sabato 2 novembre 2019

Scienziato torna dall'Aldilà e informa la Scienza




Sebirblu, 2 novembre 2019

In occasione della ricorrenza dei defunti, ripropongo un interessante articolo, con video finale sottotitolato in italiano, relativo ad una emblematica esperienza di pre-morte vissuta da un eminente scienziato russo che in precedenza era ateo e avulso da qualsiasi realtà spirituale.

Mi auguro, e sarebbe ora, che un numero sempre maggiore di persone prenda coscienza che la morte non esiste e che la vita prosegue sotto altri aspetti, tutti da conoscere.


Capo ingegnere-progettista della Sezione Progetti "Impuls", Vladimir Efremov "morì" improvvisamente soffocato da una forte tosse; scivolò dal divano perdendo i sensi e lì rimase, riverso a terra.

I parenti all'inizio non capirono che era successo un fatto terribile. Pensarono che si fosse messo un attimo a riposare. Natalia, la sorella, fu la prima ad accorgersene e toccò la spalla del fratello: – "Volodya, che ti è successo?" – Vladimir Efremov cadde su un fianco senza forze.

Lei allora tentò di sentirne il polso. Il cuore non batteva! Gli applicò la respirazione artificiale, ma il fratello non respirava. Natalia è un medico e sapeva che le probabilità di salvarlo diminuivano ad ogni minuto di più.

Quindi provò a riattivare l'organo cardiaco massaggiandogli il petto. Erano trascorsi già otto minuti quando le sue mani sentirono una spinta di risposta molto debole. Il cuore di Vladimir Efremov riprese a battere e lui cominciò a respirare da solo.

– È Vivo! – esclamò la sorella e lo abbracciò. – Pensavamo che fossi morto, che non si potesse fare più nulla, che fosse la fine! – "La fine non esiste" – mormorò a bassa voce Vladimir. – "Anche lì c'è vita.  Però diversa... Migliore…"

Egli ha descritto con tutti i dettagli ciò che ha vissuto al momento della morte clinica. Le sue testimonianze sono preziose. È la prima relazione scientifica della vita nell'aldilà da parte di uno scienziato che ha sperimentato su di sé il momento del decesso. (Cfr. anche QUI; ndr).

Ha pubblicato anche le sue osservazioni in un giornale di scienze dell'Università di San Pietroburgo e successivamente ha raccontato tutto ad un congresso.

Il suo rapporto è stato davvero rivoluzionario per la scienza! – "È impossibile inventare tutto ciò!" – Ha esclamato il professore Anatoly Smirnov, capo del Club Internazionale degli scienziati.




Il Passaggio

La reputazione di Vladimir Efremov nell'ambito accademico è impeccabile. Lui è un grande specialista nel campo dell'intelligenza artificiale, per molti anni ha lavorato per "Impuls".

Ha partecipato alla preparazione del lancio di Yuri Gagarin nel cosmo, ha contribuito all'elaborazione dei sistemi missilistici super moderni. Il suo staff di studiosi è stato premiato quattro volte.

"Prima della morte clinica mi consideravo assolutamente ateo" – racconta Vladimir Efremov. "Mi fidavo solo dei fatti. Ritenevo oppio religioso tutte le riflessioni sulla vita nell'aldilà. A dire il vero, non ho mai pensato alla morte. Avevo così tanto da fare che mi sarebbe bastato per altre dieci vite.

E poi, avevo da curare il cuore, la bronchite ed altri mali. Il 12 marzo a casa di mia sorella Natalia Grigoryevna ho avuto un attacco di tosse. Sentivo d'essere in procinto di soffocare. I polmoni non mi ubbidivano, tentavo di fare un respiro ma non ci riuscivo!

Il corpo era diventato d'ovatta e si era fermato. Dall'apparato polmonare era uscita l'ultima aria con un rantolo e schiuma. Nel mio cervello apparve un pensiero fulminante, pensavo che fosse l'ultimo secondo della mia vita, sebbene la coscienza inspiegabilmente fosse sempre vigile.

Poi, ebbi la sensazione di un'incredibile leggerezza. Non avevo più né mal di gola, né di cuore, né di stomaco. Soltanto nell'infanzia, rammento d'essermi sentito così a mio agio. Non percepivo il mio corpo e nemmeno lo vedevo.

Però  mi erano rimasti tutti i miei sensi e i ricordi.  Volavo per  un  tunnel  gigantesco, e l'esperienza mi appariva familiare perché l'avevo già sperimentata nei sogni. Mentalmente, cercavo di rallentare il volo, di cambiare la sua direzione. Ci riuscii!

Non c'era alcuna paura né terrore, solo beatitudine. Cercavo di analizzare l'accaduto. Le conclusioni arrivarono immediatamente. Il mondo in cui ero capitato esisteva realmente.

Ragionavo, dunque esistevo. Il mio raziocinio possedeva la qualità deduttiva dal momento che riuscivo a cambiare la direzione e la velocità del volo."




Il Tunnel

"Tutto era fresco, limpido e interessante" – prosegue Vladimir – "La mia coscienza funzionava in modo assolutamente diverso rispetto a prima. Abbracciava tutto in modo simultaneo, non esistevano le distanze, né il tempo.

Ammiravo il mondo circostante che sembrava essersi arrotolato in un tunnel. Non vedevo il sole, ma intorno c'era una luce omogenea, senza ombre. Sulle pareti curvilinee si vedevano strane strutture somiglianti a rilievi.

Era impossibile distinguere il basso dall'alto. Tentavo di imprimere nella mente il luogo sul quale volavo. Sembravano montagne. Non facevo fatica a ricordare il paesaggio, l'ampiezza della mia memoria era veramente abissale.

Quindi potevo ripensare mentalmente al posto dove ero già stato e ritrovarmici all'istante. Che stupore! Era un vero e proprio teletrasporto."

Il Televisore

"Mi venne un pensiero assurdo: fino a che punto l'ambiente che mi attorniava poteva essere influenzato? Avrei potuto tornare alla vita precedente? Pensai al vecchio televisore rotto in casa mia e lo vidi contemporaneamente da ogni lato.

Chissà come, conoscevo tutto di esso, persino dov'era stato prodotto. Sapevo dove era stato reperito il minerale utilizzato per i suoi componenti interni e i metalli impiegati alla sua costruzione. Sapevo tutto di colui che lo realizzava e cosa stesse facendo, persino che aveva moglie e problemi con la suocera.

Insomma, vidi tutto ciò che era collegato a questo televisore, ogni suo piccolo particolare.  Ero  a  conoscenza  esattamente  di  quale  suo  pezzo  fosse  guasto.

Dopo che mi rianimarono, sostituii il transistor T-350 ed esso riprese a funzionare… Avevo una sensazione di onnipotenza nel pensiero.

Da due anni, la nostra Sezione Progetti si affannava con un programma riguardante dei missili terra-aria. All'istante, immaginando quel prospetto, vidi tutto il problema nella sua poliedricità. E l'algoritmo della soluzione mi comparve dinnanzi. Dopodiché ne presi nota e risolsi la questione.



D i o

La consapevolezza di non essere solo a questo mondo mi arrivò poco a poco. – La mia interazione cognitiva con lo scenario in cui ero immerso perdeva il suo carattere unilaterale. Ad ogni domanda formulata, nella mia coscienza sorgeva una luce.

All'inizio percepivo tali risposte come risultato di mie riflessioni. Ma l'informazione che mi perveniva esulava dai limiti dei criteri razionali che possedevo nella vita. Le conoscenze ricevute nel tunnel superavano di molto il mio background scientifico!

Sapevo di essere guidato da Qualcuno presente ovunque e che non ha limiti. Possiede potenzialità infinite, è Onnipotente e colmo d'Amore. Questa Entità invisibile, ma percepibile da tutto il mio essere, faceva di tutto per non spaventarmi.

Ho capito che Egli mi mostrava gli eventi e i problemi con tutta la loro sequela di cause e di effetti. Non Lo vedevo, ma Lo percepivo intensamente. Sapevo che era Dio… e all'improvviso notai che mi impediva qualcosa.

Mi trascinarono via come una carota dalla terra. Non volevo tornare, tutto andava così bene... Poi ho visto mia sorella. Lei era spaventata, io invece brillavo dallo stupore.

Il Paragone

Nei suoi trattati scientifici Efremov ha descritto l'aldilà con termini matematici e fisici, perciò abbiamo cercato di evitare le formule complesse.

– Vladimir, a cosa si può paragonare il mondo che Lei ha visto dopo la morte?

"Ogni paragone sarà inadeguato. Là, gli eventi non sono lineari come da noi qua, non sono estesi nel tempo, fluiscono contemporaneamente in tutte le direzioni.

I fatti nell'aldilà sono presentati come concentrati di informazione il cui contenuto determina il posto dove essi si trovano e le prerogative della loro esistenza. Tutto si trova in una concatenazione unica di elementi.

Gli oggetti e le loro caratteristiche formano una struttura globale in cui ogni cosa funziona secondo le leggi di Chi le amministra, cioè Dio. Solo Lui ha il potere di creare, cambiare o eliminare qualsiasi fattore, qualità o processo, compreso il corso del tempo."


"La Divina Commedia" di Cristobal Rojas

– Quanto è libero l'uomo nelle sue azioni, con la sua coscienza e l'Anima?

"L'uomo, come fonte direttiva, può influire sugli oggetti nella sfera a lui ammissibile. La mia volontà cambiava il rilievo del tunnel, si formavano degli oggetti compiuti. – Ciò somiglia molto al film «Solaris» e «Matrix»… ed anche ad un gigantesco gioco computerizzato.

Ma ambedue i mondi, il nostro e quello dell'aldilà, sono davvero reali. Interagiscono costantemente, pur essendo autonomi, formando un sistema intellettivo globale diretto da Dio.

Il nostro contesto è più semplice per la comprensione: ha una struttura fissa con delle costanti che mantengono l'integrità delle leggi naturali avendo come principio connettivo il ruolo del tempo.

Nell'aldilà le costanti non esistono affatto oppure ce ne sono molto poche rispetto al nostro mondo e soprattutto possono variare.

La base di quel piano dimensionale è formata da concetti informativi che contengono tutto l'insieme delle caratteristiche conosciute, e non, di oggetti materiali con la totale assenza degli stessi. Esattamente come sulla Terra si modellano forme con le macchine elettroniche.

Ho capito che l'essere umano vede lì ciò che vuole vedere. Per questo le descrizioni dell'aldilà si differenziano tra le persone che hanno vissuto dei casi analoghi.

Un giusto vede il Paradiso, un peccatore vede l'Inferno… Per me la "morte" è stata una gioia che non posso paragonare a nulla di esistente sulla Terra. Persino l'amore per una donna, in confronto al mio vissuto, è nulla…"




La Bibbia

Vladimir ha letto la Sacra Scrittura già dopo la sua "risurrezione" ed ha trovato conferme alla sua esperienza e ai suoi pensieri circa il loro potere di plasmare la realtà.

Egli continuando menziona la Bibbia:

"Nel Vangelo, al Prologo di Giovanni, è scritto che «In Principio c'era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Ella era in Principio con Dio. Tutto fu fatto per mezzo di Lei e senza di Lei nulla fu creato di ciò che esiste».

Il termine «Parola», come si legge, indica proprio quell'Elemento base (l'Amore; ndr) che informa e contiene il significato di Tutto."

(A chiunque volesse documentarsi sull'aspetto esoterico dello splendido passo evangelico di Giovanni, e che dalla stessa Chiesa non sentiremo mai, si porti QUI, a "L'Aurora del Terzo Millennio"; ndr).

L'esperienza di pre-morte per Vladimir Efremov è stata cruciale. Da allora ha compreso molte cose fondamentali per risolvere i diversi compiti della sua vita terrena.

Il modus operandi di tutta la gente è caratterizzato dalla legge di "Causa e di Effetto", ma pochi la conoscono. Quindi, per non provocare conseguenze dolorose a se stessi e agli altri è indispensabile seguire le norme imperniate su una vita spirituale.

Le Sacre Scritture (specialmente quelle del Vangelo; ndr) sono state ispirate dal Creatore, e per questo guida sicura per tutta l'Umanità…





Relazione adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it

Fonte: crepanelmuro.blogspot.it 

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