggiormente  verso  le cose  più  elevate attireremo a  noi pensieri analoghi i  quali ci daranno la  forza  necessaria  per  ascendere  sempre  di più.

Non è forse questo il nostro grande anelito in prossimità della tanto desiderata Transizione che ci coinvolgerà tutti?

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