Sebirblu, 22 agosto 2024
Ho estratto il brano che segue da un libro di Padre Amorth: "Nuovi racconti di un Esorcista", perché il tema di cui scrive (e che ho affrontato altre volte QUI, QUI, QUI e QUI) concerne molte più persone di quanto non si pensi, specialmente in questi anni oscuri dove il Maligno la fa da padrone e il mondo si trova sull'orlo di una guerra totale.
È un vero peccato che ancora oggi i rappresentanti della Chiesa non siano coscienti dell'esistenza dei cicli reincarnativi, negandone ostinatamente la realtà, sola risposta ragionevole a tante sofferenze, anche infantili, che potrebbero spiegare il nesso logico delle circostanze, e dare sollievo, così, a tanti dolori incomprensibili, entrando in una maggiore conoscenza spirituale. (Cfr. QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).
Illuminano tutti gli ammaestramenti altissimi degli Angeli del Signore che, per mezzo dell'Ultrafanìa (ved. QUI, QUI, QUI e QUI), per chi li vuole leggere, si adoperano per svegliare le coscienze addormentate, riportandole a quella Verità, menzionata anche da Gesù, il Cristo, che le fa LIBERE da qualsiasi laccio imposto dalla tradizione cattolica.
Ho dovuto fare questa precisazione perché alla fine dello scritto di Padre Amorth si troverà una domanda sull'argomento, posta alla "VOCE" chiamata "Maestro", che risponderà in modo assolutamente adeguato.
INFESTAZIONI
«Abbiamo sottolineato la grande importanza della testimonianza di Origene, secondo cui già i primi cristiani scacciavano i demoni non solo dalle persone, ma anche dalle case, dagli oggetti, dagli animali.
Noi esorcisti, dovendo cercare di creare un linguaggio nuovo che ancora non esiste, riserviamo la parola infestazione per indicare appunto i disturbi malefici causati non sulle persone, ma sui luoghi, sugli oggetti, sugli animali.
Ci addentriamo in un campo obsoleto, dato che anche nei tempi più antichi e da parte di tutti i popoli si sono riconosciute e combattute queste forme di disturbi. Ma non possiamo nascondere due realtà:
1) Questo è un terreno su cui solo l'esperienza diretta è di aiuto; in caso contrario, neppure ci si crede; l'esorcista può testimoniare che, nel corso del suo ministero, ha incontrato casi sulla cui possibilità mai avrebbe creduto se non li avesse visti.
Non meravigliano perciò le voci di tanta incredulità, in primis da parte dell'ambiente ecclesiastico che, lo abbiamo detto e chiaramente dimostrato, non è istruito in questa materia.
2) Neppure possiamo negare che in questo campo non sono all'ordine del giorno gli abbagli, le suggestioni, le accese paure; quando non si tratta di vere e proprie manie. Dobbiamo tenerne molto conto, per non credere... "all'asino che vola".
Come sono solito, prendo le mosse dalla sacra Scrittura e, in questo caso, da quel libro così emblematico per il popolo d'Israele e così istruttivo per tutti i tempi, che è l'Esodo. Trovo molto importante soffermarmi sulle "dieci piaghe d'Egitto" per due motivi.
Primo: perché si nota come Mosè, in nome di Dio, e i maghi, con la forza di Satana, possono produrre gli stessi fenomeni. Talvolta il fatto in sé è identico, ma bisogna saper risalire alla causa. Certi fenomeni non bastano per far comprendere se sono opera di Dio o di Satana, e far capire se chi li compie è un carismatico o un mago. Ci vuole un apposito discernimento.
Secondo: ritengo di particolarissima importanza tutto l'episodio delle piaghe d'Egitto, e che fenomeni analoghi si verificano anche oggi. L'ho detto e lo ripeto: certe cose si credono solo se si vedono.
Ne do un esempio.
La prima piaga d'Egitto è l'acqua trasformata in sangue. Ebbene, diversi miei amici esorcisti hanno visto, in case private costruite di recente e fornite di impianti idraulici innestati negli acquedotti comunali, rubinetti che emettevano sangue invece che acqua.
Ho anche parlato, nel mio libro precedente, di uno di questi casi; di due illustri professori dell'Università di Padova analisti che hanno osservato il fenomeno con un'aria sarcastica di ironia, e si sono portati via un fiasco pieno di quel "sangue", a cui evidentemente non credevano.
Ma quando poi dall'analisi è risultato loro che si trattava di sangue umano, sono stati presi da una paura tremenda e non c'è stato modo di farli più ritornare in quella casa. Ho visto numerosi razionalisti, atei, preti, comportarsi allo stesso modo: passare dall'incredulità al terrore.
L'Esodo ci parla, nella seconda, terza e quarta piaga, dell'invasione di rane, zanzare e mosconi, che hanno infestato le case degli Egiziani. Possiamo aggiungervi l'ottavo flagello, l'invasione delle cavallette.
Ebbene, molte volte mi è stato raccontato, oppure ho visto con i miei occhi, di case che improvvisamente venivano invase da mosche, da formiche volanti, da insetti talvolta repellenti come scorpioni o altri animaletti non bene identificabili, che poi sparivano di colpo, interamente, spargendo acqua santa o esorcizzando gli ambienti.
La Scrittura ci parla pure di un male misterioso che uccideva il bestiame: sembrava "una peste oltremodo pesante" la quinta piaga, e la sesta ci narra di un'ulcera che colpiva uomini e animali.
Il demonio ha il potere di causare tante malattie: sia di carattere organico che vanno guarite per via medica, sia d'indole malefica su cui i farmaci non hanno alcun potere ma che si curano con i mezzi della Grazia, tra cui gli esorcismi.
Ciascun operatore ecclesiastico può esporre casi di cisti, tumori, malattie variamente diagnosticate, che sono sparite dopo un esorcismo, lasciando i medici di stucco.
Anche la nona piaga, i tre giorni di buio, può trovare un corrispettivo in improvvise cecità che hanno colpito persone per un certo tempo, dovute a cause maligne. Ma qui entriamo nel campo delle vessazioni personali.
Case, negozi, campi... Le infestazioni locali sono sempre difficili da diagnosticare e non meno da liberare. Aggiungo pure che ogni esorcista agisce con metodi propri, con la più ampia discrezionalità.
Perché, sia detto chiaramente, tutta la materia che le riguarda non viene tenuta in considerazione né dal Diritto Canonico né dal Rituale, che si occupano solo degli esorcismi sulle persone ossesse. A mio parere è una pesante carenza. Da un lato significa che di questa materia può occuparsi chiunque, sacerdote o no, e dall'altro lascia ancor più mano libera ad imbroglioni, maghi e santoni.
In compenso il Rituale, in quelle abbondantissime preghiere e benedizioni che sono una vera ricchezza e che sarebbe un grave errore buttare al macero, fornisce orazioni adatte anche per questi frangenti, per cui possono essere utilmente impiegate.
Si vedano ad esempio le benedizioni alle case, ai luoghi, alle scuole, ai campi: spesso vengono usate tali preghiere anche da sacerdoti ed esorcisti. C'è chi, oltre all'acqua santa, usa l'incenso o sparge sale benedetto.
La libertà è totale, e sebbene io mi limiti a riferire le mie esperienze personali o di altri confratelli, resti molto chiaro che in tutte le forme di infestazione non è richiesta l'opera dell'esorcista. È fruttuosa la celebrazione della Messa da parte di qualsiasi prete.
Si sono dimostrate efficaci anche le preghiere fatte in loco da gruppi di fedeli. Quando invece agiscono degli esorcisti, normalmente fanno uso della stessa formula usata per le persone, adattandola alla casa o al luogo.
È assai utile cercare di individuare la ragione per cui l'ambiente è infestato, e agire di conseguenza. Quali sono le cause più frequenti? Segnaliamo, fra le tante:
1. Se in quel posto si tenevano sedute spiritiche, se si utilizzava la magia, se era sede di culti satanici. In tutti questi casi risulta più difficile risanare l'ambiente.
2. Se vi era stato un omicidio o un suicidio di qualcuno e, se sì, occorrono abbondanti suffragi.
3. Se accoglieva una casa di prostituzione; se vi abitavano bestemmiatori, massoni, delinquenti o organizzatori di opere criminali, spacciatori di droga; se era la sede di incontri omosessuali... In queste circostanze necessitano numerose preghiere di riparazione.
4. Se l'ambiente era stato fatto segno di un perfido e diabolico maleficio. In tal caso è necessario indagare più a fondo sugli scopi della maledizione, e come sia stata fatta. Se, ad esempio, risulta presente qualche oggetto fatturato, occorre individuarlo ed incenerirlo: fintantoché esso permane nell'ambiente tutte le altre preghiere hanno scarsa efficacia.
A questo fine possono essere d'aiuto gli stessi residenti, se ravvisano che i problemi sono iniziati da quando è stato loro regalato un certo mobile da una persona di cui dubitano l'onestà...
Non mi soffermo ora a disquisire dei fenomeni di poltergeist (= spirito rumoroso o fracassone) ‒ che spesso sono legati ad un adolescente e, in generale, di breve durata. È un fatto naturale, che va curato con la psicoterapia.
È utile, però, conoscerne l'origine, per non confonderli con le infestazioni; si tratta però di somiglianze superficiali; basta un po' di esperienza per saper discernere; non c'è la medesima difficoltà che si incontra, ad esempio, per distinguere le sofferenze causate da malefici piuttosto che da malattie psichiche.
Oggetti infestati.
Più che mai in questi casi, come nell'intero campo, è soprattutto necessario stare in guardia dalle inutili paure, dalle suggestioni, dai sospetti più immotivati e, se si è andati a consultare qualche mago o qualche persona pia, occorre guardarsi dagli imbroglioni.
La causa pressoché unica per cui un oggetto può essere infestato è la fattura. In linea teorica, qualunque cosa può venire "caricata", attraverso un rito satanico fatto da uno stregone o da chi, in qualsiasi modo, si sia dato a Satana. Ma i casi pratici sono molto rari per cui necessita una estrema prudenza prima di dire che un elemento sia stato "manipolato".
Lo scetticismo iniziale, in questo settore, è vera saggezza. In che modo se ne accorge un individuo? Talvolta dalla provenienza, altre volte dagli effetti, talaltre ancora mediante l'aiuto di un carismatico o sensitivo.
La principale causa possibile è la derivazione. Un oggetto ricevuto da un mago è facilmente "trattato". L'esempio tipico è offerto dai talismani, i quali spesso costano parecchio e, se non sono puro imbroglio, contengono cariche di negatività fortemente dannose.
In secondo luogo, la persona se ne accorge dagli effetti. È il caso di chi, ad esempio, non riesce ad addormentarsi e, stando a letto, viene colpito da forti mal di testa o altri disturbi. È possibile che si accorga che questi inconvenienti non gli capitano se dorme in un altro letto. Allora può sospettare del guanciale, o del materasso.
Poniamo il caso che provi a cambiare cuscino e si accorga che i mali non si verificano più, mentre invece se lo riadopera essi tornano immediatamente. Può trattarsi allora di un guanciale fatturato e può accadere che, aprendolo, vi si trovino delle strane cose che non avreste mai pensato di vedere, come fantocci di paglia o di piume uniti dal caucciù...
Bisogna allora bruciarlo, dopo averlo asperso d'acqua santa, usando quelle cautele che sono raccomandate in questi casi: operare all'aperto, pregando, per poi buttare le scorie o ceneri dove scorre dell'acqua: nei fiumi, nel mare o negli scarichi, oppure nei contenitori di pattume, quando si sa che finisce negli inceneritori.
Nei casi leggeri, basta aspergere l'oggetto con acqua benedetta, senza distruggerlo. Altre volte è possibile che un individuo abbia inconvenienti di cui non suppone affatto l'origine maligna essendo stato avvertito da un sensitivo o da un carismatico riguardo alla presenza dell'oggetto in questione.
Anche qui il buon senso ci dice quanto sia importante guardarsi dalle false paure, dagli inutili sospetti sulle cose, e soprattutto da maghi, cartomanti e zingari, quasi sempre imbroglioni.»
Ecco cosa dice l'Ultrafanìa al riguardo:
‒ Maestro, vengo ad una piccola domanda, ma prima dovrò leggere questa recensione da un rotocalco:
«Maria Teresa Pagnoncelli ha quattordici anni, ma ne dimostra almeno due di meno, è pallida ed esile, bionda con gli occhi verdi, non sembra spaventata dai fenomeni che la sua presenza provoca e conserva una calma che meraviglia. Racconta volentieri quanto ha visto e sentito, è intelligente e si esprime con facilità e con garbo.
Il 9 gennaio, alle ore 10 del mattino, si trovava nella sartoria nella quale lavora come apprendista; sua madre era andata a far spesa e la casa era rimasta vuota; suo padre, operaio alla Conceria di Borgaro Torinese, era stato dal barbiere e, rientrando in casa, notava un gran disordine inconsueto:
‒ gli asciugamani erano a terra, una catinella rovesciata in mezzo alla cucina, le sedie fuori posto... perciò ha pensato che tutto fosse avvenuto per affrettati movimenti dei coinquilini, la casa infatti è vecchia, i pavimenti tremano solo a camminarci su, una sottilissima parete divide l'appartamento dei Pagnoncelli da quello contiguo; così il padre di Maria Teresa ha rimesso tutto a posto e non ci ha pensato più.
Alle 14 dello stesso giorno (padre, madre e figlia avevano da poco finito di pranzare) si verificarono dei fenomeni impressionanti:
‒ il coperchio dell'anfora con l'acqua da bere si è sollevato ed abbassato da solo, una scatola di puntine da disegno è caduta a terra da una credenza senza che nessuno la toccasse, il ferro, che la madre della bambina usa per arricciare i capelli, dal tavolo della cucina è andato a sbattere contro il letto della camera attigua, due boccette di medicinali posate su uno scaffale sono andate a colpire al capo Maria Teresa, e si sono quindi rotte a terra.
L'intera famiglia ha avuto paura, ha pensato agli spiriti e ha chiamato il prevosto; questi è venuto, ha benedetto la casa con le formule di rito, e in sua presenza gli strani eventi sono cessati.
Ma se n'era appena andato via quando la danza degli oggetti è cominciata da capo intorno alla ragazza ed è durata per parecchio tempo, fino a quando, nel tentativo di porre fine agli strani fatti, Maria Teresa non è andata a dormire in via Roma, in casa del fratello Giovanni.
Lì non si sono avuti fenomeni di levitazione, ma mentre si spogliava per andare a coricarsi nella camera che le era stata assegnata, la ragazzina ha sentito all'orecchio il sussurrio di una voce, senza però riuscire ad afferrare alcuna parola, ed è stata colpita da due violenti schiaffi...
Nella stanza era sola, la cognata Elsa Tribolo e la madre di lei erano nella vicina sala da pranzo a sparecchiare la tavola, e al grido di dolore e di spavento della bambina sono accorse; l'hanno tranquillizzata e accompagnata a dormire; ma neanche qui Maria Teresa ha avuto pace, si sentiva pizzicottare ai fianchi e alle gambe.
È stato chiamato un medico, il dottor Zefir di Cirié che l'ha visitata trovandola molto nervosa e dichiarando che aveva urgente bisogno di molta calma e possibilmente di un soggiorno in montagna. Più tardi la fanciulla si è addormentata e per quella notte ha dormito in pace.
Qualche giorno dopo si è recata dall'altro fratello Carlo che abita in via Cavour e, pure lì alle 10 del mattino, in presenza dei parenti e di alcuni conoscenti, i fenomeni sono ricominciati:
‒ un portacenere è volato nell'acqua sporca di un lavandino, piatti e bicchieri si sono rotti senza che nessuno li toccasse, un sasso proveniente da chissà dove è caduto su un tavolino, una forchetta è uscita da un cassetto e si è conficcata nella schiena della ragazza traforando i vestiti, ma senza ferirla.»
Risposta del Maestro:
‒ Qual è il vostro giudizio? Per voi le emanazioni stesse che escono dalla psiche, dall'organismo di questa creatura, hanno causato e causano tutti questi movimenti? Secondo il mondo non c'è altro... pertanto sono solo anomalie?
È molto semplice: si tratta di entità... i bassi strati ve li siete scordati? In essi, nella famosa "Porta Inferi" (ved. QUI; ndr), stanno precisamente raggruppate, se così vogliamo esprimerci, le essenze infeconde che ad intervalli escono dal loro moto vibratorio e legandosi ad un fluido trasmettitore riescono a disturbare i viventi sulla Terra.
Perché proprio quella bambina? Il nodo è terribile: una vendetta reincarnativa. In altra esistenza tale creatura e quella che ora disturba vissero sulla Terra... e quali rapporti corsero fra le due?
L'entità era, quando viveva sulla Terra, donna, e donna era questa fanciulla; un odio tremendo le divideva e le univa. Si fecero tanto, tanto male, un male così gravoso che provocò allora la morte fisica dell'altra, cioè di colei che si trova nell'invisibile e che si muove ora per l'acuta vendetta.
Com'è possibile questo? E perché viene permesso? Non dimenticate quello che vi ho sempre detto sulla LIBERTÁ. E fino a quando? Non sempre il libero arbitrio viene consentito a queste forze occulte afose.
Dopo aver scatenato le loro turpi manifestazioni vengono richiamate e poi rimandate dolorosamente, faticosamente sulla Terra, in modo che la povera creatura vessata possa liberarsi dalla continua persecuzione.»
Post scriptum
Fra i tanti casi negativi, come quello esposto QUI per il culto a Pachamama, non posso lasciar passare inosservato il giorno dedicato alla Regina dei Cieli, che proprio in quell'articolo onoro raccontando la mia straordinaria esperienza, vissuta la sera di un lontano 22 agosto nel Bellunese, insieme ad altri fratelli spirituali.
Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it
Fonte dell'estratto: "Nuovi racconti di un Esorcista" di p. Gabriele Amorth
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