Sebirblu, 3 aprile 2021
In questo terribile momento, in cui specialmente noi italiani siamo minacciati da una incostituzionale dittatura imposta dal governo, con tutte le sue tragiche implicazioni,
ritengo utile riproporre un vecchio post, affinché la Divina Voce dia nuovo slancio e speranza a chi è
convinto che nulla più sia recuperabile su questo pianeta.
"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" |
La frase soprastante che Ulisse rivolge ai compagni con i quali si imbarca, in quello che Dante nel XXVI canto dell'Inferno della Divina Commedia definisce il folle volo, è un capolavoro di eloquenza retorica tutta tesa a sminuire il senso del pericolo agli occhi dei suoi rematori.
Nell'immaginario dell'uomo moderno, la figura di Ulisse è il simbolo della ricerca del Sapere, di colui che instancabilmente cerca nuove vie e sposta in continuazione i diversi traguardi di quel suo inarrestabile e metaforico viaggio verso ciò
che ancora è sconosciuto.
Il canto 26° dell'Inferno è un vero
elogio all'alta «Importanza della Conoscenza». Attraverso le parole di
Ulisse si comprende che essa non ha limiti d'età. Lui e i suoi
compagni sono ormai vecchi, ma vale la pena di ripartire, SEMPRE!
Nel suo profondissimo anelito di sapere è
racchiuso il segreto della sua fama, ed è soprattutto uno sprone
affinché l'Umanità ne segua il cammino. Nella sua Odissea ha
conosciuto cose che gli altri umani (poco disposti ad intraprendere
un viaggio pieno di incognite verso la Conoscenza) non hanno saputo e
voluto assaporare.
Nemmeno gli affetti più grandi ed
intensi sono riusciti a trattenerlo, perché nel suo intimo il
poderoso desiderio, sospinto dall'esigenza evolutiva spirituale, era
troppo imperioso.
Questa aspirazione irresistibile
dell'Anima giunge quando il dolore ha già macerato l'individuo nel
percorso vitale e lo porta ineluttabilmente a voler soddisfare le
tipiche domande sostanziali: "Chi sono? Da dove vengo? Dove
vado? (Cfr. QUI).
Pietro Ubaldi (QUI) nel suo datato ma
attualissimo "Messaggio della Resurrezione" presenta molto bene, e non potrebbe essere diversamente perché di Fonte Divina, la
funzione fondamentale della sofferenza che plasma e forgia gli Esseri (QUI) riconducendoli efficacemente alla Dimora iniziale dalla quale sono
partiti.
"Venite ad Me, omnes qui laboratis
et onerati estis, et Ego reficiam vos".
"Venite a Me, voi tutti che siete
affaticati e stanchi, ed Io vi ristorerò".
Mt.
11,28
Messaggio della Resurrezione
«La Mia Voce giunge da oltre il tempo e
lo spazio; è Voce universale che parla a tutto il mondo e resta Vera
in ogni tempo. Perché la Verità non può mutare se guardata da una
nazione o da un'altra, da una razza o da un'altra; perché l'Anima
umana è ovunque la stessa, se guardata nella sua profondità.
IO vengo a voi, oggi, nella Pasqua,
soprattutto per illuminare e per confortare, poiché voi siete
immersi in un'ondata di dolore.
Voi la chiamate crisi e la giudicate
crisi economica; ma IO vi dico che essa è crisi universale, crisi di
tutti i vostri valori morali, di tutte le vostre grandezze; IO vi
dico che è crollo di tutto un mondo plurisecolare e che la crisi è
soprattutto nelle vostre Anime, crisi di fede, di orientamenti, di
speranze. Vertiginoso momento di grandi maturazioni.
IO vi porto speranza, orientamento,
pace. Porgo ad ognuno, oggi, la Parola della Verità e dell'Amore (QUI), la Parola che voi più non conoscete, per ricondurvi alle origini
millenarie della fede con l'intelletto nuovo della vostra scienza.
Nel giorno della Resurrezione, vi
ripeto tale Parola, perché voi comprendiate il dolore e superiate
gli angusti confini della vostra vita.
A ciascuno IO parlo con voce commossa,
nel silenzio sacro della propria Coscienza.
Tu, che leggi, appartati un momento
dall'inutile fragore del mondo ed ascolta...
La Mia Voce non ti giungerà attraverso
i sensi, ma da questa lettura la sentirai nel linguaggio della tua
personalità affiorare dentro di te.
La Mia Voce non giunge come tutte le
cose dall'esterno, ma sorgerà in te, per vie inusitate, come cosa
tua, dalla divina profondità che è in te e in cui IO sono.
L'Universo è infinito ed IO vengo da
lontano, attratto dal tuo dolore. Nessuna cosa mi attrae tanto come
il dolore, perché solo in esso l'uomo è grande e si purga e si
redime, avviandosi verso più alti destini. È triste colpirvi così,
ma solo soffrendo potete capire la realtà dell'esistenza. Esulta, perché
questo è lo sforzo della tua resurrezione.
Jon McNaughton |
A chi soffre IO dico: "Coraggio!
Tu sei un decaduto che nell'ombra riacquisti la perduta
grandezza".(Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).
Giusta reazione della Legge da voi
liberamente violata che impone il ritorno all'equilibrio, e il
dolore, come strumento di ascensione, vi indica la via smarrita, vi
impone di riaprire l'Anima chiusa dalle facili gioie che purtroppo vi
accecano, per abbracciare gioie più alte e vere; è forza che vi
impone di riflettere e di ritrovare in voi la Verità dimenticata. È
imposizione di nuovo progresso.
Abbraccia con gioia questo grande
lavoro che ti chiama a realizzazioni più vaste. Se non vi fosse il
dolore, chi vi forzerebbe ad evolvere verso forme di vita e di
felicità più complete? Non ribellarti, ma amalo. Esso non è la
vendetta di un Dio, ma è la fatica impostavi per la vostra conquista
individuale.
Non maledire, ma affrettati a pagare il
debito voluto dall'abuso di questa libertà che Dio ti dette perché
tu fossi cosciente. Benedici questa forza salutare che, superando le
barriere umane senza distinzione, varca tutte le soglie, penetra nel
segreto e colpisce, e comanda, e dispone, e da tutti sa farsi
comprendere.
Abbraccialo, amalo il dolore, ed esso
perderà la sua forza. Accetta la necessaria scuola di ascensioni. Se
ti rivolterai, la tua forza nulla potrà contro un nemico invisibile
e la violenza ricadrà su di te, più violenta di ritorno.
Coraggio! Ama, perdona e risorgi. Non
cercar negli altri la causa del tuo dolore ma in te stesso, e battiti
il petto. Ricordati che non è eterno, ma è solo una prova che dura
finché non è esaurita la causa che lo ha generato. (Cfr. QUI e QUI; ndr)
Il tuo dolore è pesato e non andrà
"mai" oltre le tue forze. Il mondo è creato per la gioia e
alla gioia tornerà. Dall'altra sponda altre forze ti vegliano e ti
tendono le braccia, più ansiose di te della tua felicità.
Ho parlato col cuore all'uomo di cuore.
Parlerò ora all'intelligenza.
Voi uomini siete liberi nelle vostre
azioni, ma non nelle loro conseguenze. Padroni di seminare gioia o
dolore sul vostro cammino, non padroni di alterare l'Ordine della
vita. Potete abusare, ma se abuserete il dolore reprimerà l'abuso.
Di ogni vostro male voi seminaste le cause.
Il più grande errore dei vostri tempi è di ignorare il fatto morale, orientamento intimo della personalità, che è il fondamento della vita sociale.
L'uomo di oggi si accosta al suo simile
per prendere non per beneficare. La vostra, che è civiltà
economica, si basa sul principio del "do ut des" ("ti
dò affinché tu mi dia") che è la psicologia dell'egoismo. È
la forza economica, quella che regge il mondo. La psicologia
collettiva non è che la somma organica di tali psicologie
individuali.
La ricchezza si accumula dove la forza
l'attrae, non dove il bisogno e superiori esigenze la richiedono. Non
è mezzo per una vita di giustizia e di bene ma strumento di potere e
fine a se stessa. La legge di equilibrio è continuamente violata ed impone reazioni. Voi non dominate la ricchezza per obbiettivi più
alti, ma la ricchezza domina voi.
Lavorate, ma lo scopo del vostro lavoro
non sia il vostro vantaggio isolato ed egoista ma quello di dare un
frutto nell'organismo sociale; allora solo si formerà quella
psicologia collettiva che è la sola base stabile della società
umana.
Beneficate, ma ricordate che il povero
non vuole tanto il superfluo delle vostre ricchezze, quanto che
scendiate fino a lui, che con lui dividiate il dolore e magari lo
prendiate voi al suo posto. Venerate il povero; egli è il ricco di
domani.
E compiangete il ricco; egli è il
povero di domani. Tutte le posizioni tendono ad invertirsi perché
l’equilibrio resti costante. La ricchezza tende verso la povertà e
la povertà verso la ricchezza. Guai a chi gode e beati coloro che
soffrono. Questa è la Legge!
Non vi fidate del mondo che riderà con
voi finché avete forza e benessere, ma credete in Me che vengo
quando soffrite per darvi aiuto e conforto. Oggi vedete che il dolore
esiste e che non basta scetticismo o umano potere per allontanarlo.
Questo è il radicale cambiamento che
deve avvenire nella società umana: che la vita cioè non sia un atto
di conquista, dove trionfa il più forte o il più scaltro, ma un
atto di bontà e di saggezza ove trionfi il più giusto.
Voi, scrutando con la vostra scienza,
troverete in fondo alle cose questa suprema Legge di equilibrio che
vi governa, e imparerete che il valore della vita non sta nel violare
quella Legge seminando per voi reazioni di dolore, ma nel seguirla
seminando effetti di bene; voi dovete imparare finalmente a capire
che il vincitore non è il più forte ‒ esso è un violatore ‒ ma
solo chi segue cosciente il corso delle leggi e si adegua senza
violenza alle forze positive della vita.
Le religioni hanno rivelato e non avete
creduto, la scienza dimostrerà e non vorrete vedere. Il momento è
maturo. Guai a voi se, in tale trionfo di civiltà materiale, vorrete
ancora restare al livello del bruto.
Il mondo è maturato. Ma è stanco di
tentativi e di esperimenti e dell'insolubile groviglio dei vostri
espedienti; è stanco di vivere del momento, di fronte ad un domani
pieno di incognite; ma vuole seriamente prevedere e risolvere i
grandi problemi dell'esistenza, vuole francamente guardare
all'avvenire anche se ciò richiede molto coraggio.
La Terra non ha bisogno di nuove
astuzie per le vecchie vie, ma della parola semplice e forte della
Verità. Il mondo la attende con bramosia, la attende il momento
storico.
La psicologia collettiva ha il
presentimento confuso di un grande mutamento di direzione; sente che
la mente umana, non più bambina, sta per prendere le redini della
vita del pianeta, che all'equilibrio istintivo e cieco delle leggi
biologiche l'uomo sta per sostituire un equilibrio cosciente e
voluto.
Cerca quindi la Luce perché la sua
potenza non naufraghi nel caos. Presto finirà la vostra psicologia
sperimentale e sarà sostituita dalla psicologia intuitiva che
porterà la vostra scienza immensamente più lontano.
Uomini nuovi divulgheranno la Verità,
non più martiri sanguinanti, non anacoreti come una volta, ma uomini
di concetto e di fede, che lanceranno il pensiero con i modernissimi
mezzi, uomini che daranno l'esempio in mezzo al turbine delle vostre
vite.
Spezzate la ferrea gabbia che il
passato vi ha fatto e in cui non v'è più spazio per voi; osate,
uscendo dai vecchi sentieri, ma non arrischiate pazzamente, dove non
c'è nulla da osare; ardite verso l'alto e non oserete mai troppo.
Dal gran mare delle forze latenti, che voi non vedete, una grande
ondata solleverà il mondo. (Cfr. QUI).
Ben Goossens |
Intanto abbiate fede. La vostra crisi, se è crisi profonda e dolorosa, partorirà l'Uomo Nuovo del terzo millennio. Per curarla, intanto, ricordate che essa è un male sostanziale, che non si cura, come cercate, correggendo la forma.
Per risolverla è necessario affrontare
il problema intrinsecamente, perché la sostanza è l'uomo, la sua
psicologia, la sua Anima, là dove risiede la motivazione delle sue
azioni, la sorgente prima degli eventi umani. Lì sta la chiave
dell'avvenire.
Il vostro ciclo più volte millenario
di civiltà sta per esaurirsi; voi lo state per riprendere ad un
livello più alto, dovete viverlo più profondamente, non solo
credendo, ma anche "vedendo".
Guai a voi se, assurti al dominio del
pianeta, non dominerete la macchina, la ricchezza, le vostre passioni
con uno spirito puro.
Siete liberi e potete anche
retrocedere. In questo periodo si decide del terzo millennio. O
vincere o morire: e la morte questa volta è la morte peggiore perché
è morte di Spirito.
A tutti IO dico: "Risorgete con la
Mia Resurrezione".»
Post Scriptum di Sebirblu
Il termine Pasqua vuol dire "Passaggio"
(cfr. anche QUI), perciò auguro a tutti voi, gentili Lettori, un
felice ed atteso cambio di paradigma dall'attuale fosco scenario
ad uno migliore, colmo di Luce e di Armonia, che già si intravvede
nel prossimo futuro.
Relazione, adattamento e cura di
Sebirblu.blogspot.it
Fonte: ilsoffioultrafanico.net
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