giovedì 16 maggio 2013

Lettere dall'Aldilà di G. Trespioli. Parte 4






Sebirblu, 16 maggio 2013

Gentili Lettori, vi propongo altri quattro brani delle "Lettere dall'aldilà" dettate dall'Avv. Gino Trespioli, post mortem, alla signora Remigia Cusini. QUI, il primo post con relativi link e spiegazioni; QUI e QUI, il secondo e il terzo.

Sia questo piccolo libretto "Lettere di Gino Trespioli per via ultrafànica" come l'Opera più grande "LA VITA" ‒ scaricabili QUI il primo, e QUI il secondo, che è di importanza assoluta per chi volesse seriamente approfondire il concetto di Aldilà nei vari livelli evolutivi o "Biotesi" (QUI, QUIQUI).

Varie Entità, famose e non, vissute sulla Terra, si sono avvicendate per dare la propria testimonianza eccezionale, con il permesso della Legge Divina, per far sì che l'Umanità ne prendesse Conoscenza.

Il contenuto dei testi è altissimo, lo è sempre quando si tratta di "Ultrafanìa", rimasta purtroppo sconosciuta ai più (vedere QUI). Trattasi di Alta Scuola Spirituale e non, come molti potrebbero pensare di normali canalizzazioni!

Trespioli, nella prima lettera che segue, accenna a Mirismondo etereo che risiede nella più elevata delle Biotesi, quella della "Sapienza" (come da schema), dove vibrano le Purissime Intelligenze (mai rivestitesi di corpo denso) e gli Enteli (Entità purificate o Perfette). Per approfondire, nelle note QUI e nel post scriptum QUI.


Schema delle Biotesi e di Miris dal libro "La Vita" di Gino Trespioli

Ebbene, eccovi come esempio un breve stralcio, tratto dall'Opera "La Vita", dove l'Autore menziona tale ambiente fluidico:

"Un improvviso anche più intenso sfolgorìo. Una danza di Mondi intorno ad un Sole cui il Maestro aveva fatto cenno con parole grandi: Miris. Non si descrive. Gli Enteli non sono nella possibilità di tradurre umanamente una bellezza che trascende tutte le fantasie più audaci.

È uno sfolgorìo che si manifesta, inondando di fiammelle vertiginosamente scorrenti in un'atmosfera dai colori più vari e vivi, dai profumi più delicati e inebrianti, dalle armonie eccitatrici l'Anima verso grandezze che vanno oltre il pensabile.

...L'Amore è il Sole centrale di tutti i Soli spirituali della biotesi della Sapienza; è il Sole che irradia la propria Luce direttamente dal Centro e illumina il Superlativo dove la mia mente non può penetrare.

Non può penetrare, ma l'infinita Bontà consente che dal Superlativo vengano Voci di Eletti che vedono la faccia di Dio."

Ribadisco ancora l'invito a non soffermarsi sulle date perché la nozione «tempo» è un concetto riguardante la nostra dimensione, visto che nell'Oltre, esiste soltanto l'Eterno Presente in atto.



                                                                                                                        25 ottobre 1941

Cara amica,

Peregrinando  di  strato  in  strato  e  soffermandomi  soprattutto  ad  osservare l'aura che avvolge ogni mondo, reso visibile dalla luce siderale, trovo l'ammirabile trasformazione che si manifesta ogni volta che i mondi si preparano alla metamorfosi d'ambiente. Chiamo ambiente, quelle masse circoscritte di energia, che formano respiro, vita.

Soffermandomi nel mondo Miriaco (nel pianeta "fluidico" Miris; ndr), ho raccolto delle vibrazioni provenienti dalla Terra; erano onde psichiche pensative giunte frastagliate da altrettante onde vibratorie appartenenti allo strato etereo.

Le onde psichiche venivano tradotte in forma pensiero, individualmente, da noi che eravamo là in massa.

Io ho raccolto quella dichiarazione proveniente da un individuo abitante la Terra, assai colto, e nello stesso tempo molto semplice nella sua veste di scienziato.

Costui si trovava a conversare in una sala con altri individui, e si esprimeva così: «Non può esservi nell'Eternità il tempo, perché laddove è tempo, esiste vita fisica. Non si può conciliare l'Eterno Presente se affermiamo l'esistenza del passato e del futuro».

L'onda psichica è arrivata a me come il chiarore di un lampo; avrei voluto rispondere a costui se in quell'istante ci fosse stata un'antenna ultrafàna (come Bice Valbonesi; QUI, ndr).

Ho cercato di fare vibrare l'onda mia perché egli la raccogliesse, ma mi sono accorto che non riuscivo a compenetrare il suo intelletto.

Mi riprometto di visitare questo amico a cui molto interessa il nostro mondo. Come vedi, amica cara, il cerchio Verità si dilata, si formano nuclei di pensatori che cercano rifugio nel mondo Infinito.

Ormai essi percepiscono esistere un «quid» potenziale sfuggente alle loro analisi positive; pure essi non possono respingere ciò che si rivela mediante moltiplicate manifestazioni.

La forma stessa suggestiva, che acquisisce la Verità nello scintillìo delle Sue espressioni infinite, attrae e dà un senso di leggerezza al cuore.

Eccoti cara amica qualche appunto sui miei viaggi. Ti lascio per ritornare più tardi.

                                                                                                                           Gino


                                                                                                                       28 ottobre 1941

Cara amica,

Sono ancora nel mondo Miriaco, vi soggiorno volentieri, perchè l'aura che mi circonda è deliziosamente armonica.

Tutto è suono, senza che si produca stanchezza e, ti spiego, io amo l'Armonia e la desidero, ne assorbo le vibrazioni sottili così come potrei assimilare una buona lettura, se fossi nel tempo.

Ma se volessi respingerla, mi sarebbe facile, dovrei soltanto emettere un pensiero di isolamento, e mi troverei subito in una condizione piana.

Ricordati che tutta la vita è basata su questa capacità di sentire e di pensare. Sulla Terra riceviamo idee e su queste fantastichiamo per renderle concrete; qui nel mondo spirituale, il pensiero non ha necessità di fantasticare, perché tutto ciò che si pensa è in atto.

Quale gioia maggiore vi potrebbe essere?

Sono molto lieto di ricevere il ricordo degli amici. Ve ne sono alcuni che hanno desiderato visitare la tomba, per un omaggio al mio spirito.

Questo ti dico, amica cara, affinchè tu venga a conoscenza di tutto quel particolare interesse che ancora si vuol dare, non alla memoria di un uomo, ma all'Opera compiuta.

E tu sai che tale Opera mi fu imposta, con dolce fermezza, da Colui che tu conosci col nome di Maestro (QUI) - veramente fui io a classificarlo così, in realtà la definizione "Maestro" si perde in minuscoli pulviscoli, mentre giganteggia al disopra di tutto il Sole.

Sii lieta di lavorare sotto questo Raggio, sii serena per tutto ciò che può formare la tua vita, il Raggio non mancherà di illuminare, e così serenamente ti saluto, nell'attesa di ricongiungermi a te

                                                                                                                            Gino


                                                                                                                       30 ottobre 1941

Cara amica,

Ho voluto spostarmi dal centro del mondo Miriaco per portarmi al limite, laddove pareva ci fosse una specie di orizzonte; giunto proprio sull'estrema parte di una linea arcuata, mi sono accorto che l'orizzonte si era portato più in là. (Esattamente come accaduto nell'esperienza di premorte QUI; ndr)

Ho compreso che vi è come una moltiplicazione all'infinito di questa linea curva. Il colore dell'ambiente è talmente variato, da strabiliare se tu fossi qui.

Quando tu vedi un bel cielo terso, ne sei estasiata, e gioisci della bellezza di questo luogo terrestre; qui l'estasi non ha confronto, la beatitudine è un tale appagamento d'anima che io non dispongo di espressioni per potertela tradurre.

Solo desidererei che per un istante ti fosse dato di annullare il tempo per poter ridire agli amici, e a tutti, che cosa sia l'immensità della gioia infinita.

Al mio prossimo ritorno ti intratterrò sull'argomento "eternità" in rapporto al "tempo", che già abbiamo trattato, così completeremo la cognizione.

Visito spesso gli amici, senza che essi se ne rendano conto materialmente. Ti assicuro che mi fanno un triste effetto. Sono chiusi in crucci di ogni genere ed io cerco di scuoterli per far loro comprendere l'inutilità di tale stato d'animo.

Prima che io conoscessi il Maestro facevo parte di questa categoria di gente. Ma una volta conosciuto Lui, sono uscito da tale strettoia. Sia quindi benedetto l'istante in cui mi si è aperta la Porta del Cielo!

Perciò esorto anche te ad essere tranquilla, eviterai così l'invecchiamento delle energie intellettuali nonché di quelle fisiche; è un segreto che ti comunico, tientelo caro; se qualcuno vorrà seguirti, tanto meglio, è un elisir che costa poco e non presenta alcun pericolo.

Sono felice di rivederti fra non molto - è un'espressione anche questa errata. Se io vivo nell'eterno presente, dovrei sempre vederti (così direbbe il Professore sofista). Ma sì che ti vedo! E se uso queste frasi umane, è unicamente per mia volontà.

Arrivederci, mi distacco senza lasciarti.

                                                                                                                            Gino

 
                                                                                                                18 novembre 1942

Carissima,

La promessa non viene mai a mancare, eccomi a te, e se tu mi potessi vedere certamente saresti colta da stupore. Ho buttato gli occhiali, ciò significa che la mia vista si è perfezionata.

Il vedere è proprio dello Spirito e mi convinco essere la vista, nel senso umano, un semplice mezzo ottico paragonabile a cannocchiale o ad occhiali, secondo le necessità.

Quante cose meravigliose sono per me rese visibili dall'acutezza e dalla vibrazione impercettibile di quell'energia entro la quale vivo e per la quale mi muovo. Ti assicuro che è veramente stupendo l'ambiente, quando da un istante all'altro si trasforma, sia come colore che come potenzialità.

Cerco di rendere chiaro il mio pensiero perchè tu possa vedere e sentire con le mie stesse capacità, immedesimandoti nella mia vita.

Quando io dico: "trasformazione di ambiente" puoi pensare al guizzo di un lampo in pieno cielo sereno. Queste metamorfosi sono dovute alla mirabile Potenza di una Legge senza limiti e confini.

Conosci la mia tendenza all'analisi, all'indagine; non ho abbandonato questa prerogativa, anche qui scruto, medito, perché voglio introdurmi sempre più sul piano della Conoscenza. È un atto di libertà che posso compiere, senza urtare l'ordine mirabile della Legge.

Ti dicevo che ho buttato gli occhiali, ciò significa che mi sono ancora alleggerito di altre scorie; più mi innalzo col pensiero e più acquisisco la capacità di vedere e di conoscere.

Troverai un po' strano questo mio stile, ma il tuo udito ha preso l'abitudine e può raccogliere questo linguaggio che dà armonia alla mente e al cuore.

Ti lascio per un istante, ritornerò dopo aver perlustrato altri ambienti; ti sia caro il mio saluto, così come a me è cara la tua dedizione. Sono certo che i lettori, faranno congetture su di noi e sulla nostra amicizia che non ha nulla di umano.

Molti nostri conoscenti e amici si chiederanno: "Erano così intimi la Signora Cusini e l'Avv. Trespioli?"

Io rispondo ai primi e ai secondi: "Il nostro incontro sulla Terra, lo preparò il Maestro, le nostre brevi conversazioni furono permeate da uno stesso argomento e tendenza «La ricerca della Verità» con le relative manifestazioni fenomeniche".

Chi cammina sullo stesso Sentiero diventa amico, per la stessa vicinanza che ci accomunava allora e adesso verso la salita.

La nostra vera intimità si è determinata dopo la mia uscita dalla Terra, anche perché tu hai dimostrato di possedere forte intelligenza, ma anche il desiderio di dare agli altri la possibilità di conoscere la Verità tanto cercata e desiderata.

Il Bene è un frutto che viene raccolto dall'Anima eletta; tu raccoglierai questo frutto, in un giardino astrale, dove l'impronta Divina è sempre manifesta.




Nessuno pensa che cosa voglia significare "Eternità", né tanto meno desidera veramente immedesimarsi in essa durante il soggiorno sulla Terra, mentre ogni movimento umano viene traslato nell'ambiente eterno così come lo schermo fotografico riproduce una figura presa all'istante.

Pare che il mondo umano sia un bivacco di ubriachi (non trovare strana, questa mia espressione); dall'ambiente terreno giunge a noi, come un ronzìo, un vociare scomposto ed una fumosità simile a quella di un vulcano quando sta per iniziare a ribollire.

Negli altri mondi fluidici dove la vita è soltanto frequenza di pensiero, la vibrazione sopraggiungente è simile ad un tiepido soffio primaverile, è un dolce arpeggio di note che si rincorrono nel Ritmo Eterno. È un fatto, che l'Eternità non stanca.

L'alba che si intravvede sulla Terra, nella migliore stagione, può essere paragonabile al luogo dove io sono attualmente, e ti assicuro che non desidero tornare indietro. Così ti lascio, con l'immagine viva della Bellezza Infinita.

Accogli il mio saluto

                                                                                                                            Gino

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