martedì 29 luglio 2025

L'IA e l'immagine parlante dell'Apocalisse

 

Sebirblu, 27 luglio 2025

È risaputo che la prerogativa principale dell'antico Serpente, Lucifero, il promotore invidioso della rivolta angelica avvenuta nei cieli contro Dio, sia proprio quella di "scimmiottarlo" in continuazione, sperando invano di diventare, prima o poi, simile a Lui.

In questi tempi caotici e pericolosi per l'umanità emerge ora, più che mai, la tendenza generale alla tecnologia, all'ingegneria informatica o quantistica e a tutto ciò che può proiettare in un futuro, di fatto illusorio, dominato dai robot e non più dall'essere umano.

Ora, dal momento che stiamo vivendo in piena Apocalisse, e non ci possono essere dubbi per chi come me segue da una vita gli eventi più emblematici svoltisi su questo pianeta alla luce delle Sacre Scritture, non posso tralasciare la riflessione che proprio il libro di Giovanni offre (al cap. 13, 14-15, con riferimento alla "bestia salente dalla terra", cioè al falso profeta impersonato da Bergoglio ed ora dal suo epigono Prevost) su quanto segue:

..."Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia (quella uscente dal mare, ossia l'anticristo), sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla (stessa) bestia, che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. Le fu anche concesso di animare la statua affinché perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la sua immagine."...

Ebbene, la mia considerazione consiste nel fatto che la "statua parlante e misteriosa", che per secoli è rimasta un enigma insondabile, adesso, con i recenti ed esponenziali progressi sull'Intelligenza Artificiale, può essere connotata sicuramente come lo strumento chiave del quale si servirà l'anticristo per asservire e dominare il genere umano.

Infatti, sia il predecessore che l'attuale pseudo-papa (cfr. QUI, QUI e QUI), laureato tra l'altro in scienze matematiche, pur allertando il mondo su eventuali rischi derivanti dall'uso improprio e interessato della struttura "intelligente" (ved. QUI e QUI), rimangono ad essa favorevoli: il primo, avendo dichiarato che "è un dono di Dio", e il secondo, che addirittura farà un'enciclica seguendo le orme di Leone XIII sulla "Rerum Novarum", chiamandola "Rerum Digitalium".




Reputo necessario però ‒ prima di procedere con la profezia giovannea ‒ esporre qualche parte essenziale di un articolo chiarificatore riguardante questo sistema informatico col quale molti interagiscono senza saperne quasi nulla.

La libertà al tempo dell'Intelligenza Artificiale
di Nicolò Bellanca

"L'Intelligenza Artificiale (IA) esiste quando una macchina si comporta in modi che chiameremmo intelligenti se a comportarsi così fosse un uomo.

Su uno dei più importanti aspetti dell'intelligenza umana ‒ la capacità di apprendere ‒ i computer si stanno rivelando negli ultimi anni altrettanto validi, o migliori di noi, in compiti come il riconoscimento vocale, la traduzione linguistica o l'identificazione delle malattie dalle analisi radiografiche.

Queste formidabili prestazioni sono consentite dall'affermarsi del machine learning. A lungo i computer sono stati programmati unicamente mediante algoritmi: sequenze di istruzioni che indicano come risolvere un problema.

Tuttavia, per molte delle questioni che contano nella vita – camminare, nuotare, andare in bicicletta, riconoscere un viso o capire una parola detta o scritta – non siamo in grado di scrivere un preciso algoritmo.

L'IA sta superando questa difficoltà mediante un approccio fondato su modelli. Analizzando molti casi di risposta ad una certa classe di quesiti, il computer procede ad una generalizzazione che gli consente di affrontare anche situazioni parzialmente nuove e diverse: esso impara ad acquisire ‒ sotto la supervisione di un essere umano per mezzo di una fase di "allenamento", al termine del quale manifesta intelligenza ‒ la realizzazione di fini complessi come quello di dirimere controversie. [...]

Questi straordinari avanzamenti presentano nondimeno limiti e varie difficoltà di controllo. Anzitutto, con i metodi di machine learning i computer assimilano quasi soltanto i dati che noi gli procuriamo; se tali dati sono distorti, il congegno apprende in modo distorto.

Ma, ovviamente, la collocazione sociale del dispositivo non è neutra: se questo fosse programmato da tecnici dell'esercito russo, che gli fornissero le informazioni di base per interagire con il popolo ceceno, possiamo supporre che alla fine esso opererebbe lungo linee conformi alla visione e alle intenzioni di Putin.

Inoltre, l'IA funziona come un processo di ottimizzazione, capace di usare i mezzi disponibili per ottenere determinati obbiettivi. 

Se lo scopo che gli assegniamo non viene formulato assieme a tutti i vincoli e alle regole contestuali che per noi sono importanti (non provocare sofferenza, non essere sleale, ecc.), gli esiti possono essere perversi.




Immaginiamo che un robot-sitter senta i bambini lamentarsi per la fame, che il frigorifero sia vuoto e che per casa circoli un gatto: esso potrebbe non tener conto che per noi il valore affettivo del gatto superi quello nutritivo. [...]

Tuttavia, l'efficacia crescente dell'IA comporta che i meccanismi riescono a svolgere diverse funzioni meglio di noi: ad esempio, il navigatore satellitare che usiamo in automobile e perfino muovendoci a piedi, ci offre informazioni sempre aggiornate sulle condizioni di viabilità, oltre che sull'itinerario esatto e migliore, al punto che diventa masochistico rinunciarvi, persino quando viaggiamo in zone conosciute da noi molto bene.

In questo e nei tanti altri casi in cui il computer è nettamente più affidabile di noi stessi, siamo spinti a rinunciare alla "libera scelta" e ad affidarci al sistema. È questa la promessa di ogni delega tecnocratica: svincolarci dalla libertà.

Questa è fatta di scelte, molte volte faticose e laceranti. Al contrario la tecnocrazia invita a non scegliere, introducendoci in un orizzonte nel quale convivono "troppe" possibilità che non siamo in grado di vagliare nemmeno volendolo e in cui solo il sistema può stabilire cosa è meglio per noi.

Ne consegue che, se un giorno l'IA dovesse dominare le nostre società, questo non avverrebbe tramite un conflitto aperto. Piuttosto, dice Kaplan nel suo libro*: 

«sarà un lento ed insidioso subentrare nella nostra economia di vita, a malapena percepibile, mentre noi volontariamente cederemo il controllo ad intelletti sintetici, apparentemente benigni. Così, allorché impareremo a riporre fiducia in questi sistemi che ci trasportano, ci presentano a potenziali partner, personalizzano le nostre notizie, proteggono le nostre proprietà, monitorano il nostro ambiente, crescono, preparano e servono il nostro cibo, educano i nostri bambini e curano i nostri anziani, sarà facile non cogliere il grande disegno (mendace e occulto; ndr)».

* (Da Jerry Kaplan, Le persone non servono. Lavoro e ricchezza nell'epoca della Intelligenza Artificiale, LUISS University Press, Roma, 2016, pag. 199).




Di fronte a questa inquietante prospettiva, alcuni osservano che quando le macchine rischiano di obbedire ai nostri ordini solo nominalmente, possiamo sempre reagire "staccando la spina", bloccando il funzionamento del dispositivo. Ma possiamo veramente farlo? Gran parte dell'IA opera sul web, e dove sta la spina di Internet? Inoltre, se il congegno è più intelligente di noi, può anticipare la nostra mossa e impedirla.

La possibilità, se non la probabilità, di sistemi essenzialmente "fuori controllo" è in effetti molto concreta. Ad esempio, i pianificatori di virus informatici, qualche volta, perdono il controllo delle loro creature. Estirpare programmi di questo tipo è molto difficile, perché essi continuano a fare copie di sé stessi e a diffondersi attraverso i canali telematici.

Occorrerebbe pertanto individuare regole e procedure di sicurezza atte ad orientare il comportamento dei meccanismi intelligenti prima che sfuggano al controllo umano. [...] Si tratta di criteri che tengono conto di quali e quante insidie possono sorgere se il fine è mal delineato. [...]

Questo, in aggiunta, segnala che nell'approccio basato sull'autoapprendimento della struttura robotica, occorre selezionare e introdurre un codice morale; ma questi sono tanti e non di rado tra loro incompatibili, quindi la scelta in definitiva è di natura politica. [...]

[La libertà degli umani rimane decisiva nel ragionare e nell'intervenire sulla facoltà autonoma dei robot. La vera sfida riguarda la separazione tra l'intelligenza e la coscienza: la prima è finalizzata a realizzare fini complessi, ossia a risolvere problemi, la seconda, ad equilibrare le decisioni e le scelte per non uscire dal seminato morale di una certa etica. Ndr].




La nostra coscienza interroga e interpreta il mondo, provando a distinguere i nessi causali dalle mere correlazioni. Al contrario, l'IA opera (efficacemente) dentro una "scatola nera" che non le consente di spiegare le ragioni del risultato cui è giunta: 

«permetteresti ad un medico informatico estremamente preciso di decidere di amputarti la gamba destra, quando tale computer non è in grado di rispondere alle tue domande sul perché è necessario?» (Da "The Globotics Upheaval" di Baldwin, pag. 243).

L'intera argomentazione fin qui svolta vuole costituire una critica verso la passività come nuovo atteggiamento ideologico dominante.

Il neoliberismo in declino – lo documenta Paul Mason nel suo ultimo libro – tende ad essere rimpiazzato da dottrine apertamente antiumaniste che, attaccando il concetto di libertà umana, minano la nostra capacità di agire ed esaltano l'immodificabilità di un mondo disuguale ed eterodiretto. Egli scrive:

«Dobbiamo difendere l'idea di un essere umano capace, sottostando a determinate circostanze storiche, di pensiero e azione autonomi. O, come la chiamano i filosofi, di libertà». (Da "Il futuro migliore", pag.  162). [...]

Sul fondamento della separazione tra intelligenza e coscienza, se un dispositivo computerizzato segue istruzioni imperfette e/o dati non bilanciati, può recarci danni (anche gravi), che non rientrano però in un'azione voluta, perché, appunto, non supervisionata da una coscienza.

A differenza  di  tanti romanzi e film,  che  antropomorfizzano  i  computer  o  i  robot, le macchine con l'intelligenza artificiale puntano soltanto a realizzare fini che noi abbiamo dato loro, o che auto-apprendono da noi. Non ci odiano (né amano) e non perseguono alcun disegno per sostituirci. Sarà difficile evitare le difficoltà menzionate nel testo, ma l'IA, in sé, non è un «nemico»!"

Nel video l'accurata ed esauriente spiegazione, esposta dal prof. Nello Cristianini, docente di tale argomento all'università di Bath in Inghilterra.




Riprendo qui le mie osservazioni sull'attinenza del congegno informatico alla "statua" parlante dell'Apocalisse che il potere religioso (la bestia salente dalla terra) con il suo falso profeta cerca di avallare agli occhi dell'intero genere umano, inconsapevole del terribile pericolo.

Ecco alcuni passaggi di un articolo pubblicato QUI, in ambito evangelico.

Dall'Intelligenza Artificiale all'Apocalisse

«Max Tegmark, fisico al prestigioso MIT, cerca di immaginare in che modo potrebbe verificarsi il dominio sul mondo intero attraverso tre passaggi:

primo, realizzare delle Intelligenze Artificiali di livello pari all'uomo;

secondo, usare queste Intelligenze Artificiali per creare una super-intelligenza;

terzo, lasciare che la super-intelligenza prenda il controllo del mondo.

All'inizio del suo libro "Life 3.0", Max Tegmark immagina un progetto estremamente segreto sull'IA, portato avanti da quello che lui chiama l'Omega Team, che sviluppa un sistema IA cui viene dato il nome di Prometeo.

Questi, alla fine, assume la piena padronanza mondiale: "Per la prima volta, il nostro pianeta viene governato dal potere di un singolo, amplificato da una intelligenza così vasta da poter far fiorire la vita per miliardi di anni sulla Terra e nell'intero universo. Ma qual è esattamente il piano?"

L'idea è che, in questo modo, il globo sarebbe divenuto uno stato totalitario perfetto, qualsiasi cosa voglia dire "perfetto" in tale contesto. Prometeo può, infatti, registrare tutte le comunicazioni informatiche (quello che i governi hanno realmente fatto per anni) e può comprenderle, divenendo quindi del tutto consapevole di ciò che le persone pensano e dicono, ovunque:

Con il pretesto della lotta alla criminalità e al terrorismo, o del salvataggio di persone che chiedono cure mediche urgenti, potrebbe essere ingiunto a chiunque di indossare un "braccialetto di sicurezza" unente le funzionalità di un Apple watch con il costante aggiornamento della posizione,  dello stato di salute  e  delle conversazioni personali. I tentativi non autorizzati di rimuovere o disabilitare il braccialetto causerebbero l'iniezione di una tossina letale nell'avambraccio.

Tegmark  intende ciò  come uno scenario introduttivo fantastico  che di fatto  lo è,  sotto vari aspetti. Per esempio, Prometeo, essendo una macchina, non comprende le trasmissioni e gli scambi telematici e non è nemmeno consapevole di ciò che le persone di tutto il mondo pensano o fanno, per il semplice motivo che non possiede una mente in grado di comprendere e acquisire consapevolezza. [...]




In ogni epoca della storia, gli esseri umani hanno creato e adorato idoli frutto della loro immaginazione e opera delle loro mani, sognando di dare vita a quei manufatti (come la storia della creazione del Golem dalla materia inanimata che riceviamo dalla tradizione ebraica).

È importante sottolineare che i simulacri sono stati, e continuano ad essere, qualcosa verso i quali le persone hanno riposto la loro fiducia, prima ancora del loro amore. Questi spesso erano temuti, e "adorarne" uno significava anche accettarne l'autorità superiore. [...]

Ai nostri tempi, ciò richiama il pensiero all'intento dei sostenitori dell'Intelligenza Artificiale Generale (IAG) impegnati a creare un'entità fittizia trasferendo i contenuti della mente su un supporto in silicio. Non sappiamo con certezza a quali dinamiche si riferisca il testo dell'Apocalisse, ma può trattarsi della creazione di una sorta di "vita" sofisticata e impressionante. (Ideata e voluta dalla sete di rivalsa e di emulazione del grande Nemico di Dio; ndr). [...]

È allarmante la facilità con cui le persone sono pronte ad "adorare" questi sistemi, ovvero a piegarsi e accettarne l'autorità, sacrificando la propria libertà in vista di una presunta sicurezza.

In realtà,  tutti noi  stiamo  agendo  così  dal  momento  in cui  affidiamo  sempre  più le nostre decisioni all'IA e permettiamo che la tecnologia determini alcuni aspetti essenziali della nostra esistenza quotidiana... » 



Chiosa di Sebirblu

Questa struttura informatica viene presentata come utile e immediata. Ma consiste in effetti nell'architettura finale della sua «onnipresenza», una versione contraffatta del potere divino... che il perfido "Ingannatore" ha già inserito da diversi anni in tutti gli strumenti tecnologici che usiamo quotidianamente.

L'Intelligenza Artificiale, dunque, non è altro che una gigantesca memoria che i vari continenti come l'Asia (con in testa la Cina, QUI) ma ora anche l'Europa non meno dell'America del Nord (o Stati Uniti, cfr. QUI, QUI, QUI e QUI), stanno vieppiù ultimando per "offrirla" graziosamente alla "bestia" anticristica, di cui rappresenta l'immagine, al fine che l'«uomo iniquo» possa controllare tutto di noi, dopo aver superato di gran lunga le capacità cognitive di qualsiasi genio umano.

Davanti a questo scenario tenebroso, i figli della Luce sono chiamati a restare saldi nella Fede, nella Speranza e nell'Amore, affinché l'ultima Parola sia lasciata a Dio Onnipotente, loro Padre e Creatore, dal Quale sicuramente riceveranno l'aiuto per non soccombere dinnanzi alla trappola diabolica approntata ad arte per asservire, relegare e distruggere l'umanità e il pianeta che la ospita.

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte del primo articolo: researchgate.net 

venerdì 25 luglio 2025

M. Mathieu: Come sarà l'Uomo della Sesta Razza




L'Uomo della Sesta Razza

"Vi parleremo, questa sera, dell'uomo di domani, quello della sesta razza.

L'uomo odierno, appartenente alla quinta razza e vivente nel dualismo, non esisterà più alla fine di questo ciclo perché avrà ritrovato l'unità e avrà capito qual è il suo ruolo su questo mondo.

Sarà un Essere che avrà acquisito le possibilità di navigare nei più diversi stati di coscienza esterni, non corrispondenti ai suoi, o nei numerosi piani dell'invisibile. (Sempre, naturalmente, con vibrazioni pari o inferiori alle sue perché «più su» non potrebbe andare; ndt).

In cosa consiste, attualmente, «l'invisibile» ai vostri occhi? Riguarda le cose che non potete ancora percepire a causa del vostro livello vibratorio, perché tutto è presente e i veli non vi sono stati ancora tolti. Ma è provvidenziale che voi li abbiate ancora, poiché senza di essi, non potreste vivere le singole esperienze.

L'individuo di domani avrà conseguito la saggezza, e nel momento in cui inizierà a manifestarsi, tali veli cadranno automaticamente perché la Realtà e le sue stesse prerogative non avranno più ragione d'essergli tenute nascoste.

L'attuale uomo della quinta razza utilizzerebbe in modo assai distorto le facoltà di telepatia, di telecinesi e molte altre di cui non ha ancora consapevolezza poiché tuttora schiavo del potere e della paura.

Proprio la paura induce a commettere un'enormità di errori e costituisce un offuscamento molto rilevante. L'umano della sesta razza non ne sarà più preda, avrà perduto i suoi modi animaleschi, dunque avrà compreso l'essenziale: l'UNITÁ.

È per questo motivo che prima di accedere al suo nuovo stato, coincidente con l'Era dell'Acquario, avrà ancora per qualche tempo diverse esperienze difficili da vivere, perché è indispensabile che rompa con tutti i suoi vecchi schemi basati sulla paura sia per sé che per gli altri.

Bisogna che l'uomo comprenda che è lui stesso il suo più grande nemico, che tutti i popoli su questa Terra sono fratelli nello Spirito, nell'Energia Divina che risiede in ogni individualità, in ciascuna creatura di questo mondo.



Jim Warren

Per ora, egli non ha la vera possibilità di afferrare il concetto perché è ancora sottoposto a certe leggi, istituzioni o programmi terrestri. Nel momento in cui sarà riuscito a liberarsene, si aprirà ad una nuova coscienza. Voi siete gli Uomini di domani! E potreste nascere tra poco se lo desiderate!

Ma prima di poter accedere a tale stato, bisognerà assolutamente che sradichiate la paura e le nozioni di potere, di arroganza e di dominio; dovrete considerare tutti gli esseri viventi come facenti parte della stessa famiglia, quella degli abitanti di questa Terra che diventerà un Paradiso.

Al momento, se vi foste proiettati dentro come vi comportereste? Non siete ancora sufficientemente pronti a questa nuova consapevolezza!

Ciascuno di voi domanda la pace nel suo cuore, chiede di vivere felice, e nondimeno ognuno è tormentato a cagione della sua caparbietà a mantenere gli attaccamenti della vita, a non lasciarli andare, non comprendendo il motivo di tutto quanto gli capiti.

Dopo aver vissuto certe esperienze difficili, l'uomo del prossimo futuro sarà in grado di comprendere che proprio esse hanno fatto saltare i chiavistelli che conducono ad un differente modo di agire.

Qualsiasi cosa possiate vivere oggi, il domani vi si presenterà con un'esistenza completamente diversa. Le vostre istituzioni, così come le conoscete, non esisteranno più. Naturalmente, non siamo qui per denigrarle, ma siete voi che non le vorrete più!

Il dominio dei vostri dirigenti termina (quelli che ancora opprimono le masse), perché non avranno più il loro posto nella nuova Terra. Non parliamo dei governanti temporanei che voi conoscete, ma ci riferiamo a quanti sono nell'Ombra e che dirigono realmente.

È ovvio che tutti gli "inconsapevoli" del mondo che verrà, di questa grandiosa mutazione che sarà il vostro domani, non possano comprendere. Gli ordinamenti terreni sono tuttora necessari, ma poco a poco vi renderete conto che non collimano più con i vostri desideri profondi.



Josephine Wall

Gradatamente si farà strada in voi un altro modo di concepire la vita che ora comincia ad emergere nell'Anima e le persone già iniziano a porsi delle domande, rifiutando di passare per disinformati ed incapaci di pensare.

Non vogliono più essere dei numeri, poiché le energie di trasformazione sono talmente importanti che nessuno può contrastare il cambiamento in atto grazie ad esse.

Naturalmente, alcuni potranno dire: "Tutto questo è fantascienza, non esiste veramente! Noi sappiamo qual è la realtà, conosciamo le leggi, le nostre istituzioni, e alla fine le amiamo."

In ogni caso vi fate ingannare sia da voi stessi, quanto da coloro che hanno fondato i vostri organismi così sacri ai vostri occhi.

Per poter far parte dell'Umanità della sesta razza, sarà necessario che accettiate di mutare un tale concetto in voi, bisognerà che impariate a non considerare più i vostri vecchi sistemi affinché altri ne prendano il posto.

I nuovi apparati che prenderanno piede su questo Pianeta saranno attivi soltanto nel senso della Condivisione, dell'Apertura, dell'Unità, dell'Amore e non, come avviene adesso, sul profitto e sulla sopraffazione.

Da parecchi anni, tentiamo di sensibilizzarvi alla libertà che vi appartiene. Proviamo a farvi comprendere che voi siete degli Esseri perfetti, che non avete bisogno di nessuno per riconoscere questa perfezione. La ignorate a causa del gran numero di veli che vi sono stati imposti di vita in vita.

Coloro che hanno mantenuto e che mantengono ancora il potere vi hanno pure nascosto e vi nascondono a tutt'oggi tante cose, convinti che ne abbiate paura, e che non vi possono dire nulla perché sareste presi dal panico!

L'Umanità, qualunque cosa le si dica, non si spaventerà più ora, perché gli individui sono cresciuti. E benché ve ne sia ancora una piccola parte soggetta al timore, allo sgomento, chiusa nell'incomprensione di ciò che accade e nel rigetto, ciò non è grave, perché la maggioranza sta risvegliandosi.




I grandi Fratelli soccorreranno i più piccoli, ed anche se questi non vorranno accogliere l'aiuto dato da coloro che si sono destati, da quelli che hanno capito, non è poi così determinante, perché la vita si assumerà l'incarico di far comprendere ciò che non avranno voluto accettare da soli.

Vorremmo infondervi una profonda speranza per il futuro ed un incoraggiamento affinché ognuno di voi operi per un unico obbiettivo, la Luce. Per raggiungerLa, sono disponibili molti itinerari, diverse vie, ma soprattutto ciascuno deve percorrere il proprio cammino.

Certi intraprenderanno il Sentiero della Conoscenza intellettuale, altri quello del Cuore. Il percorso che noi vi mostriamo è quest'ultimo, il quale conduce alla Saggezza e alla Conoscenza di Sé.

Sarete costretti a correggere, mutandolo, il vostro modo di pensare, di parlare e di agire. Se voi imparerete a soprassedere, a lasciar correre, non sarà così difficile come supponete. Questo accadrà senza che voi ne abbiate realmente coscienza!

Un mattino vi desterete e avrete contezza che la vostra reazione davanti a tutte le notizie disastrose che vi giungeranno alle orecchie non sarà più la medesima, così come il comportamento verso i vostri colleghi, non sempre caloroso o amichevole, ma anche di fronte all'ingiustizia o alle vostre emozioni.

Capirete di essere cresciuti e ne proverete una gioia immensa! Vi sentirete diversi, e tuttavia non saranno accaduti eventi particolarmente speciali nella vostra vita.

Avrete solo lasciato che le nuove Energie vi pervadessero trasformando molto dolcemente il vostro atteggiamento, gli impulsi più intimi e il modo di rapportarvi agli altri.

Queste Energie vi raggiungono affinché vi predisponiate maggiormente all'Amore incondizionato e Universale!  Non a quello emozionale,  non all'amore umano!

L'uomo della sesta razza avrà totalmente coscienza di questo Amore perfetto e non opporrà alcuna barriera a tutte le Energie Cristiche che riceverà. Il mondo dell'Era dell'Acquario, vivrà in completa armonia con queste divine Emanazioni."




Mi dicono:

"Esistono attualmente sulla Terra Esseri che aiutano in tutti i modi possibili, ciascuno alla sua maniera, con i propri talenti, nel suo singolo raggio d'azione."

Precisano ancora:

"Sebbene alcuni di voi siano ancora chiusi alla visione della pluralità dei mondi abitati e rifiutino l'esistenza di una moltitudine di Figli delle Stelle, tutto ciò fa parte di una Realtà che vi si nasconde.

Noi sappiamo che molti umani sono in grado di accogliere questa compagine. Nondimeno, date prova di discernimento: sarebbe giusto valutare ogni nuova informazione e analizzarla accuratamente prima di farvene garanti.

Cercate di esaminare anche quello che vi diciamo! Se il contenuto non è in risonanza con voi, non dovete accordargli una fede totale, perché VOI SIETE LIBERI, liberi di credere o no, liberi di accettare e di aprirvi maggiormente per potervi evolvere e ricevere altro.

Qualsiasi cosa facciate, Figli della Terra, Voi crescerete! Anche se non doveste assolutamente dar credito ad alcuna parola trasmessa dal nostro canale, stanno compiendosi tali mutazioni al vostro interno che non potrete ignorare a lungo.

Cercate di essere all'ascolto di voi stessi e della vita. Tutto si esprime intorno a voi: l'esistenza stessa e la natura vi parlano! Provate ad ascoltarle, tentate di percepirle.

Nell'imminente futuro l'essere umano avrà capito tante di quelle cose! Egli alzerà gli occhi al cielo e dirà:

«Io SO, adesso, che non sono più solo, ora SO che faccio parte della grande famiglia dei Figli delle Stelle, SO che la vita fiorisce dappertutto e non soltanto sul nostro piccolo mondo. È così straordinario non sentirsi più soli.»




Proseguono dicendomi:

"Da migliaia d'anni, c'è stata una relazione molto stretta tra i Figli della Terra e quelli delle Stelle. In quell'epoca i terrestri accettavano l'idea che vari Esseri esistessero ovunque nell'Universo e relazionassero con loro.

In seguito, questa concordanza è stata occultata volontariamente dalle «sacrosante» istituzioni che hanno sentenziato:

«L'uomo esiste solo su questo mondo, è soltanto qui che possiede una testa, un busto, delle braccia e delle gambe ed è in grado di parlare, ridere, cantare, amare!» Quale utopia! Quale errore!

Voi non potrete accedere alla sesta razza se rimanete chiusi e limitati in questi concetti, con la convinzione che l'esistenza umanoide o umana sia potuta fiorire unicamente sul vostro Pianeta.

Se vi parliamo così, è perché necessita assolutamente che integriate tutto questo per poter entrare, domani, in una nuova dimensione, in un'altra coscienza, verso un futuro migliore.

Un giorno direte a voi stessi guardando il firmamento: «Presto ritroverò i miei Fratelli, ho la certezza che siano là, colmi d'Amore per aiutarci a superare questo Passaggio talmente difficile e pericoloso!»

Al momento vi trovate su un «ponte», state attraversando due dimensioni. Alcuni sono già arrivati al centro di esso, altri cominciano ad inoltrarvisi, altri ancora si rifiutano ostinatamente di imboccarlo.

Quelli che sono giunti alla sua metà iniziano a ravvisare l'altra sponda con una gioia meravigliosa, una grande serenità e un immenso Amore.

Più avanzano e più accelerano il passo, e presto eccoli che corrono... corrono sempre più veloci, perché captano l'Energia che si effonde dall'altro lato; sentono che è là che devono andare, che è quella la loro vera Dimora dove esistono soltanto Amore, Luce, Pace, Armonia e Gioia.



Chuck Pinson

Alcuni non intendono lasciare la loro casa, le loro abitudini, e tra sé dicono:

«Se io passo il ponte, cosa scoprirò al di là di esso? Preferisco restare da questa parte dove ho l'abitudine di vivere, dove conosco ogni cosa, mentre se lo attraverso, tutto mi sarà estraneo, forse difficile!

Può darsi che l'estremità opposta non sia che un'illusione! Allora perché correre, perché fare una simile traversata?»

Sono pure sollecitati da coloro che sanno e vogliono affrettarsi per compiere il Passaggio. Perciò, loro malgrado, seguono!

Quelli invece che, nonostante tutto, intendono caparbiamente rimanere sul vecchio lato sperimenteranno molte turbolenze.

Periranno, dato che l'ambiente insieme al ponte sparirà! La terza dimensione non avrà più motivo di esistere, poiché tutti gli Esseri che si saranno aperti alla nuova coscienza si troveranno riuniti dall'altra parte.

In quell'attimo, si saranno lasciati alle spalle le loro miserie, le loro guerre, le gelosie, le incomprensioni, i dolori e le amarezze. Tutto ciò che è appartenuto all'antico mondo non ci sarà più.

Diranno a sé stessi: «È talmente facile vivere da questo lato, perché non abbiamo provato a trasformare il luogo dove eravamo? Perché abbiamo avuto paura? Perché siamo stati così esitanti?»

Una Voce, vibrante d'Amore, risponderà loro: «IO vi attendevo su questa riva, IO SONO venuto come vi avevo promesso. IO SONO arrivato per apportare la Pace, per acquietare i tormenti dell'Anima, per emanare Luce e Amore, e SONO felice di vedere che Mi avete raggiunto.»



Greg Olsen

Ciascuno di voi, all'interno di sé stesso, deve oltrepassare questo ponte. Allora sbrigatevi, perché EGLI vi aspetta sull'altro lato. Anche se talvolta esitate, o cadete, anche se talvolta tremate per quello che potreste scoprire al di là del Passaggio, sbrigatevi, perché LUI vi attende.

Non rimanete sulla sponda oscura, portatevi verso quella luminosa e recidete definitivamente il «ponte» tra l'oscurità che è ancora in voi e la Luce che ne prenderà il posto in modo conclusivo.

Noi sappiamo che una gran parte dell'Umanità avrà il coraggio, il desiderio e la volontà di fare questo passo e sappiamo pure che anche noi avremo l'immensa gioia di accogliervi sull'altra riva.

In quel luogo, tutto vi sarà permesso, tutto sarà aperto alla vostra consapevolezza. Sappiamo inoltre che non abuserete di nulla, poiché tutto vi sarà donato e comprenderete ogni cosa, capirete che la Vita è infinita, saprete che DIO è presente ovunque e che EGLI risiede anche nell'incommensurabilità di voi stessi.

Lo realizzate intellettualmente, ma non l'avete ancora compenetrato. E poco a poco il transito su questo ponte ve lo farà assimilare al fine d'essere totalmente pronti allorché arriverete sull'altro lato.

Abbiate coraggio, fiducia e fede! Il tempo si approssima, ed è necessario che ciascuno si prepari all'Evento che sta per compiersi tanto in voi quanto all'esterno di voi.

Restate in ascolto e rispettatevi! Qualunque cosa possiate fare, anche se a volte inciampate, anche se talvolta avete l'impressione di non avanzare, potete essere certi che progredite.

L'Umanità si evolve in modo straordinario nonostante i freni che sono stati messi a questo mutamento. L'Oscurità termina il suo ciclo, e presto sarete liberi dalla sua impronta nefasta.

Non dimenticate questo «ponte» ed inoltratevi in esso con audacia, certezza e fede. Sappiate che all'altra sponda noi vi attendiamo per prendervi le mani, donarvi tutto ciò di cui avete bisogno e rassicurarvi.




L'argomento che abbiamo trattato si riferisce a molteplici livelli di coscienza. Il simbolo del ponte nasconde molti significati e rappresenta la trasformazione di ciò che siete e quello che diventerete; sta a voi scoprirne tutte le altre chiavi!"

Traduzione libera:  Sebirblu.blogspot.it


lunedì 21 luglio 2025

Pure Mgr. Viganò allerta tutti su Prevost prosecutore

 


Sebirblu, 20 luglio 2025

Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sulla linea continuativa del neo pseudo-papa Leone XIV sulla scia del suo mentore Bergoglio, non deve far altro che seguire i suoi movimenti, le sue discutibili nomine in posti-chiave di vescovi modernisti e riflettere sui temi da lui trattati, in piena assonanza con quelli del suo predecessore. (Cfr. QUI e QUI).

Meglio di me sicuramente ne parlano sia Martino Mora, di cui riporto il breve ed incisivo scritto rivolto al vaticanista Valli, QUI, sia mons. Carlo Maria Viganò, del quale è nota la schiettezza nel denunciare la verità sui fatti della Chiesa, ormai venduta al demonio; ved. QUI e QUI, come sul bailamme del Mondo il cui solo obbiettivo, da parte dell'«Élite» dominante, è di "disfarsi" al più presto delle "bocche inutili" e del "puzzo" degli esseri umani.



"Messa per la Cura del Creato" a Castel Gandolfo; ved. QUI

«Caro Aldo Maria,

durante la prima Messa green della storia, a Castel Gandolfo, un Leone XIV vestito di verde (altrimenti che green sarebbe?) ha affermato la necessità della "conversione".

A Cristo? No all'ambientalismo: 

"Dobbiamo pregare per la conversione di tante persone – ha affermato Prevost – dentro e fuori della Chiesa, che ancora non riconoscono l'urgenza di curare la casa comune. Tanti disastri naturali che ancora vediamo nel mondo, quasi tutti i giorni in tanti luoghi, in tanti Paesi, sono in parte causati anche dagli eccessi dell'essere umano, col suo stile di vita. Perciò dobbiamo chiederci se noi stessi stiamo vivendo o no quella conversione: quanto ce n'è bisogno!".

Caspita. Quindi si può essere dentro la Chiesa e non essere "convertiti" al green. Mentre quelli fuori debbono convertirsi... anche loro al green.

Come Bergoglio, né più né meno. Come Greta Thunberg.

Intendiamoci: che il consumismo, lo spreco, la bulimia di beni materiali indotti dal capitalismo siano anticristiani non ce ne corre. E se il Papa li denuncia fa benissimo. Un cattolico deve essere distaccato dai beni materiali e estraneo al consumo ipertrofico. Ma qui è ben diverso: si auspica una "conversione" che non è a Cristo, ma è all'ideologia ambientalista.

Tutta la malizia infatti sta nel termine "conversione", in una perversa imitatio (l'ennesima) della dottrina di sempre. Prevost parla di "legge naturale" e intende i "diritti umani" dell'ONU. Discute di "conversione" e si riferisce all'accettazione dell'ambientalismo. Un incubo.

Il cattolicesimo e il papato sono divenuti una parodia di sé stessi. Da sessant'anni, dal Concilio Vaticano II, sono un grottesco simulacro di ciò che dovrebbero essere. In una rincorsa sempre più folle e disperata alle ideologie dei potenti di turno. Ora c'è persino la Messa green, l'ennesima buffonata di una lunga serie.

La Chiesa da maestra si è fatta allieva. Non è il papa che insegna a Greta Thunberg, ma Greta Thunberg (e chi le sta dietro) che insegna al papa. Che si fa grottesco ripetitore. Tutto questo mi inquieta, mi mette i brividi.

Prevost è il Bergoglio dal volto umano. Cambiano i modi e lo stile, resta ahimè la sostanza: l'autodissoluzione della Chiesa.»


"L'Arca di Noè sul Monte Ararat" di Simon de Myle

La "conversione" green

Dichiarazione a proposito dell'endorsement vaticano
alla frode climatica dell'Agenda 2030


La teoria che attribuisce all'essere umano la responsabilità dei cambiamenti climatici derivanti dall'emissione di CO2 nell'atmosfera è sostenuta da una parte ampiamente minoritaria della comunità scientifica, peraltro in gravissimo e palese conflitto di interessi.

La sua sovraesposizione mediatica è data dalla sistematica censura di tutte le voci davvero indipendenti e autorevoli, e costituisce una totale falsificazione della realtà.

È sulla riduzione della CO2 che si basa l'intero castello di menzogne e frodi che dovrebbero legittimare la "transizione green". In realtà l'anidride carbonica è indispensabile alla sopravvivenza della vita sul Pianeta, e ridurla significa distruggere ogni forma vivente sulla Terra.

E quand'anche il riscaldamento globale fosse reale, esso non avrebbe alcun rapporto significativo con l'attività umana, essendo originato principalmente da quella solare.

Infine, le soluzioni proposte per porre rimedio all'aumento dell'anidride carbonica suonano risibili, poiché vengono adottate solo da una parte delle Nazioni, mentre Cina e India continuano a costruire centrali a carbone e ad usare l'energia derivante dai combustibili fossili. D'altra parte, gli impianti per la produzione di energia alternativa risultano molto più inquinanti di quelli tradizionali.

Questa teoria è entrata a far parte del programma dell'ONU denominato "Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile" e viene propagandata da organismi internazionali, sulla base della teoria neomalthusiana, che considera l'uomo il cancro del Pianeta e persegue lo sterminio di miliardi di persone. 

Per rendere credibile l'emergenza climatica, tali organismi finanziano associazioni, aziende, esperti e influencer per seminare il panico, in un'operazione di terrorismo mediatico. Parallelamente, impongono ai governi di censurare le voci dissenzienti, tacciandole di complottismo o di "negazionismo climatico", esattamente come pochi anni fa avvenne con la farsa psico-pandemica.




Al fine di ottenere la riduzione della popolazione mondiale, organizzazioni come le Nazioni Unite, il World Economic Forum, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, la Commissione Europea realizzano e finanziano con enormi risorse progetti concreti che portino all'impoverimento, alla malattia, alla sterilità e alla morte di miliardi di esseri umani.

Parallelamente garantiscono enormi profitti alle multinazionali che collaborano a questo piano infernale. Guerre, criminalità importata con l'immigrazione, pandemie, sterilizzazione di massa (tramite i vaccini ma anche per mezzo della teoria gender e l'ideologia LGBTQ+), aborti, mutazioni genetiche e tumori indotti con pseudo-sieri, avvelenamento dei cieli, delle acque e degli alimenti, inquinamento elettromagnetico: sono questi i cavalieri dell'apocalisse globalista del Great Reset.

Le denunce circostanziate e corroborate da prove incontrovertibili da parte di scienziati, filosofi, storici, intellettuali e politici nulla possono contro la macchina della propaganda mediatica, finanziata con i soldi dei contribuenti, ai quali nessuno dei governi coinvolti ha chiesto alcun parere. 

Non uno dei punti programmatici dell'Agenda 2030 costituisce il dissolvimento della presunta emergenza ambientale:  si tratta solo  di fittizie soluzioni  a falsi problemi, con l'obiettivo di decimare la popolazione, rendere schiavi i superstiti – anche con l'imposizione di misure liberticide e di controllo sociale – e accentrare il potere politico nelle mani dell'alta finanza usuraia.

Si tratta a tutti gli effetti di un colpo di stato globale, come ho più volte denunciato nei miei interventi sin dal 2020.




Questo quadro di diffusa corruzione dei governanti, degli scienziati e dei media finanziati da agenzie anche governative (come l'USAID e la Commissione Europea) non può però cancellare alcune scomode verità:

1) l'emergenza climatica è una frode, in quanto non è basata su dati oggettivi, e non è attribuibile all'azione umana (e ancor meno risolvibile solo da parte dei paesi occidentali mediante la deindustrializzazione forzata);

2) questa crisi, come quella pandemica, economica e bellica, costituisce un pretesto per l'imposizione di misure coercitive ad esclusivo danno dei cittadini, minacciati non solo nei loro beni ma anche nella loro salute e nella loro stessa esistenza;

3) ‒ gli artefici del green deal hanno come esplicito scopo della transizione ecologica l'eliminazione fisica di una gran parte della popolazione mondiale e l'instaurazione di una dittatura tecnocratica volta al controllo sociale e alla limitazione delle libertà fondamentali;

4) ‒ per dare corpo alla frode green, le organizzazioni coinvolte si avvalgono di tecniche di manipolazione dell'opinione pubblica e di ingegneria sociale, ricorrendo non solo alla falsificazione sistematica delle notizie tramite i media – ad esempio attribuendo le morti di questi giorni all'emergenza climatica – ma anche creando artificialmente eventi meteorologici disastrosi: 

(pensiamo alle distruzioni provocate a Maui nelle Hawaii, a Valencia in Spagna e più recentemente in Texas tramite l'impiego della geoingegneria e delle tecnologie dell'HAARP, High frequency Active Auroral Research Programme).


"Disaster" di George Grie

La Chiesa Cattolica sarebbe dovuta intervenire da tempo, non tanto per esprimersi su materie scientifiche che esulano dalla sua competenza magisteriale, ma piuttosto per denunciare l'uso pretestuoso e doloso di false emergenze allo scopo di indurre la popolazione ad accettare le misure criminali imposte dall'Agenda 2030 dove, tra i punti delle quali, figura anche il diritto all'aborto, definito "salute riproduttiva", l'estensione dell'eutanasia anche ai minori, ai malati, ai poveri e la promozione della ideologia gender e LGBTQ+.

Già in passato la Gerarchia bergogliana si era fatta promotrice dei famigerati sieri genici sperimentali prodotti con linee cellulari derivanti da feti abortiti, addirittura giungendo a rassicurare i fedeli circa la liceità morale del loro uso, con una "Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede".

Anche l'allora Mons. Robert Francis Prevost promosse l'uso delle mascherine, il distanziamento sociale e il rispetto di norme sanitarie assurde e dannose.

È a tutti ben nota la stretta collaborazione del Vaticano di Bergoglio con i massimi esponenti di BigPharma e i suoi finanziatori, e sappiamo quanto il suo endorsement sia stato determinante per la realizzazione di quella criminale operazione pseudo-sanitaria e della strage che ne è seguita.

L'esperienza pregressa e l'evidenza delle frodi allora commesse non hanno insegnato nulla a chi oggi promuove una falsificazione scientifica, non meno devastante e distruttiva, riguardante i "cambiamenti climatici". Eppure gli artefici di queste crisi sono gli stessi, uguali sono i principi cui si ispirano e gli scopi che si prefiggono.

Suscita dunque sgomento e scandalo vedere come, dopo anni di ossessione climatica di Jorge Mario Bergoglio anche il suo Successore continui a sostenere l'agenda globalista fornendo basi dottrinali ad un'ideologia apertamente anti-umana, anti-cristiana ed anti-cristica, abusando del prestigio e dell'autorevolezza della Chiesa Cattolica e del Papato per fornire una presunta legittimità e addirittura una positiva valenza morale ad un disegno criminale che meriterebbe la più aperta e severa condanna.

Suscita ancor più sgomento il silenzio o addirittura l'entusiastica approvazione di chi, soprattutto tra i "cattolici conservatori", si ostina contro ogni evidenza a voler vedere nel pontificato di Leone XIV una rottura rispetto a Jorge Bergoglio, mentre nella realtà esso sinora si è posto in evidente continuità con ciò che il Gesuita Argentino aveva iniziato.

Come ha giustamente osservato un commentatore di questi eventi, muta il venditore, ma non il prodotto, che rimane contraffatto.



Mons. Carlo Maria Viganò (classe 1941)

Non vi è alcuna necessità di una "conversione ecologica", soprattutto quando essa costituisce un palliativo sentimentale e chimerico ad una vera conversione dei cuori a Nostro Signore Gesù Cristo, unico Salvatore. 

Questa "conversione ecologica" si presta volutamente ad alimentare una visione materialista e orizzontale della Religione, del tutto aliena al Vangelo e al Magistero Cattolico. Ratificarla poi con un rito liturgico rende palese la complicità della Gerarchia Cattolica con i piani eversivi del Nuovo Ordine Mondiale, ai danni dei fedeli e dell'intera umanità.

È questo il mandato che Nostro Signore ha conferito all'Apostolo Pietro e ai suoi legittimi Successori? Possono il Papa e i Vescovi tacere la Verità salvifica e schierarsi apertamente con la menzogna mortale dei nemici di Cristo? 

E quale responsabilità grava su costoro, nei riguardi dei fedeli tratti in inganno dalla voce dei Pastori, dopo l'avvallo della psico-pandemia e dei falsi vaccini mRNA?

Di quanti decessi, di quanti effetti avversi, di quanti bambini morti in gravidanza, di quanti anziani e fragili uccisi, di quanti giovani falcidiati da infarti, tumori e malori improvvisi è responsabile la chiesa bergogliana, a causa della sua vile complicità?

La Messa per la custodia del creato (Missa votiva de Pachamama?) costituisce l'ennesima conferma di un inquietante asservimento della Gerarchia Cattolica – non scevro da conflitti di interesse come per il business dell'accoglienza ai clandestini – di cui essa dovrà rispondere anzitutto a Nostro Signore Gesù Cristo, che ha concesso a Pietro il potere delle Sante Chiavi non per sentenziare sul clima, peraltro seguendo una teoria scientificamente insostenibile, ma per custodire e trasmettere il Depositum Fidei, per pascere e proteggere il Gregge del Signore, oggi minacciato nell'anima e nel corpo da un'élite di pericolosi criminali psicopatici votati al male.»

                                                                                  + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

Viterbo, 14 Luglio 2025
S.cti Bonaventuræ Episcopi Confessoris et Ecclesiæ Doctoris.

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Per chi volesse ascoltare direttamente le parole espresse da mons. Carlo Maria Viganò e qui pubblicate, ne espongo il video relativo, sperando che non lo censurino... come al solito.




Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it