lunedì 20 giugno 2022

Ha ragione UBALDI! Che fatica per FAR SCOPRIRE DIO!



Il vuoto delle chiese... e delle anime...

Sebirblu 19 giugno 2022

Nel febbraio di quest'anno, ho esposto un piccolo brano tratto dal primo libro di Pietro Ubaldi "La Grande Sintesi" (QUI), che stigmatizza senza attenuanti il ruolo assunto dalla Scienza nel nostro mondo, erettasi superbamente su un piedistallo, illudendosi di soppiantare Dio (cfr. QUI).

La "Voce" che giunge tramite l'autore dai piani infiniti è dotata di tutta l'autorità divina per potersi permettere di ammaestrare le genti, soprattutto quelle che sono rigorosamente legate al campo scientifico-razionale al fine di condurle, per mezzo della logica intellettiva, alla Conoscenza Superiore concernente l'esistenza di Dio, le Sue leggi universali e il mistero "uomo" nel suo cammino evolutivo. (QUI, qualche ragguaglio in più sul prestigioso scrittore).

Ora, proseguo con un ulteriore stralcio iniziale del medesimo testo che delinea la necessità urgente per gli umani di ricevere la "rivelazione" dall'Alto, in modo da aiutarli ad uscire dal pantano del materialismo nel quale si sono cacciati, il più delle volte senza nemmeno rendersene conto.

Segue l'esposizione, quasi nella sua interezza, del capitolo 75° riguardante l'uomo, che ritengo di fondamentale importanza per iniziare a comprendere il vero senso della vita e i meccanismi divini che la animano.


 
Ben Goossens - (Come salire?)

Necessità di una Rivelazione

«Ho parlato della ragione umana con la quale avete costruito la vostra scienza, affermando la relatività di un tale strumento d'indagine e la sua insufficienza quale mezzo per la conquista della conoscenza dell'Assoluto.

Vi conduco ora lentamente sempre più vicino al centro del tema. La trattazione che vi espongo rappresenta un principio nuovo per la vostra scienza e filosofia, nuovo per il vostro pensiero.

Il momento psichico che oggi l'umanità attraversa richiede l'aiuto di una rivelazione. Non meravigliatevi di questa parola: rivelazione non è solo quella da cui nacquero le religioni, ma anche ogni contatto dell'anima con l'intimo pensiero che è nel creato; contatto che rivela all'uomo un inedito mistero dell'essere. La psicologia umana, lo vedete, qual è oggi non ha domani; lo cerca ansiosamente, ma da sé non sa trovarlo.

Attende qualcosa, confusamente, senza sapere cosa possa emergere, da dove e come, ma attende per un bisogno intimo, per un istinto imperioso che è legge di vita; è in ascolto e si accinge a vagliare tutte le voci, le vere e le false, per poi scegliere quella che al suo infallibile sentire risponderà, quella che, scendendo dalle profondità dell'Infinito, saprà solo farla tremare.

Attendono soprattutto gli uomini di pensiero che sono al vertice del movimento intellettuale, così come gli uomini d'azione che sono alla testa del movimento politico ed economico del mondo.



Ben Goossens - (Il Potere: illusione in una gabbia...)

La mente dell'uomo cerca un concetto che la scuota, un concetto profondo e più potentemente sentito, che la orienti verso l'entrante nuova civiltà del terzo millennio. Delle idee di cui disponete, alcune sono insufficienti, altre esauste, altre cosi cariche di incrostazioni umane da rimanerne schiacciati.

La scienza, così accecata d'orgoglio appena nata, s'è dimostrata impotente di fronte agli ultimi «perché», e nella pretesa di generalizzare da pochi principi, i più scadenti, vi ha molto nociuto, abbassandovi, facendovi retrocedere verso quella 'materia' che essa solamente studiava.

Le filosofie sono prodotti individuali, elevamento a sistema di quella indiscutibile premessa che è il proprio 'Io' e, sebbene intuizioni, lo sono parziali, visioni personali che interessano solo il gruppo degli affini.

Il buon senso è lo strumento immediato per gli scopi materiali della vita e non può superarle; non può quindi bastare.

Le religioni, tante e, imperdonabile errore, tutte in lotta fra loro, esclusiviste nel possesso della Verità e ciò in nome dello stesso Dio; intente, invece che a cercare il ponte che le congiunga, a scavare l'abisso che le divida; ansiose di invadere ognuna per sé l'intero mondo, piuttosto che coordinarsi frazionandosi ciascuna al livello spettante per la profondità della rivelazione ricevuta, hanno purtroppo ricoperto di umanità l'originaria Scintilla Divina.

Debbo precisare sin d'ora il mio pensiero per non essere frainteso e preso di mira dagli ansiosi di distruzione e di aggressività umana. Io non vengo per combattere alcuna corrente religiosa, ma per coordinarle tutte, come tante approssimazioni diverse della Verità che è Una e non molteplice come voi vorreste.

Io pongo, però, nel più alto posto sulla Terra la rivelazione e la religione di Cristo, come fra tutte la più completa e perfetta. Chiarito questo concetto, proseguo e constato il fatto innegabile che nessuna delle vostre fedi oggi sorregge, scuote e trascina veramente le masse.

Di fronte alle grandi passioni che una volta muovevano i popoli, oggi lo spirito si è addormentato nello scetticismo; è talmente caduto nel vuoto da non avere più nemmeno la forza di una ribellione, l'ombra di un interesse sia pur per negare; è diventato un nulla ricoperto da una maschera sorridente; è sceso all'ultimo gradino, all'ultima fase d'esaurimento: l'indifferenza.



Ben Gossens - (L'apatia e la cecità... il vuoto!)

Questo è il quadro desolante del vostro mondo spirituale. Ciò che davvero vi guida nella realtà dell'esistenza è ben altro purtroppo: è l'egoismo. Sono le vostre basse passioni, a cui voi credete assai tenacemente. Ma non potrete chiamare questo un orientamento, un principio capace di dirigervi verso mete più alte. Se ciò è principio, lo è di disgregazione e di rovina; verso queste, infatti, il mondo corre a gran velocità.

Non giunge dunque a caso questa mia parola. Essa viene non per distruggere le verità che possedete, ma per ripetervele in una forma più persuasiva, più evidente, più consona ai nuovi bisogni della mente umana.

La vostra psicologia non è quella dei vostri padri e le forme che a loro erano adatte non lo sono per voi; siete intelligenze uscite dalla minore età; la vostra mente si è abituata a guardare da sé e oggi può supportare visioni più vaste. Chiede, vuol sapere ed ha il diritto di saperne di più.

Voi oggi potete, nella vostra nuova maturazione, vedere e risolvere direttamente problemi che i vostri avi appena prospettavano. Eppoi, i vostri problemi individuali e collettivi si son fatti troppo complessi e delicati perché gli enunciati sommari delle verità conosciute possano bastare.

Voi, nell'attuale periodo di grandi maturazioni, superate le vostre stesse idee di ogni momento con una velocità senza precedenti. Escludendo gli immaturi e i mentitori, v'è un gran numero di onesti che ha bisogno di conoscere di più e in un modo assai preciso.

Infine, voi disponete adesso, con i mezzi meccanici che la scienza vi ha dato e coi segreti che avete saputo carpire alla natura, di una potenza d'azione molto maggiore che non nel passato, potenza che richiede da parte vostra una saggezza ancora più grande, perché essa non si risolva, se adoperata con la mentalità puerile e selvaggia dei secoli passati, invece che nella vostra grandezza, nella vostra distruzione. L'ora dunque è giunta perché la mia parola sia detta.»




L'Uomo

«L'uomo: il Prometeo luminoso nel volto, dominatore nel gesto, è tutto nel suo organismo, l'espressione prepotente di uno psichismo interiore. Nello sguardo profondo la potenza del re che affronta l'infinito, nel pugno stretto la potenza del vincitore della vita sul suo pianeta.

Eppure esso è inchiodato alla rupe, le viscere dilaniate dall'aquila; ai suoi piedi un mare di sangue. Quel volto è l'unica luce nella tenebra profonda, piena di ombre e di terrori, di dolori e di delitti. Lividi bagliori di eserciti, sterminate teorie di croci, traditore luccichio di ori, di vanità, di piaceri e soprattutto un grido straziante di dolore che invoca Dio.

Quanta fatica per ritrovare Dio! Grandezza d'animo, potenza di volontà e di azione, acume di sapienza, ovunque uno sforzo titanico, mai domo, di superare se stesso e vincere il mondo; e ad ogni passo un baratro tenebroso che tutto ingoia, una oscura potenza di distruzione che tutto livella nella morte e nell'oblio.

In eterna fuga sempre un'onda nuova sopravviene e sommerge il passato, cancella e ricomincia la vita. La corsa s'insegue senza respiro alla luce incerta di vani miraggi; in questa atmosfera densa ed oscura l'uomo lotta e sanguina, cercando la sua luce.

Quanto dolore! È un mare sconfinato da cui emerge solo il suo braccio agitante una fiaccola di luce. È il genio. Nel fondo triste e fangoso guazzano i peggiori nel loro elemento, sorridono beati gli incoscienti.

E il genio, sia artista, mistico, pensatore, santo, eroe o condottiero, è sempre un capo in anticipo sull'evoluzione che il gregge ignaro segue, per legge di vita. Il suo destino è titanico, un abisso ove passano zone di passione e di strazio, tempeste e visioni in cui è la voce di Dio.

Il genio si solleva spasimando dal letto del suo dolore insieme a quello del mondo, e con gesto supremo e tremendo fìssa l'infinito senza tremare, piomba nel cuore del mistero e ne squarcia il velo perché la vita cammini. E la massa inerte della grande anima collettiva ha una dilatazione subitanea, e vede, segue, ascende. 



Ben Goossens - (L'osservatore risvegliato)


Talvolta nell'inferno terrestre cade invece una stella dal cielo, solo per piangere ed amare; e piange ed ama per tutta una vita, cantando nell'affanno proprio ed altrui un inno divino pieno d'amore. La sofferenza sferza e l'anima canta...

Quel canto umile e buono giunge da tanto lontano, pieno delle cose di Dio; è un profumo nuovo in cui vibra l'infinito, è un segreto bisbigliar di passione che all'anima parla e per le vie del cuore rivela, più che ogni scienza, il mistero dell'essere; è una carezza in cui il dolore riposa.

Tutto si accanisce sulla terra contro l'essere semplice e inerme che parla di Dio, per farlo tacere (ved. QUI; ndr); ma la dolce parola sempre risorge, si espande e trionfa. Perché è legge che la buona novella di Cristo si attui ed il male sia vinto e venga il Regno di Dio.

Il dolore colpirà senza pietà, ma l'anima umana emergerà dalle sue prove e la vita inizierà un nuovo ciclo, poiché il momento è maturo ed è legge che la bestia si muti in angelo, che dal disordine sorga una nuova armonia e più in alto si intoni l'inno della vita.

Il materialismo ha fatto dell'uomo un essere malvagio intento a sopraffare il proprio simile, homo homini lupus, e noi ne faremo un essere giusto e buono, intento a beneficiare i propri fratelli. La scienza lo ha fatto cattivo e arido, e noi per mezzo della stessa scienza lo faremo migliore.

L'uomo è l'artefice del proprio destino, egli deve compiere la fatica di plasmare sé stesso e scolpire la grande Opera dello spirito nella rozza materia dell'esistenza. Suo dev'essere lo sforzo del superamento biologico e della liberazione dalla più bassa legge del mondo animale, e suo sarà il trionfo dell'ascensione spirituale nel campo di tutti i valori umani.

E ciascuna prova, dolore o vittoria saranno un colpo di scalpello che definirà e abbellirà al sole l'Opera divina. Gli esiti sono imminenti.



"Metamorfosi" di Ben Goossens - (da bruco a farfalla...)

Le questioni scientifiche sono superate; i problemi esistenziali a voi lontani potevano lasciarvi indifferenti. Ma le conclusioni vi toccano da vicino nella vita, nella personale felicità, nel vostro avvenire individuale e collettivo.

Se siete ragionevoli, ora non potrete più scuoterle, in nome della vostra stessa ragione e della scienza. V'è chi comprende perché sente; ma la fatica mia sarebbe stata troppo leggera se avessi parlato solo a chi già percepisce e comprende...

Tutti i concetti sono forze, e per onde si scaglionano da un punto all'altro dell'Infinito, incalzanti verso questa strettoia in cui Io detto le norme di vita individuale e sociale, che non potrete più rimuovere.

Non ne ho fatto con voi una mera questione di fede, perché ad essa avete imparato a sfuggire; ne faccio invece una questione di ragione e di scienza, e con queste vostre armi con cui avete tentato di demolire Dio e il mondo dello spirito, vi ho serrato progressivamente in una morsa ferrea perché a Dio e allo Spirito ritorniate. La mia parola è VERA, si è avverata, si avvererà. Il seme è gettato e darà frutto.

Al mondo Io indico la Via dello Spirito, l'unica delle ascensioni umane: nell'arte, nella letteratura, nella ricerca scientifica. Vi ho riaperta questa porta verso l'Infinito, che ragione e scienza vi avevano chiusa.

Per tale percorso di conquiste, io guiderò i forti che mi vorranno seguire. Vi ho annunciato che siete ad una grande svolta della vita del mondo; la Legge, che l'ha maturata per due millenni, impone oggi questa rivoluzione biologica.

Gli eventi che sanno farsi udire da tutti vi costringeranno. Si tratta di movimenti mondiali di masse e di spiriti, di popoli e di concetti; moti profondi a cui nessuno sfuggirà. Ma prima che si annuncino i fatti e si scatenino le forze più basse della vita, doveva esprimersi il pensiero, doveva esser dato l'avviso perché chi poteva, capisse.


"Manipolazione" di Ben Goossens


Voi parlate sempre di forza, Io, invece solo di equilibrio e di ordine. Vi ho mostrato, oltre all'apparenza delle cose, una realtà sostanziale molto più profonda e vera, al di là dell'ingiustizia umana; in ogni mio pensiero avete visto palpitare la presenza di una Legge suprema che è Dio.

È Legge di Bontà e di Giustizia, ma appunto in quanto tale, la Giustizia è anche Legge di Reazione che sa esplodere in bufera con effetti individuali e collettivi (il Karma: la regola di Causa-Effetto degli orientali, cfr. QUI; ndr).

Voi, ignorando questi equilibri, sfidate sempre più il destino inesorabile, eccitando uragani di conseguenze; la catena di questi si trasmette di generazione in generazione e il deficit (o debito; ndr) si accumula e sommerge.

Allora, sullo sfondo di un cielo cupo in tempesta, appaiono i biblici profeti invocando penitenza; si scatenano grandi cataclismi che sono lavacri di dolore. L'umanità ne esce purificata, quasi che soltanto nel dolore possa riacquistare i suoi diritti e, dopo il pareggio, ritrova il modo di riprendere il cammino interrotto della sua evoluzione.

Vi ho parlato di ideali e di principi, con parole di pace che possono far sorridere il sapiente scetticismo moderno. Nel vostro mondo, invece di porre in alto i principi lottando per essi, si spingono in su gli interessi e su questi si fabbricano presupposti fittizi.

Vi sono gli ideali e le fedi convenzionali, ma nel profondo dell'animo umano c'è la menzogna. Voi disprezzate il vinto seppur sia un giusto, e stimate il vincitore anche se disonesto. Voi credete solo nella materia, vi fidate solo della ricchezza e della forza: ma esse vi tradiranno.

Dovete comprendere che, nel regime di Ordine universale quale vi ho mostrato, in un campo infinito di forze connesse e potentissime, sebbene imponderabili e ultra-sensorie, agire con bassezza e leggerezza significa esporsi a reazioni tremende.



Ben Goossens  (Allusioni al nostro tempo?)

E la storia ne è piena. La Legge è presente e comanda sempre a tutti, funzionari o dipendenti, e ognuno ha la sua responsabilità nel suo posto di combattimento.

Al concetto superficiale di una facile negazione di ciascuna disciplina etica, quale il materialismo scientifico ha diffuso nell'ultimo secolo (che adesso ha raggiunto il parossismo; ndr), si oppone il concetto opposto: l'uomo è responsabile...

Siete liberi di sorridere e di negare tutto ciò, ma se violerete una sola di queste conseguenze, infrangerete l'Ordine di tutto l'universo ed esso insorgerà contro di voi per schiacciarvi. Questa mia parola è la voce della giustizia e della vostra coscienza, ove tuona la voce di Dio e voi non potrete farla tacere.

Io vi ho dato un concetto della vita che sconfina senza limiti nel tempo e in cui nulla si perde; nessun dolore è vano, ogni attimo è costruttivo, dove è possibile accumulare e possedere una vera ricchezza che non si distrugge.

Vi insegno a valorizzare e ad utilizzare il dolore. Abbiamo guardato insieme nel profondo delle cose, e non inutilmente perché ne abbiamo tratto ottimismo, cosciente e trionfante anche nelle avversità.

Soltanto gli incoscienti possono richiedere l'assurdo di una comoda felicità non guadagnata: io vi ho parlato di lotta e di fatica, perché la vittoria sia vostra, misura del vostro valore.

Abbiamo compiuto insieme il lungo e faticoso cammino delle ascensioni dell'essere, affinché conosciate il vostro domani e ad esso vi prepariate; poiché, attraverso una cortina di prove decisive, nel vostro attuale accavallarsi disordinato di formazioni psichiche, risplende già la viva luminosità dell'avvenire, sullo sfondo immenso della evoluzione trifase (materia, energia, spirito; ndr) del vostro universo.»



Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte dei brani: "La Grande Sintesi" di Pietro Ubaldi – cap. 5° e 75°

 

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