martedì 25 ottobre 2016

I Giovani e la Trappola dell'Occulto


La show-girl  "Madonna"

Sebirblu, 24 ottobre 2016

Ad un'email inviatami da un carissimo amico (Domenico Proietti di GuardforAngels) su cosa ne pensassi sulla pressione, o meglio sull'inebetimento, perpetrato ai danni della popolazione mondiale e in particolar modo sui giovani, mediante l'uso sconsiderato degli smarthphone, dei cellulari e di un certo tipo di musica, rispondo pubblicando due interessanti quanto emblematici articoli.


"Social Network" 2014/2015 di Peter Picciani

Guardiamoci intorno...

"L'immagine ricorrente è quella di persone isolate con il proprio smartphone ma precluse al dialogo con il prossimo.

Trovo che siamo circondati dalla solitudine perché prevale un modello esistenziale preconfezionato, omologato, ripetitivo: il culto del successo, dell'arrivare, del possedere, dell'essere primi, forti e belli, anche soverchiando o escludendo le vite altrui.

Tutto  deve  essere  efficiente,  funzionale,  perfetto:  la  diversità  non  è  un  valore  da scoprire ma una colpa da espiare, il disagio una condizione esistenziale di cui vergognarsi.

Ricordo ciò che mi disse Pupi Avati durante la sua intervista: "I veri eroi del mondo di oggi sono coloro che sono capaci di sostenere con spontaneità la propria condizione di inadeguatezza senza la quale non può esserci comunicazione autentica".

Probabilmente, qualcuno oggi consiglierebbe a Leopardi di farsi curare da uno psichiatra o a Proust di andare da un analista: ma se lo avessero fatto non ci avrebbero  donato  "L'infinito"  e la  "Ricerca  del tempo perduto".

Mi ha detto il filosofo Galimberti: "Oggi vedo persone che si accostano agli altri come se fossero dei muri." Allora mi domando: ma il comandamento cristiano "Ama il prossimo tuo come te stesso" è praticabile se oggi il prossimo non c'è più?

Ci lamentiamo dell'assenza di sogni condivisi, di progetti collettivi, di grandi ideali: ma non è forse il "me ne infischio" il ritornello nei dialoghi e nei monologhi della sapienza contemporanea?

Per questo dovremmo imparare che la vita degli altri è un dono che ci aiuta a dare un senso e una ragione alla nostra personale esistenza. La capacità di ascoltare non è la competenza professionale di pochi esperti ma un requisito essenziale per tutti senza la quale restiamo soli, in questo mondo precluso e insofferente che spesso fa rima con indifferente."

Francesco Provinciali




A queste riflessioni, riporto uno dei commenti pervenuti, a nome "Dani":

"Ragazzino si perde al buio sulle alture e chiama il 112, rintracciato grazie allo smartphone. Cronaca di oggi su Secolo XIX, non mi sembra giusto chiamarla solitudine. Chi legge il quotidiano sullo smartphone anziché comprare il cartaceo (preservare lo spreco di cellulosa), non mi sembra un solitario. Poi gli imbecilli esistono come chi corre (troppo) in auto o in moto nei centri abitati, chi fa sporcare cani e non pulisce, ecc. ecc. Quindi evviva il progresso, se la testa è a posto!"

Replicando a tale commento, l'Autore aggiunge:

"È una bella notizia sapere che un adolescente che si era perduto sia stato localizzato e salvato grazie all'uso dello smartphone. Purtroppo, ci sono migliaia di ragazzi e ragazze che si perdono "in rete" ed è assai più difficile recuperarli rispetto al coetaneo rintracciato nel bosco.

La  tecnologia  è  una  conquista  al  servizio  dell'umanità.  Come  giustamente  scrive il lettore «Dani» ed è l'uso che se ne fa che la rende utile o dannosa. Osservazione pienamente  condivisibile.

Resta il fatto che in quest'epoca segnata da potenzialità scientifiche straordinarie che ci mettono on-line con il mondo, è difficile esprimere comunicazioni autentiche,  aprirsi agli altri,  condividere, rispettare il prossimo.

A  volte  non  si  conoscono  neppure  i  vicini  di  casa ma  si  twitta  con  l'universo.  Si pensi alla solitudine degli anziani, dei deboli, degli emarginati, e dei bambini...




Sovente i mass media e i social network diventano luoghi di violenza simbolica, come lo stalking, il cyberbullismo, le varie perversioni messe in rete.

Ho avuto modo di approfondire – per una rivista giuridica – la vicenda delle ragazze dei Parioli e tutto il guasto era nato nel web.

Basta un clic e si apre un mondo virtuale che corre parallelo a quello reale fino a sostituirlo, tutto diventa possibile e il viaggio diventa denso di pericoli e di incognite: si materializza davanti ai nostri occhi l'avventura nell'ignoto, ogni remora, ogni timore sono sopiti o scalzati, evitati, rimossi dalla sensazione di padronanza di sé stessi.

Entrando in quei territori senza confini ognuno reca con sé la presuntuosa certezza del controllo, del dominio di quel viaggio e l'illusione di un ovattato, tranquillo, pilotato ritorno.

Sono soprattutto gli adolescenti i protagonisti di queste nuove esperienze virtuali senza frontiere, i depositari e i fruitori dei nuovi alfabeti comunicativi e sentimentali. C'è un universo sommerso che detta nuove simbologie, nuovi comportamenti, nuovi valori.

Un bunker per l'anima quasi sempre inaccessibile ai genitori, agli insegnanti, agli animatori degli oratori, agli amici banali della spensierata, spesso noiosa, goliardìa dell'adolescenza.

Ci vuole un attimo a perdersi per sempre: mi occupo istituzionalmente di queste situazioni e posso affermare che purtroppo si tratta di una realtà che sta modificando – e non sempre positivamente – il nostro modo di pensare e di agire, soprattutto quello dei giovani."




Ed ecco il secondo articolo che fa da chiosa al primo, perché l'elemento propulsore è sempre e soltanto uno: Satana, il gran burattinaio dei suoi accoliti che governano il mondo per asservirne i popoli e distruggere il pianeta, in odio a Dio e alla Sua Creazione!

I Giovani e la Trappola dell'Occulto. Ecco il "Grande Inganno"

Il bombardamento esoterico nei confronti dei giovani, negli ultimi anni, è cresciuto in modo spaventoso. Questa "imbarazzante" propaganda ha dei registi ben precisi che sono perfettamente consapevoli di ciò che stanno facendo.

Puntano alla corruzione dei ragazzi che saranno i protagonisti del domani, sottomettendoli ad una schiavitù non fisica ma spirituale. Potremmo parlare di Illuminati o comunque di "gruppi di potere" che sfruttano le diverse tecniche di manipolazione  per  alimentare  i  propri  conti  in  banca.

Utilizzano tutti i mezzi a disposizione per far credere ai giovani che l'occultismo non fa male: dalla TV alla musica, dai film ai videogiochi.

"Le produzioni cinematografiche e musicali degli Illuminati costituiscono dei potenti strumenti di indottrinamento che agiscono in modo invisibile sulla psiche" [Laurent Glauzy, giornalista]

Il fondatore del colosso televisivo MTV, Bob Pittman, nel 1982 dichiarò:

"L'attrazione più potente a cui puoi fare ricorso è quella emotiva. Se riesci a far fluire le loro emozioni facendogli dimenticare la logica, li hai beccati. A MTV non bersagliamo i quattordicenni, li abbiamo in pugno!" [Rivista Philapelphia Inquirer, 03/11/1982]

Lo scopo di MTV è quello di bombardare i giovani con una serie di messaggi specifici che li portano a simpatizzare per la magia, l'occultismo e addirittura per il demonio, nelle sue diverse espressioni.

Ai MTV Music Awards 2009, l'attore Jack Black si presentò vestito come una rockstar Metal per promuovere un videogioco. "Dal momento che stiamo conferendo dei premi (awards; ndr) stasera – iniziò il suo discorso rivolgendosi alla platea – chi vuole pregare il demonio con me? Chi è con me?


Jack Black invita a pregare Satana, ai Music Awards 2009

Avanti... ora prendete la mano della persona accanto a voi: "Caro Signore Oscuro Satana, spero che tutto vada bene assieme a te. Volevo dirti ciao e… chiederti di concedere ai premiati di questa sera continuo successo nell'industria musicale".

Ai MTV Movie Awards 2014, il conduttore e attore Conan O'Brien diede inizio allo spettacolo pronunciando queste parole: "Benvenuti ai Culti Satanici Awards, signore e signori. Tutti acclamano il Signore Oscuro".


Conan O'Brien: "Benvenuti ai culti satanici Awards 2014"

In effetti, queste premiazioni spesso si trasformano in plateali cerimonie sataniche mostrate al pubblico giovanile come semplice materiale di intrattenimento.

La performance live di Nicki Minajai Grammy Awards 2012 fu una sorta di esorcismo con tanto di sbeffeggiamento dei canti cristiani. Ai Grammy Awards 2014, invece, Katy Perry si presentò come una strega condannata al rogo.

Durante un'intervista con Jimmy Kimmel, la cantante statunitense Lady Gaga giurò pubblicamente su Lucifero. Solitamente si giura sulla cosa più cara al mondo. Giurare su Lucifero non è altro che affermare la propria stima e devozione al mondo dell'occulto.


Lady Gaga vestita di "carne cruda"

Siamo evidentemente alla follia ed urge tornare sui binari usando buon senso e discernimento. Oggi i cantanti, infatti, sono considerati veri e propri idoli circondati – grazie alla pubblicità martellante e alla propaganda – da una venerazione quasi religiosa.

Attraverso un certo tipo di musica i giovani hanno la possibilità di avvicinarsi ad argomenti nuovi. Ed è quello che sta accadendo con la propaganda degli Illuminati e compagni, sostenuti da ideologie politiche ed esoteriche che spingono all'ateismo pratico.

Ideologie che  ben  conosciamo, basta vedere ciò che  accade  sotto  gli  occhi  di  tutti. In  realtà,  però,  moltissimi ragazzi non sanno neppure che cosa siano gli "Illuminati" e la "Massoneria" eppure "subiscono" i loro retaggi, vivono inconsapevolmente le loro ideologie .

Ne assimilano le idee e i comportamenti. Tutto questo accade perché la propaganda dell'Élite e delle altre sette ideologico-politiche e pseudo-religiose sta penetrando, a poco a poco, nell'humus ideologico e "spirituale" del mondo d'oggi.

"Questi simboli (esoterici; ndr), che prima facevano parte di una cerchia ristretta di ambienti, cominciano a diventare cultura popolare, cominciano a diventare parte integrante della nostra società. [...] Cambiano gli artisti, cambiano i video, cambiano le canzoni ma i simboli proposti sono sempre gli stessi" [Emanuele Fardella, Mistero Italia Uno, 03/2013]

Molti artisti – per essere credibili ed accattivanti – utilizzano una strategia mediatica e sociale ormai ben nota agli esperti di settore, ai sociologi ed ai conoscitori del "marketing": si riempiono la bocca con belle parole ma in realtà sono lupi pronti a sbranare i giovani.

"Amore", "Pace", "Dio", "Tolleranza"... sono tutte belle parole certo, ma bisogna valutare il contesto nelle quali vengono utilizzate e in che maniera.

Lo scopo di questi slogan e di queste rassicuranti espressioni è proprio quello di affascinare, incantare, conquistare i giovani e spingerli a pensare secondo la mentalità del  "Fa' ciò che vuoi"  (il famoso  motto di Aleister Crowley che scimmiottò e  invertì  clamorosamente  il  senso  della  frase  similare  di  Sant'Agostino).

L'obiettivo è quello di creare un'atmosfera di confusione per indurre i ragazzi a smarrire il senso del bene e del male. Il termine "amore", ad esempio, è quello più "abusato" dalle popstar. Può esprimere una miriade di significati ma spesso, purtroppo, si riduce ad un solo concetto: "sesso libero". L'amore egoista che si riduce alla banale soddisfazione di un piacere.

Durante la prima tappa del suo tour MDNA a Tel Aviv, in Israele, la cantante Madonna gridò al suo pubblico: "Non si può essere un mio fan e non volere la Pace nel mondo. [...] Se non c'è Pace qui in Medio Oriente non ci può essere Pace nel mondo intero."

Discorso toccante, peccato che… in totale contraddizione con quanto dichiarato, Madonna nella canzone "Gang Bang" si esibì armata di pistola e mitragliatrice, accompagnata da immagini di macchie di sangue e terminando la canzone con la frase "muori cagna!". Coerenza... quale sconosciuta!


La show-girl  "Madonna" a Tel Aviv in Israele

Fortunatamente i messaggi proposti dalla musica non sono tutti negativi. Esistono canzoni portatrici di buoni ideali o quantomeno innocue. Ma il problema è proprio questo: il male si mischia con il bene. È tutto un grande caos!

Nella  mente  dei  ragazzi  spesso  si  può  produrre  un  senso di confusione  tra  ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Alcune persone tendono a sminuire il problema asserendo in maniera superficiale e sommaria che "si tratta semplicemente di un fenomeno   commerciale"  non  strettamente  collegato  agli  ambienti  dell'occulto.

Ed  è  proprio questo  il  Grande Inganno,  quello  del  fuoco  che  non  brucia. Non rendersi conto che "dietro" queste apparenti "mode" commerciali ci sia qualcosa di inquietante  è  il  pericolo  maggiore.

D'altronde il primo strumento di difesa/attacco del maligno è dire che egli non esiste: gli esorcisti lo sanno bene. Fermo restando il fatto che anche le persone che sfruttano commercialmente l'occultismo, pur non credendoci, hanno le loro grandissime responsabilità. Lo "vendono" e lo propongono ai giovani: rappresentano un ponte per questo tipo di argomenti.

A questo punto ci si chiede quali possano essere le cause di questa propaganda occulta che colpisce le nuove generazioni. Mancano sempre di più gli anticorpi per affrontarla. Non ci sono difese immunitarie.

Negli ultimi anni abbiamo subìto una specie di lavaggio del cervello che ci ha spinti a non avere più paura di ciò che appartiene al mondo invisibile. Stiamo vivendo in una società "rovesciata" dove il bene viene considerato male e viceversa.

Il problema è che i ragazzi sono costantemente ingannati dai falsi comunicati che arrivano dai mass media. Quei tipi di messaggi che creano il Grande Vuoto in cui gli Illuminati, le sette esoteriche e gli occultisti amano introdursi.

È l'insicurezza del futuro la causa maggiore di quel "vuoto" che spesso accompagna i giovani. L'incapacità di poter progettare un avvenire normale porta inevitabilmente ad una totale rassegnazione, con il successivo annientamento di ogni aspirazione.

Se quindi vi è una così diffusa sfiducia nel domani, l'unica possibilità per i ragazzi è immergersi quanto più possibile nel presente, cercando di viverlo oltre i limiti e di protrarlo fino all'esasperazione, nel vano tentativo di colmare il Grande Vuoto.

E così gli effetti di tale disagio sono i più disparati: dalla semplice noia ai fatti più gravi quali il vandalismo, il bullismo, l'uso di alcol e droghe fino ad arrivare a casi estremi come stupri, omicidi e suicidi.

Dobbiamo invertire la rotta di questa società. E se da una parte l'ideologia luciferina continua a riempire, apparentemente, quel Grande Vuoto senza mai colmarlo, dall'altra, c'è Qualcuno che può riempirlo una volta e per sempre, con il Grande Amore.  Il  Suo  nome  è  Gesù.




Egli  è  la  speranza  di  coloro che vogliono  lottare  contro  questo  tipo  di  messaggi. Colui  che  ha  rappresentato in terra  l'Amore,  la Pace e la Fratellanza. La semplicità del messaggio del Cristo può liberarci dai tanti fronzoli ed "effetti speciali" dell'occultismo.

Sta a noi decidere da che parte stare. Io la mia scelta l'ho fatta e tu?

Emanuele Fardella

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it


Fonte: losai.eu

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