lunedì 6 febbraio 2023

Esequie per l'elitario Meeting svizzero del 2023?

 


Sebirblu, 5 febbraio 2023

L'articolo che segue, da me tradotto, proviene da un sito che ha ricevuto l'ostracismo in Italia e che, a sua volta è stato riportato da altri domini esteri.

Ho ritenuto di dover pubblicare il suo contenuto, soprattutto in un momento in cui la "narrazione comune" viene imposta sui media e sulla rete, affinché ognuno possa valutare, liberamente, il suono di qualche altra "campana".



La globalizzazione è morta e Davos 2023 è stata la sua cerimonia funebre, 

riassumono gli accademici.

La riunione del Forum Economico Mondiale si è tenuta a Davos dal 16 al 20 gennaio 2023. Alcuni osservatori internazionali si sono uniti a Sputnik per esprimere in poche parole il messaggio principale dell'assemblea.

"Il forum di quest'anno ha presentato il nuovo stato del mondo: diviso, sinistro e pieno di risentimento", ha dichiarato Gal Luft, direttore dell'Istituto per l'analisi della sicurezza globale, con sede a Washington, a Sputnik.

"Davos è diventata lo spogliatoio dell'Occidente ed è più separata che mai dal resto. Non rappresenta più le vere preoccupazioni della maggior parte della popolazione mondiale.

L'ossessione per il cambiamento climatico, la giustizia sociale, il genere e altre forme di «risveglio» ne hanno fatto uno zimbello ed un bersaglio dispregiativo per la maggior parte del pianeta."

Il World Economic Forum (WEF), un'organizzazione internazionale non governativa e di lobbying, è stata fondata il 24 gennaio 1971 dall'economista e ingegnere tedesco Klaus Schwab. All'inizio l'ente si chiamava "European Management Forum"; poi gli fu cambiato il nome, con l'attuale, nel 1987.

Riunendo importanti dirigenti d'azienda, leader opinionisti e politici di primo piano, l'organo ha cercato di diventare una piattaforma planetaria per promuovere le idee della globalizzazione e risolvere i pressanti dilemmi economici e politici.

Tuttavia, alcuni commentatori occidentali hanno osservato che il simposio si è rapidamente trasformato in un club globalista elitario e tecnocratico con l'obbiettivo di dettare regole al resto del mondo. (Cfr. QUI e QUI; ndt).



"La mondializzazione era basata sul principio di un vasto accoglimento da parte delle istituzioni, di norme e regole complessive, nonché di un flusso ragionevolmente libero di beni, denaro e informazioni", ha affermato Luft.

"Ciascuno di tali propositi è stato compromesso nel corso di questi ultimi anni, dapprima con la caduta dell'intesa fra gli USA e la Cina e in seguito con lo scontro in Europa.

Di converso, abbiamo una biforcazione in due campi: l'Occidente collettivo con i membri onorari e l'insieme di tutti gli altri, e l'emergenza di nuovi ordinamenti, alleanze, strumenti finanziari, blocchi commerciali, unitamente alla compagine delle priorità".

"Non c'è ritorno al sistema del dopo-guerra, anzi, noi assistiamo ad un ripudio massivo di certi organismi e individui più prossimi al concetto di globalizzazione: i media, Davos, l'industria del divertimento ecc.

Le idee, l'etica e i «valori» occidentali sono rigettati da miliardi di persone che li considerano pericolosi e destabilizzanti", ha proseguito l'accademico americano.



Dr. Gal Luft - geopolitico

L'indipendenza dalla Russia non rientra nel "mondo ideale" di Davos

La necessità di "vincere" la Russia è diventata un leitmotiv del meeting svizzero, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz sostenente che per porre fine al conflitto in corso in Ucraina, l'operazione speciale russa «deve fallire».

Egli ha invitato ad incrementare l'aiuto militare all'Ucraina, ma non ha confermato che Berlino invierà i suoi carri armati da battaglia Leopard 2 a Kiev, che è quanto il regime ucraino, la Polonia, la Finlandia e il Regno Unito lo esortano a fare.

Da parte sua, il professore di Harvard Kenneth Rogoff, ex economista in capo del Fondo Monetario Internazionale (FMI), ha pungolato l'Occidente non soltanto ad inasprire le sanzioni anti-russe, ma a creare le condizioni di un «cambiamento di regime» all'interno della Russia stessa.



"Il Forum di Davos è un congresso di adepti del mondialismo" ‒ ha detto a Sputnik Konstantin Babkin, presidente dell'Associazione Rosagromash e co-presidente del Forum economico di Mosca (MEF) ‒ "Queste persone vorrebbero vedere un mondo unificato in cui le multinazionali governino, dominando anche le strutture ufficiali dello Stato.

Ciò che accade in Ucraina contraddice le loro idee su un mondo immaginario. Diverse multinazionali hanno dovuto lasciare la Russia. In tal modo, la Federazione è sfuggita al controllo di quelle società occidentali. E ciò è in contrasto con le concezioni vere allo stato presente delle cose."

Così, allorché i partecipanti di Davos hanno insistito sulla necessità di sostenere l'Ucraina e fare in modo che la Russia obbedisca alle regole stabilite dall'Occidente, è parso che molti paesi ne abbiano abbastanza di questa retorica bellicosa ‒ secondo Babkin.

La «biodiversità» nell'economia e la politica

 al posto dell'unificazione mondiale.

"L'Ordine Mondiale globalizzato, voluto retto e centrato sull'Occidente, affonda; altri paesi adottano uno statuto non allineato, mettendo in opera i loro scenari personali di sviluppo, concernenti le politiche finanziarie e fiscali, unitamente al commercio estero", dice sempre Babkin.

L'uomo d'affari russo sostiene che la reindustrializzazione e il rafforzamento delle economie nazionali potrebbero garantire la stabilità del mondo e la diversità dei sistemi.

"Sarebbe bene avere differenti modelli, differenti Stati, differenti popoli, differenti culture" ‒ ha dichiarato ‒ stabilendo dei paralleli con la biodiversità naturale. "[Ci sarà] un modello iraniano, un modello indiano, un modello cinese, un modello occidentale e un rifiuto del globalismo.

Penso che sia una buona cosa, e la Russia deve sviluppare la propria economia. Posso anche consigliare l'Iran, la Cina e altri grandi stati e associazioni statali (...) Penso che il mondo promosso da Davos sia talmente instabile..."



Dr. Konstantin Babkin - co-presidente Forum Economico di Mosca

Sorprendentemente, i principali paesi in via di sviluppo, tra cui Russia e Cina, "hanno evitato il Forum e ispirato altri a fare lo stesso", ha asserito Luft, definendo quei paesi "blocchi di resistenza".

"Negli anni a venire, con l'inevitabile uscita di scena di Klaus Schwab, il Forum perderà la sua rilevanza e diventerà solo un altro club svizzero esclusivo e costoso, con un biglietto d'ingresso da 250.000 dollari", ha aggiunto.

"È già diventato un simbolo di elitarismo e arroganza, rappresentando il giardino in contrapposizione alla giungla, per riprendere la terminologia di Josep Borrell, e una piattaforma per far avanzare le priorità occidentali".

Babkin ha fatto eco all'americano, affermando che, sebbene il forum di Davos sia suscettibile di continuare a riunire leader e politici occidentali, ha cessato di essere un trampolino verosimilmente internazionale e non diventerà mai ciò che certuni chiamano «il governo del mondo».

"La mondializzazione come la conosciamo è morta e Davos 2023 è stata la sua cerimonia funebre", ha concluso Luft.

Ekaterina Blinova

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[Da parte mia devo aggiungere che negli ultimi anni la città di Davos, come riporta un interessante pezzo apparso su Global Research, che pubblico, è diventata una cloaca di impurità dovuta alla prostituzione d'alto bordo. Il titolo dice tutto; ndt].



Il Forum Economico Mondiale di Davos ‒ 
La nuova Sodoma e Gomorra?

Il World Economic Forum (WEF) ha raggiunto un nuovo apice. Apparentemente è diventato un hub per la prostituzione d'alto livello e... a prezzo elevato, pardon, "Escort Services ", come mai prima. Questo viene ampiamente nascosto dai media internazionali. Le principali testate elvetiche, con poche eccezioni, restano mute. Perché?

Perché la nazione Svizzera ospita ancora questa  novella forma di Sodoma e Gomorra, chiamata educatamente il "Caos di Davos"? I suoi cittadini lo avvertono sempre più con veemenza nelle riunioni del WEF. Esso distrugge non solo la loro tranquillità, ma anche il piacere e gli affari degli sport invernali. I turisti ne stanno alla larga.

Non vogliono essere confrontati a 5000, o più, poliziotti e militari. "Per la sicurezza" naturalmente. Scorgere la canna di un fucile ad ogni angolo di strada non è gradevole.

Nel corso dei due o tre ultimi decenni ‒ dopo l'ascesa neoliberista sull'umanità ‒ qualsiasi  imposizione spiacevole  alla  gente è  di  fatto "per il suo stesso bene"... Ciò mette a tacere qualsiasi critico. E si ripete così di frequente che cominciamo a crederci.

Che il Forum Economico  sia stata  un'attrazione  per  le meretrici  d'alto livello, che ora, per confondersi meglio con i partecipanti regolari, appaiono in elegante tenuta d'affari, non è una novità. Ma il "Forum" 2023 ha raggiunto nuovi "record". (Ved. QUI; ndt).

Questa notizia relativa all'Escort High, oltre a tutti i temi sempre più distopici che accompagnano la sexomania dei magnati, potrebbe segnare la fase finale del WEF. Il mondo sarebbe così un luogo migliore senza di esso, e privo degli oligarchi e dei colossi finanziari come BlackRock ed altri, che sostengono e finanziano ampiamente il "Meeting" mondiale, invadendo Davos.

Per non parlare dei milioni di quattrini dei contribuenti svizzeri che il governo spende per sostenere le sue riunioni annuali e la protezione sia militare che poliziesca.

Quest'uomo, Klaus Schwab, un megalomane simile ad un fantasma venuto dallo spazio e parlante come un mostro che odia l'umanità, è così inviso in tutto il mondo... ma sembra che lui stesso non se ne renda conto.





La sua impopolarità è forse meglio espressa dal commento di un lettore al discorso tenuto da lui al recente incontro del G20/B20 a Bali (ved. QUI; ndt): "Vorrei che Klaus Schwab ottenga tutto ciò che le genti del pianeta gli augurano..." Non c'è altro da dire... È tutto racchiuso in queste poche parole.

Non sarebbe questo il momento di scomparire graziosamente e lasciare affondare il "Forum" svizzero senza rumore, dissolvendosi? Dopo 52 anni e 53 riunioni di Davos, sono stati fatti abbastanza danni. Se ne vada via!

Il Forum Economico Mondiale subirà la meritata fine di 

Sodoma e Gomorra, come la storia religiosa racconta?

Mentre l'élite globale finge di affrontare i maggiori problemi del mondo, compresa la diversità di genere, il summit internazionale favorisce il lenocinio incrementando la prostituzione!

I "servizi d'escort" sono in piena espansione a Davos, dove i titani politici e finanziari si sono riuniti anche quest'anno. [...]

Le critiche e persino il ridicolo dell'approccio dittatoriale e distopico del "Meeting" ai problemi del pianeta hanno raggiunto nel 2023 un nuovo parossismo. Sebbene le parole "democrazia" e "libertà" siano sempre in primo piano, vengono difficilmente applicate.

Sono semplicemente l'atto promozionale incessante per qualcosa che non lo è. E come già disse, quasi 80 anni fa Goebbels, Ministro della Propaganda di Hitler "Se una bugia è sovente ripetuta diventa vera"; questa falsa verità ha lavato il cervello a quasi tutti i cittadini occidentali.

Noi siamo gradualmente ridotti in schiavitù pur continuando a credere che viviamo in una democrazia.

Il "Forum" fa parte del flusso costante propagandistico ma è anche un dominatore tiranno, nella persona di Klaus Schwab e del suo massimo consigliere israeliano: "Voi, mangiatori inutili", Yuval Noah Harari.

La Svizzera vantandosi di "democrazia", se fosse seria, avrebbe già chiuso il WEF anni fa ed espulso Schwab, o addirittura lo avrebbe arrestato per crimini contro l'umanità.





Il presidente ucraino Zelensky e la sua consorte, invece, vi sono stati invitati per mendicare più soldi ed armi in modo da "sconfiggere" la Russia... E sì, NATO, per favore aiutaci e rendici un membro del tuo clan di guerra...

La coppia ha accusato la Russia e in particolare il presidente Putin con una menzogna dopo l'altra, dopo un'ennesima e miserevole bugia.

Altri crimini orrendi e vergognosi sono stati commessi dal regime di Zelensky, che ha massacrato il suo stesso popolo nell'area del Donbass e altrove, solo per incolpare i russi del bagno di sangue. I giornalisti sul posto che hanno visto la verità sono stati minacciati per stare zitti o altro. Diversi di loro sono "scomparsi". 

Democraticamente parlando, anche il presidente Putin avrebbe dovuto essere un ospite al Summit di Davos per esporre la sua verità. Non è stato invitato. Con la sua presenza, il "Forum" avrebbe potuto creare una piattaforma per la pace.

Il simposio, fedele alla sua dichiarazione d'intenti – "impegnato a migliorare lo stato del mondo"avrebbe potuto sponsorizzarne i negoziati.

Invece, Klaus Schwab e i suoi massimi esponenti politici intervenuti hanno facilitato la spedizione in Ucraina di più armi e più macchine per uccidere.

Così, questa governance distopica sostenuta da un'altrettanto distopica leadership USA/UE ‒ senza alcuna strategia per concludere la guerra, prosegue a dare al paese più corrotto d'Europa l'assistenza bellica incondizionata, l'invio infinito di cannoni, carri armati e missili, continuando ad incoraggiare Zelensky a combattere fino al termine, fino all'ultimo ucraino, per così dire. (Cfr. QUI, QUI, QUIQUI e QUI; ndt).

In tal modo, Schwab e tutti gli altri fornitori di armi UE/NATO/USA non diventano forse assassini per associazione? E non dovrebbero essere arrestati immediatamente e processati?



Nel lungo periodo, o forse a breve, il Forum Economico Mondiale potrebbe diventare un peso per la Svizzera... anzi lo è già... sia per essa che per il mondo. 

Per l'amor di Dio, impediamo al WEF (come da suo motto: "impegnato a migliorare lo stato del mondo") di "salvare il pianeta"!

[Presento QUI il link di un sito utilissimo per documentarsi sui tempi drammatici in corso, ma soprattutto per scaricare subito un filmato dai sottotitoli in italiano, che è bene condividere il più possibile; ndt]. 

Il caporedattore di "Weltwoche" (giornale svizzero), Roger Koeppel, riassume l'evento di Davos 2023 nel suo Daily Special, come deprimente, dando l'impressione che stiamo vivendo i tempi peggiori della nostra vita.

"L'umanità si sta muovendo rapidamente verso un'apocalisse climatica ‒ scrive ‒ in particolare ascoltando il burattino USA/WEF, il segretario generale delle Nazioni Unite, Guterres".

Come può costui aver dimenticato che da circa trent'anni ascoltiamo la medesima "narrazione": "Ci troviamo poco prima del collasso climatico finale" – e a distanza di trent'anni, il collasso non è ancora avvenuto...

Il modo in cui il WEF occidentale e il "circo della menzogna" evolvonoè fortemente possibile che l'apocalisse predetta da Guterres si manifesti in una forma biblica, riproducente il catastrofico evento di Sodoma e Gomorra...




Traduzione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonti: QUI e QUI


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