sabato 18 settembre 2021

Qualche precisazione sul Concetto d'Origine del NWO

 

Sebirblu, 16 settembre 2021

Qualche giorno fa QUI, ho esposto il recente video di mons. Carlo Maria Viganò perché ritengo che il suo contenuto possa esaustivamente rivelare la situazione planetaria che si presenta ai nostri occhi oggi.

Tra le sue incisive parole, tuttavia, riemerge l'annosa questione attribuita a M.me Blavatsky, Annie Besant, Alice Bailey ed altri, tra cui il colonnello Henry Steel Olcott cofondatore della Società Teosofica insieme ad Helena Petrovna, come perfidi e subdoli iniziatori del Nuovo Ordine Mondiale legati alla massoneria internazionale. (Cfr. alcuni cenni anche QUI).

In gran parte questo concetto distorto ha preso il via dal termine "Lucifer" (Portatore di Luce) con cui la Blavatsky chiamò la rivista mensile progettata, come affermato sul suo frontespizio, "per illuminare le cose misteriose celate dalle Tenebre".

Il video che segue, nei primi venti minuti, spiega bene, per mezzo di Matt Martini, come stanno realmente le cose, in risposta alle parole pronunciate da mons. Viganò. Per gli smartphone QUI.

Faccio notare che le ultime parole di Martini concernenti l'era di Giovanni apostolo dopo quella di Pietro, trovano un valido riscontro di chiarimento QUI e QUI.




Sin dal secolo scorso, questa profonda ostilità verso la sfera teosofica si è andata sempre più incrementando, specialmente in ambito cattolico, soprattutto per la pubblicazione provocatoria della Blavatsky del secondo volume di "Iside svelata" che, senza mezzi termini, ne critica il conservatorismo statico, i rigidi dogmi e la miopia di vedute nel Cristianesimo, come una religione "costretta" in limiti identitari per lei incomprensibili.

Questo, perché la sua visione cosmogonica e antropologica abbraccia la totalità di qualsiasi espressione divina studiandone fino in fondo le peculiarità e rispettandone le differenze, tanto che tutti i suoi sforzi si concentrarono nel trovare il comune denominatore in ciascuna di esse, cioè Dio e l'Amore che le regge. Ella asseriva che lo Spirito è Verità e nella Verità l'uomo è libero, fuori da essa egli è uno schiavo in balia degli eventi.

Non a caso l'emblema della società teosofica è: "Non esiste religione superiore alla Verità". Nel libro dedicato a lei, scritto da Paola Giovetti, il colonnello Olcott dice:

"Per me ella è una donna straordinaria, divenuta il canale di grandi insegnamenti, l'agente incaricato di un compito grandioso. Ed è appunto perché la conoscevo meglio di chiunque altro che mi pareva un grande mistero, maggiore di quanto sembrasse agli altri.

Era facile a chi la vedeva solo parlare come un oracolo, scrivere profondi aforismi, interpretare la saggezza nascosta nelle scritture antiche, considerarla come un angelo in terra e baciare il suolo dove passava: per loro lei non era un enigma. Ma per me, il suo collega e il suo amico più intimo, che ha condiviso con lei i dettagli più prosaici dell'esistenza di tutti i giorni, è rimasta un problema insolubile."

"M.me Blavatsky – leggiamo, inoltre – riteneva che la rigenerazione dell'umanità dovesse basarsi sullo sviluppo dell'altruismo. In questo, ella era in armonia con i più grandi pensatori non solo dei nostri giorni, ma di tutti i tempi; e in armonia – come sta risultando sempre più evidente – con le più forti tendenze spirituali del tempo. Basterebbe questo per indurre tutti coloro che rispettano la giustizia a tenere in sincera e seria considerazione i suoi ammaestramenti." (Tratto da QUI).



Eléna Petróvna von Hahn in Blavatsky (1831-1891)

E ancora, da un altro sito:

"Per i Mahatma (i Maestri che l'avevano seguita in India e in Tibet; ndr) essa era il migliore strumento disponibile per il lavoro che avevano in mente, vale a dire offrire al mondo intero una nuova rappresentazione dell'antica "Theosophia" «La saggezza accumulata nel gran corso delle Ere, provata e verificata da generazioni di profeti» riguardante il Divino, come base spirituale di altri grandi movimenti del passato quali il Neo-Platonismo, lo Gnosticismo e le scuole Misteriche del mondo classico.

L'essenza della Teosofia è l'armonizzazione degli statuti di Dio con l'umano, la regolazione delle sue aspirazioni e qualità spirituali, nonché il dominio delle proprie passioni interne.

Tra i suoi scopi, oltre a "Riordinare e diffondere lo scibile delle Leggi che governano l'Universo", le basi da perseguire in tale società erano tre:

1 – Formare un nucleo di fratellanza universale senza distinzioni di razza, credo, sesso e livello sociale.

2 – Incoraggiare lo studio comparato di religioni, filosofie e scienze.

3 – Investigare le leggi nascoste della Natura e i poteri latenti nell'Uomo.

Bisogna per altro riconoscere che chiunque nell'ultimo secolo abbia aperto la mente e il cuore alla riscoperta dell'antica Saggezza Iniziatica deve qualcosa all'enigmatica Madame Blavatsky.

E fra tanti non scettici che hanno conosciuto la così chiamata "Sfinge del XIX secolo" ci sono persone come Edison, Einstein, Gandhi, Kandinsky, Jung, Steiner, Mondrian, Flammarion, Maeterlink, Krishnamurti.

Ha inoltre influenzato il pensiero di Jack London, D. H. Lawrence, Gaugin, Klee, Mahler, Sibelius, Maria Montessori, Shuré e molti altri. (Tratto da QUI, dove si trova un ulteriore ampliamento sulla vita della Blavatski).





Dopo queste brevi citazioni, utili per aprire solo un minimo spiraglio sulla poderosa personalità di questa donna eccezionale, della quale si potrà approfondire la pur sempre sommaria conoscenza QUI, QUI e QUI, proseguo sulle mie considerazioni riguardanti il continuo ricadere di diverse persone (compreso mons. Carlo Maria Viganò) su un giudizio negativo dell'Opera avviata dalla Blavatsky e compagni, assimilandola alle origini dalle quali si sarebbe formata l'Oligarchia o "Deep State" che adesso governa il pianeta, e con cui lei non c'entra nulla.

Tutto questo deriva da pregiudizi inaccettabili dovuti ad una totale mancanza di Conoscenza Superiore che invece Spiriti evoluti come Pietro Ubaldi e Teilhard de Chardin, combattuti anch'essi dalla Chiesa di Roma, hanno ampiamente evidenziato nelle loro dotte e altissime esposizioni letterarie.

La differenza tra la concezione teosofica della Blavatsky, da cui poi si è staccato Rudolf Steiner con la sua Antroposofia, sta proprio nell'acquisita maturità animica di quest'ultimo nel "sentire" la Divinità del Cristo, mentre lei Lo considerava Uno dei tanti "Avatar", tutta proiettata nella sua sintesi cosmogenetica. 

Il travisamento del suo alto pensiero viene dal non sapere o non voler accettare il "Monismo" che regge l'intero Universo, per cui ogni cosa o individualità visibile e invisibile è collegata all'altra in un "Abbraccio Unico d'Amore" che si chiama Dio.

 


È stata proprio questa sconfinata visione dell'Unicità della Creazione in un continuo flusso e riflusso nell'immenso mare cosmico ad ostracizzarla, e a definirla addirittura "satanista" secondo alcune frange della "Chiesa che conta".

Ella ha subito la medesima amara sorte dei più grandi intuitivi della storia, che hanno percepito nella mente e nel cuore la sconfinata bellezza dei mondi e le profondità psichiche dell'uomo e sono stati respinti, calunniati ed invisi non solo dal consorzio umano, ma soprattutto dai porporati al vertice della Sacra Istituzione, responsabili delle anime: Galileo Galilei ne è un indimenticabile esempio!

Ma a proposito di "Grandi", assolutamente incompresi perché "troppo avanti" nel loro sguardo illuminato, riporto quello che dice Pietro Ubaldi nel suo "La Discesa degli Ideali" riferendosi a Teilhard de Chardin, padre gesuita, geologo, filosofo e paleontologo, respinto dal Vaticano (ma NON da Benedetto XVI):

«Quando nella vita incontriamo un individuo che ha le nostre stesse idee, i nostri sentimenti e che vediamo aver attraversato le nostre stesse vicende, ci sentiamo irresistibilmente attratti, con un senso di fraterna simpatia, verso di lui. Per questo parlo di Teilhard de Chardin.

I punti di contatto sono tre: 1) le teorie sostenute; 2) le sofferenze morali per la dolorosa  posizione di incomprensione e condanna  da parte delle autorità religiose; 3) la passione per il Cristo, razionalmente concepita come punto di convergenza dell'evoluzione vitale.

Osserviamo  questi  tre  punti  per comprendere  il pensiero  e  la nobile figura morale di questo scienziato filosofo credente, come il significato dell'Opera sua di fronte all'attuale rinnovamento del mondo. Tale esame potrà portarci, oltre al caso specifico, ad osservazioni di carattere ed interessi generalizzati.


Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955)

1) Le teorie sostenute

Nel Teilhard troviamo i seguenti concetti: trasformismo, evoluzionismo, struttura organica dell'universo e tendenza dell'essere a raggiungere uno stato sempre più armonico di unificazione.

L'essere umano è un elemento cosciente destinato vieppiù ad una sempre maggiore consapevolezza della necessità di fondersi ed integrarsi al Tutto e a Tutti, verso il punto conclusivo che è Dio. [...]

(Direi che questo pensiero è assimilabile totalmente a quello della Blavatsky; ndr).

2) Le sofferenze morali per la dolorosa posizione di incomprensione e condanna da parte delle autorità religiose.

Il Teilhard fu mandato a morire a New York in condizioni di vero e proprio esilio, dopo essere stato tanto amareggiato in vita per la continua crescente difficoltà di far conoscere i suoi scritti.

Aveva il problema di coscienza di uno scienziato che, avendo scoperto delle verità, cerca di proiettarle sul terreno religioso per illuminare i credenti onestamente desiderosi di conoscere al di là della fede per rimanere convinti. [...] (Cfr. QUI; ndr).

(Pure questo 2° punto è condivisibile con le calunnie e la ripulsa subiti da Madame Blavatsky; ndr).

3) La Passione per il Cristo, razionalmente concepito come punto di convergenza dell'evoluzione vitale.

Anche in Teilhard troviamo un ampliamento della concezione cristica. Ci appare così la visione di un Cristo universale, direi quasi super religioso, nel senso che sta sopra al settarismo separatista in cui tendono a dividersi le religioni.

Un Cristo che, piuttosto che isolarsi in una di esse in opposizione alle altre, tende ad unirle tutte, essendo concepito con la forma mentale dell'imparzialità scientifica in termini vastissimi rapportati alle leggi biologiche, come punto di convergenza ed ultima meta divina dell'evoluzione esistenziale.» [...]

(Questo è l'unico fattore in cui "difetta" la profondissima conoscenza della Blavatsky, integrata però, inconsapevolmente, dall'altrettanto ferma convinzione dell'Amore Divino che regge l'Universo e lo compenetra).



Gustave Doré

D'altronde il suo compito precipuo era quello di "legare" l'Occidente all'Oriente e far "ricordare" a quest'ultimo, come ha detto il Mahatma Gandhi, le origini dimenticate della tradizione e spiritualità non solo dell'India, ma di tutti i popoli orientali. (Cfr. QUI).

Ora, riunendo le tessere del puzzle utilizzate sin qui, appare uno scenario preciso che dovrebbe condurre a considerare positivamente il cammino dell'umanità nel suo "ritorno alla Patria Celeste", indicato da costoro malgrado la tribolazione in corso! Anzi, è esattamente per questo motivo che il capovolgimento è prossimo all'azione finale di Dio!

Invece, come sempre, il Maligno scimmiottando il Padre Eterno, istiga negativamente a scorgere nelle visioni di questi "Grandi" (e in particolare le esternazioni criptiche della Blavatsky che normalmente sono comprensibili solo a chi possiede la "chiave d'oro" dello Spirito) gli esordi malefici e nefasti del Nuovo Ordine Mondiale connesso al sionismo-massonico che vuole asservire e decimare il genere umano.

Ma tutti coloro che pensano questo, e mi riferisco principalmente a monsignor Carlo Maria Viganò che comunque stimo apprezzandone l'estremo coraggio, molto presto si avvedranno dell'errata valutazione, in quanto il NUOVO ORDINE MONDIALE SARÀ MESSIANICO E NON MASSONICO come ho già ben esposto QUI, riportando una relazione interessantissima del prof. J. De Parvulis.

Infatti, Nostro Signore disse e, ovviamente, non per essere frainteso:

«E ho altre pecore che non sono di quest'ovile;

anche queste Io devo condurre;
ascolteranno la Mia Voce e diventeranno
 un solo gregge e un solo pastore.»
(Gv. 10, 16).

Altro che "Religione Unica" e "Governo Unico" al servizio del Nemico di Dio! Egli a breve si affaccerà sul palcoscenico del mondo e il Cristo lo distruggerà con il Soffio della Sua bocca, annientandolo con l'apparizione della Sua maestosa Venuta. (2Tess. 2,8).

Relazione a cura di Sebirblu.blogspot.it


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