Sebirblu, 7 giugno 2017
Ecco un articolo che riporto quasi
per intero (QUI, il testo completo con i riferimenti finali e tutti i
link che li riguardano), perché interessa moltissime famiglie italiane
sottoposte all'ennesimo sopruso, quello dei vaccini obbligatori, non
solo per i propri figli ma, a quanto pare, anche per molti operatori
come insegnanti e bidelli. (Cfr. anche QUI).
Per la sua corposità e agevolarne la
lettura mi limiterò solo a qualche immagine senza evidenziarne
troppo le frasi, ma mettendo in risalto, ogni tanto, le più
essenziali.
È URGENTE SAPERE che domenica 11 giugno si terrà a Roma una grande manifestazione contro il nuovo allucinante decreto FIRMATO OGGI da Mattarella. Ved. QUI e QUI, ma anche QUI, l'ottimo articolo riportato da "Il Fatto Quotidiano".
È URGENTE SAPERE che domenica 11 giugno si terrà a Roma una grande manifestazione contro il nuovo allucinante decreto FIRMATO OGGI da Mattarella. Ved. QUI e QUI, ma anche QUI, l'ottimo articolo riportato da "Il Fatto Quotidiano".
Decreto-legge sui Vaccini:
Abuso di potere, Regresso nei diritti
civili, Insulto alla medicina e alla scienza.
La montagna di propaganda che si è
riversata nell'ultimo anno sugli italiani per convincerli
dell'esistenza di immaginarie emergenze sanitarie (come quella della
meningite) era preparatoria ad un decreto-legge antiscientifico, anticostituzionale, illiberale.
I principali media, anche stavolta,
hanno tradito il pubblico concentrandosi sul falso scontro (un tipico
esempio della tecnica di manipolazione detta "Good Cop –Bad Cop"="sbirro buono o cattivo" – ossia un distinguo)
tra due signore non laureate ma misteriosamente poste a capo del
ministero dell'Istruzione (Valeria Fedeli) e della Salute (Beatrice
Lorenzin), si sono ben guardati dall'entrare in merito al colpo di
mano che si stava preparando ai danni dei cittadini italiani.
Beatrice Lorenzin e Valeria Fedeli |
Così il 19 maggio 2017 è stato
approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto-legge sui vaccini
pediatrici. Il provvedimento non è ancora stato convertito in legge, e se
non lo fosse entro 60 giorni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale (cosa, quest'ultima, già avvenuta oggi) decadrebbe in
tutti i suoi effetti.
In base al "decreto vaccini",
diventano obbligatorie per i bambini da 0 a 16 anni ben 12
vaccinazioni (sic! ndr), otto in più rispetto a quelle che c'erano
finora (anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite
B). Le nuove vaccinazioni sono: anti-pertosse; anti Haemophilus
influenzae tipo B; anti-meningococcica B; anti-meningococcica C;
anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti- varicella.
I genitori che violano l'obbligo sono
multati da 500 fino a 7500 euro, ogni anno, e vengono segnalati al
Tribunale dei Minorenni «per gli eventuali adempimenti di competenza». Il bambino non vaccinato non può essere iscritto agli
asili nido e alle scuole dell'infanzia pubbliche o private.
Non esistono in tutto il mondo altri
paesi (eccetto gli USA) con un tale programma vaccinale, e neppure si può dire che "ce
lo chiede l'Europa" visto che ben 15 paesi dell'Unione Europea non hanno nessun tipo di imposizione vaccinale. [...]
In Svezia, solo pochi giorni prima, il
10 maggio, il parlamento aveva respinto sette proposte di legge che
introducevano l'obbligo dei vaccini: le aveva respinte perché
anticostituzionali e rifiutate dalla maggior parte dei cittadini per
l'uso di additivi e sostanze pericolose, e per le «frequenti reazioni
avverse» che provocano.
È un decreto che prepara un
esperimento di massa sui bambini italiani, con il fanatismo di una
classe di governo che non si preoccupa d'altro se non, come vedremo, degli accordi contrattuali con soggetti industriali.
È un decreto in palese contraddizione
con la Convenzione di Oviedo sul consenso informato, con la Carta dei
diritti fondamentali dell'Unione Europea, e con il Principio di
precauzione, che è uno dei pilastri della legislazione europea in
materia di gestione dei rischi.
In breve: È UN SOPRUSO.
Di fronte a questo sopruso, alcuni
hanno pensato di assumere una posizione apparentemente
"equidistante", e aggirare la controversia concentrandosi
su come "garantire la massima copertura vaccinale": se con le "buone" – raccomandazione e accompagnamento –
se con le "cattive" – obbligo e sanzioni. [...]
Emergenze Sanitarie Finte e Autentiche
L'argomento ci deve far riflettere su un'altra
questione: quella dell'ipocrisia dei personaggi istituzionali che
pretendono di spacciare la coercizione vaccinale come una priorità per la
"salute dei bambini".
Ipocrisia – perché è un dato di
fatto, mai citato in questo contesto, che la sicurezza delle nostre
scuole è drammaticamente inadeguata: quasi il 90% non è costruito
secondo criteri antisismici e «soltanto una scuola su due ha
certificati di collaudo e idoneità statica».
Inoltre la maggioranza delle scuole
costruite negli anni Sessanta e Settanta ha utilizzato amianto, e le
bonifiche (anche quelle dichiarate "urgenti" dai periti)
non sono mai state eseguite.
E non stiamo parlando di "possibili"
rischi: ogni tanto ci sono crolli durante le lezioni e studenti
feriti o addirittura uccisi dalle macerie (come il diciassettenne del
liceo di Torino nel 2008) – sono notizie che non interessano però
i nostri governanti né, se non per un brevissimo lasso di tempo, i
media ufficiali.
In questo contesto, ricordando che il
nostro paese ha subìto solo un anno fa un catastrofico terremoto, non
si può non sottolineare il cinismo con cui il Governo ha lasciato
per mesi nei disagi migliaia di cittadini ad Amatrice e dintorni
mentre stanziava 733 milioni di euro per il programma vaccinale.
Ecco la testimonianza di una signora
sfollata, appena due mesi fa:
«Siamo stanchi, bisogna dirlo, 7 mesi
per consegnare queste case, che case non sono. Nessuno ascolta i
cittadini. [...] Qui ad Amatrice, come in tutto il cratere, non è
stato fatto nulla. Si parla di ricostruzione e devono ancora
rimuovere le macerie dalle zone rosse».
Come si può prendere sul serio
l'interesse per la "salute dei bambini" di una classe
dirigente che fa rischiare ogni giorno l'incolumità a milioni di
bambini e ragazzi in età scolare, e che nega l'essenziale a famiglie
che hanno perso tutto in un terremoto? [...]
[...] Ora, nemmeno in un momento di
delirio propagandistico si potrebbe considerare "emergenza"
la situazione attuale, e lo stesso presidente del consiglio
Gentiloni, nella conferenza stampa in cui è stato annunciato il
decreto vaccini, ha ammesso che al momento si può parlare al più di
"difficoltà" e non di "emergenze".
Questo essenziale distinguo implica,
peraltro, che l'emanazione del decreto configura un abuso di potere
da parte del governo in carica per uso ingiustificato del dispositivo
del decreto-legge, oltre che per usurpazione di competenze ai danni
delle regioni.
Affollatissima manifestazione a Milano contro il decreto sui 12 vaccini |
Ma se morbillo, orecchioni, meningite
ecc. non sono emergenze sanitarie, ciò non vuol dire che in Italia non ne esistano di autentiche, che fanno strage di cittadini di ogni
età: e quando dico "strage di cittadini" non sto
ingigantendo a scopo pubblicitario una manciata di casi sporadici,
eventuali o in corso di accertamento – come si fa regolarmente con
i decessi, veri o presunti, di malattie "vaccinabili".
No, intendo decine di migliaia di vittime ogni anno, causate dallo sforamento ripetuto nelle nostre
città delle soglie ammesse dall'OMS per la concentrazione di
sostanze tossiche e cancerogene nell'aria che respiriamo tutti:
adulti e bambini.
In Italia si stimano circa 70.000 morti
all'anno causate dall'inquinamento urbano, e non sono dati ufficiosi,
ma ufficiali: così ufficiali che la Commissione Europea ha aperto
dal 2014 procedure d'infrazione contro il nostro paese a tale
riguardo, e proprio lo scorso aprile ha inviato un "richiamo",
con rischio di deferimento alla Corte di Giustizia europea.
Di fronte ad una vera emergenza
sanitaria come questa, di cui quasi mai il comune cittadino sente
parlare in televisione, benché incomba costantemente sulle vite
degli italiani e minacci anche le tasche di tutti nella forma di
pesantissime multe da parte dell'UE, il Governo ha pensato invece che
fosse una priorità rendere obbligatoria la vaccinazione antimorbillo
– perché in un caso ogni 4000-8000 (ammesso e non concesso che
queste stime probabilistiche siano applicabili all'Italia d'oggi) ci
potrebbe essere un danno neurologico permanente, e un decesso per
«poco meno di un bimbo ogni mille colpiti dalla malattia».
Come definire ciò se non la prova
definitiva del disprezzo del Governo verso gli italiani e l'indizio,
che vedremo ampiamente confermato, che esso sta perseguendo obiettivi
estranei alla tutela della salute dei cittadini?
Ecco il video-denuncia di Claudio Messora su questo argomento.
Segnalazioni di «Sospette Reazioni
Avverse»
Ci possono essere varie ragioni per
opporsi ad una vaccinazione. Per esempio si può rifiutare il modo in
cui alcuni vaccini sono prodotti: coltivandoli su reni di scimmie, o
su cellule di feti abortiti. Si tratta di ragioni che si sbaglierebbe
a minimizzare e che meriterebbero una discussione pubblica e onesta.
Tuttavia la ragione principale della
pur sempre minoritaria riluttanza a vaccinare i propri figli è la
preoccupazione per le reazioni avverse che gli stessi vaccini possono
causare, sia da soli, sia nelle combinazioni in cui vengono
somministrati. [...] (Leggere attentamente QUI come li preparano!).
[...] Nel caso dell'antipolio, per
citare un solo esempio, si sa bene che la vaccinazione può, in certi
soggetti, causare la malattia che dovrebbe prevenire, e che nei paesi
occidentali questa è praticamente la sola origine di casi di
poliomielite da decenni.
Quindi anche se le inoculazioni non
provocano autismo, ciò non mette la parola fine alla questione della
loro innocuità.
È un fatto che diversi vaccini
contengono sostanze additive molto poco rassicuranti soprattutto se si pensa
che devono essere iniettate, e tra queste ci sono cancerogeni
ufficialmente riconosciuti come tali dalla OMS (alluminio,
formaldeide, etanolo). [...]
[...] Ma le reazioni contrarie sono
un'invenzione dei nemici della medicina e della scienza? Ovviamente
no, ed è per questo che le autorità sanitarie raccolgono i rapporti
di complicanze successive alla vaccinazione (mentre non raccolgono,
per esempio, quelli di avvistamento di fantasmi).
È generalmente riconosciuto che le
«notifiche di sospette reazioni avverse» pervenute alle ASL sono
solo una piccola parte di quelle reali, e si stima che il loro numero
sia inferiore a quello vero per almeno un fattore 10 e probabilmente
per più d'uno.
Questo non riguarda solo l'Italia, ma
ogni apparato di vaccino-vigilanza affidato principalmente alle
segnalazioni spontanee dei medici e alla raccolta dati della stessa
industria producente.
Se si aggiunge l'esistenza di incentivi
per i medici che vaccinano, e i rischi di procedure disciplinari per
quelli che dovessero fare "troppe" segnalazioni, se ne
deduce che il sistema è perfettamente calibrato per sottovalutare il
rischio. [...]
(Per le statistiche rimando all'articolo completo sopra linkato; ndr).
[...] Per ragioni poco chiare, l'ultimo
rapporto annuale dell'AIFA (=Agenzia Italiana Farmaco; ndr) sui vaccini riguarda il 2013:
l'associazione CODACONS ha diffidato proprio in questi ultimi giorni
il ministero della Salute a cessare tale segretazione illegittima.
In una conferenza stampa tenuta il 30
maggio 2017 ha comunicato di aver ricevuto i dati richiesti e li ha
così sintetizzati:
«Sono 21.658 le notifiche di sospette
complicanze ai vaccini registrate nel triennio 2014-2016. Nello
stesso periodo ammontano invece a 3.351 quelle relative soltanto al
vaccino esavalente. E si segnalano 5 casi di gravi effetti che
avrebbero portato al decesso degli assistiti.» [...]
Il Negazionismo del Danno Vaccinale
La puntata di Report di RAI 3 del 17
aprile 2017 (QUI) ha suscitato un'onda di proteste proprio, come ci si
poteva aspettare, a causa dei suoi meriti: ha infatti informato i
cittadini dell'esistenza di eminenti scienziati che considerano
fraudolenti i dati sulla sicurezza del vaccino anti-HPV [il papilloma
virus; ndr] (non incluso nella lista del decreto vaccini), e
inaffidabile l'EMA (Agenzia Europea dei Medicinali) che li ha
accettati.
Inoltre ha documentato l'enorme
difficoltà e i ritardi di anni e anni che le ragazze danneggiate incontrano
per farsi riconoscere ufficialmente da un medico ciò che è loro
accaduto.
Il negazionismo del danno vaccinale è
una sottospecie della negazione del danno industriale che ha segnato
luttuosamente la storia del Novecento fino ai nostri giorni.
Una cultura medica in cui esso prevale
non può che rendere difficile il rapporto sulle complicanze
deleterie. [...]
[...] Ben pochi personaggi che hanno
difeso a spada tratta i vaccini godono della credibilità e
dell'autorevolezza di Peter Gøtzsche, il direttore del Nordic
Cochrane Center, uno dei massimi esperti mondiali in materia di
sicurezza di farmaci, di screening sanitari e di integrità della
ricerca, intervistato appunto da Report.
Gøtzsche, che ha pubblicato un libro
sulla corruzione della ricerca medica operata dalle industrie
farmaceutiche, ha denunciato all'Unione Europea la transnazionale
farmaceutica Sanofi-Pasteur per «frode» nella comunicazione delle
reazioni avverse al vaccino anti-HPV, nonché l'EMA per essersi
fidata acriticamente dei dati fasulli forniti dall'industria
farmaceutica e per mancanza di trasparenza.
In particolare ha sottolineato durante
l'intervista:
«Negli studi di controllo con il
placebo, invece di usare una sostanza inerte come acqua salina, hanno
iniettato spesso alluminio, che è presente nel vaccino come
adiuvante, o addirittura un altro vaccino, quello dell'epatite. Non è
più un placebo! Non si distingue dal farmaco, potrebbe causare le
stesse reazioni avverse e quindi i dati ottenuti non sono
attendibili».
Anche chi fosse del tutto nuovo alla
questione capirebbe che questa è una truffa, avvenuta con la
complicità dell'industria ed EMA, colluse, e che senza la denuncia dello
scienziato danese non sarebbe mai stata scoperta.
Ma l'aspetto più interessante di
questo episodio, e che si applica a tutte le prove cliniche analoghe,
è che i dati, sulla cui base l'Agenzia di Controllo dei Farmaci
decide se approvare o no un vaccino, vengono forniti dall'industria
stessa che intende farselo approvare e metterlo in commercio.
Non basta: l'EMA stessa è finanziata
per l'83% dalle industrie farmaceutiche. Insomma, è molto, molto
peggio che stabilire se il vino sia di buona qualità facendoselo dire dall'oste. [...]
(Per il breve seguito e gli
"Indennizzi" rimando a leggere l'articolo intero).
Responsabilità Genitoriale
La storia della normativa sulle
vaccinazioni in Italia ha avuto un suo punto alto il 26 gennaio 1999,
quando è stato firmato dal Presidente della Repubblica il decreto
che aboliva l'obbligo di vaccinazione per la frequenza nelle scuole
di ogni ordine e grado, con la pubblicazione del DPR n. 355.
La già citata rubrica televisiva
Report dedicò il 15 ottobre 1998 a questo evento annunciato
un'ottima puntata, "Il virus dell'obbligo", dove si
trattava di casi gravi di reazioni disastrose alle vaccinazioni
obbligatorie, e si mostrava attraverso esempi quanto poco fossero
informati i genitori al momento di sottoscrivere in ambulatorio la
liberatoria per la vaccinazione dei figli.
L'attuale decreto-legge rappresenta un
netto peggioramento rispetto a vent'anni fa per molti aspetti. Uno, e
non il meno importante, riguarda appunto la responsabilità
genitoriale. Si consideri l'articolo (QUI) che afferma:
Il genitore o l'esercente la potestà
genitoriale sul minore che violi l'obbligo di vaccinazione è
segnalato dalla ASL al Tribunale dei Minorenni per gli eventuali adempimenti di competenza.
Lasciamo perdere il difetto di
formulazione, in quanto la potestà, o la responsabilità
genitoriale, appartiene tipicamente a due persone, non a una sola. Ma
l'idea che genitori i quali si sono documentati e hanno cercato di
decidere consapevolmente debbano essere considerati come "meno"
responsabili di chi ha invece firmato liberatorie senza porsi
problemi è palesemente assurda.
Piuttosto, andrebbe rovesciata:
dovrebbe cioè essere considerato un grave indizio di
irresponsabilità genitoriale il portare un bambino di pochi mesi a
vaccinarsi senza sapere nemmeno contro che cosa, e firmare la
liberatoria senza aver letto e compreso il foglietto illustrativo che
il produttore è obbligato dalla legge ad allegare alla confezione.
Se ci sono genitori da segnalare al Tribunale dei Minorenni,
dovrebbero essere questi.
Su tale punto importantissimo la
propaganda dei media filo-governativi cerca colpevolmente di
sorvolare. E allora riformuliamolo per maggiore chiarezza. Un
cittadino che assume un qualsiasi medicinale per un disturbo di cui
soffre senza leggere il foglietto illustrativo va considerato un
analfabeta funzionale oppure un incosciente, non certo un modello da
portare ad esempio.
Perché mai dovremmo invece lodare chi,
avendo la responsabilità di un minore, manca di usare questa minima
cautela a proposito dei trattamenti medici a cui lo sottopone così
precocemente e senza una impellente necessità medica?
Ma c'è di più. È sacrosanto, non
semplicemente ammissibile, che un genitore pretenda che si faccia un
test con buon valore predittivo che accerti l'eventuale
suscettibilità di suo figlio agli effetti collaterali più gravi del
vaccino, almeno quelli citati nel foglietto illustrativo.
Lo ha riconosciuto la stessa Corte
Costituzionale con la sentenza n. 258 del 20-23 giugno 1994, che dichiarava come fosse necessario porre in essere una complessa ed
articolata normativa di carattere tecnico [...] che, alla luce delle
conoscenze scientifiche acquisite, individuasse con la maggiore
precisione possibile le complicanze potenzialmente derivabili dalla vaccinazione. [...]
Ora, se test di questo tipo non si
eseguono – ed è un fatto che in Italia non li si esegue e mai li
si è eseguiti – il genitore responsabile dovrebbe avere quanto
meno l'opzione di rifiutare, in un contesto epidemiologico come
quello dell'Italia d'oggi, il rischio di trasformare un bambino sano
in un malato a vita (o in un cadavere).
In questa opzione non c'è niente di
antiscientifico: perché la scienza, oltre a quanto già visto sulla
composizione e fabbricazione dei vaccini, ci dice, per esempio, che:
– in molti vaccini si trovano
nanoparticelle di metalli (tra cui piombo, mercurio e alluminio) e
altre sostanze estranee;
– in parecchi vaccini, e in particolare
nello MMR (morbillo, parotite e rosolia; ndr), è stato trovato un
pesticida come il glifosato;
– è stata notata la correlazione
tra numero di dosi vaccinali in due casi: a) tasso di mortalità
infantile nei vari paesi, e b) diabete di tipo 1, sindrome metabolica
e malattie mediate da reazioni immunitarie.
Ce n'è più che a sufficienza per
ripensare a tutti i programmi vaccinali che non rispondono ad
emergenze, ma si pongono solo mete sperimentali di
"eradicazione" di questa o quella malattia in contesti in
cui essa non è realmente pericolosa, e in cui, per giunta, è
legittimo dubitare se con la tecnologia vaccinale odierna ci si possa
mai giungere.
Per concludere l'analisi di come il
decreto si pone nei riguardi delle famiglie, consideriamo «la
sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 ad euro 7.500»,
irrogata dalle Aziende Sanitarie.
È evidente che solo chi può
permettersi di pagare (annualmente!) questa cifra potrà liberamente
decidere se e quali vaccini far praticare ai propri figli. Ma, gli
altri, a che cosa saranno costretti? Non avendo il denaro per le
multe dovranno ridursi a firmare un falso atto di consenso informato?
Questa è non solo una normativa
classista: è una normativa criminogena, che umilia i genitori e,
come è stato subito notato dal Movimento Italiano Genitori, mina
l'istituzione familiare nel suo complesso – ne tengano conto tutti
coloro che si preoccupano del suo progressivo indebolimento.
Una Battaglia contro una Politica
Sanitaria Corrotta dall'Affarismo
Che questo decreto sia uscito da questo
governo non è casuale. È dal 2014 che il PD (Partito Democratico)
ha stretto legami e preso impegni con l'industria farmaceutica in
modi che spiegano largamente il fanatismo dei suoi governi nella
promozione delle vaccinazioni.
Complottismo? No, le prove di questi
legami non sono né ipotetiche né segrete, ma verificabili e aperte
a chiunque si prenda la briga di leggere i giornali.
Nell'aprile 2016 la GlaxoSmithKline
(GSK) ha deciso di investire un altro miliardo di euro nel nostro
paese per il quadriennio successivo (QUI). incrementando le proprie attività
a partire da quelle del polo toscano dei vaccini di Siena e di Rosia,
il cuore rispettivamente della R&S = Ricerca e Sviluppo, e della
produzione di settore, dopo il mega scambio di attività (vaccini
contro oncologia) con Novartis perfezionato l'anno scorso.
Non a caso proprio ai vaccini, col
business strategico anti meningite, sarà riservato il 60% degli
investimenti (600 mln), contro il 40% dedicato al pharma
tradizionale.
Chi è la GSK? È la maggiore
transnazionale britannica del farmaco, attualmente al primo posto
proprio nel settore vaccini (e in quello della corruzione, ved. QUI; ndr):
Leader mondiale in quest'ultimo campo
con 3,7 miliardi di sterline di fatturato su 23,9 totali, è da tale
ambito (profittevole in due casi su 10 nel mondo) che la
multinazionale britannica si aspetta un'autentica escalation nei
prossimi anni. Fino ad arrivare a 6 miliardi di sterline entro il
2020.
Sono cifre che, tra l'altro, permettono
di fare giustizia della leggenda diffusa ad arte, secondo cui lo
sviluppo e la produzione di vaccini sarebbe un'attività poco
lucrativa che, come tale, mostrerebbe l'indole altruista e
caritatevole dell'industria del farmaco.
Nel maggio 2014 a Bari, l'allora
presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva fatto questa promessa
alla Merck Serono:
"È importante che siano chiare le
regole del gioco, che non si cambi sulla base delle ultime
impressioni nate da un articolo di giornale", e aveva aggiunto,
rivolgendosi a Karl Ludwig Kley, direttore esecutivo dell'azienda
farmaceutica:
"Noi vi garantiamo un progetto a
lungo-medio termine, perciò invitiamo le università e le imprese ad
investire nei territori e a credere in questo campo, perché il made
in Italy non deve significare solo food e fashion ma anche settore
farmaceutico". (Cfr. QUI; ndr).
In settembre, l'Agenzia Italiana del
Farmaco (AIFA) annunciava trionfalmente:
"L'Italia guiderà nei prossimi
cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto
deciso al Global Health Security Agenda che si è svolto venerdì
scorso alla Casa Bianca.
La nostra Nazione, rappresentata dal
Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente
dell'AIFA Sergio Pecorelli, ha ricevuto l'incarico dal Summit di 40 Paesi dove è intervenuto anche il presidente
Barack Obama." (Cfr. QUI; ndr).
Nel mese di ottobre dello stesso anno
Renzi invitava a Palazzo Chigi, per la prima volta nella storia
repubblicana, i rappresentanti di dieci transnazionali del farmaco:
«Certo è che la presenza a palazzo
Chigi dei Ceo di Bayer, Bristol-Myers Squibb, Eli Lilly,
GlaxoSmithKline, Johnson & Johnson, Merck Serono, Novartis e
Roche, insieme a due delle italiane ben radicate all'estero, non è
stato un evento di secondo piano.
"Mai era accaduto che un primo
ministro italiano convocasse un gruppo di Ceo mondiali della stessa
categoria, gliene va dato merito. Per noi è un segnale molto
positivo e una prova di fiducia nel nostro Paese", ha commentato
Massimo Scaccabarozzi, presidente di Federfarma.
Ora, è chiaro, si attendono i fatti da
parte del Governo. Chissà se già con la prossima legge di
Stabilità. La presenza di altri ministri accanto a Renzi, – da
Pier Carlo Padoan (Economia) a Beatrice Lorenzin (Salute) fino a
Federica Guidi (Sviluppo) – è di sicuro un segnale d'attenzione molto più grande verso le industrie.» (Ved. QUI; ndr).
Purtroppo con questa classe di governo
non c'è da stupirsi se si vedono i suoi membri disponibili, in
cambio della partecipazione a giri d'affari miliardari, a calpestare
i diritti più consolidati, ad invertire l'ordine delle priorità
sanitarie, e a fare del proprio paese un enorme laboratorio a cielo
aperto che trasforma i suoi abitanti, in particolare i più indifesi,
in cavie.
Il caso del ministro della Salute
merita particolare attenzione. Eletta con Forza Italia, la Lorenzin è
stata insediata, a partire dal 2013, in un ministero chiave da ben
tre presidenti del Consiglio del PD in successione: Enrico Letta,
Matteo Renzi e Paolo Gentiloni (un'ottima prova di quella
sovrapponibilità tra PD e PDL tante volte denunciata dal M5S).
Pur avendo infarcito di appelli alla
"scienza" e di condanne ad atteggiamenti "antiscientifici"
i suoi discorsi sui vaccini, la funzionaria non solo non è laureata
in alcuna disciplina scientifica, ma possiede soltanto un diploma in
maturità classica.
Il che non le ha impedito di impegnarsi
nell'oscurantista boicottaggio di "Vaxxed", il documentario dedicato al caso di Andrew Wakefield (ignobilmente trattato dal
direttore di Lancet, dalla Stampa e dall'Ordine dei medici
britannico), e alla frode, questa sì autentica e confessata da uno
degli scienziati coinvolti, commessa dai CDC statunitensi (centri per
il controllo e la prevenzione delle malattie; ndr) in relazione ai
dati ufficiali sulla connessione tra vaccini e autismo.
Ed ecco il film "Vaxxed" sottotitolato e spesso
censurato, sperando che non oscurino anche questo. E infatti così è successo! ELIMINATO! Ma ecco al suo posto... questo...
questo...
e questo...
Ma la mancanza di autorevolezza della Lorenzin non si limita al piano culturale. Già Report nel 2013 aveva mostrato la cinica disinvoltura con cui la neo-eletta negava valore scientifico ai dati sull'aumento dei tumori nella "Terra dei Fuochi" (in Campania; ndr) e faceva vagamente riferimento a spiegazioni in termini di «stili di vita» (video Report 2013 QUI, al minuto 14,15; ndr).
Del tutto coerente con questo
atteggiamento e con la successiva politica vaccinale, è la nomina
all'inizio del 2016, all'ufficio di rappresentanza per la tutela
della nostra salute alimentare e di quella animale presso l'Unione
Europea, del Dr. Pasqualino Rossi, che era stato arrestato nel 2008
per aver fornito «informazioni riservate e addirittura la password
dei terminali dell'Agenzia europea a Matteo Mantovani, il manager che
curava gli interessi delle case farmaceutiche», in cambio di denaro
e regali vari (dopo sette anni il Rossi è stato salvato dalla
prescrizione).
È lo stesso dottore a cui si deve se,
al contrario che in altri paesi europei, la nimesulide (Aulin) in
Italia non è stata ritirata dal commercio. Il giudice Guariniello,
nell'ordinanza di 400 pagine che accompagnava il mandato di arresto,
sintetizzava: «Da quanto emerso, si registra una totale assenza nel
Rossi dell'interesse per la tutela della salute pubblica» (Ved. QUI
il video su Report 2016; ndr).
In un paese normale quest'ultimo
episodio, presentato ai cittadini italiani in due puntate di Report
sarebbe stato sufficiente per esigere le dimissioni immediate del
ministro. Nel nostro, invece, non ha impedito nemmeno la seconda
conferma della Lorenzin allo stesso posto nel nuovo governo Gentiloni
(dicembre 2016). [...]
Il Movimento 5 Stelle, che in tanti
altri casi aveva chiesto con insistenza le dimissioni di un ministro,
compresa la stessa Lorenzin per ragioni nettamente meno gravi, in
questo frangente non l'ha fatto, ma nell'ottobre 2016 (con Piernicola
Pedicini) e nell'aprile di quest'anno (con Dalila Nesci) si è
limitato a chiedere che Rossi fosse sostituito. [...]
[...] Il comunicato del M5S sui vaccini
ha mostrato in maniera inaspettata e sconcertante la debolezza del
partito in un momento in cui era stato appena commesso qualcosa di
eccezionale gravità ai danni dei cittadini. [...]
Ma l'intero paragrafo lo si legga
nell'articolo completo (QUI di nuovo il link), che si conclude con:
Se questo atto di resa alle
transnazionali del farmaco (perché di questo si tratta) non verrà
rapidamente ritirato o "reinterpretato", sarà una pagina
nera non solo per il M5S ma anche per le sorti della democrazia
partecipativa in Italia.
Un Decreto contro i Diritti civili e
contro il Libero Confronto Scientifico
Il decreto vaccini, in collusione con
la dirigenza della FNOMCeO (= Federazione Ordine dei Medici e
Odontoiatri; ndr), non è sorto dal confronto con cittadini e medici,
che anzi sono stati impediti dal prestare il proprio contributo di
analisi ed esperienza essendone stati radiati! Ci si riferisce ai due
clinici ed esperti tra i più informati sulla questione: il dr.
Roberto Gava (ved. QUI; ndr) e il dr. Dario Miedico (ved. QUI; ndr).
Dr. Roberto Gava, farmacologo, tossicologo e cardiologo (radiato dall'Albo). |
Dr. Dario Miedico, epidemiologo e climatologo (radiato dall'Albo). |
In più, già nell'ottobre 2015, un altro noto epidemiologo ‒ Vittorio Demicheli ‒ era stato minacciato di
querela per aver avanzato critiche molto ragionevoli sul programma
vaccinale, che poi si è dimesso nell'aprile di quest'anno da
vicedirettore del Comparto Sanità della Regione Piemonte. (Cfr. QUI;
ndr).
Dr. Vittorio Demicheli, epidemiologo e vicedirettore Comparto Sanità Piemonte (dimessosi). |
La compagine medica dovrebbe far
sentire la propria voce contro questa manovra autoritaria che lede la
propria dignità e che, se non adeguatamente contrastata, minerà
irreversibilmente in Italia il rapporto fiduciario con la
cittadinanza. [...]
[...] Per questo anche la comunità
scientifica farebbe bene a prendere al più presto le distanze da
quei personaggi la cui sovraesposizione mediale può far immaginare
una competenza unanimemente riconosciuta, in netto contrasto con la
scadente qualità delle loro dichiarazioni. [...]
[...] Lo scetticismo nei riguardi del
decreto è un atteggiamento sano e conforme alla razionalità
scientifica. Il tentativo di espropriare le famiglie del proprio
diritto al consenso informato sulle vaccinazioni va respinto anche da
chi ritenga di voler aderire personalmente a questo provvedimento
coercitivo. Il vero allarme di fronte al quale tale obbligo ci pone è
l'«emergenza democrazia». (Ved. QUI; ndr).
Per concludere, se il decreto non verrà
presto ritirato si aprirà una stagione di lotte cittadine contro una
svolta autoritaria che, se non bloccata, avrebbe il doppio effetto di
prostituire la scienza e fare strame dei diritti fondamentali che
definiscono le identità italiana ed europea.
Marco Mamone Capria
Relazione, adattamento e cura di
Sebirblu.blogspot.it
Fonte: comedonchisciotte.org
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