lunedì 9 gennaio 2017

ATTENZIONE! Iniziati i Miracoli del Falso Profeta?




Sebirblu, 7 gennaio 2017

Sembra che le sorprese su questo Papa (cfr. all'etichetta "Bergoglio") siano destinate a protrarsi, visto che ad ogni piè sospinto fa sobbalzare chiunque abbia una benché minima conoscenza cristica e dottrinale. (cfr. QUI).

Disse infatti Gesù: "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt. 7, 15-16).

Ed anche: "Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti" (Mt. 24, 24).

E Giovanni nell'Apocalisse: "Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, e aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone..." "Ed operava grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini." (Ap. 13, 11-13).

Così, come risulta dalle Scritture, una delle prerogative più accattivanti del Falso Profeta è quella di compiere miracoli con l'aiuto di Satana.

E proprio questi, il Vescovo di Roma "venuto dalla fine del mondo", nel novembre 2015 fece parlare di sé a livello planetario per una guarigione miracolosa verificatasi dopo aver benedetto e baciato la testolina di una piccola bimba di un anno affetta da un raro tumore cerebrale. (La storia QUI e QUI).


La piccola Gianna Masciantonio baciata dal Papa

Ma non tutti sanno che non è solo questo il prodigio attribuito al Pontefice, perché il 10 aprile 2013 Carolina Balbuena, una donna argentina di 41 anni vivente in Spagna e sofferente anch'essa di una neoplasìa al seno già ramificatasi, dopo essersi recata a Roma ed aver ricevuto la benedizione ed un bacio dall'augusto conterraneo, ha recuperato prodigiosamente la salute ristabilendosi in breve tempo. (Cfr. QUI)


Il Papa bacia Carolina Balbuena

Tra l'altro, quand'era ancora cardinale a Buenos Aires, Jorge Bergoglio benedisse di sua iniziativa anche Paco Salegas, un uomo della provincia di Santiago del Estero che soffriva di una grave forma di diabete, tanto che i medici non avevano altra scelta che amputargli il piede per evitargli guai peggiori.

Con tale gesto, Paco percepì un'immediata e strana sensazione che gli trasmise la forza di recarsi in ospedale sostenuto dalla convinzione assoluta di poter guarire. E così fu.

Tuttora porta con sé la certezza di essere un miracolato, sperando un giorno di poter baciare le mani di colui che nel frattempo è diventato papa. (Cfr. QUI).


Paco Salegas

Proseguo citando il caso di Ave Cassidy, una bambina down di tre mesi con una grave malformazione al cuore (due fori), la cui mamma con il resto della famiglia decise di recarsi a Roma durante la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II nell'aprile del 2014. (Cfr. QUI)

Ben determinati a far benedire la piccola dal Pontefice, i genitori e gli altri due figli (fratello e sorella) attesero per ore dietro la barricata, sotto la pioggia, l'arrivo della papamobile. Poi, al passaggio di questa, papà Scott sollevò la bimba e un addetto alla sicurezza, prelevandola, la porse a Francesco che le toccò il petto baciandola sul capo.

Al ritorno a casa in California, dopo un check-up dal cardiologo, i familiari appresero che un foro si era chiuso e l'altro ridotto della metà. Nessun dubbio, secondo loro, che si sia trattato di un intervento divino.


La piccola Ave Cassidy baciata da Bergoglio

Un'altra vicenda straordinaria ha avuto come protagonista Julia Bruzzese, dodicenne di Brooklyn, (New York), che essendo paralizzata e costretta sulla sedia a rotelle senza che i medici ne avessero ancora individuato la causa, desiderò andare all'aeroporto JFK per incontrare il "Santo Padre" che sarebbe arrivato in visita apostolica negli Stati Uniti.

La giovane, insieme alla mamma Josephine, pregava e sperava in un miracolo per mano di colui che, ormai, viene menzionato come "Papa Guaritore", al fine di poter camminare di nuovo.

Così, quando il Pontefice la vide sulla carrozzella, le si avvicinò e, accarezzandola, la benedisse dicendole che sarebbe andato tutto bene. (Cfr. QUI e QUI).

Cinque giorni più tardi, i medici sottoposero Julia ad un altro esame del sangue scoprendo finalmente il motivo della paralisi alle gambe: si trattava della malattia di Lyme, in gran parte trasmessa dal morso di una zecca infetta.

Fu nel maggio dello stesso anno (2015) che Julia cominciò a perdere la sensibilità alle gambe e già nel mese di giugno era impossibilitata ad usarle. Per questo ha esclamato convinta: "Il miracolo è iniziato... avrò la possibilità di camminare di nuovo grazie a papa Francesco!"


Julia Bruzzese benedetta dal Pontefice

Analogo caso è quello di un altro bambino paralizzato, ma questa volta sin dalla nascita, perché affetto da paraplegia agli arti inferiori.

Quindici anni di età, Mauricio Mota Sánchez, originario di San Pablo Guelatao (Oaxaca), nello scorso febbraio 2016 è stato condotto dai suoi genitori ad incontrare il Pontefice in occasione del suo arrivo in Messico, dopo che essi avevano intrapreso tutte le strade per curare il figlio.

"Quello che è successo davanti a Bergoglio non ha alcuna spiegazione scientifica" ‒ ha detto Luis Rivera, il medico personale di Mauricio ‒ "perché la sua spina dorsale risulta gravemente danneggiata dalla malattia aggressiva che lo affligge. Si tratta certamente di un vero miracolo!"

Alla presenza del Papa, e dopo averne ricevuto l'abbraccio e la benedizione, il ragazzo si è alzato da solo dalla sedia a rotelle e ha tentato di fare qualche passo chiedendo ai suoi cari, che nel frattempo gli sono corsi incontro, di essere aiutato.

Mamma Florencia e papà Enrique erano sicuri che accompagnando Mauricio dal "Santo Padre" sarebbe guarito.


Mauricio Mota Sànchez viene accarezzato dal "Santo Padre"

Conclusione 

Come si può constatare in questi anni critici, ma soprattutto da quando la Massoneria Ecclesiastica (cfr. QUI) è riuscita ad eleggere, in maniera non del tutto chiara, Bergoglio, il Falso Profeta, siamo testimoni di un vertiginoso susseguirsi di eventi che stanno portando la Chiesa allo sgretolamento totale e sotto gli occhi chiusi di milioni di persone.

Orbene, abbiamo appreso dal libro dell'Apocalisse, che la bestia proveniente dalla terra (indicante il potere religioso unitario) sarà in grado di compiere grandi prodigi per preparare la strada alla bestia che sale dal mare (il potere mondiale in procinto di manifestarsi) ossia l'Anticristo.

Sappiamo pure, come citato sopra, che possiamo riconoscere i falsi profeti dai loro frutti: l'annunciatore vero conduce alla fede, al pentimento, alla riconciliazione col Divino Fattore, alla bontà, alla fedeltà, al dominio di sé; mentre quello bugiardo semina impurità, idolatrie, dissensi, divisioni, fazioni ed eresie. (Gal. 5, 19-23).

Ma il frutto più caratteristico del falso profeta è l'impegno volto ad allontanare il popolo di Dio dal magistero della Chiesa, per mezzo del quale risuona nel mondo l'insegnamento di Cristo.

Tutto ciò si sta verificando proprio ora, con un lupo travestito da agnello alla barra di comando, osannato in forma pressoché plebiscitaria dal mondo intero, soprattutto nel momento in cui mostra il suo lato irresistibile di "papa taumaturgo".




Ma non si sa forse che il Maligno può presentarsi come Angelo di Luce e sedurre chiunque non abbia in sé il discernimento vero dato dallo Spirito di Dio?

San Paolo, infatti, avverte: "La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e iniquità a detrimento di coloro che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati." (2Tess. 2, 9-10).


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