venerdì 11 agosto 2023

Lisbona: il SANTISSIMO chiuso nelle CASSE alla GMG!

Inaccettabile! Nei contenitori grigi vi sono le Ostie consacrate!
Proprio come quelli che si usano per le mense scolastiche.
La giovane vestita di bianco, inorridita dall'affronto a Nostro Signore,
prega con gli amici, in riparazione. Poi, inascoltata, ha reso pubblico lo scandalo.
 

Sebirblu, 10 agosto 2023

Ho dato la precedenza assoluta a questa notizia perché al nostro Dio è dovuta! È qualcosa di talmente grave che non ho parole per trasmetterla in modo degno, perché l'abominio nel quale è caduta la gerarchia ecclesiastica, che dovrebbe guidare le folle, e in questo caso i giovani, è davvero scandaloso!

Per chi non lo sapesse, la GMG è la sigla che caratterizza la Giornata Mondiale della Gioventù, quest'anno tenutasi a Lisbona in Portogallo.

Ebbene, tra le stranezze emerse dal meeting che sembrava più un revival dei raduni hippy del 1960, piuttosto che le adunanze oceaniche e composte promosse da Giovanni Paolo II, si è visto l'inconcepibile, l'affronto più grande che nostro Signore poteva ricevere nella propria Casa, la Chiesa da LUI istituita e il SACRIFICIO SUO perpetuato nei secoli.

A cosa mi riferisco? Alla vigorosa denuncia correlata da fotografie che una giovane partecipante al convegno ha diffuso in rete e inoltrato, non so con quale esito, ai responsabili dell'organizzazione.

Ecco cos'ha scritto:

"A mio modesto parere, è una vergogna assoluta mettere l'Ostia in un contenitore così indegno per essere adorata. Inoltre, è un'incredibile vergogna che molti giovani non sapessero nemmeno che questo era il loro Gesù ‒ che è venuto, ha sofferto ed è morto per loro ‒ e che avrebbero dovuto inchinarsi ad adorare!"




Riprendo dal sito "Messainlatino" QUI, su cui consiglio di leggere l'articolo intero, la breve descrizione dei fatti resa dalla giovane stessa:

«La ragazza inginocchiata con il vestito bianco? Sono io. Ci sono così tante opinioni, teorie e accuse che circondano la Giornata Mondiale della Gioventù, ma ho voluto dare il mio contributo dato che ero lì e ho vissuto in prima persona questa circostanza che ora sta diventando virale.

Che cosa è successo?

Sabato sera, durante la Giornata Mondiale della Gioventù si son recitate le lodi e c'è stata l'adorazione, al Campo de Grace. Io e i miei amici stavamo tornando a piedi dopo aver assistito a questa cerimonia quando abbiamo notato alcune grandi scatole grigie poste su un tavolo.

C'erano forse due o tre persone che pregavano intorno ad esse e sinceramente ero confusa. Non sapevo cosa stessero pregando e nemmeno la mia amica lo sapeva.

Mi avvicinai ad una delle signore e lei disse: "Gesù. Gesù è lì dentro". (riferendosi alle scatole grigie)...

In quel momento mi sono infuriata: come osano offendere così Nostro Signore? Cosa pensano di fare: metterlo in una scatola con un rispetto quasi nullo... la gente ci passa davanti senza sapere che è Lui?

Mentre tornavamo al nostro campeggio, ero furiosa, ma dopo aver parlato con i miei amici abbiamo deciso che, invece di arrabbiarci senza scopo, avremmo fatto qualcosa.




Non avremmo protestato né postato sui nostri social questo oltraggio (anche se credo ci sia un tempo e un luogo per farlo). Non avremmo spettegolato con gli altri.

Avremmo preso i nostri rosari, saremmo tornati da Gesù e ne avremmo recitato uno in riparazione dei gravi peccati contro il Suo Sacro Cuore. Ed è quello che abbiamo fatto.

Il conteggio che il 70% dei cattolici non creda nemmeno alla Presenza Reale rende questo caso ancora più triste. Come possiamo noi ‒ i giovani ‒ credere che Gesù sia veramente qui se questo è il modo in cui viene presentato?

Amo la nostra fede cattolica, amo il nostro Magistero, ma voglio sentire qualche cosa, voglio sentire una loro dichiarazione: diteci, vescovi e sacerdoti di tutto il mondo, diteci:

"Perché Gesù è stato esposto in questo modo?"

Ho accordato ai vescovi, agli organizzatori della Giornata Mondiale della Gioventù e ad alcuni segretari vescovili più di un giorno per rispondere. Non ho ricevuto alcuna risposta in merito, così ho deciso di renderla più pubblica. Se avete sentito una spiegazione migliore di quello che è successo, fatemelo sapere!»

Savannah

A tal proposito, ecco il video esplicativo di don Alessandro Minutella andato in onda stamane per la serie "Santi e Caffè:



Riporto adesso, sulla scia di quanto or ora detto, due scritti esposti dal sito spagnolo "caminante wanderer" QUI, il primo in sintesi e il secondo leggermente abbreviato, sulla situazione drammatica in cui versa la Chiesa Cattolica, che non è più tale da un decennio ormai, e di cui pochi si accorgono.

Punto di non ritorno

«Il semplice fatto che la Chiesa permetta ed incoraggi una riunione con la "densità istituzionale" (di diversa natura partecipativa; ndt) in un sinodo, per discutere di questioni miranti a modificare direttamente la dottrina e la morale quali ci sono state trasmesse dagli apostoli e difese da tutti i padri e maestri, è un segno clamoroso che un quid molto profondo si è spezzato ed una gran parte della gerarchia ecclesiastica non ha più fede.

Per i suoi membri, oggi la Chiesa è un'organizzazione fra le tante, e tutto ciò che si è pensato e trasmesso nei secoli risulta essere solo un insieme di anacronistiche favole non più al passo con i tempi.

Le ultime nomine riguardanti Mons. Victor Fernández come prefetto al Dicastero per la Dottrina della Fede, i nuovi arcivescovi di Buenos Aires, Madrid e Bruxelles, e quelle dei futuri cardinali a settembre, sanciscono un'ulteriore svolta.

In maggioranza si tratta di persone aventi un'età non superiore ai sessant'anni e appartenenti alla peggior linea teologica, se il luogo dove si trovano può ancora essere considerato sacro. Ciò significa che hanno ancora due decenni davanti a loro per continuare a compiere il male dalle proprie posizioni elevate, minando la fede rimasta nella Chiesa dopo la dipartita di Bergoglio.

Ma esiste un problema molto più grave, ed è la mancanza di replica da parte di coloro che avrebbero dovuto reagire.

Escluse alcune voci, come quella del cardinal Müller, il vescovo Strickland e forse qualche altro (tra questi ci sono il valoroso don Minutella e i sacerdoti al suo fianco, che non si menzionano mai se non per vessarli e scomunicarli invalidamente; ndt), nessuno dei pastori aventi l'obbligo di proteggere il gregge, né dei presuli che hanno il compito di accompagnare e consigliare il papa, ha detto nulla sulla gravità di quanto ha fatto Bergoglio in questi dieci anni.

Quest'ultimo, già «frenato» da Benedetto XVI, che era il Katéchon (ossia ciò o colui che trattiene; ndt), una volta trapassato Ratzinger si è apertamente lanciato nella sua opera finale di consegna della Sposa di Cristo, la Chiesa (cfr. QUI Ap. 17-19; ndt), ai re della Terra.

Per avere un'idea del profondo disfacimento in cui è precipitata la Sacra Istituzione, invito i lettori, specialmente i più anziani, ad osservare la seguente brevissima clip di prelati in corteo, in occasione dell'insediamento a Buenos Aires del nuovo arcivescovo Garcìa Cuerva.




Quando un'emorragia grave sopravviene, provocando una gran perdita di sangue ad una persona, seppur assistita e trasfusa rapidamente, l'iter che regola l'emodinamica segnala che spesso è troppo tardi: il paziente muore inevitabilmente. Esiste un punto di non ritorno. Solo un miracolo può salvarlo.

Se la nostra fosse solo una speranza mondana aspettando che la Chiesa abbracci di nuovo la fede apostolica per ritrovare lo splendore di un tempo, questo scenario sarebbe cupo. Ma non è la nostra speranza, che invece corrisponde a quella dei primi cristiani che gridavano "Maranatha!" (Vieni Signore! Ndt).

Come profetizzato da Anna Katharina Emmerick QUI e QUI, abbiamo due chiese: la tradizionale e la conciliare, conforme ai gusti del mondo; una chiesa umanista, dove la maggior parte dei fedeli segue Bergoglio (il Falso Profeta; ndt) ciecamente, senza avere coscienza della sua deriva o, tutt'al più, come pensano i cattolici «dormienti», che si tratti solo di una "piccola crisi"... destinata a sparire col prossimo papa... » [...]



Samy Charnine

Ecco dunque l'altro brano postato da Wanderer in relazione ad un commento di un suo lettore:

Le due Chiese

Ma quale mistero che articoli come questo siano ancora scritti mentre il 95% dei fedeli non riflette nemmeno un secondo su questi problemi, sostanziali per noi. La mattina lavoro in un comunità cattolica e la sera leggo "The Wanderer".

Il corto circuito è assoluto: quale dei due mondi è il vero? Quello del mattino è rosa, pieno di speranza, estraneo ad ogni conflitto di fede o di curia. Raffigura una chiesa di gioia, di fraternità, dove lavoro circondato da persone generose e suore molto pie. Vi si respira virtù e pace. Che mistero mio Dio!

La situazione descritta è ben reale. Quelli tra noi che sono consapevoli del tracollo catastrofico della Chiesa del post-Concilio, accentuandosi sempre più sotto il governo di Francesco, sono pochi, anzi pochissimi.

Il commentatore ci attribuisce, con una generosità eccessiva, il 5% del numero totale dei cattolici. Penso che siamo assai meno. La grande maggioranza vive nel mondo rosa in cui tutto va più che bene e i nostri vescovi e il papa di Roma sanno ciò che è il meglio per la Chiesa.

E, come indica altresì il commento, la parte più estesa di questi fedeli è costituita da persone buone, devote a modo loro, credenti in Dio, praticano le virtù e sono motivate dai migliori auspici per i propri fratelli e per la Chiesa stessa.

Possiamo, a giusto titolo, sostenere che molti di tali aspetti positivi sono basati sulla emotività, quella ad esempio che li porterà ad accettare anche la benedizione all'altare delle coppie omosessuali («Sono così buone e si amano così tanto... poverine!»). Sono da biasimare? Ci sarebbe da discutere. [...]

Ma è la domanda soggiacente al commento a meritare una riflessione: Quale dei due mondi è il vero? Quello rosa o quello in ombra? Il 95% o il 5%?

Fortunatamente, i lettori del mio blog non sono inclini a credere ai fantasmi della democrazia e alla ragione automatica delle maggioranze, e sappiamo, perché ci è stato detto e insegnato, che ad un certo punto della storia coloro che manterranno la fede saranno molto pochi, in numero pressoché insignificante.

Il problema, però, non è il numero. Il problema è di sapere perché certuni fra noi vedono – e sono sicuri di ciò che vedono – quello che altri non scorgono affatto.


Mano Sotelo

Tuttavia, la domanda dovrebbe essere posta in un senso diverso, poiché noi abbiamo la certezza che proviene dall'evidenza lampante, indiscutibile.

Perché gli altri non si accorgono delle prove, dei fatti? È questo il grande mistero, come sottolinea il commentatore.

Qui non si parla di individuare qualcosa di nascosto o una verità ottenuta al termine di un ragionamento teologico complesso. No. Si tratta semplicemente di constatare l'evidenza, che è tautologica, in quanto proprio perché "e-vidente" (ex-videre = vedere fuori) salta agli occhi, non si può negarla. La si vede per forza.

Credo che i più non la vedono semplicemente perché non la vogliono vedere; vale a dire con un deciso atto di volontà positivo. È il caso del mondo conservatore e tradizionalista. Ho frequenti contatti con amici che appartengono all'Opus Dei, a tutti i livelli e a tutte le età, e mi è impossibile parlare loro della «crisi della Chiesa».

Questi argomenti non vengono affrontati, e quando li si mostra quasi all'improvviso allorché accadono, il pensiero più audace che si otterrà da costoro sarà: "Sono le miserie della Chiesa". Con ciò, riparano tutto, compresa la propria coscienza, e continuano a sorridere in questo mondo di amenità spirituali.

Un'altra parte, probabilmente la maggioranza, non si accorge di nulla perché non può, non ha la capacità di analizzare.

Sono coloro per cui la Chiesa è stata cambiata inavvertitamente, e per essi continuare ad essere cattolici è vivere in un mondo sempre rosato dove tutto si risolve con "prendi la mia mano fratello mio" e dove appare loro del tutto normale che la stessa Chiesa si adatti alle mutevoli mode ed esigenze del mondo.

Sono quelli che si sentono a proprio agio nelle messe trasformate in spettacoli di chitarre e tamburi nei quali l'Eucaristia è soltanto il pane comunitario condiviso nelle parrocchie, dove la catechesi ha cessato di insegnare le verità di fede per formare i bambini a diventare uomini e donne retti e rispettosi gli uni per gli altri. [...]

Esitante ed inquieto mentre scrivo queste linee, la verità è che il mistero indicato dal lettore non è poi così misterioso. Infatti, la cosa più logica è che "il cortocircuito è assoluto", perché "quale dei due mondi è quello reale?"

Entrambi lo sono. Il problema viene da noi che continuiamo a considerare i due àmbiti come un unicum che dovrebbe perlomeno sovrapporsi.




Due chiese si presentano a noi, con due liturgie, due teologie, due serie di simboli e due morali completamente diverse, e potremmo proseguire a delinearne le differenze abissali:

‒ l'una, la VERA, procedente dal CRISTO e dagli Apostoli, e l'altra, frutto del Concilio Vaticano II, simile alla prima soltanto nell'apparenza, ma definitivamente svuotata della sua sacralità per l'opera conclusiva del Falso Profeta argentino, precursore dell'Anticristo.

Sembrerebbe che ambo le chiese siano ormai nettamente delimitate: la prima, la più antica, la Chiesa delle promesse, rimasta solo con un pugno di fedeli risvegliati; la seconda, con lo pseudo-papa che le confonde entrambe: la "chiesa" dell'Annuncio, venduta al mondo.»

•••••••••

È indubbio che tra le due, dico io, quella assistita dallo Spirito Santo, può e potrà soltanto essere quella del Silenzio, con un Pontefice, vero vicario di Cristo (qualifica a cui Bergoglio ha rinunciato), e un Piccolo Resto, forte della sua autentica devozione alla Madre SS. e a suo Figlio Gesù, Redentore del genere umano. 

D'altronde, questa è la profezia lasciata al mondo da papa Ratzinger sul destino della Chiesa quando ancora era professore di Teologia, ved. QUI, e corrisponde in pieno all'Apocalisse di Giovanni riferentesi alla Donna vestita di sole (cap. 12) e al Figlio appena nato (il Piccolo Resto) rapito in cielo (cfr. QUI). 

Tornando però alla incredibile cecità che colpisce attualmente il cosiddetto «popolo di Dio», convinto di esserlo ancora restando ostinatamente nella Falsa Chiesa guidata da Bergoglio, rivediamo quello che scrisse San Paolo in 2Tessalonicesi 2, 3-12 (a cura di Fra' Cristoforo, QUI):

"Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione (l'Anticristo; ndr), colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.

Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché si presenti a suo tempo.

Infatti il mistero d'iniquità è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzoE allora comparirà l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e che annienterà con l'apparizione della Sua Venuta.

La comparsa di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della Verità per essere salvati.

Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla Verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati."



«Prima dovrà avvenire l'apostasia»:

Come  possiamo vedere  tale apostasia  oggi  è  presente  in modo forte  nella Chiesa. Sia a livello teologico (e quindi la negazione della Verità per dare ampio spazio al relativismo), sia a livello morale (Lgbt che impera nella neochiesa). La neochiesa si vuole sostituire alla Vera Chiesa [...]

«colui che si contrappone e si innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel Tempio di Dio, additando se stesso come Dio»

Questo aspetto è molto sottile e delicato, ma allo stesso tempo mi sembra al giorno d'oggi molto chiaro. Praticamente tutti i mass media incensano questo Pontificato, facendone praticamente un idolo [...]

«il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene».

Qui intervengo ancora io, in quanto la dipartita di Benedetto XVI, come detto sopra e in un mio specifico post QUI, spiega già ampiamente in quale punto della storia ci troviamo ORA, rispetto alle profezie degli "Ultimi Tempi".

«E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna».

Continuo chiarendo che Dio non manda mai qualcosa di negativo, ma permette, a causa dell'ostinazione superba dell'uomo ‒ come per il Faraone d'Egitto che negò a Mosè, fino all'ultimo minuto, la libertà di condurre gli israeliti fuori dalla schiavitù ‒ l'accecamento prodotto dal suo stesso orgoglio (privandolo quindi dello Spirito di Verità) affinché non distingua più il vero dal falso.

Ed è l'esatta condizione, come da articolo esposto, in cui versa la maggioranza dei cattolici, prona ed ossequiosa alle parole ingannevoli dell'Impostore.

Ecco un altro video di don Minutella, a coronamento di tutta la tragica situazione che la Chiesa vive oggi.



Conclusione

Quanto più i mezzi umani vengono meno, tanto più bisogna supporre che l'intervento soprannaturale sia prossimo. È innanzi tutto il processo di auto-demolizione che sta devastando l'Ovile di Cristo per opera dei falsi pastori, che paradossalmente lo fa presagire assai vicino.

Il mondo e la Chiesa, infatti, abbandonati a sé stessi, vivono un'epoca eccezionale, mai prima occorsa nella storia dell'uomo. Umanamente tutto sembra perduto.

Come si constata, però, scorrendo a volo radente le profezie di alcuni grandi santi, ogni cosa è già stata prevista, proprio per mettere in guardia in anticipo coloro che avrebbero vissuto il terribile passaggio a non lasciarsi abbattere dallo scoraggiamento e dalla mancanza di fiducia in Dio.

La spaventosità della prova è in fondo la certezza dell'assoluta vittoria, in seguito alla solenne promessa sancita da Maria SS. a Fatima:

"Infine il mio Cuore Immacolato trionferà."


Traduzione, relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte dei due brani: QUI e QUI 


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