giovedì 1 agosto 2019

Don Minutella, "PORTAVOCE CELESTE" per 3 Cardinali




Davide prese in mano il suo bastone,
si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente
e li pose nel suo sacco da pastore che gli serviva da bisaccia;
prese ancora in mano la fionda e mosse verso il gigante Filisteo. [...]

Golia gridò verso Davide:
«Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?» [...]

Davide gli rispose:
«Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l'asta.
Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti,
Dio delle schiere d'Israele, che tu hai insultato. [...] »

Davide cacciò la mano nella bisaccia, ne trasse una pietra,
la lanciò con la fionda e colpì il gigante Golia sulla fronte.
La pietra gli s'infisse e questi cadde con la faccia a terra.

Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo,
lo colpì e l'uccise, benché non avesse spada. (1 Samuele 17).


Sebirblu, 1 agosto 2019

Come ho già scritto diverse altre volte su questo sacerdote coraggioso, che non ha esitato un attimo, come un novello "Davide", a scagliarsi con tutte le sue forze contro la "falsa chiesa" di Bergoglio, denunciandone l'inganno, l'eresia e l'apostasia del quale ripropongo l'accusa in video, pubblico oggi il suo accorato appello ai cardinali Müller, Sarah e Burke,  perché  ritengo  assolutamente  giusto  sostenerne  la  diffusione.





(Per alcuni post di chiarimento vedere QUI, QUI, QUI, QUI e QUI o cercarne la sequenza cliccando "Don Alessandro Minutella" alla voce Etichette).

Concluderò poi l'articolo, con il video di questo suo personale richiamo che riporto qui in versione integrale.


Don Alessandro Maria Minutella - (classe 1973)

Lunedì 29 luglio 2019                   

Messaggio indirizzato ai Cardinali:

Gerhard Müller                                 
                                     Raymond Leo Burke                        
Robert Sarah                                     

Eminenze Reverendissime,

in queste ultime settimane abbiamo assistito alle vostre preoccupate dichiarazioni riguardo a ciò che sta accadendo ultimamente nella Chiesa. In particolare, due sono le vicende più recenti che hanno comprensibilmente destato non pochi timori.

Da una parte l'attacco all'Istituto per la famiglia "Giovanni Paolo II", che diventa un dipartimento di sociologia, tradendo così le ragioni per cui era stato creato, con la conseguenza che i suoi migliori esponenti sono stati epurati dal Gran Cancelliere, mons. Paglia, nominato da Bergoglio.

Il nome sicuramente più significativo è quello del professore Stanislaw Grygiel, allievo di Karol Wojtyla e divenuto poi suo consigliere. Il centro di studi viene così trasformato in un dipartimento a favore dei cosiddetti processi di cambiamento voluti da Bergoglio.

L'altro grande motivo di apprensione, più ampio e anche più insidioso, riguarda il prossimo Sinodo sull'Amazzonia, che verrà celebrato ad ottobre, e il cui documento preparatorio ha costretto il cardinale Brandmüller, lo scorso 27 giugno ‒ a causa di non poche derive chiaramente eretiche ‒ a parlare di un 'Instrumentum laboris' che "contraddice l'insegnamento vincolante della Chiesa in punti decisivi e quindi deve essere qualificato come eretico" e, dato che il documento mette in discussione il fatto stesso della divina rivelazione "si deve anche parlare, in aggiunta, di apostasia".

L'«Instrumentum laboris», conclude il presule, "costituisce un attacco ai fondamenti della fede, in un modo che non è stato finora ritenuto possibile. E quindi deve essere rigettato col massimo della fermezza".

Alle parole, nitide e chiare del cardinale Brandmüller, hanno fatto seguito quelle di sua Eminenza il cardinale Müller, uno dei tre cardinali cui è indirizzato questo mio appello.


Card. Gerhard Ludwig Müller - (classe 1947) - Tedesco.

Voi,  Eminenza, avete  con  ogni  chiarezza ribadito,  a riguardo  dei timori di eresia circa il prossimo Sinodo, che "la secolarizzazione della Chiesa è la causa della crisi e non il suo rimedio", esprimendo non poche riserve, come il cardinale Brandmüller, circa i rischi di una deriva eretica e apostata. Avete affermato che il documento è caratterizzato da "ambivalenza nella definizione dei termini e degli obiettivi".

A queste dichiarazioni, si sono unite quelle del cardinale Burke.


Card. Leo Raymond Burke - (classe 1948) - Statunitense. 

Voi, Eminenza, avete dichiarato lo scorso mese di giugno, con ogni chiarezza, che "non è onesto" suggerire che il Sinodo, che si terrà il prossimo autunno, tratti della questione del celibato e delle donne diaconesse, e che se ciò accadesse, sarebbe un duro colpo per l'unità della Chiesa, e un deciso passo verso l'apostasia.

Infine anche voi, cardinal Sarah, avete dichiarato più volte che c'è una profonda crisi dentro la Chiesa, che potrebbe condurre a situazioni drammatiche. Avete dichiarato, senza mezzi termini, lo scorso mese di marzo, che la Chiesa sembra esser divenuta "una spelonca di ladri", che i nemici sono "all'interno dell'Istituzione", e avete ancora aggiunto: "io credo fermamente che la situazione che viviamo in seno alla Chiesa assomigli punto per punto a quella del Venerdì santo, quando gli apostoli hanno abbandonato Cristo, quando Giuda lo tradì – perché il traditore voleva un Cristo alla sua maniera".


Card. Robert Sarah - (classe 1945) - Guineano

Di tutto questo vi siamo grati, lo dico a nome di migliaia di fedeli, come voi stessi sapete, migliaia di ferventi cattolici che, tramite Radio Domina e Tv Domina, non solo in Italia, ma nel mondo, rimangono saldamente ancorati alla fede autenticamente cattolica.

Ciò che ci addolora profondamente e ci smarrisce da parte vostra è invece il silenzio sul responsabile principale, sull'artefice di questo processo scismatico, che è colui che tutti chiamano papa Francesco.

Notiamo in voi, proprio quando occorrerebbe condurre a fondo la battaglia, un inspiegabile dietrofront, un silenzio paralizzante, un imbarazzante tentativo, come si dice, di salvare "capra e cavoli".

Le recentissime affermazioni del cardinale Sarah che si preoccupa di mostrare che non è contro il papa, lasciano parecchio nello sconforto le pecorelle del Signore. Noi fedeli chiederemmo con tutta franchezza al cardinale Sarah che cosa significa che voi non siete contro il papa? Quale paura c'è dietro queste parole? Quale strategia? Non è forse vero che dobbiamo temere piuttosto il giudizio di Dio che non quello degli uomini?

Ora, voi che siete a capo del Dicastero vaticano del Culto Divino, siete noto al mondo intero come esponente di una visione della fede che resta cattolica. Inevitabilmente non potete pensare di far credere che state con Bergoglio, perché altrimenti ogni parola rimarrà vuota, sterile, infruttuosa.

Del resto, la dottrina morale tradizionale insegna che quando un superiore commette un errore, il suddito deve chiedere chiarimenti, se non arriva risposta, allora – come insegna san Tommaso d’Aquino (S.Th., II-II, q.104, a.5) – cessa ogni potestà di giurisdizione e l'obbedienza si trasforma in sudditanza, da virtù diventa peccato di omissione.

Bisogna obbedire a Dio prima ancora che agli uomini (At. 5,29). Cosa dobbiamo temere di fronte agli affronti continui di Bergoglio? La verità di fede ci rende forti e intraprendenti, anche se dovessimo perdere tutto.


Don Minutella, il card. Sarah e don Ricotta - (14 giugno 2017)

Proprio stamane è morto un mio amico, un emiliano, di nome Ciro, dopo una lunga malattia, offerta per la Chiesa, che si indignava perché, di fronte alle vostre molte denunce che lo rincuoravano, assisteva poi al vostro inspiegabile silenzio esattamente sulla cosa più importante, indicare cioè il vero colpevole, il regista di questa deriva eretica.

Niente! Anzi, goffi tentativi, troppo affini alla diplomazia delle cancellerie politiche, di salvaguardare voi stessi perché non passiate come nemici del papa! Non capite che questa è esattamente la manovra dei poteri forti per squalificarvi, anche agli occhi di voi stessi?

Che cosa significano le parole del cardinale Müller: "Spesso accade con i suoi documenti che le persone che li preparano godano della sua fiducia, ma non hanno, né in virtù del loro ufficio né teologicamente, l'esperienza (per quel compito), e loro si caricano di grave colpa provocando irritazione che danneggia molto il Papa e il papato".

Perché scaricare sui soli collaboratori la responsabilità? Non è questo un modo, ancora peggiore, di presentare le cose? È forse un uomo stupido Bergoglio a non accorgersi di questo? Oppure usate una manovra di contenimento, che però squalifica la limpidezza del Vangelo?

I cardinali tedeschi come Marx, o i monsignori di Curia, come Paglia, o i sedicenti portavoce del progressismo, come Enzo Bianchi, sono soltanto esecutori di un piano che ha come regista e governatore indiscusso Jorge Mario Bergoglio.

Perché questa vostra paura a doverlo dire?

Ho chiesto a lungo nella preghiera le ragioni incomprensibili di questo vostro rischioso modo di procedere. Gesù non ci ha insegnato un modo diplomatico, ma aperto e franco: "Il vostro parlare sia sì, sì, no, no; il di più viene dal maligno" (Mt. 5,37). Ecco, dal Maligno, Eminenze. Dal Maligno...

Ho avuto la Luce per comprendere la vostra sofferenza, i vostri tentativi di non dividere la Chiesa, di scongiurare la parola tanto temuta: lo Scisma. Ma nella Chiesa non esiste una ragion di stato che soffochi la Verità. La Chiesa è mistero di Salvezza per le genti, prima ancora che Istituzione.

L'Istituzione è di origine divina, così non può cedere ai criteri di una ragion di stato. So che non volete dire fino in fondo le cose perché non volete lo Scisma.

Ebbene, oggi io sono qui, due volte scomunicato, senza che ve ne siate preoccupati, per dirvi a nome della Santa Vergine di Fatima: "Abbandonate i vostri ragionamenti e i calcoli umani; tralasciate la ragion di stato, e finalmente dichiarate Bergoglio falso papa ed eretico.




Voi sapete come stanno le cose, e come io le denuncio da due anni, pagando in prima persona, con un isolamento che è duro da reggere, ma che offro per la Chiesa.

Ma attenzione a non spegnere la profezia, come ammonisce l'apostolo: "Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie" (1 Tss. 5,19-20).

Lo Scisma, per quanto cercherete di usare la ragion di stato, è già in atto. E se voi non difendete apertamente il gregge, Dio ve ne chiederà conto. Il vostro onore, la vostra buona fama, vale meno che niente dinanzi alla salvezza delle anime.

Neppure possibili accordi trasversali tra cardinali riusciranno a scongiurare lo Scisma, per un semplice motivo che, purtroppo, sembra sfuggirvi: esso è previsto dalle profezie. E così talora sembrate come i due di Emmaus che, voltando le spalle a Gerusalemme, se ne vanno per la loro strada, tristi e pensierosi, perché non hanno compreso le Scritture.

Così, io voglio ancora una volta  ribadire le cose come stanno,  e ricordare che a questo momento drammatico della vita della Chiesa ci ha preparato la Santa Vergine mediante il terzo segreto di Fatima; noi stiamo vivendo quello che il Catechismo chiama la "grande prova della Chiesa" (CCC 675). [CCC sta per Catechismo Chiesa Cattolica; ndr].

Non permettete, con i vostri ragionamenti umani ulteriori sofferenze alle pecorelle di Dio, non siate come i re dell'Antico Testamento che, di fronte alle richieste del Cielo, da parte dei profeti, preferivano la ragion di stato, conducendo ogni volta il popolo alla rovina.

Noi tutti preghiamo perché voi per primi vi arrendiate all'evidenza dei tempi. Stiamo vivendo l'apostasia, lo Scisma è già in atto. Dio permette questo per tirare fuori dalla Sua Chiesa questo male incurabile, che oggi è capeggiato da Bergoglio, ma che ha ammalato la Chiesa da parecchie decine di anni, soprattutto nel post Concilio.

È Dio che vuole che ci sia lo Scisma, per tagliare i rami secchi, come Gesù dice in Gv. 15, 1-2: (1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo»; ndr) "Ogni tralcio che in Me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto". Tagliare è talora necessario per impedire che tutto l'organismo finisca con il perire.

Il papa non è Bergoglio. Il papa è Benedetto XVI che è stato costretto alle dimissioni. Non vi avvedete come Dio lo tenga ancora in vita, nonostante i 92 anni? È uno dei papi più longevi, ancora lucido di mente. E perché crediate che ciò accada, se non perché nella sua infinita clemenza, Dio vi sta dando ancora tempo?




A norma del canone 332 § 2 si richiede che per le dimissioni del Romano Pontefice ci sia libertà di azione. Perché mai, nonostante le dimissioni, il cui iter è peraltro stato segnalato da alcuni esimi studiosi come volutamente invalido, Benedetto XVI ha conservato il nome, la veste bianca, e ha assunto la qualifica, del tutto canonicamente inesistente, di papa emerito?

Perché interviene nei momenti decisivi, e perché dall'altra parte sono stati fatti tentativi goffi di farlo passare complice dell'apostasia introdotta dal cardinale Bergoglio? Soprattutto, perché adopera la sigla P.P. che è propria del papa regnante, mentre significativamente Bergoglio la omette, così come omette lo stemma nella fascia? (Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).

Dio sta realizzando le profezie e noi non dobbiamo voltare la faccia dall'altra parte. Sovente nella Scrittura troviamo questa risposta dell'uomo al misterioso agire di Dio, cioè voltarsi altrove, rimanendo ancorati al logos umano, e non al "katà uperokén", l'oltremisura dell'agire divino.

Se le dimissioni sono invalide, egli resta il Romano Pontefice. E il conclave del 2013 è invalido, anche in ragione del fatto che è stato organizzato e pianificato per l'elezione del cardinale Bergoglio.

E come si legge nella Costituzione Apostolica del 22 febbraio 1996 "Universi Dominici Gregis", è invalida l'elezione di un papa secondo accordi previ, come il cardinale defunto Danneels ha avuto modo di dichiarare. Per giunta, sia al papa invalidamente eletto che ai cardinali elettori, consapevoli della trama, è comminata la scomunica latae sententiae. (Cfr. QUI; ndr).

Eminenze, sul soglio di Pietro siede un usurpatore, piazzato lì dai nemici della Chiesa. Il vostro timoroso silenzio, ormai inutile e fuorviante, potrebbe essere una vittoria di Satana. Io stesso ne ho sperimentato la verità. Bergoglio ha introdotto nella Chiesa un'atmosfera di terrore e di paura che viene dal diavolo.

(Cfr. QUIQUIQUIQUI QUI; ndr).




Quanti vescovi e soprattutto santi e buoni preti sanno che egli non è il papa e che se lo è comunque è eretico. Ma tacciono, perché la paura li domina. Questa paura viene da Satana, che gioca la carta del buon nome, del titolo, della poltrona, degli onori di casa, dell'incolumità fisica e morale. Eppure Leone XIII aveva visto bene l'assalto di Lucifero alla santa Chiesa. (Ved. QUI al post scriptum; ndr).

E la beata Caterina Emmerick ha visto con ogni precisione i contorni di una falsa chiesa governata da un falso papa. Questo non è più il tempo delle diplomazie, dei silenzi di corte, dei patti trasversali. Occorre gridare la verità. Cfr. QUI e QUI; ndr).

Che se anche Bergoglio fosse il papa, ebbene, non è forse necessario che mettiate comunque in guardia le pecorelle di Dio dall'eresia che egli stesso ha introdotto nella Chiesa? Sarà ancora gradita al Signore l'ipocrita citazione nella messa: "In unione con il nostro papa Francesco?". Quale tipo di unione si realizza?

Papa Benedetto ha detto che l'unione con Cristo nell'Eucaristia è possibile solo se si realizza l'unione con il papa; fondamento visibile dell'unità della Chiesa? Vogliamo ancora fare gli ipocriti? Chi è veramente oggi il fondamento visibile dell'unità? Chi tiene le chiavi di Pietro e chi invece le insegne dei poteri inframondani ed anticristici?

La teologia non ha sempre insegnato, già con i padri della Chiesa, e poi soprattutto con san Tommaso d'Aquino, che stare con gli eretici significa condividerne l'errore? E questo non è un semplice sbaglio, è peccato mortale. Anche per quanti non stanno con Bergoglio e le sue eretiche aperture, anzi ancora di più.

Avete per troppo tempo snobbato gli appelli e i suggerimenti provenienti dall'Alto.

Ora basta!

Eminenze, questo è un appello che, tramite me, vi rivolge la Santa Vergine:

 ‒ Venite fuori e dichiarate il cardinale Bergoglio "falso papa e capo di una falsa chiesa", dichiarate che il papa è Benedetto XVI e che la Chiesa cattolica sopravvive con lui. Solo così si avrà la vittoria e non in altro modo.

Con le vostre umane strategie, state solo perdendo tempo e accumulando sofferenze per gli eletti. Avremo la persecuzione del mondo, perderemo ogni diritto, saremo additati come nemici e avversari? Non è forse questa una grazia? E non dovete voi per primi, che indossate la porpora, segno di disponibilità al martirio per la difesa della fede, dare l'esempio?

Ora parlate, ora dite la verità che sapete, ora o mai più. Se attenderete ancora, Dio vi considererà membri di fatto della "falsa chiesa". E non sarete accolti né da Dio né dal suo nemico infernale.

La Santa Vergine vuol salvare la Chiesa, e chiede ora la vostra collaborazione aperta e franca.




Voi sapete quel che io ho pagato. Sospeso a divinis, rimosso dalla Parrocchia, due volte scomunicato, isolato da tutti, messo alla gogna in televisione senza potermi difendere, sottoposto a processo penale come un delinquente.

Da dove viene questo violento attacco contro di me? Viene da Satana, che è il vero regista di Bergoglio e della "falsa chiesa".

Sant'Atanasio non attese che l'errore si propagasse, si espose di persona, rimediò quattro scomuniche e parecchie condanne locali. Eppure vinse lui. Riuscì ad arrestare l'eresia ariana e a mettere in guardia le pecorelle di Dio.

Oh! Eminenze, pensate piuttosto alle anime che non a voi stessi, lasciate stare le vostre manovre. Dio oggi vi dice che il vostro progetto di salvare la Chiesa, senza scomodare Bergoglio, ma attendendo che egli passi, è un pensiero umano, e Gesù potrebbe dirvi come disse a Pietro: "Mettiti dietro di me, perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini" (Mc. 8,33).

Il pensiero di Dio è chiaro e ci è stato rivelato in molti modi: dobbiamo resistere nella fede cattolica, mentre la sede di Pietro è usurpata. Ogni temporeggiamento, mosso da calcoli umani, è in realtà un cedimento a Satana.

Noi dobbiamo aiutare la Santa Vergine a liberare il trono di Pietro e a rimettere lì il degno e vero successore dell'apostolo che tiene il primato. Non è roba da trattare più con calcoli e criteri umani. 

Questa è l'Apocalisse, se non si darà ascolto a questo appello, entro ottobre Dio darà un segno clamoroso che potrà da tutti essere inteso come il definitivo abbandono della vigna divenuta sterile.

Affido questo mio appello alla potente intercessione della Beata e Immacolata Vergine Maria e a quella di san Michele Arcangelo, custode e protettore della Santa Chiesa.

Possa il Cielo darvi Luce. Mi inchino innanzi a voi, baciandovi la mano. Invoco la vostra benedizione. E vi domando, con profondo senso di sottomissione, che prima di giudicare insensato il mio appello, vogliate prendere la corona del rosario tra le mani, recitandola.

E solo alla fine, vedete voi se le cose che ho dette sono da considerarsi inutili, oppure se si tratta di un appello proveniente da Dio.

Auspico a nome di tutte le migliaia di fedeli che stanno dietro a questo appello che vogliate considerarlo non quello di un prete fuori di testa, ma di un testimone che sta pagando di persona fino in fondo.

Il fatto che io sia così perseguitato, vi aiuti a scorgere nelle mie parole un riflesso di ciò che il Cielo vi sta chiedendo.

Umilmente,

don Minutella

Qui, il video di questo appello:




Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte:  Radio Domina Nostra ‒ Facebook ‒ QUI.


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