Sebirblu, 4 maggio 2024
Questa sera don Alessandro Minutella (contemporaneamente ad Aldo M. Valli QUI), ha esposto, leggendolo, "un documento firmato da diciassette fra teologi, filosofi scrittori e giornalisti di ogni parte del mondo", richiedente le dimissioni dello pseudo papa Francesco per i suoi "crimini ed eresie" perpetrati in undici anni di governo ecclesiale.
Il testo contiene un lungo e scottante elenco di diversi prelati, vescovi e cardinali che si sono macchiati di atti deprecabili e vergognosi, tradendo il loro mandato divino ed infangando la Sacra Istituzione sotto l'ala protettrice di Bergoglio che li ha pure, non solo sommariamente assolti, ma taluni anche premiati con la porpora, ponendoli in "ruoli chiave" per il Magistero della Chiesa.
Ecco il video, a cui ne ho aggiunto un altro importante a piè di pagina.
Per questo motivo l'articolo che segue, pubblicato otto anni fa, merita di essere riproposto perché i tempi che stiamo vivendo, sono ormai davvero drammatici per il pianeta Terra. Presentano
incognite sempre maggiori e nubi minacciose incombono sul genere
umano, ogni giorno più consapevole della fugacità della vita.
Così, in tanta oscurità, l'unico lume
che spesso viene cercato si trova nei vaticini vecchi e nuovi che via via, sotto i nostri occhi, in gran parte si stanno avverando.
Su questo, San Paolo ci ammonisce: "Non
spegnete lo Spirito. Non disprezzate le profezie; ma esaminate ogni
cosa e ritenete il bene" (1 Tess. 5, 19-22).
Certo, è necessario discernere; ma nel
momento in cui lo Spirito è riuscito a prevalere sulla materia e a
dominarla tenendola sotto controllo, emerge quella Luce atta a
penetrare le tenebre e a diradare le nebbie dei condizionamenti, dei
dubbi e dei falsi luccichìi che portano soltanto fuori strada.
Non è il caso dei messaggi di
Maria Valtorta che sebbene, come tutti i veggenti, faccia da filtro
con il suo bagaglio culturale, le convinzioni profonde ed il proprio
livello evolutivo, ha lasciato agli uomini del nostro tempo un'Opera
poderosa e illuminante sugli scenari attuali.
Tradimento di Pietro |
All'Ultima Ora ¾ della Chiesa
rinnegherà il Cristo
Dice Gesù:
"Quando faccio dire a Sofonia che
Io porterò via ogni cosa dalla Terra, gli faccio profetare ciò che
avverrà nell'antivigilia del tempo ultimo, quello che poi annunciai
parlando, velato sotto la descrizione della rovina del Tempio e di
Gerusalemme, della distruzione del mondo, e ciò che profetò
Giovanni nella sua Apocalisse.
Le Voci si rincorrono. Anzi posso dire
che, come in un edificio sacro elevato a testimoniare la gloria del
Signore, esse salgono di pinnacolo in pinnacolo, da profeta a profeta
prima del Cristo, sino al culmine maggiore su cui parla il Verbo
durante il suo vivere d'uomo, per poi scendere di nuovo di guglia in
guglia, nei secoli, per bocca dei profeti susseguenti al Cristo.
È come un concerto che canta le lodi,
le volontà, le glorie del Signore, e durerà sino al momento in cui
le trombe angeliche aduneranno i morti dai sepolcri e i morti dello
spirito, i viventi della terra e i viventi del Cielo, perché si
prostrino davanti alla visibile Sua Gloria e odano la parola di Dio,
quella Parola che innumerevoli hanno respinta o trascurata, omessa,
schernita, disprezzata, quella Parola che venne come "Luce nel
mondo, e che il mondo non volle accogliere preferendo le Tenebre".
Io sono il Vertice dell'edificio di
Dio. Parola più alta e vera della Mia non può esserci. Ma il Mio
Spirito è nella bocca delle "parole" minori, poiché ogni
cosa che parla di ciò che è di Dio, è parola ispirata da Dio.
La carestia e la mortalità delle
epidemie saranno uno dei segni precursori della Mia seconda Venuta.
Punizioni create per punirvi e richiamarvi a Dio opereranno, con la
loro dolorosa potenza, una delle selezioni fra i figli di Dio e di
Satana.
La fame causata dalle rapine e dalle
guerre maledette, volute senza giustificazione di indipendenze
nazionali ma per sola ferocia di potere e superbia di demoni in veste
d'uomini, sarà dovuta all'arresto, per volere di Dio, delle leggi
cosmiche, per le quali il gelo sarà aspro e protratto, il calore
bruciante e non mitigato da piogge, le stagioni invertite, perché
avrete siccità nel periodo delle piogge e piogge alla maturazione
delle messi.
Per cui, ingannati da subiti tepori o
da insolite frescure, fioriranno fuori tempo gli alberi e si
ricopriranno, dopo aver già generato, di nuovi inutili fiori che
spossano la pianta senza frutto ‒ poiché ogni disordine è nocivo
e conduce a morte, ricordatevelo, o uomini ‒ la fame tormenterà
crudelmente questa razza proterva e nemica di Dio.
Gli animali, privi di fieni e di biade,
di grani e di semi, periranno per fame, e per la fame dell'uomo
saranno distrutti senza conceder loro il tempo di procreare. Uccelli
del cielo, pesci, mandrie e greggi saranno assaliti da ogni parte per
dare ai vostri corpi il cibo che la terra non partorirà più per voi
che scarsamente.
Le mortalità create da guerre e
pestilenze, da terremoti e nubifragi, precipiteranno nell'aldilà
buoni e malvagi. I primi per punizione vostra che, privati dei
migliori, sempre più peggiorerete, i secondi per punizione loro che
avranno, prima dell'ora prevista, l'inferno per loro dimora.
La vittima preparata dal Signore per
purificare l'altare della Terra profanato dai peccati di idolatria,
di lussuria, di odio, di superbia, sarete voi, uomini che perirete a
mille e a diecimila sotto la falce aguzza dei fulmini divini. Come
erba falciata su un prato in aprile, cadrete gli uni sugli altri: i
fiori santi mescolati a quelli velenosi, i morbidi steli mescolati ai
pungenti rovi.
La mano dei miei angeli sceglierà e
separerà i benedetti dai maledetti, portando i primi al Cielo e
lasciando i secondi ai tridenti dei demoni per la pastura
dell'inferno. Esser re o mendicanti, sapienti o ignoranti, giovani o
vecchi, guerrieri o sacerdoti, non costituirà differenza e baluardo
contro la morte. Il castigo vi sarà, e tremendo.
L'occhio di Dio sceglierà i destinati
sollevando le "Luci" perché non soffrano più della caligine creata dagli uomini sottomessi e congiunti a Satana, levando le
"tenebre" generatrici di tenebre perché possedute dal padre delle Tenebre: Satana.
"... l'uno sarà preso e l'altro lasciato..." (Lc. 17, 30-37) |
L'occhio di Dio, che penetra nei
palazzi, nelle chiese, nelle coscienze ‒ e non c'è sbarrame e
ipocrisia che gli impedisca di vedere ‒ scruterà nel cuore della
Chiesa: Gerusalemme di ora, scruterà nel cuore delle anime e
scriverà il singolo decreto per gli ignavi, gli indifferenti, i
tiepidi, i ribelli, i traditori, gli omicidi dello Spirito, i
deicidi.
No, non pensate che Dio non vi farà né
male né bene per le vostre opere. Io ve lo giuro, lo giuro a Me
stesso, lo giuro per la mia Giustizia, lo giuro con triplice
giuramento, Io vi farò del bene per il bene che farete e del male
per il male da voi compiuto. Se a voi le immondizie della vostra vita
da bruti fanno crosta agli occhi dell'anima per impedirle di vedere
Dio, a Dio nulla fa velo.
Appesantirò la Mia mano su coloro che
di esser nel fango si beano e che nel fango vogliono restare
nonostante ogni invito ed ogni mezzo dato loro per uscirne.
Diverranno fango nel fango, poiché del fango del peccato fanno il cibo preferito dalla loro fame impura.
Il giorno si avvicina, figli che avete
rinnegato il Padre. Il tempo della Terra è lungo e breve nello
stesso tempo.
Non era forse ieri che godevate di un
onesto benessere dato dalla pace e dalle opere pacifiche frutto di
pane e lavoro? Non era forse ieri, o voi che vivete in quest'ora
tremenda, che fruivate della gioia familiare non smembrata e
distrutta, la gioia dei figli intorno al desco del padre, del talamo:
lo sposo presso la sposa, il padre curvo sui bimbi come maestro e
amico?
Morgan Weistling |
Ed ora? Dov'è tutto ciò? Rapido come
uccello che vola in lidi lontani, quel tempo è passato. Era ieri...
Ora vi volgete e vedete che il numero dei giorni, che l'orrore
moltiplica con la sua sanguigna intensità, ve ne separa. Vi
rifugiate nel ricordo, ma cumuli di macerie e distese di tombe
distruggono la sua dolcezza con la realtà del presente.
Oh! uomini, uomini che insultate Dio
con voci di bocca e di cuore credendovi lecito farlo, udite, uomini,
la Voce di Dio, straziata e straziante, che già tuona sul mondo
poiché non le giova parlarvi attraverso i suoi servi ed amici, e che
vi annuncia l'ira Sua, e che vi chiama ancora, perché di punirvi ne
soffre.
Prima che la cecità degli spiriti
vostri sia totale, venite al Medico e alla Luce. Prima che il sangue
sia tanto da diventare lago di morte, venite alla sorgente della
Vita. Radunate le vostre misere capacità di amore e volgetele a Dio.
L'Amore vi perdonerà per quelle briciole, avanzo delle rapine della
carne e di Satana, che voi offrirete a Lui.
A Dio vanno date le primizie e la
totalità dei beni. Ma posto che questo non avete saputo fare, o
figli che mi siete costati la vita, date al Signore grande, pietoso,
potente, quello che ancora vi resta. Nella vostra povertà di
spirito, povertà non evangelica ma umana, strappatevi dal cuore
l'ultimo pìcciolo, negate alla materia quel resto e datelo a Me.
So che a un mio diletto costa meno il
sacrificio della vita, poiché l'Amore lo inebria, di quanto non
costi a voi la donazione di un bacio. E per il vostro sforzo,
inadeguato all'offerta, vi darò premio altrettanto inadeguato al
dono. Ve lo darò, purché veniate.
Chi ben lavorò nell'ultima ora sarà
ammesso al Regno come colui che resse l'aratro fino a cadere su di
esso, dalla sua aurora alla sua anticipata sera. D'avere dimora
diversa in Cielo non vi rammaricherete; là non sono le meschinità
delle invidie umane.
Ma conquistate questo Cielo che ho
creato per voi e che vi ho aperto con la morte di Croce (cfr. QUI; ndr). Venite al
Signore prima che Egli venga su voi con la Sua maestà di Giudice.
Ai Miei diletti dico: restate nella via
che avete scelta. Turbini e tempeste non potranno farvi perdere la
mèta che Io Sono, il cui Cuore è aperto per ricevervi con il bacio
dell'Amore più vivo.
Lasciate che cadano regni e popoli, e
divenga cenere e maceria ciò che ora si crede potente e lecito per
impartire leggi e dottrine... solo polvere stritolata dalla Volontà
e dalla Legge di Dio.
Nel Mio breve regno sul mondo sarò Io
che regnerò, Io e i resti del Mio popolo, ossia i fedeli veri,
quelli che non hanno rinnegato il Cristo e ricoperto il Suo segno con
la tiara di Satana. Cadranno allora le bugiarde deità dello
strapotere, i dettami osceni rinneganti Iddio, Signore onnipotente.
La Mia Chiesa, prima che l'ora del
mondo cessi, avrà il suo fulgido trionfo. Nulla è diverso nella
vita del Corpo Mistico di quanto non fosse nella vita del Cristo. (Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).
Vi sarà l'osanna alla vigilia della
Passione, l'osanna quando i popoli, presi dal fascino della Divinità,
piegheranno il ginocchio davanti al Signore. Poi verrà la Passione
della Mia Chiesa militante, e infine la gloria della Risurrezione
eterna in Cielo.
O beatitudine di quel giorno in cui
saranno finite per sempre le insidie, le vendette, le lotte di questa
Terra, di Satana, della Materia! La Mia Chiesa, nel penultimo giorno,
sarà allora composta di veri cristiani. Pochi come all'inizio, ma
come allora santi. Finirà in santità come in santità cominciò.
Fuori resteranno i mentitori, i
traditori, gli idolatri. Quelli che all'ultimo momento imiteranno
Giuda e venderanno la loro anima a Satana nuocendo al Corpo mistico
di Cristo. In essi la Bestia avrà i suoi luogotenenti per la sua
ultima guerra.
E guai a chi in Gerusalemme, negli
ultimi tempi, si renderà colpevole di tale peccato. Guai a coloro
che in essa sfrutteranno la loro veste per utile umano.
Guai a coloro
che lasceranno perire i fratelli e trascureranno di fare della Parola
che ho loro affidata pane per le anime affamate di Dio. Guai!
Io non farò differenza tra chi
rinnegherà apertamente Iddio e chi Lo rinnegherà con le opere.
E in
Verità vi dico, con dolore di Fondatore eccelso, che all'ultima ora
i tre quarti della Mia Chiesa Mi rinnegheranno e li dovrò recidere
dal tronco come rami morti e corrotti da lebbra immonda.
Ma voi che rimarrete in Me, udite la
promessa del Cristo. Attendetemi con fedeltà e amore ed Io verrò a
voi con tutti i miei doni. Col dono dei doni: Me stesso. Verrò a
redimere e a curare. Verrò ad illuminare le Tenebre, a vincerle e a
fugarle.
Verrò ad insegnare agli uomini, ad amare e ad adorare il Dio eterno, l'Altissimo Signore, il Cristo santo, il Padre, il Figlio, lo Spirito di Sapienza. Verrò a portarvi non la pace di questo mondo, eterno distruttore della Pace, ma la Pace del Regno che non muore.
Esultate, o miei servi fedeli. Questo
vi dice la bocca che non mente. Voi non avrete più a temere alcun
male perché porrò fine al tempo del Male, anticiperò questa fine
per pietà dei Miei benedetti.
Esultate soprattutto voi, miei amati di
ora. Per voi, ancor più sollecito sarà l'Avvento cristico e il Suo
abbraccio di gloria. Per voi già si aprono le porte della Città di
Dio e ne esce il Salvatore vostro per venirvi incontro e darvi la
Vita vera.
Ancora un poco, e per voi verrò. Come
per Lazzaro, l'amico mio, io vi chiamerò uno ad uno: "Vieni
fuori!". Fuori da questa vita della Terra che è tomba per lo
Spirito incarcerato nella carne. Fuori! Nella Vita e nella libertà
del Cielo.
Chiamatemi col vostro amore fedele.
Esso sia la vampa che fonde le catene della materia e dà allo
Spirito la libertà di venire presto a Me. Emettete la più bella
invocazione scritta da uomo: «Vieni, Signore Gesù!»."
Post scriptum
Concludo con un rassicurante video di Red Ronnie che legge uno scritto inviatogli da Giorgio Dibitonto (il contattista di "Angeli in Astronave": ved. QUI, QUI, QUI e QUI) ed un bel messaggio di Gesù indirizzato a tutto il "Piccolo Resto", in attesa del Suo Ritorno.
Relazione, adattamento e cura
di: Sebirblu.blogspot.it
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