venerdì 31 marzo 2017

CHE VERGOGNA! TOLTA LA PARROCCHIA A DON MINUTELLA!




Sebirblu, 31 marzo 2017

Come lo stesso Don Minutella si aspettava, dopo la sua chiamata a raccolta per il 22 aprile prossimo a Verona di tutti coloro che non condividono affatto le scelte della nuova Chiesa progressista guidata dal Falso profeta Bergoglio, il sacerdote è stato privato brutalmente della Parrocchia che dirige e indotto al silenzio forzato dal suo Vescovo "modernista" che il 29 aprile 2016 si è presentato in bicicletta e con i paramenti sacri nella Cattedrale di Palermo, raggiungendo il presbiterio, in omaggio al giubileo degli sportivi. 




Ecco l'articolo di Marco Tosatti:

Palermo. Il Vescovo in bicicletta toglie la Parrocchia
ed  impone 
il  Silenzio  al  Prete  Critico.

Il Vescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha imposto a don Alessandro Minutella di lasciare la parrocchia  di  cui  è  responsabile  entro  quindici  giorni,  di  mantenere il più rigoroso silenzio e di prendersi un periodo di riposo. 

Qui sotto l'annuncio pubblicato da don Minutella stesso, che alle 17.30 in parrocchia spiegherà il provvedimento, motivato, a quanto sembra, dal suo non essere "in comunione ecclesiale".




Don Minutella è molto critico dell'attuale situazione ecclesiale.

Chi è interessato può sentire questa sua omelia-annuncio, pubblicata su Facebook il 25 marzo, in cui si convoca per il 22 aprile prossimo, al Palazzetto dello Sport Palaferroli di Verona, un raduno di preghiera e di fede, per una resistenza cristiana dei cattolici stufi dell'eresia strisciante "portata avanti dal governo stesso della Chiesa".

I partecipanti devono venire con la corona del Rosario, e si consiglia di far precedere l'evento da un'ora di adorazione eucaristica notturna. Le iscrizioni, dice don Minutella nel suo appello si fanno direttamente su Facebook a Radio Domina Nostra.

"Portate bandiere bianche e gialle del Vaticano – chiede il sacerdote – quella bellissima bandiera con le chiavi di San Pietro". E sarà chiesta una benedizione al Santo Padre Benedetto XVI. "Scendiamo in campo prima che tocchino la Santa Messa".

Nel suo annuncio‒omelia di circa quindici minuti il sacerdote sottoposto a sanzioni dal vescovo di Palermo, non le manda a dire; e vuole esprimere, così afferma, il disagio di tanti cattolici che non hanno voce, e che stanno vivendo "una stagione di profondo smarrimento", per una Chiesa che sta preparando "una forma di sintesi di tutte le eresie del passato", nelle "sabbie mobili di una teologia liquida, un falso modello di Chiesa".

Una Chiesa "confusa, bizzarra e stravagante, a volte ridicola". C'è un "imperante relativismo morale che in Benedetto XVI aveva trovato un argine, grazie anche allo straordinario dono del Concilio Vaticano II". (Povero don Minutella! Non conosce tutti i retroscena su quest'ultimo, purtroppo; ndr).




Ma dopo la rinuncia, e nel tempo attuale "Quelli che erano diventati antipapisti ora sono diventati ultrapapisti, quasi idolatri. L'eucarestia è diventata pane del cammino, cibo di fraternità senza più nemmeno un minimo accenno qualche volta forse timido alla Presenza Reale".

Una Chiesa in anarchia, che pratica, in Italia, "un'amnesia colpevole su temi come aborto, eutanasia, divorzio e gender", che vive "un maniacale e ossessionato bisogno di ecumenismo" (cfr. QUI; ndr), con il rischio di una "sincretismo pancristiano e forse panreligioso".

Prima delle sanzioni prese da mons. Lorefice, don Minutella avvertiva che "Il Sinedrio vuole zittire chi non è d'accordo", chi è scioccato dalle "corse in bicicletta all'altare e dagli aperitivi finali dopo la messa al posto del ringraziamento".

L'accenno è al vescovo di Palermo a cui fu regalata una bicicletta e che vi salì subito, in cattedrale, con le vesti liturgiche e la mitra, come si vede (sopra) dalla fotografia.

Don Minutella fa i nomi di Enzo Bianchi, Alberto Melloni, Antonio Spadaro, Bruno Forte e Walter Kasper come i protagonisti di questa Chiesa della misericordia e del dialogo che sotto quelle parole "Nascondono l'arma della condanna, del sospetto e dell'emarginazione verso chi non si omologa al loro pensiero".

Don Minutella critica gli ipertradizionalisti che guardano questa Chiesa "agonizzante" e "Un governo che si presenta con il volto della misericordia e del dialogo e che invece sta diffondendo sempre di più un clima di terrore e di paura quasi alla maniera delle dittature di sapore populista", aggiungendo che "quelli che esprimono disagio non sono dei farisei dal cuore duro", ma persone che amano la Chiesa cattolica.

Per questo, in un momento in cui «l'eresia è portata avanti dal governo stesso della Chiesa» tocca ai cattolici resistere. Don Minutella usa il termine greco "upomoné", perseveranza, fermezza, resistenza non in senso politico o di rivoluzione, ma "difesa della sana dottrina fino a quando il Signore non tornerà", contro "i diktat della falsa chiesa".

Annuncia che è un tempo di martirio, "dovremo soffrire, forse io per primo, forse sarò sospeso, sottoposto a sanzioni canoniche, un sacerdote che ha dato la vita al suo ministero e alle anime, come è sotto gli occhi di tutti, ci tocca essere condannati, ma tenere la fiaccola cattolica accesa in attesa che la bufera del Falso Profeta si esaurisca ai piedi della Donna vestita di sole".




Don Minutella cita spesso l'Apocalisse: siamo nel tempo del Drago Rosso, dice. Chiede a tutti di venire allo scoperto, e al Papa, prima di recarsi a Fatima, di chiarire la sua risposta ai Dubia, dicendo che non vuole permettere la comunione ai divorziati risposati.

Dice ancora che grandi santi come Sant'Atanasio e Santa Teresa d'Avila subirono sanzioni e corsero rischi canonici per difendere la fede e il cattolicesimo.

Chiosa di Sebirblu

Dobbiamo assolutamente renderci conto in quale stato è precipitata la Chiesa, il cui declino è iniziato sin dai tempi del Concilio Vaticano II, con l'infiltrazione della Massoneria Ecclesiastica (leggere QUI, QUI e QUI), al fine di giungere al suo crollo diabolicamente programmato dall'interno con l'intronizzazione al suo vertice del Falso Profeta, attualizzando così le profezie apocalittiche descritte 2000 anni fa da San Giovanni Apostolo.

Tra le svariate "corbellerie" dette e compiute da Bergoglio, che potrete leggere e visionare sotto il suo nome alle etichette, vi espongo questi due video, dove nel primo dice che Gesù «non era un pulito»; poi, parlando dell'episodio della donna adultera (Gv. 8, 3-11), asserisce che Gesù «fa un po' lo scemo» nello scrivere a terra... ed infine dichiara che, mentre molti matrimoni regolari sono nulli, tante convivenze hanno invece la fede e la grazia. Per la visione sugli smartphone, cliccare QUI.




Nel secondo video, dice addirittura, con voce suadente e melliflua che Gesù non è uno Spirito... ?!? Vedere ed ascoltare per credere! 


Nota dell'ultimo minuto...

Ecco la vivace e risoluta risposta di Don Alessandro Minutella all'ingiusta rimozione subita. Nel video l'Omelia della sua ultima Messa dove esprime il vibrante annuncio ai parrocchiani, in una chiesa gremita e plaudente. Al riguardo, inoltre, suggerisco l'ottimo articolo QUIPer gli smartphone cliccare QUI.




Relazione, adattamento e cura: Sebirblu.blogspot.it


lunedì 13 marzo 2017

A. Socci: "Siamo sull'orlo del baratro..." Scisma?




Sebirblu, 12 marzo 2017

L'articolo che segue può essere utile a tutti coloro che nel corso di questi ultimi tempi non hanno avuto modo di farsi un'idea generale di ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi.

È una sintesi lucida e ben fatta quella di Antonio Socci, che spesso divide il pubblico in opinioni opposte, ma provvidenziale per scuotere le coscienze insonnolite del mondo, visto che spesso mi imbatto in articoli e siti stranieri che parlano di lui e lo menzionano nei loro scritti.




SIAMO SULL'ORLO DEL BARATRO. 
E c'è chi pensa (dopo averlo eletto) di sostituire il papa demolitore. 
Ecco con quale cardinale.

Giorni fa "Der Spiegel" ha riferito le parole di papa Bergoglio ad alcuni fedelissimi: "Non è escluso che io passerò alla storia come colui che ha diviso la Chiesa Cattolica". Ed è per questo che il suo amico Eugenio Scalfari lo considera il più grande "rivoluzionario".

Tempo fa una copertina di "Newsweek" si chiedeva se il papa è cattolico ("Is the pope catholic?"). E un'altra dello "Spectator" lo rappresentava su una ruspa demolitrice col titolo: "Pope vs Church" (il Papa contro la Chiesa). Coglievano un sentire diffuso.

In effetti a quattro anni esatti dalla "rinuncia" di Benedetto XVI e dall'irrompere di Bergoglio, la situazione della Chiesa cattolica si è fatta esplosiva, forse davvero al limite di uno scisma, più catastrofico di quello del tempo di Lutero (che peraltro oggi viene riabilitato nella chiesa bergogliana).

PICCONATE

La confusione è enorme anche perché si susseguono le picconate pure dei suoi stretti collaboratori.

Nei giorni scorsi ha suscitato sconcerto il nuovo Generale dei gesuiti (voluto da Bergoglio) per quello che ha detto sul Vangelo e su Gesù. (Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).


Bergoglio e padre Arturo Sosa Abascal, l'attuale "papa nero" o generale dei gesuiti.

Come pure il nuovo presidente della Pontificia Accademia per la vita (monsignor Vincenzo Paglia; ndr), nominato dallo stesso Bergoglio, che ha fatto l'esaltazione incondizionata di Marco Pannella arrivando ad affermare: "io mi auguro che lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione". (Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).


Bergoglio e mons. Vincenzo Paglia

Nella Chiesa sta accadendo di tutto. I massimi esponenti dell'ideologia laicista sulla vita sono invitati con tutti gli onori al simposio vaticano, i cardinali che chiedono al papa di chiarire o correggere i punti erronei dell'Amoris laetitia vengono trattati malamente.

Poi stanno per istituire le "donne diacono" e potrebbe addirittura venir manomessa la liturgia per andare verso una "messa ecumenica" con i protestanti che segnerebbe il punto di non ritorno.

Giorni fa una vescova protestante del nord Europa – con l'intenzione di fargli un complimento – ha dichiarato che Bergoglio le sembra sempre di più un cripto-protestante  ("verklappter protestant").

Molti fedeli cattolici hanno proprio il timore che sia vero.

Per questo gran parte dei cardinali che lo votarono è fortemente preoccupata e il partito curiale che organizzò la sua elezione e che lo ha affiancato fin qui, senza mai dissociarsi, sta coltivando l'idea (a mio avviso velleitaria) di una "moral suasion" per convincerlo alla pensione.

Avrebbero già il nome di colui che dovrebbe rimpiazzarlo per "ricucire" la Chiesa in frantumi.

Ma per capire meglio quello che sta accadendo, è necessario ricostruire com'è che la Chiesa è finita in questa situazione, forse la più grave dei suoi 2000 anni di storia.




IMPERO AMERICANO

Bisogna partire dal contesto geopolitico degli anni Novanta, quando gli Stati Uniti, ritenendo di essere rimasta l'unica grande potenza mondiale, cominciarono a elaborare il progetto di un mondo unipolare "per un nuovo secolo americano".

Fukujama annunciò "la fine della storia" cioè un pianeta totalmente americanizzato. Una follia, l'ultima utopia ideologica del Novecento.

Il presupposto era che – spazzato via il blocco sovietico – la Russia democratica, prostrata e umiliata da un'americanizzazione selvaggia sotto Eltsin, non riuscisse mai più a risollevarsi, restando una depressa provincia dell'impero.

Poi è arrivata la grande crisi del 2007-2008, mentre in Russia un nuovo leader, Vladimir Putin, ha riportato il più vasto Paese del mondo a ritrovare la sua identità spirituale, una vera indipendenza nazionale (anche economica) e un ruolo internazionale.

Così dal 2010 al 2016 l'amministrazione Obama/Clinton (con annesso sistema di potere globale) ha sviluppato una pesante strategia planetaria che mirava a isolare la nuova Russia di Putin e neutralizzarla.

I due pilastri geopolitici dell'impero Obama/Clinton erano – in Europa – il fedele vassallo tedesco guidato dalla Merkel; nell'area mediorientale l'Arabia Saudita.

I TASSELLI

Dovendo anzitutto spazzar via la presenza russa nel Mediterraneo e in Medio Oriente, gli Usa si sono schierati per l'eliminazione dei due regimi di quest'area alleati della Russia, cioè Libia e Siria guidati da Gheddafi e Assad.

L'idea americana prevedeva di lasciare questa regione sotto l'egemonia dell'Arabia Saudita, ma è anche strana la sottovalutazione obamiana del rischio rappresentato dai Fratelli musulmani protagonisti delle cosiddette "primavere arabe".

Anche in Europa assistiamo ad altri sommovimenti. Nel 2011 il governo italiano guidato da Berlusconi si trova isolato nella Ue franco-tedesca di Merkel e Sarkozy, quindi finisce sotto attacco attraverso il cosiddetto spread ed è costretto alle dimissioni (peraltro Berlusconi a quel tempo era l'unico capo di governo europeo con cui Putin avesse un rapporto di amicizia).




Poi assistiamo alla destabilizzazione diretta dell'area russa con l'incendio dell'Ucraina che fornisce alla Nato il pretesto per portare tutta l'Europa dell'Est, fino ai confini russi, sotto il suo protettorato. Addirittura iniziano pericolose manovre militari al confine che creano un clima da guerra fredda.

Già da tempo del resto i media occidentali sono pesantemente all'attacco di Putin, una criminalizzazione curiosa, considerato quello che gli americani – con le loro "guerre umanitarie" – stavano facendo.

COLONIZZAZIONE IDEOLOGICA

Nel frattempo Obama – col secondo discorso d'insediamento – ha lanciato anche un'offensiva ideologica che mira a imporre al mondo una nuova antropologia liberal, cioè relativista (nozze gay, gender, ecc.)

È un progetto globale che tenta di de-costruire (oltre alle identità sessuali) le identità nazionali, culturali e religiose anche attraverso il fenomeno migratorio. (Cfr. QUI; ndr).

Lo stesso Segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon esalta le migrazioni come nuova frontiera del progresso a cui nessuno deve opporsi. (Cfr. QUI; ndr).

Il fenomeno esplode: dal 2010 al 2016 c'è un vertiginoso aumento delle masse di migranti che si riversano in Europa, anzitutto tramite Italia e Grecia.

Nel frattempo cosa accade nella Chiesa? Dal 2010 si assiste a una pesantissima pressione, interna ed esterna, contro il pontificato di Benedetto XVI che, nel febbraio 2013, "rinuncia".

Nei giorni scorsi alcuni intellettuali cattolici americani hanno chiesto pubblicamente a Trump di aprire un'indagine per appurare – considerati alcuni documenti usciti da Wikileaks – se vi siano state, fra 2012 e 2013, interferenze americane per un "cambio di regime" in Vaticano. (Cfr. QUI; ndr).

Ma stiamo ai fatti pubblici.




IL CASO BERGOGLIO

Nel 2013 viene eletto papa Bergoglio che accantona il magistero dei papi precedenti, troppo ostico per l'ideologia dominante (niente più principi non negoziabili, né radici cristiane dell'Europa (cfr. QUI; ndr), né confronto virile con l'Islam come il discorso di Ratisbona).

Bergoglio aderisce all'Agenda Obama: viva l'emigrazione di massa, abbraccio con l'Islam ed ecologismo catastrofista. Ma aderisce pure all'Agenda tedesca che va verso una protestantizzazione della Chiesa Cattolica.

In effetti due sono i "partiti" che lo hanno eletto: quello progressista guidato dai cardinali tedeschi (che si rifaceva al card. Martini e al gruppo di San Gallo) e il "partito della Curia" che ha mal sopportato Benedetto XVI e vuole riprendere il controllo della Chiesa. (Cfr. QUI; ndr)

È quest'ultimo, che ha sostenuto tutto il pontificato di Bergoglio, quello che oggi punta a portare al papato l'attuale Segretario di stato Pietro Parolin.

La motivazione addotta è "per ricucire" la Chiesa e scongiurare una tragica spaccatura. C'è sicuramente una seria preoccupazione per la confusione e lo sbandamento di oggi. Ma molti ritengono che la bussola di questo partito sia sempre il potere ecclesiastico, che oggi è limitato dalla "curia parallela" creata a Santa Marta.

Confidano nel fatto che lo stesso Bergoglio ha parlato in passato di sue possibili dimissioni e, nel 2015, disse: "Tutti i servizi nella Chiesa è conveniente che abbiano una scadenza, non ci sono leader a vita nella Chiesa. Questo avviene in alcuni Paesi dove esiste la dittatura”.

Dunque dimissioni? Probabilmente s'illudono.

Antonio Socci

Relazione e cura: Sebirblu.blogspot.it


giovedì 9 marzo 2017

Vespri Anglicani? Ennesimo Terremoto in San Pietro



Chiesa di San Carlo a Vienna. Affresco di Johann Michael Rottmayr (dettaglio).
Rappresenta la Fede. L'Angelo appicca il fuoco alla Bibbia di Lutero (con mantello rosso).

Sebirblu, 9 marzo 2017

Sembra proprio che questo Papa voglia "mettercela tutta" per profanare "a più non posso" la Sacra Sede del Cristianesimo in Roma, già ampiamente strumentalizzata in passato. (Cfr. QUI e QUI, ma anche QUI, QUI, e QUI).

Ennesimo  Terremoto  in  Vaticano!

Il 13 Marzo 2017 saranno celebrati, per la prima volta nella storia, i Vespri Anglicani nella Basilica di San Pietro. (Cfr. QUI la Stampa).

Sempre nel medesimo giorno, Bergoglio festeggerà la sua elezione (nefasta, cfr. QUI; ndr) con Vespri di stampo protestante. La cerimonia si terrà alle 15:00 ‒ l'ora della morte di Gesù ‒ diversamente dai Vespri cattolici che normalmente si tengono alle 18:00.

Questo evento si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il 50° anniversario del dialogo tra Chiesa Cattolica e Anglicana.

Era il 23 Marzo 1966 quando ci fu l'incontro storico tra il Beato Paolo VI e l'Arcivescovo di Canterbury Michael Ramsey dopo il quale fu istituito l'«Anglican Center» a Roma.

Per tale funzione solenne è stata scelta la data più vicina al giorno del transito di San Gregorio Magno, il 12 Marzo del 604, diventato poi Patrono delle due Chiese.

Fu appunto Papa Gregorio Magno a portare il Cristianesimo in Gran Bretagna grazie all'opera di evangelizzazione di alcuni monaci benedettini del Cenobio romano di Sant'Andrea sul Celio, tra i quali si ricorda Sant'Agostino che divenne poi il primo Arcivescovo di Canterbury.

L'evento del 13 marzo prossimo è stato reso possibile grazie al permesso accordato dal Cardinale Angelo Comastri, arciprete della stessa Basilica di San Pietro.

Il servizio liturgico sarà presieduto dall'Arcivescovo David Moxon, Rappresentante della Comunione Anglicana presso la Santa Sede e Direttore dell'omonimo Centro romano.



Bergoglio si fa impartire la benedizione da Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury.

Il predicatore sarà invece l'Arcivescovo cattolico Arthur Roche (inglese), segretario della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. La liturgia sarà animata dal Coro del Merton College di Oxford.

Da dove nasce questa ulteriore decisione di Bergoglio?
È forse il preludio di una fusione cattolico–protestante che dovrà consolidarsi?

Piuttosto che porre l'attenzione sul centenario delle apparizioni di Fatima, sembra che Bergoglio voglia concentrare tutti gli eventi sul cinquecentenario della Riforma Protestante Luterana.

Tale Riforma è il movimento religioso politico e culturale, nato nel sedicesimo secolo in Germania, che ha provocato la frattura del Cristianesimo in diverse comunità, gruppi o sette.

Questa dottrina si è affermata soprattutto in ambito tedesco, nei paesi scandinavi e baltici.

Dalla  scissione  ne  è  derivato  anche  il  culto  anglicano,  particolarmente  diffuso  in Gran Bretagna, America del Nord, Nuova Zelanda, Australia. Figura centrale del movimento protestante è Martin Lutero da cui prende il nome la Riforma.

Il Pontefice, proprio per ricordare e sostenere tale Riforma Luterana, ha voluto iniziare il nuovo anno proponendo, dal 18 al 25 gennaio, la settimana per l'Unità dei cristiani. Il tema da lui proposto è stato: «L'amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione».

Non a caso, il materiale per la funzione è stato preparato dalla Comunità di lavoro delle Chiese Cristiane in Germania, l'Organismo Ecumenico che rappresenta tutte le correnti di matrice cristica.

Non solo, ma Bergoglio, a conclusione della settimana di preghiera per l'Unificazione dei cristiani,  durante  i  secondi Vespri  nella Basilica  di  San Paolo  fuori  le  Mura, come riportato da "La Stampa", ha ricordato il decreto sull'ecumenismo "Unitatis redintegratio" del Concilio Vaticano II, affermando:

"Cari fratelli e sorelle oggi noi invochiamo il dono della piena comunione di tutti i cristiani affinché possa risplendere il sacro mistero dell'Unità della Chiesa".



Basilica di San Paolo fuori le Mura: il Metropolita Gennarios, Bergoglio e l'Arcivescovo David Moxon.

E ancora. Sempre per sostenere l'importanza di tale unione, il 6 Febbraio 2017 il Vicario di Roma, come ama farsi chiamare, ha dichiarato agli Evangelisti tedeschi ricevuti:

"Per l'avvenire desidero confermare la nostra chiamata senza ritorno a testimoniare insieme il Vangelo e a proseguire nel cammino verso la piena unità. Facendolo congiuntamente, nasce anche il desiderio di inoltrarsi su percorsi nuovi".

E così è stato anche il 3 Luglio 2015, quando papa Francesco ha ricevuto in udienza i membri del Rinnovamento dello Spirito.

In tale occasione gli è stato chiesto: "Padre posso pregare con un Evangelico, con un Ortodosso, con un Luterano?" E la sua risposta fu: "Devi, Devi!"

Ma è possibile questa Unione tra Anglicani e Cattolici e fra tutti i cristiani del mondo volta a creare un'unica Chiesa Ecumenica?

Bergoglio sa bene che ciò non è realizzabile se non attraverso una revisione della Messa. Infatti, secondo fonti accreditate provenienti da Santa Marta (il luogo dove risiede; ndr), egli avrebbe istituito una commissione segreta composta da prelati scelti da lui e da pastori anglicani e luterani.

Unico obbiettivo, quello "ecumenico" di creare una Messa che non sia in contrasto con i protestanti e quindi una liturgia che si possa celebrare in comune.

Inutile dire che per raggiungere una simile unità dovrà essere eliminato il dogma della Transustanziazione cambiando quindi il testo di Rito della Consacrazione. (Rendendola perciò invalida, ved. QUI; ndr).



Messa tradizionale, detta anche Tridentina, prima del Concilio Vaticano II

Così, mentre la religione cattolica riconosce nell'Eucarestia il sacrificio del Corpo e del Sangue di Gesù, sotto le specie del Pane e del Vino, Lutero nel suo trattato "Contra Henricum" (VIII) scrive:

"La Messa non è un sacrificio... chiamatela benedizione, Eucaristia, tavola del Signore, cena del Signore, memoria del Signore, o come più vi piace, purché non la sporchiate col nome di sacrificio o azione".

"Quando  la  Messa  sarà  stata  rovesciata,  io  sono  convinto  che  avremo  distrutto anche il papato che poggia su di essa come su una roccia (...). Dichiaro che tutti i postriboli, gli omicidi, i furti, gli assassinii e gli adultèri sono meno malvagi di quella abominazione che è la Messa papista!"

E in risposta, a condanna delle tesi di Lutero, Leone X nella bolla "Exsurge Domine" del 1520, dichiara:

"Non possiamo più tollerare che il serpente strisci nel campo del Signore. Il nostro ufficio pastorale non può più sopportare la mortifera infezione dei 41 errori seguenti (cfr. QUI; ndr). I libri di Martin Lutero che contengono queste eresie devono essere bruciati."

Ma Bergoglio manifesta altre posizioni promuovendo l'Unità fra i Cristiani, anche a costo di sacrificare i dogmi della Chiesa Cattolica.

Egli, il 15 novembre 2015, durante l'omelia alla Chiesa Evangelica Luterana di Roma, trasmessa anche in TV2000 in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano, ha apertamente affermato:

"Nel giorno del Giudizio non ti sarà chiesto se sei andato a Messa ma se la tua vita l'hai usata per fare muri o servire"... "Condividiamo la Cena del Signore e mi domando: condividere la Cena del Signore è il fine di un cammino o il viatico per camminare insieme? In un certo senso condividere è dire che non ci sono differenze tra noi... che abbiamo la stessa dottrina".

Quindi, occorre chiedersi: questo errore di fondo che Bergoglio sta compiendo da cosa è motivato? Dalla riforma della Chiesa? Dall'unirci perché siamo tutti fratelli? Operando in tal modo, però, non protegge e non conserva la Vera dottrina cattolica!

Così facendo, gli insegnamenti basilari della fede vengono distorti in nome di un "falso" rinnovamento della Chiesa che, annunciando pace, amore e giustizia, mostra invece come il famoso "Fumo di Satana", denunciato a suo tempo da Paolo VI, abbia preso ormai pieno controllo in Vaticano.




Conclusione di Sebirblu

Bisogna dire che questo progetto sacrilego, un affronto inaudito alla Maestà di Dio, porterebbe dei danni incalcolabili alla Salvezza delle Anime e realizzerebbe l'antica profezia di Daniele 12,11 sull'«abominio della desolazione nel luogo santo» riferentesi all'epoca in cui venne abolito il sacrificio quotidiano nel Tempio di Gerusalemme. (Cfr. anche  Mt. 24,15  e  Mc. 13,14).

Perciò, sono questi i tempi apocalittici in cui stiamo vivendo oggi, e proprio sotto i nostri occhi!

Relazione, adattamento e cura: Sebirblu.blogspot.it