Estratti di Maria Valtorta dal "Poema dell'Uomo Dio"
Disse Gesù fanciullo durante la
disputa con i Dottori del Tempio:
«Così parlo. E così parlerò sino
alla morte. Poiché sopra il mio frutto sta l'interesse del Signore e
l'Amore alla Verità di cui sono Figlio.
E ti aggiungo, o rabbi, che la
schiavitù di cui parla il Profeta, e di cui Io parlo, non è quella
che credi, come la regalità non sarà quella che pensi.
Ma per merito del Messia verrà reso
libero l'uomo dalla schiavitù del Male che lo separa da Dio, e il
segno del Cristo sarà sugli spiriti, liberati da ogni giogo e fatti
sudditi dell'eterno Regno.
Tutte le nazioni curveranno il capo, o
stirpe di Davide, davanti al Germoglio nato da te e divenuto albero
che copre tutta la terra e si alza al Cielo.
E in Cielo e in Terra ogni bocca loderà
il suo Nome e piegherà il ginocchio davanti all'Unto di Dio, al
Principe della Pace, al Condottiero, a Colui che con Se stesso avrà
inebriato ogni anima stanca e saziato ogni anima affamata, al Santo
che stipulerà una alleanza fra Terra e Cielo.
Non come quella stipulata coi Padri
d'Israele quando Dio li trasse d'Egitto trattandoli ancora da servi,
ma imprimendo la paternità celeste nello spirito degli uomini con la
Grazia nuovamente infusa per i meriti del Redentore, per il quale
tutti i buoni conosceranno il Signore e il Santuario di Dio non sarà
più abbattuto e distrutto».
Daniel F. Gerhartz |
Dice Gesù, sugli ultimi Tempi:
«... Ero venuto Luce nel mondo... per
l'intero mondo... Lo chiamavo alla Luce... E lo chiamo... Lo chiamo
da venti secoli, senza soste. Sulle vostre tenebre non cesso di fare
risplendere la mia Luce.
Se sapeste innalzarvi oltre la barriera
di caligine che avete sparsa sulla Terra, vedreste il Sole divino
sempre sfolgorante e benigno sugli uomini, su tutti gli uomini.
Né v'è da stupirsi se vi precedono
ormai quelli che sono i più lontani da Roma cattolica...
Gaspare, Melchiorre, Baldassarre, da
tre punti della Terra sul paziente dorso dei cammelli vennero alla
Luce del mondo non vista dai compatrioti del Figlio di Maria.
Africani, asiatici, australi, vengono alla Croce che voi avete
respinta. E vi sorpasseranno.
Nell'ultimo giorno, quando il tempo e
gli uomini saranno illuminati in ogni punto e lato, si vedrà
l'ingrata lacuna lasciata da voi, cattolici da secoli, mentre gli
altri: idolatri ed eretici, affascinati dal Cristo, Signore Santo,
saranno affluiti con le loro anime fatte vergini dalla Grazia.
Quanti moti tenebrosi nel mondo civile!
È la vostra vergogna e il vostro castigo. Mai avreste dovuto e mai
dovreste permettere che la Luce data a voi per primi fosse da voi
respinta e rinnegata.
Le tenebre vi uccidono e non le volete
abbandonare. Da esse vengono tutti i mali che vi affliggono, come gli
odiosi animali della notte, e si pascono del vostro sangue, del
vostro tormento.
Non mi volete più. Non mi comprendete
più. Non mi conoscete più... Neppure quelli della "Mia Casa"
mi conoscono più. Ed Io stento a conoscere loro, tanto li hanno
imbruttiti le molte malattie della carne e della mente».
Dice ancora Gesù:
«Per compiere questa opposizione (riferendosi alla Chiesa; ndr) viene lacerata la Legge, e sempre più lo
sarà, fino ad essere abolita pur di commettere la suprema
ingiustizia (l'eliminazione del sacrificio eucaristico già in via di
attuazione; cfr. QUI e QUI; ndr), che però non durerà a lungo.
E beati quelli che nella breve e
paurosa sosta, in cui sembrerà che il dissenso abbia trionfato su di
Me, sapranno continuare a credere nel Gesù di Nazareth, nel Figlio
di Dio, nel Figlio dell'uomo, predetto dai Profeti.
Io potrei attuare il giudizio di Dio
fino in fondo, salvando tutti i figli d'Israele. (In senso lato,
perché le dodici tribù di Israele rappresentano tutta l'Umanità;
ndr).
Ma non lo potrò, perché l'empio
trionferà contro se stesso, contro il lato migliore di se stesso, e
come conculca i Miei diritti e quelli dei Miei credenti, così
conculcherà i diritti del suo spirito, che ha bisogno di Me per
essere salvato e che viene donato a Satana pur di negarlo a Me».
E aggiunge:
«Ma voi non temete. Alzatevi.
Andiamo... Andiamo fra gli uomini perché sono venuto per stare con
essi. Siate santi, forti e fedeli, in ricordo di quest'ora.
Lo dico anche a te e a tutti i Miei
prediletti fra voi, a quelli che mi hanno in maniera speciale. Non
temete di Me. Mi mostro per elevarvi, non per incenerirvi.
Alzatevi: la gioia del dono vi dia
vigoria e non vi ottunda nel sopore del quietismo, credendovi già
salvi perché vi ho mostrato il Cielo.
Andiamo insieme fra gli uomini. Vi ho
invitati a sovrumane opere con visioni e insegnamenti perché
possiate essermi di maggior aiuto.
Vi associo alla Mia Opera. Ma Io non ho
conosciuto e non conosco riposo. Perché il Male non riposa mai e il
Bene deve essere sempre attivo per annullare più che si può il
lavoro del Nemico.
Riposeremo quando il Tempo sarà
compiuto. Ora occorre andare instancabilmente, operare continuamente,
consumarsi indefessamente per la messe di Dio.
Il Mio contatto continuo vi santifichi,
la Mia lezione continua vi fortifichi, il Mio Amore di predilezione
vi faccia fedeli contro ogni insidia.
Non siate come gli antichi rabbini che
insegnavano la Rivelazione e poi non le credevano al punto di non
riconoscere i Segni dei Tempi e i messi di Dio.
Riconoscete i precursori del Cristo nel
suo secondo avvento, poiché le forze dell'Anticristo sono in marcia
e, facendo eccezione alla misura che Mi sono imposto ‒ perché
conosco che attingete a certe verità non per spirito soprannaturale
ma per sete di curiosità umana ‒ vi dico in Verità che quello che
molti crederanno vittoria sull'Anticristo, la pace ormai imminente,
non sarà che sosta per dare tempo al Nemico del Cristo di
ritemprarsi, medicarsi dalle ferite, riunire il suo esercito per una
più crudele lotta.
Riconoscete, voi che siete le "voci"
di questo vostro Gesù, del Re dei re, del Fedele e Verace che
giudica e combatte con giustizia e sarà il Vincitore della Bestia e
dei suoi servi e profeti, riconoscete, dico, il vostro Bene e
seguitelo sempre. Nessun aspetto bugiardo vi seduca e nessuna
persecuzione vi atterri.
La vostra "voce" riferisca le
Mie parole. La vostra vita sia per questa Opera. E se avrete sorte
sulla Terra, comune al Cristo, al Suo Precursore e ad Elia ‒ sorte
cruenta o tormentata da sevizie morali ‒ sorridete al vostro avvenire sicuro che avrete in comune con Cristo, con il Suo Precursore, col Suo
Profeta.
Pari nel lavoro, nel dolore, e nella
gloria. Qui, Io Maestro ed Esempio. Là, Io Premio e Re. AverMi sarà
la vostra beatitudine. Sarà dimenticare il dolore. Sarà quanto ogni
rivelazione è ancora insufficiente a farvi capire, perché troppo
superiore è la gioia della vita futura alla possibilità di
immaginazione della creatura ancora unita alla carne».
E ancora dice Gesù:
«Oh! Simone! (Pietro; ndr) Vieni qui.
Si parlava della futura Chiesa. Spiegavo che, contro le vostre
frette, stanchezze, sconforti e così via, ella richiede calma,
costanza, sforzo, fiducia.
Spiegavo che richiede il sacrificio di
tutti i suoi membri. Da Me che ne sono Fondatore e che ne sono la
mistica Testa, a voi, a tutti i discepoli, a tutti quelli che avranno
nome di cristiani e appartenenti alla Chiesa universale.
E in Verità nella grande scala delle
gerarchie saranno sovente i più umili, coloro che sembreranno
semplicemente dei "numeri", quelli che renderanno veramente
vitale la Chiesa.
In Verità dovrò sovente rifugiarmi in
questi per continuare a mantenere viva la fede e la forza dei sempre
rinnovati collegi apostolici, e di questi apostoli dovrò farne dei
tormentati da Satana e dagli uomini invidiosi, superbi ed increduli.
Né il loro martirio morale sarà meno
penoso di quello materiale, presi come saranno fra la volontà attiva
di Dio e la volontà malvagia dell'uomo, strumento di Satana, che
cercherà con ogni studio e violenza di farli apparire menzogneri,
folli, ossessi (cfr. QUI, ndr), per paralizzare la Mia opera in loro
e i frutti della stessa, che sono altrettanti colpi vittoriosi contro
la Bestia».
«E resisteranno?» (Chiede Pietro;
ndr).
«E resisteranno anche senza averMi
materialmente con loro. Dovranno credere non solo a ciò che è
doveroso credere, ma anche alla loro segreta missione, crederla
santa, utile, venuta da Me, mentre intorno a loro fischierà Satana
per terrorizzarli, e il mondo urlerà per deriderli e, i non sempre
perfettamente luminosi ministri di Dio, per condannarli.
Questo è il destino delle Mie future
voci. Eppure non avrò altro modo che questo per scuotere, per
riportare gli uomini al Vangelo e al Cristo! Ma per tutto quello che
avrò richiesto e imposto loro, e da loro ricevuto, oh! Avranno da Me
eterna gioia, una gloria speciale!...»
Riprende Gesù:
«... Udite una mia profezia, o voi di
Israele (i Sionisti, cfr. QUI e QUI). Quanto più perseguiterete il Rabbi
di Galilea e i suoi seguaci, tentando di annullare con la tirannia la
Sua dottrina, che è divina, e tanto più la farete prospera ed
estesa nel mondo.
Ogni stilla del sangue dei martiri
fatti da voi, sperando di trionfare e regnare con le vostre corrotte,
ipocrite leggi e precetti non più rispondenti alla Legge di Dio,
ogni lacrima dei santi oltraggiati, sarà seme di futuri credenti.
E voi sarete vinti, proprio quando
crederete di essere i trionfatori...»
Relazione, adattamento e cura di
Sebirblu.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento