Sebirblu, 30 Marzo 2013
Lettori cari,
Nella ricorrenza della Pasqua 2013 ho
pensato di pubblicare, per Voi, ma soprattutto per Colui che in
questi tempi è il "Grande Dimenticato", un elevatissimo
messaggio ultrafànico proveniente dall'Alta Scuola Spirituale della
"Pura Intelligenza", chiamata "Maestro", che
si rivelava attraverso la Signora Bice Valbonesi e di cui altre volte
ho parlato.
Nell'augurarvi un Buon "Passaggio"
perché il termine Pasqua significa proprio questo, vi abbraccio
tutti in una grande effusione di Luce vera.
Gesù, il Cristo
Il Maestro:
Il Cristo era prima che Gesù fosse, ne
consegue dunque, che essi formino un binomio, una sola Unità.
Cristo, Potenza in atto, si è
manifestato nel Tempo col volto di Gesù, ma Egli era la Sostanza
delle sostanze, Sostanza indistruttibile, inimmaginabile e tale resta
da sempre e per l'eternità.
Entrate perciò nella Porta magnifica,
scioglietevi i lacci dei calzari, entrate con purezza di sentire là
dove lo Splendore fu, è, e rimane.
Forse che l'Infinito si rallegra per il
ricordo (la ricorrenza della Pasqua; ndr) degli umani? Forse che
l'Infinito gioisce solo perché il palpito degli uni e degli altri si
moltiplica in questi istanti?
No, non è così, non può essere; è
un Amore infinito, palpita in ogni istante e continuamente si
manifesta.
È l'Entità uomo che non riesce a
concepirlo, ad afferrarlo, che fa confusione tra la definizione
"cristianesimo" e il Cristo in atto.
Questa Realtà viva e splendente rimane
anche quando il vostro cielo fisico si oscurerà, e questa oscurità
è già qui in potenza.
Vibrano i sensibili all'infinito Amore
e sentono l'avvicinarsi di un'ora critica; definisco "ora"
ciò che voi chiamate "Tempo".
A voi sembra che tale Tempo non debba
mai mutare, che tutto il subliminale (dal latino sub limen = sotto la
soglia; ciò che sfugge ai 5 sensi; ndr) sia soltanto una parvenza, o
una fantasia dell'Essere umano quando non dispone di punti di
riferimento.
E quale appoggio, amici Miei, può
darvi il mondo se è rinchiuso soltanto nella sua parte materiale? Esso non può dare perché non ha, ma
il Cristo che tutto ha, tutto dona.
"Fu" ed "È",
lo ripeto da sempre; quel "Fu" che rimane Potenza
manifesta, quell’È che è Amore infinito poiché non ha
misura e vi raccoglie in ogni attimo, sia quando siete irosi che
doloranti.
Ma di quale dolore si tratta? Vi
colgono ansietà e perturbamenti ma sono tutti vostri; Egli ha dato e
dona unicamente "Amore" vivo e ardente, traccia la Via da
sempre, la rinnova in ogni istante e allora che cosa aspettate voi
dall'Infinito pulsare?
Attendete degli attimi di respiro,
attendete della gloria, attendete del bagliore. Ebbene, prendete
gloria e bagliore che si offuscano nel Tempo ed entrate nudi
nell'Immensità.
Si continua a dire: "Egli
nacque". Ho detto e ripeto che è nato da sempre, perchè
egli È e rimane.
Volle la Sua manifestazione nel Tempo,
sotto veste umana, per richiamare a sé gli sperduti, così come
siete sperduti voi in questa vostra ora di criticità.
Non stupitevi se dico queste cose, è
una realtà tangibile e palese ed è vano che il ragionamento del
mondo cerchi di cancellarla.
Questa evidenza si fa sempre più viva
e ardente, si accende qua e là ed una Voce che scende dall'Infinito
fino ad avvolgere la Terra chiama ancora a raccolta e ripete:
"Umanità, tu che sei uscita da un
palpito d'Amore incommensurabile, vuoi tu rientrare là dove tutto
splende, dove non c'è dualità, dove tutto è manifesto?"
Essa non risponde, è sorda e tale vuol
rimanere.
Che fate voi che ambite e sostenete di
saper raccogliere questa Realtà, di saperla vivere entro voi stessi,
d'essere pronti a donarla con amore senza fine?
No, voi non sapete dare la Verità,
quella Verità che è alta vibrazione, che è pure acutezza e che
dice all'uomo: "Sì, volgi il tuo passo verso l'Altura e
troverai là il grande respiro".
E il "non nato", che è
sempre presente, ripete il Suo Palpito infinito: "Io ti aspetto
Umanità, perché sei uscita da un'emanazione pura d'Amore, ti
attendo per riabbracciarti e perché tu possa fonderti con il Mio
stesso Amore".
I Riti servono, dice il mondo, a
richiamare alla realtà i molti; tanti li ritengono una necessità,
altri ancora affermano che il Rito rende migliori, fa diventare
buoni.
E Io aggiungo: perché "mondo"
non sei continuamente buono? Perché non sei sempre ricolmo d'Amore?
Perché ti svegli soltanto in determinati istanti, identificando la
sostanza di un Rito con una realtà materiale umana che non è
sentita là dove lo Splendore esiste?
Quanta confusione fanno gli Esseri
umani!
La fanno per loro cecità o perché
il loro io si sollazza nella lordura?
Non sono Io che risponderò a questi
interrogativi, sarà invece il cuore dell'uomo quando rifletterà
entro se stesso.
Sì, dal Bagliore cosmico, dalla Stella
prima che irradiava nella Notte pura, una Voce si sentì che
annunciò: "Ecco, Egli ritorna" (l'Amore ritornava
all'Umanità che era sprofondata nell'Abisso; ndr).
Ed è tornato quale Sole splendente,
offuscando la Stella stessa.
Greg Olsen Nato nel 1958 |
E chi era la Stella? Era lo stesso
Battista che attendeva sulle rive del Giordano, il Sole dei soli (il
Cristo; ndr). E Lo attese lungamente.
Secondo il conteggio del tempo,
Giovanni Lo aspettò per tre anni, ma in verità tutto ebbe il
vibrare di attimi, attimi che sfuggirono e sfuggono all'Umanità che
pretende di scrutare anche quando non sa vedere.
E arrivò Egli, giunse dal "sempre",
Si era solamente eclissato, e questa Sua Venuta confermò ed affermò
ancor più il tragico movimento dell'Umanità tutta.
Sì, tragico, in quanto essa volle che
il sangue scorresse lungo i monti, nelle valli, entro le acque stesse
che si tinsero di rosso cupo perché ricevettero la goccia del Suo
costato.
Come voi asserite, Lo vedete fanciullo
splendente di Luce, ma in Realtà Egli era Uno, Potenza in atto e, il
Gesù, Lo rappresentava soltanto nella Sua apparenza.
Il Gesù ed il Cristo sono un'Unità e
tali rimangono per coloro che credono e non vedono, ma anche per
coloro che dicono di vedere e non credono.
Questi intrecci potenziali si risolvono
soltanto là dove esiste lo Splendore, dove la Fiamma è cocente,
dove il Raggio solare illuminando non acceca, ma elimina l'ombra che
offusca la mente di tanti e tanti Esseri e toglie quel grigiore che è
ovunque.
Se Egli tornasse nel Tempo, sarebbe
forse meglio compreso da voi? Ritornerà come Potenza in Atto?
È già tornato, è sempre presente,
presente nell'anelito di ogni Energia, nel vibrar dell'Io
vostro quando esso ha la capacità di sentirLo profondamente negli
infiniti palpiti che avvertite in certi momenti.
(Sebbene, come dice il Maestro, il
Cristo sia presente di continuo, Egli riapparirà nella sua forma
ideoplastica molto presto, nella Sua Venuta intermedia per instaurare
la Nuova Era; ndr).
Chi può essere colui che non ha Cristo
in sé, se non quella parte infeconda che si chiama "disarmonia"?
L'ombra afosa si diffonde qua e là, e la Luce come agisce?
La Luce sembra immobile ma si accende
sempre più e tocca anche l'ombra, ma questa non l'apprezza perché
dichiara di essere già potenza in atto per se stessa.
Oh, amici Miei, voi potete sorridere,
ma cercate di farlo con un sorriso d'Anima; la Realtà si percepisce
nella sua Potenza manifesta e si ode nel sentire che ogni vostro
attimo di vita passa ininterrottamente sotto il Suo Raggio
potenziale.
Sussurra il vento con mille e mille
voci e queste dicono reiteratamente: "Egli è nato"
ed Io ripeto a voi: fate che Egli nasca in voi stessi, negli attimi
in cui siete maggiormente percossi dal vostro stesso vivere e allora
il vostro andare sarà meno duro.
No, non è un'intimidazione. Perché
dovrei compierla con coloro che non sanno trovare il Sentiero? Perché
dovrei intimidire gli ottusi? Quelli che vogliono essere ciechi
possono essere minacciati dalla Vera Cecità.
L'Amore non spaventa mai, richiama alla
realtà e dice all'uomo:
"Ergiti a croce stendendo le
braccia, cerca di raccogliere i sofferenti, di immedesimarti in essi
ed allora, a tua volta, altre braccia immense ti raccoglieranno e con
te tutti coloro che si induriscono sotto la sofferenza acuta di un
male senza limiti".
Potete immaginare voi un dolore
continuo ed ininterrotto, una ferita bruciante che emette sangue ogni
qualvolta l'Essere nega la stessa Verità che ha dentro il proprio
Sé?
Risorgete dunque! rivestitevi di bianca
veste e cercate veramente non il "non nato",
cercateLo invece nella Sua Potenza manifesta.
E chi Lo cerca Lo trova, e chi Lo trova
Lo sente, e chi Lo sente si trasforma in bontà d'Amore.
Forse che coloro che negano, coloro che
spregiano, coloro che irridono la Verità possono essere abbandonati?
Possono far parte soltanto di quella corrente negativa definita
satanica?
No. Il palpito d'Amore Infinito arriva
anche là, richiama dolcemente, invita alla Gloria di un cielo senza
notte, così come invita tutti i dispersi, come invita voi che
affermate di avere fede.
Conoscete voi il valore della Fede?
Lo splendore di un cielo puro confuse i
viandanti che erano in quella notte diretti qua e là; uno
straordinario bagliore li colse e li stordì ed essi si interrogarono
su cosa stesse accadendo nel cielo.
Se lo chiesero coloro che ignoravano,
se lo domandarono altri che avevano dimenticato, ma quelli che
avevano ricevuto il "Segno" ricordarono, certo, e furono
presi dall'angoscia.
Generalmente sulla Terra, quando un
Essere nasce alla vita si sorride, mentre lui piange. Perché mai piange se nasce alla vita?
(perché consapevole di quello che lo attende con il patto d'anima
stipulato con la Legge divina; ndr)
Colui che volle scendere non pianse,
perché versò faville di fuoco ardente che si trasformarono poi in
sangue. I Cieli cantarono la Sua Gloria, la Gloria di Colui che È,
che ama dall'Eternità.
Carl Bloch 1834 - 1890 |
Egli giunge inaspettato quando l'umano si chiude in se stesso dicendo: "No, io non Ti conosco". Così voi procedete ed asserite di possedere un'impronta (per esempio chiamarsi cristiani; ndr). Quale segno possedete? Il sigillo della Sua Verità?
La Verità non è sigillata, Essa è
elargita e donata sempre. Perché allora si portano dei distintivi,
si stendono bandiere, si suonano trombe?
Non ve ne è la necessità. Le trombe
angeliche non sono simili a quelle umane, sono i ritmi perpetui delle
Energie che intrecciandosi le une con le altre glorificano da sempre
Colui che È.
Nell'Infinito non vi sono date, non vi
sono numeri che scandiscono il tempo, l'ora è in atto, ed Egli
È nell'ora stessa e fuori di essa; là dove il mondo trabocca
di passioni Lui viene scacciato ed Egli
guarda e dolorosamente sa che dovrà essere usata la potenza delle
Energie per scuotere questi addormentati nello scoordine di loro
stessi.
Orrore, timore e tremore? No, a che
serve mai? A nulla serve.
Vale più un atto di bontà compiuto
nel silenzio di voi stessi, nascosto fra le vostre mura, che tutto
l'incanto di una luce artificiosa che gli umani creano qua e là per
adorare un istante solo (Natale e Pasqua; ndr) quello che dovrebbe
essere adorato da sempre.
Ma la vostra adorazione non deve essere
umanizzata, deve essere profondamente sentita, deve avvolgere l’io
vostro, potenziarlo, saturarlo di quella Luce che sublima.
A cosa servono i lamenti, gli intrecci
afosi del pensiero?
A che serve ripetere dappertutto: "Ci
siamo rinnovati". Quando mai vi siete rinnovati? Siete certi del
vostro rinnovo?
Avete la capacità di udire la Sua Voce
giungere per annunciarvi, "Sì, oggi sarai con Me, perché
hai ricevuto il Mio tocco"? (Lc.
23, 43)
Sarete pervasi dalla Grazia se saprete
veramente dilatare l’Io vostro, renderlo pieno di saggezza e
ripetere ininterrottamente: "Signore, noi siamo perché Tu
Sei". Questa è la potenza di unione fra il finito e
l'Infinito.
Credete forse che le stelle esistenti
nel vostro cielo, i mondi scintillanti vibrino soltanto in certi
attimi quando la Terra e gli umani si rallegrano di una data
trascritta, perché la vera data non la possedete? No.
I mondi, le stelle sono sempre
palpitanti e radiosi, brillanti per la Sua Potenzialità, lucenti
perché invitano gli umani a rinnovarsi, ad entrare nella purezza
dell'Uno, quell'Uno che è il Tutto, il Potenziale Trino, Colui
che È.
Salute a voi.
Relazione tratta da alcuni brani
ultrafànici inediti.
Nessun commento:
Posta un commento