sabato 1 giugno 2024

La "Potenza d'Inganno", detta da S. Paolo, è in atto!



«...E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno

perché essi credano alla menzogna...»
(2Tess. 2,11)

Sebirblu, 1 giugno 2024

Terminato il mese mariano per eccellenza, comincia quello di giugno dedicato per tradizione al Sacro Cuore di Gesù. Non è un caso dunque, che proprio oggi io pubblichi questo articolo sulla strana mutazione di vedute che alcuni consacrati hanno acquisito nel corso di questo pseudo pontificato. 

La mirabile convergenza di questo periodo crea quasi un ponte protettivo tra il Cuore Immacolato di Maria e quello di suo Figlio, ed è ad entrambi che intendo volgere la mia preghiera, unitamente a molti lettori sensibili, affinché non solo i due noti personaggi di cui sto per parlare prendano coscienza della grande impostura nella quale sono caduti, ma sia aiutato pure l'intero corpo ecclesiale per impedire che sempre più anime smarriscano la Via maestra.

I due grandi pastori che hanno "perso la bussola" sono padre Raniero Cantalamessa, predicatore ufficiale della Casa Pontificia (ora fatto cardinale), e padre Livio Fanzaga, direttore della nota emittente "Radio Maria".

Costoro, fra tanti altri, sono per me i più conosciuti per le dotte e profonde catechesi che hanno attirato milioni di fedeli in tutto il mondo, infervorandoli e rinnovandone lo spirito.

Del primo, nel corso degli anni, avevo registrato molte video-cassette, trasmesse da lui in TV sullo Spirito Santo e i Suoi Doni, per poter meditare e riflettere sul magistrale contenuto insieme al mio gruppo. Del secondo, seguivamo con grande interesse gli ammaestramenti verbali e scritti attraverso i suoi numerosi libri, con particolare attenzione ai tempi ultimi (o escatologici) nei quali egli si mostrava davvero ferrato.

Poi, improvvisamente, dal 2013 sia l'uno che l'altro hanno cominciato a "straparlare", come se una sorta di misterioso incantesimo fosse loro piombato addosso... (cfr. QUI) tanto che padre Raniero, in un intervista fattagli da Monica Mondo, in Tv2000 nel gennaio 2017, quasi in chiusura, allorché la conduttrice gli pone la domanda sugli ultimi tre papi, dal minuto 23:47, egli risponde riferendosi a Bergoglio:

"e papa Francesco è un pastore... anzi, glielo dico chiaro e tondo... per me è Gesù!"




E non solo! A seguito di un articolo apparso QUI, ecco un'altra esplicita risposta resa dal frate cappuccino sin dal primo minuto a Lucia Ascione:




Riporto ora ciò che ha scritto nell'ottobre 2020 un certo "Mons. ICS" a Marco Tosatti QUI, e da questi reso pubblico:

"Cantalamessa cardinale? Spero che non accetti."

Caro Tosatti,

Padre Raniero Cantalamessa, 85 anni, è uno dei 13 Cardinali che verranno creati nel Concistoro del 28 novembre da Bergoglio.

Padre Cantalamessa è un frate francescano, cappuccino, fu professore di storia del cristianesimo alla Cattolica di Milano. Da ben 40 anni, cioè dal 1980, è predicatore della Casa Pontificia. Lo scelse Giovanni Paolo II, lo confermò, Benedetto XVI, lo "trasformò" Bergoglio.

Padre Cantalamessa è un esempio, sul quale riflettere, del come Bergoglio possa trasformare un sant'uomo e proprio ad un sant'uomo far emettere dichiarazioni sorprendenti.

Padre Cantalamessa scrisse una lode alla Madre di Dio, che definì "Maria, uno specchio per la Chiesa"; vergò nel '97 una sublime summa teologica di esaltazione dello Spirito Santo, commentando il Veni Creator.

Persona carismatica, affascinante, trainante.

Poi, nel 2015, con Bergoglio pontefice, nella terza predica di Avvento alla Curia Romana, auspicando un riavvicinamento tra cattolici e protestanti, spiegò che un ostacolo sarebbe rappresentato dalla nostra "sconsiderata" devozione alla Vergine.

Testualmente disse che occorreva prendere un'altra via:

"Tale via passa per un sincero riconoscimento da parte di noi cattolici del fatto che spesso, specialmente negli ultimi secoli, abbiamo contribuito a rendere Maria inaccettabile ai fratelli protestanti, onorandola in modo talvolta esagerato e sconsiderato e soprattutto non collocando tale devozione dentro un quadro biblico ben chiaro che ne facesse vedere il ruolo subordinato rispetto alla Parola di Dio, allo Spirito Santo e a Gesù stesso". (Cfr. QUI, al 2° comma).

Tutto questo, in totale coerenza con le considerazioni di Bergoglio sulla Madonna ("che non è nata santa, che era discepola, ecc.").

Conoscendo di persona Padre Raniero, leggendo quanto riportato rimasi sorpreso, poi indignato, quindi prevalse la tristezza.

Mai avrebbe detto questo con Giovanni Paolo II o Benedetto XVI, mai.

Anche perché sono certo  che pensa il contrario,  cioè che non si è onorata e ascoltata a sufficienza la Madonna. Leggendo che verrà nominato Cardinale, ho faticato non poco a mortificare i pensieri conseguenti su di lui.

Bergoglio ha saputo trasformare un santo? Questa è la domanda che mi sto ponendo. Inutile dire quanto invito a pregare per Padre Cantalamessa, a pregare anche perché rifiuti la nomina.»

mons ICS 



Per quanto riguarda padre Livio, contrariamente alla conoscenza pregressa che padre Raniero aveva con Jorge Mario Bergoglio quando questi era ancora in Argentina, egli deve aver avuto qualche perplessità agli inizi di questo finto papato, perché ricordo che si prese diversi giorni per meditare, sospendendo le trasmissioni su Radio Maria.

Qualcosa deve averlo turbato, tanto più che da giovane, quando conseguì il dottorato in Teologia, preparò la tesi su "La Gerusalemme celeste nell'Apocalisse". Quindi, non si può dire che fosse del tutto sprovveduto sui "segni dei tempi"!

Se una laicissima persona come la mia, assistita però dallo Spirito Santo, ha scoperto sin dal primo momento il diabolico imbroglio (fulmine sul cupolone all'atto della "Rinuncia" di Benedetto XVI ed altri "segni" inequivocabili, presentatisi il giorno della nuova elezione; ved. QUI), quanto più avrebbe dovuto accorgersene un sacerdote della levatura di padre Livio!

Come mai allora, pur avendo ravvisato il "Grande Inganno" all'interno della Chiesa, perpetrato dalla Massoneria ecclesiastica nell'intronizzarvi il Falso Profeta (ved. QUI), non si è mosso per prenderne le distanze?

Forse ha valutato che facendo qualche passo falso nell'aprire gli occhi agli ascoltatori avrebbe sancito la fine della sua radio? Può essere... tenendo conto anche del fatto che nell'ottobre 2015 l'intero staff internazionale della famosa emittente mariana è stata ricevuta ed onorata da Bergoglio, specialmente nella figura del suo direttore. (Ved. QUI).




Fatto sta, che da quel tempo padre Livio Fanzaga non è più lo stesso, adattando man mano le parole e le argomentazioni alla falsa chiesa modernista e "arrampicandosi sugli specchi" pur di compiacere lo pseudo papa.

Riporto in un filmato la "lettera aperta" di Elisa Fantini, una donna di Pianoro, nel bolognese che, persona timorata di Dio e discretamente attiva anche sui social, ha provato a scrivere privatamente al direttore di Radio Maria ma senza esito. Allora ha deciso di rendere pubblica la missiva stessa, leggendola (ved. QUI, il testo).




L'immagine della signora Elisa QUI è preceduta da questo commento del blogger Cosimo De Matteis:

«Basta, padre Livio, Basta!!!!!

Incredibile: dopo aver per tre anni consigliato pubblicamente il vaccino (e non aver mai detto neppure una parola sui morti e sugli effetti avversi) e non essersi mai, non dico scusato ma almeno ricreduto, ora torna a diffondere la paura: mascherine, vaccini... e povere persone che ascoltano.»

Evidenzio cosa diceva a tal proposito Bergoglio tre anni e mezzo fa:


Più recentemente, un coro unanime di voci si è levato a protesta dello sconcertante "voltafaccia" mostrato da padre Livio nei punti più critici della "narrazione comune", propalata anche da Bergoglio in simbiosi con il mondo, a cui egli s'è uniformato in cecità totale pur di assecondare il falso papa (sebbene legittimo per lui).

Ecco qualche commento di persone che seguivano con costanza "Radio Maria", da diversi anni, dopo le parole giustificative del suo direttore sulla "Benedizione alle coppie gay":

«Anonimo 23 dicembre 2023 alle ore 17:01

Che caduta di stile...

Padre Livio Fanzaga mette in guardia contro la dittatura del relativismo... e non si accorge che Francesco insegna il relativismo... eppure ha due lauree...

Non prendiamoci in giro caro padre Livio, se una coppia gay, oggi, chiede la benedizione significa che vogliono che la Chiesa benedica la loro unione carnale. Questo è il punto cardine, altro che accompagnamento. Livio cadi in pieno in questa impostura e fai cadere chi ti segue! Il tutto perché metti l'uomo davanti a Dio.»

«Anonimo 23 dicembre 2023 alle ore 22:19

Padre Livio ha mostrato un'altra faccia, non solo in riferimento a questa blasfemia. Anche per l'attuale guerra in Ucraina ha dimostrato un'acredine insopportabile per l'ortodossia e per Kirill, come se in campo ucraino fossero tutti agnellini.

Altro che ecumenismo: ecumenismo a scartamento alternato, per compiacere i poteri d'oltreoceano che hanno voluto la primavera cattolica, dopo quella araba, che ha combinato questo bel pasticcio.»

«Anonimo 25 dicembre 2023 alle ore 21:11

Giustissimo, Anonimo delle 22:19. Non ho più ascoltato Radio Maria da quando padre Livio si scagliò violentemente e non certo ecumenicamente contro Kirill, definendolo Satana.» (Commenti tratti da QUI: ndr).




A questa deprimente panoramica aggiungo uno scritto riportato dal prestigioso sito del  dr. Sabino Paciolla, il 24 maggio scorso:

Nulla sarà più come prima

«Egr. Dott. Paciolla,

ho sovente considerato  "Radio Maria"  come un validissimo strumento di sostegno alla preghiera personale. Ascoltandola in viaggio mi sono talvolta imbattuto in interessanti approfondimenti su temi legati al discernimento nonché alla spiritualità cristiana in generale.

Debbo tuttavia confessarle che da qualche tempo, alla cosiddetta "Lettura cristiana della cronaca e della storia" (così viene presentata), la mia mano in automatico si dirige verso il tasto "off", forse causa lo sfinimento maturato dopo aver ascoltato per 2 anni parole che paiono prese pari pari da un qualsiasi propagandista di Repubblica, Corriere e stretti affini, grondanti di sdegno e odio contro il cattivo per antonomasia: lo Zar, naturalmente!

Chissà dov'era detta Radio durante la guerra civile nel Donbass del 2014 che contò cinquemila vittime civili tuttavia ignorata dai media occidentali. (Ved. QUI, QUI e QUI; ndr).

Chissà per quale curioso strabismo del direttore di questa emittente il mondo pare iniziato il 24 febbraio 2022; nessun rapporto di causa-effetto, nessun antecedente: solo una personalissima ed arbitraria interpretazione dei messaggi mariani proposta come apodittica.


Piazza Maidan nel 2014: colpo di stato a Kiev, in Ucraina, fomentato dagli Stati Uniti. 

Che anche la S.S. Madre di Dio sia affetta dalla medesima avversione per la Russia? Vien quasi da pensarci.

Ma quel che sono comunque riuscito ad ascoltare alcuni giorni fa è assai curioso. Il sacerdote, citando un messaggio di cinque anni addietro, parla di un clima generale di moderato ottimismo che si sarebbe in seguito ribaltato con la crisi sanitaria la quale avrebbe palesato la nostra impossibilità a dominare ogni cosa. Aggiungendo poi che la S.S. Vergine Maria si sarebbe comunque focalizzata sulle dinamiche interiori parlando di odio e di guerra.

Ora alcune suggestioni mi tornano alla mente. A cominciare da quel sibillino "Nulla sarà più come prima" rilanciato a profusione dai media già da marzo 2020, per non parlare di quell'attacco che proprio Padre Livio subì per aver messo in relazione l'evento sanitario con progettualità demoniache, salvo poi rientrare nei ranghi e genuflettersi al "sacro siero" ed alla novella coccarda tricolore che il vergognoso nazi-pass ha riportato in auge.

Ma attenzione, proprio un passo della riflessione che sto citando afferma, in modo sommesso, che "non sappiamo se dietro vi sia un progetto umano, lo sa solo Dio". Ebbene, se non erro proprio Nostro Signore fece notare che "dai frutti si riconosce l'albero", perciò è quanto meno straniante che quell'accenno a progettualità precise sia apparso "en passant".

Cioè se in qualche maniera effettivamente la sensazione di un "moderato ottimismo" ha lasciato il posto ad una concreta sensazione di insicurezza e sfiducia, non è certo dovuto ad imprecisate fatalità!

È dovuto piuttosto all'evidenza, maturata con la definitiva caduta della maschera liberal-democratica, con cui si è palesato in modo decisivo che alcuni meccanismi apparentemente consolidati sono stati divelti.

Che stiamo al cospetto di un potere costituito che non risponde all'elettorato bensì a potentati che hanno in odio la libertà, la capacità di intrapresa, il popolo stesso.

Che siamo in questo modo soggiogati da ideologie violente che intendono ridurre la sovranità dei popoli e delle persone, la possibilità di spostarsi, di unirsi, di costruire, di riconoscersi in un'identità culturale. Ideologie che puntano ad azzerare quelle differenze che in apparenza valorizzano.




Tutto  questo  avviene  tramite una riprogrammazione mentale  che  fa  leva  su  paure di volta in volta sapientemente costruite e gestite: terrorismo, spread, covid, CO2, omofobia, femminicidio, "patriarcato"...

Si tratta allora, per chi scrive, di un problema di fiducia nelle classi dominanti. Non è un caso che la reale differenza tra gli schieramenti politici si sia di fatto assottigliata, e sarà opportuno rammentare a chi è solito parlare di complottismo che fu "nonno banchiere" (Mario Draghi; ndr) a rassicurare la platea riminese nell'estate di quattro anni fa che a dispetto delle imminenti elezioni la sua agenda avrebbe comunque avuto seguito.

Concludo con alcune implicazioni pratiche che la consapevolezza di questi fenomeni può generare.

Chi ha una certa età è vissuto con il mito del posto fisso e della pensione. Ebbene, che il diritto al lavoro possa essere revocato senza che i più abbiano di che lamentarsi lo abbiamo visto già, con persone diventate paradossalmente fanatiche delle proprie stesse limitazioni. Basta saperle vendere bene, e far credere allo sprovveduto che sta salvando il mondo.

Perché legarsi in qualche modo (ad es. comprando casa) ad un paese come il nostro che ha espresso una così feroce compressione dei diritti più basilari? Ci ricordiamo l'insensata violenza impiegata su innocui manifestanti a Trieste solo per dirne una?

Di questo passo cosa impedirà al sistema di ridurti la pensione se possiedi ancora un'automobile a benzina? O di congelarti il patrimonio (divenuto nel frattempo completamente digitale) se il tuo "credito sociale" non è ritenuto adeguato? Ah, scusate, lo abbiamo già visto nel Canada di Trudeau!

Non è bastata la precarizzazione selvaggia degli ultimi trent'anni nel mondo del lavoro: il sistema ora vuole la nostra sottomissione in toto ai suoi diktat.

Niente più privacy, proprietà privata, identità culturale-etnico-religiosa-sessuale, libera circolazione, libera impresa, sovranità politico – monetaria – fisica: perché ora si prendono i nostri corpi con abortismo, suicidio assistito, vaccinismo.

Ma c'è chi preferisce glissare, prendersela con lo Zar. Magari leggere i giornali più venduti, sebbene in calo (che qualche italiano inizi ad essere stufo di essere preso per i fondelli?).

Grazie per la sua attenzione.»

Claudio (Saronno).

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E le parole di don Minutella, nel video conclusivo (dal minuto 23:53 in poi), fanno eco perfettamente a quelle appena riportate:




Chiosa finale

Il 20 dicembre scorso, ossia neppure 6 mesi fa, una certa "Manuela da Torino" (ved. QUI il testo) esprimeva con termini accorati a padre Livio il suo disorientamento nell'apprendere che la Chiesa aveva ufficialmente sancito, con la dichiarazione "Fiducia Supplicans" del Dicastero per la Dottrina della Fede, retta dal neo cardinale argentino Tucho Fernandez, l'«apertura» alla benedizione delle coppie omosessuali sugli altari.

Per questo chiedeva al seguitissimo direttore di Radio Maria un chiarimento per fugare la confusione procuratale dalla notizia.

Ecco la risposta del sacerdote:

«Cara Manuela,

come ben spiega la presentazione del Documento che fa Vatican News il motivo per cui la Chiesa impartisce questa benedizione è perché questa coppia riceva un aiuto per intraprendere un cammino spirituale, che è per sua natura un cammino di conversione.

Non c'è affatto una approvazione da parte della Chiesa delle coppie omosessuali. Consiglio a tutti di leggere il Documento nel suo autentico significato e di cogliere l'intenzione pastorale della Chiesa che è quella di aiutare le anime ad uscire dalla palude del peccato.

Le auguro la pace del Natale. Ave Maria.»

Padre Livio

Il commento lo lascio a don Minutella che, sulla pagina Facebook di Radio Domina Nostra QUI, ha giustamente scritto:


Anche gli "eletti" saranno ingannati.
La triste sorte del tanto amato Padre Livio di Radio Maria,
la cui replica (alla domanda postagli) è quasi uno shock!


Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

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