Sebirblu, 22 settembre 2023
In onore del santo Frate di
Pietrelcina, festeggiato il 23 settembre, penso di far cosa gradita a tutti i suoi numerosi
"figli spirituali", e devoti di tutto il mondo, riesponendo
l'interessante intervista a Padre Amorth, noto esorcista ora defunto,
proprio su Padre Pio e il demonio.
Padre Pio e il demonio:
intervista a Padre Amorth
di Raffaele Iaria
Qual è stato il rapporto tra Padre Pio
e il demonio?
"È stato un rapporto costante.
Dobbiamo partire da lontano. Padre Pio ha sempre dato importanza ad
una visione che ebbe da fanciullo. In essa si vedeva un grande campo.
Da una parte una coorte di Angeli
bellissimi vestiti di bianco; dall'altra una nutrita schiera di visi
orribili. Ad un certo punto si avvicina un uomo altissimo, con la testa che toccava addirittura le nuvole.
Il fanciullo ha paura, cerca di
scansarsi: "com'è possibile io così piccolo e lui così grande, un
gigante!" Gli appare quindi un essere misterioso che gli dice: «Non
aver paura: io ti aiuterò e tu lo vincerai».
Ci fu quindi una zuffa tremenda tra
quel gigante e il piccolo Francesco Forgione, in seguito alla quale
l'aggressore fu sconfitto. E allora mentre la schiera dei demoni se ne
andava arrabbiata, quella degli Angeli applaudiva il personaggio
sconosciuto a cui, in realtà, era dovuta la vittoria.
Il Frate santo non ha mai voluto
rivelare il suo nome: probabilmente si trattava di Gesù stesso.
Questo episodio si è ripetuto così
tante volte che quell'essere avvertì Padre Pio giovanetto: «Guarda
che tu dovrai combattere ad oltranza con questo gigante ed io ti
assisterò di continuo e con il mio aiuto lo vincerai sempre, ma
dovrai perpetuamente lottare con lui»."
Padre Pio ha guarito e liberato dal
maligno molte persone: si può parlare di lui come di un esorcista,
nel termine propriamente detto?
"No. Padre Pio non è mai stato un
esorcista. Questi è un sacerdote che riceve tale facoltà dal suo
vescovo. Il Frate di Pietrelcina non ha mai fatto esorcismi veri e
propri, ossia sacramentali. Tutti possono allontanare Satana: «Quelli
che credono... nel mio nome scacceranno i demoni». (Mc 16, 17-18;
ndr).
Fra' Pio li ha più volte allontanati,
usando del suo sacerdozio, della sua fede, della sua forza di
cristiano. Si può parlare di lui come di una persona che ha cacciato
molte entità demoniache, ma non di un esorcista."
Francisco Goya ‒ (1746 ‒1828) |
C'è qualche fatto particolare che possa riassumere questo «conflitto» che ha visto San Pio protagonista nelle lotte con il diavolo sia a Pietrelcina che nei conventi dove ha dimorato e a San Giovanni Rotondo?
"Ci sono molti episodi che
caratterizzano la vita di Padre Pio che ha dovuto tutti i giorni
lottare contro il maligno. Più volte il demonio lo ha frustato a
sangue. In un'occasione gli ha sbattuto la testa a terra: hanno
dovuto dargli dei punti di sutura sull'arcata sopraccigliare.
Tuttavia, ha confessato: «L'ho sempre
vinto». Ha lottato quotidianamente con lui, ha ricevuto
delle botte, ma ne è sempre uscito vincitore.
Direi che gli accadimenti più
significativi, se vogliamo chiamarli così, li troviamo nel periodo
in cui era a Venafro per studiare la Sacra Eloquenza: nella mente dei
suoi superiori avrebbe dovuto diventare un frate predicatore.
Lì, Satana si è presentato in
parecchie sembianze diverse. Preciso innanzitutto che il demonio è
unicamente spirito, non ha corpo, non è rappresentabile. Sovente mi
viene chiesto se l'ho veduto. Non l'ho mai visto.
Egli, per potersi manifestare, deve
assumere un corpo fittizio, falso. E lo prende con forme che variano
in base allo scopo che vuole raggiungere.
A Venafro, si è presentato
prevalentemente sotto forma di cagnaccio o di gatto, anomali rispetto
alle dimensioni, con la volontà evidente di incutere paura. Altre
volte, quando voleva cercare di sedurre Fra' Pio in merito alla
purezza, gli appariva con le sembianze di qualche fanciulla nuda e
provocante.
E ancora, il satanasso si camuffava
assumendo l'aspetto di Gesù e di Maria o del Padre Provinciale e
spirituale. In questa sembianza gli impartiva anche ordini, che al giovane
frate sembravano molto strani.
Quando il demonio andava via, egli si
recava dai superiori chiedendo spiegazione e gli veniva risposto che
tutto quello che gli era stato ordinato di fare era opera diabolica."
San Pio da Pietrelcina ‒ (1887 ‒1968) |
Nell'ottica di Dio che senso ha questa battaglia «senza esclusione di colpi», quella tra il Frate di Pietrelcina e «il re degli inferi», una lotta fra la vita e la morte iniziata quando egli era soltanto un fanciullo e chiusa definitivamente alla sua dipartita? Esiste una spiegazione ascetica in tutto questo?
"Noi assistiamo allo scontro
incessante tra Gesù e Satana durante tutta la vita, e a cui siamo
chiamati a partecipare. La vera lotta è tra Cristo e l'Oppositore,
il "Principio ribelle".
La spiegazione, mi pare, dipende
proprio da come il demonio cerca di distoglierci dalla retta via e
dal Cristo, e come noi, uniti a Lui, ne usciamo sempre vittoriosi. Se
ci stacchiamo da Dio allora perdiamo, siamo sconfitti.
Il suo scopo è proprio questo:
distoglierci dall'Eterno, renderci a Lui infedeli. Da qui lo sforzo
satanico. A lui importano poco le possessioni diaboliche vere e
proprie. A lui interessa portare l'uomo dalla sua parte,
all'infedeltà a Dio. Il senso di tutto ciò è il combattimento
contro il Male.
Da tener presente che Padre Pio non
lottava soltanto per se stesso contro il maligno, ma anche per
difendere tutte le persone che si rivolgevano a lui, per proteggerle
dalla sua schiavitù. Quindi la sua azione era decisamente contro le
entità diaboliche di chiunque lo avvicinasse."
Mettendo in parallelo San Pio da
Pietrelcina e la mistica Santa Faustina Kowalska e i messaggi di
Fatima, si può parlare oggi di «inferno vuoto» come dicono tanti?
"Purtroppo, oggi sono molti coloro
che parlano di inferno inesistente, anche un teologo famosissimo ed
un cardinale, eppure non c'è niente di più chiaro nel Vangelo che
la certezza di questo posto e di coloro che ci vanno. (Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).
Per cui, parlare di "inferno
vuoto" è assolutamente fuori luogo. Quest'ambiente purtroppo
esiste, e in esso cadono tante anime come hanno visto molti veggenti
in visioni private, per esempio i fanciulli di Fatima, così come
numerosi altri Santi.
C'è un episodio, se vuole, che può
essere interessante da ricordare. Un fatto avvenuto ad una delle
ragazze a cui è apparsa la Madonna di Medjugorje. Una volta la
fanciulla chiese (lasciamo stare il caso Medjugorje, se si può
credere o no, a me interessa l'episodio in sé):
«Mamma cara, è possibile che un
dannato si penta? E non potrebbe Dio toglierlo dall'inferno e
portarlo in Paradiso?» La Madonna, sorridendo, disse: «Dio
potrebbe, Dio potrebbe, ma sono loro che non vogliono».
(Ma... naturalmente... questa risposta della Vergine lascia scorgere tra le righe che tutto può essere messo in discussione, secondo la presa di coscienza di ciascuna anima. Non tutte si trovano al medesimo livello involutivo!
In Ultrafanìa «QUI», il temibile luogo corrisponde alla Biotesi del Letargo e in misura minore anche a quella del Rimorso; ved. «QUI». Ma per maggiori e più profondi ragguagli, consiglio vivamente tutti voi di "download-are" il superlativo libro (ora introvabile) "LA VITA" «QUI» ‒ di Gino Trespioli ‒ QUI e QUI; ndr).
(Ma... naturalmente... questa risposta della Vergine lascia scorgere tra le righe che tutto può essere messo in discussione, secondo la presa di coscienza di ciascuna anima. Non tutte si trovano al medesimo livello involutivo!
In Ultrafanìa «QUI», il temibile luogo corrisponde alla Biotesi del Letargo e in misura minore anche a quella del Rimorso; ved. «QUI». Ma per maggiori e più profondi ragguagli, consiglio vivamente tutti voi di "download-are" il superlativo libro (ora introvabile) "LA VITA" «QUI» ‒ di Gino Trespioli ‒ QUI e QUI; ndr).
Quando uno s'incancrenisce nell'errore,
nella via contro Dio, non ne vuol sapere di tornare indietro. Tutte
le volte che io ho detto al demonio:
«Tu sei il più grande stupido che
esista al mondo. Con tutta la tua intelligenza prima eri in Paradiso
e adesso sei all'Inferno. Dimmi: se potessi tornare indietro, cosa
faresti?». «Farei la stessa scelta», è stata la risposta che mi
ha sempre dato.
L'eternità dell'Inferno dipende
proprio da come uomini e demoni si siano incaponiti, abbarbicati
cocciutamente all'odio contro Dio e ad uno stato di opposizione a
Lui."
Ci sono stati dei Santi «posseduti»
dal diavolo?
"Ce ne sono stati vari, e questo
ci dà l'occasione di ricordare che la possessione diabolica può
avvenire per motivi d'arbitrio negativo, ma può anche sopraggiungere
per cause diverse, per esempio in relazione a malattie o a
menomazioni debilitanti.
(E in tale caso si tratta sempre di
debito karmico o di espiazione richiesta dallo Spirito, magari a pro
di altri, anche se apparentemente sembra inverosimile! Ndr).
È una forma di penitenza, di
sofferenza estremamente meritoria, ma questo non vuol dire che se un
individuo si dovesse trovare in una condizione simile, debba per
forza essere un'anima in errore o colpevole in un modo più o meno
grave.
Mi piace ricordare una persona dei
nostri tempi: suor Maria di Gesù Crocifisso, carmelitana, chiamata
anche la «piccola araba», nata a pochi chilometri da Nazareth. Ha
avuto due volte nella vita la possessione diabolica con la necessità
di ricevere esorcismi.
Dunque il maligno può anche colpire
persone sane, e i sacrifici, le sofferenze, le percosse, le
umiliazioni, tutto quello che egli provoca in queste persone è
altamente propizio per la loro santificazione e per il loro
apostolato verso le anime bisognose di Dio."
Cosa vuol dire oggi essere «esorcista»?
"Fare l'esorcista, oggi, è una
missione dura e, dal punto di vista della popolarità, è un lavoro
estremamente ingrato. D'altra parte, se noi leggiamo il Vangelo, Gesù
è molto chiaro: dà agli Apostoli e ai loro successori tre compiti
precisi, e cioè predicare, scacciare i demoni e guarire i malati.
(Mt. 10, 5-16; ndr).
Justin Kunz |
(Gli Apostoli rappresentano, con i loro diversi caratteri e difetti, tutta l'Umanità, e quindi l'esortazione di Gesù di mandarli ad operare "come agnelli in mezzo ai lupi" si rivolge a tutti gli uomini di buona volontà che vogliono seguirLo ed imitarLo. Ndr).
Da notare che spesso sacerdoti santi hanno
scacciato demoni e liberato anime senza nemmeno accorgersene. Io
vedo, esercitando questo compito, il completamento del mio
sacerdozio.
Quindi, espletare il ruolo di esorcista
vuol dire essere uomini adusi alla fatica, persone di grande
preghiera e di fede incrollabile ‒ perché senza questa non si
combina nulla; è la fede che guarisce e libera ‒ e significa pure
essere esposti alle critiche o ai risolini di dileggio da parte degli
altri sacerdoti."
Si è parlato, in alcuni casi, anche di
Giovanni Paolo II come esorcista...
"Sì. Ci sono almeno due eventi,
che io conosco, in cui Giovanni Paolo II ha compiuto esorcismi. Uno,
il più famoso, descritto da un cardinale e raccontato in un libro, è
l'episodio di quando il Papa ha esorcizzato una ragazza che gli era
stata portata dall'allora vescovo di Spoleto, mons. Alberti.
Ha compiuto un esorcismo vero e proprio
nei confronti di una giovane che si rotolava per terra nel suo
appartamento. Una cosa nuova per i pochi presenti che dicevano che
queste cose si erano solo lette nel Vangelo. Erano increduli senza
sapere che, per noi esorcisti, è pressoché pane quotidiano.
E papa Wojtyla verso la fine dell'esorcismo,
ha pronunciato queste parole: «Domani celebrerò per te la Santa
Messa». A questa frase la ragazza si è alzata, sorridente,
provvisoriamente liberata.
Dico «provvisoriamente» perché
bisogna tener conto che la liberazione dal demonio è un'azione e un
intervento straordinario di Dio. È un vero e proprio miracolo che
avviene, in genere, dopo un periodo molto lungo.
Ci sono persone che sto esorcizzando da
oltre quindici anni, e questo vuol dire che su di loro ho compiuto
centinaia di interventi. Al termine di ognuno di questi, danno
l'impressione di essere libere, di essere guarite.
Invece dura poco quello stato di
liberazione. Il demonio le attacca di nuovo. Per ottenere la libertà
definitiva ci vuole parecchio tempo.
Io sono al corrente di un altro esorcismo di Giovanni Paolo II, compiuto da lui in precedenza: me ne aveva parlato padre Candido (un altro famoso esorcista di Roma, n.d.r.).
E ancora, in piazza San Pietro si era
vista una fanciulla che camminava tutta storta, gobba. L'avevano messa
in prima fila tra i malati. Appena scese il Papa, questa giovane si
mise ad urlare come una pazza. Allora venne allontanata.
Ed egli disse: «Lasciatela in
disparte, poi voglio benedirla». Dopo l'udienza, in una stanzetta
vicino all'arco delle campane, alla presenza dei genitori e di mons.
Danzi, un vescovo molto noto in Vaticano, il Pontefice per oltre una
mezz'ora pregò su di lei.
Anche qui non si poté parlare di
liberazione totale, ma di un buon passo per raggiungerla, questo sì.
Non sono a conoscenza di altri episodi, ma certamente posso dire che
Karol Wojtyla sapeva e molto spesso parlava del maligno.
Intorno a questo tema, esistono anche
fatti molto particolari: gente che ha emesso dalla bocca oggetti diversi. Riguardo a ciò, vi è parecchio scetticismo: si parla di un
ritorno al Medioevo...
È vero... Quest'accusa viene fatta,
purtroppo, e dico sempre a tali individui che sono dei grandi
ignoranti. Io sono un ammiratore del Medioevo, un'epoca stupenda.
Quando in Francia mi è stata fatta
questa osservazione, ho risposto: "Iniziate a demolire le più belle
chiese e basiliche che avete, perché sono tutte di quel periodo".
Io non vi faccio tornare al Medioevo e
neppure al periodo di Cristo, ma ad Adamo ed Eva. È cominciata con loro l'azione del demonio sull'uomo e la lotta contro il maligno.
Egli esiste sin dall'inizio (cfr. QUI e QUI; ndr) ed ha continuamente agito. Il suo trucco, la sua strategia
principale è nota: far credere che non esista. Il grande bugiardo ci
tiene a lavorare di nascosto per intervenire indisturbato e condurre
l'uomo al Male. (Cfr. QUI e QUI; ndr).
Ha pure un altro compito straordinario, anche se raro: quello di procurare malanni specifici che possono portare anche alla possessione diabolica, alla quale, però, tiene meno.
Egli è più concentrato verso la sua
attività ordinaria, quella di cercare di tentare l'uomo, portarlo,
come già detto, dalla sua parte oscura, e allontanarlo il più
possibile da Dio che è Luce.
Per questo è molto importante per lui che non si creda alla sua esistenza, in modo da poter agire indisturbato."
Per questo è molto importante per lui che non si creda alla sua esistenza, in modo da poter agire indisturbato."
In una società secolarizzata, in cui
gli esorcismi sono spesso considerati degli atti di stregoneria,
quale messaggio potremmo lanciare?
"Se c'è una società in cui il
demonio trionfa particolarmente, questa è la nostra. Basta guardarci
intorno e vedere come le colpe vengano considerate delle esperienze.
Un esempio: non c'è mai stata una
guerra che abbia ucciso ogni giorno tanti bambini così come avviene
con l'aborto, che è un vero e proprio omicidio ufficialmente approvato dagli stati. Questa è una vittoria di Satana, una
vittoria meravigliosa.
Altro esempio, la quantità di
separazioni. Questo è il trionfo di Satana perché l'Altissimo è il
Dio dell'Amore, della Pace, dell'Unione, della Concordia. Le guerre
sono diventate sempre più difficili da combattere, perché sono in
mezzo alle popolazioni.
Viviamo in una società in cui la
tendenza satanica è generalizzata e, notate, qui parlo solo di
azioni diaboliche nella loro esplosione e nei loro effetti.
Ma pensiamo soprattutto al satanismo
vero e proprio, e a come si sono divulgate nel mondo le sette
sataniche: quante persone si vendono a Satana!
Ho bruciato tante consacrazioni al
maligno, scritte con il sangue per chiedere denaro, successo e
piacere, le tre grandi passioni umane che fanno vendere l'anima al
diavolo. Dio non voglia che avvenga una punizione di quelle robuste
per far ritornare il giudizio alla gente!
"Il Gran Giorno della Sua Ira" di John Martin - 1853 |
Credo che stiamo avviandoci verso una Terza Guerra Mondiale: lo vedo da tanti segni esteriori che, per chi ha occhi per guardare, non può non vedere.
Su questo ci sono tante profezie, come
quella di Teresa Musco, una veggente di Caserta, morta in concetto di
santità e per la quale è avviata la causa di beatificazione. (Tutte
predizioni che lei asseriva provenire dalla Madonna).
Aveva predetto la guerra dei sei giorni
in Israele, aveva pronosticato la seconda guerra e aggiunto pure:
«Palestinesi ed israeliti cercheranno sempre di mettersi d'accordo
ma non ci riusciranno mai, perché da lì inizierà la Terza Guerra
Mondiale».
Ora, che da quella terra possa nascere
il terzo conflitto planetario non l'abbiamo ancora visto, ma che in
tutti questi anni i due popoli abbiano tentato di arrivare ad un punto d'incontro senza successo, lo vediamo con chiarezza tutti.
Io scorgo l'azione di Satana
estremamente al culmine, trionfante, e grazie al Cielo sappiamo che
non sarà vincente, perché "Le porte dell'inferno non
prevarranno contro la Chiesa". (Mt. 16, 17-19; ndr).
Un carismatico deceduto di recente
diceva: «C'è molta gente che ogni giorno trova il tempo per leggere
il giornale, ma non lo trova, durante tutta la vita, per leggere la
Bibbia». E questo è un fatto molto, ma molto diffuso."
Qual è il modo per difendersi dal
maligno?
"Ritornare ai Dieci Comandamenti,
alle Leggi di Dio. Rendersi conto che le Sue Leggi non sono
proibitive, ma di Salvezza. Ricominciare ad amarci, ritornare alla
concordia, ripristinare l'onestà. Attualmente il tessuto sociale è
basato proprio sull'ingiustizia: è necessario ritornare a Dio."
Padre Pio le ha mai predetto la sua
attività di esorcista?
"No. Quando frequentavo il santo Frate non ero ancora sacerdote esorcista e non pensavo minimamente di
diventarlo. Avevo dei figli spirituali e gli ho parlato di loro
chiedendogli di poterli affidare a lui, e Padre Pio ha accettato.
Gli dissi: «Così i miei figli
spirituali la chiameranno nonno Pio». Si è messo a ridere. Quindi, un mio figlio spirituale lo è anche di Padre Pio."
Relazione, adattamento e cura di
Sebirblu.blogspot.it
Fonte: medjugorjesaccolongo.it
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