martedì 25 marzo 2025

"Conclave": da film a realtà? Un «intersex»* Papa?


Ben Goossens


Sebirblu, 23 marzo 2025

Esattamente un mese fa, il 23 febbraio (ved. QUI), Aldo Maria Valli annunciava:

«Il blog argentino 'Caminante Wanderer', amico di 'Duc in altum', è stato segnalato e bloccato. Nelle nostre democrazie succede a chi fa informazione libera, non asservita a potentati. E succede, ahinoi, anche nel campo dell'informazione che riguarda la Chiesa cattolica.

Il provvedimento contro Caminante Wanderer è arrivato dopo che il sito si è occupato del vescovo Domínguez, alla guida della diocesi di San Rafael da soli due anni.

In un commento, che Duc in altum ha salvato prima che il sito argentino venisse chiuso, Caminante Wanderer scriveva:

"Stiamo trascinando questa situazione da decenni, e sta diventando una questione sempre più urgente. Com'è possibile che nella Chiesa siamo arrivati al livello in cui siamo? Come è possibile che scandali che coinvolgono sacerdoti e vescovi, nella stragrande maggioranza dei casi in vicende riguardanti rapporti tra persone dello stesso sesso, vengano scoperti quasi settimanalmente? Sebbene si tratti di un argomento che abbiamo già trattato più volte sul blog, è necessario ritornarci sopra e discutere alcuni punti".

Ma tornarci sopra per Caminante Wanderer non è stato possibile, perché il sito è stato bloccato, come si può vedere qui: https://caminante-wanderer.blogspot.com/ (che solo tre giorni fa è stato ripristinato; ndr).

Il nostro amico argentino però non si arrende, ed ecco dove possiamo trovarlo ora: https://elwanderer.com/

Al nuovo indirizzo sono disponibili anche gli articoli più recenti di Caminante Wanderer. La battaglia continua.»

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* (Nota di Sebirblu: sul significato di "intersex" si legga QUI e QUI).

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Siccome l'argomento riguarda ciò che sto per pubblicare, ho seguito l'indicazione suggerita e ho trovato l'articolo citato che conferma, tra le altre cose interessanti, le riflessioni di Cesare Sacchetti sugli annunci poco chiari provenienti dal Gemelli e dei quali si è occupato anche Andrea Cionci in un paio di video.

Pertanto proseguo, esponendo anche sul mio blog una gran parte del contenuto di quanto scritto dal giornalista Sacchetti per una maggiore conoscenza di tutti coloro che, ancora, sono fortemente ottenebrati sulla facoltà di scorgere cosa sta realmente accadendo alla Chiesa Cattolica in questi tempi bui della sua storia bimillenaria.




Le riunioni dei cardinali sono iniziate: il piano della massoneria ecclesiastica
annunciato nel film "Conclave".

[...] «Considerando il conclave e i cardinali elettori, verrebbe da pensare che di storia non dovrebbe essercene molta per quello che riguarda l'elezione del futuro pontefice, in quanto Bergoglio negli ultimi anni si è dato non poco da fare per invocare concistori cardinalizi, e riempire il futuro conclave a suon di infornate per far sì che il suo successore sia fatto a sua immagine e somiglianza.

Eppure gli equilibri appaiono tutt'altro che scontati perché molti cardinali non si conoscono nemmeno tra di loro e i fronti sono persino più sfumati di un tempo con diversi principi della Chiesa che non possono nemmeno essere collocati con certezza né in un campo né in un altro, anche se tale stessa divisione è sintomo del male che affligge la Chiesa.

Un tempo infatti non esistevano i cosiddetti progressisti dato che tutta la Chiesa era autenticamente cattolica e i modernisti quando venivano individuati erano rimossi dalle loro cariche e allontanati dai seminari come avveniva ai tempi del compianto San Pio X.

Il Concilio ha finito col segnare il trionfo, seppur temporaneo, di quei riformatori come, ad esempio, Angelo Roncalli e Giovanni Montini (Giovanni XXIII e Paolo VI; ndr), entrambi affiliati alla massoneria, e adoperatisi per trasformare la Chiesa Cattolica  in  una istituzione  di carattere liberale e illuminista,  pronta ad accogliere gli errori e le eresie delle altre fedi in nome della marcia verso la religione teosofica globale.

La Chiesa si trova in tale pietoso stato per questo lungo processo di apostasia, ma oggi più che mai è difficile decifrare con certezza il futuro che attende questa bi-millenaria istituzione.

Non sono in pochi a pensare che il corso "pastorale" di Francesco si interromperà e che la Chiesa virerà verso una via differente, se non proprio quella della tradizione pre-conciliare, la più auspicabile, certamente una più vicina ad essa.

Il mistero sulle condizioni di Bergoglio: Santa Marta prende tempo?

Sono ore di fermento in Vaticano. I vari cardinali si stanno dando appuntamento in queste riunioni riservate per provare a costruire dei fronti contrapposti e spingere i rispettivi candidati per aggiudicarsi la contesa che deciderà chi siederà sul soglio di Pietro. Il tempo di Francesco è giudicato comunque ormai al termine. [...]

Il Concilio Vaticano II ha di fatto massonizzato la Chiesa Cattolica e i pontefici che un tempo emettevano scomuniche contro i massoni e scrivevano encicliche contro la libera muratoria, oggi sono sostituiti da Francesco che nella sua enciclica "Fratelli Tutti" esalta gli ideali di fratellanza universale dei liberi muratori e si guadagna così l'elogio del Grande Oriente d'Italia.

Egli è il papa perfetto per il Nuovo Ordine Mondiale e la sua perdita non sarebbe di poco conto per coloro che hanno preparato il suo pontificato almeno 25 anni prima della sua elezione. (Cfr. QUI; ndr).

Bergoglio è stato studiato con molta cura dalla massoneria ecclesiastica che non solo si è premurata di assegnargli l'arcidiocesi di Buenos Aires, in cui proteggeva preti pedofili e omosessuali, ma gli ha anche aperto la strada del pontificato nonostante già negli anni '90 i suoi superiori gesuiti riferissero che non era proprio tagliato per la vita religiosa. (Cfr. QUI; ndr). [...]

Adesso non sono in pochi a chiedersi cosa hanno in mente i vari apostati che hanno infettato la Chiesa per tentare di proseguire il percorso di scioglimento di questa organizzazione.




Conclave: il film che rivela il piano di Francesco e dei modernisti?

Se si guarda il film "Conclave", uscito nei mesi scorsi, se ne può avere probabilmente un'idea.

I lettori che non l'hanno visto e che vorrebbero vederlo potrebbero interrompere qui la lettura di questo articolo, mentre coloro che non sono interessati a vederlo possono proseguire, se vogliono.

Il film ha ricevuto molta pubblicità sul finire dell'anno passato ed è tratto da un libro di Robert Harris, "Conclave" uscito nel 2016, ma la pellicola "casualmente" è stata realizzata soltanto nel 2024 e distribuita verso la fine dello scorso anno proprio quando le condizioni di salute di Bergoglio si facevano sempre più precarie.

La storia è ambientata ovviamente a Roma, all'indomani della morte del pontefice regnante, un progressista che sembra essere chiaramente ispirato a papa Francesco.

Il papa muore e i cardinali giungono a Roma per eleggere il suo successore. Ci sono una serie di intrighi, trame di cardinali senza scrupoli pronti a tutto pur di diventare pontefici, anche a macchiarsi del grave peccato di simonia. 

Il conclave sembra spaccato tra il capofila della corrente tradizionalista, il cardinal Tedesco, raffigurato da Sergio Castellitto come una specie di "fanatico" per voler tornare alla Chiesa di sempre con la Messa antica, e quello del corso progressista, cardinal Bellini, interpretato da Stanley Tucci, presentato come il portavoce di quella chiesa "modernista", "accogliente" ed "inclusiva" che non ha difficoltà ad ammettere tra le sue fila degli omosessuali.

A vincere però la contesa è un cosiddetto outsider, il cardinal Benitez, che verso il termine del film fa un discorso che smuove gli animi degli altri porporati e gli vale l'elezione pontificia, fino a quando non arriva lo choc finale.

Il cardinal Benitez non è chi dice di essere. Non è un vero uomo, ma un "intersex" (o ermafrodita; ndr) dotato dell'apparato riproduttivo femminile e creato cardinale dal precedente pontefice che sapeva perfettamente di questa sua "condizione".


L'arch. messicano Carlos Diehz (classe 1971) nella parte del card. Benitez, eletto papa nel film "Conclave".

Si potrebbe pensare che il film sia soltanto una provocazione di carattere massonico e femminista che trasmette sugli schermi il tipo di falsa chiesa blasfema che vorrebbero questi ambienti, evidentemente non ancora soddisfatti dei risultati della presente apostasia.

Non risulta, purtroppo, essere così. Gli autori del film dovevano avere informazioni molto precise sia sulle precarie condizioni di salute del papa, come sul fatto che Francesco ha davvero nominato un cardinale "trans".

A rivelare questo scenario choc sono state fonti vaticane molto ben informate che hanno raggiunto questo blog per informarlo che il papa "venuto dalla fine del mondo" è arrivato a compiere forse l'atto più oltraggioso di sempre contro la Chiesa, persino peggiore delle adorazioni della divinità pagana della Pachamama e delle protezioni ai pedofili. (Ved. QUI, QUIQUI, QUI, QUI e QUI; ndr).

Stavolta si è andati oltre. Si sarebbe messa una donna travestita tra i principi della Chiesa che già purtroppo non brillano certo per moralità e difesa della fede cattolica, considerata la loro piena accettazione del Concilio Vaticano II e della religione ecumenica globale promossa dalla libera muratoria.

Il porporato in questione non è europeo, viene dall'America Latina, è uno dei protetti di Bergoglio e, ovviamente, è un entusiasta della cosiddetta "teologia queer" che la lobby gay ha portato nei seminari dopo il Concilio.

A settembre dell'anno scorso, Francesco aveva già dato dei segnali di una clamorosa apertura non soltanto verso il mondo LGBT ma soprattutto nei confronti dell'ambito transessuale, quando aveva fatto venire a San Pietro una comitiva di trans, ricevuti con tutti gli onori.


Bergoglio con la trans Christine Zuma

Quella era stata solo la seconda parte, a quanto pare, della benedizione del papa ai trans. A novembre del 2023, Bergoglio aveva già invitato a pranzo in Vaticano un altro gruppo di transessuali. Ecco il video del pullman da loro utilizzato.




Il sito Gay.it scrive che il pontefice li avrebbe presi sotto la "propria ala protettrice", e sul significato di tale espressione è meglio che siano i lettori a giudicare. 

Sta di fatto che Bergoglio aveva spalancato le porte del Vaticano alla comunità trans poco prima che nelle sale uscisse quel film, "Conclave", nel quale a sedere sul soglio pontificio è proprio uno di loro. (A dir la verità non proprio, visto che si tratta di un ermafrodita; ndr). Francesco voleva forse far capire con tali mosse qual è il futuro della Chiesa da lui desiderata? È certo tuttavia che egli non condanna per nulla il peccato omosessuale. 

Lo abbraccia, ci scherza, ci ride e poi in perfetta coerenza con la sua doppiezza (cfr. QUI; ndr) ha anche il coraggio di parlare di "frociaggine", termine che starebbe bene su qualche bocca malfamata e non di certo su quella del pontefice, dopo aver messo in ogni dove sacerdoti e cardinali apertamente a favore dello stile di vita gay, quale ad esempio il cardinal Semeraro (ved. QUI; ndr), che ha trasformato la sua diocesi di Albano nella capitale degli omosessuali cattolici, una sorta di ossimoro, o come monsignor Wilton Gregory, già arcivescovo di Washington, anche lui fermamente schierato con omosessuali e trans (ved. QUI; ndr).

Senza contare poi il predicatore della Casa Pontificia scelto da Francesco, padre Roberto Pasolini, che addirittura cita dei brani evangelici con "interpretazioni" personalissime e blasfeme nelle quali si parla di possibili relazioni omosessuali tra Cristo e i suoi discepoli, e tra i discepoli stessi.

Ecco un commento molto esplicativo sul tema e in particolare sul frate cappuccino che ha preso il posto di padre Raniero Cantalamessa, fatto cardinale da Bergoglio per il quale "stravede". (Cfr. breve video subito dopo questo).






Francesco, come detto, ha portato l'apostasia alla sua manifestazione più oscena e ha seminato questo seme malato tra i porporati attraverso la nomina di un impostore per poter completare la sua opera di dissacrazione della Chiesa Cattolica.

Questa blasfemia non è, come detto, stata concepita in un giorno ma è il risultato di una lunga e meticolosa opera di infiltrazione che ora è arrivata alle sue conseguenze più estreme.

Hollywood ha fatto uscire questa pellicola proprio verso la fine del pontificato di Francesco perché è chiaramente già molto informata di questo ultimo estremo tentativo di dissacrazione verso la Chiesa e vuole mostrarlo al pubblico nel solito esercizio di "programmazione predittiva" attraverso il quale il film serve a preparare la popolazione ad un determinato scenario futuro.

Lo si è visto, ad esempio, con il film "Contagion" nel quale il mondo andava incontro ad una cosiddetta "pandemia" oppure ai film della fine degli anni '90 che mettevano riferimenti con i numeri 9 e 11, il mese e il giorno dell'attentato alle Torri Gemelle.

Sarà quindi questa la sorte alla quale andrà incontro la Chiesa di Cristo? Dovrà subire un'umiliazione ancora più oltraggiosa di quelle che purtroppo ha già subito in 60 anni di Concilio?

A leggere quanto detto da Maria a Conchita, la bambina di Garabandal alla quale padre Pio mandò le sue reliquie, sembra proprio di no, ma appare indiscutibile un fatto. Questa è la battaglia finale che deciderà le sorti della Chiesa Cattolica.

Il Nuovo Ordine Mondiale ha già perduto la sua battaglia politica e assiste alla sua sconfitta inesorabile con lo smantellamento della governance planetaria attuato da Trump e Putin che stanno mettendo fine ad 80 anni di impero Euro-Atlantico e inaugurando l'era del ritorno degli Stati nazionali. 

Adesso per completare l'opera manca il lato più importante. Manca quello spirituale. La liberazione della Chiesa Cattolica segnerà la definitiva sconfitta della massoneria e di tutto il Nuovo Ordine Mondiale. La battaglia finale si combatte a Roma.»

Per concludere, sono più valide le parole di Mons. Carlo Maria Viganò, ex Nunzio Apostolico della Santa Sede negli Stati Uniti d'America, piuttosto che le mie.




Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte del brano di Cesare Sacchetti QUI.

giovedì 20 marzo 2025

Il Piano demografico di Dio e la Riduzione Satanica

 

Erik Johansson

Sebirblu, 18 marzo 2025

Sono passati cinque anni esatti da quando, soprattutto in Italia, la popolazione è stata sottoposta ad un regime restrittivo senza precedenti, causando problemi a non finire. I più seri dei quali si sono avuti a livello psicologico ed affettivo, dividendo congiunti, famiglie, amicizie e gruppi che prima si riunivano in armonia e poi, ex-abrupto, si sono trovati costretti a distanziarsi gli uni dagli altri.

Preferisco sorvolare, anche se la questione è serissima, su quanti hanno perduto il proprio lavoro o chiuso esercizi, locali d'intrattenimento e quant'altro, sconvolgendo totalmente la loro vita. Per non parlare di tutti coloro che, soggiacendo a leggi inique che non hanno permesso loro di essere tempestivamente aiutati (perché le possibilità c'erano... ma colpevolmente eluse) hanno "sperimentato", forse prima del tempo, il viaggio nell'aldilà.

Ed è su questo terrore avito che il "sistema oligarchico" sovranazionale o Deep State ha puntato, facendo leva sull'istinto di conservazione, e quindi sulla paura della morte, per "coronare" (mai verbo fu più idoneo di questo!) il sogno di realizzare due obbiettivi in un sol colpo a lungo programmati: quello di ridurre drasticamente il numero degli esseri umani su questo pianeta ed arricchirsi a dismisura per mezzo dei famigerati "intrugli"... inoculati.




Riflettendo, non è una contraddizione in termini quella di voler "sfoltire" l'esuberanza dei popoli e nel contempo "incrementarne" la natalità per via del "meticciato" voluto dal "Piano Kalergi"? Ved. QUI.

Tornando però al tema che intendo svolgere, desidero far notare che l'esistenza, tuttavia, non si basa soltanto su ciò che "appare" ai nostri occhi, ma su quello che la sostiene ininterrottamente, ovvero la vita dello Spirito a cui la maggioranza non pensa mai.

Da qui partono tutte le tragedie, perché se si conoscesse di più l'aspetto invisibile delle cose, l'uomo soffrirebbe molto meno di tutti gli abusi, le angherie e le ingiustizie delle quali è continuamente fatto segno, in special modo oggi.

Non mi riferisco soltanto al ristretto e limitato mondo delle correnti religiose ‒ foss'anche quella Vera, Cristo-centrica, non ancora manifesta del tutto per i suoi dogmi e assolutismi,  come per la reincarnazione  ad  esempio,  profondissima verità di cui numerosi Pastori si pentiranno per non averla accolta ‒ ma alla Conoscenza sostanziale senza confini, basata sulla Trascendenza e sulla Scintilla Divina che alberga in ciascuno di noi. (Cfr. QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI)

È proprio tale Conoscenza superiore a permettere una visione allargata ed un discernimento maggiore sul rapporto costante fra Creatore e creatura, ossia, se si vuole essere più specifici, tra il Divino Genitore e i Suoi Figli.

Non a caso ho citato la reincarnazione, già più che menzionata dai Padri della Chiesa: ved. QUIQUI, QUI QUI, perché in assenza di questo concetto basilare non si può comprendere il nesso tra il miliardo di persone abitanti sul nostro pianeta 200 anni fa e gli otto miliardi raggiunti indicativamente nel 2022 (ved. QUI).




"La Reincarnazione" di Rob Gonsalves

Non è sufficiente, come esprime l'articolo appena linkato sopra, dire che le condizioni di vita da quel tempo sono di gran lunga migliorate e quindi l'esistenza singola si è allungata rispetto a prima.

Bisogna domandarsi il VERO motivo per cui la popolazione mondiale è aumentata così esponenzialmente, malgrado tutti i tentativi della «Oligarchia» di rallentarne l'incremento per mezzo dell'aborto, dell'eutanasia e, negli ultimi 70 anni, attraverso il modernismo, la libertà dei costumi, la teoria gender e molto altro.

In ottica spirituale dobbiamo pensare questo: dal momento che siamo giunti ormai alla fine dei tempi, come si riscontra dalla quasi totalità delle Sacre Scritture di qualsivoglia corrente religiosa, le anime, avendo in gran parte ultimato la loro permanenza "purgativa" nelle zone intermedie del livello astrale (ved. QUI) chiedono di poter ridiscendere nella materia per poter essere "messe alla prova" del loro apprendimento, onde proseguire il cammino di risalita dopo la tragica "Caduta iniziale" che le ha portate alla "condensazione" fisica; ved. QUI, QUI e QUI.

Ecco perché sono sempre di più quelle che domandano di rinascere, in sintonia coi loro futuri genitori (ved. QUI), così come sono tantissime quelle che vengono "rispedite" indietro, con gli aborti o con gli arbitri più efferati, ritardando così la loro sollecita evoluzione.

Questa è l'opportunità meravigliosa che l'Amore e la Misericordia del Padre ha concesso ai "reprobi", quello di emendarsi attraverso il "saliscendi reincarnativo" scegliendo i "pesi" futuri da sopportare (ecco la croce) in base alla singola evoluzione e alle energie disponibili per il superamento degli "esami" terreni.

Ora, se studiosi e scienziati miopi e presuntuosi si riuniscono per studiare il modo di prevedere la "sostenibilità" o meno del pianeta Terra, per affrontare l'impatto del numero enorme di individui da sfamare, vestire, riscaldare e dissetare in relazione alle risorse che potrebbero esaurirsi in un breve arco di tempo, come è avvenuto nel famoso "Club di Roma" nel 1968 (di cui parlerò dopo), allora vuol dire che la loro vista spirituale è davvero molto limitata: primo perché non sanno NULLA di Dio dall'alto della loro boriosità e quindi sottovalutano la Sua Legge; secondo, con la loro superbia ne intralciano i piani perfetti, basati sull'equilibrio universale. (Cfr. QUI).

Eccone un esempio nel personaggio politico che nella trasmissione viene menzionato, Roberto Cingolani, e che ora è Amministratore Delegato e Direttore Generale della potente "Leonardo S.p.a". Si noti, dopo aver visto il video, che questo personaggio è stato anche consigliere della Pontificia Accademia per la vita... (sic!).



L'Eterno disse, in Genesi 1, 27-28:

«Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra...»

E l'uomo replicò:

«La popolazione mondiale deve essere ridotta del 50%. Lo spopolamento dovrebbe essere la massima priorità delle politiche economiche verso il 3° mondo.» ‒ Henry Kissinger.


Ed ora vediamo come ha potuto prender piede e divenire quasi normale un concetto mostruoso come questo, secondo Vania Russo, l'arguta scrittrice di questo articolo.


Il Club di Roma e l'eugenetica eco-apocalittica


I «Limiti dello Sviluppo»

"Secondo una definizione annoverata fra le collezioni complottiste, il Club di Roma (1968) era formato da una cinquantina di membri della massoneria provenienti da circa venticinque Paesi diversi.

Sarebbe stato fondato – e finanziato – dai Rockefeller, che avevano un loro «podere» a Bellagio, in Italia. Tuttavia, la versione ufficiale ha sempre raccontato che il Club nacque all'Accademia dei Lincei a Villa Farnesina.

Nella prima agenda c'era la discussione sui «problemi globali», e sebbene quella iniziale riunione, nell'aprile del 1968, risultò essere un flop, il Club iniziò a farsi notare nel 1972, con la pubblicazione di The Limits of Growth (I "Limiti dello Sviluppo", in seguito ridimensionato perché basato su calcoli effimeri e manipolati).

In quel contesto, Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jorgen Randers, William W. Behrens III diagnosticarono che «l'umanità avrebbe raggiunto i limiti naturali dello sviluppo entro i successivi cento anni a causa del previsto, incontrollabile e temuto  declino  del  livello  di  popolazione, quanto del sistema industriale».

Ragione per cui proposero, in accordo con il MIT (Massachusetts Institute of Technology), l'orizzonte predittivo di «una società sostanzialmente stazionaria che riduca al minimo i consumi di risorse e il suo tasso di sviluppo realizzando quella che venne definita "crescita zero"».

In seguito ad un primo momento di perplessità, contro il Club si levarono accuse di propagandare la crisi ambientale allo scopo di «giustificare la centralizzazione del potere (secondo il paradigma problema-reazione-soluzione), la soppressione dello sviluppo industriale sia in Occidente che nel Terzo Mondo e la sorveglianza sulla popolazione mediante l'eugenetica».

(Philippe Braillard, "L'impostura del Club di Roma", Presses Universitaires de France 1982; in Ugo Leone, "Il Club di Roma"  2018 - 50 anni dopo, con gli stessi dilemmi.)




Aurelio Peccei (1908-1984), fondatore del Club di Roma. 

Il «cancrismo»

The Limits of Growth faceva eco agli allarmanti studi di Paul R. Ehrlich che nel suo bestseller malthusiano del 1968, The population bomb, affermava che «la lotta per sfamare l'intera umanità è persa», prevedendo la morte di milioni di persone entro pochi anni.

L'avvertimento risuonò come un'ineluttabile verità: il numero di persone sulla terra stava andando fuori controllo e andava ridimensionato in qualche modo. Ehrlich affermò pure che «Il cancro è moltiplicazione incontrollata di cellule; l'esplosione demografica è incontrollata moltiplicazione di gente [...]. Dobbiamo trasferire i nostri sforzi dal trattamento dei sintomi all'asportazione del cancro.

Questa operazione esigerà decisioni apparentemente brutali», alimentando così quel filone eco-apocalittico, oggi ribattezzato cancrismo, che incentra le argomentazioni sulla similitudine fra il comportamento dell'uomo e quello di una cellula cancerosa, fino ad affermare, come ovvia conseguenza, che l'esistenza dell'essere umano sia uno sbaglio della Natura, tesi ampiamente sostenuta, tra l'altro, dall'industria culturale (basti pensare alle decine di documentari basati sul principio che l'uomo sarebbe una sorta di nemico del Pianeta, o ai film dello stesso filone escatologico).

[Igor Giussani, http://www.decrescita.com/news/cancro-del-pianeta/]. Subentra qui il discorso eugenetico. Ma andiamo con ordine.



Thomas Robert Malthus (1766-1834) fu pure pastore protestante.

Il malthusianesimo e l'eugenetica

Thomas Robert Malthus, economista, filosofo, demografo e proto-sociologo, sostenne nel suo "Saggio sul principio di popolazione" (1798) che un aumento continuo della stessa avrebbe portato alla povertà.

La teoria influenzò Charles Darwin (1809-1882) il quale vi trovò ispirazione per teorizzare la legge della selezione naturale e, soprattutto, fu un lasciapassare per l'accettabilità di un progetto di eliminazione degli individui ritenuti improduttivi e, dunque, inutili: piuttosto che compromettere la salvezza dell'intera specie è meglio eliminare quelli che non servono, giustificando tale scelta con opportune motivazioni. In Italia la connessione tra malthusianesimo ed ecologismo fu realizzata dal Club di Roma.

Il Club di Roma ufficialmente...

Secondo Gianfranco Bologna (responsabile per anni di WWF Italia), il Club di Roma, come spiegato dallo stesso fondatore Aurelio Peccei (1908-1984) nel libro "La qualità umana" (1976), e dal padre dell'ambientalismo italiano Giorgio Nebbia (1926-2019), aveva come scopo «quello di dar vita a una sorta di think-tank informale, libero e indipendente, dedicato a stimolare il dibattito sulle complesse dinamiche e sulle interconnessioni esistenti tra i sistemi naturali e i sistemi sociali, tecnologici ed economici creati dalla nostra specie e sulle loro prospettive di evoluzione futura»

Tratto da: (G. Bologna, "Manuale della sostenibilità", Edizioni Ambiente, 2008). Ma alcuni autori hanno fornito versioni diverse.

... e non ufficialmente

Nel suo  saggio-inchiesta  del 1976,  conosciuto come The Rockefeller file,  Gary Allen scrisse che "Il Club di Roma" fu ufficialmente varato presso Villa Serbelloni  di Bellagio, di proprietà della Fondazione Rockefeller e che lo studio The Limits of Growth, richiesto e sponsorizzato dagli stessi Rockefeller, si basò su dati demografici manipolati, tanto che Wilfred Beckerman, professore emerito di economia politica presso l'Università di Londra, arrivò a definire il testo «uno sfacciato esempio di sfrontatezza».

Secondo alcune fonti, la manipolazione dei dati fu confermata anche da Peccei, anni dopo. In "Conspirator's Hierarchy: The Story of the Committee of 300", John Coleman, agente segreto probabilmente sotto un'identità di copertura, parlò di una correlazione fra il Club di Roma e il cosiddetto Comitato dei 300 (fondato nel 1729 da banchieri e aristocratici britannici come da italiani, e ispirato alla The East India Company ideata per controllare il traffico dell'oppio) che sarebbe stato interessato, in tempi più recenti, a monitorare il surplus population ovvero l'eccesso di popolazione.




Tra verità e propaganda ecologica

Indubbiamente è difficile orientarsi tra il complottismo ideologico e la verità. Ma qualcuno può involontariamente aiutarci. In un recente articolo in difesa di Peccei, lo scrittore cancrista Bruno Sebastiani, nel tentativo di difendere il fondatore del Club di Roma dalle accuse rivoltegli in merito all'incoraggiamento di una prospettiva eugenetica di selezione degli esseri umani in favore di una maggiore sostenibilità economico-ambientale, riporta alcuni brani del libro "Cento pagine per l'avvenire" (1981), in cui lo stesso Aurelio Peccei definiva il fenomeno della sovrappopolazione pari ad una «metastasi cancerosa», affermando che:

"È dunque in uno slancio di creatività eccezionale o in un momento di smarrimento che la Natura produce la sua ultima grande specie, quella cui abbiamo dato il nome di homo sapiens? È questi il suo capolavoro, o invece non è che un refuso sfuggito al controllo della selezione immediata, oppure ammesso con la condizionale nel grande flusso della vita?" (p. 56), brano in cui la parola «selezione» emerge con tutta la sua carica eugenetica, che Sebastiani definisce, morbidamente – e incredibilmente – come una eccezionale irrequietudine intellettuale dell'autore.

Noi: refusi della Natura

Ma se l'uomo  eccedente  è un «refuso della Natura»,  che altro  potrà fare  l'umanità se non prenderne atto e «... compiere uno sforzo eroico lottando psicologicamente contro se stessa?» (p. 177).

Sebastiani paragona, inoltre, «L'avventura umana di Peccei» con quella di Alan Gregg (1890-1957), noto fiancheggiatore (è il caso di dire) della Fondazione Rockefeller, il quale, in una celebre intervista del 1954, definì l'essere umano cancro del Pianeta, affermando che «Dire che il mondo ha il cancro e che la cellula cancerosa è l'uomo non ha né prove sperimentali né la convalida dell'accuratezza predittiva; ma non vedo alcuna ragione che impedisca di scartare a priori una tale ipotesi».

L'uomo era per Gregg il cancro da estirpare, almeno alcuni uomini, onde evitare «La distruzione delle foreste, l'annientamento o la quasi estinzione di vari animali e l'erosione del suolo conseguente al sovra-pascolo», spingendosi fino a definire la colonizzazione dell'emisfero occidentale come «metastasi della razza bianca».

Verità storica, tesi fantasiose, complottismo, cancrismo o ambientalismo eugenetico? Sicuramente Alexander King e Bertrand Schneider, rispettivamente fondatore e segretario del Club di Roma, avevano le idee chiare quando scrissero:

«Nella ricerca di un nuovo nemico comune che ci unisse, ci venne l'idea che poteva servire a tale compito l'inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d'acqua, la carestia e simili...

Ma designando queste cose come il nemico, cadiamo nella trappola di scambiare i sintomi per le cause. Tutti questi pericoli sono causati dall'intervento umano [...] Il vero nemico, quindi, è il genere umano in sé» (The First Global Revolution, 1991, pagine 104-105).



Tomasz Alen Kopera


Chi ha la Luce dello Spirito NON avrà timore della tempesta in arrivo!

Come chiosa a questo scritto, aggiungo altre poche parole di Vania Russo tratte da un'ulteriore sua stesura QUI:

"La «Crescita zero» è l'obiettivo anti-umano che la rete e la connivenza di gruppi come il "Club di Roma" hanno pianificato per decenni. 

Negli anni '70 il medesimo "Club", in collaborazione con l'UNEP, lanciò il suo appello verso una società globale controllata e sovranazionale, soprattutto ecologista. [...]

«L'uomo è il cancro del pianeta» divenne la tragica chiave di lettura del millenarismo apocalittico degli attivismi suscitati dall'allarme ecologico planetario scatenato dalla stessa istituzione.

Come detto, l'appoggio giunse da varie organizzazioni: «fin dalla sua nascita nel 1972, il "Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente" (UNEP) è l'autorità planetaria che stabilisce l'agenda ambientale, ne promuove l'attuazione coerente nello sviluppo sostenibile all'interno del sistema ONU e serve come un autorevole avvocato per l'intero habitat». L'UE è a tutt'oggi partner e finanziatore dell'UNEP."

Osservazione finale di Sebirblu

Sarà per questo motivo che oggi, più che mai, l'Unione Europea si è intestardita a riarmarsi e a volere a tutti i costi la guerra, per decimare il maggior numero possibile di persone... in quanto sarebbero "in eccesso" sulla Terra? Mah! Con questi pazzi al comando... tutto è possibile!... Che Dio ci aiuti!

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte: vaniarusso.it


sabato 15 marzo 2025

Uno scandalo inaudito! Ma il Cielo interverrà...


"I Protomartiri francescani a difesa dei perseguitati"

Sebirblu, 13 marzo 2025

Sette anni fa un giornale siciliano esponeva un articolo su Fra' Celestino della Croce, che qui riporto, evidenziandone le virtù e l'operosità nella cura delle anime, in netta contrapposizione alla scure "misericordiosa" della Falsa Chiesa bergogliana che oggi è calata su di lui riducendolo... udite!.. udite!.. addirittura allo "stato laicale"!

Ecco quale trattamento "di assoluto riguardo" è riservato ai LIGI e agli ARDENTI che onorano a pieno titolo il mandato sacerdotale affidato loro dal Cristo!

Scrivo questo, proprio nel giorno in cui l'Usurpatore ‒ che ha avuto la sfrontatezza, unica nella storia dei papi, di assumere il nome del Santo Poverello d'Assisi ‒ celebra il suo dodicesimo anno di smantellamento, ora quasi ultimato, della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

Prima di proseguire, però, espongo il testo summenzionato affinché si sappia in che considerazione era tenuto un "figlio" di San Francesco... rigorosamente scalzo. (Cfr. pure QUI). A lui è dedicata, ancora una volta, questa clip:




Maria Carmela Drago, 9 giugno 2018

«La comunità parrocchiale di Pettineo ha partecipato, ieri venerdì 8 giugno, alla solenne celebrazione, tenutasi in Chiesa Madre, per il 25esimo anniversario di ordinazione sacerdotale di Padre Celestino della Croce.

Alla Santa Messa presieduta dal Vescovo di Patti, Mons. Gugliemo Giombanco, hanno partecipato moltissimi fedeli della comunità di Pettineo e dell'hinterland, il sindaco Ruffino e gran parte dell'amministrazione comunale, i sodalizi e le associazioni del piccolo borgo nebroideo. QUI, il filmato della cerimonia.

Padre Celestino da ben 19 anni nella comunità di Pettineo, è molto amato dai fedeli pettinesi, per il suo carisma, la battuta sempre pronta, la cordialità, l'umiltà, e la generosità.

Nella giornata di ieri ha rinnovato gli impegni assunti il 6 giugno del 1993, giorno della sua ordinazione sacerdotale, nella Cattedrale di Padova. Nato a Valdobbiadene (Tv) nel 1962, entra nei Frati Minori Rinnovati.

Nel 1999,  insieme a  fra' Umile di Maria  e ad  un altro frate,  decidono  di  staccarsi per cercare una forma di vita francescana più radicale, con maggiore spazio alla preghiera. Una vita di rinuncia a toccare materialmente il denaro, in povertà e in raccoglimento, vestiti con un povero saio e a piedi nudi per le strade, senza utilizzare alcuna forma di tecnologia come telefono, computer, cellulare.

In quell'anno, sono stati accolti dall'allora vescovo di Patti, mons. Ignazio Zambito, che ha affidato loro l'antico convento di Pettineo, e li ha autorizzati a livello diocesano con il nome di "Frati minori rinnovati di Patti".


Convento di Pettineo - Patti (Me)

"Da ben 19 anni padre Celestino esercita il suo Ministero sacerdotale nella nostra comunità distinguendosi per la sua affabilità, umiltà e discrezioneha detto don Capizzi, parroco della comunità di Pettineo, durante la celebrazionepuntualmente ogni mattina scende dal Convento al paese, per portare agli ammalati il conforto dei sacramenti, della Confessione e della Comunione.

E anche alle famiglie della Parrocchia ha sempre manifestato vicinanza sincera. Esprimiamo la gratitudine di questa sera a padre Celestino: quella mia personale per la sua disponibilità a collaborare nel servizio alla comunità, la gratitudine dei miei due predecessori, don Orazio Sapenza e don Placido Nicolosi, la riconoscenza delle famiglie e degli ammalati unitamente all'intera comunità".

"Grazie padre Celestinoha concluso padre Giuseppegrazie per il suo servizio generoso, continui a consegnare ogni giorno la sua vita a Cristo Signore, per essere con gioia e con amore uno strumento nelle Sue mani".

Anche il Vescovo di Patti, durante la bellissima omelia, ha ringraziato padre Celestino per la sua vita sacerdotale vissuta in semplicità francescana seguendo le orme di Francesco, per il servizio che ha svolto nella chiesa e nella comunità, per la sua presenza nella preghiera e per il suo impegno di testimonianza cristiana.

I fedeli della comunità di Pettineo hanno omaggiato padre Celestino per i 25 anni di sacerdozio con un dono e, al termine della celebrazione, Lia Barberi, ministro dell'Ordine Francescano Secolare di Pettineo, ha speso, con calore e affetto, parole di ringraziamento a padre Celestino per tutti questi anni di comunità vissuta insieme:

"Dopo 25 anni  di sacerdozio  bisogna far memoria di una scelta  di  vita  radicale, un uomo che ha incontrato il Signore, e ha avuto il coraggio, con grande fermezza e determinazione, di scegliere di seguire Dio allo stesso modo di San Francesco d'Assisi.

Non ha pensato mai a se stesso, ma ha speso la sua vita al servizio del Padre e dei fratelli con umiltà e semplicità, con la preghiera e l'Eucaristia, e ha trovato la forza di andare sempre avanti.

Per questo ha sempre sottolineato che la vita è breve e il tempo corre veloce, e che necessita valorizzare ogni istante della vita".

Infatti i ringraziamenti di padre Celestino, a conclusione della Messa, sono stati brevi, da uomo pratico quale egli è: "Non voglio allungare la Messa" – ha affermato con un sorriso, e con la schiettezza e la coerenza che da sempre lo contraddistinguono.

"Padre Celestinoha concluso, Lia Barberiogni giorno ha oltrepassato i limiti della stanchezza, del freddo, del caldo e della sofferenza, ma non è venuto mai meno alla visita quotidiana degli ultimi e dei sofferenti." »

Ecco l'ultima omelia di Fra' Celestino di ieri, 13 marzo, riferentesi alla sua imminente condanna definitiva di "riduzione allo stato laicale", se non si difende dalla spudorata «ignominia» di cui lo si accusa.




Il frate di origine veneta, al secolo Pietro Follador, da un po' di tempo "urta" i vescovi siciliani e di mezza Italia, a causa della sua predicazione tradizionale e itinerante al fianco di don Alessandro Maria Minutella, dopo essere stato cacciato dal convento di Pettineo dov'era molto amato dai fedeli, come si è letto.

Similmente all'ex-parroco di Palermo QUI, ed altri sacerdoti del Sodalizio Mariano "scomunicati e ridotti allo stato laicale" (come don Enrico Bernasconi e don Ramon Guidetti; ved. QUI e QUI), anche fra' Celestino pochi giorni fa è stato raggiunto dalla stessa proibizione comminatagli dal vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante (QUI), in linea con i provvedimenti del vescovo di Patti Guglielmo Giombanco, QUI.

Addirittura, nel documento inviato da Cefalù sta scritto:

... «Invito i Parroci ad avvertire coloro che frequentano Fra' Celestino della Croce, e le sue attività, che si tratta di comportamento pericoloso per l'integrità della loro fede che mina la loro comunione con la Chiesa.» 

E ancora...

«Raccomando che i fedeli della Diocesi rimangano fermi nella Fede e perseveranti nella preghiera per l'unità della Fede della Chiesa nella comunione col Successore di Pietro.»

Quale chiesa? Quale comunione? E con chi? Di sicuro con l'Antico Serpente che in molti ormai hanno scoperto, non solo per la conferma di molteplici profezie come quelle di Katerina Emmerick QUI e QUI, di Padre Pio da Pietrelcina QUI, ma anche per la testimonianza diretta di valenti teologi ed esorcisti, come Malachi Martin QUI e QUI e famosi vescovi al pari dell'ex Nunzio Apostolico degli Stati Uniti, mons. Carlo Maria Viganò QUI e QUI, oltre che da giornalisti d'inchiesta del calibro di Andrea Cionci QUI, più altri fattori determinanti QUI, QUI, QUI, QUI e QUI.

Lo scandalo è palese e ancor più il SILENZIO TOMBALE dei media di regime che in questi ultimi anni ignorano l'Opera straordinaria di don Minutella e del Sodalizio Mariano, salvo esporli al pubblico ludibrio con visite inopportune ed invadenti delle loro equipe televisive o con pungenti calunnie di "fuoriusciti", volte diabolicamente a dividere il "Piccolo Resto" cattolico e a demolire il loro apostolato.


Fra' Celestino della Croce e il vescovo Guglielmo Giombanco che l'ha "ridotto allo stato laicale".
Questa è la Messa celebrativa del suo 25° anniversario, come descritto sopra.

Scrive Tomaso da Celano al capitolo 138 del testo "Vita seconda" di San Francesco:

Punizione dei Detrattori

«Infine, come ogni animo ripieno di carità, così anche Francesco detestava chi era odioso a Dio. Ma fra tutti gli altri viziosi, aborriva con vero orrore i detrattori e diceva che portano sotto la lingua il veleno, col quale intaccano il prossimo. Perciò evitava i maldicenti e le pulci mordaci, quando li sentiva parlare, e rivolgeva altrove l'orecchio, come abbiamo visto noi stessi, perché non si macchiasse con le loro chiacchiere.

Un giorno udì un frate che denigrava il buon nome di un altro, e rivoltosi al suo vicario frate Pietro di Cattanio, proferì queste terribili parole: "Incombono gravi pericoli sull'Ordine, se non si rimedia ai detrattori. Ben presto il soavissimo odore di molti si cambierà in puzzo disgustoso, se non si chiudono le bocche di questi fetidi.

Coraggio, muoviti, esamina diligentemente e, se troverai innocente un frate che sia stato accusato, punisci l'accusatore con un severo ed esemplare castigo! [...]

"Voglio – diceva ancora – che con la massima diligenza si abbia molta cura, tu e tutti i ministri, che non si diffonda maggiormente questo morbo pestifero".

A volte, addirittura, riteneva giusto che si spogliasse della tonaca chi aveva spogliato suo fratello della gloria del buon nome, e che non dovesse alzare gli occhi a Dio, se prima non restituiva ciò che aveva portato via.

Da qui ne era derivato che i frati di quel tempo, quasi rifiutassero in modo particolare questo vizio, avevano stabilito fra di loro il patto di evitare attentamente tutto ciò che potesse nuocere o suonasse offesa all'onore degli altri.

Cosa giusta e veramente ottima! Cos'è infatti il detrattore se non il fiele degli uomini, fermento di malvagità, disonore del mondo? Cos'è l'uomo doppio di lingua, se non lo scandalo dell'Ordine, il veleno del chiostro religioso, la disgregazione dell'unità?

Ahimè, la terra abbonda di animali velenosi ed è impossibile che una persona onesta sfugga ai morsi degli invidiosi! Si promettono premi ai delatori e, dopo aver distrutta l'innocenza, si dà a volte la palma alla falsità. 

Ecco, quando un essere non riesce a vivere della sua onestà, guadagna vitto e vesti devastando l'onestà altrui.

A questo riguardo ripeteva spesso Francesco: "Il detrattore dice così: – Mi manca la perfezione della vita, non ho il prestigio della scienza, né doni particolari: perciò non trovo posto né presso Dio né presso gli uomini. 

So io cosa fare: getterò fango sugli eletti e mi acquisterò il favore dei grandi. So che il mio superiore è un uomo e alle volte fa uso del mio stesso metodo, cioè sradicare i cedri perché nella selva grandeggi unicamente il pruno. Miserabile!, nutriti pure di carne umana e rodi le viscere dei fratelli, giacché non puoi vivere diversamente!".

Costoro si preoccupano di apparire buoni, non di diventarlo, accusano i vizi altrui ma non depongono i propri. Sanno soltanto adulare quelli, dalla cui autorità desiderano di essere protetti, e diventano muti quando pensano che le lodi non raggiungano l'interessato. 

Vendono a prezzo di lodi funeste il pallore della loro faccia emaciata, per sembrare spirituali, in modo da giudicare tutto e non essere giudicati da nessuno. Godono della fama di essere santi, senza averne le opere, del nome di angeli ma non ne hanno la virtù.»

Termino con il video di tre settimane fa di Mons. Carlo Maria Viganò dal titolo: "Dichiarazione sulla Chiesa e sul Papato", che diventerà storico!




Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte dell'articolo: 98zero.com
 

mercoledì 12 marzo 2025

"Una Voce Sublime" e Léon Denis sui Bimbi Prodigio


Joshua David Bell - Prodigioso violinista statunitense dai 5 anni di età. QUI

Sebirblu, 12 marzo 2025

Ripropongo e condivido con voi, cari Lettori, la visione di questi due brevi filmati che sicuramente vi sorprenderanno come è accaduto a me e a tanti altri che hanno avuto modo di ascoltare sia  la voce paradisiaca di una bambina olandese di allora solo 9 anni, Amira Willighagen, quanto il talento raro di una giovanissima pianista asiatica di appena 5 anni, Tiffany Koo.

(Purtroppo le due versioni video, presentate in italiano, sono scomparse, ma le rappresentazioni che ho ripubblicato sono comunque le stesse e tutte da gustare).

Esse mi hanno dato lo spunto per farvi conoscere il pensiero del grande studioso Léon Denis (vedere QUI) su questi "casi" straordinari.


 



"I Bambini Prodigio" di Léon Denis

Certe manifestazioni precoci di genialità si possono considerare come prove di preesistenza, perché rivelano attività compiute dall'Anima in altri cicli anteriori. (Cfr. QUI e QUI; ndr).

Fenomeni di questo genere, di cui parla la storia, non possono essere accadimenti a sé stanti, senza alcun legame con il passato, prodottisi per caso nel vuoto dei tempi e dello spazio. (Cfr. QUI; ndr).

Dimostrano, al contrario, che il Principio divino in noi è un Essere che arriva in questo mondo con un bagaglio completo di lavoro e di evoluzione, conseguenza di un progetto ben delineato e di un obbiettivo perseguito nel corso delle sue esistenze. (Cfr. QUI,  QUIQUIQUIQUI; ndr).

Ciascuna incarnazione trova nell'Anima che reitera la sua esistenza una cultura particolare, delle attitudini, delle acquisizioni mentali che spiegano la sua facilità di operare e la sua potenza di assimilazione. È per questo che Platone diceva: "Apprendere è ricordarsi!"

La legge dell'ereditarietà viene spesso ad intralciare, in un certo modo, tali manifestazioni dell'individuo, perché lo Spirito plasma il suo involucro fisico mediante gli elementi messi a disposizione dai fattori ereditari.

Tuttavia, nonostante le difficoltà materiali, si manifestano in certi individui, sin dalla più tenera età, delle prerogative talmente elevate e senza alcun rapporto con quelle dei loro progenitori, che non è possibile, malgrado tutte le sottigliezze della casistica ordinaria, collegarle a nessuna causa immediata e conosciuta.

Si è sovente citato il caso di Mozart, esecutore di una sonata al pianoforte all'età di 4 anni, mentre ne aveva 8 quando ha composto un'opera. Paganini e Teresa Milanollo, da bambini, suonavano il violino in maniera strabiliante.

Liszt, Beethoven, Rubinstein si facevano applaudire a 10 anni. Michelangelo e Salvator Rosa si rivelarono ad un tratto con delle capacità improvvise. Pascal a 12 anni, scoprì la geometria piana, e Rembrandt, prima di saper leggere, disegnava come un grande maestro.


"La parabola dell'Uomo Ricco" di Rembrandt Harmenszoon Van Rijn (olandese) 1606 - 1669

Napoleone si fece notare per la sua tendenza prematura per la guerra. Nella sua prima giovinezza, non giocava con i soldatini come i bambini della sua età, ma con un metodo straordinario che sembrava attingere da sé stesso.

Il sedicesimo secolo ci ha lasciato il ricordo di un prodigioso poliglotta, Jacques Chrichton, che Scaligero denominava «genio mostruoso». Era scozzese e a 15 anni discuteva in latino, greco, ebraico, arabo su qualsiasi argomento. Fin dai 14 anni, aveva conquistato il diploma magistrale.

Henri de Heinecken, nato a Lubecca nel 1721, parlò pressoché dalla nascita. A 2 anni, sapeva tre lingue. Imparò a scrivere in qualche giorno e si esercitò ben presto a pronunciare dei piccoli discorsi. A 2 anni e mezzo, fu sottoposto ad un esame sulla geografia e sulla storia antica e moderna.

Viveva soltanto del latte della sua nutrice ma si volle svezzarlo, così deperì e si spense a Lubecca il 27 giugno 1725 nel corso del suo quinto anno di età, sostenendo le sue speranze in un'altra vita. Egli era, dicono «Le Memorie di Trévoux», delicato, disabile e spesso malato.

Questo giovane talento ebbe la piena coscienza della sua fine prossima. Ne parlava con una serenità così ammirevole quanto la sua scienza precoce e volle consolare i suoi genitori infondendo loro degli incoraggiamenti tratti dalle loro comuni credenze.

La storia degli ultimi secoli segnala un gran numero di questi bambini prodigio.


Christian Henrich Heineken - Lubecca  1721 - 1725  QUI 

Ma riprendiamo a parlare del concetto di ereditarietà, come accennato sopra, che si esprime con la trasmissione di alcuni fattori da un individuo ai suoi discendenti. Le influenze genetiche sono molte, sia dal punto di vista fisico che psichico.

Il passaggio dai genitori ai figli del temperamento, dei tratti somatici, del carattere e dell'intelligenza, risulta molto evidenziato su certe persone.

Ritroviamo in noi, sotto diversi aspetti, non soltanto le particolarità organiche dei procreatori o dei nostri antenati, ma anche i loro difetti e le rispettive qualità.

I membri di una stessa famiglia però, pur presentando delle somiglianze, delle fattezze comuni, rivelano anche talvolta delle differenze notevoli. Il fatto può essere constatato dappertutto, intorno a noi, in ciascuna famiglia, tra fratelli e sorelle e persino tra gemelli.

Molti di costoro, simili nel fisico nei loro primi anni, al punto che difficilmente è possibile distinguerli l'uno dall'altro, presentano nel corso del loro sviluppo delle differenze pronunciate di lineamenti, di personalità e di intelletto.

Per spiegare queste divergenze, è necessario immettere un termine nuovo nella soluzione del problema e ciò riguarda le precedenti esperienze esistenziali che consentono all'Essere di accrescere le inclinazioni, di vita in vita, di costituirsi un'individualità recante in sé la propria originale impronta e le singole facoltà.

Solo questo saliscendi reincarnativo potrà farci comprendere come certi Spiriti, incarnandosi, mostrino sin dai loro primi anni le scioltezze d'espressione e d'opera che caratterizzano i bambini prodigio.




Laboriose ricerche, studi, esercizi secolari hanno lasciato nel loro corpo causale delle tracce profonde, creando una sorta di automatismo psicologico. (Per approfondire vedere QUI e QUI; ndt). 

In particolare, la maestria si manifesta molto presto nei musicisti, attraverso tecniche di esecuzione che sorprendono i più indifferenti e rendono perplessi molti scienziati.

Esistono in questi giovani soggetti delle grandi riserve di conoscenze relegate nel subconscio che da lì si riversano nella coscienza sveglia producendo manifestazioni precoci di valentia e di genio.

Pur  apparendo anomale,  esse  sono  tuttavia  soltanto la conseguenza di uno strenuo e duro impegno perseguito attraverso i tempi. Questo capitale indistruttibile dell'individuo, chiamato anche "coscienza subliminale",  si trova  in ciascuno di noi.

Esso si rivela non solamente nel senso artistico, scientifico o letterario, ma anche mediante tutte le acquisizioni della mente, tanto nel campo morale quanto in quello intellettuale.

L'educazione, poi, sviluppa questi germi potenziali, permettendo loro di fiorire e produrre i singoli frutti.

Questi Esseri, sembrano portare nel mondo delle disposizioni particolari che non si trovano nei loro genitori.

Tutti questi fenomeni, in una varietà infinita, trovano la loro motivazione nel passato dell'Anima, nelle numerose vite umane che ha sperimentato.

Ciascuno apporta nascendo i risultati della sua evoluzione, ciò che ha imparato, le competenze acquisite nei diversi domini del pensiero e dell'opera sociale.




Lo Spirito è idoneo ai più diversi studi, ma nel corso limitato della vita terrestre, per effetto delle condizioni d'ambiente e delle esigenze materiali e sociali, esso si dedica generalmente soltanto allo studio di un numero ristretto di campi.

E dal momento in cui la sua volontà si orienta verso una delle aree dello scibile per mezzo delle tendenze e nozioni accumulate, la sua superiorità in tale direzione si delinea.

Si riverbera d'esistenza in esistenza, rivelando ad ogni ritorno sul piano terrestre manifestazioni sempre più precoci e maggiormente accentuate.

Ecco allora il bambino prodigio, il talento, il genio, come risultato di un'applicazione perseverante e continua mirata ad un obbiettivo specifico.

L'ingegno non si spiega dunque con i fattori ereditari e nemmeno con le condizioni ambientali.

Ci sono casi però, in cui la bravura, la memoria, l'immaginazione, le più alte facoltà della mente, sembrano ereditate. Queste somiglianze psicologiche tra genitori e figli possono essere spiegate con l'attrazione e la simpatia.

(Gli Spiriti simili si attraggono l'un l'altro per affinità vibratoria ed è per questo motivo che l'Anima, prima di reincarnarsi, sceglie i genitori in rapporto alle proprie virtù o ai difetti ma anche in relazione alle aspirazioni e alle esigenze karmiche; ndt).

Attraverso la reincarnazione ciascuno viene per eseguire un progetto, per riprendere il compito di ieri, il relativo perfezionamento interrotto dalla morte. Da essa proviene la superiorità eclatante di certe persone che hanno molto vissuto, tanto acquisito e grandemente lavorato.

Per mezzo di essa, queste individualità straordinarie, che appaiono qua e là nella storia, proiettano vivide luci sul cammino del genere umano. La loro supremazia è costituita soltanto dall'esperienza e dalle fatiche accumulate.

L'evoluzione dell'Umanità, considerata sotto questa luce, si mostra in tutta la sua grandezza. Essa si affranca lentamente dall'oscurità delle ere, emerge dalle tenebre dell'ignoranza e della barbarie, e avanza a passi misurati tra ostacoli e tempeste.




Percorre la via aspra e, ad ogni svolta, intravvede meglio le maestose cime, le sommità luminose dove troneggia la saggezza, la spiritualità, l'Amore.

E questo incedere collettivo è anche il viaggio individuale, quello di ciascuno di noi. Poiché questa Umanità è costituita da tutte quelle Essenze che, dopo un tempo di riposo nello spazio, ritornano di secolo in secolo, fintantoché non siano mature per una società migliore, per un mondo più bello.

Siamo stati tra le generazioni che furono, e lo saremo tra quelle future. In realtà, noi formiamo soltanto un'immensa famiglia umana in marcia per realizzare il Piano divino scritto in essa, quello del suo magnifico divenire.

Estratto dal libro francese di Léon Denis: "Il problema dell'Essere, del Destino e del Dolore" – 1908

Traduzione e adattamento: Sebirblu.blogspot.it