Chiesa di San Carlo a Vienna. Affresco di Johann Michael Rottmayr (dettaglio). Rappresenta la Fede. L'Angelo appicca il fuoco alla Bibbia di Lutero (con mantello rosso). |
Sebirblu, 9 marzo 2017
Sembra proprio che questo Papa voglia
"mettercela tutta" per profanare "a più non posso"
la Sacra Sede del Cristianesimo in Roma, già ampiamente
strumentalizzata in passato. (Cfr. QUI e QUI, ma anche QUI, QUI, e QUI).
Ennesimo Terremoto in Vaticano!
Il 13 Marzo 2017 saranno celebrati, per
la prima volta nella storia, i Vespri Anglicani nella Basilica di San
Pietro. (Cfr. QUI la Stampa).
Sempre nel medesimo giorno, Bergoglio
festeggerà la sua elezione (nefasta, cfr. QUI; ndr) con Vespri di
stampo protestante. La cerimonia si terrà alle 15:00 ‒ l'ora della
morte di Gesù ‒ diversamente dai Vespri cattolici che normalmente
si tengono alle 18:00.
Questo evento si inserisce nel quadro
delle celebrazioni per il 50° anniversario del dialogo tra
Chiesa Cattolica e Anglicana.
Era il 23 Marzo 1966 quando ci fu
l'incontro storico tra il Beato Paolo VI e l'Arcivescovo di
Canterbury Michael Ramsey dopo il quale fu istituito l'«Anglican
Center» a Roma.
Per tale funzione solenne è stata
scelta la data più vicina al giorno del transito di San Gregorio
Magno, il 12 Marzo del 604, diventato poi Patrono delle due Chiese.
Fu appunto Papa Gregorio Magno a
portare il Cristianesimo in Gran Bretagna grazie all'opera di
evangelizzazione di alcuni monaci benedettini del Cenobio romano di
Sant'Andrea sul Celio, tra i quali si ricorda Sant'Agostino che
divenne poi il primo Arcivescovo di Canterbury.
L'evento del 13 marzo prossimo è stato reso possibile grazie al permesso accordato dal Cardinale Angelo Comastri, arciprete della stessa Basilica di San Pietro.
Il servizio liturgico sarà presieduto
dall'Arcivescovo David Moxon, Rappresentante della Comunione
Anglicana presso la Santa Sede e Direttore dell'omonimo Centro
romano.
Bergoglio si fa impartire la benedizione da Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury. |
Il predicatore sarà invece
l'Arcivescovo cattolico Arthur Roche (inglese), segretario della
Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. La
liturgia sarà animata dal Coro del Merton College di Oxford.
Da dove nasce questa ulteriore decisione
di Bergoglio?
È forse il preludio di una fusione
cattolico–protestante che dovrà consolidarsi?
Piuttosto che porre l'attenzione sul
centenario delle apparizioni di Fatima, sembra che Bergoglio voglia
concentrare tutti gli eventi sul cinquecentenario della Riforma
Protestante Luterana.
Tale Riforma è il movimento religioso
politico e culturale, nato nel sedicesimo secolo in Germania, che ha
provocato la frattura del Cristianesimo in diverse comunità, gruppi
o sette.
Questa dottrina si è affermata
soprattutto in ambito tedesco, nei paesi scandinavi e baltici.
Dalla scissione ne è derivato anche il culto anglicano, particolarmente diffuso in Gran Bretagna, America
del Nord, Nuova Zelanda, Australia. Figura centrale del movimento
protestante è Martin Lutero da cui prende il nome la Riforma.
Il Pontefice, proprio per ricordare e
sostenere tale Riforma Luterana, ha voluto iniziare il nuovo anno
proponendo, dal 18 al 25 gennaio, la settimana per l'Unità dei
cristiani. Il tema da lui proposto è stato: «L'amore di Cristo ci
spinge verso la riconciliazione».
Non a caso, il materiale per la
funzione è stato preparato dalla Comunità di lavoro delle Chiese
Cristiane in Germania, l'Organismo Ecumenico che rappresenta tutte le
correnti di matrice cristica.
Non solo, ma Bergoglio, a conclusione
della settimana di preghiera per l'Unificazione dei cristiani, durante i secondi Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, come riportato da "La Stampa", ha ricordato il decreto
sull'ecumenismo "Unitatis redintegratio" del Concilio
Vaticano II, affermando:
"Cari fratelli e sorelle oggi noi
invochiamo il dono della piena comunione di tutti i cristiani
affinché possa risplendere il sacro mistero dell'Unità della
Chiesa".
Basilica di San Paolo fuori le Mura: il Metropolita Gennarios, Bergoglio e l'Arcivescovo David Moxon. |
E ancora. Sempre per sostenere
l'importanza di tale unione, il 6 Febbraio 2017 il Vicario di Roma,
come ama farsi chiamare, ha dichiarato agli Evangelisti tedeschi
ricevuti:
"Per l'avvenire desidero
confermare la nostra chiamata senza ritorno a testimoniare insieme il
Vangelo e a proseguire nel cammino verso la piena unità. Facendolo
congiuntamente, nasce anche il desiderio di inoltrarsi su percorsi
nuovi".
E così è stato anche il 3 Luglio
2015, quando papa Francesco ha ricevuto in udienza i membri del
Rinnovamento dello Spirito.
In tale occasione gli è stato chiesto:
"Padre posso pregare con un Evangelico, con un Ortodosso, con un
Luterano?" E la sua risposta fu: "Devi, Devi!"
Ma è possibile questa Unione tra
Anglicani e Cattolici e fra tutti i cristiani del mondo volta a
creare un'unica Chiesa Ecumenica?
Bergoglio sa bene che ciò non è
realizzabile se non attraverso una revisione della Messa. Infatti,
secondo fonti accreditate provenienti da Santa Marta (il luogo dove
risiede; ndr), egli avrebbe istituito una commissione segreta
composta da prelati scelti da lui e da pastori anglicani e luterani.
Unico obbiettivo, quello "ecumenico"
di creare una Messa che non sia in contrasto con i protestanti
e quindi una liturgia che si possa celebrare in comune.
Inutile dire che per raggiungere una
simile unità dovrà essere eliminato il dogma della
Transustanziazione cambiando quindi il testo di Rito della
Consacrazione. (Rendendola perciò invalida, ved. QUI; ndr).
Messa tradizionale, detta anche Tridentina, prima del Concilio Vaticano II |
Così, mentre la religione cattolica
riconosce nell'Eucarestia il sacrificio del Corpo e del Sangue di
Gesù, sotto le specie del Pane e del Vino, Lutero nel suo trattato
"Contra Henricum" (VIII) scrive:
"La Messa non è un sacrificio...
chiamatela benedizione, Eucaristia, tavola del Signore, cena del
Signore, memoria del Signore, o come più vi piace, purché non la
sporchiate col nome di sacrificio o azione".
"Quando la Messa sarà stata rovesciata, io sono convinto che avremo distrutto anche il papato che
poggia su di essa come su una roccia (...). Dichiaro che tutti i
postriboli, gli omicidi, i furti, gli assassinii e gli adultèri sono
meno malvagi di quella abominazione che è la Messa papista!"
E in risposta, a condanna delle tesi di
Lutero, Leone X nella bolla "Exsurge Domine" del 1520,
dichiara:
"Non possiamo più tollerare che
il serpente strisci nel campo del Signore. Il nostro ufficio
pastorale non può più sopportare la mortifera infezione dei 41
errori seguenti (cfr. QUI; ndr). I libri di Martin Lutero che
contengono queste eresie devono essere bruciati."
Ma Bergoglio manifesta altre posizioni
promuovendo l'Unità fra i Cristiani, anche a costo di sacrificare i
dogmi della Chiesa Cattolica.
Egli, il 15 novembre 2015, durante
l'omelia alla Chiesa Evangelica Luterana di Roma, trasmessa anche in
TV2000 in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano, ha
apertamente affermato:
"Nel giorno del Giudizio non ti
sarà chiesto se sei andato a Messa ma se la tua vita l'hai usata per
fare muri o servire"... "Condividiamo la Cena del Signore e
mi domando: condividere la Cena del Signore è il fine di un cammino
o il viatico per camminare insieme? In un certo senso condividere è
dire che non ci sono differenze tra noi... che abbiamo la stessa
dottrina".
Quindi, occorre chiedersi: questo
errore di fondo che Bergoglio sta compiendo da cosa è motivato?
Dalla riforma della Chiesa? Dall'unirci perché siamo tutti fratelli?
Operando in tal modo, però, non protegge e non conserva la Vera
dottrina cattolica!
Così facendo, gli insegnamenti
basilari della fede vengono distorti in nome di un "falso"
rinnovamento della Chiesa che, annunciando pace, amore e giustizia,
mostra invece come il famoso "Fumo di Satana", denunciato a
suo tempo da Paolo VI, abbia preso ormai pieno controllo in Vaticano.
Conclusione di Sebirblu
Bisogna dire che questo progetto
sacrilego, un affronto inaudito alla Maestà di Dio, porterebbe dei
danni incalcolabili alla Salvezza delle Anime e realizzerebbe
l'antica profezia di Daniele 12,11 sull'«abominio della desolazione
nel luogo santo» riferentesi all'epoca in cui venne abolito il
sacrificio quotidiano nel Tempio di Gerusalemme. (Cfr. anche Mt. 24,15 e Mc. 13,14).
Perciò, sono questi i tempi
apocalittici in cui stiamo vivendo oggi, e proprio sotto i nostri
occhi!
Relazione, adattamento e cura:
Sebirblu.blogspot.it
Fonte: samuelcolombo.it
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