martedì 22 dicembre 2020

PROFETICO il Messaggio di Natale di Pietro Ubaldi




Sebirblu, 22 dicembre 2020

A voi Lettori cari, che seguite le mie pubblicazioni con il cuore più che con la mente, ridedico questo messaggio incommensurabile trasmesso da un Essere straordinario che mise a disposizione tutto di sé per servire l'Altissimo: Pietro Ubaldi (QUI).

Sebbene risalga al lontano Natale 1931, il tempo non ne può attenuare la potenza perché essa proviene dalle regioni in cui l'Eterno Presente è in atto, né tanto meno può scalfirne l'efficacia per il suo contenuto di profonda natura profetica. (Cfr. QUI).

È un alimento per l'Anima  che "affaticata e stanca" necessita  della linfa vitale  per non abbandonarsi all'incalzare ineluttabile degli eventi senza speranza alcuna. (Ved. QUIQUI e QUI).

Da questa lettura, essa  ne trarrà grande e nuovo vigore, preparandosi ad assaporare il meraviglioso cambio dimensionale che la pervaderà innalzandola a più alti livelli di vita. (Cfr. QUI, QUI, QUI e QUI).

Desidero porgere questo dono alla "Perla" nascosta che vive in ognuno di voi, in quello scrigno ineffabile che ospita l'Essenza Divina e che ci unifica tutti in una sola Coscienza. (Cfr. QUI, QUI, QUI e QUI).




Messaggio di Natale

Nel silenzio della notte sacra, ascoltaMi. Lascia ogni sapere, i ricordi, te stesso, tutto dimentica, abbandonati alla Mia voce, inerte, vuoto, nel nulla, nel silenzio il più completo dello spazio e del tempo. In questo vuoto odi la Mia voce che dice: "Sorgi e parla - Sono Io".

Esulta della Mia presenza: essa è gran cosa per te, è un gran premio che hai duramente meritato; è quel segno che tanto hai invocato di quel più grande mondo nel quale Io vivo e in cui tu hai creduto.

Non domandare il Mio nome, non cercare di individuarmi. Non potresti, nessuno potrebbe; non tentare inutili ipotesi. Tu Mi conosci lo stesso.

La Mia voce così dolce per te, così amica per tutti i piccoli che soffrono nell'ombra, sa essere anche tremenda e tonante come mai tu Mi sentisti. Non ti preoccupare; scrivi.

La Mia Parola va diritta nel profondo della coscienza e tocca l'Anima di chi ascolta, sul vivo. Sarà udita solo da chi si è reso capace di udirla. Per gli altri andrà perduta nel vociare immenso di tutti. Non importa; deve essere detta.

Io parlo oggi a tutti i giusti della Terra e li chiamo da ogni parte del mondo perché riuniscano le loro aspirazioni e preghiere e ne facciano un fascio che salga verso il Cielo.

Nessuna barriera di Religione, di Nazione o di Razza li divida. Perché presto una sola sarà la divisione tra gli uomini: quella del giusto e dell'ingiusto. La divisione è nell'intimo della coscienza e non nella vostra esteriorità visibile.

Tutti quelli che sinceramente vogliono, possono comprendere e ciascuno, da solo, senza che il vicino possa vedere, saprà "Chi" è. La Mia Parola è universale, ma è anche appello intimo, personale, ad ognuno. Molti la riconosceranno.

Un gran rivolgimento si approssima nella vita del Pianeta. Questa Mia è una voce; ma ne saliranno presto sempre di più forti e fitte da tutte le parti del mondo perché il consiglio non sia mancato a nessuno. Non temere; scrivi, guarda.




Guarda la traiettoria degli eventi umani come si delinea nell'avvenire: quando non si è chiusi nella ferrea gabbia dello spazio e del tempo si vede "naturalmente" il futuro. Ma ciò che ti mostro è anche logico, secondo la vostra deduzione umana, quindi a voi comprensibile.

I popoli, come gli individui, hanno una responsabilità nello sviluppo storico, dallo svolgimento conseguente, secondo un concatenamento di cause che, se è libero nelle premesse, diventa necessario nelle ripercussioni.

La Legge di Giustizia, aspetto della misura universale, secondo cui tutto avviene - anche nel vostro mondo - vuole che l'equilibrio sia ricostruito e che le colpe e gli errori debbano essere corretti attraverso il dolore.

Ciò che voi chiamate male e ingiustizia è ovvia e giusta reazione che neutralizza gli effetti delle vostre opere. Tutto è voluto, tutto è meritato anche se voi non siete in grado di ricordare il come e il quando.

Il dolore abbonda nel vostro mondo perché è mondo selvaggio, luogo di pena e di prova, ma non temetelo. Esso è l'unica cosa di veramente grande che voi abbiate laggiù perché è lo strumento che possedete per il personale riscatto e liberazione. "Beati coloro che soffrono", il Cristo vi ha detto.

L'evoluzione della scienza, principale prodotto del vostro tempo, continuerà ancora per progredire nella materia. Accumula intanto le energie, la ricchezza, i mezzi per una nuova grande conflagrazione.

Immaginate a qual punto arriverà il progresso meccanico ancora protratto, se tanto ha già fatto in pochi anni! Veramente non vi saranno più distanze e la società dei popoli sarà così intercomunicante da formare una società sola.

Ma la mente umana cambia direzione ogni tanto, vive di cicli o di periodi, poiché in ognuno di questi deve affrontare un problema diverso. II futuro contiene non continuazioni ma mutamenti, conseguenza di un processo naturale di saturazione.

Il vostro progresso scientifico tende a divenire e diverrà così ipertrofico - perché non bilanciato da un parallelo progresso morale - tanto che l'equilibrio negli eventi storici non potrà più mantenersi.




Il dominio dell'uomo sulle forze naturali è andato e andrà sempre crescendo senza alcun precedente nella storia; un potere immenso al quale non siete moralmente preparati, perché la vostra psicologia è purtroppo, sostanzialmente, quella del tenebroso Medio Evo.

Un potere troppo grande e troppo nuovo per le vostre mani inesperte. L'uomo acquisirà un tale senso di orgoglio e di forza che si tradirà.

La difformità tra la vostra potenza e il livello etico della vostra vita si accentuerà sempre più poiché ogni momento che passa è per voi, ormai lanciati in questa direzione, irresistibilmente giorno di progresso materiale.

Le idee sono lanciate nel tempo, con una mossa propria, come i bolidi nello spazio. Io vedo un innalzarsi lento ma costante della tensione che prelude all'inevitabile scoppio della folgore.

L'esplosione è l'ultima conseguenza, anche secondo la vostra logica, di tutto il movimento. Sproporzione e squilibrio non possono durare; la Legge vuole che si risolvano in un nuovo equilibrio.

Come l'ultima molecola di ghiaccio fa crollare l'iceberg gigantesco, così da una scintilla qualsiasi nascerà l'incendio. Una volta i cataclismi della storia, vivendo i popoli isolati, potevano rimanere circoscritti, ma non ora. Molti Esseri che nascono oggi, vedranno...

La distruzione però è necessaria. Sarà annientamento solo di ciò che è forma, incrostazione, cristallizzazione, di tutto ciò che deve cadere, perché resti solo il concetto che sintetizzi il valore delle cose.

Un enorme lavacro di dolori è indispensabile perché l'Umanità ritrovi l'armonia liberamente violata; grande male, condizione di un bene maggiore.

Poi l'Umanità purificata, alleggerita, più selezionata per aver perduto i suoi elementi peggiori, si raggrupperà intorno agli ignoti che oggi soffrono e seminano in silenzio e riprenderà rinnovata il cammino ascensionale.




Inizierà una Nuova Era in cui sarà lo Spirito a dominare e non più la materia ridotta in schiavitù. Allora imparerete a vederCi e ad ascoltarCi; Noi scenderemo in folla e voi vedrete la Verità. (Cfr. QUI e QUI; ndr).

Per ora basta. Va, riposa. Tornerò; ma ricorda che la Mia Parola è parola di Bontà e solo uno scopo di bontà potrà attirarMi. Là dove esisteranno la semplice curiosità, il desiderio di emozioni o la superficiale e scettica indagine scientifica, Io sarò assente.

Soltanto la Bontà, l'Amore, il Dolore, mi attraggono. Io presiedo al progresso spirituale del vostro Pianeta e al fine di tale progresso è consona maggiormente un'opera buona che una scoperta scientifica.

Non chiedete la prova del prodigio quando potete avere quella della Ragione e della Fede. È la vostra bassezza che vi porta ad ammirare come segno di verità e di potenza l'eccezione che vìola l'Ordine Divino.

Se ciò può stupire e convincere voi, anarchici e ribelli, per Noi, in Alto, essa è la più stridente e offensiva dissonanza, è la violazione più ripugnante di quell'Ordine supremo in cui riposiamo, nella cui sintonia vibriamo contenti.

Non cercate una simile prova, ma trovatela nella qualità delle Mie parole.

A tutti dico: PACE!"


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