La Sacra Agartha
Mi guardai in giro e fui
improvvisamente consapevole del nostro nuovo ambiente. La caverna era
estremamente larga, le pareti si allungavano verso l'alto per poi
sparire nel buio.
Di fronte a noi c'era un vortice
luminoso e nebbioso che s'innalzava verticalmente ma abbastanza largo
da farci passare un tram.
Intorno v'era un certo numero di
persone che stavano seguendo un sentiero dorato sul pavimento della
grotta. Esso portava diritti nel cuore del vortice.
"Lobsang, questa è l'entrata
eterica della Sacra Agartha" - disse il Maestro (il Lama Mingyar Dondup, sua Guida; ndr) - "È il passaggio
spazio-temporale che collega il mondo più profondo con il nostro.
Il centro del nostro Pianeta è più
che un vuoto dentro una sfera. Questo ambiente, di fatto, trascende la
realtà fisica ed esiste simultaneamente in differenti dimensioni e
realtà.
Una volta entrati nel vortice
dimensionale, il nostro campo vibratorio aumenterà così da potersi
adattare al più elevato livello di Agartha. Soltanto attraverso
questo metodo gli esseri fisici come noi possono accedervi."
"Perché, ci sono pure altre
persone qui, Maestro?" - domandai. "Sono qui come noi,
Lobsang" - replicò egli. "Siamo stati tutti chiamati ad
Agartha per un compito notevole.
È un momento importante per noi poiché
un raduno così grande di menti eccelse del Cosmo è un'occasione
davvero rara, per la verità."
Entrammo nel sentiero che brillava di
raffinata purezza, d'oro regale. Intorno a noi c'erano migliaia,
probabilmente milioni di Esseri di ogni forma e dimensione: alcuni
umani, altri no.
Sembrava che in questa caverna ci
fossero rappresentanti di ogni specie intelligente i quali si
dirigevano verso il vortice.
"Costoro sono le Anime più
evolute di questo Universo, Lobsang" - disse il Maestro, "Come
noi, sono state scelte e toccate dalla Luce divina che è il Creatore
di Tutto ciò che è.
Noi siamo i rappresentanti della
Consapevolezza ultima dalla quale scaturisce tutta la Vita. È
attraverso noi che gli altri impareranno gli scopi e la realtà di se
stessi."
Eravamo circondati da una torma di
Entità illuminate, giunte tutte insieme per compiere il proprio
percorso verso la Luce. Vidi le menti più grandi che mai abbiano
calpestato il suolo di questa Terra.
Altri non li riconobbi ma,
intuitivamente, sapevo che avrebbero vissuto ed insegnato in tempi
futuri. Qui, il tempo non aveva significato. In questo luogo, come in
tutte le epoche, siamo uniti come se fossimo Uno solo.
"Noi stiamo ora camminando sul
percorso della vita" - disse il Maestro, riferendosi al sentiero
dorato sotto i nostri piedi - "Questo è l'itinerario sul quale
tutti coloro che vivono nel mondo della materia dovranno un giorno
passare quando lasceranno il corpo fisico."
Io avevo un timore reverenziale per le
grandi persone che ora camminavano con me. Riconobbi Siddhārtha
Gauthama, conosciuto come Buddha e il profeta Zarathushtra, che fondò
lo Zoroastrismo.
Vidi Lalleshwari o LAL, dell'India, che sotto la guida di Shrii Siddhanath raggiunse la comprensione di Dio e divenne una delle più celebrate poetesse spirituali; Emanuel Swedenborg, il noto scienziato, filosofo e teologo svedese e la Signora H. P. Blavatsky, fondatrice del movimento teosofico.
Gilbert Williams |
Ma c'erano ancora altre grandi Anime del pianeta Terra accanto a me. Giovanna D'Arco, Santa francese ed eroina nazionale; il Conte di Saint Germain, di cui Voltaire disse: "Un uomo che sa tutto e mai morirà"; l'astrologo francese Michel de Nostredame (detto Nostradamus; ndr) ed Eliphas Levi, una guida per la rinascita delle scienze esoteriche nel 1800.
Queste Essenze luminose ed altri
numerosissimi Maestri spirituali del passato, presente e futuro erano
tutti qui, i migliori del nostro Pianeta. Io mi sentivo onorato e indegno d'essere incluso in questo gruppo.
La grande Porta era adesso di fronte a
noi. La sua energia spirituale separava il nostro mondo da quello di
Agartha e lo stesso vortice ci guidò collettivamente all'interno.
Viaggiammo oltre il tempo e lo spazio,
consapevoli che non soltanto noi ma miriadi Anime ci affiancavano. Eravamo un tutt'UNO .
Neppure il tempo di formulare un
singolo pensiero che riemergemmo dall'altra parte del vortice. Non
eravamo più nella caverna e il quadro che mi apparve davanti era
incredibile, più di quanto la mia mente potesse contenere.
Eravamo emersi sul fianco di una grande
montagna. Dalla sua cima scorreva una fiumana di Esseri angelicati i
quali, ora, brillavano della Luce divina della Creazione che permeava
questa Sacra Terra.
Alla base del monte, c'era un vasto
piano gremito di un numero incalcolabile di viaggiatori come noi che con un flusso enorme scendevano dalla vetta per unirsi ai fratelli.
Dal nostro punto di vista, la cosa
appariva come se stessimo in piedi nel mezzo di una grande conca di fantastica grandezza. Infatti, al posto dell'orizzonte, la Terra
curvava verso l'alto in ogni direzione, per perdersi infine in un
cielo blu turchese.
Nel centro del cielo era sospeso un
sole di stupefacente bellezza. Era più piccolo e meno luminoso di
quello del nostro sistema solare, ma capace tuttavia di emanare una
splendida, soffice luce dorata che illuminava l'intero paesaggio con
la sua mirabile luminescenza.
La veduta era ricca di bellezza e di vita. In un ambiente quasi tropicale, fiori di ogni genere crescevano ovunque a profusione; il loro profumo sospinto dalla brezza portava quasi un innocente diletto ai miei sensi come nei dolci giorni di gioventù.
Ruscelli d'acqua cristallina fluivano
gorgogliando attraverso le foreste ed i prati. L'aria era viva per i
suoni degli uccelli e degli insetti il cui canto andava e veniva con
l'universale ritmo di tutta la vita.
Da lontano vedevo grandi città
meravigliose le cui costruzioni sembravano sfidare la legge di
gravità. Le strutture parevano costituite da incantevoli gemme e
puri cristalli che scintillavano di luce incredibile, come
irradiantisi da sorgente divina.
Finché non parlò, avevo quasi
dimenticato il Maestro che era ritto accanto a me, anch'egli sgomento
di quanto appariva ai nostri occhi. "Contempla" - disse, la
magnificenza della Sacra Agartha. Molti pensano che si trovi al
centro del nostro Pianeta.
Però, a dire il vero, essa rappresenta
una grande Terra e non una singola città. Qui risiede la Maestosità
Infinita. Tutti i poteri della materia, dell'energia e delle
dimensioni spazio-temporali conseguiti dalle Creature viventi,
originano da tale Fonte cosmica.
In questo luogo esistono molteplici
razze di culture e tradizioni diverse. Esse vivono in una dimensione
più alta e maggiormente evoluta rispetto alla vita umana di
superficie, in simbiosi perfetta con il Pianeta e le sue realtà
viventi.
Differenti specie, escluse quelle
provenienti dalla Terra, occupano pure il piano inter-dimensionale di
Agartha, dove si trovano vaste colonie di extraterrestri provenienti
da molti e svariati punti del nostro Universo. Anche questi
gruppi sono correlati gli uni agli altri nei distinti livelli
vibratori.
La capitale di Agartha è la città eterica di Shamballa, la più elevata espressione di questa civiltà interna dalle vibrazioni più rapide. Qui è concepita e attuata l'idea creativa ed il programma astrale per i mondi in evoluzione.
A Shamballa dimorano Entità
straordinarie che vibrano alle più alte frequenze dell'Universo.
Sono Esseri liberi, padroni dell'esistenza e modellatori di destini.
Vivono insieme in grandi associazioni guidate dagli Anziani.
La Comunità più antica è la custode
della Parola. Il Vegliardo di quest'ultima è la Mente direttiva di
tutta la vita all'interno e fuori del Pianeta. Vibrando a livelli
superiori, sono completamente liberi dal sistema temporale.
Attraversando i piani del tempo, essi
sono sottoposti ai suoi effetti solo se ne rimangono influenzati,
mentre le loro Essenze restano immutate nella propria natura
immortale. Vestono abiti leggeri e sontuosi, incomparabili per
bellezza ed arte, impreziositi con oro ed arabeschi multicolori.
Sono di statura più alta della media
umana con forti e fondamentali caratteristiche che potrebbero essere
equiparate ai popoli della Polinesia.
Incresciosamente, non eravamo
abbastanza puri per visitare Shamballa. Sebbene in grado di
trascendere lo stato vibrazionale della superficie del nostro mondo
per entrare in Agartha, eravamo molto lontani dalla purezza animica
di coloro che dimoravano nella mitica città.
Ma la nostra ragione per essere qui
non era per spirito d'avventura. Avevamo un'altra meta, un obbiettivo
che presto sarebbe stato rivelato a tutti.
Ci unimmo alla moltitudine di Esseri
illuminati che si erano riuniti sulla grande pianura ai piedi della
Porta dimensionale. Sopra di noi, su nel cielo, si era innalzato un
gran vascello di forma sferica che fluttuava e sussultava nella
brezza come gli aquiloni di Lhasa.
Gilbert Williams |
"Osserva il cielo" - indicò il Maestro, "Quelle sono astronavi viventi (Vedere QUI, QUI e QUI; ndt) costruite dal puro pensiero ed abili a viaggiare ovunque in questo Universo."
L'aria vibrava di commozione al suono
di miliardi di voci che s'innalzavano al di là del paesaggio. Tutti
quelli che erano qui sapevano di questa fugace occasione nella
storia del presente Universo e si sentivano onorati ed umili nella
loro modestia di far parte di tutto questo.
"Incredibile, siamo così tanti?"
- dissi ad alta voce, "Il mondo può a malapena contenerci
tutti." Il Maestro scoppiò in una risata di così grande gioia
e diletto come mai gli avevo sentito fare nel mondo di superficie.
"Guarda attorno a noi, Lobsang"
- disse allargando le braccia, "Esseri da innumerevoli mondi e di
qualsiasi era sono convenuti insieme, in quest'unico punto,
nell'infinito tempo e spazio. Un miracolo che difficilmente avrei
immaginato possibile, eppure siamo tutti qui.
Ma tu non dovresti preoccuparti di
Agartha, traboccante di Entità illuminate, poiché questo luogo
risiede nel mezzo dell'esistenza del piano materiale e del piano
astrale. Esso non è soltanto situato al centro del nostro Pianeta,
ma anche in quello di altri milioni di corpi celesti.
Agartha è il cuore di ogni Creatura
consapevole dell'intero Universo."
Post Scriptum
Lo splendido seguito di questo
paragrafo, tratto dal libro di Lobsang T. Rampa "La mia visita alla
terra di Agartha" lo potrete leggere QUI, "Un Messaggio per
tutta l'Umanità".
Per approfondire invece la conoscenza
della vera identità di Lobsang Rampa leggere QUI.
Suggerisco inoltre a tutti voi, gentili Lettori, per una maggiore conoscenza sulla realtà della Terra cava, se mai l'avete letta, di documentarvi sull'incredibile esperienza dell'Ammiraglio Richard E. Byrd che ne è stato testimone oculare. Il link QUI.
Non solo, ma sullo stesso affascinante argomento ne ho parlato QUI, QUI e QUI, ed anche QUI con un interessantissimo articolo che, sebbene corposo, vale la pena di leggere, se non altro per l'accurata traduzione che è già stata apprezzata da tanti e i quali vivamente ringrazio.
Suggerisco inoltre a tutti voi, gentili Lettori, per una maggiore conoscenza sulla realtà della Terra cava, se mai l'avete letta, di documentarvi sull'incredibile esperienza dell'Ammiraglio Richard E. Byrd che ne è stato testimone oculare. Il link QUI.
Non solo, ma sullo stesso affascinante argomento ne ho parlato QUI, QUI e QUI, ed anche QUI con un interessantissimo articolo che, sebbene corposo, vale la pena di leggere, se non altro per l'accurata traduzione che è già stata apprezzata da tanti e i quali vivamente ringrazio.
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