Jorge Remmy - La Fede |
Sebirblu, 26 marzo 2023
Il potente monito che segue, di natura
angelica, è stato trasmesso per l'Umanità affinché rifletta e si ravveda prima che tutto le precipiti addosso.
La cattiveria, la noncuranza e
l'apostasia hanno ormai raggiunto e oltrepassato la misura estrema
concessa agli uomini, che devastando ed abbrutendo sempre più sé
stessi hanno contribuito non solo alla propria rovina, ma anche a
quella dell'habitat in cui vivono: la Terra.
Gli Esseri, narcotizzati dal "Sistema",
non si accorgono di stare ancora "dormendo" e se richiamati
alla Realtà della vita, si rifiutano sprezzantemente e
sarcasticamente di prestare ascolto ai mille segni che ovunque, in
cielo e in terra, si manifestano per avvertirli del pericolo
imminente.
Pericolo non dovuto alla perdita
dell'esistenza fisica, che sarebbe ben poca cosa visto che la morte
non esiste, ma a quella parte essenziale di noi che ci "anima",
appunto, e che è infinitamente più preziosa del suo bozzolo di
materia.
Ci siamo dimenticati di Dio! Ed anche
le religioni, stampelle per chi ancora infante non sa camminare,
invece che condurre i popoli a Lui, si sono corrotte attraverso i
loro capi con lo spirito del mondo e non possono insegnare più nulla
a nessuno.
Ne è un esempio la Chiesa di Roma, ora
drammaticamente invasa al suo vertice e destinata ineluttabilmente
alla distruzione insieme a tutti coloro, e sono moltitudini, che
credono e seguono il Falso Vicario di Cristo... ma ben presto EGLI RITORNERÀ a ripristinare l'Ordine Vero!
Al testo seguirà la spiegazione
particolareggiata di ogni frase.
EGLI RITORNERÀ
EGLI RITORNERÀ, quando i deserti in
venti si alzeranno ed ogni imposta dolente sbatterà sul proprio
muro.
EGLI RITORNERÀ, quando la serpe
acciambellata dentro i fiumi secchi, la lingua pazza sbatterà alla
pietra.
EGLI RITORNERÀ, quando i rami vuoti
tenderanno ai cieli e le radici, orbate della linfa, inutile concime
si faranno.
EGLI RITORNERÀ, quando gli uccelli non
avran più canti, e gli animali radunati in un sol punto e gli uni e
gli altri incalzerà la fame.
EGLI RITORNERÀ, quando la terra più
volte si aprirà sotto la gente e il fuoco scenderà dalle montagne e
il mare bollirà su lande oscure e le bufere aggrediranno i cieli.
EGLI RITORNERÀ, quando l'umano immenso
gemerà nell'agonia attorcigliando il collo al proprio collo e il
sole lascerà la madre Terra più fredda e buia e stenta e senza
grano.
EGLI RITORNERÀ con la Sua Croce, la
Croce vera che nel Cielo è sangue e dona Amore a Sé quale Increato
e nell'immenso Immenso si dilata rigenerando Amore nell'Amore.
EGLI RITORNERÀ con la Sua Luce, la
Vera Luce che nei Cieli è Croce e sta di fronte ad ogni lato e al
Tutto perché il Tutto di Sé la volle in Tutto... e sillabe lasciò
dell'Increato appese al tutto di Sé stesso in croce.
Matura il tempo e passa via veloce sul
pellegrino cieco e sul vedente e sulla Terra già germoglia il seme
che ferirà la Vergine e il Vegliardo spinti e sorretti dalle nevi
bianche nel rivelare della Croce il Verbo.
Sabbia mordete umani tardi e brilli del
funesto potere di voi stessi ed ascoltate i nuovi Evangelisti ed
ingoiate il sasso del linciaggio prima che cada su di voi la pietra e
vi calcini quale pietra in pietra in un ritmo di morte dentro voi.
Curve le spalle e sulle spalle il
Verbo, aperto il cuore e dentro il cuore il Vero. Ampia la mente e
nella mente il Cielo, larga la mano e nella mano... Amore, l'anima a
croce e nella croce Iddio...
Allora Lo vedrete l'Increato, coprire i
cieli col Suo dolce sguardo e l'unità ritroverete in Lui e Lui
sarete in voi, Tutto nel Tutto; la Croce e il Cristo e la Gran Legge
Eterna, Vita di vita, Immenso nell'immenso.
Jon McNaughton |
EGLI RITORNERÀ
(Spiegazione)
EGLI RITORNERÀ, quando i deserti in
venti si alzeranno ed ogni imposta dolente sbatterà sul proprio
muro.
I deserti rappresentano l'aridità
umana, frutto dell'egoismo e della ribellione verso Dio. L'imposta è la chiusura individuale del cuore induritosi ad oltranza.
EGLI RITORNERÀ, quando la serpe
acciambellata dentro i fiumi secchi, la lingua pazza sbatterà alla
pietra.
Il serpente satanico, avvoltolato in sé
stesso, irriducibile e conscio della propria fine, dovrà soccombere
per la sua malignità.
EGLI RITORNERÀ, quando i rami vuoti
tenderanno ai cieli e le radici, orbate della linfa, inutile concime
si faranno.
Le genti accecate e distrutte dalla
carestia, inutilmente cercheranno dal Cielo la salvezza, perché
avendone rinnegato la provenienza non potranno riceverne il
provvidenziale sostentamento e periranno.
EGLI RITORNERÀ, quando gli uccelli non
avran più canti e gli animali radunati in un sol punto e gli uni e
gli altri incalzerà la fame.
E già sta succedendo con la vastità
delle morìe, non solo di volatili in tutto il mondo, ma anche di
estinzioni inquietanti (come le api) e spiaggiamenti massivi di varie
specie acquatiche.
EGLI RITORNERÀ, quando la terra più
volte si aprirà sotto la gente e il fuoco scenderà dalle montagne e
il mare bollirà su lande oscure e le bufere aggrediranno i cieli.
Quello delle voragini improvvise,
l'incremento eruttivo dei vulcani, le turbolenze di mari, oceani e
tornado mai visti non sono forse lo scenario eloquente che appare
oggi ai nostri occhi?
EGLI RITORNERÀ, quando l'umano immenso
gemerà nell'agonia attorcigliando il collo al proprio collo e il
sole lascerà la madre Terra più fredda e buia e stenta e senza
grano.
L'uomo, che con la sua sconfinata
superbia ha presunto di sfidare Dio, si ripiegherà su sé stesso
piuttosto che riconoscere la sua disfatta, e l'astro, per lui fonte
di vita, ritirerà dai cieli avvelenati e dalla Terra sconvolta dagli
arbitri la sapiente efficacia della sua azione benefica.
EGLI RITORNERÀ con la Sua Croce, la
Croce vera che nel Cielo è sangue e dona Amore a Sé quale Increato
e nell'immenso Immenso si dilata rigenerando Amore nell'Amore.
Ebbene sì, la Croce tanto vituperata,
quanto sconosciuta nel suo vero significato di
Trascendenza‒Fuoco‒Spirito ed Immanenza‒Acqua‒Materia, apparirà nei Cieli.
Ed è dal punto d'incrocio
delle due rette che scaturisce l'Amore ‒ il Cristo ‒ poiché Egli fattosi Uomo (immanenza) ha indicato la VIA sostanziale (trascendenza) per sublimare lo Spirito e far sì che noi diventassimo signori della materia. (Infatti l'acqua a contatto col fuoco si dissolve ed evapora).
Ecco perché dal costato di Gesù,
ferito dalla lancia di Longino, è scaturito sangue misto ad acqua: il sangue=essenza=fuoco; l'acqua=corpo=materia.
Ed è per lo stesso motivo che a Cana
Egli ha trasformato l'acqua in vino, essenza della vite ‒ "Io
sono la Vite e voi i tralci" (Gv. 15, 5) ‒ assimilabile sempre
allo spirito=fuoco.
Altro che Morte! Lui è la Vita! E con
il Suo Sacrificio ha elevato e trasfigurato la materia, ossia l'uomo,
innestando in esso l'Amore che gli mancava! (Cfr. QUI).
L'immortale "Amor che move il Sole
e l'altre stelle" epilogo maestoso della Divina Commedia di
Dante Alighieri, conferma l'immensità di Dio che, dilatandosi,
rigenera perpetuamente in Sé l'Amore nell'Amore.
EGLI RITORNERÀ con la Sua Luce, la
Vera Luce che nei Cieli è Croce e sta di fronte ad ogni lato e al
Tutto perché il Tutto di Sé la volle in Tutto…e sillabe lasciò
dell'Increato appese al tutto di Sé stesso in croce.
Egli ha detto: «Io Sono la Luce del
mondo; chi segue Me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la Luce
della Vita» (Gv. 8, 12) e, d'altronde, ne abbiamo un richiamo
continuo in tutte le stelle che punteggiano il Cielo formanti miriadi
di croci scintillanti.
Il Cristo emana Luce ovunque perché
Raggio Unico del Padre, il Quale immolò "sillabe" di Sé
stesso in croce, per unificare il Tutto, visto che una parte di questo Tutto si era
staccata. (Cfr. QUI, QUI e QUI).
Matura il tempo e passa via veloce sul
pellegrino cieco e sul vedente, e sulla Terra già germoglia il seme
che ferirà la Vergine e il Vegliardo, spinti e sorretti dalle nevi
bianche nel rivelare della Croce il Verbo.
Il tempo infatti sta accelerando la sua
corsa sull'Umanità pellegrina ancora addormentata, e su quella
sveglia, mentre il seme anticristico, ora germogliato, sta ferendo la
Vergine e il Vegliardo (Maria SS. e Giovanni Evangelista, il
Prosecutore, QUI, colui che sarebbe rimasto nel mondo fino al Ritorno del
Cristo. Gv. 21, 22) aiutati dalla purezza del Cielo per l'Opera santa
che compiono.
Sabbia mordete umani tardi e brilli del
funesto potere di voi stessi ed ascoltate i nuovi Evangelisti, ed
ingoiate il sasso del linciaggio prima che cada su di voi la pietra e
vi calcini quale pietra in pietra in un ritmo di morte dentro voi.
La sabbia è la componente essenziale
del deserto in cui l'Élite ha trasformato la Terra, noncurante delle
"Voci" potenti che a più riprese l'hanno avvertita del
pericolo dovuto al Risveglio del mondo e al suo desiderio di rivalsa,
se non addirittura di vendetta, per i suoi crimini orrendi.
Curve le spalle e sulle spalle il
Verbo, aperto il cuore e dentro il cuore il Vero. Ampia la mente e
nella mente il Cielo, larga la mano e nella mano... Amore, l'anima a
croce e nella croce Iddio...
Quando l'umano esiliato e viandante sul mondo avrà accettato la propria croce (il Karma) seguendo il Verbo, ossia il Cristo e le Sue parole, con il cuore e la mente aperti all'Amore e alla Verità; le mani distese per dare...
Allora Lo vedrete l'Increato coprire i
Cieli col Suo dolce sguardo e l'unità ritroverete in Lui e Lui
sarete, in voi, Tutto nel Tutto; la Croce e il Cristo e la Gran Legge
Eterna, Vita di vita, Immenso nell'immenso.
...allora egli vedrà
il Nazareno (Raggio Increato) con il Suo dolce sguardo e sarà
tutt'uno con Lui, comprendendo ogni cosa.
L'Essere scoprirà che Dio è sempre
stato presente nel suo intimo perché ne è una piccola Scintilla e quindi,
finalmente, rientrerà nel Tutto con il Quale si fonderà
nell'immensità degli spazi infiniti.
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