mercoledì 30 gennaio 2019

CENTRO! DEMOLITI MESSA e S. SACRIFICIO dell'ALTARE


"Disputa del Sacramento" di Raffaello Sanzio (1509) - Descrizione QUI.

Sebirblu, 30 gennaio 2019

Riporto, pari, pari, un eloquentissimo articolo edito dal prestigioso portale "La Corsia dei Servi" di Milano, a proposito dell'ambigua situazione in cui versa la Chiesa oggi nel suo punto più centrale e sacro: la celebrazione della Messa, diventata il GRANDE INGANNO (non ancora percepito dai più, purtroppo) dopo la sua disastrosa modernizzazione post-conciliare sancita da Paolo VI nel 1969. (Cfr. QUI e QUI).

Il cuore del problema: quale Messa?

«Ci giungono spesso in redazione richieste di chiarimento sull'opportunità o meno di assistere a Messe celebrate con il Novus Ordo; inoltre è anche problema di molti fedeli poter frequentare assiduamente chiese in cui si celebri la Messa in Vetus Ordo, ossia la Messa "di sempre", in lingua latina (che è la lingua della Chiesa, giova ricordare).

Si tratta di chiarire una volta per tutte la questione più delicata della Chiesa cattolica perché la crisi di apostasia che ha colpito la maggior parte del Clero ha evidenziato ormai chiaramente la necessità, per chi si professa cattolico e intende salvarsi l'anima, di scegliere da quale parte stare: o con la Tradizione e l'insegnamento immodificabile e autentico di Cristo, o con la nuova chiesa cosiddetta "conciliare" che impone la sua nuova liturgia e la sua nuova dottrina.

Ma la neoliturgia e la neodottrina nate per mezzo del Concilio Vaticano II, raffigurano l'autentico deposito che Nostro Signore Gesù Cristo ha lasciato ai Santi Apostoli e tramandato correttamente sino a noi? In altre parole, soprattutto di questi tempi, la nostra religione è ancora cattolica, stando a quanto dicono e fanno i sacerdoti aderenti alla chiesa conciliare?

La nostra risposta è no, non è più cattolica. Di fatto si è creata un'altra religione.


Particolare del lato sinistro della Chiesa Trionfante de "La Disputa" - ved. link sopra.

Abbiamo frequentato per troppo tempo, soprattutto in parrocchia, lo scempio della S. Messa che i sacerdoti aderenti al nuovo corso conciliare puntualmente compiono ogni domenica e alla propagazione dell'eresia, più o meno velata, nell'espletamento del loro ministero sacerdotale.

Ci siamo accorti per Grazia Divina del lavaggio del cervello che viene fatto ai fedeli per indottrinarli sull'assolutezza del Concilio Vaticano II, ridimensionando e rinnegando la Chiesa del passato, accusata di non essere più al passo con i tempi.

Dopo aver assistito alle celebrazioni della Messa dei sacerdoti aderenti al nuovo corso, dopo aver udito le loro catechesi, abbiamo interrogato la nostra coscienza: siamo persone realmente cristiane, ci sentiamo cambiati nell'intimità del nostro cuore, ci sentiamo trasformati dall'insegnamento di Nostro Signore, sentiamo il tocco della Grazia che ci fortifica nella vita di ogni giorno, percepiamo che esiste un mondo eterno che ci attende?

La verità è che abbiamo soltanto assistito a scandali, a discorsi poco chiari, ad atteggiamenti equivoci, a celebrazioni/sceneggiate che hanno soppresso il Sacro e hanno offeso Dio. Offeso Dio, questo è certo.

Pastori in evidente crisi d'identità, ammaliati dalle false sirene del mondo, e che ciò nonostante intendono insegnare e indicare la strada. Viene da chiedersi: quale strada? Per condurre dove?

Sbalorditi da tutto ciò, ci siamo messi perciò a non dare più nulla per scontato, a verificare quanto detto da sacerdoti che non portano più nemmeno la talare (abito evidentemente troppo ingombrante e fastidioso per quei consacrati che non vogliono più impegnarsi nella santità della vita per essere modello del gregge a loro affidato).

Abbiamo costatato che, dal Concilio Vaticano II, la Chiesa non dice più ciò che ha sempre detto e fatto fino a quel Concilio. Per molti aspetti dice persino l'esatto opposto!

Ci troviamo dunque in una situazione drammatica perché appare evidente quanto la Casa di Dio sia occupata da un clero secolarizzato e che non sa più neppure cosa sia la Fede, avendola smarrita.


Particolare del lato destro della Chiesa Trionfante de "La Disputa" - ved. link sopra.

"La crisi della Chiesa è profonda, sapientemente organizzata e diretta (ved. QUI, QUI e QUI; ndr), tanto che si può davvero credere che il maestro concertatore non sia un uomo, bensì Satana in persona. È un colpo magistrale di Satana l'essere arrivato a far disobbedire i cattolici a tutta la Tradizione in nome dell'obbedienza (alle autorità vaticane ‒ ndr)".

Queste ultime parole sono di Mons. Lefebvre, bandito dalla neochiesa conciliare e diffamato a tal punto che persino noi, che pur non lo conoscevamo, nutrivamo dei preconcetti e ingiustificate ritrosie nei confronti suoi e dei sacerdoti e fedeli a lui vicini, sentendoli bollati sprezzantemente come "lefebvriani".

Andando a scavare,  a vedere  coi  nostri occhi  la realtà delle cose,  non esitiamo a dire che Mons. Lefebvre era in realtà un santo vescovo, pieno di zelo cristiano e soprattutto di Fede.

Ha lasciato che infangassero il suo nome piuttosto che tradire Gesù Cristo. Ma verrà il tempo in cui la Chiesa tutta, come i grandi Santi prima di lui perseguitati e poi riconosciuti uomini inviati da Dio, gli restituirà il mal tolto: è merito di Mons. Lefebvre se la vera Messa è ancora celebrata ed è ancora in vita.

I maneggi degli uomini di Chiesa corrotti non sono riusciti a sopprimerla. "Non prevalebunt": il Bene non soccomberà sotto le forze del Male, come ha sancito Nostro Signore. La S. Messa è stata protetta per poter continuare a dispensare le Sue Grazie per la nostra salvezza. Perché questo è il punto: la Santa Messa ci salva, senza di Essa ci si danna.

Sono pochi i sacerdoti che non si sono fatti Giuda e che con Fede lottano ogni giorno contro il Male, celebrando la vera Messa, rendendo disponibile ai fedeli alla ricerca di Dio una porta aperta verso il Cielo. (E tra questi, il coraggioso don Minutella – ved. QUI, QUI e QUI – uno contro tutti... come il piccolo David che ha atterrato il gigante Golia; ndr).

La Messa tridentina è la Santa Messa veramente cattolica, che ci fa assistere al Calvario sotto la Croce di Cristo che ci redime, che ci fa crescere nello Spirito e ci permette di sperimentare davvero la gioia di essere e vivere nella Verità.

Per questo, malgrado le ostilità del clero di Giuda nei confronti della Messa tridentina e le persecuzioni inflitte a coloro che rimangono fedeli alla Tradizione (ved. QUI, QUI e QUI; ndr); viste anche le difficoltà logistiche e i sacrifici necessari per frequentarla, chi pensa che per ricostruire o conservare la Fede, basti dotarsi di contrizione interiore e sia ininfluente frequentare la nuova messa (che è equivoca, perché non ha al centro il Sacrificio di Cristo ed è in balìa delle lune di un clero spaventosamente intriso di mondanità e liberalismo) piuttosto che la Messa "di sempre", commetterebbe un errore fatale. Perché?


Particolare centrale della Chiesa Trionfante: la S.S. Trinità, la Vergine e S. Giovanni Battista.

"La questione – spiega un sacerdote cattolico, don Alberto Secci è tornare alla chiarezza, tutta cattolica, del Sacrificio Propiziatorio espresso nella Messa, tornare al corretto rito della Messa, alla Messa della Tradizione. Il tornare alla Messa giusta sanerà la vita dei cristiani, chiamati a partecipare al Sacrificio di Cristo con tutte le fibre del proprio essere".

Sappiamo infatti che "una Messa sempre più protestantizzata, ha protestantizzato il popolo cristiano con la sua missione, tanto da farlo assomigliare ogni giorno di più ad un insieme di congregazioni protestanti impegnate nella loro presenza in mezzo al mondo.

Se non c'è più la Vittima, non c'è nemmeno più la Presenza di Cristo (ved. QUI; ndr). È vero per la Messa, per il Santissimo Sacramento, ma è vero anche per tutta l'opera della Chiesa. Se al centro di tutta la predicazione dottrinale, se al centro di tutta la pastorale della Chiesa non c'è più Cristo Crocifisso, tutta la missione della Chiesa rischia di essere spaventosamente vuota. [...]

È terribile l'illusione di chi vuol parlare di Gesù senza la sua Croce, senza anzi la centralità della sua Croce. Chi mette la Croce di Cristo "tra le tante cose" della vita di Gesù, ma non ne considera la centralità, in verità non parla nemmeno di Cristo. Parla di un Gesù "confezionato" apposta per il mondo moderno che, come i giudei e i gentili di San Paolo, giudicavano Cristo Crocifisso scandalo o stoltezza.

Si è voluti andare al mondo per dialogare amichevolmente con esso, evitando le condanne della Chiesa del passato; per dialogare amichevolmente si sono dovuti "velare" o "nascondere" la Croce (ved. QUI; ndr) e il Sacrificio di Cristo, perché il dialogo con la società moderna, con le sue religioni, restasse sereno e amichevole; con il risultato doppiamente tragico di non aver portato nulla agli uomini del tempo e, peggio, di aver devastato il santuario della presenza di Dio che è la Chiesa."

Perciò il monito finale: "O Crux, ave, spes unica, salve o Croce, unica speranza: se non si tornerà a questa chiarezza in tutto, veramente in tutto nella Chiesa, il disastro sarà inevitabile.

Ma questo ritorno inizia dal Santo Sacrificio della Messa.

Se di fronte a questo quadro di devastante confusione ci sentiamo impotenti; se impotenti ci domandiamo cosa fare e soprattutto da dove iniziare, ricordiamoci che la riedificazione della Chiesa partirà sempre dal Santo Sacrificio della Messa.

Non facciamo calcoli umani, non commettiamo l'errore degli anni '60, non andiamo al mondo, nemmeno per riedificare la Tradizione, con le nostre tecniche, ma riiniziamo dalla Messa.

Torniamo subito alla Messa tradizionale, lo diciamo ai sacerdoti prima e poi ai fedeli. Torniamo al corretto rito del Santo Sacrificio della Messa e da lì ripartiamo per un lavoro paziente di riedificazione della fede.

Non commettiamo l'errore di fare l'inverso, prima il lavoro pastorale, poi il ritorno alla Messa di sempre, sarebbe in fondo un nascondere ancora la Croce di Cristo, attendendo tempi migliori, così come fecero gli illusi missionari degli anni post-conciliari.

La Verità invece è Cristo. La Verità è invece il fatto del suo Sacrificio redentore, perpetuato dalla Messa cattolica. Primo compito dei sacerdoti è celebrarla. Primo compito di tutti è vivere di essa, perché la vita, quella vera, continui."

La Redazione».

Particolare centrale della Chiesa Militante con l'Ostia Consacrata sull'altare.

Ed ecco, in chiusura, un annuncio profetico risalente a quasi due anni fa (ved. QUI) riguardante alcune indiscrezioni giunte ad un sito che ora è stato chiuso (anonimi della croce) e che ha avuto conferma proprio in questi giorni a Milano dove una pastora battista ha concelebrato la Messa con il parroco don Giuseppe Grampa (ved. QUI).

Il progetto ecumenico che demolisce
la Parrocchia e i Sacramenti

«Esiste una commissione riservata, fatta da cattolici, luterani e anglicani, che sta lavorando al cambiamento della Messa.

Già questa è una cosa tremenda. Toccando l'Eucaristia, tocchi tutto il cuore della Chiesa. Una messa ecumenica, che sarà chiamata "santa memoria", non avrà più come centro la consacrazione dell'Eucaristia, che solo i sacerdoti validamente ordinati hanno potere di fare, ma avrà come centro, ovviamente, l'unità ecumenica.

Purtroppo c'è dell'altro. La mia fonte ha riferito quanto segue. Di certo, la mutazione della Messa è solo all'inizio. La commissione sta lavorando sul cambiamento totale del concetto di "Parrocchia". Ciò vuol dire che non l'avremo più com'è concepita adesso, ma diventerà una "comunità ecumenica".

Lo stato di Parrocchia, parroco, casa parrocchiale, (tutte cose concrete fondate e ordinate dal Concilio di Trento) non esisterà più. Stanno pensando di mettere a capo di ogni "comunità" un'équipe di "pastori".

Costoro potranno essere contemporaneamente cattolici, protestanti e anglicani. Le figure di riferimento, dunque, non avranno più distinzione. Oltretutto, saranno pure coadiuvati da laici.

È uno stravolgimento totale, che creerà non poco scompiglio e confusione.Tuttavia già in alcune realtà si vive questo tipo di "pastorale". Per esempio a Deventer, nei Paesi Bassi, diverse parrocchie vivono già questa tipologia di "ecumenismo". E anche la Chiesa tedesca non è rimasta indietro.

Anche nel Sacramento della Penitenza ci sono lavori in corso. Chi vorrà potrà continuare a confessarsi singolarmente, almeno dai preti cattolici. Ma queste comunità ecumeniche avranno periodicamente delle "liturgie penitenziali comuni", che serviranno solo a mettersi a posto la coscienza (bontà loro), in modo comunitario.

Quindi, chi vuole potrà avere il "perdono della comunità", senza la necessità di confessarsi privatamente. Questi passaggi sono tutti allo studio della commissione riservata. Non si capisce ancora quando dovranno essere operativi tali cambiamenti. Ma da quello che mi riferisce la fonte sarà una cosa soft.


"Ultima Cena" di Vicente Juan Masip (Spagna, 1507-1579), detto Juan de Juanes.

Nel  frattempo,  inizieranno  alcune  parrocchie a diventare  "comunità ecumeniche" ad experimentum ‒ in Africa e in America Latina ‒ (ma ormai anche in Italia, nel torinese, QUI,  e in tanti altri luoghi documentati lungo la penisola; ndr).  A seguire, poi,  ogni diocesi del mondo dovrà adeguarsi.

Come vedete, non ci sarà bisogno di "indire" un nuovo Concilio. Bergoglio lo farà ugualmente. Questo è il suo intento, e cercherà di compierlo. Non solo quindi la trasmutazione della Messa (che, di per sé, è già cosa gravissima). Ma di tutta la struttura organizzativa della Chiesa.

Ecumenismo. Costi quello che costi. E non pensiate che i dissidenti saranno tanti. È vero che tutti questi mutamenti porteranno forse anche ad uno scisma. Ma tenete a mente questo: la maggior parte del Clero cattolico si piegherà al volere del gesuita argentino.

Sarà proprio una comunità alla "Viva il Parroco", come si suol dire... So che qualcuno resterà perplesso. Stranamente, però, dopo che "Fra Cristoforo" pubblica uno spiffero, qualche giorno dopo se ne ha sempre pubblica conferma.

"Vidi  che  molti  pastori  si  erano  fatti  coinvolgere  in  idee  che  erano  pericolose per la Chiesa. Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Così doveva essere la nuova Chiesa... Ma Dio aveva altri progetti". (22 aprile 1823 – Beata Katharina Emmerick; cfr. QUI).

Fra Cristoforo».

Relazione e cura di: Sebirblu.blogspot.it


Post Scriptum

Dal momento che il sito "GloriaTV" ha pubblicato questo mio articolo, che ringrazio, mi sento di riportare il commento molto interessante appostovi sotto:

Serena exanonimi:

Tutto verissimo, e come non condividerlo! Solo alcune osservazioni, ma non da poco:

1) Sono ancora pochissime le S. Messe celebrate in Vetus Ordo, in particolare nelle zone rurali;

2) Anche quei sacerdoti che desidererebbero liberamente celebrarla ne vengono impediti con ricatti di ogni genere, ai quali si piegano quasi sempre per non abbandonare i fedeli che non avrebbero più accesso ai Sacramenti validamente celebrati, non volendo abbandonare queste anime alla "cura" di pastori indegni.

3) Alcuni sacerdoti pur degnissimi e dalla vita indubbiamente santa non sanno nemmeno celebrare in Vetus Ordo. Questo fatto comunque sarebbe facilmente superabile se, come ho detto al punto 2, non ne fossero impediti in tutte le maniere.

4) Ci si può affidare alla Fraternità, è vero; ma basta dare un'occhiata alla mappa (www.sanpiox.it/le-cappelle) che indica le loro chiese per rendersi perfettamente conto delle difficoltà per moltissimi di assistere alle S. Messe ivi celebrate.

5) Quest'ultimo punto formula un augurio: speriamo e preghiamo che l'individuo che abusivamente occupa il Trono di S. Pietro il quale, reinventatosi magico flautista (ved. QUI; ndr), già in passato ha tentato di irretire in vari modi i vertici della FSSPX, fortunatamente (per ora) non riuscendoci, non stia tentando qualche altro colpo di mano che questa volta gli riesca. Si veda:



sabato 12 gennaio 2019

L'OVILE È IN FIAMME... e si continua a Dissertare!




Sebirblu, 12 gennaio 2019

Da un po' di tempo, nello scenario ecclesiale, si assiste all'indegno spettacolo di conferenze, interviste, scambi di opinioni teologiche più o meno erudite, se non addirittura polemiche, per sostenere il proprio orgoglioso punto di vista e tacciare l'altro di imprudenza, di scorrettezza e quant'altro.

Se poi ci si azzarda a "sporcarsi le mani" (ved. QUI e QUI) per aver in qualche modo condiviso  qualche  aspetto  della  dirompente  ma  GIUSTA  presa di posizione  di  un "bi-scomunicato" come Don Minutella (ved. QUI), "apriti cielo"! (Per comprendere meglio, cfr. QUIQUI e QUI la risposta del coraggioso sacerdote ad un commento nel link prima di questo).

Nel video pubblicato subito da don Alessandro ed inserito QUI, si può ascoltare la vicenda di Padre Malachi Martin tratta dalla traduzione da me compiuta ed esposta QUI e QUI, ma in seguito anche QUI, dove la frase "Thus, they had to force Benedict to resign", ossia letteralmente "Così, essi hanno forzato Benedetto a dimettersi", sebbene dedotta da Janzen l'intervistatore, NON è stata riportata da "GloriaTV" che ha cambiato pure il titolo del mio scritto - ved. QUI.

E proprio quest'ultimo link, "guarda caso" è stato eliminato! In compenso, invito i lettori a guardare il video qui sotto, perché è l'estratto (senza recita del Rosario iniziale) di quello appena indicatovi sopra, nel post dedicato alla strana morte di Padre Malachi, esorcista e studioso.





Evidentemente, NON SI È ANCORA COMPRESO che, dopo quasi sei anni di questo pontificato, l'OVILE DEL SIGNORE È IN FIAMME! E invece di UNIRSI, a DIFESA del gregge che è seriamente in pericolo di PERDERE l'ANIMA, ci si trastulla tra una sentenza e l'altra a colpi di Codici e di Diritto canonico!

VERGOGNA!!! Cari Pastori, Accademici e Teologi!

Nostro Signore ha insegnato a TUTTI, anche ad un "nessuno" come me, che l'albero si riconosce dai suoi frutti, quindi, quanto ci vuole a capire che la raccolta avutasi fino ad ora, non solo è infeconda, ma addirittura velenosa?

Certo! Qualche sporadica ed autorevole voce si alza, qua e là (per esempio quella dei monsignori Antonio Livi QUI, e Luigi Negri QUI) per stigmatizzare come stanno davvero le cose e in quale inganno apocalittico è caduto il popolo di Dio, ma NON È SUFFICIENTE se non si ha il coraggio di procedere INSIEME nel professare la propria Fede in Cristo e nella Sua immutabile Parola!

"Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno." (Mt. 24,35).

E... "GUAI A VOI, Guide cieche, che filtrate il moscerino ed inghiottite il cammello."
(Mt. 23,24).

Una pletora di veggenti, mistici e santi ha parlato dei tempi che sta vivendo la Chiesa oggi, ma si continua ad ignorarlo, però, nel frattempo... SI PARLA, SI PARLA... e NON SI AGISCE!

Di questo,  TUTTI VOI,  RESPONSABILI  della  gente semplice  che a voi ciecamente si affida, credendovi, purtroppo a causa dell'ignoranza sulle Sacre Scritture e sul Vangelo che voi NON SPIEGATE PIÙ (perché, a detta di Bergoglio, "fare proselitismo è una sciocchezza!" Ved. QUI), VOI – dico – RENDERETE CONTO A DIO!




Riporto, "ad hoc", le parole profetiche di Gesù, dettate a Maria Valtorta il 20 sett. '43, concernenti la Chiesa, i cattolici e soprattutto i sacerdoti che ben si attagliano ai tempi nostri:

[...] «Se l'avvenuta formazione della mia Chiesa e l'affermarsi del Cristianesimo nel mondo avessero dato i frutti che la prima fioritura faceva sperare, non ci sarebbe stato bisogno d'altro.

Io avevo dato ai credenti in Me tutto quanto era loro necessario per sempre più crescere nella Fede e nella mia Dottrina. E l'avevo dato in forma perfetta come Io solo, il Perfettissimo, potevo darla. Ora è successo che non quanto vi ho dato ha perduto col tempo la sua efficacia, ma si è attutita in voi la facoltà di comprendere.

Si è attutita perché avete offuscato la vostra vista spirituale col fumo delle umane superbie, il vostro udito spirituale col rumore di troppe umane parole, il vostro gusto spirituale col sapore di tanta corruzione, il vostro tatto spirituale con l'abuso di troppi contatti carnali, il vostro olfatto spirituale con il vostro pervertimento che vi spinge a preferire ciò che è putrido a ciò che è puro.

Si è attutita perché avete schiacciato Il vostro Spirito sotto le pietre del senso, della carne, della superbia, del male dalle mille forme.

Come un rivolo d'acqua destinato ad abbeverare i fiori delle vostre anime, avevo fatto scaturire dai Cieli ‒ meglio: dal Mio Cuore che vi ama ‒ la Mia Dottrina. Ma voi in esso avete lanciato sassi e macerie, suddividendolo in mille e mille fili di acqua che hanno finito per sperdersi senza giovamento per voi, cristiani che più o meno avete rinnegato il Cristo.

Le eresie palesi hanno obliterato addirittura molte vene che, partendo dal mio Cuore, scendevano a nutrire  l'organismo  della  Chiesa Una  Cattolica,  Romana,  Universale, e molta parte dell'organismo è divenuta un membro paralizzato, morto alla vita, destinato a portare cellule cancerose.

Ma le piccole eresie individuali sono ‒ e quante! ‒ sparse nel nucleo dei cattolici. E sono le più perniciose, le più condannate. Perché ‒ rifletti bene ‒ perché, se a distanza di anni e secoli è condannabile sino ad un certo punto il protestante, di qualsiasi chiesa sia, l'ortodosso, l'orientale, il quale segue con fede ciò che i suoi antenati hanno ad esso lasciato come Fede vera, non è perdonabile il vivente sotto il segno della Chiesa di Roma il quale si crea la particolare eresia della sua sensualità del senso, della mente, e del cuore.

Quanti compromessi col Male! Quanti! E che Io vedo e condanno.

Di tutto si preoccupa il 90% dei cattolici, di tutto meno che della vita nella e per la mia Fede. E allora Io intervengo. Intervengo con l'insegnamento diretto che si sostituisce, con le sue luci e le sue fiamme a tanti pulpiti troppo gelidi e troppo bui.

Intervengo per essere il Maestro al posto dei maestri che preferiscono coltivare i loro interessi materiali agli spirituali interessi vostri e soprattutto Miei. Poiché Io ho loro affidato i talenti vivi che siete voi, anime che ho comprate col Mio Sangue, vigne e granai del Cristo Redentore, non perché li lasciassero inoperosi e incolti, ma perché consumassero sé stessi nel farli fruttare e fruttificare.


"Il Sermone della Montagna" di Heinrich Carl Bloch

Ebbene, Maria. Lo sai quali sono i più retrivi ad accettare questo aiuto che Io do per riparare i danni dell'inedia spirituale per cui voi cattolici morite? Sono proprio i miei sacerdoti. Le povere anime sparse nel laicato cattolico accolgono con devozione questo pane che Io spezzo alle turbe sperse nel deserto, poiché ho compassione di esse che vengono meno.

Ma i dottori della Dottrina no.

È logico, del resto. Come 20 secoli or sono, la mia Parola che accarezza voi, povere anime, è rimprovero a loro che vi hanno lasciato impoverire. E il rimprovero pesa sempre, anche se è giusto. Ma ora come 20 secoli or sono non posso che ripetere loro:

"Guai a voi, dottori della Legge che avete usurpato la chiave della Conoscenza e non siete entrati voi e avete messo impedimento a quelli che entravano". (Lc. 11,52)

Coloro che non sono entrati, perché voi avete sbarrato la via con le vostre piccinerie e scandalizzato i cuori, che guardavano a voi come maestri, perché vi hanno visti più indifferenti di essi stessi alle eterne Verità, saranno giudicati con pietà.

Ma voi, voi che avete preferito il denaro, gli onori, i comodi, l'utile dei familiari vostri alla missione di essere i "maestri" in nome e per continuare il Cristo docente; ma voi che siete tanto severi verso i vostri fratelli, pretendendo che diano ciò che voi non date e fruttifichino ciò che voi non avete in essi seminato, mentre siete tanto indulgenti con voi stessi. 

Ma voi che non credete alle mie manifestazioni provocate, in fondo, da voi, poiché è per riparare alle rovine provocate da voi che vengo ad ammaestrare i cuori spersi per il mondo, e osservate che tanto più vengo quanto più i tempi si caricano di eresie, anche nell'interno della mia Chiesa; ma voi che deridete e perseguitate i miei portavoce e li insultate dando loro del «pazzo» e dell'«ossesso», come i vostri lontani antenati dettero a Me (ne è l'emblema, appunto, Don Minutella; ndr); ma voi sarete trattati con severità.

Purificatevi con il fuoco dell'amore e della penitenza i sensi dell'anima, e udrete, vedrete, gusterete, odorerete, sentirete Me nelle parole che dico agli umili, e che taccio a voi superbi, perché solo chi ha cuore di pargolo entrerà nel mio Regno, e solo ai piccoli Io rivelo i segreti del Re, perché il più grande fra voi cattolici è non colui che ricopre una veste d'autorità, ma colui che viene a Me con puro cuore, fidente come un bambino, amoroso come un pargolo verso la mamma che lo nutre.

Beati i piccoli. Io li farò grandi in Cielo!»


"Gesù e i pargoli" di McNaughton Jon

Ed ecco un'accorata lettera di cristiani VERI, apparsa su Facebook nel settembre 2018, rivolta a don Minutella mentre, dopo l'ennesimo vergognoso attacco "RAI ‒ Iene", aveva deciso di starsene in silenzio, attendendo qualche autorevole Voce cattolica che, ahimè, non è arrivata...

Reverendo Padre Alessandro Maria Minutella,

il gruppo "RINASCITA MARIANA" posto sotto la guida della Santa Vergine della Rivelazione, il "piccolo resto" di cattolici fedeli che ha compreso i tempi che stiamo vivendo e ha scelto di sostenere la sua profetica opera sacerdotale, Le rivolge l'accorato e sincero moto di gratitudine per aver "gridato" nel deserto arido del modernismo e del tradimento della Verità proclamata da Gesù Cristo, che con un processo lento di desertificazione, ha riarso i boschi un tempo vigorosi e floridi, della Santa Chiesa di DIO.

Le trasmette anche la gratitudine di coloro che sinceramente hanno cercato la volontà di Dio nella propria vita, capendo che a volte costa anche sacrificio e abnegazione; di coloro che hanno conservato il cuore umile nell'amore alla Santa Chiesa Cattolica; di coloro che, infine, hanno desiderato ardentemente la Verità, non disprezzando le profezie ‒ in particolare quelle mariane ‒ come La Salette, Fatima, Tre Fontane ed altri accreditati appelli della Madre di Dio, ed hanno saputo volgere lo sguardo verso quella parte di Chiesa che, con coraggio e integrità, ha conservato lo Spirito Santo, disprezzando l'afflato del principe di questo mondo, il diavolo.

Di questa Chiesa fedele a Gesù Cristo, Lei Padre Alessandro, si è reso testimone instancabile, denunciando a viso aperto le derive moderniste ed eretiche laddove, invece, ci sarebbe dovuto essere solo il profumo di Cristo che è Via, Verità e Vita. 

Padre amatissimo, coloro che hanno capito che il Vangelo è la Via di salvezza se accolto nella sua interezza e non solo in ciò che fa più comodo, coloro che, innanzi al manifesto rinnegamento del Credo cattolico di tanti Sacerdoti trasformatisi in saltimbanchi da circo, svilendo la propria dignità di Alter Christus e irridendo la santità, hanno saputo riconoscere la voce dei buoni Pastori, in Lei hanno trovato un Pastore di Gesù; in Lei hanno potuto trovare parole cattoliche, catechesi che hanno ristorato gli animi, esortazioni che hanno incendiato nei cuori il fuoco del Vangelo!

Quante volte il suo zelo ci ha consolati, quante volte innanzi allo scempio di chiese profanate da ogni sorta di attività mondane, dalle sfilate di moda ai luculliani banchetti, dai comizi politici di gente priva di amore per il Signore alla profanazione dell'Eucaristia, in Lei abbiamo trovato un Padre attento alla nostra salvezza eterna.

Caro Padre Alessandro, coloro che nella più totale confusione spirituale causata da Sacerdoti tiepidi, progressisti, implicati nelle peggiori sozzure, hanno saputo decidersi per la Sacra Dottrina bimillenaria custode del deposito della Fede dei nostri Padri che hanno reso gloriosa la cristianità, in Lei hanno riconosciuto una guida profetica per potersi radunare e riconoscere in quel "piccolo resto" che vuole rimanere cattolico e, nella Madonna, la Corredentrice, la propria Guida Santa per combattere la buona battaglia della Fede.




Ora Padre Alessandro, ha deciso di fare silenzio (adesso non più dopo le due ingiuste scomuniche comminategli; ndr) sino a quando il Cielo non disporrà diversamente... 

Il suo silenzio griderà nei cuori di tutti coloro che ogni giorno sapevano che c'era don Minutella a parlare, ad incoraggiare, a fronteggiare la "falsa chiesa" apostata del "Falso Profeta" e i suoi accoliti "anticristi"!

La sua voce che sempre si è stagliata alta sopra ogni male, dall'eresia al peccato mortale legittimato da preti accecati, dallo scandalo di intere Diocesi in mano alle simpatie per l'eretico Lutero, all'approvazione colpevole di ogni stravaganza di riti e mode nella santa Chiesa di Gesù Cristo, questa sua voce, Padre Alessandro, echeggerà secondo un disegno misterioso che affidiamo alla Divina Provvidenza!

Possa il suo grido Padre Alessandro, risuonare nei corridoi più intimi delle coscienze di tutti i cattolici che, in forza del Battesimo, che li rende figli di Dio, e della Cresima, che ha impresso il carattere dell'essere soldati di Cristo, devono vivere da cristiani credibili, e non da codardi, perché ci sarà il giorno, per tutti, del Giudizio, e il sommo Giudice potrà dire: "Via, lontano da Me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli". (Mt.25,41).

Nel Vangelo leggiamo "Nessun servitore può servire a due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona". (Lc. 16,13).

Malgrado ciò, molti Sacerdoti offendono Gesù ogni giorno! Ed anche Vescovi e Cardinali  e  tutta  la pletora  di  battezzati  tiepidi  e  accomodanti!  Tutto  questo  era stato profetato nelle Sacre Scritture, PROFEZIE IGNORATE E DISPREZZATE PERCHÉ SCOMODE!

Insieme a Lei caro Padre Alessandro, vogliamo ricordare un monito del nostro Maestro Gesù Cristo: "Non chiunque Mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli.

Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel Tuo nome e compiuto molti miracoli nel Tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me, voi operatori di iniquità". (Mt.7. 21-23).

Invitiamo dunque tutto il popolo cattolico a sottrarsi all'accecamento spirituale, a reagire moralmente nella preghiera e nella testimonianza della propria vita all'ondata di modernismo, eresia, confusione dottrinale, tradimento del cuore della Chiesa Cattolica, con l'umiltà di riconoscere che Bergoglio non sta confermando i fratelli nella Fede, come PIETRO deve fare...

Non sta combattendo la buona battaglia della Fede cattolica, ma di una "fede ecumenica", che delega al mondo le risposte che il popolo di Dio attende, che dialoga con tutto e tutti, tranne che con la Verità del Vangelo! Egli non è chiaro nel parlare ma ambiguo, esalta l'eretico Lutero, abbraccia dottrine falsate, e mascherato dietro a sorrisi e stravaganze popolari, riesce ad ingannare anche gli Eletti...




Tali eventi portano alla nostra memoria il quadro apocalittico che già nel 1950 delineava l'Arcivescovo Fulton Sheen (ved. QUI; ndr) quando disse: «Stiamo vivendo nei giorni dell'Apocalisse, gli ultimi giorni della nostra epoca. Le due grandi forze il Corpo mistico di Cristo e del Corpo Mistico dell'anticristo stanno cominciando a elaborare le linee di battaglia per la fine».

Disse anche: «Il Falso Profeta avrà una religione senza croce. Una religione senza un mondo a venire. Una religione per distruggere le religioni. Ci sarà una chiesa contraffatta. La Chiesa di Cristo [la Chiesa cattolica] sarà una.

E il Falso Profeta ne creerà un'altra. La falsa chiesa sarà mondana, ecumenica e globale. Sarà una federazione di chiese. E le religioni formeranno un certo tipo di associazione planetaria. Un parlamento mondiale delle chiese. (Cfr. QUI; ndr).

Sarà svuotato di ogni contenuto divino e sarà il corpo mistico dell'Anticristo. Il corpo mistico sulla Terra oggi avrà il suo Giuda Iscariota, e sarà il Falso Profeta. Satana lo assumerà tra i nostri vescovi». (Questo lo ha detto anche Gesù a Maria Valtorta QUI; ndr).

Le parole di Mons. Fulton Sheen, messe da parte dalla "falsa chiesa", ci conducono a riflettere sulla terribile prova che la Chiesa Vera deve affrontare descritta nel Catechismo della Chiesa Cattolica in particolare al numero 675:

"Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla Terra svelerà il "mistero di iniquità" sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla Verità. La massima impostura religiosa è quella dell'Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l'uomo glorifica sé stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne".

Lo scenario fin qui descritto, ci riconduce chiaramente a quanto affermò Sua Santità Benedetto XVI quando volle ricordare che il terzo segreto di Fatima è ancora dinanzi a noi, e riguarda la crisi interna nella Chiesa.

"Qui habet aures audiendi, audiat", ossia "Chi ha orecchi per intendere, intenda"! Ci si chieda seriamente perché Sua Santità Benedetto XVI, l'11 febbraio 2013, annunciò la rinuncia all'esercizio del ministero petrino? ( Cfr. QUI e QUI).

Perché successivamente non ha rinunziato al nome di Benedetto XVI, alla veste bianca e al titolo di Papa emerito? Considerando alcuni significativi "segni dei tempi", è doveroso ipotizzare che proprio un romano Pontefice colpirà la stessa istituzione del Papato!

Dio non voglia che questo accada eppure è ormai dolorosamente chiaro che proprio dal Vertice è stato sferrato un attacco senza eguali alla Santa Chiesa Cattolica!

E mentre il popolo di battezzati ha smesso di parlare "la stessa lingua", nella più totale confusione spirituale, assediati da Pastori modernisti a cui si lascia compiere ogni genere di scempio, fino alla sistematica persecuzione di Sacerdoti fedeli al Vangelo che hanno il coraggio di testimoniare con zelo e amore apostolico la propria fedeltà a Cristo, in questo abominio della desolazione in cui feroce è l'attacco alla Santa Eucaristia, trono di Cristo, a noi cattolici consola la promessa della Santa Vergine: "Alla fine, il Mio cuore Immacolato, trionferà!"

Infine, alla sequela di Maria Santissima, come "piccolo resto" fedele al Vangelo, affermiamo che lo Spirito Santo non è stato promesso per predicare nuove dottrine e proclamiamo Sua Santità Benedetto XVI il nostro unico Papa perché Gesù disse, ad un solo Apostolo, "TU ES PETRUS", e garantiamo la nostra preghiera e sostegno al Reverendo Padre Alessandro Maria Minutella, "Defensor fidei" della vera Chiesa Cattolica, in questo tempo di impostura religiosa in cui la setta modernista e apostata dilaga e ammorba come un veleno, l'anima di molti...

In fede, "il piccolo resto" della Resistenza Cattolica.




Conclusione

Come si può ben vedere, attraverso il "fumo" satanico che man mano si dirada di fronte alla Potenza del Soffio di Verità che tutto rischiara, così appaiono le cose...

Ma  bisogna  proprio  essere  ciechi  per  non  accorgersi  della  distruzione  sistemica di questa Chiesa allo sfascio dal lato umano, perché quello mistico e sostanziale rinascerà più forte e duraturo che mai, dal momento che il "Perno" ne è il Cristo, Salvatore del mondo. (Cfr. QUI e QUI).


Fonte del dettato di Gesù a Maria Valtorta QUI.

Fonte della lettera a Don Minutella QUI.

martedì 8 gennaio 2019

DATA LIMITE 2019 ‒ Le Rivelazioni di Chico Xavier




Sebirblu, 8 gennaio 2019

Nel 1986 Francisco Cândido Xavier, detto Chico, il famoso medium brasiliano per le cui rivelazioni è stato realizzato il magnifico film "Nosso Lar" (ved. QUI, ma anche QUI e QUI), confidò all'amico e sensitivo Geraldo Lemos Neto, fondatore della sua "Casa" a Pedro Leopoldo (MG), il futuro riservato al nostro pianeta e ai suoi abitanti negli anni futuri.

Tali confidenze furono pubblicate nel maggio 2011 dai noti giornali "Folha Espírita" (Foglio Spiritista) e "Vinha de Luz" (Vigna di Luce).

Quello che segue è il brano profetico più interessante del testo, che nella sua interezza può essere letto nella copia numero 439, anno XXXV del "Folha Espírita" e sul video sottotitolato in italiano qui sotto:




(Narra Geraldo Lemos Neto):

‒ Ho portato con me questo fardello per molto tempo, e sono sempre stato inquieto al pensiero che Chico Xavier non mi avesse esposto tutto ciò che aveva raccontato alla Stampa.

Non esisteva, infatti, uno scopo preciso a quello che sapevo. In base agli scambi avuti con lui e riportati nelle pagine seguenti, ho notato che la mia mente riceveva uno speciale trattamento mnemonico perché non dimenticassi le sue parole profetiche, utili alla testimonianza che nel futuro sarei stato chiamato a rendere.

Sin dal principio ho avuto la grazia di vivere in intimità con Chico; di parlare con lui infinite volte, sino alle ore piccole, su diversi temi di comune interesse riguardanti in prevalenza il Vangelo di Gesù e il tipo di vita degli Esseri disincarnati. Uno dei tanti argomenti affrontati concerneva l'Apocalisse di Giovanni nel Nuovo Testamento.

Da allora, nelle nostre conversazioni, egli mi ha sempre chiarito i lati oscuri con una parola od un'altra, sottolineando questo o quel versetto e rendendomi edotto, pian piano, della "Transizione" dimensionale attraverso cui sta passando la nostra sfera per la sua rigenerazione.

In uno di tali colloqui, essendosi lui ricordato del libro "Brasile, Cuore del Mondo e Paese del Vangelo", dettato dall'Entità Humberto de Campos, gli avevo esternato i miei dubbi sul titolo dell'opera, perché in quel periodo, a metà degli anni '80, il Brasile viveva ancora sotto l'iperinflazione, la povertà, la fame, le grandi differenze sociali, la deregolamentazione economica e politica, per non parlare degli scandali dovuti alla corruzione e all'arretratezza culturale.


Francisco Cândido Xavier, detto Chico

Ricordo come se fosse ieri, l'espressione sorpresa di Chico mentre mi rispondeva:

"Andiamo Geraldinho, ciò che tu vorresti sarebbero dei privilegi sulla nostra Nazione come patria del Vangelo, quando il suo Fondatore, che è Nostro Signore Gesù Cristo, visse nella povertà, attorniato da infermi e bisognosi di ogni genere; conobbe difficoltà e persecuzioni; fu sottoposto a tortura e, pressoché abbandonato dai suoi amici più cari, morì crocifisso tra due ladri?

Non dimenticare che il Fondatore del Vangelo passò da ogni sorta di prove; subì il martirio della croce, anche se poi l'abbandonò per risorgere vincendo la Morte.

Questo dovrebbe servire da guida per il Brasile, come patria del Vangelo. Un giorno rinasceremo dalle ceneri del nostro stesso sacrificio per mostrare a tutti gli uomini il VERO sulla gloriosa immortalità!"

Nella lunga sequenza della nostra conversazione, ho chiesto a Chico cosa intendesse esattamente con il "sacrificio del Brasile". Avrebbe predetto il futuro della nostra nazione e dell'intero globo?

Egli rimase pensoso, come se fosse rapito da visioni lontane, per poi dire una volta rientrato in sé:

"Ti ricordi, Geraldinho, nel libro di Emmanuel, «Il sentiero per la Luce»Nelle ultimissime pagine del testo, al capitolo XXIV, dal titolo "Lo spiritismo e le grandi Transizioni maggiori", Emmanuel (la guida di Xavier; ndt) dichiarava che dal tempo in cui il Cristo compì la Sacra Missione di riscatto dell'umanità, le Potenze Angeliche del nostro sistema solare si sarebbero incontrate di nuovo in prossimità della sfera terrestre per decidere il destino del mondo.




Fu quella la terza occasione in cui il Signore Gesù accolse la richiesta delle Purissime Intelligenze e convocò la solenne assemblea per l'avvenire del pianeta. Ciò che posso dirti Geraldinho è che dopo molte opzioni e disamine, al termine di questo conclave celeste furono proposti diversi suggerimenti.

Ebbene, Emmanuel aveva psicografato questo nel 1938 e sono stato informato, nel frattempo, che quel vertice era già avvenuto.

Esso si tenne nell'anno in cui l'essere umano entrò a far parte della comunità stellare staccandosi dal suolo terrestre e posandosi su quello lunare per la prima volta. L'uomo, con i suoi sforzi, si era guadagnato il diritto e l'opportunità di andare sulla Luna; evento concretizzatosi il 20 luglio 1969.

La Bontà del Cristo stabilì di dare un'ultima possibilità alla Terra, un'ultima dilazione per permettere ai suoi abitanti di crescere e svilupparvi una vera civiltà.

Tutti gli obblighi karmici previsti si sono succeduti fino al termine del ventesimo secolo, ma sono stati poi sospesi dalla Misericordia del Cielo per dare a noi un'ultima possibilità di progresso morale.

È sorprendente la modalità precisa con cui possiamo riconoscere il tempo attuale confrontandolo con i Vangeli e l'Apocalisse, mentre viviamo nella dodicesima ora, ossia nel tempo dell'ultima chiamata."




Gli ho chiesto cos'era stato detto dopo le decisioni supreme del Cristo, e Chico mi ha risposto:

"Nostro Signore ha concesso una moratoria di 50 anni alla società terrena a partire dal 20 luglio 1969, e che quindi termineranno nel luglio 2019.

Gesù ha emanato gli ordini, mentre gli Emissari celesti si sarebbero impegnati più direttamente nel mantenimento della pace tra i popoli e i loro territori nazionali, con l'intento di operare affinché la comunità terrestre fosse più rapidamente integrata al sistema solare ormai interamente trasformato alla fine di questo periodo.

Alcune Potenze Angeliche appartenenti ad altre sfere della nostra compagine di mondi erano rimaste un po' perplesse sull'efficacia di concedere a noi dei tempi supplementari, e fu in quel momento che, nella Sua saggezza, il Cristo, decise di porre una condizione agli uomini e ai paesi che li ospitano.

Secondo il dolce imperio della Sua Volontà, le nazioni più evolute e responsabili avrebbero dovuto imparare a sostenersi vicendevolmente rispettando le reciproche differenze ed astenendosi dall'intraprendere un scontro d'annientamento atomico.

Il genere umano avrebbe dovuto perciò, ad ogni costo, evitare il richiamo ad una Terza Guerra Mondiale. Se, e solamente in questo caso, nel corso di 50 anni gli stati avessero appreso l'arte della convivialità e della fratellanza, evitando la distruzione di un conflitto nucleare, il globo terrestre sarebbe stato infine ammesso nella comunità galattica come pianeta interamente rigenerato.

Nessuno di noi può supporre o anticipare, Geraldinho, i progressi che potrebbero prodursi da questa futura data del luglio 2019. Ci è sufficiente saper difendere la pace tra i nostri paesi più sviluppati e civili!"

Ho quindi domandato a Chico a quali progressi si riferiva e mi ha detto:

"Avremmo la soluzione per tutti i problemi di ordine sociale, come la povertà e la fame che si estinguerebbero. Potremmo scoprire i rimedi per tutte le malattie del corpo fisico per mezzo della ricerca genetica e i progressi della medicina. L'essere umano avrebbe un ampio e assoluto accesso all'informazione e alla cultura che si diffonderebbero ovunque.

I nostri fratelli venuti da altri pianeti più avanzati otterrebbero il permesso da Gesù, il Cristo di presentarsi liberamente e collaborare con noi a viso aperto, offrendoci nuove tecnologie finora inimmaginabili allo stadio attuale dello sviluppo scientifico.




Creeremmo dei dispositivi che faciliterebbero il collegamento con altre dimensioni, rendendo possibili le nostre tanto desiderate conversazioni con gli Esseri trapassati a noi cari. In breve, sarebbe una nuova vita, un nuovo habitat, una tappa gloriosa di spiritualizzazione e di bellezza per il destino del nostro mondo."

È stato allora che, facendomi avvocato del diavolo, gli ho chiesto:

"Chico, fin qui mi hai soltanto parlato della migliore ipotesi: quella in cui l'umanità riuscisse a rimanere in pace fino al termine dei 50 anni. Ma cosa succederebbe se le nazioni entrassero in un conflitto nucleare?"

"Ah! Geraldinho, qualora l'umanità decidesse di seguire il malaugurato cammino della Terza Guerra Mondiale con conseguenze imprevedibili e catastrofiche, in quel frangente Madre Terra, sotto l'egida della "Vita Maggiore" (ossia la compagine degli elementali o spiriti di natura preposti ad agire secondo la "Legge di Causa e di Effetto"; ved. QUI; ndt), reagirebbe con violenza impensabile per i nostri scienziati.

L'essere umano inizierebbe così il "Grande Scontro", ma a terminarlo sarebbero le forze telluriche terrestri, stanche degli abusi umani... e noi ci confronteremmo allora con immani sismi, maremoti ed enormi onde conseguenti agli tsunami.

Vedremmo l'esplosione di vulcani estinti da tantissimo tempo; dovremmo affrontare sferzate di disgeli che farebbero spostare i poli, con effetti tragici sulle zone costiere per l'innalzamento delle acque, e in tale occasione, le ceneri vulcaniche associate alle radiazioni nucleari nocive finirebbero per rendere completamente inabitabili tutte le regioni a nord della sfera planetaria.

A questo processo non si sottrarrebbe il Brasile che, tuttavia, avrebbe degli effetti moderati rispetto ad altre zone, più settentrionali." [...]




Chiosa di Sebirblu

Dagli eventi di ogni tipo in atto ovunque, si nota, senza ombra di dubbio, che ci troviamo già in piena Transizione. I 50 anni di deroga accordataci da Nostro Signore insieme ai "benefattori spirituali" dell'umanità stanno ormai per scadere. Cosa ci riserverà il 2019?

Mancano solo pochi mesi alla data limite indicata da Chico Xavier. Se tutto quanto è stato detto corrisponde a verità, possiamo solo sperare che in questo breve lasso di tempo non deflagri la tanto sbandierata guerra, in modo che, finalmente, davvero questo povero pianeta possa trasformarsi, con l'aiuto di Dio e di tutti i giusti che, nel frattempo, ininterrottamente pregano affinché ciò avvenga.

Traduzione, adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it