mercoledì 22 gennaio 2025

La Finestra sul Mondo Libero si chiude sempre più!

 

Sebirblu, 20 gennaio 2025

Sono passati quasi cinque anni da quando Stato e Chiesa si sono "uniti", apertamente, contro la libertà dei cittadini, dietro il paravento del "bene comune" o della "salute pubblica".

Non è sfuggito a nessuno, infatti, che le costrizioni di tipo fisico, psichico e spirituale si sono moltiplicate come metastasi che, invadendo la sfera intima di ogni persona ne hanno piegato l'anima e la gioia di vivere.

Gli arbitri dei governanti, sia nel campo laico che religioso, continuano a vessare di pari passo le genti che, pur prendendo coscienza degli abusi a cui sono sottoposte metodicamente, non si chiedono il perché di tutto questo.

Intendo riferirmi all'aspetto meno conosciuto ai più, concernente la consapevolezza profonda dell'essere umano nei confronti della sua stessa vita e degli eventi rovinosi che ora lo flagellano. (Ved. QUI, QUI, QUI, QUIQUI, QUI e QUI).

Numerose volte ho cercato di risvegliare le coscienze con i miei articoli sulla realtà escatologica che stiamo vivendo, specialmente da quando Jorge Mario Bergoglio è stato collocato sul soglio di Pietro, invalidamente eletto.

Lo attestano i "segni" che sin dal primo momento ho percepito e annunciato QUI, e l'azione simbiotica delle due "due Bestie apocalittiche" che da allora non hanno mai smesso di agire all'unisono. (Cfr. QUI, QUI, QUIQUI, QUI e QUI).

Ebbene, in questi ultimi mesi, tutto ha avuto un'ulteriore accelerata in quanto la "mannaia della censura" continua ad accanirsi abbattendosi sui giusti, sugli onesti, sui portatori di Verità e, in ambito religioso, sui sacerdoti zelanti all'Insegnamento Cristico e alla cura del "Piccolo Resto" fedele, consapevole che alla guida della Chiesa Cattolica Apostolica Romana c'è un USURPATORE "manovrato" dal Maligno per distruggerne le sacre fondamenta.

Ma andiamo per ordine. Tralascio per evidenti motivi la lunga sequenza di siti e blog (compreso il mio, ved. QUI) ‒ che hanno subito lo shadow banning punitivo durante la pseudo epidemia per aver annunciato il Vero ‒ limitandomi a menzionare le ultime clamorose azioni censorie applicate in rete:

La più eclatante è stata quella del black-out di Visione TV per una settimana da parte di YouTube nel luglio dell'anno scorso e, di recente, la sospensione dei rapporti bancari della stessa emittente e dell'associazione "Vento dell'est" per violazione della normativa europea sulle sanzioni alla Russia.

E qui, nel video in diretta con Massimo Mazzucco, Francesco Toscano spiega di essere stato convocato dal direttore della filiale di Banca Intesa, dove ha il suo conto, per avere delucidazioni sui bonifici effettuati agli inviati di guerra come Giorgio Bianchi e Andrea Lucidi.




Lo stesso Toscano poi, qualche giorno fa, si è occupato dell'oscuramento improvviso quanto arbitrario e senza spiegazioni del noto blog Sa Defenza (ved. QUI) che da ben 18 anni veniva aggiornato dal suo gestore Valter Erriu. Ecco l'intervista:




Ma non è tutto perché anche il profilo di "Gospa News", come emerge dall'articolo pubblicato QUI, è stato bannato per tre anni da YouTube dopo i filmati sulla pericolosità dei sieri che ora si trovano su Rumble. Inoltre, il direttore di tale testata ‒ Fabio Giuseppe Carlo Carisio, giornalista d'inchiesta ‒ ha subito la chiusura della sua pagina Facebook, attraverso un avviso del 12 gennaio scorso, per "violazione delle politiche", ved. QUI.

Anche Massimo Mazzucco, sul suo sito QUI, informa che un ostruzionismo speciale viene attuato su un documentario che vuole "aprire gli occhi" alla gente sulle cause VERE che hanno indotto Putin ad intervenire in difesa del popolo del Donbass il 24 febbraio 2022. (Cfr. anche QUI, QUI, QUI e QUI).

Si noti che per lo stesso motivo, come detto sopra, è stato sospeso il conto bancario di Francesco Toscano per la propaganda al libro di Putin: ved. QUI e, di seguito, il video della sua presentazione e l'articolo di Pino Cabras QUI.




Quando la "democrazia" diventa censura: il nuovo volto del totalitarismo occidentale

«Nell'articolo de «Il Foglio» intitolato “L'altra guerra di Mosca è invisibile ma molto pericolosa” (firmato da Tetyana Bezruchenko), si dispiega senza veli una pericolosa agenda di censura istituzionalizzata. 

Dietro il facile pretesto della lotta contro la "propaganda russa", si sta costruendo un sistema che mira a demolire le fondamenta della libertà d'espressione e a trasformare l'Europa in una fortezza ideologica, dove ogni dissenso viene criminalizzato.

Non si tratta solo di un attacco alla libertà di parola, ma di un vero e proprio processo di militarizzazione del pensiero. 

Chi osa  criticare  l'ortodossia euro-atlantica  o  proporre  una  narrazione  alternativa sul conflitto russo-ucraino viene bollato come "propagandista del Cremlino" e trattato alla stregua di un nemico interno. Siamo di fronte ad una nuova caccia alle streghe, che maschera dietro la retorica della "democrazia" una censura degna dei peggiori regimi autoritari. Manca poco all'irreparabile.

‒ La manifestazione della vergogna: verso una dittatura dell'opinione unica.

L'apice di questa follia è rappresentato dalla manifestazione annunciata dall'articolo per il 2 febbraio a Bologna, con lo slogan orwelliano “Disarmiamo la disinformazione. Verità per la libertà”. 

Tra gli obiettivi dichiarati, si parla di riconoscere la Russia come "stato sponsor del terrorismo" e di imporre leggi per "contrastare la disinformazione". Tradotto: istituire tribunali del pensiero per decidere quali opinioni siano lecite e quali vadano bandite.

Questo è l'Occidente "democratico" che si erge a paladino della libertà? Dove l'idea stessa di libertà  viene tradita e svuotata,  sostituita da un conformismo imposto con la forza? La stessa Unione Europea, che racconta sé stessa come un baluardo di pluralismo, si trasforma nel laboratorio di una repressione soft ma pervasiva, che non si accontenta di silenziare le voci scomode: vuole annientarle.

Nel corso degli anni ha costruito un apparato di risoluzioni dell'Europarlamento e sanzioni della Commissione che creano un groviglio giuridico in rotta di collisione con la libertà di stampa e di pensiero. Quando il maccartismo diventa piciernismo. (Leggere il significato QUI e QUI; ndr).




‒ La guerra dell'informazione: chi controlla il passato controlla il futuro.

L'articolo de «Il Foglio» è emblematico di questa operazione ideologica. Il pretesto è il libro di Putin pubblicato da Visione TV, "Le vere cause del conflitto russo-ucraino", un punto di vista davvero molto interessante per costruire una visione binoculare delle grandi questioni della guerra. 

Si accusano libri, conferenze e opinioni critiche verso l'Occidente di essere armi pericolose, dimenticando che il primo pericolo per la democrazia non è il dissenso, ma la sua repressione. 

Con una retorica degna di un manuale di propaganda, si demonizzano tutti coloro che non si allineano, dipingendoli come complici dell'«imperialismo russo».

Questa non è una battaglia per la verità: è un tentativo di riscrivere la realtà e di cancellare ogni voce che metta in discussione la narrazione ufficiale. Abbiamo visto dieci anni fa cosa è successo in Ucraina, fino a far chiudere giornali e partiti. Vogliono ucrainizzare l'Europa, vogliono inquadrare la nostra Costituzione dentro il mirino di Zelensky e dei suoi allegri camerati.

‒ Contro il totalitarismo mascherato: difendere la libertà a ogni costo.

Non ci si può illudere: questa annunciata da «Il Foglio», giornale fondato da un asset della CIA che ha parassitato oltre 60 milioni di euro di contributi pubblici, non è una battaglia per proteggere la democrazia, ma per soffocarla. È una guerra contro il pensiero libero, condotta con le stesse armi che si accusano di voler combattere: manipolazione, propaganda e intimidazione.

Addirittura alcuni partiti politici come +Europa ed altre frattaglie atlantiste della sinistra "liberale" annunciano per il 18 gennaio a Reggio Emilia una manifestazione contro la presentazione del libro. (come da link su Mazzucco; ndr). Chiaramente non vogliono interferenze straniere: per capirci, +Europa è quel partito che quando è stato preso con il sorcio in bocca (un bonifico di 312mila euro proveniente dalle casseforti di Soros QUI) ha fatto un manifesto per dire che era sacrosanto. Non sono fantastici?

Dobbiamo opporci con ogni mezzo a questa deriva autoritaria, perché il prezzo del silenzio è la morte della libertà. La storia ci insegna che quando la censura diventa istituzione, quando il pensiero unico si insedia nei luoghi del potere, il passo verso il totalitarismo è breve e devastante. 

Ripeto: vogliono "ucrainizzare" la sfera del dibattito pubblico, e lo fanno per portarci in guerra, la loro guerra totale e folle.

Non possiamo permettere che l'Europa, nata dalle ceneri della Seconda guerra mondiale con popoli liberatisi della notte hitleriana, si trasformi in un teatro di repressione. Difendere il dissenso oggi non è solo un diritto: è un dovere morale e storico. Perché senza libertà di pensiero, non c'è democrazia. E senza democrazia, il futuro consumerà i nostri giovani come carne da cannone. No grazie.»

Pino Cabras

Pino Cabras - classe 1968

Termina  qui il resoconto  sintetico  dell'operato  ultimo  concernente  la  "Bestia che sale dal Mare"  (ossia quello "agitato" del mondo laico)  per entrare in quello non meno preoccupante ed ingiusto della "Bestia che sale dalla Terra", ovvero il mondo religioso,  ipocrita e ambiguo,  retto  dal  Falso Profeta argentino.

Sono anni ormai che mi occupo della sistematica persecuzione a cui viene sottoposto don Alessandro Minutella, il Sodalizio Sacerdotale Mariano e tutto lo staff che lo segue nel suo prezioso apostolato per le città d'Italia con mega-raduni di migliaia di persone ferventi.

Parlo di "persecuzione" perché, malgrado le numerose invalide scomuniche ‒ e l'ex parroco siciliano, che ha due dottorati in Teologia, ne ha ricevute addirittura un paio! ‒ e le riduzioni allo stato laicale di tre sacerdoti, compreso lui, questi Ministri-eroi della Vera Chiesa di Cristo, continuano imperterriti a "pascere il gregge del Signore" incuranti di qualsiasi minaccia venga loro inflitta.

Di soprusi e affronti don Minutella (e a seguire i coraggiosi confratelli che adesso lo affiancano) ne ha subiti di tutti i colori, sia in ambito ecclesiale che umano, in quanto per esempio, dietro forti pressioni giunte addirittura dalla regione Veneto verso il Comune di Carini, in Sicilia, è stato privato del luogo dove aveva sede la struttura "Piccola Nazareth" da diversi anni.

Moltissimi italiani, e non solo, perché la fama di questo grande Pastore d'anime ha superato di gran lunga i confini nazionali, hanno assistito ai pietosi "assalti" e alle denigrazioni dei media di regime, come ai "tradimenti" subdoli e calunniosi di taluni consacrati o laici che prima s'erano aggregati a lui.

No, non si tratta di un santo, no certamente, perché come tanti dal carattere siculo, Padre Alessandro molte volte si accende di uno sdegno "esplosivo" vedendo la "sua" Chiesa Cattolica tanto amata ridotta ad un'informe massa di apostati con a capo un Usurpatore spietato, servo di Satana, camuffato in "veste d'agnello", misericordioso...

L'ultimo "attacco" malefico lo ha ricevuto in questi giorni dalla Conferenza Episcopale dei Vescovi del Piemonte e della Valle d'Aosta che hanno emesso una dichiarazione per dissuadere i fedeli dal recarsi alla nuova piccola sede (un semplice appartamento per riunirsi a pregare) chiamata "Casa Betania", a Savigliano in provincia di Cuneo, a cui si sono aggregati subito quotidiani proni al "sistema" come "La Stampa" QUI, la "Repubblica" QUI, "Rai news" QUI, ecc.



"Avanti con Maria!", carissimi don Minutella e fra' Celestino della Croce.
La Vostra Opera, insieme agli altri Confratelli, "Suorine" e "Piccolo Resto", è benedetta da Dio!

Ma c'è un altro giornale del luogo (QUI), che finalmente ne prende le difese mediante la penna di Andrea Elia Rovera. Eccolo:

Don Minutella e fra Celestino continuano ad "infastidire" i Vescovi piemontesi

«In questi giorni la Conferenza Episcopale del Piemonte e della Valle d'Aosta ha ben pensato di emettere una Dichiarazione nella quale attacca il fondatore del "Sodalizio Sacerdotale Mariano", don Alessandro Maria Minutella e il suo fedele confratello, fra' Celestino della Croce.

Interessante vedere come i Vescovi del Nord-Ovest si affrettino ad esortare i fedeli alla prudenza nei confronti dei due sacerdoti quando, in Piemonte, ci sono preti che vanno puntualmente contro il Magistero di Santa Romana Chiesa.

In qualità di cronisti, comunque, facciamo presente che i Vescovi hanno scritto: 

«Preso atto che il signor Alessandro Maria Minutella e fra' Celestino della Croce (don Pietro Follador) nelle scorse settimane hanno inaugurato e "benedetto" un centro denominato "Casa Betania" in Savigliano, e che hanno svolto e svolgono celebrazioni e attività di predicazione anche in altri luoghi nelle nostre diocesi, ci preme ricordare che il predetto signor Minutella è stato scomunicato nel 2018 e dimesso dallo stato clericale nel gennaio 2022, e che dal marzo 2023 fra' Celestino (don Follador) è stato sospeso dal suo Vescovo».

Tutto vero e sarebbe degno di attenzione se Jorge Mario Bergoglio fosse il legittimo successore di Pietro. Invece, come ha ben detto fra' Celestino della Croce, proprio a Savigliano, Bergoglio è il "capolavoro di Satana". (Leggere QUI per rendersene conto e guardare il video; ndr).




Ma i Vescovi incalzano: 

«Pur ritenendosi il "piccolo resto cattolico", né il signor Minutella, né i sacerdoti o i consacrati e le consacrate che con lui agiscono, sono in comunione con la Chiesa cattolica, con il Papa e i Vescovi: di conseguenza, non sono autorizzati a presiedere o animare celebrazioni dei sacramenti o altre funzioni liturgiche, così come non è loro permesso di tenere predicazioni o incontri di catechesi».

Ai Vescovi piemontesi  va ricordato che  l'Italia è una Repubblica laica,  con consenso di libera associazione, dove i cittadini non necessitano di permessi del Vaticano per trovarsi a pregare.

Tra le altre cose, tutti i Sacerdoti del "Sodalizio Sacerdotale Mariano" fanno – ad ogni incontro – professione di non appartenenza alla "falsa Chiesa" guidata da Bergoglio. Pertanto non si può avocare il rischio di confusione.

Ai Vescovi bergogliani, evidentemente, infastidisce il fatto che centinaia di persone si recano a Savigliano per essere confessate dal momento che, nelle parrocchie, bisogna prenotare, come dal dentista, per ricevere i Sacramenti.



Fra' Celestino della Croce a Savigliano (Cuneo)

I Presuli sottolineano infatti: 

«Inoltre, tutti quelli tra loro che sono sacerdoti non possono assolvere validamente dai peccati nel caso in cui fossero stati privati della debita facoltà, eccetto il caso di pericolo di morte.» 

E con i sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X come la mettiamo? In più, come mai non si fanno dichiarazioni riferentesi al Priorato di Montalenghe?

La Dichiarazione si conclude così: 

«Ci auguriamo che, non solo i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e le consacrate, ma anche tutti i fedeli delle nostre Diocesi possano essere consapevoli del pericolo che corrono seguendo insegnamenti che non hanno fondamento, e soprattutto aderendo e prendendo parte a queste e simili manifestazioni e celebrazioni che feriscono la comunione ecclesiale».

La "ferita alla comunione ecclesiale" è avvenuta con il Conclave "truccato" del 2013, nel quale la "Mafia di San Gallo" ha portato sul soglio petrino Jorge Mario Bergoglio. (Cfr. QUI; ndr).

La "ferita alla comunione ecclesiale" c'è stata quando Bergoglio ha intronizzato l'idolo pagano e satanico "Pachamama" in Vaticano. (Cfr. QUI; ndr).

La "ferita alla comunione ecclesiale" si è verificata con "Amoris Laetitia", "Fiducia Supplicans" e con l'ultima dichiarazione della CEI sull'ammissione degli omosessuali in Seminario. (ved. QUI; ndr).

Il Governo Italiano dovrebbe, per correttezza verso tutti i cittadini Ortodossi, Ebrei, Anglicani, Evangelici, Mormoni, Atei ed Agnostici... rammentare ai Vescovi della Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d'Aosta che "libera Chiesa in libero Stato" non significa affatto che i Vescovi hanno il diritto di fare ingerenze nelle altrui scelte personali di Fede.

Chi vuole andare a Savigliano per pregare in "Casa Betania" ne ha facoltà ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana.

I Vescovi se ne facciano una ragione.»

Ed ecco un video da "Radio Logica News" che ne ribadisce il concetto anche a parole.




Termino chiudendo questa piccola finestra sullo scenario "proibitivo" che vediamo, sperando in un rinsavimento "miracoloso" di quella parte di umanità che per i propri interessi personali ha perso la ragione e il cuore... e si è venduta al Maligno.

Ma Dio sicuramente interverrà, perché
"le Tenebre NON prevarranno!"

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it


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