Sebirblu, 7 luglio 2015
Gentili Lettori,
di questo corposo e postumo articolo di
Olivier de Rouvroy, pubblicato dalla sua famiglia,
riporto per voi quegli aspetti, a mio avviso più significativi, che
aiutano a discernere il livello evolutivo e quindi la provenienza
dimensionale degli Esseri qui descritti.
Già QUI avevo parlato di Biotesi
e di ambienti vibrazionali caratterizzati dal modo di essere e di
pensare di chi vi soggiorna e ritengo quindi che queste individualità
appartengano alla nutrita schiera degli "Anonti" tra il
piano del Risveglio e quello dell'Evoluzione. (Cfr. QUI; ndt)
Dico questo, perché in linea di
massima non sono il raziocinio e la logica, spesso uniti ad un po' di
freddezza, che determinano l'alta vibrazione d'anima, ma devono
essere connessi e superati dall'Amore che ne certifichi la
provenienza.
È l'Amore infatti che, come
giustamente dice il Poeta (Paradiso XXXIII, 145), regge gli Universi,
ed è lì soltanto che può aver sede la Sapienza che si manifesterà
illuminando e dando le risposte necessarie ai vari quesiti che ci
poniamo.
D'altronde, questa è la Meta ultima
verso la quale gravitano i mondi e tutte le specie che vi abitano.
Somma e meravigliosa convergenza che unificherà tutti gli Esseri
impegnati da tempi immemorabili a ritrovare la Via di Casa.
La nostra popolazione planetaria sta
gradualmente emergendo come comunità più ampia di vita
intelligente. Diverse razze e numerose organizzazioni extraterrestri
ci visitano a rotazione. Non ne abbiamo ancora consapevolezza, ma da
alcuni decenni, il loro andirivieni si è accelerato.
La fabbricazione di armi nucleari e la
distruzione progressiva dell'habitat naturale hanno attirato verso il
nostro mondo Esseri la cui stessa sopravvivenza potrebbe essere
minacciata in caso di cataclisma globale.
Nel momento in cui ci apprestiamo a
penetrare nel campo più esteso dell'espressione vita, dove si
evolvono queste individualità che non abbiamo ancora imparato a
conoscere, non c'è alcun dubbio che le rivelazioni che seguono siano
di grande interesse per ciascuno di noi.
Ogni dimensione esistenziale non è
nient'altro che una lunghezza d'onda. La sola diversità fra i vari
piani è il loro ritmo vibratorio di base. Quando ruotiamo o premiamo
sull'apposito tasto della televisione o della radio, ci sintonizziamo
su una frequenza particolare e cambiamo stazione.
Otteniamo allora un'immagine differente
sul nostro schermo o altre voci su un'emittente radiofonica. Accade
esattamente così con i piani esistenziali.
Se potessimo mutare il ritmo della
nostra coscienza, riusciremmo a connetterci con una diversa lunghezza
d'onda, così da "sparire" letteralmente da questo mondo a
bassa vibrazione e riapparire nell'altro con il quale siamo entrati
in relazione.
È ciò che fanno gli UFO quando attraversano il cielo a velocità vertiginose. Penetrano nel nostro campo visivo con una rapidità stupefacente e ne escono operando un cambiamento direzionale e sparendo completamente alla vista.
Gli Esseri a bordo di queste navi
spaziali non vengono trasportati attraverso il Cosmo come avviene
per noi sui nostri aerei.
Essi sono psichicamente e
consapevolmente connessi al velivolo stesso e quando sono pronti a
recarsi su un altro piano, si mettono in stato di meditazione e
uniscono il loro pensiero fino a formare un'entità cosciente.
Visualizzano quindi un cambio
d'itinerario, e questo permette all'astronave così come a tutti i
passeggeri a bordo di entrare insieme in un'altro livello
dimensionale.
Il nostro Universo, compreso tutte le
stelle e gli atomi che racchiude, ha una lunghezza d'onda basilare di
7,23 centimetri. Spiritualmente parlando, questo valore numerico
rappresenta mediamente l'OM, il suono a cui gli indù attribuiscono
la frequenza fondamentale del Cosmo.
Nello spazio, ogni oggetto emette un suono particolare secondo la singola consistenza strutturale. Considerando la frequenza media vibrazionale emessa da tutti i componenti di terza dimensione, otteniamo la suddetta ampiezza d'onda di 7,23 centimetri e il vero suono OM di tale piano.
Il Suono Cosmico "OM" |
Questa cifra rappresenta anche la distanza che intercorre tra i due occhi, dal centro della pupilla all'altra, se si analizzano cento persone facendone la media tra esse.
Lo stesso vale per lo spazio tra il
mento e l'estremità del naso, la larghezza del palmo di ogni mano e
la misura tra ogni chakra del corpo, per dare soltanto qualche
esempio supplementare.
Questo valore è presente un po'
ovunque nel nostro corpo perché, essendo noi immersi nello stesso
Universo, ogni sua cellula ne porta letteralmente l'impronta ritmica.
Ebbene, per quanto riguarda i vascelli
spaziali, quelli utilizzati nei mondi evoluti hanno sia una
dimensione fisica (basata quindi sulla stessa lunghezza d'onda) che
super-fisica, ossia luminosa, con una banda frequenziale di 723 Thz.
La Confederazione Intergalattica
utilizza circa 62 prototipi diversi nel nostro sistema stellare.
Quelli che notiamo abitualmente agiscono in terza e quarta
dimensione, ma ce ne sono altri che non abbiamo mai visto perché
appartengono al quinto, sesto e settimo piano dimensionale.
Poi ci sono navi che fungono da
sostegno logistico e che stazionano nella stratosfera terrestre:
enormi navi-appoggio posizionate nell'orbita del Sole.
Le astronavi-madre sono di differenti
grandezze, in rapporto alle singole missioni e alle lunghezze d'onda
che le caratterizzano. Le più voluminose possono superare i 1.000
chilometri di lunghezza quando si materializzano in terza dimensione.
Foto autentica, ripresa dallo spazio, di un'astronave madre di circa 5000 chilometri di diametro. |
Ben 22 sono ora schierate per assistere al nostro processo di trasformazione sulla Terra. A seconda del compito da effettuare, vengono utilizzate per riaggiustare, accelerare ed integrare i nuovi parametri evolutivi del pianeta.
Somigliano a delle grandi città, ma
non certo a quelle di questo mondo. Sono dotate di spazi ricreativi
costituiti da laghi, da ricca vegetazione e specie viventi a noi
sconosciute. Vi si trovano anche aree di lavoro, sale-riunione e la
stazione di comando, detta cervello centrale, dell'astronave stessa.
Queste città-aeromobili viaggiano attraverso il nostro sistema solare e la nostra galassia, per eseguire le missioni che sono loro assegnate dalla Confederazione. Il numero delle popolazioni a bordo può arrivare fino a due milioni di individui. (Cfr. QUI, QUI e QUI; ndt).
Tali immense navi possono rimanere
"parcheggiate" soltanto nella stratosfera di un pianeta,
vicino alla cintura elettromagnetica che è, in effetti, la porta
d'accesso verso altri mondi.
Ecco una notizia che sorprenderà più
d'uno di voi: attualmente, ci sono più di cinque milioni di vascelli
in prossimità della Terra. I loro compiti sono svariati.
Sorvegliano, annunciano e valutano lo stato vibratorio-energetico.
Certi custodiscono i portali d'accesso
interdimensionali; altri assicurano un sostegno logistico; altri
ancora sorvegliano da vicino i nostri politici e la situazione del
nostro armamento nucleare.
Poi, ci sono quelli che ripuliscono
dalle scorie tossiche il piano fisico ed eterico della Terra, e gli
ingegneri che riparano e modificano i campi unificati. Infine, alcuni
osservano ed armonizzano gli aspetti geofisici e climatici del nostro
pianeta.
Nonostante le apparenze, tutto è sotto
controllo, e sebbene il nostro livello di coscienza e la nostra
collaborazione incidano parecchio, i fratelli dello spazio rispettano
il libero arbitrio degli umani e agiscono in funzione dei nostri
movimenti e del processo evolutivo al fine di correggere, ma senza
interferire mai nelle scelte individuali, salvo in rari casi
d'eccezione.
Essi sono innanzitutto al servizio
della vita e dell'evoluzione nell'Universo; è il loro compito
primario. Così, dietro le quinte, c'è una continua attività
extraterrestre della quale non possiamo immaginare l'ampiezza.
Talvolta ci è possibile pure vedere e
visitare le loro navi intergalattiche, perché desiderano che alcuni
tra noi siano testimoni della loro presenza.
Hanno il potere di cingere
completamente il nostro pianeta in meno di un'ora e posizionare le
loro navi sopra le nostre città in meno di 20 minuti.
Benché le loro manifestazioni fisiche sembrino farsi attendere secondo quanto alcuni di noi speravano ed avessero pronosticato, i fratelli e le sorelle del Cosmo sono già tra noi e ricorrono ad ogni tipo di strategia pur di attirare la nostra attenzione e sensibilizzarci.
Se noi desideriamo accedere veramente
ad una forma di vita più evoluta, è necessario che cambiamo il
nostro modo di concepire l'esistenza con una consapevolezza più
idonea alla visione cosmica.
Il nostro vero Ego spirituale non può
emergere nella sua pienezza se non diamo prova di una disciplina
personale e soprattutto di un'apertura amorevole verso gli altri.
Non possiamo più continuare ad agire
preoccupandoci unicamente della nostra sopravvivenza sacrificando
senza scrupoli lo sfruttamento dell'ambiente naturale e dei deboli al
nostro benessere personale.
I nostri fratelli delle stelle
desidererebbero aiutarci, ma noi dobbiamo prima elevare il nostro
livello vibratorio e raggiungere un certo grado al di sotto del quale
ogni intervento e manifestazione su vasta scala da parte loro
sarebbero non soltanto inutili ma anche pericolosi.
Il potere della trasformazione è in
noi, ma siamo come i diamanti ricoperti dagli strati densi del
piccolo ego che velano lo splendore del SÉ spirituale e cosmico.
Non siamo poi così differenti da loro,
ma la nostra natura umana resta molto primitiva: ci lasciamo
trascinare dall'egoismo e manchiamo d'amore gli uni verso gli altri.
Ne subiamo e ne subiremo ancora le amare conseguenze.
Immaginiamo per un istante ciò che era
la vita dei grandi primati: imponevano la propria legge al resto
degli animali che con essi condividevano l'ambiente. Ma oggi, la loro
esistenza si fa sempre più difficile e scomoda, non è vero? (Che si
voglia alludere qui all'Élite dispotica e materialista? Ndt).
Allora perché ci dovremmo aggrappare a
tutti i costi alle vecchie forme, quando sappiamo che sono destinate
a scomparire? Questo non significa lasciar perdere tutto e
polarizzarsi solo sugli extraterrestri, ma andare al di là di ogni
concetto limitativo.
Tomasz Alen Kopera |
Ecco quello che è accaduto ad uno di noi – chiamiamolo Cosimo. Dopo aver domandato in cuor suo, durante gli anni, di essere contattato, un giorno si ritrovò in un locale bianco completamente tondo, eccetto il suolo che era piatto.
In apparenza respirava come sempre, non
aveva né caldo né freddo, si spostava tanto facilmente quanto sulla
Terra. Ed aveva di certo una miriade di domande da porre.
Altri uomini terrestri come lui, a
bordo dello stesso vascello, gli spiegarono subito l'essenziale di
ciò che necessitava sapere.
Innanzitutto gli dissero che in
quell'ambiente qualsiasi punto delle pareti curve e soffici fungeva
da "muro d'energia". Poggiandovi la mano in un certo modo,
poteva o attraversarlo per andare dall'altro lato, o affondarvi le
dita per tirarlo verso di sé.
Era anche possibile, se lo avesse
desiderato, vedervi attraverso. In questo caso, diventava trasparente
come un specchio scintillante. Era, inoltre, il mezzo d'accesso al
"cervello centrale" della nave per chiedere qualcosa o
studiare.
Su questo argomento, gli venne spiegato
che degli istruttori che conoscevano la sua lingua stavano per
contattarlo. Essi erano impossibilitati ad entrare nel luogo dove lui
si trovava perché nei loro velivoli non veniva utilizzato
l'ossigeno.
Gli extraterrestri, almeno quelli di
questa razza, non respirano, non si alimentano, non dormono mai, non
si riproducono, ed operano di continuo. Sono tuttavia sempre
disponibili per noi se li chiamiamo al "muro d'energia".
Noi, esseri umani possiamo nutrirci normalmente, perché gli ET sono in grado di riprodurre modelli di qualsiasi tipo che riportano dalla Terra a bordo delle loro navette, siano essi alimenti o vestiti, insieme alle varie informazioni.
Per potersi lavare, non è necessaria
l'acqua. Basta recarsi in un determinato posto del "muro
d'energia" perché all'istante si venga ripuliti, per mezzo di
una sorta d'aspiratore, di tutto ciò che riteniamo superfluo,
compresi barba e capelli, a meno che non si desideri tenerseli.
Mentre viveva la sua esperienza, Cosimo
si rese conto un po' alla volta della situazione difficile in cui si
era messo da solo. Aveva scelto di recarsi a bordo di un'astronave
per studiare le conoscenze scientifiche degli extraterrestri e la
loro tecnicità.
Ma realizzava che sarebbe stato
estremamente arduo trovare i termini per trasmetterli ai suoi simili.
Infatti, alcuni concetti degli Esseri galattici sono completamente
sconosciuti sulla Terra. Era come se avesse dovuto, di fronte ad un
quadro di un pittore, descrivere il colore rosso ad un cieco dalla
nascita!
Rassicurato dagli altri terrestri
presenti sul vascello, riuscì a disfarsi pian piano delle sue
paure. Tra l'altro, la sua curiosità aumentava, ed egli aveva
bisogno di saperne di più su questi individui.
Fu allora che uno di essi si
materializzò in un cerchio di luce sul "muro d'energia".
Portava una specie di scatola luminosa alla base della testa. Dico
così, perché il suo collo era appena visibile. Restava in piedi,
quasi senza muoversi, probabilmente per avere il tempo di abituarsi.
Fu in quel momento che Cosimo si accorse di poter attraversare quella figura e ritrovarsi dietro ad essa, dall'altro lato del muro. Una volta faccia a faccia, il visitatore iniziò a parlargli nella sua lingua: il francese.
"Sono venuto a parlarle perché
lei ha molti quesiti da porre. La istruiremo su tutto ciò che vuole
conoscere.
Risponderemo alle sue domande ma, in
special modo, potrà interrogare il cervello centrale attraverso la
parete d'energia su ogni cosa che vorrà sapere e quante volte lo
desidererà. Le nostre conoscenze complete sono a sua disposizione
nella lingua con la quale si esprime.
Siccome lei necessita d'ossigeno, non
le è possibile venire da noi. Io stesso, per parlarle, devo portare
questa piccola scatola che mi rilascia l'aria indispensabile.
Quando avrà esaurito le domande
personali, l'istruzione propriamente detta comincerà con il suo
ritmo. Ma vedrà; sarà molto rapida. La sua motivazione sarà la
curiosità."
Cosimo, allora, pose subito una serie
di quesiti alla rinfusa, così come gli venivano in mente, in un modo
un po' caotico. L'extraterrestre lo lasciò parlare senza mai
interromperlo, né far trasparire alcuna emozione.
Come constatò in seguito, il volto di
quegli Esseri, almeno quelli di tale razza, è sempre immutabile e
con gli occhi fissi.
Malgrado la sua curiosità, molte
sessioni gli furono essenziali per comprendere le risposte alle sue
numerose richieste. All'inizio, il suo livello culturale non gli
permetteva di apprendere tutto. Ciò nonostante il suo interlocutore
non gli fece mai alcuna osservazione scortese.
Grazie, dunque, alla premurosa
assistenza ricevuta, fu soltanto lentamente e in modo graduale, che
l'ammaestramento gli fornì la comprensione di chi fossero quegli
extraterrestri, ciò che vogliono, a che cosa ci destinano e come
concepiscono il nostro avvenire.
Per essi, tutto si riassume in Dio; e
parlare di Dio, vuol dire parlare del Cosmo. Ecco come ne dicono:
"Per noi, quello che voi chiamate Dio è Informazione (Cfr. QUI;
ndt). L'abbiamo dimostrato con la matematica.
Tale Informazione è anteriore alla Creazione attuale. Dall'osservazione di ciò che vive, noi sappiamo che Tutto è orientato, anche se l'ordinamento nella durata temporale di ciascun pianeta è aleatorio.
È sempre questa Informazione che fa
vivere il Cosmo, sia eternamente, che ciclicamente. Esiste in effetti
un "prima" dell'Opera creativa odierna.
L'inizio di quest'ultima è
un'esplosione di energia-materia che è in espansione e produce
perciò le galassie, i soli, i pianeti ed ogni cosa che vive
fisicamente. Voi come noi ne facciamo parte con i nostri corpi più o
meno fluidici, ma non nello Spirito, che è Scintilla Divina.
(Abbiamo quindi un'Energia Primaria che
non muta mai perché immortale ed eterna, ed un'Energia Secondaria
della quale Lavoisier disse: "Nulla si crea, nulla si distrugge,
tutto si trasforma", che è appunto l'energia-materia. Ndt).
Questa proliferazione accelera
costantemente. Verrà il tempo in cui non si potrà più vedere un
altro sole, né un altro pianeta. Questi corpi celesti scompariranno
man mano che avranno bruciato tutta la loro energia-materia, la quale
si trasformerà.
Quando tutti i soli saranno spenti,
l'energia-materia del Cosmo si concentrerà in un punto immateriale
che è Dio, come voi lo chiamate. È un ciclo eterno:
creazione-espansione-compressione-creazione.
Beninteso, ogni volta che un sole si estingue è una fine del mondo relativa per i suoi pianeti. Rassicuratevi, il Sole della Terra durerà ancora a lungo ed essa pure, salvo incidenti.
Sono queste le possibilità inattese
che siamo in grado di pronosticare nel nostro ambiente naturale. Per
esempio, abbiamo potuto prevedere il termine del nostro pianeta e
correre ai ripari andando via in tempo.
Restano delle domande che non abbiamo
risolto. (Questo denota che il loro livello evolutivo non è poi così
elevato, come ho accennato all'inizio; ndt). Certi Esseri che vivono
su diversi mondi pensano che Dio sia esterno al Cosmo.
In questo caso, anche se non è
possibile cambiare il concetto di base, essi possono migliorare
attraverso cicli di preghiera, meditazione, conoscenza e lavoro.
Difatti, osservando i risultati, si può notare che questi sistemi
siano stati concepiti da Dio."
Per mancanza di punti di riferimento
nello spazio, Cosimo ha sempre ignorato dove si trovasse il "suo"
vascello, ma ciò che è riuscito a comprendere è che fosse situato
vicino o all'interno del sistema solare.
Il velivolo non era "fisico"
come noi lo intendiamo. Il suo involucro esterno era costituito da
"energia-materia" eterica. Non potrebbe apparire ad occhi umani e
sarebbe dunque invisibile dal nostro pianeta.
All'interno risultava immenso, ma
siccome gli extraterrestri conoscono come dilatare o comprimere
l'energia, di fatto resterebbe impossibile scoprirne la presenza
nello spazio e i relativi effetti nell'ambiente naturale.
Rappresentazione dell'interno di un'astronave-madre. |
Si dividono la sorveglianza dei mondi
che si trovano a loro più vicini. Questa concerne l'intercettazione
di emissioni di ogni tipo, ma anche l'invio e il recupero dei
"supervisori-spia" sul pianeta preso in esame.
In generale, per ragioni di comodità
ed efficacia, per la Terra vengono mandati in missione degli
ex-uomini terrestri. Certi vivono con loro da migliaia d'anni.
Parecchi somigliano sempre più ai galattici perché la loro
morfologia diventa sempre più eterea.
L'astronave in cui Cosimo si era recato
aveva l'incarico di sorvegliare il sistema solare e dunque anche il
nostro globo. Le parole che egli sentiva spesso consultando il
cervello centrale erano "razionale" o "logico".
Infatti, secondo gli extraterrestri,
non è razionale intervenire in alcun modo nella vita di un
pianeta o dei suoi abitanti, né tantomeno farsi conoscere.
Se questo "incidente" dovesse
avvenire, il testimone sarebbe sollevato e portato fino alla nave
dove continuerebbe a vivere, prendendo parte anche alle missioni se
ne avesse il desiderio.
Tuttavia, esistono altri ET che vengono dal grande "altrove". Con certuni, il vascello poteva comunicare, con altri no. Ma ciò non sembrava inquietare gli Esseri che Cosimo aveva incontrato. A lui, invece, gli altri apparivano soltanto di passaggio.
Gli extraterrestri sono interessati
alla Terra solo a titolo di raccolta-dati. Essi sono a conoscenza di
quasi tutto su ciò che vi accade.
Quello che non conoscono viene
completato dai loro "inviati", i quali possono riportare
sulla nave libri, giornali ed anche oggetti oppure, per i terrestri a
bordo, dei campioni alimentari da riprodurre.
Ma acquisiscono pure elementi
informativi per arricchire il cervello centrale che è comune per
ogni nave ed accessibile a tutti, inclusi gli Umani che vi si trovano
e per di più nella lingua da loro scelta.
Se un Terrestre non dispone di una
buona istruzione, al suo arrivo, essi lo educano cominciando con la
padronanza della sua stessa lingua prima di iniziarlo all'utilizzo
del comando centralizzato.
Questo è stato il caso di Cosimo. È
così che si può conoscere il passato come il presente della Terra,
in tutti i campi, ma anche tutto ciò che viene repertoriato di
qualsiasi altro pianeta.
Ci sono però delle cose che non
comprendono molto bene, almeno per ora. Ad esempio, per quanto
riguarda il nostro globo, essi prendono atto, ma non capiscono il
perché vi siano tante diversità di vita cosciente.
Ne conoscono il processo, ma si pongono
la domanda del perché ci sia questa situazione speciale sulla Terra.
Studiano anche le nostre emozioni perché essi non sembrano averne.
Sono estremamente razionali.
(Tutti questi "vuoti" di
conoscenza sul significato della vita umana terrestre e sulle nostre
emozioni, denotano ulteriormente che, nonostante il progresso
tecnologico raggiunto, il loro livello spirituale è ancora in fase
di crescita e di completamento. Ndt).
Il concetto di nazioni diverse è a loro estraneo, così come la presenza dei relativi linguaggi. Sembra che su tutti i mondi visitati ci sia soltanto un'unica forma di vita cosciente, quando esiste beninteso. Non vi è dunque che un solo popolo per pianeta, ed una sola "lingua".
Nemmeno il concetto di democrazia viene
compreso molto bene. Secondo loro, ogni problema può avere una sola
risposta possibile, ed è quella più razionale e logica.
Se un problema si pone, i galattici non
hanno la necessità di comunicarselo: tutti senza eccezione trovano
l'unica soluzione ragionevole nello stesso tempo. Ecco perché la
Terra li interessa particolarmente.
Già, ma sulla Terra vige ancora
l'egoismo ed è ciò che limita di più il contatto tra gli Esseri
umani e le civiltà dello spazio.
Non sono i fratelli maggiori, membri di
umanità più evolute che nascondono la loro esistenza all'uomo
terrestre, ma è lui che si allontana da essi tessendo intorno a sé
una fitta rete di forze ostili e materialiste.
Traduzione, adattamento e cura di:
Sebirblu.blogspot.it
Fonte: erenouvelle.fr
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