giovedì 18 luglio 2019

IGNORATO in Italia il DISCORSO MINACCIOSO di PUTIN




Sebirblu, 17 luglio 2019

Ho tradotto questo articolo soprattutto per coloro che si interessano di cosa avviene oggi in ambito politico sullo scacchiere internazionale.

È indubbio che a solo due passi dalla fatidica data del 20 luglio 2019 (ved. QUI) la tensione USA/IRAN diventa ogni giorno più preoccupante. Speriamo in bene!

Le notizie più cupe si sovrappongono l'una all'altra quasi in modo schizofrenico, ma l'inaspettato quanto inquietante discorso di Vladimir Putin del 7 giugno scorso a San Pietroburgo è stato perfettamente snobbato dai media italiani.

La risoluta "chiamata a raccolta" delle nazioni che non condividono il "disinvolto" ed aggressivo comportamento degli Stati Uniti non promette, purtroppo, nulla di buono.

Ecco quasi per intero la corposa relazione di quanto il Presidente ha dichiarato, tradotta dal russo in francese che, a mia volta, riporto in italiano.


Vladimir Putin, nato il 7 ottobre 1952, è laureato in giurisprudenza
  ed è, dal 2012, al suo 4° mandato presidenziale.

Putin ha annunciato la dottrina del confronto globale con gli Stati Uniti

Ciò che Putin ha detto resterà nella storia come il secondo discorso più importante tenuto dopo quello di Monaco del 2007 (ved. QUI; ndt).

Si possono trovare delle analogie a ciò che disse Churchill nel lontano 1946 a Fulton (Missouri), con la sola eccezione che il leader russo non è stato così appassionato e perentorio.

Egli ha acquisito da tempo la fama di un uomo il cui pugno di ferro porta sempre un guanto di velluto.

Il  confronto  tra  la Gran Bretagna e gli Stati Uniti  ha  fatto  continuamente  da  base  al corso politico della Russia, ma per l'élite post sovietica ciò che Putin ha dichiarato al secondo giorno del Forum Economico Internazionale di S. Pietroburgo è stata un'insolenza impensabile. È avvenuto il crollo di tutti i canoni e di tutti i punti di riferimento precedenti.

Per la prima volta al mondo, infatti, egli ha annunciato che la Russia non riconosce più il sistema di dominazione planetaria stabilito dagli USA. Di più, la sua Nazione lancia una sfida assoluta a tale ordinamento, unendosi alla Cina e al resto dei popoli, o più precisamente a quelle parti che non hanno perso la volontà di sfuggire al giogo americano e che sono in cerca di una forza a cui possono congiungersi.

C'è una differenza in questo: non riconoscere de facto ma de jure, e smettere anche di riconoscere de jure, per annunciare apertamente che ci sono ormai ufficialmente due blocchi nel mondo: quelli con gli Stati Uniti e quelli contro di loro. E la Russia è con coloro che sono contro gli Stati Uniti.

Questa scelta viene subita dall'attuale élite politica della Russia. Più precisamente, la sua avanguardia ne ha risentito: i suoi gruppi dirigenti, quelli che fanno parte della cerchia ristretta di Putin e che costruiscono il loro dominio sullo Stato, sul suo potere e la sua sovranità.


Il Parlamento russo

Tali gruppi capiscono d'essere contrastati da potenti forze aventi una concezione molto diversa dell'egemonia, da coloro che costruiscono la propria posizione sulla base dei circoli finanziari e politici della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, i cui figli studiano e vivono in quei luoghi, ed essi mantengono i loro affari nella giurisdizione anglosassone.

Queste forze esigono la subordinazione degli interessi nazionali della Russia e della sua classe politica a quelli della supremazia inglese e americana. Perché è di questa condizione che hanno bisogno, vedendo nella stessa le migliori chance di prosperità.

Ma vieppiù che la scissione dell'élite russa appare, accuratamente Vladimir Putin ne restringe il divario virulento:

È oltremodo difficile, infatti, essere arbitri in una tale situazione, legando insieme economia, propaganda, forze armate, servizi segreti, funzionari regionali e federali, imprese, sindacati, burocrazie e popolo. Ogni dipartimento difende il proprio campo.

Come è possibile in questo contesto esprimere il senso politico nascosto di ciascuna delle sue decisioni?

Dodici  anni  ha atteso Putin.  Dodici  anni  sono  trascorsi  dal  primo  avvertimento da lui dato a Monaco di Baviera, in cui sosteneva che l'Occidente era sull'orlo di un confronto pericoloso sovrastimando le proprie forze e non accogliendo, per tutto questo tempo, i suoi avvisi. Ed ora, come si dice, si è "arrivati al dunque".

Rigettando tutte le ambiguità, senza la minima allusione né giri di parole, Putin ha annunciato per la prima volta nella sua carriera politica l'intenzione della Russia di separare l'Europa dall'America, imperniando l'assetto del suo discorso sul conflitto di interessi inconciliabile tra il Vecchio Continente e il predominio anglosassone.

Egli, dopo aver sottolineato la contraddizione tra le mire economiche statunitensi e l'Europa, non soltanto le ha affrontate, ma si è concentrato su un particolare nodo nevralgico con tutta la forza della sua pressione: ci sono interessi vitali, infatti, dietro il conflitto per il nuovo gasdotto Nord Stream 2.


Il nuovo gasdotto Nord Stream 2 che passa sui fondali del mar Baltico è quasi ultimato. Ved. QUI e QUI

L'Unione Europea ha smesso di essere un vassallo degli Stati Uniti: ne è diventata una risorsa, senza la quale essi cesserebbero di esistere come egemoni o fors'anche come Nazione.

Il contrasto fra gli USA e l'Europa non consiste nel malinteso per una divergenza sui principi democratici, ma sulla contesa esistenziale tra predatore e vittima. La tregua all'«acqua di rose» è terminata per il leone anglosassone, il daino europeo non è più da corteggiare per la sua mitezza ma una preda che il cacciatore deve abbattere e divorare, se non vuole morire di fame.

E ciò significa che la morte minaccia prima di tutto l'Europa (abituata a ricevere sussistenza) sebbene abbia sempre obbedito alla volontà del padrone. Adesso tutte le "vitamine" elargite devono essere rimborsate.

La UE si trova nella situazione di una mucca che non ha mai creduto di venir nutrita per la mungitura e in seguito essere mangiata. Soltanto ora comincia a rendersene conto.  Putin lo ha detto alto e forte al mondo intero.

La giustificazione del leader russo per la campagna globale intrapresa contro gli Stati Uniti si basa sull'accusa che essi siano arrivati a distruggere il quadro comunitario giuridico esistente:

Sono passati a metodi di controllo diretto ed arrogante per mantenere il dominio, creando  una  realtà  fondamentalmente  nuova.  Il mondo  ha  già creato  il potenziale per le economie nazionali in crescita, e questi popoli sono pronti a difendersi in ogni modo possibile contro l'aggressività americana.

È interessante notare come Vladimir Putin, e non Xi Jinping, abbia citato l'esempio dell'aggressione americana contro la società cinese Huawei (ved. QUI e QUI, Trump sembra averci ripensato; ndt), mostrando così che, nel confronto, le posizioni sino-russe sono le stesse.

La crisi dell'economia mondiale è legata all'esaurimento dei mercati esistenti e alla ineluttabilità della loro ridistribuzione di potere. Il discorso del leader russo è un avvertimento mirato agli Stati Uniti sui limiti in cui attenersi. [...]




Putin ha dichiarato: «L'epoca in cui il sistema americano si imponeva a tutti è finita. I paesi in via di sviluppo hanno acquisito un notevole peso nell'economia mondiale e le condizioni ora stanno cambiando. E per la prima volta, non sono gli USA che l'hanno annunciato, ma altri l'hanno annunciato a loro. Non è solo uno schiaffo, è una gran pedata sul sedere, che lascia un'enorme impronta bianca sul sedile.»

Osservate la retorica di Vladimir Putin – egli ha apertamente chiamato gli Stati Uniti "raiders" = predatori [quando parla delle incursioni economiche a sorpresa – ndt]. Vale a dire briganti da strada, pirati, gangster.

Questo è un evento senza precedenti. E non è un'allegoria emozionale. È un tentativo diretto di delegittimare l'egemonia americana.

Un "raider" (ossia chi compie speculazioni in borsa, equivalente ad una scorreria; ndt) non è un competitore ordinario, è un vero criminale. E con un criminale si usa il linguaggio della forza, non quello degli interessi comuni. (Cfr. QUI; ndt).




Infatti Putin non si è accontentato di denunciare al mondo intero: «La dominazione americana è illegale e gli Stati Uniti, come tali, sono pronti ad oltrepassare le leggi della comunità civilizzata!»

Non si è limitato a dire: «Se questo continua, allora la guerra di tutti contro gli Stati Uniti è non solo legale, ma anche giusta, perché è una guerra di liberazione!»

Egli non ha soltanto dichiarato: «E la Russia e la Cina sono pronte a rispondere a questa guerra!»

Se fosse così, gli Stati Uniti non avrebbero troppo da inquietarsi. Putin ha fatto di peggio. È uscito ed ha annunciato pubblicamente: « "Il re è nudo!" Lo è per tutti gli europei come per i russi; si tratta di un grido familiare. "Il re è un impostore!" La storia sa cosa succede dopo.»

Egli ha lanciato un terribile insulto agli Stati Uniti esigendo condizioni di crescita giuste. Se le regole di gioco fossero davvero eque, essi perderebbero la loro leadership e diventerebbero una seconda Gran Bretagna ‒ un'antica supremazia in "pensione". E l'Europa, la Cina e la Russia comincerebbero a governare il mondo.

Il risultato finale sarebbe che, non soltanto gli USA perderebbero l'America latina, ma anche lo Stato del Texas che verrebbe restituito al Messico.

Gli statunitensi pagherebbero e si pentirebbero per sempre nei confronti di tutto il mondo, dagli indiani autoctoni agli ultimi giapponesi, perché Hiroshima e Nagasaki li rappresentano, e ben oltre.

Putin ha annunciato: «La Russia ha di che battere la dominazione americana. Si tratta dell'intelligenza artificiale, delle tecnologie genomiche per la medicina, delle fonti d'energia portatile e dei nuovi materiali.»

Egli ha particolarmente insistito sul fatto che i russi valutano con modestia l'abilità di divenire capifila mondiali nel campo dell'intelligenza artificiale e lo diverranno.

Non è in Russia la più potente scuola di programmazione americana, ma negli Stati Uniti, dove insegnano specialisti russi.

Non sono dunque gli USA che generano le migliori leve in tale settore, ma i russi. E a partire da ora, la Federazione Russa assume la direzione di tutte le sue potenzialità.

E quello che accade quando la Nazione intraprende qualcosa con tutte le sue forze, lo si è visto a Berlino nel '45, con la bandiera della vittoria innalzata sul pennone del Reichstag, con il primo satellite artificiale della Terra e il primo volo umano nello spazio.

Ma anche con l'apparizione improvvisa di missili ipersonici che richiederebbero ancora molti anni per essere concepiti dagli Stati Uniti, e allorché lo faranno la Russia avrà già nuove armi. Sottostimare le sue capacità è commettere l'errore più terribile. Napoleone, Hitler e Clinton confermerebbero.


Il nuovo missile ipersonico Tsirkon

Le élite della Russia possono ancora sbagliare ed ingannarsi, sperimentare delusioni e commettere errori, ma la parte fra loro che è capace di mantenere fermamente il potere e condurre il paese verso il futuro ha fatto una scelta. E questa scelta è stata annunciata pubblicamente.

Putin ha aspettato 12 anni prima di "darvi un taglio". Il tempo dell'esitazione e dell'attesa è finito. Egli "ha tagliato", e tutti hanno compreso che un accordo con gli USA non funzionerebbe, ma è possibile e necessario smettere di concedere.

La volontà di potere è la capacità di contestare. Vladimir Putin ha lanciato questa sfida in nome della classe dirigente russa che ha compreso la sua prospettiva storica. Tutte le difficoltà economiche e gli aspri conflitti politici con l'opposizione e la quinta colonna non sono più essenziali per il buon andamento dello Stato.

Xi Jinping, che ha parlato dopo il presidente, non solo ha confermato le sue parole, ma ha pure evidenziato chi è il (vero) leader atto a condurre il gioco contro gli USA: questi (ossia Putin) è anche colui che abbatterà la dominazione americana visto che, in russo, il termine "застрельщик" (conduttore del gioco, promotore o iniziatore) deriva dal verbo "застрелить", ossia "tirare".

Infatti Putin ha tirato ed ha abbattuto i pretesti e le mire americane. Certo, gli Stati Uniti sono sempre il paese più potente al mondo sul piano economico e militare; sono ancora capaci di causare parecchi danni a qualsivoglia cosa o persona sul pianeta, ma non sono più in grado di sottomettere quelli che cercano di piegare. Ognuna delle loro azioni non fa che rafforzare la loro opposizione. Si sono scontrati al limite della propria forza, come un uomo ubriaco che va a sbattere contro un muro. [...]

[Tra l'altro, la Russia e la Cina hanno da tempo iniziato a ridurre i loro scambi commerciali eliminando il dollaro (ved. QUI) e la nuova via della seta "Belt & Road Initiative (BRI)" prosegue senza soste (ved. QUI, e QUI l'ottimo articolo di Pieraccini per un completo quadro generale) ndt].


La nuova via della seta terrestre o marittima

La comprensione di tutti questi processi che da tempo vanno accelerandosi di più, sono alla base delle parole pronunciate da Putin dal palco del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo 2019. È stato l'evento centrale del convegno, che può concludersi con il motto: "Grazie a tutti, tutti sono liberi."

Il Presidente, perciò, ha annunciato il varo di un'iniziativa comune per un confronto con l'America, posizionando la Russia all'avanguardia del processo di trasformazione mondiale. Più  esattamente, al suo  epicentro,  poiché  senza  la  sua  presenza attuale, gli Stati Uniti avrebbero distrutto la Cina sul piano economico, militare e politico, da lunga data.

La chiave  del  Paese  asiatico  si  trova in Russia,  perché i suoi piani  si realizzeranno, al contrario di quelli degli Stati Uniti.

Diverrà allora chiaro che il mondo avrà raggiunto davvero la multipolarità. Non ci sarà più un unico "signore" con un gruppo di vassalli e di "barbari" alle frontiere, ma molti "signori" che dovranno poter negoziare e apprendere a vivere in quella realtà.

È stato esattamente questo il discorso di Putin, e coloro che non ne hanno compreso il senso hanno già perduto, anche se non lo sanno ancora.

Traduzione a cura di Sebirblu.blogspot.it


sabato 13 luglio 2019

Raggi Cosmici in aumento: Muterà ogni Tipo di Vita




La Fine del Grande Anno Cosmico

Possono provocare un'evoluzione spontanea i cambiamenti climatici estremi in tutto il nostro Sistema Solare?

Attualmente, le onde intergalattiche di energia fotonica sono in atto, e l'intero nostro Sistema Solare sta entrando in una nuova regione dell'Universo mentre la tempesta di raggi cosmici aumenterà rapidamente. (Cfr. anche QUI; ndr).

Il Grande Anno Cosmico di 26.000 anni sta per completarsi e si avvicina il momento critico per ogni forma di vita sulla Terra.

Man mano che l'Élite di potere avanza con determinazione verso il dominio globale utilizzando anche il controllo elettromagnetico sulla nostra specie, libererà con la propria arroganza forze elementari titaniche che, nel cosmo, metteranno ordine al caos che essa, tanto deliberatamente, ha creato. (Cfr. QUI e QUI; ndr).

Infatti, il nostro sistema planetario comincerà a portarsi verso il campo di plasma, ossia la regione equatoriale della Via Lattea.

Quando tale compagine si muove, si sposta prima salendo, poi scendendo, per poi risalire ancora. Vale a dire che, in ambito galattico, per 26.000 anni saliamo e per altrettanti scendiamo...

Stiamo appunto iniziando la nostra discesa per avviare questo lungo ciclo che ci porterà diritti verso la regione plasmatica che la NASA chiama "Nuvola di Oort". Questa, essendo costituita da un enorme campo elettrico, non muterà soltanto il nostro DNA, ma cambierà praticamente tutto quello che conosciamo.

Nel momento in cui attraverseremo questo spazio specifico, ci muoveremo in un contesto diverso, in un'armonica più dolce e delicata, nella quale l'Umanità inizierà a ricostituirsi in un ambiente sicuro, perché quella frequenza non ha nulla a che vedere con la guerra, bensì con la compassione.




Stiamo uscendo dal dominio forte quasi mascolino del nord della galassia, lasciando dietro di noi i conflitti, e coloro che per propria evoluzione o volontà non intendono abbandonare questa energia, il controllo, o la sete di dominio, uomini o donne che siano, non vi riusciranno e dovranno soccombere.

Sembra che questo processo di definizione cosmica sia sempre più evidente. Ed è per tale motivo che l'Élite dominante sta cercando disperatamente di ostacolare l'arrivo dell'Onda fotonica trasformatrice, generando caos e distruzione affinché non ci si possa affrancare dal suo potere.

Abbiamo la chiave per contrastare questa energia devastante, se basiamo però le nostre vite sulla serenità, la compassione, l'unione e l'affetto.

Quando abbiamo un'esperienza negativa o positiva, la cosa migliore da farsi è dedicare un istante a riflettere e capire perché tutto ciò avviene, e scopriremo che quella lezione ci era necessaria per crescere ed evolverci.

La gratitudine, che corrisponde alla potenza dell'Amore ‒ la più alta vibrazione esistente ‒ subentrerà a qualsiasi altra considerazione e comprenderemo il linguaggio del cuore.

Sarà esso infatti, spinto dalla riconoscenza, a farci operare con amore, aiutandoci a superare la depressione, l'ansietà, l'insonnia e molte altre malattie fisiche e mentali, e collegandoci ad altri Esseri umani attraverso le sue alte frequenze.

E come possiamo elevare la vibrazione energetica del nostro cuore?

Dei ricercatori hanno analizzato lo spettro del campo magnetico da esso prodotto e i risultati mostrano inequivocabilmente che un'informazione emozionale è codificata al suo interno.

Cosicché, cambiando le nostre emanazioni nel segno dell'Amore disinteressato, modifichiamo anche la struttura energetica irradiantesi dal cuore, che viene evidenziata dalla sua emissione magnetica.

Questa produce un effetto in coloro che stanno intorno a noi. Quando manifestiamo sentimenti di bontà, amore, gratitudine e comprensione, il nostro cardiaco batte trasmettendo un messaggio molto particolare.




Studi scientifici hanno mostrato che esso non è solo il centro più dinamico del corpo, ma è pure la parte più sensibile, atta a percepire anche delle premonizioni.

Se riuscissimo a creare un collegamento tra le nostre menti e il centro del cuore, potremmo accedere all'intuizione con maggiore frequenza.

Esso è un perfetto organo elettrico e la sua bioelettricità è da 40 a 60 volte più forte di quella emessa dal cervello che gli è secondo in potenza.

Questa forza elettrica passa attraverso ciascuna delle cellule dell'organismo e in un certo senso le unifica.

È sufficientemente vigorosa da essere percepita fuori dal corpo, nello spazio esterno, al di là dell'epidermide. Non ci stiamo riferendo all'aura adesso, né a nessun'altra energia sottile; si tratta di un'emissione elettromagnetica che è possibile misurare come le onde radio.

E ciò che risulta più sorprendente è che essa circonda l'intero organismo a 360 gradi, e può essere individuata con un magnetometro ad un metro di distanza.

Dei ricercatori della Clinica Menninger in Kansas hanno affermato che tale energia è stata rilevata dai 3 ai 3,5 metri intorno alla persona, tuttavia, al di là della distanza, quello che è davvero interessante è che tale forza può essere captata e misurata anche da una qualsiasi equipe medica sensibile e normale.

Un approfondimento interessante realizzato dall'Istituto Heart Math con l'apporto del ricercatore principale, il Dr. Rollin McCraty, è avvenuto sullo studio serio dell'intuizione, tramite il cuore.


Il Dr. Rollin McCraty

Quello che è stato appurato è che l'impulso elettromagnetico e le frequenze della radiazione cardiaca cambiano a seconda di come ci sentiamo. Come suddetto, la nostra condizione emotiva provoca dei cambiamenti nell'impronta energetica emessa.

Ad esempio, se siamo in balìa di un intenso stato d'animo negativo come l'ira o la frustrazione, viene a prodursi quello che gli studiosi chiamano "spettro incoerente", poiché numerosi tipi di onde lottano per emergere; la struttura appare molto brusca ed irregolare, come quella che si noterebbe se si guardasse il grafico di un sisma.

La bella notizia è che si nota un campo totalmente diverso quando le persone nutrono sentimenti positivi, emessi realmente dal cuore, sentimenti che sono stati da sempre, metaforicamente, associati ad esso.

Quando proviamo una stima vera e genuina, un affetto sincero o una profonda compassione, ciò che risulta è uno spettro regolare, perché in quel momento le frequenze lavorano insieme. Creano cioè quella che si chiama "sequenza armonica". Non c'è antagonismo fra loro, concordano perfettamente.

E tutte queste mutazioni avvengono per via del comportamento umano: le buone qualità che esprimiamo influenzano il nostro campo magnetico e permettono dei passi in avanti.

Ne vengono a beneficiare per primi i nostri corpi fisici, ma la inviamo anche all'esterno di noi, cosicché, in un certo senso, trasmettiamo agli altri le emozioni intime che il cuore ha generato.

Di tutti i centri energetici dell'organismo, il cardiaco genera il segnale più forte.

Le malattie di cuore sono la causa di decesso più ricorrente al mondo, ed essendo quest'organo la principale nostra fonte di emissione, dobbiamo nutrirlo e rispettarlo come se ci fosse vita in lui.

È possibile, specialmente con l'arrivo dell'Onda fotonica, che la stessa Scienza inizi a realizzare che il cardiaco non è soltanto una semplice macchina pompa-sangue, ma piuttosto il centro più poderoso del corpo, luogo in cui risiedono e si esprimono sia la nostra Coscienza che i valori umani e spirituali acquisiti.

Siete pronti dunque per l'ingresso nel nuovo Grande Anno Cosmico?


Mario Duguay

Dobbiamo allinearci con il nostro cuore e saremo connessi pure con la frequenza dell'intero Universo...

Revisione, adattamento e cura di Sebirblu.blogspot.it


lunedì 1 luglio 2019

Lo SFACELO FINALE ci spinge sull'ORLO dell'ABISSO


Il sogno dell'Innocenza sulla Nuova Terra...

Sebirblu, 1 luglio 2019

Il nostro pianeta è in fase terminale. Secondo un rapporto di 1500 pagine, del tutto sbalorditivo, da poco tempo pubblicato dall'ONU, siamo ormai sul punto di veder scomparire specie animali e vegetali ad un ritmo difficilmente immaginabile. (Cfr. QUI).

Tale rapporto è stato diretto dalla Piattaforma Intergovernativa scientifica e politica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici, basata su migliaia di studi diversi. Ogni varietà perduta avvicina l'umanità all'estinzione poiché, se non ci fossero più piante o animali su questo mondo, essa non potrebbe sopravvivere.

Dipendiamo totalmente dal nostro habitat naturale e l'ufficialità della notizia che circa un milione di specie stanno per estinguersi non promette nulla di buono. È sufficiente valutarne i punti relativi qui di seguito:

‒ Il 75% dell'ambiente terrestre e circa il 66% di quello marino sono stati sconvolti rovinosamente dagli interventi umani. (Senza contare la criminale irrorazione di sostanze velenose nei cieli che, attraverso le "scie chimiche", prosegue da anni nella più totale indifferenza; ndt).

‒ Più di un terzo della superficie globale e pressoché il 75% delle risorse d'acqua dolce vengono utilizzate per l'agricoltura e l'allevamento.

‒ I raccolti annuali, che raggiungono quasi 577 miliardi di dollari, sono minacciati dalla perdita di agenti impollinatori. Il tasso d'estinzione degli insetti, infatti, è otto volte più rapido di quello dei mammiferi, degli uccelli e dei rettili (che senza di loro morirebbero in breve tempo di fame; ndt).

(Come  non  pensare  all'arbitrio  delle  multinazionali  che  hanno  invaso  la  terra di pesticidi e di OGM per poi creare "api" artificiali destinate all'impollinazione, mentre quelle VERE stanno scomparendo per tale motivo? Ndt).

‒ Un numero enorme di persone ‒ tra i 100 e i 300 milioni ‒ è ormai esposto al pericolo in crescita di inondazioni e uragani, mai verificatisi in certe zone.

‒ Dal 1992 le zone urbane del mondo sono più che raddoppiate.

L'inquinamento dovuto a plastiche si è decuplicato dal 1980, insieme ai circa 300 o 400 milioni di tonnellate di metalli pesanti, solventi, fanghi tossici ed altri scarti industriali che vengono riversati nei sistemi idrici planetari.




L'aumento dei fenomeni meteo che devastano colture e campi con ondate improvvise ed intense di calore e di gelo sempre più estreme ed impreviste in varie parti del mondo, annuncia una crisi alimentare senza precedenti.

Quest'anno, ad esempio, anche in Italia abbiamo avuto seri problemi (cfr. QUI il rapporto della Coldiretti) dal Veneto all'Emilia Romagna, dalla Liguria alla Basilicata il mal tempo fuori stagione ha distrutto i raccolti di frutta e verdura, ma soprattutto di miele, impedendo alle api ancora rimaste di nutrirsi e produrre. (QUI, il fantastico loro mondo).

In Francia, terzo esportatore di mais al mondo, che in questi giorni sta bruciando per le altissime temperature, si sono avute enormi difficoltà tra aprile e maggio per seminare, a causa del freddo intenso e inconsueto.

L'Australia, al contrario, è stata costretta ad importare 60.000 tonnellate di grano dal Canada, pur essendone la maggiore nazione esportatrice, per la disastrosa quanto prolungata siccità subita dopo oltre 116 anni, per gli alti picchi di calore.

E come se non bastasse, è stata poi investita da alluvioni così violente da uccidere centinaia di migliaia di animali disseminati negli allevamenti di tutto il territorio.

Questi sono solo tre esempi di come l'uomo da oltre 70 anni, con i suoi "esperimenti" di geoingegneria climatica stia cinicamente distruggendo il pianeta e i suoi abitanti. (Ved. QUI).

L'ondata di calore che ha raggiunto l'Europa in questi giorni ha battuto ogni record da 72 anni a questa parte, mentre in Colorado e nel Montana la neve e il gelo hanno inaugurato il primo giorno d'estate.

Il 2019 ha registrato anche un'eccezionale emergenza d'acqua potabile in India, mettendo a rischio 100 milioni di persone con temperature dai 48 ai 50 gradi centigradi. Le riserve si sono esaurite costringendo ristoranti e hotel a chiudere. Molte città e villaggi sono stati abbandonati e parecchi sono stati i suicidi.




Così è avvenuto anche in Africa del Sud, dove la siccità è durata tre lunghi anni e Città del Capo qualche settimana dopo ha segnato il "giorno zero" in cui i rubinetti e le cisterne erano totalmente a secco.

E tutto ciò mentre i "padroni del mondo" intendono appropriarsi del prezioso liquido sfidando apertamente ciò che nel 2010 l'ONU diramò come norma universale: «L'acqua potabile è un diritto umano essenziale per il pieno godimento del diritto alla vita e degli altri diritti umani».

Questi "signori" stanno addirittura comprandosi tutta l'acqua del mondo! (Cfr. QUI, QUI e QUI "Wikileaks", dove la notizia è apparsa il 24 marzo 2009). Uno di loro poi, con un'impudenza senza limiti, ha bellamente dichiarato che "l'acqua non è un diritto pubblico".

È ciò che ha sostenuto nel 2012 Peter Brabeck, ex CEO ed ora presidente onorario della Nestlé, quando ha auspicato che essa dovrebbe entrare nei mercati ed essere valorizzata in borsa; ved. QUI e QUI, ottimo articolo che consiglio a tutti di leggere.

Osservando le date, metto in guardia chiunque dal farsi illusioni che ciò non rientri nelle mire criminose del Nuovo Ordine Mondiale, soprattutto dissimulato tra gli obiettivi dell'Agenda 2030!

L'acqua d'altra parte, chiamata anche "oro blu", è utilizzata in enormi quantità per estrarre biocarburanti dal suolo (fratturazione idraulica o fracking) e per l'agricoltura intensiva, in diverse parti del mondo.

Entrambi i sistemi sono discutibili perché mettono a rischio non solo l'habitat in cui viviamo, ma anche l'esistenza stessa dell'uomo:

‒ il primo, perché vengono utilizzati esplosivi e agenti chimici molto pericolosi che inquinano le falde acquifere e provocano terremoti; ved. QUI, una mia sorprendente comunicazione ricevuta in astrale, e QUI.

‒ il secondo, perché l'agricoltura intensiva impedisce alla terra di "respirare" attraverso la molteplicità degli apporti energetici e nutritivi di diversi tipi di piante o almeno con la rotazione delle specie che apporterebbe ad essa nuova forza, attirando in questo modo anche i preziosi insetti impollinatori e i lombrichi che la fertilizzano.




La terra,  dalla quale tutti dipendiamo,  è fortemente stressata dall'arbitrio antropico e reagisce ormai nei modi più imprevisti e violenti dando origine a doline (voragini improvvise; ved. QUI e QUI), terremoti devastanti e desertificazioni inaspettate.

E a proposito di sismi, in un articolo del 19 giugno, QUI, si dice che presso la famosa faglia di Sant'Andrea, in un'area che misura meno di un chilometro quadrato, vi sono stati 1000 movimenti tellurici in tre settimane! C'è di che essere inquieti, anche se i californiani sono avvezzi a frequenti terremoti in quella zona.

Non parliamo poi del numero dei tornado violentissimi che si sono abbattuti in continuazione negli Stati Uniti (ved. QUI) devastando fattorie, coltivazioni, industrie e mezzi: addirittura 500 solo nell'ultimo mese!

Anche i vulcani fanno sentire il loro "ruggito". Proprio oggi (ved. QUI) tre di essi sono esplosi gettando nella stratosfera grandi quantità di particelle di zolfo, polveri ed altri materiali eruttivi.

La potenza di queste eruzioni è stata rara, così come raro è il fatto che se ne siano verificate tre in una sola settimana:

‒ la prima, lo scorso 21 giugno, è stata quella del vulcano "Raikoke", sulle Isole Curili in Russia, dove le ceneri vulcaniche hanno raggiunto un'altezza di 13,1 chilometri.

‒ la seconda, avvenuta la sera del 25 giugno, riguarda il vulcano "Ulawun" in Papua Nuova Guinea, che ha generato una colonna di polveri alta 19,2 chilometri, la più intensa sulla terra dal 2015. (Categoria VEI-4; documentarsi QUI).

‒ la terza, infine, si è avuta il 27 giugno, con l'azione del vulcano "Manam", ancora in Papua Nuova Guinea, che ha eruttato ceneri fino a 15,2 chilometri.


L'eruzione del 25 giugno del vulcano Ulawun

I materiali piroclastici quando raggiungono altezze superiori ai 10 chilometri riescono a superare la tropopausa, raggiungendo la stratosfera.

Quelli più pesanti ricadono al suolo nelle vicinanze dell'eruzione grazie alla forza di gravità, mentre gli ossidi di zolfo, le polveri ed altro permangono sospesi alcuni anni nell'atmosfera superiore prima di ridiscendere in basso.

In questo modo ‒ se presenti in grandi quantitativi ‒ possono influenzare il clima globale per mezzo dei venti d'alta quota e riflettere la radiazione solare verso lo spazio dando luogo al raffreddamento del pianeta.

Come si vede, e potrei continuare a lungo, c'è una significativa accelerazione di eventi assolutamente estremi sulla Terra, ma anche nei cieli, visto che entro fine anno è previsto l'avvicinamento rischioso di un asteroide; ved. QUI.

Ma se tutto questo riguarda la natura e l'ineluttabilità del cambiamento che deve affrontare il pianeta, ciò non toglie che l'accelerazione costante la dà sicuramente l'uomo con i suoi capricci, le sue ambizioni e la sua arroganza che ora hanno superato ogni limite!

Addirittura gli esseri umani, ed è questa la causa primaria di tutte le loro disgrazie, hanno rigettato il Creatore, presumendo diabolicamente di averne preso il posto!

Si sentono invincibili e potenti, come i capi dell'America innanzitutto, che sotto il comando malefico del "governo ombra" (ma poi neanche tanto!) di stampo sionista-massonico sta portando l'umanità e l'ambiente che la ospita in un baratro senza fondo. (Cfr. QUI, QUI e QUI).

Nel contempo i popoli, specialmente occidentali, durante l'ultimo trentennio si sono allontanati completamente da Dio, confondendo il Principio Divino in sé, con la religione stessa della Chiesa temporale. (Cfr. QUI).




È in aumento esponenziale, su base planetaria, il numero di individui che dichiarano per iscritto di voler essere, con un termine brutto ed improprio, "sbattezzati", ossia rinunciatari della fede cattolica, apostati, visto che il Battesimo rimane effettivo per sempre.

In Italia fino al 2016 (ved. QUI), erano già 50.000 le richieste ufficiali per uscire formalmente dalla Chiesa Cattolica. Nel 2018, in Francia (ved. QUI), solo 2000 persone  risulterebbero  aver ripudiato la fede,  ma unicamente perché la maggior parte delle parrocchie ha rifiutato di fornire i dati. Negli Stati Uniti, il numero degli americani "senza religione" (ved, QUI) è aumentato del 266% in tre decenni.

Con questi resoconti, come si può pensare che gli esseri umani rimangano esenti dalle conseguenze di una così massiccia cecità spirituale? Se non realizzano entro sé stessi il naturale rapporto con il Divino (ved. QUI, QUI e QUI), come possono salvarsi dalla morsa diabolica che attanaglia il Mondo e la Chiesa con il Falso Profeta?

Ma  soprattutto  come pensano di sfuggire  alla  rivolta scatenata  dalla Natura  contro gli uomini e i loro comportamenti contrari alla Legge di Dio? I pensieri negativi incidono! I delitti incidono! Le continue azioni criminali incidono! (Cfr. QUI e QUI).

E tutto ciò contribuisce a mantenere una cappa densa e bituminosa che a sua volta, con le energie in scoordine, influenza gli elementi "aria, acqua, terra e fuoco" che reagiscono, tutto annientando e distruggendo. (Cfr. QUI, QUI e QUI).

Conclusione

Se vogliamo resistere "in piedi" dobbiamo cambiare le nostre abitudini, elevare i nostri pensieri, e non aspettare che ci possa essere una chiesa di mattoni per entrare in contatto con il Nostro Dio! (Cfr. QUI). Facciamolo... se vogliamo sopravvivere allo sfacelo dilagante prima che ci inghiotta l'abisso e il Sacrificio Sublime del Cristo sia stato inutile per noi!

Sebirblu.blogspot.it

Fonte dell'estratto iniziale sulle statistiche e tradotto: endoftheamericandream.com