La show-girl "Madonna" |
Sebirblu, 24 ottobre 2016
Ad un'email inviatami da un carissimo
amico (Domenico Proietti di GuardforAngels) su cosa ne pensassi
sulla pressione, o meglio sull'inebetimento, perpetrato ai danni
della popolazione mondiale e in particolar modo sui giovani,
mediante l'uso sconsiderato degli smarthphone, dei cellulari e di un
certo tipo di musica, rispondo pubblicando due interessanti quanto
emblematici articoli.
"Social Network" 2014/2015 di Peter Picciani |
Guardiamoci intorno...
"L'immagine ricorrente è quella
di persone isolate con il proprio smartphone ma precluse al dialogo
con il prossimo.
Trovo che siamo circondati dalla
solitudine perché prevale un modello esistenziale preconfezionato,
omologato, ripetitivo: il culto del successo, dell'arrivare, del
possedere, dell'essere primi, forti e belli, anche soverchiando o
escludendo le vite altrui.
Tutto deve essere efficiente, funzionale, perfetto: la diversità non è un valore da scoprire ma
una colpa da espiare, il disagio una condizione esistenziale di cui
vergognarsi.
Ricordo ciò che mi disse Pupi Avati
durante la sua intervista: "I veri eroi del mondo di oggi sono
coloro che sono capaci di sostenere con spontaneità la propria
condizione di inadeguatezza senza la quale non può esserci
comunicazione autentica".
Probabilmente, qualcuno oggi
consiglierebbe a Leopardi di farsi curare da uno psichiatra o a
Proust di andare da un analista: ma se lo avessero fatto non ci
avrebbero donato "L'infinito" e la "Ricerca del
tempo perduto".
Mi ha detto il filosofo Galimberti:
"Oggi vedo persone che si accostano agli altri come se fossero
dei muri." Allora mi domando: ma il comandamento cristiano "Ama
il prossimo tuo come te stesso" è praticabile se oggi il
prossimo non c'è più?
Ci lamentiamo dell'assenza di sogni
condivisi, di progetti collettivi, di grandi ideali: ma non è forse
il "me ne infischio" il ritornello nei dialoghi e nei
monologhi della sapienza contemporanea?
Per questo dovremmo imparare che la
vita degli altri è un dono che ci aiuta a dare un senso e una
ragione alla nostra personale esistenza. La capacità di ascoltare
non è la competenza professionale di pochi esperti ma un requisito
essenziale per tutti senza la quale restiamo soli, in questo mondo
precluso e insofferente che spesso fa rima con indifferente."
Francesco Provinciali
A queste riflessioni, riporto uno dei
commenti pervenuti, a nome "Dani":
"Ragazzino si perde al buio sulle
alture e chiama il 112, rintracciato grazie allo smartphone. Cronaca
di oggi su Secolo XIX, non mi sembra giusto chiamarla solitudine. Chi
legge il quotidiano sullo smartphone anziché comprare il cartaceo
(preservare lo spreco di cellulosa), non mi sembra un solitario. Poi
gli imbecilli esistono come chi corre (troppo) in auto o in moto nei centri abitati,
chi fa sporcare cani e non pulisce, ecc. ecc. Quindi evviva il
progresso, se la testa è a posto!"
Replicando a tale commento, l'Autore aggiunge:
"È una bella notizia sapere che
un adolescente che si era perduto sia stato localizzato e salvato
grazie all'uso dello smartphone. Purtroppo, ci sono migliaia di
ragazzi e ragazze che si perdono "in rete" ed è assai più
difficile recuperarli rispetto al coetaneo rintracciato nel bosco.
La tecnologia è una conquista al servizio dell'umanità. Come giustamente scrive il lettore «Dani» ed è l'uso che se ne fa che la rende utile o dannosa. Osservazione
pienamente condivisibile.
Resta il fatto che in quest'epoca
segnata da potenzialità scientifiche straordinarie che ci
mettono on-line con il mondo, è difficile esprimere comunicazioni
autentiche, aprirsi agli altri, condividere, rispettare il prossimo.
A volte non si conoscono neppure i vicini di casa ma si twitta con l'universo. Si pensi alla solitudine
degli anziani, dei deboli, degli emarginati, e dei bambini...
Sovente i mass media e i social network diventano luoghi di violenza simbolica, come lo stalking, il cyberbullismo, le varie perversioni messe in rete.
Sovente i mass media e i social network diventano luoghi di violenza simbolica, come lo stalking, il cyberbullismo, le varie perversioni messe in rete.
Ho avuto modo di approfondire – per
una rivista giuridica – la vicenda delle ragazze dei Parioli e
tutto il guasto era nato nel web.
Basta un clic e si apre un mondo
virtuale che corre parallelo a quello reale fino a sostituirlo, tutto
diventa possibile e il viaggio diventa denso di pericoli e di
incognite: si materializza davanti ai nostri occhi l'avventura
nell'ignoto, ogni remora, ogni timore sono sopiti o scalzati,
evitati, rimossi dalla sensazione di padronanza di sé stessi.
Entrando in quei territori senza
confini ognuno reca con sé la presuntuosa certezza del controllo,
del dominio di quel viaggio e l'illusione di un ovattato, tranquillo,
pilotato ritorno.
Sono soprattutto gli adolescenti i
protagonisti di queste nuove esperienze virtuali senza frontiere, i
depositari e i fruitori dei nuovi alfabeti comunicativi e
sentimentali. C'è un universo sommerso che detta nuove simbologie,
nuovi comportamenti, nuovi valori.
Un bunker per l'anima quasi sempre
inaccessibile ai genitori, agli insegnanti, agli animatori degli
oratori, agli amici banali della spensierata, spesso noiosa,
goliardìa dell'adolescenza.
Ci vuole un attimo a perdersi per
sempre: mi occupo istituzionalmente di queste situazioni e posso
affermare che purtroppo si tratta di una realtà che sta modificando
– e non sempre positivamente – il nostro modo di pensare e di
agire, soprattutto quello dei giovani."
Ed ecco il secondo articolo che fa da
chiosa al primo, perché l'elemento propulsore è sempre e soltanto
uno: Satana, il gran burattinaio dei suoi accoliti che governano il mondo
per asservirne i popoli e distruggere il pianeta, in odio a Dio e
alla Sua Creazione!
I Giovani e la Trappola dell'Occulto.
Ecco il "Grande Inganno"
Il bombardamento esoterico nei
confronti dei giovani, negli ultimi anni, è cresciuto in modo
spaventoso. Questa "imbarazzante" propaganda ha dei registi
ben precisi che sono perfettamente consapevoli di ciò che stanno
facendo.
Puntano alla corruzione dei ragazzi che
saranno i protagonisti del domani, sottomettendoli ad una schiavitù
non fisica ma spirituale. Potremmo parlare di Illuminati o comunque
di "gruppi di potere" che sfruttano le diverse tecniche di
manipolazione per alimentare i propri conti in banca.
Utilizzano tutti i mezzi a disposizione
per far credere ai giovani che l'occultismo non fa male: dalla TV
alla musica, dai film ai videogiochi.
"Le produzioni cinematografiche e
musicali degli Illuminati costituiscono dei potenti strumenti di
indottrinamento che agiscono in modo invisibile sulla psiche"
[Laurent Glauzy, giornalista]
Il fondatore del colosso televisivo
MTV, Bob Pittman, nel 1982 dichiarò:
"L'attrazione più potente a cui
puoi fare ricorso è quella emotiva. Se riesci a far fluire le loro
emozioni facendogli dimenticare la logica, li hai beccati. A MTV non
bersagliamo i quattordicenni, li abbiamo in pugno!" [Rivista
Philapelphia Inquirer, 03/11/1982]
Lo scopo di MTV è quello di bombardare
i giovani con una serie di messaggi specifici che li portano a
simpatizzare per la magia, l'occultismo e addirittura per il demonio,
nelle sue diverse espressioni.
Ai MTV Music Awards 2009, l'attore Jack
Black si presentò vestito come una rockstar Metal per promuovere un
videogioco. "Dal momento che stiamo conferendo dei premi
(awards; ndr) stasera – iniziò il suo discorso rivolgendosi alla
platea – chi vuole pregare il demonio con me? Chi è con me?
Jack Black invita a pregare Satana, ai Music Awards 2009 |
Avanti... ora prendete la mano della
persona accanto a voi: "Caro Signore Oscuro Satana, spero che
tutto vada bene assieme a te. Volevo dirti ciao e… chiederti di
concedere ai premiati di questa sera continuo successo nell'industria
musicale".
Ai MTV Movie Awards 2014, il conduttore
e attore Conan O'Brien diede inizio allo spettacolo pronunciando
queste parole: "Benvenuti ai Culti Satanici Awards, signore e
signori. Tutti acclamano il Signore Oscuro".
Conan O'Brien: "Benvenuti ai culti satanici Awards 2014" |
In effetti, queste premiazioni spesso
si trasformano in plateali cerimonie sataniche mostrate al pubblico
giovanile come semplice materiale di intrattenimento.
La performance live di Nicki Minajai
Grammy Awards 2012 fu una sorta di esorcismo con tanto di
sbeffeggiamento dei canti cristiani. Ai Grammy Awards 2014, invece,
Katy Perry si presentò come una strega condannata al rogo.
Durante un'intervista con Jimmy Kimmel,
la cantante statunitense Lady Gaga giurò pubblicamente su Lucifero.
Solitamente si giura sulla cosa più cara al mondo. Giurare su
Lucifero non è altro che affermare la propria stima e devozione al
mondo dell'occulto.
Lady Gaga vestita di "carne cruda" |
Siamo evidentemente alla follia ed urge
tornare sui binari usando buon senso e discernimento. Oggi i
cantanti, infatti, sono considerati veri e propri idoli circondati –
grazie alla pubblicità martellante e alla propaganda – da una
venerazione quasi religiosa.
Attraverso un certo tipo di musica i
giovani hanno la possibilità di avvicinarsi ad argomenti nuovi. Ed è
quello che sta accadendo con la propaganda degli Illuminati e
compagni, sostenuti da ideologie politiche ed esoteriche che spingono
all'ateismo pratico.
Ideologie che ben conosciamo, basta
vedere ciò che accade sotto gli occhi di tutti. In realtà, però, moltissimi ragazzi non sanno neppure che cosa siano gli "Illuminati"
e la "Massoneria" eppure "subiscono" i loro
retaggi, vivono inconsapevolmente le loro ideologie .
Ne assimilano le idee e i
comportamenti. Tutto questo accade perché la propaganda dell'Élite e delle altre sette ideologico-politiche e
pseudo-religiose sta penetrando, a poco a poco, nell'humus ideologico
e "spirituale" del mondo d'oggi.
"Questi simboli (esoterici; ndr),
che prima facevano parte di una cerchia ristretta di ambienti,
cominciano a diventare cultura popolare, cominciano a diventare parte
integrante della nostra società. [...] Cambiano gli artisti,
cambiano i video, cambiano le canzoni ma i simboli proposti sono
sempre gli stessi" [Emanuele Fardella, Mistero Italia Uno,
03/2013]
Molti artisti – per essere credibili
ed accattivanti – utilizzano una strategia mediatica e sociale
ormai ben nota agli esperti di settore, ai sociologi ed ai
conoscitori del "marketing": si riempiono la bocca con
belle parole ma in realtà sono lupi pronti a sbranare i giovani.
"Amore", "Pace",
"Dio", "Tolleranza"... sono tutte belle parole
certo, ma bisogna valutare il contesto nelle quali vengono utilizzate
e in che maniera.
Lo scopo di questi slogan e di queste
rassicuranti espressioni è proprio quello di affascinare, incantare,
conquistare i giovani e spingerli a pensare secondo la mentalità del "Fa' ciò che vuoi" (il famoso motto di Aleister Crowley che
scimmiottò e invertì clamorosamente il senso della frase similare di Sant'Agostino).
L'obiettivo è quello di creare
un'atmosfera di confusione per indurre i ragazzi a smarrire il senso
del bene e del male. Il termine "amore", ad esempio, è
quello più "abusato" dalle popstar. Può esprimere una
miriade di significati ma spesso, purtroppo, si riduce ad un solo
concetto: "sesso libero". L'amore egoista che si riduce
alla banale soddisfazione di un piacere.
Durante la prima tappa del suo tour
MDNA a Tel Aviv, in Israele, la cantante Madonna gridò al suo
pubblico: "Non si può essere un mio fan e non volere la Pace
nel mondo. [...] Se non c'è Pace qui in Medio Oriente non ci può
essere Pace nel mondo intero."
Discorso toccante, peccato che… in
totale contraddizione con quanto dichiarato, Madonna nella canzone
"Gang Bang" si esibì armata di pistola e mitragliatrice,
accompagnata da immagini di macchie di sangue e terminando la canzone
con la frase "muori cagna!". Coerenza... quale sconosciuta!
Fortunatamente i messaggi proposti
dalla musica non sono tutti negativi. Esistono canzoni portatrici di
buoni ideali o quantomeno innocue. Ma il problema è proprio questo:
il male si mischia con il bene. È tutto un grande caos!
Nella mente dei ragazzi spesso si può produrre un senso di confusione tra ciò che è giusto e ciò che è
sbagliato. Alcune persone tendono a sminuire il problema asserendo in
maniera superficiale e sommaria che "si tratta semplicemente di
un fenomeno commerciale" non strettamente collegato agli ambienti dell'occulto.
Ed è proprio questo il Grande Inganno, quello del fuoco che non brucia. Non rendersi conto che "dietro"
queste apparenti "mode" commerciali ci sia qualcosa di
inquietante è il pericolo maggiore.
D'altronde il primo strumento di
difesa/attacco del maligno è dire che egli non esiste: gli esorcisti
lo sanno bene. Fermo restando il fatto che anche le persone che
sfruttano commercialmente l'occultismo, pur non credendoci, hanno le
loro grandissime responsabilità. Lo "vendono" e lo propongono
ai giovani: rappresentano un ponte per questo tipo di argomenti.
A questo punto ci si chiede quali
possano essere le cause di questa propaganda occulta che colpisce le
nuove generazioni. Mancano sempre di più gli anticorpi per
affrontarla. Non ci sono difese immunitarie.
Negli ultimi anni abbiamo subìto una
specie di lavaggio del cervello che ci ha spinti a non avere più
paura di ciò che appartiene al mondo invisibile. Stiamo vivendo in
una società "rovesciata" dove il bene viene considerato
male e viceversa.
Il problema è che i ragazzi sono
costantemente ingannati dai falsi comunicati che arrivano dai mass
media. Quei tipi di messaggi che creano il Grande Vuoto in cui gli
Illuminati, le sette esoteriche e gli occultisti amano introdursi.
È l'insicurezza del futuro la causa
maggiore di quel "vuoto" che spesso accompagna i giovani.
L'incapacità di poter progettare un avvenire normale porta
inevitabilmente ad una totale rassegnazione, con il successivo
annientamento di ogni aspirazione.
Se quindi vi è una così diffusa
sfiducia nel domani, l'unica possibilità per i ragazzi è immergersi
quanto più possibile nel presente, cercando di viverlo oltre i
limiti e di protrarlo fino all'esasperazione, nel vano tentativo di
colmare il Grande Vuoto.
E così gli effetti di tale disagio
sono i più disparati: dalla semplice noia ai fatti più gravi quali
il vandalismo, il bullismo, l'uso di alcol e droghe fino ad arrivare
a casi estremi come stupri, omicidi e suicidi.
Dobbiamo invertire la rotta di questa
società. E se da una parte l'ideologia luciferina continua a
riempire, apparentemente, quel Grande Vuoto senza mai colmarlo,
dall'altra, c'è Qualcuno che può riempirlo una volta e per sempre,
con il Grande Amore. Il Suo nome è Gesù.
Egli è la speranza di coloro che vogliono lottare contro questo tipo di messaggi. Colui che ha rappresentato in terra l'Amore, la Pace e la Fratellanza. La
semplicità del messaggio del Cristo può liberarci dai tanti
fronzoli ed "effetti speciali" dell'occultismo.
Sta a noi decidere da che parte stare.
Io la mia scelta l'ho fatta e tu?
Emanuele Fardella
Relazione e cura di
Sebirblu.blogspot.it
Fonte: losai.eu
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