Sebirblu, 14 luglio 2016
Sebbene io abbia già ampiamente
affrontato il tema sui "Tre giorni di buio" (QUI), pubblico
questo articolo perché ritengo possa essere utile a tutti coloro
che, fermamente arroccati sul loro intransigente punto di vista
religioso, ne mettono in discussione la veridicità profetica.
Puntualizzazione sui Tre giorni di Oscurità
In tempi recenti alcuni siti web di
ispirazione cattolica, assieme ad un certo numero di esponenti della
Chiesa, hanno espresso il proprio scetticismo nei confronti di una
delle profezie più misteriose ed "oscure" (l'aggettivo
meglio appropriato) della mistica cristiana: i Tre giorni di buio.
Questa diffidenza è in gran parte
guidata dalla scoperta della falsità di alcune presunte rivelazioni
spacciate per "messaggi di Padre Pio", che negli ultimi
anni avevano conosciuto una certa risonanza nella rete.
Volendo trascendere l'accesa
discussione tra fazioni contrapposte – i detrattori e i promotori –
tenteremo di analizzare la questione nel profondo, ed arrivare ad una
conclusione basata sulle Sacre Scritture e sugli scritti dei santi.
"Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo (...) il sole divenne nero come sacco di crine."
"Καὶ εἶδον ὅτε ἤνοιξε
τὴν σφραγῖδα τὴν ἕκτην (...) καὶ ὁ ἥλιος
μέλας ἐγένετο ὡς σάκκος τρίχινος."
Il passo dell'Apocalisse sopracitato
(6:12) è tradotto fedelmente dal testo originale, in cui si fa
esplicito riferimento ad un sole di colore nero, come oscurato o non
più attivo – μέλας – "nero".
Ancor più chiaro è il passo
successivo dedicato alle prime quattro trombe suonate dagli Angeli (Ap. 8:12):
"Il quarto angelo suonò la tromba e un
terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito
e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte
ugualmente."
"Καὶ ὁ τέταρτος ἄγγελος
ἐσάλπισε, καὶ ἐπλήγη τὸ τρίτον τοῦ
ἡλίου καὶ τὸ τρίτον τῆς σελήνης καὶ
τὸ τρίτον τῶν ἀστέρων, ἵνα σκοτισθῇ
τὸ τρίτον αὐτῶν, καὶ τὸ τρίτον αὐτῆς
μὴ φανῇ ἡ ἡμέρα, καὶ ἡ νὺξ ὁμοίως."
La descrizione è in gran parte vaga,
si parla di una perdita di luminosità generale del firmamento senza
specificare la durata di tale evento, tuttavia rimane un indizio
fondamentale.
Questo secondo passo è tradotto
fedelmente dal testo originale, perciò, pure in questo caso, possiamo
esser sicuri che l'estratto non si presti ad interpretazioni diverse
o arbitrarie.
Il verbo σκοτίζω (nel testo
σκοτισθῇ) significa generalmente "oscurare", ma
può anche essere inteso come "assenza della Luce di Dio":
un tipo di oscurità, quella dell'assenza di Dio, mai provata sulla Terra che, di
conseguenza, produce mancanza di luce.
Gli astri si oscurano poiché sulla terra manca Dio, potremmo sintetizzare: in alcune profezie si parla, a questo riguardo, di un momento in cui il Creatore si "ritirerà" dal mondo, che fino a quell'istante aveva sostenuto malgrado l'infedeltà dello stesso.
Ovviamente l'Apocalisse non è
l'unico testo biblico in cui si trovano degli elementi riconducibili ai
famigerati "Tre giorni di buio".
E proprio rileggendo l'Esodo
(10:21-22), troviamo un passaggio dichiaratamente esplicito:
Allora il Signore disse a Mosè:
«Stendi la tua mano verso il cielo e vi siano tenebre nel paese
d'Egitto, così fitte da potersi toccare. Mosè stese la sua mano
verso il cielo e per tre giorni ci fu una fitta oscurità in tutto l'Egitto.»
Esattamente come accade per il sesto sigillo (il penultimo) citato in precedenza, anche nella nona piaga
d'Egitto (la penultima) la luce lascia spazio alle tenebre,
preannunciando l'ultimo e devastante castigo.
In generale, considerati i numerosi
paralleli (cavallette, massicce morie di animali, ulcere), potremmo
affermare che i supplizi riservati all'Egitto 3500 anni fa saranno
riprodotti su scala mondiale negli ultimi tempi, seppur con le
relative modifiche volute dalla Volontà Divina.
Il profeta Gioele ben 600 anni prima
della visione dell'Apostolo Giovanni scriveva che "Il sole sarà
mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e
terribile giorno dell'Eterno" (2:31).
Lo stesso scrissero i profeti Amos
(8:9) e Sofonia (1:14-15) rispettivamente 800 e 700 anni prima che
fosse composta l'Apocalisse.
Interessante notare che il concetto
di oscurità nei tempi antichi era proprio dello Sheol (שְׁאוֹל),
l'oltretomba israelita, dunque strettamente legato alla sfera della
morte.
Qualcuno di recente ha dichiarato: «L'origine di questa profezia è dubbia, attribuita ad alcuni santi
e beati e a tantissimi mistici e veggenti non affidabili; nel senso
che nessuno della Chiesa ha mai riconosciuto in loro i doni
provenienti dallo Spirito Santo».
Ci sembra un'affermazione azzardata,
considerato il corposo quantitativo di cui si dispone
sull'argomento.
Uno tra gli esempi che citeremo è
quello di San Gaspare del Bufalo (1786–1837), fondatore della
congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue e canonizzato
da Pio XII nel 1954. In uno dei suoi componimenti, a seguito di una
visione scrisse:
«La morte degli impenitenti persecutori
della Chiesa avverrà durante i Tre giorni di buio. Colui
che sopravviverà alla tenebra e al pianto, apparirà a sé
stesso come l'unico superstite della Terra, perché di fatto il
mondo sarà coperto di cadaveri.»
La visione è confermata anche dalla
Venerabile Elena Aiello (1895 – 1961) e dalla Santa Maria di Gesù
Crocifisso (1846 – 1878), entrambe riconosciute dalla
Chiesa.
Santa Faustina Kowalska (1905 – 1938)
ricevette una rivelazione da parte di Gesù esattamente in linea con
quanto espresso sino ad ora:
«Prima che giunga il giorno della
giustizia, sarà dato agli uomini questo segno: si spegnerà
ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la Terra.»
Tuttavia la più dettagliata
descrizione di tale avvenimento è data dalla Beata Anna Maria Taigi
(1769 – 1837), confermata persino dalla Beata Elisabetta Canori
Mora (1774 – 1825):
«Verrà sopra la Terra un'oscurità
immensa che durerà tre giorni e tre notti. Nulla sarà visibile e
l'aria sarà nociva e pestilenziale e recherà danno, sebbene non
soltanto ai nemici della Religione.
Nell'arco di questo tempo, la luce
artificiale sarà impossibile; arderanno soltanto le candele
benedette. Durante tali giorni di sgomento, i
fedeli dovranno rimanere nelle loro case, recitare il Rosario e chiedere Misericordia a Dio.
Tutti i nemici della Chiesa (visibili e
sconosciuti) periranno sulla Terra durante questo buio universale, eccettuati soltanto quei pochi che si convertiranno.
L'aria sarà infestata da demoni che appariranno sotto ogni specie di
orribili forme.»
Nel tempo molti dubbi sono sorti riguardo alle "candele benedette" che saranno utilizzabili esclusivamente nelle case dei giusti.
Questo fatto, per un attento
conoscitore della Bibbia, non dovrebbe risultare come un'anomalia perché, proprio nel sopracitato capitolo sull'Esodo, è scritto che durante le tenebre in
Egitto "non ci si vedeva più l'un l'altro e per tre giorni
nessuno si poteva muovere da dove stava; ma tutti i figli di Israele avevano
luce nelle loro abitazioni." (Es. 10:23).
Decisamente più enigmatica – e
terrificante – è la parte dedicata ai demoni.
In alcune visioni, l'aria pestilenziale
e l'oscurità che si dovrebbero diffondere sulla Terra sono sovente descritte accompagnate da demoni infernali che verranno tutti prosciolti dalla loro prigione di fuoco per torturare atrocemente gli uomini.
L'evento di per sé potrebbe essere
ricollegabile al passo dell'Apocalisse (9:1-4):
"Il quinto angelo suonò la tromba e
vidi un astro caduto dal cielo sulla Terra. Gli fu data la chiave del
pozzo dell'Abisso; egli lo aprì, e salì da esso un fumo come quello di una grande fornace che oscurò il sole e
l'atmosfera.
Dal fumo uscirono cavallette che si
sparsero sulla Terra e fu dato loro un potere simile a quello degli
scorpioni. E fu detto loro di non danneggiare né erba, né
arbusti, né alberi, ma soltanto gli uomini che non avessero il
sigillo di Dio sulla fronte."
Notare la simbologia: l'«astro caduto
dal cielo» è un chiaro riferimento a Lucifero, l'angelo caduto; le
cavallette e gli scorpioni sono difatti spiriti maligni dalle
differenti caratteristiche, derivanti dalla loro funzione.
Tuttavia, il passaggio non rimane ben
definito e non è facilmente collegabile a quanto scritto dai santi, i
quali in termini molto generali dicono che «l'aria sarà pervasa dai
demoni» senza aggiungere dettagliate precisazioni.
La Cacciata dei Diavoli da Arezzo di Benozzo Gozzoli (1452) - Chiesa di San Francesco - Montefalco |
Considerazioni finali
Alla luce di quanto analizzato,
valutati anche gli approfondimenti sull'etimologia greca di alcuni
termini, ci sembra decisamente arduo bollare come falsità la
profezia dei "Tre giorni di buio", e ancor peggio quella
riguardante l'oscurità che avvolgerà la Terra in questi tempi
apocalittici, come attestano le Sacre Scritture.
Relazione, adattamento e cura di
Sebirblu.blogspot.it
Fonte: m-bz.net
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