Sebirblu, 8 nov 2023
L'evolversi degli eventi sullo scenario
del mondo invita tutti a riflettere sull'intreccio ormai evidente tra
l'avanzata del Nuovo Ordine Mondiale e quello di un'Unica falsa
Religione che peserà non poco sul destino dei popoli. (Cfr. QUI, QUI e QUI).
Per poter meglio inquadrare ciò che
sta accadendo, penso sia necessario dapprima esporre ciò che
concerne l'evoluzione dell'Uomo ‒ che è non solo "Materia"
ma anche "Spirito" ‒ in una breve sintesi che possa
chiarire il nesso tra questi due termini e il rapporto spesso
inconsapevole che egli ha con la ragione stessa della vita.
L'Essere umano non si trova qui a
"caso", come non è una "coincidenza" che viva
proprio nel bel mezzo di questi tempi apocalittici.
Che continui perciò a non
interessarsene, preferendo guardare altrove là dove i sensi lo
attirano, o che voglia contestare quello che ancora non vede, non
toglie nulla alla sua evoluzione che scorre come fiume inarrestabile
nel buono e nel cattivo tempo.
Per cui, abbiano pazienza coloro che,
ad ogni piè sospinto, storcono il naso tutte le volte che si parla
di religione, perché presto dovranno ricredersi sull'importanza
massima del tenersi aggiornati visto che, loro malgrado, ne saranno
coinvolti.
Ecco, pertanto, la realtà ora in atto: la
Chiesa di Pietro, chiesa spirituale su base materiale, si avvia al
suo termine per essere sostituita dalla Chiesa di Giovanni (come ho
già spiegato QUI, QUI, QUI e QUI), ossia da una Chiesa spirituale su base
mistica.
Dopo venti secoli di cristianesimo,
preparazione necessaria e indispensabile allo strutturarsi dell'Uomo
nuovo, più Spirito che materia, e caratterizzato dall'amore in
espansione, egli deve pur nascere e nascerà.
Non esistono scelte: o il progresso
evolutivo in modalità esistenziali più ampie ed elevate, o la morte
spirituale per un tempo indeterminato perdentesi nella notte dei
tempi, per poi lentissimamente e faticosamente risalire.
"Dinamiche di elementi in movimento" di Marcello Ciampolini |
È dovere di tutti conoscere e custodire la Parola Cristica per poi divulgarla, affinché altri esseri possano a loro volta apprendere e, fatti convinti dalla forza dell'Amore, diffonderla.
Ma è necessario dapprima realizzarla
in noi, perché soltanto con l'esempio vissuto e sofferto si possono
potenziare le forze del Bene e controbilanciare quelle del Male,
dissolverle e raggiungere la pace e l'equilibrio di cui abbiamo
estremo bisogno.
La maturazione di questa super-umanità
sarà la più grande creazione biologica dell'evoluzione antropica,
rappresentante il passaggio ad una legge di vita superiore che va
dalla forza bruta alla giustizia, dalla violenza alla bontà,
dall'ignoranza alla coscienza, dall'egoismo distruttore all'Amore
costruttivo evangelico.
Tutto deve nascere da un seme... tutto
funziona per germi. È sufficiente guardarsi intorno. Ogni evento
nasce con l'apertura di una parabola: inizia, si espande fino al suo
vertice, poi si ripiega su sé stessa. E via di questo passo.
Come il seme fa il frutto e il frutto
fa il seme, così il pensiero fa l'azione e l'azione fa il pensiero.
Lo schiudersi del seme, quale si trova in natura, è il principio
universale dell'espansione e della contrazione dei cicli.
I primi anni di ogni singola esistenza
sintetizzano organicamente e psicologicamente tutte le vite passate.
Ad ogni nuova ripresa del percorso vitale l'essere si rigenera da
capo, per portare il proprio sviluppo ad un punto sempre più
progredito. (Cfr. QUI).
La vita umana non è altro che un
insieme di prove, di esami, di tentativi. Gli atti, le esperienze e
le personali reazioni al contesto fisico si fissano in automatismi
psichici, mutandosi in abitudini per poi diventare impulsi e idee
innate. Così la vita organica si logora, ma è costruzione di
coscienza. (Cfr. QUI e QUI).
Toccato il suo massimo sviluppo, il
corpo deperisce, invecchia e la spirale si chiude. L'apice
dell'esistenza psichica tarda a venire e compare spesso alla fine,
molto dopo la giovinezza del rigoglio fisico, ultimo delicato fiore
dell'anima.
Avviene un ripiegamento intimo della
coscienza, una riflessione atta ad assimilare il frutto delle
esperienze, una maturità di Spirito in un veicolo ormai decadente.
Andrey Shishkin |
Pochi ‒ i più evoluti ‒ vi
giungono presto; molti vi arrivano tardi, alcuni ‒ i neofiti alla
vita psichica ‒ non vi pervengono affatto.
Similmente, nel campo delle coscienze
collettive, ogni civiltà persegue, dopo una giovinezza
conquistatrice ed espansionista, un massimo di maturazione che non
può oltrepassare.
Quella fatalità che sembra incombere
sui popoli e che ad un dato momento dice: "Basta!", non è
che l'espressione della legge ciclica.
Così, a turni e a fasi alterne,
salendo e scendendo da vincitori o da vinti, tutti vivono la stessa
legge: individui, famiglie, classi sociali, popoli, umanità, fino a
questo tempo attuale in cui il genere umano sta acquisendo una
coscienza unitaria, preludio di una nuova civiltà.
Questa è l'evoluzione nel suo intimo
meccanismo, che riassume il più profondo significato dell'Universo.
Essa è arrivata ad un punto in cui necessita ormai salire,
nascere all'Amore, l'Amore raccomandato e prescritto dal Cristo,
all'incondizionato Amore del Vangelo.
In ogni tempo ci sono sempre state le
avanguardie ‒ a volte veri fari luminosi ‒ che hanno dato il via
a nuovi movimenti spirituali e hanno trascinato i pronti, quelli che
sono in attesa della parola nuova, come vi sono stati e vi saranno
sempre i ritardatari, coloro che non sanno procedere al passo e
ripetono le prove.
Attenzione, però! Perché un fatto
nuovo e non percepito dai tanti, si è inserito subdolamente,
strisciando come serpe in seno alla Chiesa Cattolica: il tradimento
di Giuda, come venti secoli fa, si ripete.
Giuda amava il Cristo e sulle prime Gli
credette. Ma non Lo aveva compreso e si aspettava da Lui la libertà
"umana" dall'oppressione straniera, insieme al trionfo e ai
vantaggi del vincitore.
(Egli era un rivoluzionario facente parte
degli "zeloti", che volevano liberare la Palestina dal
giogo romano anche a costo di usare le armi).
Gesù però si lasciò crocifiggere. Si
dichiarava Figlio di Dio e permise di essere insultato, calpestato,
ucciso come un malfattore! Aveva deluso in pieno il discepolo
ribelle; aveva tradito la sua attesa, i suoi sogni, le sue
speranze... e l'Iscariota, in un momento di maggiore sconforto, volle
punirLo e Lo tradì.
Egli aveva ingannato un puro, un
innocente, che nel suo inconscio più profondo ancora amava ed
ammirava, per cui sconvolto e disperato si impiccò.
Anche ora tanti cristiani, che pure
amano o hanno amato il Cristo, Lo tradiscono perché non Lo
comprendono. (Cfr. QUI).
Osservando il dolore del mondo,
guardando la gran massa di sfruttati ed oppressi, si credono
ingannati dalla Sua Parola e ‒ delusi ‒ Lo abbandonano. Così,
risvegliati dal fascino della rivolta, si illudono di potersi
sostituire a Dio e, mediante la forza e la violenza, pensano di
costruire un mondo di perfetta giustizia sociale e di benessere
planetario.
Persino la Chiesa voluta dal Cristo con
a capo Pietro, che avrebbe dovuto fare da guida e da baluardo a tutto
ciò nell'arco di duemila anni, adesso, sulla soglia del tempo nuovo,
lo tradisce proprio come Giuda, trascinando con sé nella caduta
rovinosa i tiepidi, gli opportunisti e gli sprovveduti presuntuosi
che non si accorgono dell'inganno perché, ancora impastoiati dal
mondo, non hanno occhi per discernere il Vero. (Cfr. QUI e QUI).
Ma così dev'essere! È scritto da
tempi immemorabili nelle Sacre Scritture, nel libro dell'Apocalisse,
come in numerosissimi altri testi profetici vecchi e nuovi che
asseriscono come il Corpo Mistico di Nostro Signore debba passare per
un ultimo Calvario, a Sua immagine, prima di poter risorgere più
splendente che mai!
"Il
Corpo Mistico" di Greg Olsen
|
Dice Gesù, tramite Maria Valtorta:
«La
Mia Voce parla da secoli ai Suoi ministri perché essi siano sempre
quello che voi ora siete: gli apostoli alla scuola di Cristo. La
veste è rimasta. Ma il Sacerdote è morto. In troppi di loro, nei
secoli, è accaduto ed accadrà questo:
Ombre
inutili e scure, non saranno una leva che alza, una corda che tira,
una fonte d'acqua dissetante, un grano che sfama, un cuore che
attrae, una luce nel buio, una voce annunciante ciò che il Maestro
dice.
Ma
saranno, per la povera umanità, un peso di scandalo e di
morte, dei parassiti, una putredine... Orrore! I Giuda più grandi
del futuro Io li avrò ancora e sempre nei Miei Sacerdoti!...
...In
Verità vi dico che sarà distrutta la Terra quando l'Abominio della
desolazione entrerà nel Sacerdozio, conducendo il genere umano all'Apostasia per abbracciare le dottrine dell'inferno.
Allora
sorgerà il figlio di Satana e i popoli gemeranno in un tremendo
spavento, pochi restando fedeli al Signore, e poi, fra convulsioni
d'orrore, verrà la fine dopo la vittoria di Dio e del suo "piccolo
resto", e l'ira Sua piomberà su tutti i maledetti.
Guai,
tre volte guai se per quei pochi rimasti non ci saranno ancora santi,
gli ultimi padiglioni del Tempio di Cristo! Guai, tre volte guai se,
a confortare gli ultimi cristiani, non ci saranno veri Sacerdoti come
per i primi...
...La
Mia Chiesa sarà scardinata dai suoi stessi Ministri! Ed Io la
sorreggo con l'aiuto delle vittime. E i preti, che avranno unicamente
la veste (ora nemmeno più; ndr) e non l'anima del Sacerdote,
accentuano il ribollire delle onde, agitate dal Serpente infernale,
contro la tua barca, o Pietro...
In
piedi! Sorgi! Trasmetti quest'ordine ai tuoi successori: "Mano
al timone, sferza sui naufraghi che hanno voluto naufragare e tentano
di far naufragare la barca di Dio". Colpisci, ma salva e
procedi. Sii severo, perché sui predoni giusto è il castigo....
...Un
raffreddarsi dei cuori, un sostituirsi di dottrine eretiche, di
dottrine e idee ancor più che eretiche, all'unica, vera Dottrina, un
preparare il terreno alla Bestia per il suo fugace regno di gelo, di
tenebre ed orrore... (Cfr. anche QUI).
...In
Verità vi dico pure che la sorte dei Miei veri discepoli sarà
simile alla mia: la sinagoga e i superbi li perseguiteranno come
hanno perseguitato Me. Ma sia Io che loro abbiamo la nostra
ricompensa, quella di fare la volontà del Padre e di servirLo sino
alla morte di croce, perché la Sua Gloria risplenda e la Sua
Conoscenza non perisca...»
(Estratti dal Vol. X, cap. 629 e 635 de
"Il Poema dell'Uomo Dio").
Ma non allarmiamoci... perché sappiamo che il martirio è seguito dalla Risurrezione gloriosa e, comunque, ancor prima che questo avvenga, interverrà Dio a prelevare i Suoi per portarli in salvo, come descritto dall'apostolo Paolo in 1 Corinti 15, 51-55:
«Ecco,
io vi annuncio un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo
trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono
dell'ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno
incorruttibili e noi saremo trasformati.
È
necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta
d'incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d'immortalità.
Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito
d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà
la parola della Scrittura:
La
morte è stata inghiottita per la vittoria. Dov'è,
o morte, la tua vittoria? Dov'è,
o morte, il tuo pungiglione?... ».
Come si vede siamo sulla soglia di un
Tempo Nuovo, dove non si tiene conto, però, dell'imminente ingresso
nella storia del mondo di Colui che detiene il potere dell'Universo e
che non permetterà che alcuno dei Suoi muoia, con gran sorpresa e
disappunto di quanti ancora si ostinano a credere che tutto rientri
nella norma di una civiltà che ha ucciso il suo Dio.
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