sabato 2 maggio 2015

La Medicina Ufficiale non cura le malattie!


Roberto Fantuzzi - 1936

Sebirblu, 1 maggio 2015

Questa è la testimonianza di un medico, il Dr. Giuseppe De Pace (ortopedico ospedaliero), che dopo vent'anni di attività, ha messo in discussione la Medicina Ufficiale, chiamata  allopatica,  in  quanto  incapace  di  curare  le  malattie.

Consiglio vivamente i lettori di leggere anche QUI, come argomento correlato, affinché ci si renda conto di quale rete diabolica  sia  stata  tesa  sull'intera Umanità, già  da  diversi anni,  attraverso le multinazionali  del  farmaco.

Cari Amici, non diamo nulla per scontato, poiché proprio quando crediamo di saperne a sufficienza, scopriamo invece che non c'è limite alla malvagità del Potere Occulto che governa questo mondo... speriamo ancora per poco!


Esculapio, padre della medicina, con il suo bastone simbolico.

Ecco a voi, dunque, l'articolo quanto mai illuminante, scritto dal dottor De Pace:

"Sono un chirurgo ortopedico con circa vent'anni di professione (di cui quindici in ospedale) svolti nella continua ricerca di terapie efficaci.

Ho trascorso parecchio del mio tempo studiando strategie terapeutiche e nuovi farmaci, a volte provandoli addirittura su me stesso per saggiarne l'efficacia.

Ho raggiunto degli obbiettivi di rilievo, ma la conquista più importante che ho ottenuto, è l'aver capito che la «Medicina Ufficiale» è falsa, ed è solo uno strumento di potere nelle mani delle Multinazionali della Salute.

Noi medici siamo plagiati, fin dall'inizio, dagli insegnamenti universitari che ci vengono propinati da un manipolo di "professori", il cui scopo sembra quello di lasciare gli studenti nell'ignoranza sulla vera origine delle malattie.

Molto spesso loro stessi ignorano la verità. Alcuni di noi, tuttavia, alla fine raggiungono la Consapevolezza e allora mettono in moto grandi energie che provocano reazioni positive nel «Tutto».

Anch'io, come altri, da molto tempo mettevo in discussione la cosiddetta «medicina ufficiale» in quanto incapace di curare le malattie. Al massimo, essa riesce a lenire i sintomi apparenti spostandoli su altri organi.

Ed è proprio su questo equivoco che si basa tutta la piramide della "medicina della malattia". Ad esempio, se la malattia "A" ha come sintomi  x, y, z  sopprimendoli si ritiene che il paziente sia guarito.

Non interessa che, come conseguenza, si sia sviluppata la malattia "B" con i sintomi  j, k, w  in quanto avremo il farmaco per bloccare anche questi ultimi, e così via.

Non si capisce, o non si vuole capire, che la malattia "B" è solo l'espressione del blocco della malattia "A", cioè di un meccanismo di difesa dell'organismo, che cerca una nuova via per disintossicarsi.

In definitiva, come dice Tilden, le malattie non sono altro che sintomi di un'unica malattia: la tossiemia.




Ho vissuto in prima persona il dramma di un paziente bambino di undici anni, affetto da linfoma non-Hogkin.

La letteratura internazionale, in questi casi, parla di sopravvivenza pari all’80% con i nuovi protocolli chemioterapici: una notizia molto confortante anche per me, che vivevo per la prima volta da vicino questa esperienza.

L'equivoco, questa volta, si gioca sul fatto che se il paziente muore, anche dopo un solo mese, per insufficienza renale o epatica, super-infezioni e via dicendo, provocati chiaramente e palesemente dalla chemio, per la statistica non è morto di linfoma!

Ritornando al caso del bambino… questi fu sottoposto per diciotto mesi a dosi massive di chemioterapia ed irradiazioni total-body, per cui nei periodi in cui non faceva terapia, rimaneva in ospedale per curare gli effetti devastanti della chemio.

Il suo ultimo mese di vita lo ha passato paralizzato nel letto, intontito dagli stupefacenti e quasi cieco.

A cosa è servito tutto ciò? Come si può pensare di eliminare i pidocchi da una persona dandole fuoco? Questa triste esperienza è stata per me fondamentale e chiarificatrice, in quanto mi ha definitivamente risvegliato la Consapevolezza.

Come conseguenza – grazie anche all'aiuto delle persone dell'Associazione S.U.M.: Stati Uniti del Mondo (di cui oggi sono membro) – ho compreso che per risolvere ogni problema è necessario individuare i fattori scatenanti.

Quindi, anche per quanto riguarda le malattie, ciò che bisogna fare è risalire alle cause e agire su di esse, combattendo o correggendo i comportamenti errati che ne hanno determinato l'insorgenza.

Il concetto di "salute" quindi non è "assenza di malattia", come ritiene la Medicina Ufficiale, ma rappresenta un perfetto equilibrio tra mente e corpo ("mens sana in corpore sano").




Infatti, non ci si spiega perché un farmaco non abbia la stesso effetto su tutte le persone o una infezione non colpisca la totalità dei soggetti esposti. Ci deve essere per forza una "variante" fondamentale!

Ultimamente ho sentito dire da alcuni (per così dire) "autorevoli colleghi" che una terapia è efficace se dà almeno il 55-60% di risultati positivi, vale a dire all'incirca la stessa percentuale che si ottiene con l'astensione dal trattamento!

Se un'auto non frena le vengono sostituiti i freni, e per tutte le vetture che hanno lo stesso problema il rimedio è lo stesso. Se una persona ha mal di testa, invece, non è affatto detto che prendendo un antalgico possa stare meglio!

Quindi ci deve essere, necessariamente, un secondo motivo che interferisce sul processo di guarigione. Questo motivo è la Mente!

Mentre il Corpo lo curiamo con una sana alimentazione, disintossicandolo e dandogli i supporti necessari per reagire alle aggressioni esterne (radiazioni, inquinamenti, ecc.), la Mente la preserviamo stando in pace con noi stessi e con gli altri, amando Tutto e Tutti, senza fare differenze e ponendoci veramente al posto dell'altro.

Solo dal perfetto equilibrio tra Mente e Corpo scaturisce la vera Salute.

Sono stato operato un anno fa di lobectomia tiroidea per ipertiroidismo e condannato, come d'altronde è la regola, a prendere il farmaco Eutirox a vita.

Tuttavia, nonostante seguissi scrupolosamente le indicazioni datemi, continuavo a soffrire di dolori muscolari agli arti e di astenia (considerate che avevo smesso di fumare da oltre un anno, proprio perché soffrivo di dolori agli arti).

Cambiando dentro sono cambiato fuori, ho modificato completamente la mia alimentazione abolendo la carne e gran parte delle proteine animali e immettendo sostanze basilari e non raffinate, combinando quindi bene gli alimenti.




Ho anche eliminato completamente l'Eutirox e gli altri farmaci, rivolgendomi a rimedi naturali. Il risultato è stato la scomparsa dei dolori muscolari e la normalizzazione dei valori ematici, non solo tiroidei.

Inoltre, ho sempre sofferto di influenza e raffreddori frequenti, specie nella stagione invernale, e mi è stato sempre obbiettato che ero un soggetto "linfatico", perché nato prima del tempo e quindi senza un sistema immunitario ben sviluppato!

Ebbene, oggi non soffro più di raffreddore o influenza, anche stando a contatto con soggetti influenzati. Non prendo più niente (…ma allora la teoria sui germi di Pasteur forse non è proprio esatta!!) e mi sento pieno di energia e vitalità.

Soffrivo anche di "verruche piane" al volto, che ho trattato con crioterapia ripetutamente senza grandi risultati. Dopo sei mesi di "giuste abitudini alimentari" non è più presente alcuna verruca.

Perché nel popolo statunitense vi è una altissima incidenza di infarto da ipercolesterolemia,  mentre nel popolo giapponese è bassissima?  Perché  nei  paesi più industrializzati è in crescente aumento il diabete, mentre nei cosiddetti paesi sottosviluppati è pressoché assente?

È lampante che la variabile è l'alimentazione, ma i padroni della Sanità non lo dicono, raccontandoci la favola della genetica e della predisposizione familiare!

Tutto ciò si è evidenziato anche con il fenomeno dell'immigrazione, che ha messo in luce come individui appartenenti a popolazioni non soggette a determinate malattie, tipiche invece, dei paesi industrializzati, una volta trasferitisi in quei paesi e assumendone le abitudini alimentari, abbiano incominciato ad ammalarsi.

Spero, in conclusione, che non ci siano dubbi sulla veridicità e onestà di queste mie dichiarazioni, provenienti da un intelletto estremamente razionale, che si è sempre mosso nei canoni della scienza e della ricerca.

Tutto è ulteriormente avvalorato dal fatto che – tengo a sottolinearlo – ho parecchi anni di professione alle spalle, svolti sempre attivamente, e ho raggiunto obbiettivi ragguardevoli, almeno secondo i canoni della Medicina Ufficiale.

C’è purtroppo tanta gente che non vuole cambiare le proprie abitudini sbagliate; ma ci sono fortunatamente molte altre persone che, al contrario, sono alla ricerca di qualcosa di concreto e di vero su cui basarsi e a cui riferirsi.


Egidio Antonaccio

A costoro, noi medici "risvegliati", abbiamo il dovere di dare il nostro aiuto a percorrere la strada della Sanità e della Consapevolezza.

Giuseppe De Pace

Relazione e cura di: Sebirblu.blogspot.it


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