lunedì 29 agosto 2022

La Falsa-Chiesa AZZERA pure il MIRACOLO di LORETO!


"La Traslazione della S. Casa di Loreto" di Francis Xavier Weninger - 1876.

AVVISO IMPORTANTE

Prima di esporre il nuovo post, vorrei avvertire gli assidui lettori di aver ricevuto un nuovo drammatico scritto da "Piera", la povera donna vessata tragicamente da entità diaboliche, messo in evidenza al "post scriptum" dell'articolo QUIal fine di un grande APPELLO alla preghiera, e magari al digiuno, per quest'anima travagliata, unitamente a moltissime altre nel mondo nelle sue stesse condizioni. Grazie a tutti.

Vorrei inoltre segnalare che proprio questa sera 29/8, alle ore 21;15, don Minutella su Radio Domina Nostra QUI, o su Facebook QUI, officerà una solenne preghiera di Liberazione per i casi come questo.

Ora proseguo...

Sebirblu, 28 agosto 2022

In occasione della visita di alcuni miei cari amici alla Sacra Casa di Loreto, scrivo queste righe che mi sgorgano dal cuore, a difesa della tradizione millenaria che ancora sostiene gli ardenti veri, coloro che, al di là di qualsiasi congettura umana, ascoltano la Voce dello Spirito nel silenzio della propria "cameretta interiore".

Sì, perché tra le molteplici gravi alterazioni compiute dalla Falsa Chiesa modernista, perpetrate a detrimento della Santa Istituzione fondata da Gesù Cristo, vi è anche quella sulla ritrattazione del Grande Miracolo compiuto dagli Angeli nel traslare l'intera "Dimora di Nazareth" nelle sue cinque peregrinazioni.

Nell'arco dei secoli, sono state davvero tante le testimonianze di santi e mistici che hanno sostenuto la validità di tale prodigio in diverse loro visioni (ad esempio quelle di Katerina Emmerick o di S. Giuseppe da Copertino dei quali accennerò a seguire) avallate pure dal pronunciamento di molti papi (ben 75 dal 1291 al 2013 – partendo da Niccolò IV a Benedetto XVI).


Interno della Sacra Dimora

Le rivelazioni della Beata K. Emmerick

«La famosa suora mistica – per anni immobile nel letto – descrisse la Santa Casa con esattezza, pur senza averla mai vista, dichiarando che lì avvenne l'Annunciazione dell'Angelo a Maria; afferma che essa fu portata via da Nazareth dagli "Angeli", e proprio "in volo", dichiarando risoluta: "Le pareti della Santa Casa di Loreto sono assolutamente le medesime di Nazareth». (Cfr. "Le Rivelazioni di K. Emmerick", ed. Cantagalli, Siena, 1968, I°, p.140).

E in un altro testo ribadisce:


«Ho veduto spesso in visione la traslazione della Santa Casa di Loreto... l'ho vista trasportata sopra il mare da sette Angeli. Non aveva alcun fondamento... Tre di essi la tenevano da una parte e tre dall'altra; il settimo si librava di fronte: v'era una lunga scia di luce sopra di lui...» (Beata K. Emmerick, "Vita di Gesù Cristo e rivelazioni bibliche", cap. IV, par. 2°).


Casa della Beata Katerina Emmerick

Un famoso frate testimone del miracolo di Loreto

Giuseppe da Copertino (1603-1663) è forse il più celebre dei santi che si sollevavano dal suolo. Il frate minore conventuale, originario della provincia di Lecce, levitava spesso mentre celebrava la Messa, ma gli capitava pure di librarsi all'esterno. I suoi voli dall'altare sono stati visti da numerosi fedeli.

Nel libro "Angeli e Mistici", l'angelologo don Marcello Stanzione (ved. QUI) rivela una testimonianza poco nota del santo, ossia il suo rapporto diretto con le Creature Celesti sfociato in una sorprendente rivelazione:

«Tra le molte e gravi angustie della sua vita il frate ebbe spesso la grazia di essere visibilmente confortato dagli Angeli dai quali, specie durante il Santo Sacrificio, lo si vedeva rapito in alto, in estasi da paradiso.

Tuttavia, la visione più importante da ricordare ‒ prosegue l'autore del libro ‒ che ci richiama alla memoria uno dei più discussi prodigi angelici, è quella che lo stesso ebbe durante un pellegrinaggio a Loreto.

Giunto presso le mura di quella città, San Giuseppe da Copertino "dall'alto di un colle da cui si vedeva troneggiare nell'azzurro cielo la superba cupola sotto cui era l'umile casetta di Nazareth, vide aggirarsi numerose schiere d'angeli. Sì che, accennandone al suo compagno di viaggio, gli disse che la Madonna aveva voluto dargli una prova in più della traslazione prodigiosa della sua Santa Casa».


"S. Giuseppe da Copertino" di Ludovico Mazzanti - XVII secolo.

Ma è soprattutto nei tempi recenti che si sono ottenute le prove scientifiche della attendibilità miracolosa degli spostamenti "aerei", contrari ad ogni logica umana, come spiega bene il prof. Emanuele Mor al termine del suo articolo sul Sacro Edificio:

I Fatti

«Siamo nei primi giorni di maggio del 1291. I Turchi hanno preso totale possesso della Terra Santa, dove a Nazareth restano le vestigia di quella "Piccola Struttura" che la tradizione, dai primi secoli dell'era cristiana, indicava quale dimora della Vergine Santa in cui ebbe luogo l'Annuncio angelico e dove visse Gesù.

Il tramando dice che dopo la Risurrezione, gli Apostoli si sarebbero riuniti in quella Casa, dove Pietro avrebbe eretto un altare e celebrato la "frazione del Pane" conforme all'insegnamento del Divino Maestro.

In quello stesso periodo del mese, a duemila chilometri di distanza, sulla collina di Tersatto non lontano da Fiume (l'odierna Rijeka), dei boscaioli vedono una piccola casa che prima non non c'era in quel luogo.

Il fatto  impressiona  molto,  perché  su  quel  colle  scendente al mare  non esistevano né capanne né tanto meno case. La piccola costruzione, posata sul terreno, ha una lunghezza di m. 9,52 ‒ una larghezza di m. 4,10 e un'altezza (all'interno) di m. 4,30.

Di fronte all'entrata c'è un altare di pietra su cui è posata una scultura in legno della Madonna col Bambino: la mano destra di Gesù è levata per benedire. Sopra, sul muro, una Croce greca col Cristo e un'iscrizione: "Gesù di Nazareth, Re dei Giudei".

Oltre all'altare v'è un camino annerito, che ne comprova un lungo uso. Non lontano da questo vano, un armadio scavato nel muro e degli utensili da tavola: "Sembra una Cappella che sia stata abitata", dicono i boscaioli.

Il curato di Tersatto, don Alessandro De Giorgio, viene informato dell'accaduto, ma, molto ammalato, non può muoversi. Gli appare la Madonna che gli attesta essere quella la Sua Casa di Nazareth dove nacque, dove avvenne l'Annuncio dell'Arcangelo Gabriele e dove visse con Gesù.

Gli disse pure che sull'altare l'Apostolo Pietro operò la prima celebrazione dello "spezzar del Pane", e che la statua in legno di cedro era opera di San Luca. Inoltre, come sigillo dell'Apparizione, don Alessandro viene improvvisamente guarito dalla sua infermità.

(Notizie provenienti da uno studio del 1893 di Guillaume Garratt, dell'Università di Cambridge).


Tersatto (Rijeka) - Santuario eretto sul luogo della Traslazione della Santa Casa; ved. QUI)

In quegli anni è signore di Tersatto il conte Nicolò Frangipani, governatore delle tre province di Dalmazia, Croazia e Illiria. Egli invia a Nazareth una commissione di tre persone, tra cui il curato, che può constatare come realmente la Casa di Nazareth con grande stupore dei Turchi sia improvvisamente sparita.

Questa notizia arriva, prima ancora che la spedizione sia di ritorno (un viaggio di duemila chilometri via mare), da pellegrini venienti dalla Terra Santa. Si viene a sapere da costoro che i musulmani ricavano da tempo cospicui profitti dai visitatori della Santa Casa.

Il 10 dicembre 1294 (tre anni e sette mesi esatti dalla miracolosa Traslazione), la casa ri-scompare e viene ritrovata dall'altra parte dell'Adriatico in boschi non lontani da Recanati, di proprietà di una certa signora Lauretta. Alcuni pastori della regione vedono quel mattino una luce abbagliante uscire dalle nubi... Molta gente accorre e certi briganti ne approfittano per derubare i curiosi.

Passano otto mesi, e la Casa di Nazareth una notte sparisce di nuovo collocandosi ad un chilometro e mezzo di distanza, in un campo che appartiene a due fratelli: i conti Stefano e Simone Rinaldi di Antici. Pure loro vorrebbero ricavare giovamento dalle offerte dei forestieri, giungendo per questo ad inoltrare una petizione al pontefice Bonifacio VIII per ottenere il titolo di proprietà.



Ma ecco che, durante un'altra notte del dicembre 1295, la Santa Casa si sposta ancora su una strada che va da Recanati a Porto Recanati, fuori da ogni proprietà, e come sempre si posiziona al suolo, senza fondamenta alcune. I magistrati del posto sono obbligati ad attuare una deviazione del percorso per garantire la viabilità. Anche costoro formano una comitato di sedici nobili e notabili del luogo che inviano al di là dell'Adriatico per sondare l'accaduto.

Il Conte Frangipani, al corrente di quanto avvenuto, mostra al comitato una Cappella da lui edificata in ricordo, con l'iscrizione (ancora esistente): "La Santa Casa della Beatissima Vergine Maria venne da Nazareth a Tersatto il 10 maggio 1291 e si ritirò il 10 dicembre 1294".

Le medesime sedici persone raggiungono poi la Galilea, confermando i risultati del primo sopralluogo: eguali le dimensioni, eguali le pietre della struttura, e si constata nuovamente che "la data di partenza della Casa per la Dalmazia coincide con quella dell'arrivo sulla collina di Tersatto"

.

Ricordo della "Santa Casa" in località Banderuola o Selva della signora Lauretta o Loretta

La Storia recente

Oggi una grande Basilica in marmo bianco, concepita nel XVI secolo dal Bramante, riveste degnamente la piccola-Grande Casa. Migliaia di pellegrini nel corso degli anni hanno lasciato la loro attestazione in questo Santuario dove si sono succeduti molti ed eclatanti prodigi.

Tanti  uomini illustri  hanno scritto su Loreto.  Tra  gli altri  Montaigne,  che lo visitò nel suo "Journal de Voyage en Italie par la Suisse e l'Allemagne", ricordando i fatti suddetti e descrivendo miracoli e riferimenti importanti con i Re di Francia.

Anche papa Giovanni Paolo II volle dare una risposta alla veridicità della Santa Casa recandovisi fin dall'8 settembre 1979 all'inizio del suo Pontificato, e dichiarandosi "felice che l'umile prato di Loreto fosse diventato uno dei più celebri Santuari Mariani d'Italia" aggiungendo poi: "Io vengo a cercare, con l'intercessione di Maria, la Luce!".

Le Prove scientifiche

L'iter delle traslazioni sopra descritte nei loro modi e nei loro tempi non lascia dubbi che, se veridiche, si riferiscano ad avvenimenti scientificamente non spiegabili.

Anche oggi, con le tecnologie più avanzate, la rimozione "in toto" di una casa, pur delle dimensioni di quella di Loreto, presenterebbe enormi difficoltà e questo, perciò, appare tanto più impossibile per l'epoca in cui è avvenuta.

Si pensi a quale lavoro di preparazione e di avanzata tecnologia ha comportato il "taglio a strati" e successiva ricostruzione di alcuni monumenti dell'antico Egitto al fine di salvarli dall'invaso della grande diga di Assuan, per avere un'idea delle serie complessità di queste operazioni.

Si deve quindi dedurre che anche l'ipotesi di una scomposizione dei muri della Casa nei  singoli  blocchi di  pietra  effettuata a Nazareth e ricomposta  prima  in  Dalmazia, e per altre ben quattro volte sulla nostra costa adriatica, dopo duemila chilometri di peregrinazione per terra e per mare, è assolutamente inaccettabile ed urta contro gli eventi verificatisi, quali la simultaneità delle date di ripartenza e di arrivo e la lapide tuttora esistente a Rijeka (ex Fiume).


Ritrovati i resti e le fondamenta di una casa nel centro di Nazareth
che alcuni pensano possa essere quella della Sacra Famiglia. Ved. QUI.


L'analisi della malta, inoltre, come diremo qui di seguito, nei punti dove attualmente tiene unite le pietre, presenta caratteristiche chimiche particolari non riconoscibili dalle persone che nel 1294 avrebbero rimesso insieme i singoli blocchi portati da Nazareth.

Recenti scavi archeologici "in loco" hanno confermato che la Casa risulta posata sul terreno senza fondamenta come voleva la tradizione. Il Grimaldi (cfr. Storia e Arte del Santuario Lauretano, p.24, in Pellegrini a Loreto, ed. Paoline, 1992) conferma in tali indagini archeologiche il ritrovamento di un antico tipo di malta e l'omogeneità della tessitura muraria, e come l'edificio originale risultasse posato su una strada.

Venne scoperta in basso l'esistenza di resti di una necropoli romana del III secolo d.C. sovrapposta a quanto restava di un abitato tardo piceno attraversato in senso Nord-Est da una fossa di scolo, tipico delle strade, riempito di detriti, ossicini di topo e conchiglie di chiocciole di terra.

Tale recente constatazione trova appunto preciso riferimento a documenti del 1531, 1672 e 1751 che attestano come ogni volta che per lavori di manutenzione si dovettero rimuovere le lastre del suolo o il rivestimento esterno, ci si accorse sempre con gran meraviglia, che i muri erano posati sulla terra nuda.

Un cespuglio spinoso, che era sul bordo del selciato nel momento in cui la Casa "si posava", vi rimase imprigionato. Si trovarono così, e furono raccolti, dei piccoli sassi uguali a quelli della strada, residui di ghiande, gusci di lumache, una noce disseccata, della terra polverosa: tutto ciò che era presente al momento dell'impatto (cfr. Colin-Simard, op. cit.).

Ora, appare ovvio che per semplici e sprovveduti che fossero i muratori di quell'epoca non avrebbero certo sistemate le pietre trasportate da Nazareth, a parte la scelta sulla carreggiata, senza pulire almeno il fondo e strappare il cespuglio spinoso.

Il materiale dei muri, di notevole spessore (37,5 cm), venne ripetutamente verificato, e dopo la metà del secolo scorso, come sopra ricordato, fu analizzato con cura (analisi chimiche eseguite a Roma. Cfr. Colin-Simard, op. cit.). Si tratta di due tipi di calcare, l'uno duro, l'altro tenero, di un colore che non si trova in Italia mentre è comune in Palestina e in particolare a Nazareth.

Si è proceduto per questo a confronti accurati compiuti direttamente colà, nel sito originario, su piccoli campioni provenienti da Loreto, e trovando sempre un'identità stupefacente.

I risultati delle indagini analitiche, permisero di accertare come la malta che tiene congiunte le pietre  fosse uniforme  in  tutti i punti  e  risultasse  costituita  da solfato di calcio idrato (gesso) impastato con polvere di carbone di legna secondo una metodica dell'epoca, nota appunto in Palestina, ma mai impiegata in Italia. 


"Sacra Casa di Loreto - dettaglio delle pietre.

Qualora fosse avvenuta una nuova rimessa in opera dei singoli blocchi di pietra, si sarebbe dovuto evidenziare l'impasto usato per la differenza della composizione chimica dalla malta suddetta.

Sono questi controlli scientifici che, ci sembra, dovrebbero in modo definitivo porre fine alla dibattuta questione sulla Traslazione della Casa di Loreto, al di sopra di ogni ricerca documentaria sempre legata alla veridicità di chi scrive.»

Ecco un'intervista al preparatissimo prof. Nicolini.



E invece non è andata così perché, come da denuncia sporta dal prof. Giorgio Nicolini (QUI il pdf), massimo studioso della Santa Dimora di Nazareth, la maggiore e prima opera mistificatrice sul "traslato prodigioso" ‒ da cui sono discese tutte le altre ‒ è stata avviata dal libro pubblicato da padre Giuseppe Santarelli: "La Santa Casa di Loreto", definita dallo stesso querelante "Codice da Vinci Lauretano".

L'esperto prof. Nicolini, infatti, sostiene che per oltre la metà dei suoi contenuti è frutto di fantasiose, romanzesche e inesistenti congetture dissacratorie della Verità, supportate da innumerevoli manipolazioni e falsificazioni storiche e documentali, come direttamente scrisse lui stesso a padre Santarelli. (Ved. QUI).

A seguito di quel primo testo "menzognero" edito nel 2003 venne letteralmente stravolta l'autenticità soprannaturale dei vari trasferimenti e, quel che è peggio, le pseudo ipotesi del "trasporto umano" addotte dall'autore del libro hanno ricevuto l'avallo ufficiale della Chiesa.

Secondo la nuova tesi razional-modernista post Concilio Vaticano II, le mura della Sacra Casa Nazaretana sarebbero solo "sante pietre" disunite e prelevate dalla stessa struttura per poi essere ricostruite in loco... (sic).

Riporto un video dove, a mezzo minuto dall'inizio, don Alessandro M. Minutella, a proposito del pluri-miracolo lauretano, spiega come la Falsa Chiesa, capeggiata da Bergoglio, continui a demolire ogni forma di soprannaturalità, pur di distruggerne le fondamenta volute dal Cristo stesso. 

 


Ecco come il prof. Emanuele Mor conclude l'articolo su esposto:

«Se si consulta la letteratura recente sulla Sacra Casa di Loreto si riscontra la quasi unanimità nell'affermare che le pietre originarie provengono di sicuro da Nazareth, ma sarebbero state trasportate da uomini, anche se non esistono documenti che lo comprovino. 

La "traslazione soprannaturale", secondo tale letteratura, non sarebbe che leggenda e favola. Le prove scientifiche sopra citate vengono misconosciute per incompetenza o volutamente ignorate, se non perfino omesse.

Un fatto è comunque chiaro: due secoli, dalla proclamazione dei "Diritti dell'Uomo", del vecchio Adamo che ha ribattuto il suo "Sì" a Satana e il suo "No" a Dio, hanno consentito la diffusione capillare di questi presupposti ad ogni ceto e livello sociale (illuminismo, razionalismo, modernismo, emancipazione dal dogma e dai tabù...).

In base a tali princìpi, ogni cosa inspiegabile dalla mente umana non può essere vera, non è che favola da raccontare ai pargoli.

Se Dio interviene in qualche miracolo, è sempre, tutt'al più, nell'ordine della ragione. Gli stessi grandi prodigi del Vangelo vengono taciuti, sminuiti, non creduti, se non si spiegano col raziocinio. (Cfr. QUI; ndr).

Gli studiosi della "questione lauretana", ritenendo razionalmente impossibile che una "casa" venga traslata in modo trascendente, come la "montagna" del Vangelo (Mt 17, 14-19), preferiscono optare per la tesi del trasporto materiale, anche se manca ogni documentazione al riguardo.

Non è forse la peggiore forma di apostasia, e un comportamento opposto a quello che Gesù vorrebbe da noi, limitare col nostro razionalismo le possibilità di Dio?

L'orgoglio smisurato dell'uomo decaduto, nel suo nuovo attacco all'Altissimo, non ammette che il divino vada oltre quello che egli giudica possibile! È un peccato mostruoso nei riguardi dell'Eterno Padre!

Signore, perdona! Spirito di Verità illuminaci!»


Il vero papa Benedetto XVI, umilmente inginocchiato nella Santa Casa,
davanti al Tabernacolo che ora è stato tolto.

Chiosa di Sebirblu

Sono quasi vent'anni che il prof. Giorgio Nicolini si batte come un leone per difendere la verità divina sugli "spostamenti" prodigiosi della Sacra Casa di Loreto prima di posizionarsi in quel luogo definitivamente.

Ha scritto con grande determinazione ad ogni ecclesiastico più o meno responsabile della cura della sacra Reliquia giunta nelle Marche per Volontà divina.

I prelati a cui si è rivolto sono importanti funzionari della Chiesa (molto conosciuti in ambito cattolico come si potrà vedere dai link QUI, QUI, QUI e QUIdai quali non ha MAI ricevuto consensi positivi, ANZI, solo asserzioni senza basi di conoscenza valide, reiterando di continuo le tesi ricevute dai predecessori (al seguito di padre Giuseppe Santarelli che, mentendo e falsificando, ha preferito servire il mondo, ossia "Mammona", piuttosto che DIO!).

Ma ormai, purtroppo, con questa pseudo-Chiesa non dobbiamo stupirci più di niente!

Ecco i link più recenti, quelli pubblicati dai due noti vaticanisti Marco Tosatti ed Aldo Maria Valli, QUIQUI e QUI, relativi al tempo in cui è stato sancito ufficialmente, ma in modalità subdola, il decreto abrogativo della festa secolare concernente la "Traslazione" della Sacra Casa di Loreto a firma del card. Robert Sarah, al quale si è rivolto, tramite una missiva aperta nel sito di Tosatti, ancora il prof. Nicolini, QUI.

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte del testo del prof. Emanuele Mor, QUI.


venerdì 26 agosto 2022

Case Infestate e disturbi da Entità. Che fare?




Sebirblu, 25 agosto 2022

Stendo questo articolo per una persona (una certa Piera, ma anche per coloro che si trovano in un frangente simile) la quale mi ha scritto chiedendomi disperatamente aiuto per una infestazione costante in casa sua (da un biennio), dovuta ad entità di bassa lega (ossia barontiche: ved. QUI e QUI) che la fanno spesso inciampare e le impediscono pure di dormire per i forti rumori e i disturbi d'ogni genere da loro causati.

Così scrive:

«... Mi portano via le energie, provocano incidenti e mi hanno fatto gravemente cadere diverse volte, mi provocano dolori fisici alla schiena e alle braccia e gambe, mi aggrediscono. Sono una persona psicologicamente e mentalmente equilibrata e sana, non ho mai sofferto di allucinazioni.

Ho chiesto aiuto alla Chiesa: chi mi ha deriso, chi non mi ha creduto, chi mi voleva mandare dallo psichiatra e chi mi ha dato l'estrema unzione perché pensava che non ne sarei uscita viva. Gli esorcisti sono pochi e se si riesce a raggiungerne uno, riceve una volta ogni due mesi, se va bene.

Sono in una situazione disastrosa. Potrei raccontare mille cose ma voglio essere breve, chiedo cortesemente un aiuto da chi si interessa a questi argomenti o da persone in grado di affrontare situazioni di questo tipo... ». Commento lasciatomi su: "Il Male e le sue Azioni Invisibili" QUI.

Premesso  che  io  non  posso  risponderle  direttamente,  perché  non  mi  ha  inviato  il suo indirizzo e-mail e, non sapendo nulla del motivo per cui è precipitata in tale condizione, posso solo limitarmi a dare qualche suggerimento e alcune ristrette delucidazioni (perché il campo è vastissimo) sul mondo occulto che ci attornia, influenzando di continuo la vita di TUTTI noi.

Il primo consiglio da darle, è quello di rivolgersi a "Radio Domina Nostra" QUI, dove troverà un ottimo e preparatissimo don Alessandro Maria Minutella che di sicuro potrà consigliarla per il meglio al fine di poterla soccorrere spiritualmente.

Ecco un suo video recentissimo:




Traggo dal libro di Amadeus Voldben alcuni passaggi sull'argomento in questione:

Le Influenze che governano la Vita

«Tutto quello che vive, dall'atomo all'uomo ed oltre, possiede in sé una intrinseca energia, una forza naturale di trasformazione e di evoluzione che agisce all'unisono, irradiando ovunque.

Ciascun essere, a sua volta, riceve le emanazioni altrui. È un'azione reciproca che, nell'unità della natura, con le forze di attrazione e di repulsione, collega insieme armonicamente le forze del cosmo e le manifestazioni esistenziali dell'uomo, degli animali, delle piante, dei minerali e dei pianeti.

Noi siamo in comunione col Tutto: la vita si impernia su uno scambio vicendevole che caratterizza l'Armonia dell'Universo. Sono innumerevoli le influenze che si agitano o si esercitano intorno a noi e dentro di noi. (Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).

Ognuno emette la sua carica personale, sorretta dai pensieri che lo animano e dai sentimenti che lo muovono. Siamo investiti dalle radiazioni che l'umanità emana nei vari campi di attività.

Le immagini e le parole sciamano in una pletora di onde pensiero di miliardi di esseri che si incrociano, si inseguono e si espandono per ogni dove, tutto compenetrando.

Sono influssi diretti  e indiretti,  provenienti  non  solo  dagli  individui,  ma  anche da oggetti vicini e lontani con le più svariate origini; energie psichiche di altri esseri, viventi o disincarnati, forme-pensiero positive o negative agenti su tutti i piani. (Cfr. QUIQUI e QUI; ndr).

Il moto universale degli uomini e delle cose si mantiene per mezzo di queste influenze scambievoli e nell'equilibrio dei mondi, costituito da azioni e reazioni.

La natura intera pulsa di vita ed ogni singolo elemento vibra: non esiste nulla di morto. La materia non è fatta di quell'ottuso materialismo su cui sono state basate le più assurde teorie.»




L'uomo, immerso in questo oceano di emanazioni diverse, ne viene profondamente influenzato, a meno che non entri in una maggiore Conoscenza del suo vero potere spirituale e allora, solo in quel momento, saprà come agire e difendersi dalla marea negativa che lo assedia, soprattutto ora. (Ved. QUI, QUI e QUI).

Bisogna sapere che la terza dimensione, in cui ci troviamo con i nostri corpi fisici, è la via centrale nella quale abbiamo chiesto di sperimentare e patire, ante-nascita, a seconda dei "debiti karmici" accumulati in precedenza dovuti a colpe o ad errori, perpetrati sempre contro l'Amore verso gli altri e noi stessi (ad esempio il suicidio; ved. QUI e QUI), o verso la Creazione voluta dall'Altissimo.

Più volte ho parlato della Legge di Causa e di Effetto, su cui si regge ineluttabilmente l'Universo, per cui il nostro comportamento, in pensieri, parole ed opere, diventa determinante per ciò che il futuro riserverà a noi.

Se la semina sarà stata di segno positivo, ossia in amore, abnegazione e altruismo, allora i frutti saranno buoni e copiosi (con gli interessi offertici dalla Bontà del Padre, il famoso "sopravanzo" evangelico); se invece sarà stata di segno negativo, cioè in egoismo, calcolo, odio e via dicendo, allora la sofferenza e l'affanno saranno certi, così come il sovraccarico degli interessi voluti dal Maligno. (Cfr. QUI e QUI).

Ora, la maggior parte delle volte, quando si presentano i casi di infestazione descritti dalla "richiedente aiuto", cioè  "Piera", ci deve pur essere stata una forza iniziale scatenante per provocare il tutto!

Questo "tutto" potrebbe riferirsi ad una vendetta personale di qualcuno (fatture, malefici, ecc.), oppure ad una sprovveduta condotta: partecipazione superficiale a sedute spiritiche o al "gioco" del piattino, detto anche tavola "ouija" (ved. QUI e QUI), ma anche all'uso ed abuso di alcool (ved. QUI) o di sostanze tossiche, al gioco d'azzardo o, comunque, ad abitudini sbagliate riguardanti l'«oro» e la «carne», che sono sempre i due punti base sui cui fa leva il demonio.

Se poi aggiungiamo la consuetudine di utilizzare il pensiero (ved. QUI e QUI) e le parole per bestemmiare, calunniare, criticare, o peggio, inviare maledizioni a destra e a manca, perché si è in ribellione col mondo intero, come possiamo pensare di non attirare le forze avverse e stare tranquilli?

Questi sono solo degli esempi generali,  che non alludono  alla commentatrice, che non conosco, ma è giusto che chiunque, prima di lamentarsi, esamini sé stesso per scoprire in che cosa possa avere sbagliato tanto da scatenare un inferno simile!

Certo, si può senz'altro sbagliare nello scegliere, ad esempio, una abitazione dove sono accaduti eventi truci o delittuosi, oppure farsi regalare o accettare ninnoli, soprammobili, quadri o gioielli nefasti, "VETTORI", come li chiama giustamente don Minutella, di energie nocive, perché "magneti" poderosi per le entità diaboliche.




Ma è doveroso anche dire che molto difficilmente tutto questo potrebbe coinvolgere e travolgere una persona morigerata e spiritualmente pronta, a meno che non si tratti di un "Padre Pio" e allora il discorso diventerebbe un altro...

Dice ancora Amadeus Voldben:

Solo nella Fede è la sicurezza dell'uomo

«Il Cristo, prima di operare una guarigione, chiedeva al malato: "Credi tu?". E dopo, a conferma che la fede aveva operato il prodigio, diceva: "La tua fede ti ha salvato". In altra occasione aveva promesso ai suoi discepoli: "Se credete, farete opere maggiori delle Mie".

La Fede è certezza, forza pensiero capace di muovere le energie invisibili con tale potenza che, davvero, come ha detto Gesù "trasporta le montagne", perché lo Spirito mediante la Fede domina la materia. (Cfr. QUI; ndr).

Le Forze di Luce sono attratte da chi è in grado di estrarre da sé questa energia meravigliosa che opera miracoli. Per questo il Signore, che pure aveva poteri divini, cercava innanzitutto di risvegliare nel malato quella potenzialità insita in lui.

La potenza della Fede è la vera corazza dell'uomo e la più valida sicurezza. Colui che beneficia di questo felice stato di grazia non necessita di null'altro, perché è detentore del più grande tesoro di cui può disporre: quello di muovere gli universi. 

Se avessimo veramente Fede in Dio, non avremmo bisogno di inutili appigli umani, possiederemmo il punto più sicuro dove ancorarci senza eccessive preoccupazioni, né ci affanneremmo tanto per procurarci il cibo e il vestiario o un "tetto" per dormire!

(Quanto è VERO quello che dice l'autore! Ed io posso testimoniarlo realmente con la mia vita personale! Cfr. QUI, come agisce la Provvidenza Divina; ndr).

Nella Fede superiore (basata sulla Conoscenza profonda; ndr) vi è l'autentica potenza e la più salda certezza; ogni altra fede è soltanto un misero surrogato di quella.

Non vi è bene senza la fede in ciò che si opera, NÉ VI È DIFESA E IMMUNITÀ DAI MALEFICI SENZA AMORE!




Se si risponde all'odio altrui col proprio, si fa il gioco di chi vuol male, ed è inutile difendersi con gli scongiuri. RESTANDO SULLO STESSO PIANO di chi lancia i suoi razzi, SI VIENE INESORABILMENTE COLPITI.»

L'altro potente strumento di difesa è la preghiera, di cui la scienza QUI e QUI ha scoperto il valore. Essa è il "rapporto con Dio", intimo, sentito e continuo, ma VANO nel caso di una sequenza ripetitiva di parole SENZA la partecipazione del cuore.

Ecco come ne parla Amadeus Voldben:

«Da ogni pericolo ci si può salvare con la preghiera che è la chiamata in aiuto di forze più potenti, come fa il debole che chiede il soccorso al più forte. "Chiedete e vi sarà dato" dice la Scrittura, quindi, per disperdere le influenze malefiche, la preghiera è il mezzo più potente ed efficace.

Tramite essa, la mente si eleva a più alte vibrazioni, sovrastanti quelle del "nemico", acquisendo così dall'Alto l'aiuto indispensabile all'azione di contrasto per debellarlo.

Le forze contrarie, allora, abbandoneranno l'assalto quando non potranno arrivare al loro scopo, per il semplice motivo che ci si sottrae alla loro bassa frequenza energetica elevando il pensiero a Dio con fede ed umiltà.»

Termino riportando ancora poche parole di Amedeo Rotondi (questo è il vero nome dell'autore) sull'importante utilizzo dell'acqua benedetta (che allontana le entità) e dell'incenso (che eleva la frequenza vibratoria), per bonificare i luoghi contaminati. (Ricordarsi di aprire le vie d'uscita recitando una preghiera, dopo averli usati).

«L'acqua è un elemento molto misterioso (ved. QUI; ndr) che ha indubbie qualità di eliminazione delle energie negative. La sua azione non è soltanto quella di pulire nel senso materiale, ma di purificare anche a livello eterico e psichico. Essa è il veicolo depuratore per antonomasia.

È stato ripetutamente sperimentato che l'acqua assorbe i fluidi dannosi che si trovano in un ambiente. La prova di ciò è stata fatta innaffiando piante e fiori con l'acqua che era stata posta in un recipiente, presso una stanza in cui si svolgevano esperimenti spiritici assai avventati.

Certamente le condizioni ideali per attirare presenze di ogni tipo, anche pericolose, senza alcuna prudenza, né avvedutezza.

Si constatò che tale acqua aveva agito da assorbente di energie, e non proprio delle migliori, se poi si dimostrò essere venefica per le piante e i fiori che vennero con essa innaffiati: le foglie ingiallirono e i fiori appassirono. L'esperimento venne reiterato più volte, sempre col medesimo risultato.»



Conclusione

Completo l'articolo, suggerendo a chi fosse interessato al tema, di ascoltare bene quello che dice don Minutella nel video soprastante, non solo per i diversi casi di disturbo da infestazione occulta, ma soprattutto per quanto riguarda i "Sacramentali" esorcizzati da preti collegati alla Falsa Chiesa e, per questo NON raccomandabili per il loro uso.

Se non si ha la possibilità di avvicinare un sacerdote idoneo, è meglio aspettare una benedizione in diretta, ad opera del coadiutore don Enrico Bernasconi (visto l'attuale impedimento all'ufficio divino di don Alessandro), che viene trasmessa ad intervalli da Radio Domina Nostra.

Raccomando infine a "Piera", se mi legge, di inviarmi il suo indirizzo e-mail, se vuole entrare in contatto con me.

Post scriptum

Gentili lettori, ho ricevuto or ora la risposta di "Piera" con relativo indirizzo da me richiestole. Espongo il suo nuovo drammatico appello nella speranza che qualcuno di voi, visto che l'unione fa la forza, senta nel cuore e nell'anima la spinta di volerla aiutare con la preghiera e magari anche con il digiuno (ved. QUI) come insegnatoci da nostro Signore in Mt.17, 21: "Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno".

La richiesta a Dio, tramite l'intercessione della S.S. Vergine Maria, sarebbe meglio estenderla anche a favore di tutti coloro che si trovano nella medesima situazione.

Grazie a tutti per l'adesione.



Ecco lo scritto accorato di "Piera":

«Caro Signore, ho letto la sua gentile risposta; con un po' di vergogna posso dirle che mi sono commossa, non vorrei sembrarle una sciocca ma di comprensione ne ho ricevuta ben poca.

La mia situazione peggiora di giorno in giorno. Non dormo da due anni. Cerco di farmi forza con le preghiere per esorcismo, se vedesse il libretto è consumato per quante volte lo uso, particolarmente dalle due di notte fino al mattino.

Qui non si tratta solo di rumori ma di entità che non vedo ma sento parlare, mi chiamano in ogni attimo della notte e del giorno. Un altro è fisso e parla, parla tanto ma non mi fa capire ciò che dice; soltanto una volta lo udii dire: "Non ostacolare più il mio principe perché si sta stressando".

Iniziai a gettare acqua benedetta, un poco si allontanava ma subito tornava, poi entravano altri esseri che saltavano sopra il letto, mi chiamavano ripetutamente tutta la notte, erano anche a testa in giù appesi all'armadio. Mi dissi : sono legioni.

Non so chi li abbia mandati, faccio una vita molto semplice, non ho accanto a me persone che vivono immoralmente, non mi occupo di esoterismo.

In questo momento mentre scrivo sento accanto a me quell'essere che mi sbeffeggia e ripete sempre il mio nome, poi in ogni angolo della casa si sentono altri e non pochi che cantano, ballano inviando musiche assordanti.

Se esco di casa mi seguono in ogni luogo, dire che sono disperata è un eufemismo, penso che mi abbiano inviato legioni di anime basse, chi può arrivare a tanto di volere distruggere la vita altrui?

Solo Dio può togliere o donare la vita, gli altri non possono. Potrei andare avanti ancora a scrivere ma capisco che mancherei di educazione.

Dico soltanto che, quando una notte mi aggredirono fisicamente, fu terribile ma non gridai e non mi feci prendere dal panico; ho un carattere ‒ senza presunzione ‒ forte, altri al mio posto sarebbero scappati dalla finestra, ma quando ti tolgono il giusto riposo notturno ci si debilita e, pur avendo coraggio, il corpo è una altra cosa.

Gentile Signore, la ringrazio ancora di avermi letto e avermi risposto, non lo dimenticherò MAI. Mi contatti e mi faccia tutte le domande che possono essere importanti. Ancora un grazie particolare.

Io abito in Roma, una città grande, e nessuno mi ha dato una mano, sto ricevendo aiuto e attenzione unicamente da Lei. Grazie per la Sua Umanità.

                                                                                                            Con stima, Piera …..».


Relazione a cura di Sebirblu.blogspot.it

Brani tratti dal libro di Amadeus Voldben "Le influenze negative‒ Ed. Mediterranee.

lunedì 22 agosto 2022

Bolivia: SCAMPA a PACHAMAMA nel giorno di MARIA!



"Pachamama" di Charles Frizzel

Sebirblu, 22 agosto 2022

Mentre stavo ultimando un post che pubblicherò dopo di questo, la mia attenzione è stata catturata da un articolo di Andrea Cionci del 16 agosto QUI, che efficacemente spiega, in seguito ad una terrificante notizia proveniente dalla Bolivia, come un certo trentenne, di nome Víctor Hugo Mica Alvarez, sia riuscito a scampare alla morte dopo essere stato SEPOLTO VIVO in una bara come sacrificio umano alla "Madre Terra" o PACHAMAMA.

Il giornalista scrive: "Il tentato omicidio si è svolto giovedì scorso, alla vigilia dell'apertura del Festival della Madre Terra, che si svolge ogni 5 agosto a El Alto, nell'ovest del Paese andino. Ne ha scritto «Il Giornale» QUI."

Ora, proprio il 5 di questo mese ho riproposto un importante studio da me svolto sulla Vergine Maria e le relative apparizioni di Medjugorje, QUI, in concomitanza del Suo compleanno (da Lei svelato) e il "Miracolo della Neve" avvenuto a Roma, lo stesso giorno, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, nel lontano 358 d.C.

Che strano Festival dal "fetore di zolfo" è mai questo in Bolivia, ad ogni 5 agosto, celebrato (guarda "caso") in sovrapposizione al genetliaco della Regina dei Cieli? Ma noi sappiamo che Satana non perde MAI un colpo per tentare di umiliare la sua acerrima "Nemica" che, comunque, gli schiaccerà la testa!

Riprende Cionci, assimilando giustamente la figura della Pachamama (cfr. QUI) all'immagine sublime e VERA della Madre SS. ad opera del Falso Profeta, Bergoglio, "con la progressiva sostituzione del culto alla Vergine Maria con quello della Madre Terra".

E conclude l'interessante articolo (tutto da leggere), così:

«Non stupisce, quindi, che la Pachamama, culmine di questo processo inversivo, costituisca l'esatto, speculare contrario della Vergine Maria: una dea incinta truce, nuda, scarna, avara e affamata di sacrifici animali e umani, come dimostrato pochi giorni fa dall'episodio citato.

Se siete cattolici, forse c'è un tantino da preoccuparsi: se Maria ha messo al mondo Cristo,  l'Anti-Maria,  chi  metterà  al  mondo?  Forse  un certo tale  annunciato  da un pezzo, con un "numero telefonico" facile a ricordarsi? Su tutto questo non ci pronunciamo, ma diciamo che le premesse non sembrano delle migliori.»




Ed è proprio la "Dei Genetrix o Deipara", ossia la Madre di Dio, ved. QUI, che mi ha rammentato un evento straordinario accadutomi tanti anni fa a Limana, in provincia di Belluno.

Il mio gruppo ed io, dal momento che soggiornavamo in una vecchia casa rurale ristrutturata alla meglio, eravamo soliti nel mese d'agosto, per le nostre riunioni serali di preghiera, sederci in circolo a ridosso del bianco muro perimetrale della vicinissima chiesetta di "Madonna Parè" ‒ "Deipara", appunto ‒ venerata anche come Protettrice delle partorienti.

Ebbene, in quel lontano venerdì sera, 22 agosto 1986, mentre stavamo terminando le nostre preci col registratore aperto in attesa dell'eventuale intervento della nostra Guida entelica, (significato al post scriptum QUI), abbiamo udito (tutti e sette, quanti eravamo) giungere da tutta la vallata, flebilmente ma distintamente, un suono a festa di molte campane e sommessi canti gregoriani appena percettibili.

Il tutto è rimasto inciso, per quanto in sottofondo, e mentre ci guardavamo stupiti con aria interrogativa, poco dopo è arrivata la risposta dalla suddetta Guida. Ci ha rivelato che quella piccola ed umile chiesetta custodiva una storia molto importante da conoscere, per la quale avremmo dovuto documentarci meglio.

L'indomani, attivandoci per le ricerche, abbiamo scoperto che il giorno precedente ricorreva la festa di Santa Maria Regina Incoronata (ed ecco il motivo del mio scritto attuale, oggi 22 agosto 2022) poi, visitando la biblioteca limanese, abbiamo trovato, almeno a grandi linee, i fatti accaduti durante l'ultima guerra mondiale relativi agli abitanti di quei luoghi.

Vi era implicata soprattutto Giaon, la minuscola frazione dove, attraverso un sentiero che si inerpica tra i boschi, fiancheggiato da capitelli della "via crucis", si raggiunge la bianca chiesina situata su uno spiazzo aperto contornato da rocce antichissime: la mulattiera è la scorciatoia naturale per evitare così di percorrere la tortuosa strada principale che sale verso la Val Morel.

Sull'altura di fronte a Madonna Parè, formata da massi erratici (ved. QUI), si ergono tre grandi croci* di legno, innalzate proprio dall'eremita, leggendario protagonista del luogo.

* (Una delle quali avevamo trovato divelta qualche anno prima, forse da vandali, e con diversi altri membri del gruppo insieme alle loro famiglie – eravamo in 33, proprio l'età in cui fu crocifisso Gesù –  l'abbiamo raddrizzata e rimessa al suo posto, apponendovi anche una piccola targa a ricordo dell'opera compiuta. Infine, abbiamo concluso il tutto con una grande e sentita preghiera di ringraziamento al Padre).




Il monaco solitario si chiamava Giacomo Tison, che si rese famoso soprattutto per la raccolta di elemosine, nel 1842, a pro dei lavori di restauro del piccolo Santuario dove, su una delle pareti interne, Osvaldo Monti lo ritrasse vestito di saio con una conchiglia cucita sul petto, simbolo dei viaggiatori, come avvenne per Santiago... (un altro Giacomo... ma era l'apostolo di Gesù) di Compostela.

Il religioso aveva intrapreso, a piedi, un avventuroso pellegrinaggio in Terra Santa e quando tornò dopo quattordici anni nel luogo lasciato, vi trovò un altro eremita che non volle assolutamente andarsene dalla misera capanna che, nel frattempo, aveva occupato. Da quel momento Giacomo Tison non si vide più.

Ma torniamo all'evento sopra raccontato delle campane.

Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, su esortazione dell'allora arciprete don Paolo Pescosta, la popolazione non solo di Limana, ma di tutte le frazioni limitrofe, formulò un voto impegnandosi ad eseguire gli indispensabili lavori di ripristino dei capitelli della Via Crucis, qualora la Madonna di Parè avesse protetto il territorio comunale dalle pesanti conseguenze dei combattimenti.

L'intera comunità limanese fu preservata amorevolmente dalle insidie belliche ad opera della Madre Santissima. La grazia era arrivata per loro!

Orbene, nella sera solenne dedicata al ringraziamento e all'inaugurazione dei capitelli restaurati, un'imponente processione si snodò tra preghiere, lodi e canti gregoriani, accompagnata dal suggestivo e giocondo scampanio di tutte le campane dei paesini circostanti.



"Santuario di Madonna Parè" - Noi ci eravamo seduti a sinistra, vicini al muro e sotto il campanile.

Ecco perciò spiegato il "prodigio" di quanto il Cielo ci ha concesso di sperimentare, unitamente alla possibilità di venire a conoscenza di tante cose che riguardano la Val Belluna, amata dal giornalista, pittore, drammaturgo ed autore di libri, Dino Buzzati, che di quei luoghi si era davvero "innamorato" fino al punto di scriverne un testo molto particolare nel 1971: "I Miracoli di Val Morel".

Riprendendo quindi il discorso lasciato in sospeso sulla Pachamama, ossia la "Madre Terra", venerata in tutta l'Amazzonia e nella gran parte dei paesi andini, non si può evitare che il pensiero corra alla VERA MADRE, REGINA degli ANGELI e NOSTRA, per eredità divina lasciataci dal Cristo ai piedi della Croce (ved. QUI, QUI e QUI). 

L'una, "egoisticamente" assetata di sangue e di dolore attraverso sacrifici propiziatori che non si compivano solo nell'antichità ma, a quanto pare, anche oggi; l'Altra invece, come giustamente ricorda Cionci, nella veste di "Morenita" o Madonna di Guadalupe, effonde Amore e Compassione continui verso i suoi figli, nel tentativo di condurli il prima possibile alla Conoscenza e al Perdono del suo Gesù, il Cristo Misericordioso, affinché rientrino finalmente sani e salvi nell'originaria Dimora Celeste.

Allora, mentre la Verità si palesa a chi con cuore puro è pronto ad accettarla (vedi i fatti straordinari di Parè or ora esposti), la Falsa-Chiesa capeggiata dal Falso Profeta argentino, in combutta con l'intera sua "cricca" di Vescovi e Cardinali apostati, si permette, in barba a tutti i "ciechi" cattolici, detti anche "Una Cum", di accogliere nei Giardini Vaticani (proprio il 4 ottobre, giorno di San Francesco, Patrono Nazionale) le onoranze e i riti tribali a Pachamama per poi farla entrare nella sacra Basilica di San Pietro, profanandone l'Altare Papale sotto il baldacchino del Bernini e costruito sulla tomba di Pietro martire al tempo di Nerone. (Ved. l'articolo di Cionci QUI).



Che dunque MARIA REGINA, MADRE NOSTRA, della Quale oggi, ripeto, ricorre la celebrazione (che meriterebbe di essere "MAESTOSA" contrariamente a quanto invece ritiene Bergoglio, ved. QUI), accetti questa mia stesura a nome di tutti coloro che la amano, la venerano e a Lei si rivolgono per accelerare l'intervento della Trinità Sacrosanta a favore dell'intera Umanità, attualmente stretta e soffocata dalle spire infernali del Serpente Antico.

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Riferimenti a Parè tratti da QUI.