venerdì 31 gennaio 2025

California ‒ Il boomerang abbattutosi su Hollywood!

 


Sebirblu, 29 gennaio 2025

Chissà quanta gente nel mondo si è domandata il motivo dello scatenarsi dei roghi devastanti che hanno colpito selvaggiamente gran parte della California "che conta", quella del "divertimento", del "gran lusso" e, purtroppo, anche dell'arroganza e degli arbitrî più aberranti.

Si cercano le cause e si moltiplicano le supposizioni più astruse, non prendendo mai in considerazione l'aspetto più evidente, ma anche il più difficile da accettare, che riguarda l'etica, la morale, i comportamenti singoli e collettivi denominati spesso "aleatori", e perciò non riconducibili a conseguenze nefaste o a catastrofi come quella ancora in corso.

Per chi è aduso a riflettere in profondità, non può sfuggire l'immediato pensiero di uno scenario apocalittico presentatosi con una virulenza speciale, mai vista prima...

La concomitanza di vari fattori convergenti (la mancanza d'acqua disponibile, i venti oltre la norma, la secchezza delle foreste, ecc.) non sono bastevoli per spiegare, ad esempio, come mai crocifissi e statue (ved. QUI), simili a questa della Madonna di Guadalupe, siano scampati all'incendio delle case distrutte. 

Nel video, un'intera famiglia fervente nella Fede innalza un canto di gloria a Dio, nonostante tutto.




Queste mie riflessioni hanno trovato la conferma in un messaggio della veggente Valentina Papagna, proveniente dall'Australia, QUI, che riporto:

«Mentre pregavo, il Signore Gesù è venuto a parlarmi degli incendi in California. Ha detto:

"Gli esseri umani si chiedono perché sia ​​successo. Da diverso tempo era inevitabile che accadesse. Le loro trasgressioni Mi offendono troppo. Attribuiscono all'ambiente gli incendi, ma i roghi non sono venuti da esso, bensì direttamente dal Cielo.

Mi rincresce moltissimo per le genti. Ho continuato a rimandare per dar loro altre possibilità di ravvedimento, ma il laidume si è accumulato così tanto che non mi è rimasto altro che punirli. Mediante tale punizione, si manifestano anche il Mio Amore e la Mia Misericordia, sperando che ci si converta e ci si accorga che l'unico modo è di rivolgersi a Dio.

Ricordate gli abitanti di Sodoma e Gomorra? Furono avvertiti delle cose orribili che stavano facendo, ma disobbedirono ancora e ancora, fintantoché l'Eterno Padre non mandò fuoco dal Cielo e bruciò tutto, e questo è simile a ciò che sta accadendo ora in California.

So bene che c'erano delle brave persone tra loro, ma quando la catastrofe avviene, si produce ovunque... Non uscivano buoni frutti da lì, soltanto marciume", ​​disse Gesù e proseguì:

l'Angelo comandò: "California, mettiti in ginocchio e implora l'Altissimo di aver pietà  per quello che Gli hai fatto.  Lo offendi troppo.  Egli è l'Artefice della Creazione e di Tutto. Quanto succede non ha nulla a che fare con altre cause. L'incendio è stato inviato direttamente da Dio".

Ero in lacrime osservando la devastazione dei fuochi, ed ero molto triste per coloro che soffrivano, ma nostro Signore mi ha spiegato più volte:

"Non Mi accettano perché adorano cose e beni materiali, ma un giorno distruggerò tutto, forse solo allora Mi accetteranno". Anche ieri (11 gennaio 2025), l'ho implorato: "Signore Gesù, mio ​​Dio, prego ancora per il popolo americano". Mi ha risposto: "Spero proprio che le persone aprano gli occhi,  cambino,  si convertano  e smettano  di  offenderMi così tanto".»




Un altro interessante messaggio arriva da Fr. James Manjackal che è un sacerdote cattolico di origine indiana, celebre a livello internazionale per la sua missione di guarigione e predicazione. È conosciuto in modo speciale per l'evangelizzazione, ma anche per il risanamento da mali fisici e psichici dovuti a disturbi da entità.

Riporto questa premessa e le sue parole da un video dedicato a lui, QUI.

«Fin dall'inizio del 2024 la California aveva vissuto un periodo meteorologico insolito registrando le piogge più abbondanti degli ultimi 25 anni. Tuttavia, malgrado questa abbondanza la gestione delle risorse idriche della nazione ha lasciato parecchio a desiderare.

Non si sono costruiti nuovi bacini idrici significativi dal 1979 e, addirittura, alcuni di quelli esistenti sono stati demoliti per favorire l'habitat del salmone. Inoltre sono stati imposti limiti severi all'uso dell'acqua da parte degli agricoltori per proteggere specie come l'eperlano del delta, un piccolo pesce grande quanto un dito. (Ved. QUI).

Queste decisioni combinate con politiche ambientali particolarmente rigide hanno trasformato la California in una vera e propria polveriera. Pratiche tradizionali come il pascolo del bestiame e la bruciatura controllata delle sterpaglie, che da sempre hanno aiutato a ridurre la vegetazione arida e il rischio di incendi, sono state molto limitate.

Si valuta che per il pascolo del bestiame venissero rimosse annualmente circa cinque milioni di tonnellate di biomassa secca ma è stato considerato un problema anche a causa delle emissioni di carbonio delle mandrie (ossia le flatulenze, sic! Ndr), sebbene queste rappresentino meno del 2% di quelle totali degli Stati Uniti.

Con una vegetazione cresciuta in modo incontrollato, e l'assenza di misure preventive adeguate, il terreno era ormai pronto per una catastrofe. Anche il corpo dei pompieri della città ha mutato il suo approccio, concentrandosi più sull'estinzione degli incendi che sulla gestione cautelare del territorio.

La riduzione del budget dei vigili del fuoco di Los Angeles di 18 milioni di dollari da parte del sindaco, la signora Karen Bess, per essere destinato ad affrontare la crisi dei senzatetto, ha peggiorato ulteriormente la situazione.

Nonostante l'investimento, il numero dei senza fissa dimora è aumentato comunque vertiginosamente raggiungendo i 181.000 nel 2024. Ma al di là delle cause materiali* c'è un'altra più plausibile dimensione da considerare, quella spirituale.

*[Necessita considerare che Dio rispetta il libero arbitrio dell'uomo e, di conseguenza, permette anche i suoi errori sapendo che ricadranno su di lui facendolo soffrire... ma da questo dolore, allorché sarà prostrato, emergerà la scintilla del pentimento che lo riporterà a Lui. Ndr].


Padre James Manjackal

"La devastazione degli incendi è un monito divino" ‒ ha dichiarato il padre James Manjackal ‒ che ha ricevuto tale chiarimento durante una sua preghiera a Dio, per fermare i roghi. Il Signore gli ha rivelato che quegli accadimenti sono collegati ad una profonda realtà nascosta.

"In quell'area di Los Angeles, proprio ad Hollywood, si trova un tempio satanico costruito negli anni '60 che poi ha dato origine ad un culto luciferino diffuso in tutto il mondo.

Al suo interno c'è una grande statua del Baphomet, figura simbolica dell'occultismo, davanti alla quale centinaia di persone pregano ininterrottamente affinché il mondo sia governato da Satana.

Queste pratiche diaboliche includono anche la profanazione delle ostie consacrate rubate dalle chiese cattoliche con rituali che insultano e bestemmiano il Corpo e il Sangue di Cristo.

Le messe nere officiate in quel luogo comprendono atti di sacrilegio estremi e persino tremendi sacrifici umani. Questo culto rappresenta una delle offese più gravi a Dio, paragonabile alle trasgressioni di Sodoma e Gomorra.

La Bibbia, nel libro del Deuteronomio, ci ricorda che quando il popolo di Israele si scordò dell'Altissimo, nonostante le benedizioni ricevute, subì terribili conseguenze. L'Eterno avvertì: «Guardati dal dimenticare il tuo Signore e dal trascurare i Suoi Comandamenti.»

La prosperità materiale non deve mai diventare motivo per abbandonare il Creatore, ma proprio come allora l'umanità sembra aver perso la strada sostituendo la Fede con l'idolatria del denaro, del potere e del successo.

Gli incendi di Los Angeles sono un ammonimento. La città, sovente considerata il simbolo del mondo dello spettacolo e della ricchezza, è divenuta anche il centro di una cultura che in moltissimi casi ha allontanato Dio e le persone da Lui ‒ Padre e Signore dell'umanità.

Celebrità come Paris Hilton, Mel Gibson e Billy Crystal hanno perso le loro case, così come migliaia di persone comuni. Tuttavia, quello che colpisce è il sarcasmo con cui Hollywood sembra aver dimenticato il suo Creatore.

Durante la recente 82ª cerimonia dei Golden Globes, la conduttrice comica Nikki Glaser ha ironizzato sul fatto che nessuno dei vincitori avesse ringraziato 'God' nei propri discorsi, dicendo che 'non c'è da sorprendersi... perché siamo in una città senza Dio'... provocando le risate di tutta la platea. (E, guarda "caso", dopo solo due giorni si è scatenato l'«inferno» in tutta la zona; ndr).


Nikki Glaser nella performance in cui si prende gioco di Dio nel divertimento generale.

Ma tutto ciò ha un significato molto più profondo. I fatti recenti ci suggeriscono di riflettere su quanto ci siamo allontanati dalla Fede e in quale modo le conseguenze di questo allontanamento possano essere devastanti.

È il momento di aprire i nostri cuori all'Eterno Padre e tornare a Lui affinché Egli possa di nuovo 'chinarsi' verso di noi" (conclude padre James Manjackal; ndr).»

Detto questo, dopo aver riportato i due messaggi, espongo le regole morali che il secolo scorso si era data l'Industria del Cinema Hollywoodiano, riconoscendo la sua grande responsabilità nell'influenzare le scelte comportamentali degli spettatori, rispetto alla sua produzione.

Quando la Chiesa Cattolica controllava Hollywood

"Nel 1930, Hollywood e la Chiesa cattolica strinsero un'alleanza sorprendente, dando vita al Codice di Produzione, noto come Codice Hays, un regolamento di autocensura che per quasi 40 anni avrebbe plasmato ciò che i film potevano o non potevano rappresentare. Mentre per l'industria cinematografica era un modo per evitare la regolamentazione federale, per i cattolici che concepirono e applicarono il codice, era l'occasione per intrecciare i principi della moralità cattolica con la cultura popolare ed "elevare l'anima della nazione".

Un'industria fuori controllo.

Negli anni '20, Hollywood era diventata sinonimo di dissolutezza. Gli scandali delle star dominavano le prime pagine dei giornali e i contenuti delle proiezioni venivano spesso considerati troppo espliciti o provocatori.

Nel frattempo, ben 37 Stati americani avevano introdotto proposte di legge per regolamentare il cinema, spaventando Wall Street, che finanziava gli studios. Per evitare interventi governativi, l'Industria Cinematografica decise di adottare un serio sistema di autocensura e fondò la Motion Picture Producers and Distributors of America (MPPDA), nominando William H. Hays come primo presidente.

Hays tentò di promuovere linee guida per "ripulire" i nastri, ma incontrò una feroce resistenza. Produttori e registi sapevano che i film più audaci vendevano meglio al botteghino. Gli studios, sempre più in difficoltà a causa della Grande Depressione, ignorarono le raccomandazioni e continuarono a produrre pellicole controverse, aggravando le critiche pubbliche. (Cfr. QUI; ndr).

L'intervento cattolico: Martin Quigley e il Codice.

Fu in questo turbolento scenario che Martin J. Quigley, editore cattolico dell'influente rivista Motion Picture Herald, assunse l'iniziativa. Convinto che le opere potessero influenzare la morale della società, propose un nuovo codice di censura basato sui valori cattolici. L'idea venne sviluppata con l'aiuto del gesuita Daniel A. Lord, il quale redasse un documento che univa i Dieci Comandamenti ai princìpi del cinema.

Il Codice di Produzione prevedeva regole rigide:

1. I film non dovevano abbassare gli standard morali del pubblico.

2. Dovevano rispettare la legge naturale e umana.

3. Il crimine e il male non dovevano mai essere glorificati o ricompensati.

Tematiche come la nudità, l'adulterio e il delitto dovevano essere evitate o trattate con estrema cautela. Sebbene il Codice non citasse esplicitamente l'insegnamento cattolico, la sua impronta morale era evidente, soprattutto nell'insistenza sul rispetto del matrimonio, della famiglia e della religione.




La forza dell'ostruzionismo.

Nonostante l'adozione formale del Codice nel 1930, gli studios continuarono ad ignorarlo. A cambiare le cose furono i boicottaggi organizzati dalla "Legione della Decenza", fondata nel 1934 dall'arcivescovo John T. McNicholas. 

Con il sostegno del Vaticano e diversi milioni di fedeli cattolici, la Legione minacciò di sanzionare chiunque vedesse dei film considerati immorali. Le pressioni spinsero Hollywood a creare la Production Code Administration (PCA), guidata da Joseph Breen, cattolico irlandese noto per la sua inflessibilità.

Con Breen alla guida, il Codice diventò legge effettiva. Ogni lungometraggio doveva ottenere un sigillo di approvazione prima di essere distribuito, pena pesanti multe e l'impossibilità di essere proiettato nelle principali sale cinematografiche. Gli studios si adeguarono, comprendendo che sarebbe stato più conveniente rispettare le regole che affrontare boicottaggi e perdite finanziarie.

L'età d'oro del cinema cattolico.

Durante il periodo del Codice, Hollywood produsse numerosi film che riflettevano valori cristiani, come Boys Town (1938) e The Bells of St. Mary’s (1945). I sacerdoti e le suore divennero dei protagonisti eroici, mentre i temi di redenzione e giustizia dominavano le trame. La rappresentazione del rituale religioso e la centralità della morale attiravano un pubblico cattolico sempre più numeroso, al punto che qualcuno scherzava sul fatto che l'America fosse diventata una "nazione bigotta" al cinema.

La fine del Codice.

Tuttavia, il Codice iniziò a perdere forza negli anni '50, complice l'ingresso di opere straniere meno censurate e una crescente apertura culturale. Nel 1968, sotto la guida di Jack Valenti, esso fu sostituito dal sistema di classificazione attuale (G, PG, R, ecc.), che lasciava agli spettatori la libertà di scegliere cosa guardare. [...] ». (Fonte dell'articolo completo QUI; ndr).

Chiosa di Sebirblu

Ma le masse non erano mature a sufficienza per discernere liberamente, o meglio, mostravano d'essere ancora ingenue e soprattutto all'oscuro delle macchinazioni che si andavano profilando all'orizzonte della storia...

Infatti, dopo il Concilio Vaticano II e la rivoluzione della corrente sessantottina, tutti i valori più preziosi vennero sconvolti in nome di una "libertà" fittizia ed ingannevole che trascinò ogni settore sociale e religioso, compreso quello cinematografico, nel baratro senza fondo del cosiddetto "modernismo" e dell'odierna "cultura woke", che ne hanno distrutto la dirittura morale e alimentato i vizi, giustificando come lecita qualsiasi bruttura, devianza o sregolatezza.

Ne è un esempio, poi diventato emblema, il celeberrimo capolavoro di Frank Capra, un italo-americano ‒ "La Vita è Meravigliosa" con il noto James Stewart ‒ che, da quasi insignificante all'inizio, acquisì, tramite le TV interessate a ridurre i badget per i programmi natalizi, quel successo mondiale che nemmeno lo stesso produttore si sarebbe mai aspettato. 

Ecco, a seguire, un'ottima recensione su questo film straordinario che, per chi non lo avesse ancora guardato, consiglio vivamente di vedere. QUI, l'interessante canale YouTube.
 


Per il Deep State, o Stato Profondo al potere insieme alla Massoneria laico-religiosa, questo era troppo!... E con le scuse più assurde si cominciò a modificarne il contenuto e ad abbreviarne i tempi, tanto che la pellicola, originariamente in bianco e nero, è stata ridotta a tutt'oggi, in alcune versioni, da 2 ore e 10 minuti iniziali ad 1 ora e 46 minuti. (Su "Amazon Prime Video" ce ne sono di diversi generi, anche a colori: cfr. pure QUI, QUI e QUI, con i relativi commenti). Di seguito, una breve clip.
  



Come mai? Si chiederà qualcuno ancora sprovveduto. Per il motivo, detto sopra, che quando si realizzò il film, similmente a quello di "Mary Poppins" d'altronde, era in vigore il "Codice Hays", mentre in seguito, quando i lacci della censura si allentarono, dava molto fastidio agli avidi "lorsignori" (gli arcinoti banchieri senza scrupoli), che le folle venissero indottrinate al Bene e al Bello.

Da allora, nell'arco temporale che sfocia ai nostri giorni, la corruzione, la menzogna e la prevaricazione si sono moltiplicate in maniera esponenziale, ed è per questo che specialmente Hollywood e i suoi scandali aberranti tra satanismo e pedofilia, senza escludere Las Vegas che si trova nei paraggi, hanno attirato la catastrofe infernale abbattutasi sulla California, tutto distruggendo e "purificando", come è accaduto a Sodoma e Gomorra.

Traduzione, relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

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