Sebirblu, 25 maggio 2020
Due anni fa, pubblicai un articolo
(ved. QUI) dedicato alla visita che il presidente francese, Emmanuel
Macron, fece a Bergoglio in Vaticano e alle stranissime, quanto
inusitate effusioni, che i due si scambiarono come fossero compagni
di.... MISSIONE.
Questa mia tesi oggi viene avvalorata
dai fatti a seguire, puntualizzando nel frattempo che le NOVE nazioni
europee, unitesi come esercito di pronto intervento voluto da Macron,
sono diventate DIECI (ved. QUI), una volta mutato il governo condotto da
Salvini. In questo modo si attua in pieno la visione apocalittica di
Giovanni (Ap. 17, 12-14), anche perché alle 10 corna (nazioni) si aggiungono le 7 teste del G7; il tutto descritto nel post sopra indicato.
Tornando a noi, è accaduto che il mese
scorso lo stesso Macron è stato intervistato all'Eliseo dal
Financial Times e precisamente da Roula Khalaf e da Victor Mallet
sulla pandemia e la crisi esistenziale che ha colpito l'Europa in
questo periodo.
Roula Kahlaf - Direttrice del Financial Time. |
Ebbene, una delle domande finali che
gli è stata posta (al minuto 18,26) è questa:
"Ha mai immaginato di trovarsi in
una situazione simile (riferendosi al coronavirus) e cosa cambia in
lei, signor Presidente, nel modo di essere?
Macron (minuto 18,47):
"Ascolti, non mi sarei mai
immaginato questo, ma sono sempre stato sottomesso al destino, e in
fondo è la cosa più semplice a farsi. Bisogna essere disponibili ad
esso e perciò mi sono reso ben disposto ad agire.
Ho convinzioni profonde su quello che è
il mio Paese, la nostra Europa e qual è il corso ideale del mondo ai
miei occhi, che sono fatti di libertà, di cooperazione reciproca,
aiuto, amicizia, nel senso ampio del termine,
e poi... (al minuto 19,35 aggiunge):
‒ credo che la nostra generazione debba
sapere che la Bestia dell'Evento è QUI... ed essa arriva... (la Bête
de l’Évènement est là... elle arrive...) che si tratti di
terrorismo, di questa grande pandemia o di altri shock. Necessita combatterla, quando sopraggiunge, con quello che ha di profondamente inatteso
e implacabile.
Bisogna farlo rimanendo conformi ai
suoi principi e non cedere in nulla se non restando disponibili
all'evento affinché accada qualcosa di nuovo." [...]
Qui il video inerente, e subito dopo
quello specifico con la frase "sospetta" (se non fossero visibili sullo smartphone cliccare QUI e QUI):
Ora, mentre in tutto il web si sono
scatenate le più varie interpretazioni di sapore "complottista" o a sua difesa arrampicandosi sui vetri come "Le Monde" QUI, uno dei
tanti giornali di regime, spunta un altro video del novembre 2016
(reportage di France 3) che "inchioda" i media alla
veridicità delle convinzioni di Macron.
Alla domanda postagli: "Lei è in
Missione?" egli risponde:
"Sì, è così che la vivo" ‒
e guardando senza vedere continua ‒ "non sono in procinto di fare
carriera... non ho d'altra parte mai ricercato questo nella mia vita,
ho perseguito degli obbiettivi, ho cercato di comprendere e
apprendere delle cose... a combattere, ma non ho mai pensato di fare
carriera e dopo che sono entrato nel campo politico vivo questo come
una Missione."
Domanda del giornalista: "È una
dimensione di spiritualità?"
Risposta di Macron: "C'è una
dimensione di spiritualità... (ha lo sguardo freddo, nel vuoto) e
in ogni caso esiste la convinzione di una trascendenza... qualcosa
che oltrepassa... che vi supera, che vi ha preceduto e che resterà..."
Chi non dovesse visualizzare il video sullo smartphone clicchi QUI.
È naturale che ascoltando queste
parole si rimanga increduli e basiti, ma è la reazione immediata
soprattutto di coloro che fan parte del "sistema" mondo,
non di chi si è risvegliato alla realtà amara che stiamo vivendo
tutti.
Unendo le tessere, infatti, emerge un
mosaico ben diverso da quanto si tenta di farci apparire:
"Dopo aver conquistato il potere
in una vittoria elettorale a sorpresa nel 2017 con il 66,06% dei voti
(guarda caso), il presidente francese iperattivo ha annunciato una
bufera di ambiziose proposte riformatrici per la UE che ha lasciato
perplessi i suoi partner europei più prudenti.
Quando ha presieduto il gruppo delle
grandi economie del G7 l'anno scorso, ha cercato di riconciliare gli
Stati Uniti e l'Iran e di indurre alla pace Russia ed Ucraina."
"Vuole che l'Unione europea
lanci un fondo d'investimento d'emergenza di centinaia di miliardi
di euro, attraverso cui i membri del Nord, restii, dovrebbero
sostenere l'Italia e la Spagna, dove diverse migliaia di persone sono
decedute per la pandemia.
Vuole pure che i paesi più ricchi
aiutino l'Africa tramite una moratoria immediata sui pagamenti del
debito bilaterale e multilaterale." (Dal "Financial Time" del 16
aprile 2020, manovrato dai Rothschild).
Tutto questo avviene mentre blinda i confini e continua a respingere illegalmente i migranti in tempo di coronavirus; ved. QUI. D'altra parte, è tipico della corrente anticristica parlare continuamente di pace, blandendo ed ingannando i popoli per meglio asservirli e trarne i maggiori vantaggi, ovviamente per sé.
I "respinti" di Ventimiglia, 18 novembre 2019; ved. QUI. |
Ed è proprio così che si è
presentato Macron l'11 aprile 2018 davanti alla Conferenza dei
Vescovi francesi. Il suo discorso è intriso di ogni aspetto che
Solovëv ha riservato all'Anticristo nel suo celebre romanzo
distopico (cfr. QUI), concernente il Pacifismo, l'Ecologismo e
l'Ecumenismo, ma soprattutto l'Umanesimo (ved. QUI) tanto caro al
Falso Profeta Bergoglio, insieme al finto «Misericordismo».
Ecco alcuni passaggi delle sue parole:
"L'urgenza della nostra politica
contemporanea è di ritrovare il suo radicamento nella questione
dell'uomo o – per dirla con Mounier – della persona.
Noi non possiamo più, in questo mondo
che va come va, essere soddisfatti di un progresso economico o
scientifico che non si interroghi sull'impatto che procura all'umanità e
al mondo.
È ciò che sono andato a dire alla
tribuna delle Nazioni Unite a New York, ma anche a Davos o ancora al
Collège de France qualche giorno fa, quando ho parlato di
intelligenza artificiale: abbiamo bisogno di dare un fine alla nostra
azione, e questo fine è l'uomo.
Ora, non è possibile avanzare su
questa strada senza incrociare il cammino del cattolicesimo, che da
secoli pazientemente cesella tale interrogarsi in un dialogo con le
altre religioni."[...]
"In questa libertà di parola io
relego la volontà della Chiesa di avviare, di condurre e di
rafforzare il dialogo con l'Islam, di cui il mondo ha tanto bisogno,
e che lei (Monsignore) ha evocato." [...]
L'intesa fra le 2 "Bestie apocalittiche" - ved. QUI, QUI, QUI e QUI. |
"Ci saranno sempre situazioni
difficili, inaccettabili, e bisognerà ogni volta, insieme, fare di tutto per risolverle. Ma non dimentico
nemmeno che portiamo anche la responsabilità di territori spesso difficili in cui i migranti arrivano.
Sappiamo che i flussi di nuove
etnie gettano la comunità locale nell'incertezza, la spingono
verso opzioni politiche estreme, scatenano sovente un ripiego che
sembra un riflesso di protezione. Vede la luce una forma d'angoscia
quotidiana che alimenta una guerra tra poveri.
La nostra esigenza sta appunto in una
tensione etica continua fra questi principi. Quello di un umanesimo
che è il nostro senza risparmiare alcunché – specialmente a
protezione dei rifugiati. È lì che abbiamo bisogno della vostra
sapienza... (sic!)." [...]
E concludendo il suo dire:
"Certo, le istituzioni politiche
non hanno le promesse dell'eternità; ma la Chiesa stessa non può
correre il rischio di estirpare anzitempo il grano e la zizzania
(assolutamente mefistofelico! Ndr) E in questo punto mediano in cui
ci troviamo, in cui abbiamo ricevuto il carico dell'eredità
dell'uomo e del mondo, sì, se sappiamo giudicare le cose con
esattezza, potremo compiere grandi cose insieme." (Il testo
completo QUI).
Dunque, il presidente francese, arrivato sullo scacchiere internazionale come una meteora, che ruolo riveste
effettivamente in relazione ai tempi apocalittici che stiamo vivendo?
La risposta verrà dall'ottima analisi fatta da
GianLuca Valpondi (ved. QUI) sul
discorso presidenziale appena esposto da me in piccoli brani. Del suo lavoro riporto solo la frase conclusiva che mi trova perfettamente d'accordo:
"La religione umanitaria di Macron
è la religione dell'anticristo, cioè del 666, il numero
dell'uomo che mette se stesso al posto di Dio, additando se stesso come dio, istigato da
Satana.
Qualcuno parla già del futuro "Presidente degli Stati Uniti d'Europa" (riferendosi sempre al "Racconto dell'Anticristo di Solovëv; ndr).
A quel punto, la "a" potrebbe
anche diventare "A". Non glielo auguriamo. Piuttosto,
preghiamo per lui. Emmanuel accetterà di non essere l' «Emmanuele»?
Questo, sì, glielo auguriamo.
Traduzione, adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it
Fonte della notizia: fawkes-news.com
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