venerdì 5 maggio 2023

In onore di KAROL e di MARIA SS. che lo ha scelto!

 
"Totus Tuus" di Izabela Delekta Wicinska

Sebirblu, 4 maggio 2023

Questo mese di maggio appena iniziato, come tanti sanno, viene dedicato in modo specialissimo alla Vergine Madre. Anch'io, nel mio piccolo, vorrei volgere a Lei un pensiero ed un ringraziamento dal profondo del cuore per la vicinanza costante e materna che mostra a tutti i suoi figli sparsi per il globo.

La ragione principale di tale spinta viene dalla necessità di esporre qualche mia considerazione ad "alta voce", dal momento che fu Nostro Signore ad asserire:

"Quello che Io vi dico nel buio, voi ripetetelo alla luce del giorno; quello che ascoltate sottovoce, gridatelo dai tetti." (Mt. 10, 26-33)

Ebbene, è in atto una campagna diffamatoria senza precedenti nei confronti di un Santo, Giovanni Paolo II, padre e pontefice straordinario, che mira diabolicamente a minarne la memoria e ad infangarne il ricordo nei cuori di tutti coloro che nel mondo l'hanno amato ed apprezzato.

Già la scure delle calunnie era caduta più volte sul compianto Benedetto XVI, come rileva argutamente don Alessandro M. Minutella, di cui posterò il video più avanti, unendo i due personaggi e assimilandoli ai "testimoni" descritti in Apocalisse 11, 3-12.

Ma l'attacco post mortem, perpetrato ai danni di Wojtyla, senza dargli la possibilità di difendersi, e senza alcuna prova fra l'altro, è così vile e ignobile da far impallidire anche il più efferato dei suoi oppositori.

Non entro volutamente nel merito dei fatti perché chiunque, vedendo la televisione, può documentarsi sulla pletora di programmi che ne parlano diventando addirittura stucchevoli, ma ciò che intendo far notare, sulla scia di don Alessandro, è la trama occulta dietro le quinte di tutto ciò.

È assodato ormai che Satana persegue il Cristo e che è riuscito, specialmente da quando ha avuto mano libera dal Cielo per cento anni (vedere QUI) a circuire e ad appropriarsi non solo di determinati uomini di potere nei posti-chiave del pianeta, ma anche di tutte le istituzioni maggiori che lo governano, tra cui la cosiddetta UE.

Da quando, infatti, il nostro continente ha rifiutato di riconoscere ufficialmente le proprie nobili radici cristiane, respingendo l'opera grandiosa dei primi divulgatori come san Benedetto da Norcia e diversi altri pionieri valorosi di Cristo (approfondire QUIQUI, QUI e QUI), la società europea, nel suo insieme, è divenuta sempre più opportunista ed atea, lasciando le briglie in mano alla Massoneria Sionista che, nel frattempo, ne ha rilevato il posto.

Ora, dal momento che il Maligno sin dal principio (ved. QUI) si è ripromesso di far guerra al Cristianesimo, di "spazzarlo via" totalmente, a partire dalla Chiesa di Roma istituita da Nostro Signore, ed essendovi riuscito avendo intronizzato il Falso Profeta Bergoglio al suo vertice, cerca adesso, per distruggere del tutto il Suo Sacrificio, di alterarne l'insegnamento di base.



Pertanto l'Argentino, durante questo decennio, non ha fatto altro che sconvolgere l'ammaestramento lasciato dal Cristo, attuando una serie di provvedimenti che hanno creato lo scompiglio e la divisione fra i presuli tradizionalisti e i novatori, in aperta adesione alla Gerarchia dominante, al servizio del demonio.

Ecco allora che vediamo dilagare le notizie, da un po' di anni sempre più palesi, contro qualsiasi forma di devozione cristiana: persecuzioni, vandalismi, profanazioni di chiese e luoghi sacri, satanismo alla luce del sole (al pari della recente mega-riunione di Boston, ved. QUI o della mostra europea QUI), inganni e trappole come la pandemia, per non parlare dell'incremento delle messe nere con sacrifici umani, specialmente di bambini, che scompaiono a centinaia di migliaia per i motivi più turpi, a disposizione degli orchi predatori.

Non ci si può stupire dunque se anche in Italia, culla e sede del Cristianesimo, lo pseudo papa confermi il drastico divieto di officiare la Messa in latino (ved. QUI) o un'insegnante venga sospesa una ventina di giorni per aver recitato in classe, insieme ai bambini, un'«Ave Maria».

Ritornando alla martellante quanto vergognosa campagna denigratoria nei confronti di san Giovanni Paolo II, essa non è iniziata adesso, ma risale addirittura a quando lui, ancor prima d'esser cardinale viveva a Cracovia dove, il 9 ottobre 1969, venne stilato un documento che lo riteneva pericoloso per aver sfidato il regime nel posare la prima pietra onde avviare l'edificazione di una chiesa a Nowa Huta.

Il suo impegno per combattere il comunismo e la conseguente caduta del muro di Berlino è innegabile, anche se ciò provocò una disgustosa sequela di insinuazioni, calunnie e accuse quando, da romano Pontefice in carica, qualcuno lo coinvolse in disinvolti e massicci invii di denaro "riciclato" dallo IOR, tramite l'arcivescovo Paul Marcinkus, al sindacato Solidarnosc in Polonia.

Ecco cos'è stato riportato nel forum del "Corriere della sera" QUI (pieno di errori, fra l'altro, che ho corretto), il 13 gennaio scorso:

«L'altroieri si è visto su "Atlantide" ‒ La7 ‒ l'ennesimo palinsesto sul dramma della famiglia Orlandi, concernente la misteriosa scomparsa della giovane Emanuela nel 1983. Secondo una delle teorie più accreditate, la mafia aveva depositato i suoi proventi illeciti nelle casse dello IOR e del Banco Ambrosiano.

Il Santo Padre polacco avrebbe usato molti di quei soldi per finanziare il sindacato Solidarnosc fra il '78 e il biennio '82-'83. Quando la mafia richiese i soldi, questi non c'erano più...

Per tal motivo delle organizzazioni malavitose (come la banda della Magliana; ndr) avrebbero rapito due ragazze cittadine dello Stato Vaticano al fine di costringerlo a restituire i soldi, che non vennero resi, poi la Santa Sede avrebbe insabbiato tutta la faccenda.

La famiglia spera che, insistendo, potrebbe filtrare qualche novità di rilievo, in quanto ci sarebbero testimoni che ancora non possono o non vogliono dire ciò che sanno.»


Mons. Paul Casimir Marcinkus - (1922-2006)

Quindi, oltre che "donnaiuolo", san Giovanni Paolo II, a detta delle incaute voci che lo dipingono come un individuo che furtivamente usciva di notte... sarebbe stato pure un "disonesto profittatore" del denaro sporco della mafia per aiutare il suo Paese ad uscire dal comunismo! Un "edificante" quadretto, non c'è che dire! Ma è credibile tutto ciò?

Ecco parte dell'articolo su cosa dice il dott. Cionci al riguardo (QUI):

"Toh, che strano, si riapre il triste caso Orlandi: fioccano le serie della corazzata mondialista Netflix, programmi Tv, pseudo-inchieste, testimonianze a casaccio, dichiarazioni choc e misteriosi, umbratili silenzi da parte della Santa Sede.

Proprio  di recente  il Vaticano  ha  deciso  di  aprire  un  fascicolo  a  quarant'anni dalla scomparsa della cittadina vaticana a Roma, il 22 giugno 1983. Il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi è stato appena ascoltato come «persona informata sui fatti», ovvero come testimone, nell'ambito della nuova inchiesta.

GUARDA CASO, a uscirne pesantemente screditato è papa Giovanni Paolo II e sotto attacco vengono messi degli anziani cardinali come Giovanni Battista Re.

Chissà come mai, eh?

Un ottimo articolo di Nico Spuntoni su "La Nuova Bussola Quotidiana" (ved. QUI) ricorda: "Nella Roma dei nostri nonni si tramandava una leggenda metropolitana appiccicata addosso di volta in volta a ciascun Pontefice.

Infarcita con qualche dettaglio diverso a seconda di chi ne fosse il protagonista, la storiella era più o meno sempre questa: "di notte, il Papa aveva l'abitudine di uscire dal Vaticano o da Castel Gandolfo in abiti borghesi ed andare ad ubriacarsi nelle osterie dei Castelli Romani".

Ora però il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi sostiene che Giovanni Paolo II "ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case...".

Dichiarazioni pesanti che non vengono smentite dal Vaticano, tanto da far chiedere a Nico Spuntoni:

"E la Santa Sede cosa fa? Finora nessuna presa di posizione in difesa del Santo polacco nonostante le parole andate in onda su La7 abbiano fatto il giro dei mezzi d'informazione, causando anche tristi commenti tra chi ‒ giustamente ‒ solidarizza con la causa della ricerca della verità sul caso Orlandi".

Già. Come mai il Vaticano si chiude in un cupo silenzio?

(Soltanto dopo cinque lunghi giorni Bergoglio si è deciso a dire qualcosa (ved. QUI), sollecitato forse dal tempestivo intervento di mons. Dziwisz (ved. QUI) o subissato dalle critiche? Ndr).

COME MAI?

Anche un bambino capisce che Bergoglio sta mettendo in atto una banale strategia difensiva dato che si è scoperto non essere il vero papa... [...]"


Emanuela Orlandi, nata nel 1968 e scomparsa nel 1983. 

Cionci si chiede giustamente "come mai" questo attacco a Wojtyla, proprio ora dico io, dopo 40 anni dalla scomparsa di Emanuela?

Se si osserva quello che sta accadendo in Polonia adesso, non solo per le enormi sfilate di piazza a sostegno e a difesa dell'amato Papa calunniato QUI, ma soprattutto in ambito politico si constata che i polacchi restano in gran parte conservatori.

Sono contrari, infatti, all'aborto, al gender e ai movimenti lgbtq ma anche, quali cattolici tradizionalisti, alle "aperture" della Falsa Chiesa di Bergoglio e accoliti suoi. Insieme all'Ungheria e all'Italia, sono stati condannati dalla UE (ved. QUI), nel modo seguente:

«Il Parlamento europeo ha approvato un emendamento che condanna fermamente la diffusione di retorica anti-diritti, anti-gender e anti-lgbtq da parte di alcuni influenti leader politici e governi nell'Ue, come nel caso di Ungheria, Polonia e Italia». Intanto alla Polonia sono stati congelati i finanziamenti europei.

Perciò, dal momento che i magiari e noi, dopo tutto, non siamo poi così tanto cristiani come i polacchi hanno dimostrato numerose volte di essere (ad esempio con code chilometriche ai confini, recitando il Rosario), ecco che attraverso la volgare e turpe denigrazione sferrata contro la memoria di papa Wojtyla, loro conterraneo, l'Europa, l'America e il Vaticano (ved. QUI) succubi dell'Antico Serpente, intendono a tutti i costi distruggere il prima possibile ogni traccia di devozione cristiana dal loro cuore.

Ma tutti costoro, malgrado siano interamente alla sua mercé e per questo accecati, come fanno a non pensare che "il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi?". Come possono essere convinti di farla franca di fronte alla Giustizia di Dio?

Sono talmente ottenebrati da non considerare che un gigante dello Spirito del calibro di Giovanni Paolo II*, con TUTTE LE CARTE SPIRITUALI IN REGOLA, non può essere così volgarmente e brutalmente calunniato, screditato e vilipeso, soprattutto SENZA alcuna prova concreta! Solo spinti dal Demonio si può fare questo!

* (Invito, perciò, chiunque non conosca nulla di lui e possa essere in qualche misura influenzato da tutto questo fango, a leggere QUIQUI QUI, ed anche QUI).

Giovanni Paolo II è nato Sacerdote di Dio! (Ved. QUI). È stato scelto dalla Vergine Santa quale Vicario di Cristo e Papa della Chiesa Universale! (Ved. QUIQUI). È stato salvato da Lei nella deviazione della pallottola mortale che stranamente ha compiuto un percorso a zig-zag nel suo intestino, avallato dai chirurghi di allora! Incredibile!...



Ecco la cronaca minuto per minuto (tratta da QUI):

Una pallottola magica per il Papa che doveva morire

«Uno dei due proiettili che attraversarono il corpo di Papa Wojtyla, il 13 maggio di quarantadue anni fa, seguì un andamento che lasciò stupefatti i medici che presero in cura il Pontefice.

Quella traiettoria dirottò, cambiò direzione e raggiunse un fianco dove non avrebbe dovuto passare. Risultato: l'intestino perforato cinque volte ma nessun organo vitale compromesso; la colonna vertebrale che avrebbe potuto finire in pezzi venne invece appena sfiorata.

Ancora adesso non si trova spiegazione scientifica, perché lo sanno anche gli studenti al primo anno di medicina che i tessuti molli dell'organismo umano non hanno la consistenza per deviare una pallottola.

Quelle che Ali Agca sparò al Papa, poi, erano munizioni da guerra. La pistola era fatta per non fallire, in mano ad un killer professionista. Figuriamoci. [...]

Antonio Preziosi, che è stato consigliere del Papa (Benedetto, in questo caso) per i temi della comunicazione, ricostruisce quella giornata. Sarebbe meglio dire: quelle ore. Ancora meglio: quei minuti. Perché tutto si giocò sul filo dei secondi.

Il sicario che indietreggiava troppo

Si avvicina un uomo al Papa: è il migliore killer dell'estrema destra turca ed ha in mano una pistola da guerra. Dovrebbe sparare 12 proiettili, ne partono solo due, forse tre (anche qui: nessuno è in grado di dire quanti, come a Dallas). Fugge, lo blocca una suora* (nota), indietreggia e cade a terra inciampando in un sampietrino come un inetto.

Il Papa è grave, l'ambulanza nuovissima consegnata al Vaticano appena il giorno prima non riesce ad arrivare. Per puro caso però il suo medico personale sta uscendo in quella dalla Porta Sant'Anna, contrariamente alle sue abitudini e ai suoi orari.

Arriva una seconda ambulanza, un vecchio catorcio. Parte per il Gemelli nel traffico di Roma, che in quel punto e in quel momento è sempre più caotico proprio per via delle udienze papali. Si rompe la sirena, la scorta in moto non ha fatto in tempo ad arrivare, si va avanti con il clacson.

Gemelli: portatelo in rianimazione. No, arriva alla stanza riservata al Pontefice per ogni evenienza. Ma bisognava portarlo al nono piano, non al decimo. Si scende, aspettando l'ascensore e con il Papa ormai privo di sensi. Ecco la sala operatoria. La porta è chiusa a chiave e nessuno l’ha aperta. Arriva un medico giovane: sfonda la porta a calci e spallate. Il paziente viene definito dalla Sala Stampa Vaticana in stato preagonico. Ha un rigetto alla prima trasfusione di sangue.

Eppure ce la fa, il Papa, e quattro giorni dopo con tenacia tutta polacca, di chi ha resistito al nazismo e sa come si fa con i bolscevichi, è già lì che registra l'Angelus domenicale per le migliaia e migliaia di persone che sono comunque andate in Piazza a San Pietro pur sapendo che nessuno si affaccerà alla finestra del Palazzo Apostolico.

E viene davvero da chiedersi: ma è possibile? Sì, lo è. È successo. Mettete insieme il racconto di quelle ore e ve ne accorgerete.»

* (nota): «Tale suora, guarda "caso", si chiama Lucia, come la veggente maggiore di Fatima dove, per ringraziamento, il "miracolato" Santo Padre si recò l'anno dopo per fare incastonare la pallottola sulla corona di Maria che là comparve proprio il 13 maggio (1917), lo stesso giorno dell'attentato del 1981.

Preciso anche e lo anticipo ai lettori, che in verità le suore che sventarono il tentato omicidio erano due, di cui una in bilocazione, figlia spirituale di Padre Pio sin da quando era bambina per i suoi "doni soprannaturali".

Mi riservo perciò nel prossimo futuro di dedicare a questo mirabile "intervento" un post a completezza del presente; ndr


Museo del Santuario di Fatima:
è ben visibile il proiettile incastonato in alto all'interno della corona.


Da questo rapporto minuzioso si può dedurre che, senza il minimo dubbio, lo Spirito venuto al mondo come Karol Wojtyla, in quel lontano giorno in cui nacque, era un "inviato speciale" non nel termine umano ma in quello superiore di "inviato dal Cielo" con il benestare della Vergine Santa.

Come si può pensare diversamente, quand'anche due altri Santi conosciutissimi ‒ suor Faustina Kowalska (polacca pure lei) e Padre Pio da Pietrelcina ‒ profetizzarono su di lui?

La prima annunciandone la comparsa provvidenziale per mezzo di Nostro Signore, al 6° quaderno del suo "Diario della Divina Misericordia":

[...] Una volta che pregavo per la Polonia, udii queste parole... «Amo la Polonia in modo particolare e, se ubbidirà al Mio volere, l'innalzerò in potenza e santità. Da essa uscirà la Scintilla che preparerà il mondo alla Mia ultima venuta». [...]

(Si noti che Giovanni Paolo II trapassò proprio nel giorno della Divina Misericordia, la cui veggente fu canonizzata da lui stesso).

Il secondo, il Frate del Gargano, ne precisò la sorte, della quale pubblico la pregevole testimonianza riportando una parte dell'articolo esposto QUI:

[...] "Al mattino il professor (Enrico) Medi accompagnò il prete polacco (Wojtyla) nella chiesa dei cappuccini. Lì, questi celebrò la Messa e si confessò dal Padre, che poi salutò assieme ad altri fedeli.

Al rientro nella pensione, Medi ci raccontò che appena Padre Pio lo vide, lo guardò negli occhi e gli disse: "Tu sarai papa, ma vi sarà sangue e violenza".

Il giovane sacerdote sulla via del ritorno gli commentava: "Professore, Padre Pio ha voluto scherzare. Io sono polacco* (nota), non potrò mai diventare papa."

* (nota«Karol Wojtyla intendeva dire che era dal lontano 1534 che venivano eletti solo papi italiani; ndr.»

Ma non fu uno scherzo (continua l'articolo), bensì un autentico vaticinio di Padre Pio... Con la data del 16 ottobre 1978 e quindi con quella del 13 maggio 1981 i due elementi della profezia divennero fatti concreti della storia."

Ed ecco al termine, come suddetto, il video di don A. Minutella sui due testimoni che, malgrado qualche piccolo disturbo di linea si ascolta abbastanza bene.

 


Per concludere dico che chiunque sia dotato di discernimento e abbia una buona sensibilità affinata alle cose dello Spirito, non può assolutamente pensare che tutta questa enorme montatura ai danni del fu Giovanni Paolo II corrisponda al vero e, quindi, non essendoci alternative ‒ o con Dio o contro di Lui ‒ la sola risposta possibile a tutte queste orribili illazioni è che proviene dal Principe delle Tenebre, il quale può unicamente distruggere e non edificare, e questi si chiama Lucifero.

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it


Nessun commento:

Posta un commento