Sebirblu, 6 Aprile 2012
Durante le scorse settimane abbiamo
sentito spesso citare il nome di un nuovo personaggio che è salito
alla ribalta delle cronache: Lord James Blackheath. Lo si è dato per
morto, assassinato in una congiura, e la notizia poteva anche essere
credibile visto ciò che aveva scoperto, poi si è saputo che ha
sempre goduto di buona salute, ben per lui.
Naturalmente scrivendo “ribalta delle
cronache” non mi riferisco certo alle tv o ai quotidiani nazionali
e nemmeno ai network mondiali perché sono troppo impegnati a
compiacere i potenti di turno e gli investitori pubblicitari invece
di andare alla ricerca di notizie interessanti e vere che segnalino i
numerosi cambiamenti in atto nella nostra società.
Lord Blackheath è intervenuto
ufficialmente, il 16 febbraio 2012, durante una seduta della Camera
Alta del Parlamento inglese, di cui è membro, per rendere noti i
risultati di un'inchiesta che ha compiuto lui stesso e che ha messo
in luce un colossale traffico illecito di denaro: 15.000 miliardi di
dollari, sufficienti a sanare il più alto debito pubblico del mondo,
quello degli Stati Uniti.
Le sue carte, inclusi i documenti
originali firmati da Alan Greenspan (ex presidente di Federal
Reserve) e Timothy Geithner (attuale Segretario al Tesoro), mostrano
il trasferimento illegale da parte della Federal Reserve Bank di New
York di 15 trilioni di dollari ($ 15.000 miliardi) verso, inizialmente, HSBC (Hong Kong
Shanghai Banking Corporation), quindi a Londra e poi alla Bank of
Scotland.
Quest'ultima avrebbe semplicemente
“dato” il denaro a 20 banche europee, da utilizzare in un sistema
di scambio altamente redditizio di titoli a medio termine, generando
migliaia di miliardi di dollari di profitti nell’arco di tre anni,
nessuno dei quali è mostrato in libri contabili o è stato tassato o
ha ricompensato gli azionisti di quelle banche.
Da dove vengono tutti questi soldi? Il
nobile inglese dice che potrebbe essere la collateralizzazione
(termine con il quale si indica un valore che, in sostanza, funge da
garanzia per l'emissione di titoli di credito in complicate
transazioni finanziarie; è spesso usata nel mercato dei derivati) di
una cospicua riserva d’oro in Brunei che, di fatto, non è mai
esistita.
Quindi in nessun modo questi fondi sono
relativi al Sultanato asiatico, la transazione che ad esso li fa
risalire è falsa cioè un piano di copertura come potrebbe
architettare, per esempio, un’organizzazione di intelligence.
In ogni passaggio di questa oscura
vicenda si può rinvenire la violazione di innumerevoli leggi.
La ricezione e l’utilizzo di tali
beni da parte delle venti banche, di cui due sono le maggiori di
Wall Street, e l’uso degli stessi per generare profitti
extra-contabili, gli utili nascosti e “lavati” rendono qualsiasi
parte coinvolta complice di un'impresa criminale.
A questo punto, mancando l'indicazione
della fonte di tutta questa ricchezza, qualcuno ha pensato di
affermare che sia tutto frutto della fantasia di un gentiluomo
britannico, comprese le ricevute originali e i documenti autentici.
Così non è sembrato però a Gordon
Duff.
Gordon Duff |
Gordon Duff ha fatto parte del Corpo dei Marines durante la guerra del Vietnam.
È un giornalista noto per le frequenti partecipazioni a discussioni politiche in programmi radio e Tv e per gli articoli che appaiono nelle maggiori testate all-news sul web. È stato un diplomatico presso le Nazioni Unite, in veste di esperto in questioni di difesa militare.
Attualmente è l’editore capo di
Veterans Today, nota testata online dei veterani americani; è certo
quindi che abbia legami, anche ad altissimo livello, con ufficiali in
servizio attivo (e questo ci è utile per fare un po' di chiarezza in
questa intricata vicenda).
Di seguito riporto ampi stralci di un
suo articolo del 21 Febbraio 2012; l'originale lo si trova qui
http://www.veteranstoday.com/2012/02/21/intel-exclusive-trillion-dollar-terror-exposed/
Il noto giornalista ha collegato i
risultati di Lord Blackheat con ciò che sta emergendo nel corso di
un processo in corso presso la Corte Federale del Distretto Orientale
della Virginia, presieduta dal giudice Lee.
Oggetto della causa: 27.000 miliardi di
dollari (che “assomigliano” a 15.000 più gli interessi
maturati), guadagnati surrettiziamente in operazioni segrete contro
l’Unione Sovietica e poi rubati, con accuse rivolte a George H. W.
Bush come autore del reato.
“Ho parlato” – dice Gordon Duff –
“con due persone: un coordinatore dei servizi segreti del
Presidente Reagan e il Capo del Consiglio legale per la Central
Intelligence Agency (CIA) in merito a questi fondi.
Entrambi hanno indicato che l’ex
presidente Bush aveva chiesto che essi venissero trasferiti sotto il
suo controllo, che minacce sono state fatte a molti dei coinvolti in
questa operazione, che hanno subìto pesanti conseguenze, tra le
quali: omicidio, arresti illegali, torture e detenzioni.
Le persone di cui parlo hanno più
volte incontrato il presidente Bush, hanno contestato la sua pretesa
di possesso e reclamano che la maggior parte di quei valori sono di
proprietà del popolo degli Stati Uniti.
Questi denari sono i misteriosi fondi
“Wanta”, denaro guadagnato con anni di commercio valutario mirato
a far crollare l’Unione Sovietica, in base ad un progetto, nato
durante la presidenza Reagan, dell’allora Coordinatore di
Intelligence della Casa Bianca Leo Wanta e del direttore della CIA
William Casey.
Leo Wanta |
Mi è stato detto che mentre questa operazione procedette con Reagan, egli aveva ordinato che il suo successore, George H. W. Bush, non dovesse esserne informato, a causa della “sfiducia” per quest'ultimo.
Il guadagno si è prodotto attraverso
un sistema di compravendita di rubli dal profitto enorme, una pratica
che alla fine fece crollare il governo russo.
Ho più di 2.000 pagine di documenti su
questo caso che dimostrano che una percentuale dei fondi era stata
trasferita alla Federal Reserve Bank di Richmond dalla Bank of China
(una fase della prassi del commercio citato), nel 2006 e viene
rivendicata come totalmente di sua proprietà da AmeriTrust
Corporation.
Tale importo era di $ 4,5 trilioni
(4.500 miliardi di dollari) e abbiamo le ricevute di trasferimento
SWIFT. (Nota 1).
Gli altri soldi, che “probabilmente”
compongono la parte non spesa dei $ 27.000 miliardi mancanti, possono
costituire tutto ciò che è attualmente recuperabile.
Wanta, unico azionista di AmeriTrust,
ha offerto la sua quota della società, valutata dal giudice ora a
7.200 miliardi dollari, interamente al popolo americano, così come
avrebbe voluto il Presidente Reagan.
L’origine dei fondi aggiuntivi,
emessi dalla Federal Reserve negli anni ’80 e ’90, per un totale
di quasi 8.000 miliardi dollari è sconosciuto.
Alte fonti di rango all’interno del
governo degli Stati Uniti indicano che questo può essere solo il
resto dei fondi Wanta, maggiorati degli interessi o utili realizzati,
dopo che la maggior parte di essi è stata rubata.
Alcune storie, piuttosto veritiere,
unite alle mie personali interviste e all'esame dei documenti,
connetterebbero il furto o la conversione di questi fondi
inizialmente a:
La famiglia Bush
La “P2″, una loggia massonica
coinvolta in decine di attentati terroristici legati alla “Operazione
Gladio”
I collaboratori di Wanta, compresa la
CIA stessa.
Ciò che manca è una fonte per la metà
di questi fondi. Tecnicamente non esistono, in quanto non vi è
alcuna traccia di dove traggano origine né come vengano trasferiti
alla Federal Reserve Bank di New York, anche se ci sono documenti
chiari e riconoscibili di come siano stati portati fuori da tale
istituzione, che non li possedeva, secondo una loro verifica del
2010.
Il trasferimento di fondi Wanta si può
presumere che non abbia avuto origine e traccia nel sistema bancario
della Federal Reserve mentre ora sono in deposito e in attesa di
pagamento, in base agli ordini del presidente Obama e in conformità
con i verdetti della corte federale. Ma tutto è complicato dal
trasferimento scozzese (che ha distribuito quote del capitale alle
venti banche).
La pretesa proprietà dell’intero
importo è quindi o di Wanta o del governo degli Stati Uniti.
Il fatto che nessuno sforzo sia stato
compiuto per assicurare i fondi o imporre rimedi penali e civili per
recuperare il denaro, sufficiente a saldare il debito nazionale degli
Stati Uniti, e anche più (con gli utili maturati finora ci stiamo
avvicinando a oltre 30.000 miliardi di dollari), è un’indicazione
che sia coinvolta un'associazione a delinquere con l’influenza
sufficiente ad annullare il potere del nostro governo.
La mancanza di azione qui, o come
richiesto da Lord James in Gran Bretagna, è di per sé la prova sia
della gravità che dell’attualità di questi eventi e del fatto che
vi siano potenze che possono impedire qualsiasi richiesta quando i
documenti inconfutabili quali i trasferimenti SWIFT sono disponibili.
In realtà, Lord James ha offerto una
ricchezza di documenti che, quando combinati con le 2000 pagine di
Wanta “scoperte” dal Tribunale federale, costituisce più che una
prova di riciclaggio di denaro, di appropriazione indebita, di
terrorismo o peggio. Così l’inerzia di fronte a una prova
schiacciante e indiscussa è inspiegabile.
Attualmente, Wanta è nello stato
giuridico sia di conservatore tecnico che di proprietario di 7.200
miliardi dollari. Comunque, siccome quasi la metà è dovuta in tasse
e vi è lo stanziamento giudiziario per l’acquisto di 1.000
miliardi dollari in buoni del Tesoro, il governo federale dovrebbe
mostrare più interesse, oltre a quello del presidente Obama e pochi
altri.
Molti ancora stanno per fare
ostruzionismo rispetto ai 3.000 miliardi di riduzione del debito
degli Stati Uniti.
Inoltre, il primo ministro russo Putin
ha comunicato che si attende il concordato del 3% per il pagamento
delle imposte russe, inizialmente su 7.200 miliardi dollari.
Putin vorrebbe essere liquidato
calcolando come imponibile 15.000 miliardi dollari, più gli
interessi, e la Russia e/o gli Stati Uniti hanno diritto agli
interessi poiché la Bank of Scotland, come già detto, ha trasferito
questi fondi senza alcuna autorizzazione o accordo e senza pagare le
tasse.
Ciò che rende temibile, per chi è
sotto accusa, il fondo Wanta è che ha iniziato a distribuire i
denari ad enti governativi, contee e stati, e alle forze dell’ordine,
spingendoli ad occuparsi di perseguire chiunque sia coinvolto ad
interferire con il corso della legge o tenti di deviare i fondi.
La vicenda Wanta/AmeriTrust/fondi
stanziati per la protezione delle frontiere potrebbe in tal modo
portare all'incriminazione di alti funzionari degli Stati Uniti.
E questo è solo l’inizio.
Se la Royal Bank of Scotland si aspetta
che nulla accada in merito, non oso immaginare il loro shock per
quello che sarà il risarcimento più grande nella storia del mondo”.
Gordon Duff
(1): Nell’ambito dei sistemi di
pagamento internazionali, il codice SWIFT identifica la banca
beneficiaria del pagamento. Esso è l’acronimo di “Society for
Worldwide Interbank Financial Telecommunication”, società che si
occupa dell’assegnazione del codice SWIFT ad ogni banca, per
permettere il riconoscimento ufficiale dell’istituto bancario nelle
transazioni che avvengono in rete.
Tramite: Sebirblu.blogspot.com
Ringrazio NuovAurora per la splendida e premurosa traduzione di questo video molto interessante; piacevole anche per la musica appropriata del Dies Irae. Vorrei contraccambiare la gentilezza sollecitando tutti voi, cari letttori del mio blog, a visitarne un altro nuovo, che è proprio quello di NuovAurora con altre Traduzioni dall'inglese come quelle, a volte, anche di Sheldan Nidle. Qui il relativo link: http://oltreil2012-nuovaurora.blogspot.it/
Grazie e Buona visione
Istruzioni antipanico all'evento
planetario The Big One
La prima fase dell’evento planetario
che cambierà letteralmente il volto del mondo che conosciamo
consisterà nell’arresto in massa di funzionari corrotti ai vertici
dei governi e delle istituzioni finanziarie delle maggiori potenze
mondiali: in tutto più di 10.000 persone verranno prese in consegna
ed informate delle loro responsabilità.
La notizia di tale operazione avrà una
forza d’urto tale che i media, ancorché controllati in modo
centralizzato ed istruiti a negare alla popolazione la conoscenza dei
reali accadimenti, non potranno ignorarla per molto tempo.
Si verificherà la seguente situazione:
un piccolo gruppo di testate sia della carta stampata che della TV,
che hanno preventivamente firmato accordi con la coalizione che sta
gestendo le operazioni di THE BIG ONE romperanno il silenzio per
prime, dando la notizia degli arresti eccellenti e spiazzando tutte
le altre testate.
Per qualche tempo – ore o giorni,
dipende da molti fattori – vi sarà una situazione mista, con una
atmosfera molto strana, in cui la popolazione impreparata sarà
totalmente in preda alla confusione, mentre chi, anche solo leggendo
queste righe, avrà già avuto anticipazione degli eventi, saprà
come muoversi.
Importante in quell’intervallo di tempo è guardarsi attorno con attenzione per vedere quali siano gli schieramenti dei media e capire la reale funzione di indottrinamento da loro condotta in tutti questi anni: le ultime testate di informazione ad abbandonare il silenzio sugli arresti eccellenti si auto-smaschereranno, mostrando con certezza di essere state fino ad allora le più controllate dall’organizzazione criminale al potere. Poi tutte batteranno la notizia per stare al passo.
A questo punto la popolazione,
rendendosi conto dell’enormità dell’evento, potrebbe pensare con
orrore ad un colpo di stato globale, effettuato per porre in vigore
un governo mondiale centralizzato, quello di cui i vari leader hanno
già parlato in varie occasioni pubbliche ed istituzionali
denominandolo “Nuovo Ordine Mondiale”.
È di fondamentale importanza
comprendere che l’operazione che abbiamo qui chiamato THE BIG ONE è
esattamente il contrario: con essa viene infatti chirurgicamente
sventato tale folle progetto di governo mondiale basato sulla legge
marziale.
Come incontrovertibile prova della
natura positiva dell’operazione e del fatto che sia a nostro totale
vantaggio, immediatamente dopo la fase degli arresti verrà resa nota
l’introduzione del nuovo sistema finanziario, con il quale verranno
azzerati quei debiti che costituiscono la base dell’attuale
situazione di crisi globale, debiti che sono frutto di elaborati
artifici contabili ma del tutto privi di qualunque fondamento e
legittimità.
Come sappiamo, le banche per poter
rendere possibile il funzionamento di moneta telematica mediante
carte magnetiche in tutto il mondo e il funzionamento stesso
dell’intero sistema finanziario, devono essere connesse
telematicamente ad una rete bancaria globale attraverso determinati
protocolli software.
Ormai da tempo il denaro non si sposta
più fisicamente da un punto all’altro del globo, ma attraverso
protocolli bancari cifrati ciò che accade fisicamente è che delle
cifre vengano detratte da un conto bancario in un luogo geografico
della terra e aggiunte ad un altro conto in un altro luogo.
Ad autenticare tali attività di ovvio
valore strategico è l’elaboratore centrale che gestisce la rete,
da cui è possibile quindi controllare totalmente i flussi finanziari
globali.
A tale proposito esiste un altro
sistema finanziario, una rete globale costruita e messa a punto in
lunghi anni di attività coperta dal massimo livello di riservatezza,
che verrà messo “on line” dopo avere messo “off line” quello
attuale, che numera, custodisce e certifica l’immensa situazione
debitoria che tiene sotto scacco le economie del pianeta.
Facile immaginare che una
“sostituzione” del genere, effettuata immediatamente dopo gli
arresti dei leader, costituisce il colpo di grazia
all’organizzazione, che viene così privata della sua principale
leva di “governo”: nel nuovo sistema finanziario infatti la
situazione debitoria verrà azzerata e dissolta così nel nulla la
principale fonte di angoscia e paura del futuro da parte della
popolazione.
Per questo motivo sono possibili azioni
di rappresaglia di vario genere, tali da creare potenzialmente disagi
tra la popolazione.
Essendo l’organizzazione in quel momento ancora insediata al potere e controllando centralmente l’erogazione di servizi essenziali, alla prima ondata massiva di arresti dei leader eccellenti le frange non immediatamente disattivate potrebbero sospendere tali servizi come acqua, luce, gas, elettricità, telefoni fissi e cellulari per un periodo che può variare da poche ore a 2 settimane.
Team specialistici sono per questo già
allertati per ridurre al minimo la durata di tali disservizi, che in
alcuni casi e luoghi potrebbero addirittura non verificarsi.
In ogni caso, data l’impossibilità
pratica di prevedere tempi e modi in tutti gli ambiti geografici di
una operazione così globale, è opportuno che ogni gruppo familiare
abbia almeno un minimo di scorta di viveri non deperibili e
facilmente consumabili (cereali, scatolame, barrette energetiche),
acqua e candele o lampade a batteria, per poter far fronte appunto
alla possibile sospensione dei servizi.
Ovviamente chi abita in aree rurali, con acqua potabile propria e coltivazioni, è interessato in misura molto minore ad una eventualità del genere rispetto a chi abita in un monolocale in città e dipenda per l’approvvigionamento dalla spesa al supermarket di quartiere.
Gli accadimenti che seguiranno questa
fase “d’urto” non presenteranno più criticità pratiche del
tipo qui descritto, ma di altro genere, visto che la prima fase delle
operazioni aprirà la strada a trasformazioni di più vasta portata,
per affrontare le quali sarà indispensabile maturare una buona
disposizione d’animo verso il cambiamento anche radicale delle
nostre convinzioni, concezioni ed abitudini consolidate.
Tramite: Sebiblu.blogspot.com
Fonte: iconicon.it/blog
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