giovedì 26 marzo 2020

Covid-19 VOLUTO? I Complottisti azzeccano SEMPRE!




Sebirblu, 25 marzo 2020

In questi giorni di domiciliare "reclusione forzata", girovagando sul web, ho trovato un breve ma interessante articolo pubblicato da "Radio Cina Internazionale" la quale espone alcune domande che sollecitano delle improbabili risposte dagli Stati Uniti d'America sulla diffusione "intenzionale" del patogeno-killer. Ciò è stato avvalorato dal governo cinese con il suo portavoce, Zhao Lijian, QUI.

Ecco il testo (fonte QUI, tratto da QUI):

Tre dubbi sui quali gli USA dovrebbero dare spiegazioni

«Recentemente alcuni politici americani hanno definito diverse volte il coronavirus etichettandolo come "virus cinese", il che ha suscitato le proteste della comunità internazionale. Parole come "razzismo", "xenofobia" e "ricerca di un capro espiatorio" sono apparse frequentemente sui media occidentali per criticare il comportamento degli USA.

Risalire all'origine del patogeno è una questione di natura scientifica che necessita di prove.

Con il mondo esterno che mette sempre più in dubbio gli USA, l'amministrazione statunitense non può più esimersi dal dare chiare spiegazioni al popolo e risposte al mondo in merito a tre dubbi concernenti l'epidemia.

Innanzitutto, secondo le ultime stime rilasciate dal CDC (Centers for Disease Control) americano, nella stagione influenzale degli "States", iniziata lo scorso settembre, più di 30 milioni di cittadini sono stati contagiati e ci sono stati oltre 20 mila decessi.

Il direttore del CDC, Robert Redfield, ha recentemente ammesso pubblicamente che alcuni casi registrati come influenza sono in realtà casi di Covid-19.




È lecito chiedersi, quindi, quanti tra questi 20 mila decessi sono stati in realtà causati dal coronavirus? Gli statunitensi hanno forse mascherato la diffusione dell'epidemia di Covid-19 spacciandola per influenza?

La seconda domanda a cui gli Stati Uniti dovrebbero rispondere è perché la loro amministrazione lo scorso luglio ha chiuso improvvisamente Fort Detrick, il centro di ricerca per lo sviluppo di armi chimiche più grande delle forze armate americane, nello Stato del Maryland?

Alcuni giorni fa, sul sito ufficiale della Casa Bianca, è stata lanciata una petizione per chiedere al governo di rendere pubbliche le informazioni su questa base militare, affinché possa esser precisato qual è il suo ruolo nella ricerca di nuovi ceppi di coronavirus e verificare se sussiste o meno l'ipotesi di una fuga del patogeno dal laboratorio stesso. Se la governance USA si interessa veramente della vita e della salute del suo popolo, dovrà rispondere a queste richieste.

La terza domanda è perché a metà febbraio la stessa amministrazione ha descritto come lieve l'epidemia, mentre alcuni funzionari della commissione d'Intelligence del Senato si apprestavano a vendere milioni di dollari in titoli azionari?

È vero che molti politici hanno approfittato delle informazioni in loro possesso per cedere le proprie azioni, mentre nascondevano l'epidemia al pubblico? È possibile che costoro, davanti allo scoppio della medesima, abbiano pensato prima ai loro capitali invece che alla vita della popolazione?»


Il trader (operatore finanziario) Michael Capolino alla Borsa di New York il 3 marzo scorso.

Proseguendo nell'indagine, sul motore di ricerca ho trovato anche il sito "Open" (fondato da Enrico Mentana) con l'articolo* di uno dei suoi "volonterosi" e solerti "sbufalatori", David Puente, il quale 'ce l'ha messa tutta' per "demolire" il video di Massimo Mazzucco (che suggerisco di vedere prima), dove ha evidenziato con gran perizia i punti "oscuri" di questa pandemia piovutaci addosso.

*La frase: "Il sito (di Mazzucco, appunto) è un concentrato di complottismo che parla di svariati temi, dal sostegno all'antivaccinismo alle fantomatiche scie chimiche», la dice lunga sulla mentalità di queste persone.

Ecco il filmato, ma se qualcuno preferisse leggerne direttamente il testo, vada QUI, dove consiglio di dare un'occhiata ai commenti di un certo "TheTruthSeeker".



Ed è proprio sotto indicazione del suddetto commentatore che riporto prima il breve articolo di Diego Fusaro (ved. QUI) e, a seguire, quello di Emanuel Pietrobon dal prestigioso sito "L'intellettuale dissidente", QUI:

Dall'11 settembre alla guerra biologica:
ecco il "Rebuilding America's Defens"

Eppure è tutto ufficiale e sotto gli occhi di tutti, come nel noto racconto di Poe "La lettera rubata": la lettera sta lì, in bella vista, e siamo noi che non sappiamo vederla. E diamo del complottista a chi osi affermare che la lettera è lì, sul tavolo, sotto gli occhi di tutti.

Si prenda il documento ufficiale dell'anno 2000, "Rebuilding America's Defenses", pubblicato dal pensatoio conservatore "Progetto per un nuovo secolo americano" o PNAC (Project for the New American Century).

Si  tratta  di  un  istituto  di  ricerca  con  sede  a  Washington,  tra  i  cui  fondatori  v'è – lo ricordate? – Donald Rumsfeld. Bene, nel documento "Rebuilding America’s Defenses" si ipotizza l'esigenza di una "nuova Pearl Harbour", che permetta agli USA di espandere la propria potenza come legittima risposta ad una aggressione (cfr. QUI; ndr):

– con le parole del documento: "il processo di trasformazione, anche se porterà un cambiamento rivoluzionario, risulterà molto lungo, se non si dovesse verificare un evento catastrofico e catalizzante, come una nuova Pearl Harbor" (the process of transformation, even if it brings revolutionary change, is likely to be a long one, absent some catastrophic and catalyzing event – like a new Pearl Harbor).

Per ironia della sorte, con incredibile coincidenza, la monarchia del dollaro avrà la sua nuova Pearl Harbor l'anno seguente, l'11 settembre del 2001. Con tutte le ben note conseguenze di espansione militare statunitense nel Medio Oriente.

E sempre nello stesso documento del 2000 "Rebuilding America's Defenses" si legge testualmente: "forme avanzate di guerra biologica, che possono prendere di mira certi genotipi, possono trasformare la guerra biologica, da regno del terrore, in utile strumento politico" (advanced forms of biological warfare that can "target" specific genotypes may transform biological warfare from the realm of terror to a politically useful tool).

Come interpretare, allora, quanto accaduto a Wuhan? Un piccolo sforzo, la lettera rubata è lì in bella vista. (Diego Fusaro).


Diego Fusaro - ved. QUI. 

Ed ecco il secondo articolo.

Covid-19: l'ipotesi di complotto attecchisce in Vaticano

«Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, un nome lungo, difficile da leggere e pronunciare, e fino a ieri sconosciuto alla maggior parte dell'opinione pubblica ma, oggi, è sulle prime pagine dei grandi giornali di tutto il mondo.

Questo lunghissimo nome appartiene, in realtà, ad un personaggio tutt'altro che sconosciuto, ossia all'arcivescovo di Colombo, la capitale dello Sri Lanka, che è anche uno dei papabili alla successione sul trono di Pietro.

Ranjith, nel corso di una  Messa  in  diretta  televisiva,  il 15 marzo,  ha  lanciato una dura invettiva contro una potenza non specificata, "ricca e potente", che avrebbe creato il "Covid-19 in laboratorio". Ranjith ha quindi invitato le Nazioni Unite ad aprire un'indagine per "genocidio" e accusato le grandi potenze del mondo che "giocano con la vita degli innocenti".

Quello che segue è un frammento particolarmente forte del suo sermone:

"Sappiamo che in diverse aree del mondo ricercatori di tutti i tipi, per varie ragioni, si stanno impegnando nell'indagine per distruggere la vita e la natura umana. Alcuni di questi virus sono il prodotto di esperimenti senza scrupoli. [...]

Questo tipo di ricerca non viene svolto da persone nei paesi poveri, ma in laboratori nei paesi ricchi. Produrre tali cose è un crimine molto grave per l'umanità. Chiedo al Signore di rivelare chi ha prodotto questi semi velenosi.

Le Nazioni Unite o le organizzazioni internazionali devono scoprire chi c'è dietro questi incidenti e punirli. Tali ricerche dovrebbero essere vietate".

Il Covid-19 è appena sbarcato in Sri Lanka ed il governo, per evitare il dilagare dell'epidemia, ha già sospeso in via precauzionale Messe (cfr. QUI e QUI), scuole ed una serie di eventi pubblici.


Card. Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don

L'arcivescovo non è nuovo a letture alternative sui principali eventi che accadono nel mondo. All'indomani dei sanguinosi attentati di Pasqua di Colombo, dell'anno scorso, che avevano lasciato a terra 290 morti e oltre 500 feriti, Ranjith aveva denunciato quale autore "qualcuno con interessi politici globali" e invitato i fedeli del paese a non accusare i musulmani.

Gli attentati, in effetti, capitavano in un periodo di rilevanza storica per il piccolo paese asiatico, alla luce del suo crescente coinvolgimento nella 'Nuova Via della Seta' e, infatti, da più parti era stata sollevata l'ipotesi che si potesse trattare di un monito, diretto tanto a Colombo quanto a Pechino, ma anche alla Chiesa cattolica, che nello scontro in atto fra Occidente e Oriente è sempre più esposta in favore di quest'ultimo.

Le dichiarazioni di Ranjith sono importanti per diversi motivi: si tratta di un cardinale di primo piano nel panorama del cattolicesimo asiatico; come su scritto, è anche nella lista dei candidati papabili, conosce personalmente l'attuale pontefice e allarga sensibilmente il fronte delle potenze revisioniste che sposano l'ipotesi del complotto.

Se fino ad oggi a sollevare dubbi sulla reale origine del Covid-19, la cui apparizione rimane comunque un mistero, erano stati paesi guidati da governi dalla scarsa credibilità, come la Russia, la Cina e l'Iran, ossia i tre principali nemici dell'Occidente, le parole di Ranjith comportano l'entrata in gioco del Vaticano.

Quest'ultimo, che gode della tradizione diplomatica più longeva del mondo, di rado ricorre all'esposizione mediatica, e gli stessi vertici, ovvero i cardinali, tendono a preferire i fatti alle parole.

È emblematico già il semplice fatto che ad un personaggio del rango di Ranjith venga consentito di rilasciare simili dichiarazioni, perché ogni chierico è alle dirette dipendenze di Bergoglio ed è a lui che risponde di ogni parola e azione.

Le dichiarazioni del cardinale si sommano a quelle di Zhao Lijian (su menzionato; ndr), vicedirettore del dipartimento di informazione del ministero degli esteri e portavoce dello stesso, che nei giorni scorsi aveva accusato direttamente gli Stati Uniti, con un tweet, di aver "importato" il virus a Wuhan.


Zhao Lijian

E prima ancora di Lijian, erano stati diversi esponenti del governo e delle forze armate iraniane, fra i quali il leader supremo Ali Khamenei, a denunciare la presunta natura artificiale del Covid-19 e, nel caso di Teheran, la rabbia e la voglia di credere alla tesi cospirativa è anche comprensibile: da quando il virus è arrivato nel paese ad oggi sono decedute più di 35 persone di alto profilo, fra militari, politici e diplomatici, nonostante le precauzioni prese.

Ranjith, Lijian, Khamenei, cosa accomuna queste tre persone? Non sono dei cittadini ordinari, ma personaggi pubblici con incarichi di responsabilità – nel caso di Khamenei si parla del personaggio più influente dell'Iran insieme al presidente Hassan Rohani – per cui le loro dichiarazioni assumono il peso di un macigno.

Non hanno le prove (come potrebbero?) ma chiedono indagini, nonostante il rischio di essere derisi, perché estremamente convinti della plausibilità della cospirazione.

Ranjith deve rispondere direttamente a papa Francesco, Lijian deve rispondere direttamente a Xi Jinping, mentre Khamenei è la massima guida spirituale sciita e risponde, in un certo senso, sia al popolo che alla politica, perciò è lecito pensare che le loro accuse non siano state lanciate a vuoto.

Senza una precisa strategia alle spalle, perché muoversi indipendenti in contesti tanto complessi quanto i loro, soprattutto in un periodo sensibile quale quello attuale, con il mondo afflitto da una pandemia? Significherebbe esporsi stupidamente al fuoco incrociato dell'opinione pubblica mondiale e dei suoi vertici.

Le parole sono importanti, e in queste settimane è in corso una guerra informativa a base di "bufale" ed operazioni psicologiche, provenienti sia da un lato (Occidente) che dall'altro (Oriente a guida russo-cinese).

Lo stesso presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, pur non avendo di per sé sposato l'ipotesi del complotto "alternativo" ‒ ossia quello che vedrebbe il Covid-19 come frutto di un esperimento di laboratorio cinese, forse fuggito o forse volutamente diffuso per testarne gli effetti ‒ sta utilizzando il termine "virus cinese" in ogni intervista e nei suoi stati, su Facebook, consapevole del messaggio veicolato, che agisce soprattutto in modo subliminale: è stata la Cina.» (Emanuel Pietrobon).




Restando in ambito religioso, non si possono ignorare neppure i numerosi messaggi dal Cielo provenienti da diverse zone del pianeta: dall'Australia (ved. QUI e QUI), dalla Francia, dall'Argentina e dal Brasile (ved. QUI), che sono tutti univoci nel confermare l'intervento umano nella creazione voluta di questo virus.




Anche l'Italia presenta dei misteri, perché QUI ci si chiede come mai il 31 gennaio fu emanata una delibera dei ministri, a firma del Presidente del Consiglio, che decretava lo stato d'emergenza per la durata di SEI MESI*, allorquando i pazienti n° 0 e 1 non erano ancora stati dichiarati o rivelati? Infatti, lo sarebbero stati poi, ossia il 19 febbraio scorso!

*(Tra l'altro, proprio qualche ora fa il premier Conte ha ventilato l'idea del possibile protrarsi del "confino" di 60 milioni d'italiani fino al luglio prossimo... sic!).

Come si vede, cominciano ad essere troppi i "buchi neri" che fagocitano la credulità popolare indottrinata dai mezzi di comunicazione (diffusori anche di panico) e dai governi asserviti allo sparuto ma potente gruppo dei dominatori del mondo!

Perciò, nonostante i molti demistificatori, come i navigati Piero Angela ed Enrico Mentana (ved. QUI), continuino a smentire, confutare o deridere questa o quelle verità evidenziate dai fatti e dall'analisi profonda di ricercatori seri qual è Massimo Mazzucco, il VERO emerge sempre, limpido e logico, anche senza prove visto che due più due fa quattro... cfr. QUI.

Lui stesso, in questo video lo dimostra...



Conclusione?... Deducetela Voi!...  Anche se ormai è risaputo che né la Cina, né gli Stati Uniti, come nazioni, sono i diretti responsabili di questo flagello, ma l'Élite massonico-sionista che governa il mondo e i loro dirigenti. (Cfr. QUI, QUI e QUI).

Aggiornamento importante

A proposito di "complottisti", aggiungo un altro video sempre di M. Mazzucco che, questa volta,  ha superato sé stesso!  ASSOLUTAMENTE da VEDERE!



Relazione e cura di: Sebirblu.blogspot.it

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