lunedì 17 luglio 2017

Il Papa ha distrutto pure Fatima e il suo Annuncio




Sebirblu, 16 luglio 2017

Il giorno 13 appena trascorso ha riportato alla memoria quello che è accaduto cento anni fa ai tre bambini di Fatima che per la terza volta vedevano manifestarsi la Vergine Maria.

La prima parte del Messaggio riguardava una brevissima visione dell'Inferno QUI; la seconda ammoniva sulla necessità di consacrare la Russia al Suo Cuore Immacolato e la terza fu scritta in un tempo successivo da Suor Lucia, dietro richiesta del suo vescovo, e consisteva nel famoso Segreto mai svelato per intero. Cfr. QUI e QUI.

Approfondendo perciò gli eventi e le celebrazioni per tale storica mariofanìa alla luce dell'intervento papale avvenuto a maggio, pubblico l'articolo di Antonio Socci ad essa dedicato con una premessa sulla questione dell'Inferno "eterno", a cui egli sovente fa riferimento, per maggiore comprensione di chi legge.

In un'intervista fatta a Padre Amorth sull'argomento, egli, rispondendo alla domanda sulla veridicità o meno di quest'ambiente di pena, spiegò:

"Purtroppo, oggi sono molti coloro che parlano di Inferno inesistente, anche un teologo famosissimo ed un cardinale, eppure non c'è niente di più chiaro nel Vangelo che la certezza di questo posto e di coloro che ci vanno.

Per cui, parlare di "Inferno vuoto" è assolutamente sbagliato. Questo luogo purtroppo esiste, e in esso cadono tante anime come hanno visto molti veggenti in visioni private, per esempio i fanciulli di Fatima, così come numerosi altri Santi.


"Dante e Virgilio visitano l'Inferno" di Rafael Flores 

C'è un episodio, se vuole, che può essere interessante da ricordare. Un fatto avvenuto ad una delle ragazze a cui è apparsa la Madonna di Medjugorje. Una volta la fanciulla chiese:

«Mamma cara, è possibile che un dannato si penta? E non potrebbe Dio toglierlo dall'Inferno e portarlo in Paradiso?» La Madonna, sorridendo, disse: «Dio potrebbe, Dio potrebbe, ma sono loro che non vogliono».

(Ma... naturalmente... questa risposta della Vergine lascia scorgere tra le righe che tutto può essere messo in discussione, secondo la presa di coscienza di ciascuna anima. Non tutte si trovano al medesimo livello involutivo!

In Ultrafanìa «QUI», il temibile luogo corrisponde alla Biotesi del Letargo e in misura minore anche a quella del Rimorso; ved. «QUI». Ma per maggiori e più profondi ragguagli, consiglio vivamente tutti di "download-are" il superlativo libro (ora introvabile) "LA VITA" «QUI» ‒ di Gino Trespioli ‒ nonché QUI e QUI; e per l'intera intervista QUI; ndr).



Bergoglio in piedi davanti al S.S. Sacramento - come al solito - con l'inginocchiatoio lasciato inutilizzato

Ha distrutto anche Fatima e il messaggio della Madonna
di Antonio Socci

Benedetto  XVI,  nel  pellegrinaggio a Fatima  del 13 maggio 2010,  auspicò di vedere nel centenario delle apparizioni (il 2017), il trionfo del Cuore Immacolato di Maria profetizzato dal Messaggio della Madonna.

Ma il 12 maggio del 2017 papa Bergoglio ha sostanzialmente liquidato Fatima e il Messaggio della Madre di Dio.

Oggi nell'omelia, grazie al Cielo, ha letto una normale paginetta celebrativa, preparata dai teologi della Santa Sede per la canonizzazione dei pastorelli, e c'è perfino un (fugace) accenno all'Inferno (la strategia di Bergoglio è sempre questa).

Ma ieri, quando ha pronunciato il suo vero discorso bergogliano, è successo qualcosa di clamoroso. È venuto a Fatima esattamente per pronunciare queste parole che sono in contrapposizione a tutte quelle proferite, in quel santuario, dagli altri papi che sono andati lì come pellegrini.

CONTO APERTO

Che Bergoglio avesse un conto aperto con Fatima si poteva immaginare anche perché durante le polemiche dei Sinodi (per la comunione ai divorziati risposati) furono spesso citate alcune importanti parole di suor Lucia che facevano capire quanto fossero sbagliate le "modernizzazioni" teorizzate da Kasper e imposte da Bergoglio.

Era stato il cardinale Carlo Caffarra – che si batteva in difesa della fede cattolica e poi è stato uno dei protagonisti dei Dubia – a riferire che, quando ebbe da Giovanni Paolo II l'incarico di fondare il Pontificio Istituto per Studi su Matrimonio e Famiglia, scrisse a suor Lucia per chiederle preghiere.

E, a sorpresa, la veggente gli rispose con una lunga lettera in cui – riferiva il cardinale – affermava che "lo scontro finale tra il Signore e il regno di Satana sarà sulla famiglia e sul matrimonio.

Non abbia paura, aggiungeva, perché chiunque lavora per la santità del matrimonio e della famiglia sarà sempre combattuto e avversato in tutti modi, perché questo è il punto decisivo. E poi concludeva: ma la Madonna gli ha già schiacciato la testa".

Più in generale, si poteva immaginare che le apparizioni di Fatima non fossero amate da Bergoglio: c'è la visione dell'Inferno, l'invito alla conversione e alla penitenza e c'è la profezia sull'avvento del comunismo ateo che con i suoi crimini, specie le persecuzioni contro i cristiani, ha insanguinato tutto il Novecento (e non solo). Tutti temi detestati da Bergoglio.

Ma non si poteva immaginare che lo Stesso avesse deciso questo viaggio addirittura per demolire le apparizioni e il Messaggio della Madonna. Uno spettacolo mai visto.




DEMOLIZIONE

È il discorso alla veglia di venerdì sera (la benedizione delle candele) quello decisivo. Non solo non ha mai  menzionato  né l'Inferno,  né tanto meno il comunismo ateo, ma ha contestato esplicitamente le parole della Madonna e la sua profezia, fino a ridicolizzare il Messaggio riferito da suor Lucia.

Infatti il contenuto centrale dell'apparizione di Fatima è stata la visione dell'orrore infernale, mostrato ai pastorelli.

Per questo La Madonna è apparsa: ha espresso il suo accorato dolore perché tantissime anime si perdono, sprofondano laggiù; ha messo in guardia dall'avvento del comunismo ateo (che infatti pochi mesi dopo prese il potere in Russia), ha chiesto conversione e penitenza per scongiurare la perdizione eterna e le catastrofi che la scelta del male attira sull'umanità e sul mondo.

Ebbene, Bergoglio è andato a Fatima a ribaltare tutto.

Ha sostenuto che si commette una "grande ingiustizia contro Dio e la Sua grazia, quando si afferma in primo luogo che i peccati sono puniti dal Suo giudizio" perché bisogna "anteporre che sono perdonati dalla Sua misericordia". Ripete: "dobbiamo anteporre la misericordia al giudizio".

Con chi ce l'ha? È evidente che il bersaglio è il Messaggio di Fatima, riferito da suor Lucia. Ma la veggente ha semplicemente riportato la parole della Vergine.

Quindi i casi sono tre: o Dio – secondo il parere di Bergoglio – non è abbastanza misericordioso e sbaglia a condannare tante anime al supplizio eterno o lo Stesso non crede alle apparizioni (e quindi se la sta prendendo con suor Lucia) oppure sta accusando direttamente la Madonna di aver commesso una "grande ingiustizia contro Dio".


Fatima - Bergoglio sempre seduto, mentre gli altri sono inginocchiati.

CI CREDE?

Che Bergoglio non creda veramente alle apparizioni e ai miracoli per la verità è più di un sospetto, perché lui stesso lo ha detto nel libro intervista «Il cielo e la terra» dove dichiara:

"Provo  un'immediata  diffidenza  davanti  ai  casi  di guarigione,  persino  quando  si tratta  di  rivelazioni o visioni;  sono  tutte  cose che mi mettono  sulla  difensiva. Dio non è una specie di «Correo Andreani» (un corriere, ndr) che manda messaggi in continuazione".

In pratica Bergoglio ci dice che crede in un Dio, ma non è il Dio dei cattolici. Del resto lo ha detto apertamente nell'intervista a Scalfari: "io credo in Dio. Non in un Dio cattolico, non esiste un «Dio cattolico»".

Anche i musulmani o anche i massoni – per dire – possono sottoscrivere una simile dichiarazione. Ma non i cattolici. Il problema è questo: un uomo che – come papa della Chiesa Cattolica – pretende di portare la Chiesa fuori dal cattolicesimo.

Per questo ieri a Fatima Bergoglio di fatto ha ridicolizzato la paura dell'Inferno e l'ammonimento materno della Madonna sulla perdizione eterna. (Ma nel messaggio, Maria S.S. non ha parlato di "eternità", cfr. QUI; ndr).

LA MADRE DI DIO

Quindi Bergoglio ha direttamente preso di mira la devozione popolare alla Madonna, ironizzando perché se ne sarebbe fatto "una «Santina» alla quale si ricorre per ricevere dei favori a basso costo".

Qui tracima il suo disprezzo per la pietà cristiana del popolo cattolico e di nuovo viene presa di mira suor Lucia, che sostanzialmente ci avrebbe trasmesso una caricatura della Madonna: "una Maria abbozzata da sensibilità soggettive che La vedono tener fermo il braccio giustiziere di Dio pronto a punire".

Questa è un'esplicita e clamorosa contestazione del Messaggio di Fatima e pure della Salette (la Chiesa però ha riconosciuto entrambe le apparizioni...).



TIMOR DI DIO

Come ho detto l'ammonimento della Madonna a rischio di perdizione 'eterna' viene così ribaltato da Bergoglio: "dobbiamo anteporre la misericordia al giudizio".

È la sua solita e «soggettiva» idea secondo la quale saremmo già tutti salvati e quindi non c'è bisogno di conversione (tanto meno di penitenza). Bergoglio – qui sulla linea di Lutero – ci dice che Gesù "ha pagato per noi sulla Croce. E così, nella fede che ci unisce alla Croce di Cristo, siamo liberi dai nostri peccati".

Ecco perché non c'è traccia dell'inferno nel discorso di venerdì di Bergoglio.

Per tutti questi motivi Bergoglio conclude invitando a liberarsi dal "timor di Dio" che la Madonna ci ha insegnato: "mettiamo da parte ogni forma di paura e timore, perché non si addice a chi è amato".

In effetti in Bergoglio non c'è traccia di timor di Dio.

Nei suoi interventi di questi mesi spazza via il Dio annunciato dalla Chiesa ("non esiste un Dio cattolico"), ridicolizza la Trinità ("Nella Santa Trinità le Persone baruffano a porte chiuse, ma all'esterno danno l'immagine di unità"), dileggia il Figlio di Dio ("Gesù fa un po' lo scemo") e addirittura arriva a bestemmiarlo sostenendo che sulla croce "Gesù si è fatto diavolo". (Cfr. QUI; ndr).

Ora demolisce pure il Messaggio di Fatima e l'immagine della Madonna della devozione cattolica. A questo punto ci si chiede: quale altra demolizione deve fare per far aprire gli occhi agli entusiasti papolatri? (Cfr. QUI; ndr).




Ma anche in Italia non siamo da meno...



Giovedi Santo 2017: basilica dei SS. Pietro e Paolo - Acireale - CT

POST SCRIPTUM

Papa Bergoglio venerdì sera si è presentato davanti all'immagine della Madonna attribuendo a se stesso l'espressione «vescovo vestito di bianco». Ha voluto citare così testualmente uno dei personaggi contenuti nella visione del Terzo segreto di Fatima.

È sorprendente e forse qualcuno dell'entourage avrebbe dovuto sconsigliarglielo, perché nella riflessione sul Terzo segreto, in questi anni, si è compreso che quella figura della visione è quantomeno ambigua e inquietante.

Ed è assai diversa dall'altra figura, il vecchio "Santo Padre, mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena" che sale la montagna.

Anzi, è abbastanza plausibile pensare che proprio l'enigma di quell'inquietante personaggio – il "vescovo vestito di bianco" – la Madonna l'abbia spiegato in quella parte del Terzo segreto che non è stata pubblicata e che dovrebbe riferirsi alla apostasia  della  Chiesa  e  ai  gravissimi  problemi  ai  vertici.

È vero che suor Lucia scrive di quel "vescovo vestito di bianco" che "abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre", ma tutta questa formulazione è molto strana.

Nel libro "Il quarto segreto di Fatima" che ho pubblicato nel 2006 – quindi molto prima degli eventi di oggi – facevo queste domande e queste ipotesi:

"Perché – ci si è chiesto – qui la veggente ricorre ad una complicata perifrasi (un Vescovo vestito di bianco) quando, poche righe dopo, nomina espressamente e direttamente  il  Papa  chiamandolo  "il Santo Padre"? 

La formula "Vescovo vestito di Bianco" che "abbiamo avuto il presentimento fosse il Santo Padre", in questa parte del Segreto, è solo un modo un po' involuto per designare il Papa o potrebbe riferirsi a qualcuno che indosserà l'abito pontificio, ma senza essere il Papa o senza esserlo legittimamente?

In effetti può non essere casuale una tale espressione perché è di per sé inspiegabile, complicata e illogica: sarebbe stato sensato casomai dire "un uomo vestito di bianco", perché è questo che i bambini vedevano.

Ma come può Lucia aver visto "un vescovo vestito di bianco"? Nessuno ha scritto in faccia che è un vescovo, l'essere vescovo non è un aspetto visibile come l'essere biondi o bruni.

L'uso della parola "vescovo", ma "vestito di bianco", fa pensare che possa trattarsi veramente di un papa illegittimo, di un antipapa, di un usurpatore.

Suor Lucia afferma di aver scritto il Segreto con la diretta assistenza della Vergine, «parola per parola», quindi l'uso di quella formula è stato direttamente ispirato dall'alto.

Cosa significherebbe una cosa simile? Il «Vescovo vestito di Bianco» è una persona diversa da colui che – chiamato precisamente "il «Santo Padre» – poco dopo attraversa la città in rovina...?"

Per tutte queste ragioni – che probabilmente papa Bergoglio non conosce – sono rimasto un po' sconcertato dalla scelta ufficiale di definirsi «vescovo vestito di bianco» (io gli avrei consigliato di non usarla).

C'è davvero da rivolgere un'ardente preghiera alla Madonna di Fatima perché protegga la Chiesa, sostenga Benedetto XVI e illumini papa Bergoglio. La mia piccola, personale preghiera per papa Bergoglio non cessa mai.

Relazione, adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it

Fonte: antoniosocci.com

Nota di Sebirblu

Ecco  un  video dell'ultimo  minuto sull'ennesima "bêtise" emessa  dal  Falso  Profeta! 
Secondo lui, avere un rapporto personale con Gesù sarebbe pericoloso e molto dannoso??? Ma cosa ci tocca sentire! Che il Signore ci abbrevi presto questo strazio, perché davvero non se ne può più di tutte queste menzogne diaboliche!!! (Cfr. QUI).


   

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