venerdì 10 maggio 2024

La Telepatia e i Prodigi del Pensiero positivo.

 


Sebirblu, 8 maggio 2024

Già altre volte ho parlato del pensiero: QUI, QUI e QUI. Il mezzo più prezioso di cui l'uomo dispone, uno strumento prodigioso del quale ignora ancora la potenza. Se tutti lo sapessero utilizzare nel modo giusto la felicità non sarebbe una irraggiungibile chimera, ma una realtà: quella di aver realizzato l'Amore e la convivenza pacifica su questo pianeta.

Riporto, perciò, alcuni brani essenziali scritti da Amedeo Rotondi (noto al grande pubblico come Amadeus Voldben) su uno dei suoi numerosi libri volti al "risveglio" delle Coscienze: un vero "servizio" spirituale a cui ha dedicato tutta la sua vita.

Una conoscenza antica

«Il fenomeno della telepatia era noto fin dai tempi più antichi e, come si può ancora vedere, tutto ha origine dal pensiero. La sua straordinaria efficacia ci permette di impiegarlo in tutte le occorrenze della vita, senza eccezione. [...]

Aiutare chi soffre è veramente il più alto compito dell'uomo che vede negli altri sé stesso. Le opere grandiose che egli ha realizzato nei secoli sono scaturite dal pensiero. La potestà di servirsi di questo immenso mezzo è la maggiore che gli sia stata data da Dio. In questo, noi siamo fatti a Sua «immagine e simiglianza» (perché un conto è somigliare e un altro è essere simili; ndr). [...]

Per comprendere il perché della sua potenza è necessario riflettere quale sia la vera dimensione dell'uomo. Egli ha un corpo organico e un'anima, ma questi sono soltanto rivestimenti momentanei del suo vero essere che è lo Spirito.

La parola "anima" viene generalmente usata al posto di "Spirito", ma non sono la stessa cosa, essendo essa strumento col quale la Scintilla Divina, o Spirito, appunto, agisce sulla materia. L'anima, a sua volta, si riveste di un corpo fisico quale suo vettore, pur potendo agire talora direttamente senza di esso.

Noi preferiamo chiamare l'anima col nome di complesso animico o psiche, che comprende la mente e il corpo astrale esprimente desideri, sentimenti, emozioni ed anche l'energia (il prana) che promuove la vita sulla Terra.

Questi sono fattori comuni anche agli animali, che hanno per ogni singola specie un'anima di gruppo, non individualizzata. Essi sono guidati dall'istinto e non pensano coscientemente, ma hanno un pensiero passivo. Nell'umano vi è qualcosa in più, la Coscienza (la Voce di Dio in noi, ved. QUI; ndr). [...]

Il pensiero conscio non rientra nel piano materiale, ma a quelli più alti. È al di là delle leggi che reggono il mondo di terza dimensione.

Tutti gli eventi detti extrasensoriali, come la telepatia, le visioni, le apparizioni, i sogni lucidi, le premonizioni, le intuizioni (ved. QUI; ndr) ed altro, appartengono ad un piano più elevato che non ha nulla a che vedere con i sensi fisici.




C'è chi pretende vanamente di inquadrare negli attuali schemi scientifici fenomeni che non appartengono al livello terreno, mentre è doveroso riconoscerne i limiti, come vengono concepiti da tanti individui impreparati, ancora dormienti nello Spirito. [...]

La scienza non è davvero l'ultimo traguardo della Verità, essendosi ristretta e limitata al piano umano. C'è ben altro cammino da percorrere per arrivare alla Conoscenza, troppi idoli da abbattere prima di conoscere l'Uomo.

Il "conosci te stesso" dell'antica saggezza è oggi più che mai valido (ossia il "Nosce Te Ipsum"; ved. QUI, QUI, QUI, QUI e QUI; ndr), mentre diversi scientisti hanno eretto l'Uomo e la scienza ad unico dio dal quale tutto avrebbe origine.

Conoscendo sé stessi si scopre che il pensiero è la più sottile vibrazione dello Spirito che non ha confini, come la Divinità di cui è Scintilla nell'essere umano.

E poiché il pensiero giunge al di là del tempo e dello spazio, la telepatia appartiene chiaramente ad un'altra dimensione non conosciuta dalla scienza, dove questa non può arrivare e non sa dire nulla.

Eppure mille ipotesi e interpretazioni sono state fatte per ricondurla sul piano cui essa non appartiene. Fatica inutile di coloro che, non volendosi elevare, vorrebbero abbassare le cose più alte per portarle al loro livello. 

Rimanendo sul campo materialistico, non si potrà mai trovare la soluzione della telepatia, che è un fenomeno extrasensoriale. [...]

L'etimologia del termine deriva dal greco, significa "sentire o percepire a distanza" e si può distinguere in telepatia spontanea o sperimentale: 

Quella spontanea, anche se spesso inconscia, si basa sulla carica emotiva percepita per simpatia, amicizia, affinità di vibrazione. È molto frequente tra madre e figli, tra coloro che si vogliono bene, come è attestato da innumerevoli fatti.

In particolari condizioni, come situazioni di pericolo, stati di angoscia, in punto di morte, taluni proiettano una tale carica di pensiero da avvertire del loro stato persone anche molto lontane.




Diversa è la telepatia sperimentale che viene effettuata nei laboratori o in qualunque altra località quando si vuol trasmettere un pensiero a qualcuno che sia distante. Concentrando il pensiero su un oggetto qualsiasi, un disegno, un simbolo da parte di una o più persone, i percipienti lontani lo descrivono o lo riproducono con maggiore o minore precisione.

Numerose esperienze furono condotte dalla Società Italiana di Metapsichica nel primo quadrimestre del 1949 con esito positivo.

Negli Stati Uniti, il prof. J.B. Rhine della Duke University per vari anni si è occupato di telepatia sperimentale  con i suoi collaboratori  conducendo numerose esperienze. I fatti e le statistiche precise e minuziose hanno dimostrato la realtà dei fatti e la telepatia come verità accertata.

Tale ricerca si basa sul principio di padronanza del pensiero da parte di chi trasmette e della particolare sensibilità di chi percepisce. Poiché il flusso pensativo proiettato manca di solito della carica emotiva, gli effetti non sono pari a quelli della telepatia spontanea.

Agire col pensiero a distanza è ritenuto impossibile dall'uomo ancora molto legato al concetto materialistico della vita, che identifica se stesso col proprio corpo. Sono stati fatti innumerevoli esperimenti di telepatia provocata in laboratorio, ma in questi è mancato troppo spesso l'elemento essenziale: la carica emotiva che «proietta» il pensiero con forza.

Ciò nonostante, la Società di ricerca psichica e tanti studiosi hanno accumulato una documentazione ricchissima di fenomeni, giungendo all'accertamento inoppugnabile dell'esistenza degli stessi, anche se non si è ancora arrivati ad una interpretazione della loro natura e delle modalità di effettuazione.

I fenomeni di telepatia spontanea sono stati tanti che non si possono contare. Si può affermare che non vi sia persona che non ne abbia avuti o sentito raccontare da altri.»




Inserisco una breve digressione mia, riassunta e sintetizzata da QUI:

[In un simposio di qualche anno fa dedicato a questo tema (ved. QUI), organizzato dall'AISM (Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica), William Giroldini, noto studioso di fenomeni paranormali, ha fatto luce su numerosi aspetti inerenti alla comunicazione per via telepatica, insieme ad altri relatori.

Sono stati tutti concordi nel ritenere che la telepatia non c'entra nulla con le onde elettromagnetiche, nonostante le ricerche dello psichiatra Ferdinando Cazzamalli (1887-1957), fondatore a Roma della Società stessa, che arrivò a definire come il fenomeno fosse frutto di una trasmissione veicolata dall'elettromagnetismo ad alta frequenza (tra gli 80 e i 140 Mhz).

Questa tesi fu contrastata dallo psicologo russo Leonid Vasiliev (1891-1966), che eseguì alcuni esperimenti interessanti studiando scambi telepatici tra menti a distanze notevoli, come quella tra Mosca e Vladivostok, cosa impossibile nel caso di onde elettromagnetiche.

Per arrivare a questo, egli utilizzò dei dispositivi che schermassero tali frequenze osservando che le interazioni avvenivano comunque. Questo gli permise di escludere, in maniera definitiva, che i contatti potessero avvenire in quel modo.

Tuttavia, ciò creava una serie di altri problemi perché, eliminando la possibilità che i contatti mentali potessero avvenire tramite l'ausilio delle onde elettromagnetiche, si escludeva, di fatto, anche l'evenienza che si realizzasse secondo i canoni della fisica classica.

E questi canoni, notoriamente molto "ristretti", sostengono che l'intelletto, così come viene esposto dalla scienza ufficiale, sia una sorta di "sistema chiuso" in grado di comunicare con altre menti solo mediante i cinque sensi tradizionali: vista, udito, odorato, gusto e tatto. Nessun'altra interazione appare possibile.

Ma qui già si può fare un'obbiezione. Spesso si parla di "sesto senso". Quel "quid" imprecisato che supera tutte le barriere fisiche conosciute per spaziare nel mistero e nell'imperscrutabile, fintanto che gli "studiosi preposti" non si aprano agli infiniti mondi dello Spirito.]

Commentando questa ultima considerazione, è doveroso dire che, se la scienza è tutta protesa nel voler scoprire solo col raziocinio i segreti della telepatia, non è altrettanto pronta per comprenderne il lato trascendente che porta ad un più ampio e proficuo uso del pensiero.

Esso ha la capacità di agire direttamente sugli uomini, sugli avvenimenti, sulle cose, senza strumenti intermediari. È questo il più importante aspetto della sua potenza.




Dice ancora l'illuminato autore:

«Si possono aiutare gli altri col pensiero irradiando telepaticamente idee sane, costruttive, sentimenti elevati, pensieri di Luce, di Amore e di Bene e, in particolare, ciò che più serve alla persona in quel momento per portarla sul piano di una completa armonia.

È opera santa e salutare ispirare fiducia a chi è depresso, sconfortato, per eventi contrari, confuso per perdite subite. L'aiuto col pensiero si può dare anche a quelli stessi che ci hanno lasciato, ai defunti che ci hanno preceduti nel cammino verso la meta comune.

Molti di loro, per l'attaccamento alla Terra, si trovano spesso smarriti e abbattuti. Vi sono certamente spiriti addetti a questo compito di aiuto, ma anche noi possiamo fare la nostra parte, suggerendo col pensiero idee che diano Luce e Forza.

Incoraggiare, risvegliare fede e fiducia, dare speranza, far vivere nella mente dei sofferenti quello stato di benessere cui aspirano, come fosse già realizzato, è dare loro il vero balsamo di cui hanno necessità.

Si può sempre soccorrere chiunque, a distanza, telepaticamente, con suggerimenti, pensieri, idee, ispirazioni, perché il pensiero è la più potente energia di cui l'uomo disponga. Se si vuole davvero portare aiuto a qualcuno, anzitutto non bisogna pensar male di lui, anche se si dovesse trattare di un vizioso, un delinquente o una persona senza buone qualità apparenti.

Si dirà: "Ma come faccio a pensar bene di un malfattore, di uno che vedo compiere azioni riprovevoli e che si comporta in modo evidentemente negativo?"

Ebbene, si consideri che quella è la sua naturale espressione di vita, conforme al livello evolutivo nel quale si trova. L'esperienza lo farà avanzare, gli mostrerà le conseguenze di quello che oggi sta facendo.

Lui, domani, lo ripudierà, quando sarà cresciuto moralmente, quando sarà progredito lo capirà di più. Lo si aiuti, lo si aiuti a comprendere col pensiero (sempre collegato a Dio però; ndr). Gli si farà un gran bene.

Gesù disse che era venuto per i peccatori, non per i giusti. È con la potenza del pensiero che noi possiamo affermare la nostra vera libertà e compiere azioni di bene senza possedere nulla, senza muoverci dal luogo in cui ci troviamo.


La peccatrice pentita lava i piedi a Gesù - (Lc. 5, 27-32)

La dimensione dell'uomo non è limitata al suo corpo, col quale potrebbe usare soltanto mani, piedi ed altri mezzi, bensì quella animica e spirituale che gli consente di operare ovunque, dove non esiste il tempo né la distanza.

E poiché lo scopo della vita sulla Terra è quello di operare per il bene altrui con l'Amore, che è il fine primario dell'esperienza su questo pianeta, per proseguire celermente il viaggio siamo stati dotati di uno strumento meraviglioso: il pensiero.

Con questo mezzo ci è permesso di agire nel nostro ambiente così come Dio fa nella Vita infinita di cui noi siamo una seppur minima parte. Operare in armonia con l'Intelligenza suprema per il Bene comune, è lo scopo di chi ha compreso il valore e il significato della propria esistenza. 

Chi l'ha sperimentato può valutare il bene che si può produrre in questo modo, senza che nessuno lo sappia. Poi è alla portata di tutti, anche di chi è impossibilitato ad operare in altro modo.

Le ore migliori sono quelle in cui, la persona che deve ricevere, si trova nello stato più adatto, cioè le ore di rilassamento e di riposo.

Emanare Amore ed inviare pensieri elevati è come divenire stazioni radio-emittenti. È certo che qualcuno li capterà, anche se ignoto e lontano.

Ciò che è pensato ha la particolarità di non rimanere nella mente, ma si diffonde nello spazio e nel tempo* tanto come irradiazione naturale che come proiezione volontaria di chi pensa. Stabilire un rapporto psichico con altra persona distante è possibile quando fra i due vi sono simpatia, amicizia, affetto, amore.

* [Infatti, rimarrà incisa negli «Annali Akashici» (ved. QUI) ogni emanazione pensativa che ciascuno vedrà come suo «nastro di vita» al trapasso (ved. QUI) o durante l'«Avvertimento» (ved. QUI, QUI, QUI e QUI; ndr)].




Un fatto analogo di «registrazione» può verificarsi per la «psicometria»: molte volte gli oggetti a contatto con un individuo che vive qualche forte emozione ricevono gli impulsi dal pensiero e dai sentimenti di lui.

In questi frangenti, il sensitivo (psicometra) è in grado di recepire telepaticamente le sequenze visive degli eventi che si sono verificati e di cui l'oggetto è pregno, perché ne fu in un certo qual modo testimone. E ciò anche dopo molto tempo.

Chi ha realizzato l'Amore nel senso più elevato, spirituale, è salito su un piano in cui è in comunicazione con tutti, il rapporto psichico non ha più barriere tra uomini, animali e cose. Frate Francesco ne è l'esempio più brillante.

Certamente, l'efficacia della trasmissione è più potente negli uomini più evoluti, abituati a pensare con intensità e a dirigere bene la mente (ved. QUI e QUI; ndr). Se sono più persone a pensare e ad operare, le proporzioni divengono maggiori e di un'efficacia straordinaria.

Su questo principio si basa l'azione di soccorso che molti gruppi espandono in silenzio e preghiera per la guarigione di malattie, morali e fisiche, di conforto ai sofferenti e di aiuto agli sfiduciati: sono i «Volontari del Bene», sparsi ovunque, ma uniti tra loro dall'ideale comune al servizio di Dio mediante il buon uso delle energie mentali.» [...]



Termino con un grave monito espresso sempre dall'autore del libro:

«Attenzione però! L'emanazione all'unisono di pensieri d'Amore per le sofferenze altrui è di una potenza inimmaginabile che, ovviamente, porta risultati positivi anche alle persone che la emettono, ma se la stessa viene effusa da più intelletti alterati dall'odio e dall'istinto di vendetta (e ne abbiamo un esempio, purtroppo, nel popolo palestinese; ndr), senza dubbio un tale aggregato di energie tossiche conduce alla disgrazia e alla devastazione di quanti, anche inconsapevolmente, continuano ad alimentare in sé stessi tali passioni.»

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Brani estratti dal libro di Amadeus Voldben – "I Prodigi del Pensiero Positivo".

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