Sebirblu, 2 novembre 2019
In occasione della ricorrenza dei defunti, ripropongo un
interessante articolo, con video finale sottotitolato in
italiano, relativo ad una emblematica esperienza di pre-morte vissuta
da un eminente scienziato russo che in precedenza era ateo e avulso
da qualsiasi realtà spirituale.
Mi auguro, e sarebbe ora, che un numero
sempre maggiore di persone prenda coscienza che la morte non esiste e
che la vita prosegue sotto altri aspetti, tutti da conoscere.
Eccovi qualche link, ma ne troverete tanti altri davvero interessanti all'etichetta NDE.
2 Novembre. Cimiteri e Defunti. Ma la Morte Non Esiste!
Il Soggiorno nell'Aldilà. I vari Piani d'Esistenza.
Siamo appesi a un Filo, ma a quello Argenteo però!
Imperdibile Resoconto di 20 Giorni nell'Aldilà
Continua il Resoconto di 20 Giorni nell'Aldilà
Il Piano Astrale. Il nostro futuro Habitat.
Lettere di Gino Trespioli dall'Aldilà.
Lettere dall'Aldilà di Gino Trespioli - Parte 4.
"Nosso Lar" più bello di "Aldilà dei sogni".
Da Nosso Lar: Messaggio a tutti dal dr. André Luiz
Trapasso e Divario tra Spiritismo e Spiritualismo
Struttura Segreta dell'Uomo: i suoi Corpi Sottili
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Capo ingegnere-progettista della
Sezione Progetti "Impuls", Vladimir Efremov "morì"
improvvisamente soffocato da una forte tosse; scivolò dal divano
perdendo i sensi e lì rimase, riverso a terra.
I parenti all'inizio non capirono che
era successo un fatto terribile. Pensarono che si fosse messo un
attimo a riposare. Natalia, la sorella, fu la prima ad accorgersene e
toccò la spalla del fratello: – "Volodya, che ti è
successo?" – Vladimir Efremov cadde su un fianco senza forze.
Lei allora tentò di sentirne il polso.
Il cuore non batteva! Gli applicò la respirazione artificiale, ma il
fratello non respirava. Natalia è un medico e sapeva che le
probabilità di salvarlo diminuivano ad ogni minuto di più.
Quindi provò a riattivare l'organo
cardiaco massaggiandogli il petto. Erano trascorsi già otto minuti
quando le sue mani sentirono una spinta di risposta molto debole. Il
cuore di Vladimir Efremov riprese a battere e lui cominciò a
respirare da solo.
– È Vivo! – esclamò la sorella e lo abbracciò. – Pensavamo che fossi morto, che non si
potesse fare più nulla, che fosse la fine! – "La fine non
esiste" – mormorò a bassa voce Vladimir. – "Anche lì
c'è vita. Però diversa... Migliore…"
Egli ha descritto con tutti i
dettagli ciò che ha vissuto al momento della morte clinica. Le sue
testimonianze sono preziose. È la prima relazione scientifica della
vita nell'aldilà da parte di uno scienziato che ha sperimentato su
di sé il momento del decesso. (Cfr. anche QUI; ndr).
Ha pubblicato anche le sue osservazioni
in un giornale di scienze dell'Università di San Pietroburgo e
successivamente ha raccontato tutto ad un congresso.
Il suo rapporto è stato davvero
rivoluzionario per la scienza! – "È impossibile inventare
tutto ciò!" – Ha esclamato il professore Anatoly Smirnov,
capo del Club Internazionale degli scienziati.
La reputazione di Vladimir Efremov
nell'ambito accademico è impeccabile. Lui è un grande specialista
nel campo dell'intelligenza artificiale, per molti anni ha lavorato
per "Impuls".
Ha partecipato alla preparazione del
lancio di Yuri Gagarin nel cosmo, ha contribuito all'elaborazione dei
sistemi missilistici super moderni. Il suo staff di studiosi è stato
premiato quattro volte.
"Prima della morte clinica mi
consideravo assolutamente ateo" – racconta Vladimir Efremov.
"Mi fidavo solo dei fatti. Ritenevo oppio religioso tutte le
riflessioni sulla vita nell'aldilà. A dire il vero, non ho mai
pensato alla morte. Avevo così tanto da fare che mi sarebbe bastato
per altre dieci vite.
E poi, avevo da curare il cuore, la
bronchite ed altri mali. Il 12 marzo a casa di mia sorella Natalia
Grigoryevna ho avuto un attacco di tosse. Sentivo d'essere in
procinto di soffocare. I polmoni non mi ubbidivano, tentavo di fare
un respiro ma non ci riuscivo!
Il corpo era diventato d'ovatta e si
era fermato. Dall'apparato polmonare era uscita l'ultima aria con un
rantolo e schiuma. Nel mio cervello apparve un pensiero fulminante,
pensavo che fosse l'ultimo secondo della mia vita, sebbene la
coscienza inspiegabilmente fosse sempre vigile.
Poi, ebbi la sensazione di
un'incredibile leggerezza. Non avevo più né mal di gola, né di
cuore, né di stomaco. Soltanto nell'infanzia, rammento d'essermi
sentito così a mio agio. Non percepivo il mio corpo e nemmeno lo
vedevo.
Però mi erano rimasti tutti i miei
sensi e i ricordi. Volavo per un tunnel gigantesco, e l'esperienza mi
appariva familiare perché l'avevo già sperimentata nei sogni.
Mentalmente, cercavo di rallentare il volo, di cambiare la sua
direzione. Ci riuscii!
Non c'era alcuna paura né terrore,
solo beatitudine. Cercavo di analizzare l'accaduto. Le conclusioni
arrivarono immediatamente. Il mondo in cui ero capitato esisteva
realmente.
Ragionavo, dunque esistevo. Il mio
raziocinio possedeva la qualità deduttiva dal momento che riuscivo a
cambiare la direzione e la velocità del volo."
"Tutto era fresco, limpido e
interessante" – prosegue Vladimir – "La mia coscienza
funzionava in modo assolutamente diverso rispetto a prima.
Abbracciava tutto in modo simultaneo, non esistevano le distanze, né
il tempo.
Ammiravo il mondo circostante che
sembrava essersi arrotolato in un tunnel. Non vedevo il sole, ma
intorno c'era una luce omogenea, senza ombre. Sulle pareti curvilinee
si vedevano strane strutture somiglianti a rilievi.
Era impossibile distinguere il basso
dall'alto. Tentavo di imprimere nella mente il luogo sul quale
volavo. Sembravano montagne. Non facevo fatica a ricordare il
paesaggio, l'ampiezza della mia memoria era veramente abissale.
Quindi potevo ripensare mentalmente al
posto dove ero già stato e ritrovarmici all'istante. Che stupore!
Era un vero e proprio teletrasporto."
Il Televisore
"Mi venne un pensiero assurdo:
fino a che punto l'ambiente che mi attorniava poteva essere
influenzato? Avrei potuto tornare alla vita precedente? Pensai al
vecchio televisore rotto in casa mia e lo vidi contemporaneamente da
ogni lato.
Chissà come, conoscevo tutto di esso,
persino dov'era stato prodotto. Sapevo dove era stato reperito il
minerale utilizzato per i suoi componenti interni e i metalli
impiegati alla sua costruzione. Sapevo tutto di colui che lo
realizzava e cosa stesse facendo, persino che aveva moglie e problemi
con la suocera.
Insomma, vidi tutto ciò che era collegato
a questo televisore, ogni suo piccolo particolare. Ero a conoscenza esattamente di quale suo pezzo fosse guasto.
Dopo che mi rianimarono, sostituii il
transistor T-350 ed esso riprese a funzionare… Avevo una sensazione
di onnipotenza nel pensiero.
Da due anni, la nostra Sezione Progetti si affannava con un programma riguardante dei missili terra-aria.
All'istante, immaginando quel prospetto, vidi tutto il problema
nella sua poliedricità. E l'algoritmo della soluzione mi comparve
dinnanzi. Dopodiché ne presi nota e risolsi la questione.
La consapevolezza di non essere solo a
questo mondo mi arrivò poco a poco. – La mia interazione cognitiva
con lo scenario in cui ero immerso perdeva il suo carattere
unilaterale. Ad ogni domanda formulata, nella mia coscienza sorgeva
una luce.
All'inizio percepivo tali risposte come
risultato di mie riflessioni. Ma l'informazione che mi perveniva
esulava dai limiti dei criteri razionali che possedevo nella vita. Le
conoscenze ricevute nel tunnel superavano di molto il mio
background scientifico!
Sapevo di essere guidato da Qualcuno
presente ovunque e che non ha limiti. Possiede potenzialità
infinite, è Onnipotente e colmo d'Amore. Questa Entità
invisibile, ma percepibile da tutto il mio essere, faceva di tutto
per non spaventarmi.
Ho capito che Egli mi mostrava gli
eventi e i problemi con tutta la loro sequela di cause e di effetti.
Non Lo vedevo, ma Lo percepivo intensamente. Sapevo che era Dio… e
all'improvviso notai che mi impediva qualcosa.
Mi trascinarono via come una carota
dalla terra. Non volevo tornare, tutto andava così bene... Poi ho
visto mia sorella. Lei era spaventata, io invece brillavo dallo
stupore.
Il Paragone
Nei suoi trattati scientifici Efremov
ha descritto l'aldilà con termini matematici e fisici, perciò abbiamo cercato di evitare le formule complesse.
– Vladimir, a cosa si può paragonare
il mondo che Lei ha visto dopo la morte?
"Ogni paragone sarà inadeguato.
Là, gli eventi non sono lineari come da noi qua, non sono estesi nel
tempo, fluiscono contemporaneamente in tutte le direzioni.
I fatti nell'aldilà sono presentati
come concentrati di informazione il cui contenuto determina il posto
dove essi si trovano e le prerogative della loro esistenza. Tutto si
trova in una concatenazione unica di elementi.
Gli oggetti e le loro caratteristiche
formano una struttura globale in cui ogni cosa funziona secondo le
leggi di Chi le amministra, cioè Dio. Solo Lui ha il potere di
creare, cambiare o eliminare qualsiasi fattore, qualità o processo,
compreso il corso del tempo."
"La Divina Commedia" di Cristobal Rojas |
– Quanto è libero l'uomo nelle sue azioni, con la sua coscienza e l'Anima?
"L'uomo, come fonte direttiva, può
influire sugli oggetti nella sfera a lui ammissibile. La mia volontà
cambiava il rilievo del tunnel, si formavano degli oggetti compiuti.
– Ciò somiglia molto al film «Solaris» e «Matrix»… ed anche
ad un gigantesco gioco computerizzato.
Ma ambedue i mondi, il nostro e quello
dell'aldilà, sono davvero reali. Interagiscono costantemente, pur essendo
autonomi, formando un sistema intellettivo globale diretto da Dio.
Il nostro contesto è più semplice per
la comprensione: ha una struttura fissa con delle costanti che
mantengono l'integrità delle leggi naturali avendo come principio
connettivo il ruolo del tempo.
Nell'aldilà le costanti non esistono
affatto oppure ce ne sono molto poche rispetto al nostro mondo e
soprattutto possono variare.
La base di quel piano dimensionale è
formata da concetti informativi che contengono tutto l'insieme delle
caratteristiche conosciute, e non, di oggetti materiali con la totale
assenza degli stessi. Esattamente come sulla Terra si modellano forme
con le macchine elettroniche.
Ho capito che l'essere umano vede lì
ciò che vuole vedere. Per questo le descrizioni dell'aldilà si
differenziano tra le persone che hanno vissuto dei casi analoghi.
Un giusto vede il Paradiso, un
peccatore vede l'Inferno… Per me la "morte" è stata una
gioia che non posso paragonare a nulla di esistente sulla Terra.
Persino l'amore per una donna, in confronto al mio vissuto, è
nulla…"
Vladimir ha letto la Sacra Scrittura
già dopo la sua "risurrezione" ed ha trovato conferme alla
sua esperienza e ai suoi pensieri circa il loro potere di plasmare la
realtà.
Egli continuando menziona la Bibbia:
"Nel Vangelo, al Prologo di
Giovanni, è scritto che «In Principio c'era la Parola, e la Parola
era con Dio, e la Parola era Dio. Ella era in Principio con Dio.
Tutto fu fatto per mezzo di Lei e senza di Lei nulla fu creato di ciò
che esiste».
Il termine «Parola», come si legge,
indica proprio quell'Elemento base (l'Amore; ndr) che informa e
contiene il significato di Tutto."
(A chiunque volesse documentarsi
sull'aspetto esoterico dello splendido passo evangelico di Giovanni,
e che dalla stessa Chiesa non sentiremo mai, si porti QUI, a "L'Aurora del Terzo
Millennio"; ndr).
L'esperienza di pre-morte per Vladimir
Efremov è stata cruciale. Da allora ha compreso molte cose
fondamentali per risolvere i diversi compiti della sua vita terrena.
Il modus operandi di tutta la gente è
caratterizzato dalla legge di "Causa e di Effetto", ma
pochi la conoscono. Quindi, per non provocare conseguenze dolorose a
se stessi e agli altri è indispensabile seguire le norme imperniate
su una vita spirituale.
Le Sacre Scritture (specialmente quelle
del Vangelo; ndr) sono state ispirate dal Creatore, e per questo
guida sicura per tutta l'Umanità…
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