venerdì 28 ottobre 2022

Halloween? Trappola Pericolosa per Ignari e Stolti




Sebirblu, 28 ottobre 2022

Ecco un articolo destinato a far riflettere coloro che ancora si ostinano, inconsapevoli e superficiali, ad incoraggiare e a sostenere l'idea che "non ci sia nulla di male" a partecipare ai festeggiamenti del giorno di fine ottobre, il più tenebroso dell'anno. (Ved. anche QUI, QUI, QUI e QUI).

Ricordo a tutti, nonostante la diffusa e "ben congegnata" favola della NON esistenza del Maligno, come questi, invece, sia presente nella nostra vita beffandosi di noi e portandoci "allegramente" nel baratro dove lui risiede. (Cfr. QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).

È possibile evitare questo? Sì! Ma solo se ognuno si decide a prendere coscienza (possibilmente prima che il mondo ci cada addosso...) della Vera Realtà dietro le apparenze illusorie che ci circondano. (Ved. QUI, QUIQUI e QUI).




La "festa" di Halloween va al di là di quanto in questi giorni viene ricordato da taluni, ossia il fatto di essere in piena opposizione al Cristianesimo.

Il capovolgimento del mondo, che è stato a lungo sognato dai filosofi nichilisti e dagli occultisti neri di ogni tipologia e natura, sovvertendone l'ordine per renderlo dominio non del Creatore ma del Suo opposto antitetico ‒ cioè il Male personificato e reso cosmico ‒ è un obiettivo dichiarato e mai smentito. (Cfr. QUI; ndr).

Se ci possiamo lamentare di silenzi o di tentativi di coprire falsamente tante dottrine e ideologie, siamo impotenti sul ribaltamento operato con Halloween: esso è descritto molto bene nei dettami dei falsi maestri, presso le loro sette.

Basta leggere qualche manuale, persino online: vi si troverà a chiarissime lettere il messaggio in cui viene esaltato il Demonio, l'avversario di Dio, invocato e osannato dai satanisti.

Qualcuno  potrà  già  pensare che siamo  i  soliti  esagerati.  Cosa potrà mai accadere a chi festeggia Halloween? Suvvia, non vorrete farci credere che una festicciola così ingenua possa procurare danni?

Infatti, Halloween non procura unicamente danni, è essa stessa un danno e ben più grave di ciò che possiamo soltanto lontanamente immaginare. Proviamo a togliere il rivestimento esteriore alla festa e andiamo al suo cuore e nucleo essenziale.

Corinaldo (AN), il luogo natale (guarda caso! Ndr) di S. Maria Goretti, la Santa della Purezza, quattro anni fa ha dato il via alla XXI edizione di "Halloween: La festa delle streghe" (QUI e QUI), con tante attrazioni.

Il paese marchigiano si è sempre vantato di esserne la capitale italiana con tanto di "radio Halloween", annunciante esibizioni di aspiranti pitonesse, labirinti misteriosi, narrazione di fiabe oscure e super finale: "magic night e rogo della strega"...

"Purtroppo... però, a siffatta gravissima sfida al Regno dei Cieli, ha fatto seguito, poco più di un mese dopo, nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018, la terribile tragedia della discoteca "Lanterna Azzurra" con 6 vittime e moltissimi feriti... ved. QUI; ndr."

Una casualità?...




[Ultimissima notizia: purtroppo a questo video ne devo aggiungere un altro per una tragedia analoga e ben peggiore, accaduta a Seoul (in Corea del Sud) proprio mentre ripubblicavo questo post. Il bilancio finora è di 153 morti, in maggioranza giovani, per arresto cardio-circolatorio.]


La festività del 31 ottobre è la data più tipica della cultura celtica e satanica. In quella notte si attua uno dei quattro sabba delle streghe.

I primi tre scandivano il tempo delle stagioni buone: il risveglio della terra dopo l'inverno, il tempo della semina, il tempo della raccolta delle messi. Il quarto segnava l'arrivo dell'inverno con la "sconfitta" del sole e l'arrivo del freddo, fame e morte.

La festa cattolica di "Tutti i Santi" era stata voluta da papa Gregorio IV nell'anno 840 e cadeva nel mese di maggio. Nel 1048 Odilone di Cluny decise di spostare tale celebrazione all'inizio di novembre al fine di eliminare il culto a Samhain, togliendo le feste pagane e sostituendole con altre cristiane, nel medesimo giorno.

La ricorrenza di Halloween è stata riproposta solo in tempi recenti per contrastare, a sua volta, quella cristiana di "Ognissanti".

Il termine "Halloween" è la forma contratta dell'espressione inglese "All Hallows Eve", che letteralmente significa vigilia d'Ognissanti. Per il mondo occulto è la data più magica dell'anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico. [...]

Per i satanisti e le megère non è uno scherzo. Il 31 ottobre è il giorno più importante per loro: è il compleanno di Lucifero. Halloween è la celebrazione della morte.

Le streghe, vere adoratrici di Satana, restano incinte appositamente per sacrificare il proprio neonato in quella notte.

Nel medioevo c'era stato il grande ritorno della magia: fattucchiere a cavallo delle loro scope (simboli fallici) che in quell'occasione assumevano erbe allucinogene e che, nude, facevano viaggi in trance. Molte narrazioni riportano le notti del sabba con toni fantastici e orripilanti.




Il 19 ottobre 2009 la diocesi di San Bernardo (Cile) ha rilanciato le dichiarazioni di Cristina Kneer Vidal, ex satanista di origine statunitense, tratte dal quotidiano "El Norte".

La Kneer abitante a Hermosillo, Sonora, nella sua descrizione si mostrava molto preoccupata del fatto che ogni 31 ottobre decine di bambini venivano uccisi in tutto il Messico dalle sette sataniche. In quella notte veniva celebrata la "messa nera" che, officiata in un campo o in edifici chiusi fortemente protetti, iniziava con l'invocazione a Satana.

A metà "celebrazione" venivano macellati animali come gatti, cani e, quando la messa era molto importante come la notte di Halloween, erano frequenti i sacrifici umani (che non riporto nei dettagli raccapriccianti perché ognuno, se vuole, può leggerli nel sito di provenienza). [...]

Il 31 ottobre si inaugura il nuovo anno luciferino: "È come il compleanno del Diavolo" ‒ dice la Kneer. Nella notte di Halloween molti satanisti nascondono nei dolci e nella frutta che regalano ai bambini droghe, veleno o chiodi. La testimonianza della Kneer, confermata da altre persone, cancella i dubbi residui su cosa sia in realtà questa ricorrenza.

In un'intervista, padre Gabriele Amorth, scomparso nel 2016, si è espresso così: "Festeggiare Halloween è rendere un osanna al demonio, il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona.

Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni ed agitati, di ragazzi ossessionati e depressi dediti al vandalismo e potenzialmente suicidi...'' (Cfr. QUI; ndr).

"La festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco. L'astuzia del diavolo sta proprio qui. Se ci fate caso tutto viene presentato sotto un aspetto ludico... innocente."

L'affondo di padre Amorth è sui genitori che accettano passivamente: "Non sanno più educare i figli."




Ma la voce di questo famoso esorcista non è l'unica. Don Oreste Benzi richiama "educatori e responsabili della società affinché scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri ambigui o addirittura ad alto rischio perché segreti o riservati", e invita "il mondo cattolico a non promuovere in nessun modo questa ricorrenza".

Egli così prosegue: "il 31 ottobre si compiono riti satanici in chiese sconsacrate e cimiteri. Si rubano Ostie Sante e si profanano luoghi della tradizione cristiana".

A causa delle sue radici Halloween può aprire una porta all'influsso oscuro nella vita delle persone: paura, morte, spiriti, violenza, demòni. (Cfr. QUI e QUI; ndr).

Introduce i bambini  alla  stregoneria,  rendendoli  vulnerabili,  con  l'insegnare  loro che  è  cosa  buona  giocare con oggetti tenebrosi,  assuefacendoli  all'idea di accettare il Male piuttosto che combatterlo. Li anestetizza, presentando loro come divertenti e scherzose, pratiche che di innocente non hanno nulla. [...]

Se molte letture e visioni – come i messaggi subliminali – modellano la mente, si può soltanto supporre cosa possa accadere di fronte a temi come l'horror, il macabro, il mistero nella psiche fragile e ricettiva dei bambini e dei ragazzi nel delicato periodo della crescita. (Cfr. QUI; ndr).

Nutriamo invece il loro intelletto con buone letture, con visioni positive sia per affrontare meglio la vita, sia per dormire più tranquilli. [...]

Se incominciamo a notare la drammatica realtà del numero di piccoli e giovanissimi sotto terapia in costante e preoccupante aumento esponenziale, qualche interrogativo dovremmo porcelo.

Di quest'ampia aneddotica fanno parte casi con disturbi scatenati da irrequietezze, paure, sonni agitati e convulsi, comportamenti anomali, aggressività apparentemente immotivate. 

Quando si sente la testimonianza di fanciulli su quanto accade loro dopo la visione di un film horror o dopo la partecipazione a sedute spiritiche si rimane colpiti: sonni disturbati, incubi, ossessioni nel sentire rumori notturni e nei casi peggiori, forme di profonda ansia.


 Corinaldo (AN) - Halloween 2017 - madre e figlia 

Purtroppo i genitori non comprendono subito i motivi del disagio, né immaginano quali problemi si possano scatenare in futuro a distanza di anni. Sono purtroppo i soggetti più deboli che ne subiscono le conseguenze peggiori.

A chi dubitasse di tali conseguenze, occorre ricordare che la psiche umana ingloba eventi collegati a forti emozioni incamerandoli nel profondo: da lì condizionano poi, nel bene o nel male, l'esistenza psichica. (Cfr. QUI; ndr).

Gli esorcisti potranno confermare la tendenza in aumento di soggetti sempre più giovani che ricorrono a loro per disturbi e possessioni causati da infiltrazioni maligne in occasione di riti, magie, uso della tavola ouija, iniziazioni, culti demoniaci ecc.

Se padre Amorth, come profondo conoscitore in questo campo, ha speso durissime parole contro Halloween, è certo che avrà avuto modo di constatare che il fenomeno è davvero preoccupante e generalmente sottovalutato.

Ha rivelato che "parlando direttamente con il demonio" questi gli confermava dove preferiva insinuarsi, visto che lui di tecniche persuasive, invasive ed ossessive se ne intende. E la preferenza andava ai contesti lugubri e macabri...

L'influsso condizionante del modo di agire comune, la sdolcinatezza che rende Halloween qualcosa di carino, i genitori che pur di vedere i figli contenti di seguire tutto quello che gli altri fanno diventano incapaci di distinguere il Bene dal Male sono tutti elementi che concorrono al successo dell'«Evento Halloween».

Gli adulti diventano molto teneri con i bambini che disegnano mostri, scheletri, vampiri e fantasmi. A tutto questo aggiungiamo l'incapacità genitoriale, non priva di sensi di colpa pregressi, di saper pronunciare la parola "no" di fronte alle richieste inaccettabili dei figli.

(Ha preso piede poi, negli ultimi anni, la tendenza ad inserire il "fenomeno sociale" del 31 ottobre nelle strutture religiose di tutta la Penisola, quasi a renderlo innocuo ed ammissibile; ndr).

Realizzare mascherate di Halloween in oratori e sale parrocchiali ha prodotto solo un grande equivoco. Non serve a nulla, anzi è peggiorativo: non si rimuove l'essenza stessa della festa, se di festa si tratta.

L'unico fatto di portarla in ambienti sacri e protetti non toglie l'elemento demoniaco insito in essa. Quando viene versato e offerto del vino avvelenato a qualcuno, non è che la sua inconsapevolezza lo salvi dalla morte. Berlo fa male e basta.

Non si fa festa con il Diavolo! Questa consuetudine va semplicemente smantellata e dimenticata, facendo opera di educazione. È necessario indirizzare i nostri figli a fare qualcos'altro, proponendo cose belle e festose nel contenuto e nell'espressione.




L'ultima cosa che vale la pena di osservare riguarda il fattore didattico: genitori, insegnanti, catechisti non devono far finta di nulla o sottovalutare i pericoli.

Nelle scuole materne si preparano i piccoli ad Halloween iniziandoli all'orrore: chi conosce un po' di pedagogia seria sa benissimo quanto sia anti-educativo. Maestre ed insegnanti sembrano aver perso il senso della misura e della ragionevolezza.

Va diffusa una nuova ri-evangelizzazione (a costo di cominciare da zero). Occorre ripresentare la tradizione cristiana delle festività, in primis quella di "Tutti i Santi", che ha valore propedeutico: canta la gioia, veste le persone simbolicamente di bianco, il colore della luce, della vittoria, della vita in opposizione al nero, colore delle tenebre e della notte, simbolo di morte e di sconfitta.

In qualche realtà la nuova idea si sta facendo largo. Con fatica, è vero, ma è un segno di speranza. Contro la scristianizzazione lodiamo chi va contro corrente e non si vergogna di essere cristiano, senza clamore ma con decisione.

Agli educatori non credenti vorrei suggerire il concetto che Halloween è una festa in cui il condizionamento sociale e gli interessi economici dominano e la esaltano.

Non è forse il caso di operare una riflessione più profonda? È vera festa dove si rincorre il male dell'altro, dove la paura è padrona, dove ci si trasforma nei simboli scheletrici e orridi della morte, dove le persone vivono le proprie notti inquiete? 

Gesù non ha mai turbato il sonno di nessuno, il Demonio sì.

Qui di seguito, l'intervento recentissimo di don Alessandro Minutella.



Post Scriptum

Ed ecco in un video la testimonianza diretta di un ex satanista che, con l'aiuto del Padre Eterno, è riuscito a salvarsi dal gorgo infernale che lo aveva già afferrato dando testimonianza pubblica di quanto succede, purtroppo, durante il periodo di Halloween. 



Relazione abbreviata e adattamento libero di Sebirblu.blogspot.it


lunedì 24 ottobre 2022

Ratzinger rinvia a Geremia per dire: "SONO IMPEDITO"




Sebirblu, 22 ottobre 2022

Già in altri tre sorprendenti articoli, QUI, QUI e QUI, ho parlato della clamorosa inchiesta svolta per ben due anni dal bravo giornalista Andrea Cionci, di "Libero Quotidiano" e "Roma It", concernente il "Codice Ratzinger", termine da lui concepito e scelto come titolo sul proprio libro bestseller, per definire il geniale sistema utilizzato da papa Benedetto XVI onde comunicare col mondo esterno, visto il suo stato di "sede impedita", cioè prigioniero dei "Poteri forti massonici" dopo essere stato "sospinto" a dimettersi. (Cfr. QUI, QUI, QUI e QUI).

Questo scritto di Cionci è, secondo me, il più risolutivo, in quanto proprio Benedetto XVI avrebbe fatto sapere, specialmente in risposta a don Alessandro Minutella e ai sette sacerdoti a lui aggregatisi, che il VERO PAPA è con loro e li incoraggia, sebbene NON POSSA esprimersi. (Cfr. QUI). Ecco quindi il suo pensiero:





Dal libro di Geremia,
il Codice Ratzinger definitivo di Benedetto XVI:
"Io sono impedito"


«Quanto state per leggere ha rilevanza storica: il Santo Padre Benedetto XVI, in sede impedita dal 2013, in questi giorni sta drammaticamente intensificando i suoi messaggi in Codice Ratzinger e ne ha appena inviato uno clamoroso, inequivocabile e definitivo.

Perché avviene questo? Circa due settimane fa, Mons. Gänswein, in una telefonata con un sacerdote bergogliano tedesco, si è espresso con una serie di frasi che, all'apparenza, sembravano parole durissime verso don Minutella e gli altri sette sacerdoti fedeli a Benedetto, del Sodalizio Sacerdotale Mariano, mentre invece, a una lettura più attenta, tali espressioni si sono rivelate dei clamorosi elogi verso questi preti-eroi.

Ad esempio, Mons. Gänswein ha dichiarato che Don Minutella è "teologicamente pazzo", ma, visto che Gesù vieta esplicitamente di dare del pazzo al proprio fratello, pena l'essere gettati nella Geenna (Matteo, 5,22), questa espressione riprende univocamente la "follia in Cristo", tema teologico – appunto – di cui parla San Paolo nella I Lettera ai Corinzi (4,10). QUI.

Alcuni degli otto sacerdoti del Sodalizio Mariano sono però rimasti abbastanza scossi da questa bordata di Codici Ratzinger (di seguito il video; ndr) e allora il Santo Padre Benedetto ha deciso di calcare la penna – per quello che gli è consentito dal suo stato giuridico di prigionia – per rassicurarli, facendo piazza pulita degli ultimi dubbi.



E così, giovedì scorso, ha inviato alla Lumsa (Università di Roma; ndr) il fedelissimo Mons. Georg Gänswein alla presentazione del libro del matematico ateo Piergiorgio Odifreddi corredato con qualche pagina di Benedetto XVI, di cui abbiamo già scritto QUI.

Innanzitutto, l'arcivescovo Gänswein ha esordito con una meravigliosa anfibologia: "Prima di venire qui ho pregato con Papa Benedetto, come ogni sacerdote cattolico fa, i vespri. E questo dice tutto", QUI.

Infatti: dice tutto. La sapiente costruzione della frase, fa sì che possa essere intesa perfettamente anche come: "Prima di venire qui, ho pregato i vespri, come fa un vero sacerdote cattolico, cioè IN UNIONE CON PAPA BENEDETTO".

Quindi, sta dicendo ai preti del Sodalizio che fanno bene a restare "una cum" papa Benedicto. QUI, per leggere l'intera trattazione della frase, con il contributo del prof. Gian Matteo Corrias.

Ma entriamo nel vivo e lasciamo proseguire Mons. Gänswein, come da video QUI, "Papa Ratzinger mi ha detto per prima cosa:

«Lei non faccia un saluto istituzionale, ma un saluto personale da parte mia e dica a tutti: "Non ho meritato questa illustre lista di presentatori".

Io (prosegue Gänswein; ndr) gli ho detto: "Santo Padre, se riferisco questo non mi credono, però obbedisco" (e il Papa ha risposto; ndr): «O credete o non credete, se non credete leggete, o Geremia o Isaia. Non dico quale versetto e capitolo, ma lì è la risposta»".

Ormai avvezzi al linguaggio del Santo Padre, abbiamo colto al volo il riferimento alla Scrittura, tipico del Codice Ratzinger che, come sapete, ricalca in toto il metodo comunicativo di Gesù, QUI.

Vi lasciamo immaginare il sobbalzo quando, al capitolo 36, versetto 5, lo scrivente ha letto la frase:

"Quindi Geremia ordinò a Baruc:
 «IO SONO IMPEDITO e non 
posso andare nel tempio del Signore».

Il Santo Padre, del quale da due anni diciamo che è in sede impedita, ha scelto fra 73 libri biblici l'unico in cui compare l'espressione «io sono impedito».

Guarda caso, questa è esattamente la chiarificazione finale di cui avevano bisogno i sacerdoti del Sodalizio Mariano e tutti gli altri veri cattolici che pregano in unione con papa Benedetto (e NON come gli "una cum di papa Franciscus"; ndr).



Ma, ora, allacciate le cinture perché il Codice Ratzinger diventa ancora più strepitoso.

Rammentate cos'ha precisato papa Benedetto? "Non merito quella illustre lista di presentatori".

No, in effetti non si meritava proprio di essere presentato, fra gli altri, dal super-ateo Paolo Flores d'Arcais che, nel suo libello "La sfida oscurantista di Ratzinger" del 2010 ecco come osava parlare del Santo Padre Benedetto XVI:

"Contro lo sfondo di virile austerità di Giovanni Paolo II assumono pesantissimo rilievo le svenevoli attenzioni dell'arcigno teologo tedesco per estenuanti frivolezze estetiche, dagli elaborati e sontuosi berretti, alle babbucce rosse, a un segretario che sembra uscito da Beverly Hills".

Vi rendete conto?

Forse, Papa Benedetto non meritava nemmeno che l'iper-ateo Odifreddi presentasse il suo libro – quasi un monologo – come uno scambio paritario col Santo Padre, dato che su 150 pagine di verbose riflessioni del matematico, quelle di papa Benedetto in risposta sono meno di una ventina, di cui la metà circa, biglietti di auguri.

Peraltro, Odifreddi dopo la pubblicazione di questo articolo, QUI, non ha detto o fatto nulla per soccorrere il suo "amico papa" in sede impedita, ma ha ignorato bellamente la questione.

Né Benedetto XVI meritava di essere presentato dal "gayfriendlyssimo" Mons. Vincenzo Paglia, il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che si è fatto ritrarre nudo in un affresco omo-erotico nella cattedrale di Terni, e che non mette minimamente in discussione la legge 194 sull'aborto, come leggete QUI.

Né  forse si meritava di essere  presentato dal vaticanista del Tg1  Fabio Zavattaro che, come tutti gli altri vaticanisti del resto, finge di non sapere nulla della annosa e stranota "Magna Quaestio".  Ma... quindi?

ALLORA, PAPA BENEDETTO XVI NON STAVA FACENDO UN COMPLIMENTO AI RELATORI?   NO. STAVA DICENDO LA VERITÀ (COME SEMPRE).


Rembrandt van Rjin (1630)
"Il profeta Geremia piange la distruzione di Gerusalemme"


Torniamo al libro di Geremia, ed ecco cosa si trova sui "presentatori": – Il Signore mi disse: «Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, non volgerei lo sguardo verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano!» (15,1).

Oppure:  «Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme,  dai  monti e dal meridione, presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di ringraziamento nel Tempio del Signore. Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà» (17,26).

E ancora: «Poi venite e vi presentate davanti a me in questo Tempio, sul quale è invocato il Mio Nome, e dite: "Siamo salvi!", e poi continuate a compiere tutti questi abomini.» (7,10).

Ecco perché il Santo Padre non meritava quei "presentatori" che giovedi alla Lumsa si sperticavano in salamelecchi verso il Papa emerito, lasciandolo però tranquillamente impedito.

Dal  momento  che,  fra  i  relatori,  il direttore del  Tg2  Gennaro  Sangiuliano  è  però un galantuomo e un valentissimo professionista, gli chiediamo ufficialmente di dare spazio a tale questione ormai molto conosciuta per non passare alla storia come i "presentatori" descritti dal profeta Geremia e da Benedetto XVI. Il medesimo invito lo rivolgiamo al Prof. Bonini, stimato rettore della Lumsa. 

  
Barolomeo Gennari - "Il profeta Isaia"


Ma adesso andiamo al secondo Libro dell'Antico Testamento citato dal Papa, quello di Isaia che non parla di impedimento, ma riporta ben 14 volte la parola "prigioniero" o "prigionieri".

Ricorre continuamente il tema della loro vittoriosa scarcerazione. – I prigionieri che devono uscire dalle tenebre: «Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre» (42,6).

Sembra proprio un chiarissimo invito a quei sacerdoti fedeli a Benedetto, che però vivono ancora nel nascondimento, ad uscire dalle tenebre e a gridare la verità, cioè che il papa è solo Benedetto XVI.

Ancora, i prigionieri liberati metteranno in prigione i loro carcerieri: «... così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari» (14,2).

Pare un cenno al ribaltamento canonico-escatologico che porterà all'annullamento dell'antipapato di Bergoglio... ma ci ha colpito un punto, in particolare al cap. 51, versetto 14:


«Il prigioniero sarà presto liberato;
egli non morirà nella fossa, né mancherà di pane».


In sintesi: il papa ha dichiarato di essere impedito, ma il prigioniero (lui stesso) sarà presto liberato (immaginiamo come), ma non sarà dimenticato nella 'fossa', né farà mancare quello che serve in modo necessario, ciò che chiedono i sacerdoti e i credenti fedeli al vero Papa (il Pane; ndr). I prigionieri, cioè i veri cattolici, saranno liberati e il Signore farà giustizia.

Ora, anche Voi, come precisa il Santo Padre Benedetto XVI, «potete credere o non credere»: i bergogliani e gli "una cum" potranno dire che "è solo un caso", che "l'emerito non ha specificato il capitolo o il versetto", che "si vuole leggere solo quello che fa comodo".... E va benissimo così, perché il Papa, il Vicario di Cristo, non ha affatto bisogno di costoro.

Abbiamo quindi l'ennesima conferma che il Codice Ratzinger – inteso come corpus delle dichiarazioni velate del Santo Padre (o anfibologie; ndr) – è uno strumento di conversione, un seme di verità che attecchisce solo in chi ha "orecchie per intendere".

E, davvero, per non comprendere questi messaggi ormai clamorosamente patenti bisogna essere veramente duri d'orecchio, in completa malafede, o totalmente accecati.»


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A conclusione pubblico il recente video dell'intervista fatta ad Andrea Cionci da "Ancora Italia Tv" proprio su questo tema e, comunque, in una panoramica generale di tutto il suo operato che si trova dettagliatamente scritta QUI, fino a piè pagina. 



Aggiungo anche quest'altro di Arnaldo Vitangeli dal suo canale "Lafinanzasulweb":




Infine, anche se lo inserisco oggi, 22 novembre 2022, a distanza di un mese esatto da questo articolo, pubblico con grande gioia il video di don Minutella, dedicato ai suoi nemici, dove ha inserito la clip dell'intervento di Mons. Gänswein alla presentazione del libro di Odifreddi.

Per tutto questo tempo ho sempre sperato che il nostro caro don Alessandro parlasse di questa vicenda, affinché si convincesse meglio della realtà della "sede impedita" in cui è costretto Papa Ratzinger, poi... grazie alla vigorosa smentita del Segretario di Benedetto XVI sulla falsa lettera ricevuta dallo stesso 'don' (di cui ho parlato QUI), ne ha preso piena coscienza come dichiara nel filmato.




Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte: liberoquotidiano.it


giovedì 20 ottobre 2022

Le malerbe infestanti hanno invaso Chiesa e Mondo!


John Everett Millais (1829-1896)

"ma mentre tutti dormivano venne il nemico,
seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò."
(Mt. 13, 24-30)


Sebirblu, 18 ottobre 2022

Quando le malerbe invadono i campi e il contadino cerca di arginarle con tutti i mezzi, alla fine deve passare alle maniere drastiche per espellerle e bonificare i terreni.

Ho appreso da un sito americano che l'«Hordeum Jubatum» detto anche «orzo coda di volpe o setaria» come da immagine qui sotto, è una pianta infestante che cresce specialmente in terreni salini ed è molto pericolosa per i pascoli dove vanno a nutrirsi mucche o cavalli.

Gli animali la gradiscono ma le sue lunghe "lame o barbe taglienti" si conficcano nelle mucose della bocca o dell'esofago causando loro ferite che si infettano, conducendoli talvolta addirittura alla morte.

Quest'erba ospita anche dei virus provenienti dalla ruggine dei cereali e causa gravi danni alle colture che ne sono toccate. Secondo un agronomo, la sua presenza nei campi è un segno preciso del pessimo stato del suolo. È l'ultima pianta a crescervi prima che non vi sorga più nulla.

Infine,  è  terribilmente  difficoltoso combatterne in modo naturale  la proliferazione, a meno che non si usino diserbanti chimici ancora più nocivi per la pastura e le coltivazioni.



Il mondo d'oggi è paragonabile ai pascoli infestati dall'«Hordeum jubatum». Nel corso dei millenni si è avuto sempre un consenso generale su ciò che è moralmente giusto e quello che è male in quasi tutte le culture.

Adesso questa distinzione non esiste più, in particolare negli ultimi due secoli, partendo dalla Rivoluzione francese (1789) e dall'«Illuminismo», l'erba infestante della Massoneria, dopo un po' infiltrata dal Sionismo talmudico, è andata sempre più radicandosi nell'habitat planetario contaminando ogni cosa.

Così, ci ritroviamo nello stato in cui l'aberrazione è norma: il male è diventato bene e il bene, male. È l'ora dell'anarchia!

Anche nella Chiesa è accaduto lo stesso. Malgrado il primo documento di condanna ai "liberi muratori" sia arrivato da parte di Clemente XII nel 1738, a cui ne sono seguiti altri, fino al culmine raggiunto nel 1917 con il Diritto Canonico che comminava la scomunica ipso facto agli iscritti alle logge, gli ecclesiastici massoni sono riusciti sempre più ad infiltrarsi nella Sacra Istituzione. (Cfr. QUI e QUI).



Bergoglio con i componenti del B'nai B'rith e il Rabbi Alejandro Avruj


In un discorso alla Curia romana del 20 dicembre 2010, QUI, papa Benedetto XVI comparava la nostra epoca a quella del crollo dell'Impero romano:

«Excita, Domine, potentiam tuam, et veni»(ossia «Ridesta, Signore, la tua Potenza e vieni»). Sono invocazioni formulate probabilmente nel periodo del tramonto dell'Impero Romano». 

Allora come oggi si disgregava quel consenso etico senza cui «le strutture giuridiche e politiche non funzionano».

«Il disfacimento degli ordinamenti portanti del diritto e degli atteggiamenti morali di fondo, che ad essi davano forza, provocavano la rottura degli argini che fino a quel momento avevano protetto la convivenza pacifica tra gli uomini.

Il sole stava tramontando sulla totalità del mondo. Frequenti cataclismi naturali aumentavano ancora questa esperienza di insicurezza. Non si vedeva alcuna forza che potesse porre un freno a tale declino. Tanto più insistente era l'invocazione della Potenza propria di Dio: che Egli venisse a proteggere gli uomini da tutte queste minacce.»

La voce del Papa era sommessa ma il tono estremamente solenne: «È in gioco il futuro del mondo».

E l'allora cardinale Karol Wojtyla, il 9 novembre 1976 al Congresso eucaristico della Pennsylvania, rivolto a vescovi e cardinali, diceva:

«Ci troviamo oggi di fronte al più grande combattimento che l'umanità abbia mai visto. Non penso che la comunità cristiana l'abbia compreso totalmente. Siamo oggi di fronte alla lotta finale tra la Chiesa e l'anti-Chiesa, tra il Vangelo e l'anti-Vangelo».

Giovanni Paolo II, con le sue parole profetiche, sembra proprio alludere all'evangelica zizzania rappresentata dall'erba infestante di cui sto parlando, sparsa appositamente da Satana per distruggere l'umanità e l'intero pianeta.



Giovanni Paolo II nel 1979 in Asia.

Diceva Benedetto XVI nell'Omelia d'apertura del Sinodo dei vescovi del 2 ottobre 2005 a Roma:

«La minaccia del castigo concerne anche noi, la Chiesa in Europa e l'Occidente in generale... il Signore grida alle nostre orecchie... "Se non vi pentite, Io verrò a voi e ritirerò il vostro candeliere (il Sole) dal suo posto".

La Luce, quindi, può esserci tolta, e noi faremmo bene ad accogliere questo monito in tutta la sua gravità, mentre gridiamo al Signore: "Aiutaci a pentirci!"».

Poi, nel febbraio 2013, un fulmine sulla cupola di San Pietro annunciava l'inizio della tragedia finale della Chiesa con le parziali dimissioni di Ratzinger (soltanto dal Ministero attivo, non dal Munus divino col quale rimane ancora il Sommo Pontefice: cfr. QUI, QUI e QUI) e l'insediamento del Falso Profeta argentino sul Soglio petrino.

Nei lunghi dieci anni in via di conclusione il 13 marzo prossimo, l'Usurpatore non ha fatto altro che "misericordiosamente ingannare", distorcere e demolire la tradizione bimillenaria della Cristianità Apostolica Romana sin dai suoi albori, portando a termine il piano diabolico orchestrato da lungo tempo dalla Massoneria e dalla Oligarchia occulta di questo mondo. (Cfr. QUI).

Dunque, come si vede e come diverse volte ho scritto, il Nemico del genere umano è riuscito, non soltanto ad unire Chiesa e Mondo (le due Bestie apocalittiche) in un solo pensiero "umanista", "ecologista" e pseudo-pacifista, come profetizzato molto bene QUI, QUIQUI e QUI, ma soprattutto a far precipitare per quasi tre anni l'ignara umanità in un baratro profondo di cui non si vede ancora la fine.

Ora, che cosa dovrebbe fare nostro Signore di fronte alla micidiale semina d'erba infestante compiuta dal Maligno sull'intero pianeta, che ha invaso, soffocato e ucciso tutto e tutti? "Chi semina vento raccoglie tempesta" dice il proverbio... e infatti il Castigo, il tremendo Castigo sta per arrivare sui colpevoli, i negatori e gli apatici, per tale scempio, come avverte il messaggio che segue.

Esso proviene da una consacrata belga, "Suor Beghe", che ha voluto restare nel nascondimento rilasciando però diversi annunci trasmessigli da Gesù onde avvisare gli uomini che, se non cambiano contegno nel proprio modo di essere e di rapportarsi col prossimo, in totale assenza d'amore, rischiano davvero qualcosa di talmente grande da non potersi nemmeno immaginare.



Ecco il messaggio cristico reso noto il 3 ottobre 2022:

"Miei cari figli...

Sono molto triste di fronte allo stato dell'umanità, talmente peccatrice da affondare sempre più nella sua ostinazione. Ella si chiude e si annienta, ma non se ne cura.

Può guarire, ma solo con l'aiuto di Dio. Lo farà, ma a costo di grandi sofferenze e grandi sconfitte. Cosa accadrà, dunque, e quando?

Allorché il mondo smetterà di credere in Dio ‒ e sono già pochi gli uomini che hanno preservato la propria vera Fede ‒ nel tempo in cui le nazioni si solleveranno per combattersi fra loro e confideranno soltanto in sé stesse, Io non le lascerò auto-distruggersi, cosa che farebbero se non intervenissi.

Sì, interverrò, ma tale azione sarà improvvisa, inaspettata e terribile.

La Mia Possanza si avvarrà del firmamento: «gli astri cadranno dal cielo e le potenze celesti saranno sconvolte». (Cfr. QUI; ndt).

Sì, gli astri si eclisseranno, e voi non vedrete più le stelle del cielo che si sarà oscurato, e i vostri strumenti non bucheranno più l'atmosfera per sondare lo spazio.

La caduta di una meteora e diversi frammenti avverrà senza preavviso. Il loro ingresso nel campo terrestre squarcerà un poco la tenebra che avvolgerà la Terra e il sordo rimbombo dell'impatto sarà sentito ovunque sul globo.

Sarete scioccati, storditi, stravolti e terrorizzati, ma la vostra ansia aumenterà davanti all'ampiezza della sciagura subita dalla Terra.

Essa oscillerà sul suo asse e rimarrà fuori equilibrio per un po'. Non fermerà la sua rotazione ma sarà sbilanciata. Questo periodo di scuotimento verrà percepito dai sopravvissuti come se il pianeta fosse barcollante e voi stessi non più in sicurezza poiché la forza di gravità sarà modificata.



Tutto riprenderà il suo corso quasi normale dopo questo tempo di destabilizzazione e gli esseri viventi rimasti si sentiranno sommersi dall'entità del disastro.

Pressoché ogni struttura sarà in rovina; la maggioranza delle abitazioni sarà al suolo o distrutta e l'indigenza generalizzata.

È in quel momento di sommo disordine che sarà necessario il ricorso a Dio e agli Angeli Suoi, perché solo l'Altissimo vi aiuterà a superare la vostra estrema fragilità e la grande miseria. Vi troverete incapaci di alzarvi da soli e pregherete... e l'Eterno Padre vi soccorrerà.

Allora verrà il rinnovo promesso, quello che già implorate nella vostra richiesta allo Spirito Santo: 

"Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei Tuoi fedeli

e accendi in essi il fuoco del Tuo Amore.

Manda il Tuo Spirito, Signore, e ci sarà una Nuova Creazione...
rinnoverai la faccia della Terra..."

Sì, Io rinnoverò la faccia della Terra dopo questa catastrofe stellare, e coloro che assisteranno a quel periodo della storia terrestre rimarranno sbalorditi davanti alla Potenza di Dio; certo, Egli merita bene il Suo attributo di Onnipotente! 

Figli miei, dopo avervi spiegato quel che Dio prepara per voi, al fine di porre termine ad ogni guerra e rinchiudere Satana nell'abisso per mille anni (Ap 20, 1-2), desidero che vi prepariate con la massima devozione a vivere i tempi a venire. 

Non saranno lunghi, perché non sopravvivreste ad essi, ma saranno sufficientemente angoscianti da farvi esercitare fin d'ora la più totale fiducia in Dio: nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, ossia nella Trinità Santissima, come vi insegna la Fede predicata dal Cristo stesso. (Ved. QUI; ndt).

Quando qualcosa vi turba, accoglietela senza amarezza; quando qualcuno vi affligge, non abbiate alcun risentimento. Accettate ogni angustia, ringraziate l'Altissimo per tutto ciò che permette, poiché Lui è la Potenza, l'Amore e la Sapienza ASSOLUTE, ed esige la vostra fiducia così come ogni padre la pretende dal proprio figlio. (Cfr. QUI).

Accettate ogni cosa perché Dio l'ha acconsentito e voi acquisirete la santità tanto essenziale per entrare nei Cieli infiniti.

Vi benedico figli miei, vi amo, la condanna degli empi è meritata, senza di essa regnerebbe il demonio, ma Io non lo permetterò.

Vi amo, vi proteggerò perché voi siete Miei figli. 



L'Universo si regge sull'Amore... Immaginiamo quanto Dio possa amare l'uomo...
tanto da aver dato la Sua Vita per lui!
E aggiunge ancora...

È necessario diffondere questo testo perché è indispensabile che tutti siano avvertiti di ciò che accadrà. In tal modo la Terra sarà rinnovata e gli empi polverizzati.

Anche dei 'giusti' trapasseranno... perciò invito tutti ad essere pronti per entrare nel Mio Cielo, come tanti altri prima di loro. E che così sia."

Chiosa di Sebirblu

Quando si considera l'eroismo della Chiesa originaria, i martiri dei primi secoli e i sacrifici generosi dei santi, in confronto a quella dei nostri giorni, non emerge forse la sua grande tiepidezza?

L'essere umano, specialmente di natura occidentale, sembra aver perso l'interesse per Gesù, fulcro vitale della sua esistenza (Via, Verità, Vita) senza il Quale non si può fare NULLA! (Gv. 15, 1-8).

La quasi totalità del mondo cattolico pare essersi infettato (ecco l'erba infestante!) da una strana apprensione che si preoccupa dapprima di non offendere gli altri piuttosto che Dio: si tace, infatti, per conservare le amicizie; si evita di difendere ciò che è giusto per mantenere la pace; non si espone la Verità che aiuterebbe il prossimo ad elevarsi, perché la propria fede è un fatto personale... sì, ma non è privato!

Gesù ha insegnato ai Suoi ad essere "Sale" e "Luce" per gli altri... non a nascondere la lanterna sotto il moggio (antico recipiente che faceva da misura per il grano od altro), bensì a porla sopra il lucerniere affinché diffonda il suo chiarore a tutti... (Mt. 5, 13-16).

Il monito del messaggio, quindi, di primo acchito appare eccezionalmente duro, ma l'arroganza, l'ingratitudine e la smemoratezza colpevole dell'umanità verso il suo Dio è arrivata ormai ad un punto tale da attirarsi l'equo e meritato castigo, se non altro per capire quanto è miserabile l'uomo quando pretende di equipararsi al suo Creatore nel proprio stolto agire!

Traduzione, relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte del messaggio QUI.