Giotto - San Francesco sostiene la Chiesa che sta crollando - Basilica superiore - Assisi |
Sebirblu, 4 ottobre 2022
Qualche giorno fa, riflettendo sulla ricorrenza del nostro grande Santo, ho
valutato quanto fosse abissale la differenza tra Francesco
d'Assisi e l'attuale Papa che ne ha assunto il nome.
Mentre il primo fu immortalato da
Giotto, raffigurato in un sogno fatto da Innocenzo III, che lo vide
nell'atto di sorreggere la Chiesa di San Giovanni in Laterano
sull'orlo del crollo (per importanza, la Basilica di San Pietro di
allora), il secondo, a quanto pare, fa di tutto per distruggerla.
(Cfr. QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e nella lunga sequenza di post su "Bergoglio" alle Etichette).
(Cfr. QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e nella lunga sequenza di post su "Bergoglio" alle Etichette).
Ma, andiamo per ordine... forse non tutti sanno che un crocifisso improvvisamente si animò, aprendo la bocca e muovendo gli occhi, ed iniziando a parlare all'umile Fraticello...
Giotto - Il Crocifisso di San Damiano parla a San Francesco - Assisi - Basilica Superiore |
Riporta Tommaso da Celano:
«Francesco era già del tutto mutato
nel cuore e prossimo a divenirlo anche nel corpo quando un giorno
passò accanto alla chiesa di San Damiano, quasi in rovina e
abbandonata da tutti.
Condotto dallo Spirito, entrò a
pregare, si prostrò supplice e devoto davanti al Crocifisso e,
toccato in modo straordinario dalla Grazia divina, si ritrovò
totalmente cambiato.
Mentre egli era così profondamente
commosso, all'improvviso – cosa da sempre inaudita – l'immagine
di Cristo crocifisso, dal dipinto gli parlò, movendo le labbra,
"Francesco, – gli disse chiamandolo per nome – va', ripara
la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina".
Francesco era tremante e pieno di
stupore, e quasi perdette i sensi a queste parole. Ma subito si
dispose ad obbedire e si concentrò tutto su questo invito.
Ma, a dire il vero, poiché neppure lui riuscì mai ad esprimere la trasformazione ineffabile che percepì in se stesso, conviene anche a noi di coprirla con un velo di silenzio».
Tommaso da Celano (1200-1265) - Compagno e primo biografo di S. Francesco |
Ed ecco la profezia del Poverello assisano che era già nota almeno a partire dal XVII secolo, come
attesta un tomo che raccoglie le opere del Santo d'Assisi e di
Sant'Antonio da Padova, pubblicato nell'anno 1641.
Il vaticinio è poi riapparso in un
libro pubblicato nel 1880 dall'Imprimerìe de la Bibliothèque
Ecclésiastìque de Paris – Avenue D'Orleans 32 – intitolato:
«S. Francisci Assisiatis – serafici
minorum patriarchae – Opera Omnia Juxta editionem R:P. De la Haye
in Gallia Minorum Procuratoris Generalis».
Il testo che segue è a sua volta
contenuto nella Medi Aevi Bibliotheca Patristica, edita dalla
suddetta Imprimerìe, di cui costituisce il Tomus Sextus. La profezia XIV si trova in latino da pag. 420, e in italiano a pag. 421-423-425, da visionare QUI.
Come si potrà constatare, ciò che vi
è scritto trova riscontro in modo impressionante con i tempi
odierni; e pensare che proviene dal lontanissimo 1226, anno in cui
San Francesco trapassò.
Giotto - Morte di San Francesco - Basilica superiore - Assisi |
«Poco innanzi la morte convocati i frati, li ammonì delle future ambasce, dicendo:
– Diportatevi virilmente, o fratelli, fatevi animo, e aspettate pazientemente il Signore.
S'affrettano a venire i tempi di una
grande tribolazione ed afflizione, ne' quali le perplessità e i
pericoli temporalmente e spiritualmente inonderanno, si raffredderà
la pietà di molti, e sovrabbonderà l'iniquità de' malvagi.
Il potere dei demònii sarà disciolto
più dell'usuale, e la purezza immacolata della Religione nostra e
delle altre sarà deformata in tal guisa, che pochissimi de'
cristiani con cuor sincero e carità perfetta obbediranno al vero
Sommo Pontefice e alla Chiesa Romana.
Un taluno non eletto canonicamente,
assurto al Papato nel momento di quella tribolazione, coll'astuzia
del suo errore macchinerà di porger la morte (spirituale; ndr) a
molti.
Allora si moltiplicheranno gli
scandali; la nostra Religione verrà divisa e parecchie delle altre
saranno del tutto abbattute, perché non si opporranno all'errore, ma
gli presteranno l'assenso.
Vi saranno tante e sì gravi opinioni e
scismi nel popolo, nei Religiosi e nel Clero, che se non fossero
accorciati quei giorni, secondo la parola evangelica, (se fosse
possibile) sarebbero ingannati gli stessi eletti, se non fossero
sostenuti, in sì grande tempesta, dall'immensa misericordia di Dio.
Allora la nostra Regola e vita sarà da
certuni fierissimamente combattuta (Cfr. QUI; ndr). Sopravverranno
istigazioni immense: quelli che allora saranno stati privati,
riceveranno la corona di vita: ma guai a coloro che affidandosi alla
sola speranza della Religione s'intiepidiranno, e non resisteranno
costantemente alle tentazioni permesse (da Dio; ndr) a prova degli
eletti.
Coloro poi che fervorosi di spirito per
la carità e per lo zelo della verità coltiveranno la compassione,
soffriranno persecuzioni ed ingiurie, come (fossero; ndr)
disobbedienti e scismatici. (Vedi Don Minutella QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).
Perocché i loro persecutori, agitati
dagli spiriti maligni, diranno che si rende un grande onore a Dio
coll'uccidere (spiritualmente; ndr) e cancellar dalla terra uomini
così pestilenti.
Il Signore però sarà allora il
rifugio degli afflitti, e li salverà, perché posero la speranza in
Lui. E per rendersi conformi al loro Capo agiranno con fiducia, e
colla morte comprandosi la vita eterna, eleggeranno di ubbidire
piuttosto a Dio che agli uomini; e ricusando acconsentire alla
falsità e alla perfidia, non paventeranno punto il morire.
Allora, la verità da alcuni
predicatori verrà taciuta, da altri sarà conculcata e negata (Cfr.
QUI; ndr). La santità della vita sarà posta in derisione verso
quelli che la professano: per questo il Signore Gesù Cristo manderà
loro un degno, non pastore, ma sterminatore.»
Ed infine, aggiungo questo eloquente e accorato messaggio ricevuto da una mistica direttamente dal Santo di Assisi, solo otto giorni dopo l'elezione dello pseudo papa Francesco al soglio pontificio.
San Francesco, il 21 marzo 2013
"Pregate... digiunate e vestitevi di sacco...
ma che si dia Onore e Gloria a Dio e
alla Sua Chiesa
Una... Santa... Cattolica e Apostolica
Romana.
Il mio nome è stato oltraggiato e offeso.
La Regola che da me avete voluto è
stata oltraggiata e offesa.
Il Vangelo tutto Santo è stato offeso.
Il Corpo di Gesù il Cristo è stato
offeso.
Il Sangue di Gesù il Cristo è stato
offeso.
La casa dove mi avete posto è stata offesa.
La mia memoria è stata offesa.
Le stimmate che Dio ha voluto donarmi
sono state offese.
Lo scopo della mia incarnazione sulla
Terra è stata offesa.
Io Francesco...
sono venuto sulla Terra per riparare la
Chiesa di Gesù... non per distruggerLa
come si appresta a fare il Falsario.
Io Francesco...
non ho voluto alcun potere tra le
mani... neanche il più piccolo.
Io... mi sono fatto piccolo!
Ma piccolo davvero."
Post scriptum
A corollario, ecco la catechesi mattutina di don Minutella intitolata "dal Francesco di Gesù al Francesco di Satana"...
Relazione, adattamento e cura di
Sebirblu.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento