giovedì 20 ottobre 2022

Le malerbe infestanti hanno invaso Chiesa e Mondo!


John Everett Millais (1829-1896)

"ma mentre tutti dormivano venne il nemico,
seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò."
(Mt. 13, 24-30)


Sebirblu, 18 ottobre 2022

Quando le malerbe invadono i campi e il contadino cerca di arginarle con tutti i mezzi, alla fine deve passare alle maniere drastiche per espellerle e bonificare i terreni.

Ho appreso da un sito americano che l'«Hordeum Jubatum» detto anche «orzo coda di volpe o setaria» come da immagine qui sotto, è una pianta infestante che cresce specialmente in terreni salini ed è molto pericolosa per i pascoli dove vanno a nutrirsi mucche o cavalli.

Gli animali la gradiscono ma le sue lunghe "lame o barbe taglienti" si conficcano nelle mucose della bocca o dell'esofago causando loro ferite che si infettano, conducendoli talvolta addirittura alla morte.

Quest'erba ospita anche dei virus provenienti dalla ruggine dei cereali e causa gravi danni alle colture che ne sono toccate. Secondo un agronomo, la sua presenza nei campi è un segno preciso del pessimo stato del suolo. È l'ultima pianta a crescervi prima che non vi sorga più nulla.

Infine,  è  terribilmente  difficoltoso combatterne in modo naturale  la proliferazione, a meno che non si usino diserbanti chimici ancora più nocivi per la pastura e le coltivazioni.



Il mondo d'oggi è paragonabile ai pascoli infestati dall'«Hordeum jubatum». Nel corso dei millenni si è avuto sempre un consenso generale su ciò che è moralmente giusto e quello che è male in quasi tutte le culture.

Adesso questa distinzione non esiste più, in particolare negli ultimi due secoli, partendo dalla Rivoluzione francese (1789) e dall'«Illuminismo», l'erba infestante della Massoneria, dopo un po' infiltrata dal Sionismo talmudico, è andata sempre più radicandosi nell'habitat planetario contaminando ogni cosa.

Così, ci ritroviamo nello stato in cui l'aberrazione è norma: il male è diventato bene e il bene, male. È l'ora dell'anarchia!

Anche nella Chiesa è accaduto lo stesso. Malgrado il primo documento di condanna ai "liberi muratori" sia arrivato da parte di Clemente XII nel 1738, a cui ne sono seguiti altri, fino al culmine raggiunto nel 1917 con il Diritto Canonico che comminava la scomunica ipso facto agli iscritti alle logge, gli ecclesiastici massoni sono riusciti sempre più ad infiltrarsi nella Sacra Istituzione. (Cfr. QUI e QUI).



Bergoglio con i componenti del B'nai B'rith e il Rabbi Alejandro Avruj


In un discorso alla Curia romana del 20 dicembre 2010, QUI, papa Benedetto XVI comparava la nostra epoca a quella del crollo dell'Impero romano:

«Excita, Domine, potentiam tuam, et veni»(ossia «Ridesta, Signore, la tua Potenza e vieni»). Sono invocazioni formulate probabilmente nel periodo del tramonto dell'Impero Romano». 

Allora come oggi si disgregava quel consenso etico senza cui «le strutture giuridiche e politiche non funzionano».

«Il disfacimento degli ordinamenti portanti del diritto e degli atteggiamenti morali di fondo, che ad essi davano forza, provocavano la rottura degli argini che fino a quel momento avevano protetto la convivenza pacifica tra gli uomini.

Il sole stava tramontando sulla totalità del mondo. Frequenti cataclismi naturali aumentavano ancora questa esperienza di insicurezza. Non si vedeva alcuna forza che potesse porre un freno a tale declino. Tanto più insistente era l'invocazione della Potenza propria di Dio: che Egli venisse a proteggere gli uomini da tutte queste minacce.»

La voce del Papa era sommessa ma il tono estremamente solenne: «È in gioco il futuro del mondo».

E l'allora cardinale Karol Wojtyla, il 9 novembre 1976 al Congresso eucaristico della Pennsylvania, rivolto a vescovi e cardinali, diceva:

«Ci troviamo oggi di fronte al più grande combattimento che l'umanità abbia mai visto. Non penso che la comunità cristiana l'abbia compreso totalmente. Siamo oggi di fronte alla lotta finale tra la Chiesa e l'anti-Chiesa, tra il Vangelo e l'anti-Vangelo».

Giovanni Paolo II, con le sue parole profetiche, sembra proprio alludere all'evangelica zizzania rappresentata dall'erba infestante di cui sto parlando, sparsa appositamente da Satana per distruggere l'umanità e l'intero pianeta.



Giovanni Paolo II nel 1979 in Asia.

Diceva Benedetto XVI nell'Omelia d'apertura del Sinodo dei vescovi del 2 ottobre 2005 a Roma:

«La minaccia del castigo concerne anche noi, la Chiesa in Europa e l'Occidente in generale... il Signore grida alle nostre orecchie... "Se non vi pentite, Io verrò a voi e ritirerò il vostro candeliere (il Sole) dal suo posto".

La Luce, quindi, può esserci tolta, e noi faremmo bene ad accogliere questo monito in tutta la sua gravità, mentre gridiamo al Signore: "Aiutaci a pentirci!"».

Poi, nel febbraio 2013, un fulmine sulla cupola di San Pietro annunciava l'inizio della tragedia finale della Chiesa con le parziali dimissioni di Ratzinger (soltanto dal Ministero attivo, non dal Munus divino col quale rimane ancora il Sommo Pontefice: cfr. QUI, QUI e QUI) e l'insediamento del Falso Profeta argentino sul Soglio petrino.

Nei lunghi dieci anni in via di conclusione il 13 marzo prossimo, l'Usurpatore non ha fatto altro che "misericordiosamente ingannare", distorcere e demolire la tradizione bimillenaria della Cristianità Apostolica Romana sin dai suoi albori, portando a termine il piano diabolico orchestrato da lungo tempo dalla Massoneria e dalla Oligarchia occulta di questo mondo. (Cfr. QUI).

Dunque, come si vede e come diverse volte ho scritto, il Nemico del genere umano è riuscito, non soltanto ad unire Chiesa e Mondo (le due Bestie apocalittiche) in un solo pensiero "umanista", "ecologista" e pseudo-pacifista, come profetizzato molto bene QUI, QUIQUI e QUI, ma soprattutto a far precipitare per quasi tre anni l'ignara umanità in un baratro profondo di cui non si vede ancora la fine.

Ora, che cosa dovrebbe fare nostro Signore di fronte alla micidiale semina d'erba infestante compiuta dal Maligno sull'intero pianeta, che ha invaso, soffocato e ucciso tutto e tutti? "Chi semina vento raccoglie tempesta" dice il proverbio... e infatti il Castigo, il tremendo Castigo sta per arrivare sui colpevoli, i negatori e gli apatici, per tale scempio, come avverte il messaggio che segue.

Esso proviene da una consacrata belga, "Suor Beghe", che ha voluto restare nel nascondimento rilasciando però diversi annunci trasmessigli da Gesù onde avvisare gli uomini che, se non cambiano contegno nel proprio modo di essere e di rapportarsi col prossimo, in totale assenza d'amore, rischiano davvero qualcosa di talmente grande da non potersi nemmeno immaginare.



Ecco il messaggio cristico reso noto il 3 ottobre 2022:

"Miei cari figli...

Sono molto triste di fronte allo stato dell'umanità, talmente peccatrice da affondare sempre più nella sua ostinazione. Ella si chiude e si annienta, ma non se ne cura.

Può guarire, ma solo con l'aiuto di Dio. Lo farà, ma a costo di grandi sofferenze e grandi sconfitte. Cosa accadrà, dunque, e quando?

Allorché il mondo smetterà di credere in Dio ‒ e sono già pochi gli uomini che hanno preservato la propria vera Fede ‒ nel tempo in cui le nazioni si solleveranno per combattersi fra loro e confideranno soltanto in sé stesse, Io non le lascerò auto-distruggersi, cosa che farebbero se non intervenissi.

Sì, interverrò, ma tale azione sarà improvvisa, inaspettata e terribile.

La Mia Possanza si avvarrà del firmamento: «gli astri cadranno dal cielo e le potenze celesti saranno sconvolte». (Cfr. QUI; ndt).

Sì, gli astri si eclisseranno, e voi non vedrete più le stelle del cielo che si sarà oscurato, e i vostri strumenti non bucheranno più l'atmosfera per sondare lo spazio.

La caduta di una meteora e diversi frammenti avverrà senza preavviso. Il loro ingresso nel campo terrestre squarcerà un poco la tenebra che avvolgerà la Terra e il sordo rimbombo dell'impatto sarà sentito ovunque sul globo.

Sarete scioccati, storditi, stravolti e terrorizzati, ma la vostra ansia aumenterà davanti all'ampiezza della sciagura subita dalla Terra.

Essa oscillerà sul suo asse e rimarrà fuori equilibrio per un po'. Non fermerà la sua rotazione ma sarà sbilanciata. Questo periodo di scuotimento verrà percepito dai sopravvissuti come se il pianeta fosse barcollante e voi stessi non più in sicurezza poiché la forza di gravità sarà modificata.



Tutto riprenderà il suo corso quasi normale dopo questo tempo di destabilizzazione e gli esseri viventi rimasti si sentiranno sommersi dall'entità del disastro.

Pressoché ogni struttura sarà in rovina; la maggioranza delle abitazioni sarà al suolo o distrutta e l'indigenza generalizzata.

È in quel momento di sommo disordine che sarà necessario il ricorso a Dio e agli Angeli Suoi, perché solo l'Altissimo vi aiuterà a superare la vostra estrema fragilità e la grande miseria. Vi troverete incapaci di alzarvi da soli e pregherete... e l'Eterno Padre vi soccorrerà.

Allora verrà il rinnovo promesso, quello che già implorate nella vostra richiesta allo Spirito Santo: 

"Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei Tuoi fedeli

e accendi in essi il fuoco del Tuo Amore.

Manda il Tuo Spirito, Signore, e ci sarà una Nuova Creazione...
rinnoverai la faccia della Terra..."

Sì, Io rinnoverò la faccia della Terra dopo questa catastrofe stellare, e coloro che assisteranno a quel periodo della storia terrestre rimarranno sbalorditi davanti alla Potenza di Dio; certo, Egli merita bene il Suo attributo di Onnipotente! 

Figli miei, dopo avervi spiegato quel che Dio prepara per voi, al fine di porre termine ad ogni guerra e rinchiudere Satana nell'abisso per mille anni (Ap 20, 1-2), desidero che vi prepariate con la massima devozione a vivere i tempi a venire. 

Non saranno lunghi, perché non sopravvivreste ad essi, ma saranno sufficientemente angoscianti da farvi esercitare fin d'ora la più totale fiducia in Dio: nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, ossia nella Trinità Santissima, come vi insegna la Fede predicata dal Cristo stesso. (Ved. QUI; ndt).

Quando qualcosa vi turba, accoglietela senza amarezza; quando qualcuno vi affligge, non abbiate alcun risentimento. Accettate ogni angustia, ringraziate l'Altissimo per tutto ciò che permette, poiché Lui è la Potenza, l'Amore e la Sapienza ASSOLUTE, ed esige la vostra fiducia così come ogni padre la pretende dal proprio figlio. (Cfr. QUI).

Accettate ogni cosa perché Dio l'ha acconsentito e voi acquisirete la santità tanto essenziale per entrare nei Cieli infiniti.

Vi benedico figli miei, vi amo, la condanna degli empi è meritata, senza di essa regnerebbe il demonio, ma Io non lo permetterò.

Vi amo, vi proteggerò perché voi siete Miei figli. 



L'Universo si regge sull'Amore... Immaginiamo quanto Dio possa amare l'uomo...
tanto da aver dato la Sua Vita per lui!
E aggiunge ancora...

È necessario diffondere questo testo perché è indispensabile che tutti siano avvertiti di ciò che accadrà. In tal modo la Terra sarà rinnovata e gli empi polverizzati.

Anche dei 'giusti' trapasseranno... perciò invito tutti ad essere pronti per entrare nel Mio Cielo, come tanti altri prima di loro. E che così sia."

Chiosa di Sebirblu

Quando si considera l'eroismo della Chiesa originaria, i martiri dei primi secoli e i sacrifici generosi dei santi, in confronto a quella dei nostri giorni, non emerge forse la sua grande tiepidezza?

L'essere umano, specialmente di natura occidentale, sembra aver perso l'interesse per Gesù, fulcro vitale della sua esistenza (Via, Verità, Vita) senza il Quale non si può fare NULLA! (Gv. 15, 1-8).

La quasi totalità del mondo cattolico pare essersi infettato (ecco l'erba infestante!) da una strana apprensione che si preoccupa dapprima di non offendere gli altri piuttosto che Dio: si tace, infatti, per conservare le amicizie; si evita di difendere ciò che è giusto per mantenere la pace; non si espone la Verità che aiuterebbe il prossimo ad elevarsi, perché la propria fede è un fatto personale... sì, ma non è privato!

Gesù ha insegnato ai Suoi ad essere "Sale" e "Luce" per gli altri... non a nascondere la lanterna sotto il moggio (antico recipiente che faceva da misura per il grano od altro), bensì a porla sopra il lucerniere affinché diffonda il suo chiarore a tutti... (Mt. 5, 13-16).

Il monito del messaggio, quindi, di primo acchito appare eccezionalmente duro, ma l'arroganza, l'ingratitudine e la smemoratezza colpevole dell'umanità verso il suo Dio è arrivata ormai ad un punto tale da attirarsi l'equo e meritato castigo, se non altro per capire quanto è miserabile l'uomo quando pretende di equipararsi al suo Creatore nel proprio stolto agire!

Traduzione, relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte del messaggio QUI.


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