lunedì 22 settembre 2025

P. PIO: Satana sarà al vertice della Falsa Chiesa!


Padre Pio da Pietrelcina - ora Santo -
al secolo Francesco Forgione - (1887-1968)

Sebirblu, 22 settembre 2025

Riposto oggi alcuni interessanti estratti dal 1° volume dell'epistolario di Padre Pio, esposti tre anni fa in occasione dei suoi 100 anni dalle stimmate e ai 50 dal suo trapasso verso la gloria dei Cieli.

Il primo brano riguarda il giusto lamento di Gesù per l'ingratitudine umana e il lassismo nella Chiesa; il secondo concerne il tradimento e l'apostasia dei Suoi ministri, e il terzo si riferisce alla cecità e all'indifferenza dei molti che, attratti dalle cose del mondo, non odono o non vogliono udire i Suoi dolci inviti e i ripetuti richiami per una Vita vera soffusa di felicità.

Prima però, pubblico una splendida catechesi di don Alessandro Maria Minutella anch'essa di tre anni fa, su questo argomento.




Padre Pio a padre Agostino (sua guida spirituale a cui dà del "voi" come si usava un tempo; ndr).

Pietrelcina, 12 marzo 1913

[...] "Sentite, padre mio, i giusti lamenti del nostro dolcissimo Gesù: «Con quanta ingratitudine viene ripagato il Mio Amore dagli uomini! Sarei stato meno offeso da costoro se l'avessi amato di meno. Mio Padre non vuole più sopportarli.

Io vorrei cessare di amarli, ma... (e qui Gesù si tacque e sospirava, e dopo riprese) ma ahimè! il Mio Cuore è fatto per amare! Gli uomini vili e fiacchi non si fanno nessuna violenza per vincersi nelle tentazioni, ed anzi si dilettano nelle loro iniquità.

Le anime da Me più predilette, messe alla prova Mi vengono meno, le deboli si abbandonano allo sgomento ed alla disperazione, le forti si vanno rilassando a poco a poco. Mi rimangono (sta per Mi lasciano; ndr) solo di notte, solo di giorno nelle chiese.

Non si curano più del Sacramento dell'altare; non si parla mai di questo Sacrificio di Amore; ed anche quelli che ne parlano ‒ ahimè! ‒ con che indifferenza, con che freddezza. Il Mio Cuore è dimenticato; nessuno si cura più del Mio Amore; Io son sempre contristato.

La Mia Casa è divenuta per molti un teatro di divertimenti; anche i Miei ministri che Io ho sempre riguardato con predilezione, che Io ho amato come pupilla dell'occhio Mio; essi dovrebbero confortare il Mio Cuore colmo di amarezze; essi dovrebbero aiutarmi nella redenzione delle anime, invece chi lo crederebbe?! Da essi debbo ricevere ingratitudini e sconoscenze.

Vedo, figlio mio, molti di costoro che... (qui si quietò, i singhiozzi gli strinsero la gola, pianse in segreto) che sotto ipocrite sembianze Mi tradiscono con comunioni sacrileghe, calpestando i lumi e le forze che continuamente do ad essi...».

Gesù continuò ancora a lamentarsi. Padre mio (rivolgendosi a padre Agostino; ndr), come mi fa male veder piangere Gesù! L'avete provato ancora voi? [...] Fra Pio."




Pietrelcina, 7 aprile 1913

"Mio carissimo padre, venerdì mattina¹ ero ancora a letto, quando mi apparve Gesù. Era tutto malconcio e sfigurato. Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari, fra i quali diversi dignitari ecclesiastici; di questi, chi stava celebrando, chi si stava parando e chi si stava svestendo delle sacre vesti.

La vista di Gesù in angustie mi dava molta pena, perciò volli domandargli perché soffrisse tanto. Nessuna risposta ne ebbi. Però il suo sguardo ritornò verso quei sacerdoti; ma poco dopo, quasi inorridito e come se fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo ed allorché lo rialzò verso di me, con grande mio orrore, osservai due lacrime che gli solcavano le gote.

Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande espressione di disgusto sul volto, gridando: «Macellai!» E rivolto a me disse: «Figlio mio, non credere che la Mia agonia sia stata di tre ore, no; Io sarò per cagione delle anime da Me più beneficate, in agonia sino alla fine del mondo.

Durante il tempo della Mia agonia, figlio Mio, non bisogna dormire. L'anima Mia va in cerca di qualche goccia di pietà umana, ma ohimè Mi lasciano solo sotto il peso dell'indifferenza. L'ingratitudine e il sonno dei Miei ministri Mi rendono più gravosa l'agonia.

Ohimè, come corrispondono male al Mio Amore! Ciò che più Mi affligge è che costoro al loro indifferentismo, aggiungono il loro disprezzo, l'incredulità. Quante volte ero lì lì per fulminarli, se non fossi stato trattenuto dagli angeli e dalle anime innamorate di Me...

Scrivi al padre tuo e narragli ciò che hai visto e sentito da me questa mattina. Digli che mostri la tua lettera al padre provinciale...»

Gesù continuò ancora, ma quello che disse non potrò mai rivelarlo a creatura alcuna in questo mondo. Questa apparizione mi cagionò tale dolore nel corpo, ma più ancora nell'anima, che per tutta la giornata fui prostrato ed avrei creduto di morirne se il dolcissimo Gesù non mi avesse già rivelato²...

Gesù purtroppo ha ragione di dolersi della nostra ingratitudine! Quanti disgraziati nostri fratelli corrispondono all'Amore di Gesù col buttarsi a braccia aperte nella infame setta della massoneria! Preghiamo per costoro affinché il Signore illumini le loro menti e tocchi loro il cuore. [...] Fra Pio."

Note:
1) Il 28 marzo 1913
2) I puntini sono di padre Pio. Non è possibile determinare quale sia stato l'oggetto di questa rivelazione.


Il Concilio Vaticano II infiltrato dalla Massoneria, ved. QUI, QUI e QUI.

Pietrelcina, 10 ottobre 1915

"Mio carissimo padre,

[...] in quanto a me, io non mi arresterò dal piangere tutte le ore che mi restano da vivere, poiché voi conoscete quanto mi strazia il cuore il vedere tanti poveri ciechi, che fuggono più del fuoco quel dolcissimo invito del Divin Maestro: «Venite a Me voi tutti che avete sete, ed Io vi darò da bere.» (Gv. 7,37).

L'animo mio si vede estremamente straziato nel trovarsi di fronte a questi veri ciechi che non sentono punto pietà per sé stessi, avendo le passioni tolto loro talmente il senno (ved. QUI), che non si sognano neppure di venire a bere a questa vera Acqua di paradiso.

Uno sguardo, o padre, e poi ditemi se non ho ragione di condurre una vita infelice per la follia di codesti ciechi. Mirate come trionfano i nemici della Croce sempre più e in ogni giorno. Oh cielo! essi bruciano continuamente di fuoco vivo, tra mille desideri di soddisfazioni terrene.

Gesù li invita ad andare a dissetarsi di quell'Acqua sempre viva. Egli conosce assai bene quanto bisogno hanno costoro di berne a sazietà; Acqua che Lui tiene pronta per chi veramente ha sete, per non perire in mezzo alle fiamme dalle quali essi sono divorati.

Gesù rivolge loro quel tenerissimo invito: «Venite a Me voi tutti che avete sete, ed Io vi darò da bere». Ma, Dio mio! Qual risposta ne ottenete da simili infelici?

Essi danno segno di non intendervi, vi sfuggono e, quel che è peggio, questi sciagurati avvezzi da lunga età a vivere in quel fuoco di soddisfazioni terrene, invecchiati tra quelle fiamme, più non sentono gli amorosi Vostri inviti e neppure s'avvedono più del pericolo grande, orrendo in cui sono.

Qual rimedio vi è da usare verso tali Giuda infelici per farli ritornare in sé stessi? Qual rimedio si può sperare perché codesti veri morti risuscitino?

Ahi!, padre mio, l'anima mi scoppia dal dolore; anche a costoro Gesù ha dato un saluto, un amplesso, un bacio; ma per questi miseri è stato un saluto che non li ha santificati, un amplesso che non li ha convertiti, un bacio, ahimè! ‒ faccio per dire ‒ che non li ha salvati, non solo, ma che forse nella grande maggioranza non li salverà giammai!

La divina Pietà più non li addolcisce; coi benefici non si attirano; coi castighi non si domano, con le dolci (maniere) insolentiscono; con le austere imperversano; nella prosperità si inalberano; nelle avversità disperano; e sordi, ciechi, insensibili ad ogni più dolce invito e ad ogni più atroce rimprovero della divina Pietà, che potrebbe scuoterli e convertirli, non fanno che confermarsi nel loro indurimento, e rendere più intense le loro tenebre. (Cfr. anche QUI, QUI, QUI e QUI ndr).


Tomasz Alen Kopera

Ma, deh! o padre mio, quanto sono stolto: chi mi assicura che non sia anch'io del numero di questi infelici? Sento, è vero, anch'io sete di questa vera Acqua di paradiso, ma chi sa che non sia essa veramente quella che pur ardentemente desidera l'anima mia?!

E questo tormento si va sempre più intensificando, a misura che tale Acqua non estingue la sete, ma che anzi l'accresce sempre più. Non è questa forse, o padre, una ragione potentissima per fortemente dubitare che l'Acqua desiderata dalla povera anima non sia proprio quella di cui il dolcissimo Salvatore ci invita a bere a larghi sorsi?

Piaccia al Signore, sorgente di tutta la Vita, non voler negare a me quest'Acqua sì dolce e preziosa, che egli nell'esuberanza del Suo Amore per gli uomini promise a chi ne ha sete. Io la bramo, o padre mio; la chiedo a Gesù con gemiti e sospiri continui.

Pregate anche voi, affinché non si nasconda a me; ditegli, o padre, che Egli sa quanto gran bisogno ho io di quest'Acqua, che sola può guarire un'anima ferita d'amore.

Consoli questo tenerissimo sposo della sacra cantica un'anima che ha sete di Lui e la consoli di quello stesso bacio divino che richiedeva la sacra sposa.

Ditegli che fino a quando un'anima non arriverà a ricevere tale bacio non potrà mai stringere un patto con Lui in questi termini: «Io son tutto pel mio diletto ed il mio diletto è tutto per me». (Cant. 6,3).

Piaccia al Signore non abbandonare chi in Lui solo ha posto tutta la sua fiducia! Che questa mia speranza non vada mai fallita, e che io sia a Lui sempre fedele... [...].

Con stima vi bacio le mani e degnatevi sempre di benedire questo vostro figliuolo. Fra Pio."

Padre Agostino da San Marco in Lamis è il celebrante; Padre Pio gli fa da diacono.

Ma quello che più sorprende tra le profezie di Padre Pio (e l'abbiamo sentito or ora dalle parole di don Minutella) è ciò che confidò intorno al 1960 a Padre Gabriele Amorth, intervistato nel 2011 da José María Zavala ‒ giornalista spagnolo (ved. QUI) ‒  al quale raccontò che il Santo Frate lo avvertì che   «Satana si era introdotto nel seno della Chiesa e, in poco tempo, avrebbe governato una Falsa Chiesa». Insieme poi decisero di rivelarlo al mondo solo dopo il trapasso del famoso esorcista.

Questo avviso era già stato dato dalla Madonna a "La Salette" («Roma perderà la fede e diverrà la sede dell'Anticristo») e a "Fatima" nel famoso "Terzo Segreto" dove la Stessa aveva profetizzato che «l'apostasia nella Chiesa inizierà dal vertice», mettendo in guardia il papato a NON indire il Concilio perché da esso ne sarebbe derivata grande sciagura. (Cfr. QUI, QUIQUI, QUI e QUI). 

Come si vede, sta delineandosi sempre più nei minimi dettagli lo scenario che il Cielo per mezzo della Vergine, e non solo, si è premurato di svelarci, affinché fossimo pronti all'ultimo assalto del nemico con un discernimento maggiore; cosa che purtroppo non sta avvenendo per la tiepidezza e la cecità spirituale dello stesso popolo di Dio  che non realizza nemmeno di trovarsi in piena Apocalisse.

Ecco l'ultimo video di questo 23 settembre dedicato a Padre Pio da don Alessandro.

 


Relazione, adattamento e cura di Sebirblu.blogspot.it

Brani estratti dall'Epistolario di Padre Pio, Vol. 1° (QUI, QUI, QUI e QUI).

giovedì 18 settembre 2025

Così scriveva sei anni fa il prof. Fr. Lamendola!




Sebirblu, 18 settembre 2025

In questi momenti di gravissima tensione che caratterizzano diversi paesi del Vecchio Continente, desidero esporre, a suo ricordo, un vibrante articolo del prof. Lamendola che, con pochi tratti di penna, è riuscito a delineare lo stato miserevole in cui sono stati fatti cadere i popoli europei scippando loro la propria sovranità e rendendoli così succubi del "Potere Occulto" o "Deep State" che governa il mondo.

(Faccio notare che, essendo quest'anno deceduto Bergoglio, menzionato al presente dall'autore, ho dovuto renderlo al passato usando il tempo imperfetto, tra parentesi).


Prof. Francesco Lamendola; ved. QUI

Manifesto della fierezza e dell'identità europea

Noi, figli dell'Europa, un mattino ci siamo svegliati e ci siamo accorti che l'Europa, la vera Europa, non c'era più. Ci era stata sottratta da una classe dirigente di traditori, al soldo d'interessi stranieri, soprattutto di carattere finanziario.

Ci siamo accorti che quasi tutti i politici e i governanti, gli intellettuali e gli uomini di cultura, i giornalisti e gli insegnanti, per non parlare dei banchieri e degli azionisti delle multinazionali, avevano stretto un patto malefico per espropriarci della cosa più preziosa, la nostra identità, allo scopo di ridurci allo stato di un gregge senza nome, senza coscienza, senza dignità, e quindi, inevitabilmente, senza diritti reali.

Per giungere a tanto, essi hanno creato una vera e propria fabbrica di diritti: diritti aberranti, folli, distruttivi, come quello di cambiare sesso e di farlo cambiare ai propri figli preadolescenti, il tutto a spese della sanità pubblica, cioè prelevando il denaro dalle tasche dei lavoratori e dei pensionati; e autorizzando una massiccia propaganda transgender nelle scuole e sui mass-media pubblici e privati.

Ma ciò non era ancora sufficiente: bisognava attaccare l'identità europea alla radice; dunque bisognava attaccare l'idea di patria, l'idea di famiglia e l'idea di Dio, i tre pilastri sui quali si è retta, per oltre mille anni, la nostra civiltà.

Bisognava far passare l'idea che credere nella Famiglia, nella Patria e in Dio è un male, è un comportamento antisociale e incivile: perché la famiglia "tradizionale" è omofoba, discrimina i diritti degli invertiti; la patria è razzista e fascista, in quanto difende i confini e quindi cerca di opporsi all'invasione; Dio, poi, è l'oppio dei popoli di marxiana memoria, e ormai possono credere in Lui solamente gli sciocchi o i delinquenti.

Così, un mattino, noi europei ci siamo svegliati e ci siamo accorti che la nostra identità ci era stata sottratta, che poggiavamo i piedi sul vuoto; che non avevamo più punti di riferimenti,  perché la tradizione era stata adulterata, stravolta e distrutta; che non avevamo più qualcuno che vigilasse su di noi, che ci proteggesse, che ci incoraggiasse, perché tutte le istituzioni, dalla famiglia alla scuola, dallo Stato alla Chiesa, erano state infiltrate e in gran parte occupate da forze estranee ed ostili, forze interessate alla loro distruzione e alla nostra totale sottomissione.

Tali forze avevano giocato d'astuzia: avevano lavorato con tenacia e pazienza, guadagnando una posizione alla volta, senza fretta, metodicamente, silenziosamente. Erano riuscite a far passare, in successione, il divorzio, l'aborto, le unioni omofile, presentandole come conquiste di civiltà; stanno facendo passare l'eutanasia, le fecondazione eterologa e l'utero in affitto; il passo successivo sarà la normalizzazione della pedofilia e la libertà di abusare dei bambini alla luce del sole.

Nello stesso tempo si è fatto credere che per amare l'umanità bisogna odiare il proprio Paese; che desiderare l'indipendenza della propria patria è una cosa brutta e malvagia; che rifiutarsi di subire l'invasione afro-asiatica di marca musulmana, fatta passare per emergenza umanitaria e per solidarietà cristiana, è segno di durezza d'animo, chiusura verso il prossimo, ottusità e meschinità, e incomprensione del Vangelo.




E così siamo arrivati al punto di tollerare un "papa" che non parla(va) mai di Dio; non s'inginocchia(va) davanti all'Altissimo; non indossa(va) volentieri il Crocifisso, ma, se appena può(poteva), manifesta(va) una diabolica contraffazione del Vangelo, specie quando deve(doveva) incontrarsi con gli esponenti delle altre religioni, in particolare la giudaica; un "papa" che fa(ceva) apertamente campagna elettorale, lui insieme ai suoi cardinali, vescovi e preti, contro un partito politico che ha(aveva) il torto di voler difendere la religione cattolica, la Patria e la famiglia, e il torto ancor più grande di mostrare il Crocifisso e invocare la benedizione della Vergine Maria sull'Italia.

Tutto questo è successo per gradi e solo negli ultimi anni le forze oscure che mirano alla nostra sottomissione, o, per dir meglio, alla nostra sostituzione, praticando il doppio binario dell'incoraggiamento all'omofilia, alla sterilità, all'aborto, alla libertà di drogarsi, e al tempo stesso dell'accoglienza indiscriminata di masse d'immigrati dagli alti tassi d'incremento demografico, hanno cominciato a mostrarsi apertamente.

Pure, molti europei non se ne sono nemmeno accorti e, imperterriti, come se nulla fosse accaduto e stesse accadendo, continuano ad accordare la loro fiducia a questi traditori, che in veste di statisti o di ecclesiastici hanno venduto la nostra identità, la nostra storia, il nostro futuro, e in cambio di vantaggi materiali, hanno creato le condizioni per la nostra scomparsa e la totale estinzione della nostra civiltà.

Le forze oscure interessate a realizzare questo diabolico piano sono all'opera da moltissimo tempo, da secoli, ma nel corso degli ultimi decenni hanno preso ardire e ormai agiscono quasi apertamente, senza preoccuparsi di salvare le apparenze, anche perché fanno conto, e non a torto, su un tale abbassamento del senso critico della gente, su un tale intorpidimento delle coscienze, su una tale ignorantizzazione delle masse e una tale deresponsabilizzazione dei cittadini e dei credenti, da non doversi preoccupare più di tanto di possibili reazioni.

Ebbene, noi che ci siamo resi conto di quel che sta succedendo, vogliamo disilluderli nelle loro aspettative e contrastare fieramente i loro piani.

Noi non ci lasceremo ingannare oltre, non permetteremo a nessuno di seguitare a trattarci come dei poveri idioti, come dei servi sciocchi, il cui destino è di servire e tacere, senza far domande e senza sollevare obiezioni all'operato del padrone.

Al contrario, noi intendiamo adoperarci per smascherare questo tradimento, per denunciare questo complotto, per indicare chiaramente la via del nostro riscatto, che passa necessariamente attraverso il pronto esautoramento di questa indegna classe di parassiti e traditori, che hanno ipotecato l'avvenire dei nostri figli in cambio di qualche poltrona, di qualche compenso economico e vantaggio materiale, facendosi complici di un inganno globale, quale mai si era visto nel corso della storia, e di una mistificazione così odiosa, così capillare, così pervasiva, che si stenta ormai a trovare un singolo ambito della vita pubblica e privata, dalla salute alla cultura, dallo sport alle arti, nel quale i registi di questa operazione non abbiano piazzato i loro uomini-chiave, non abbiano fatto passare le loro parole d'ordine, non abbiano imposto la loro visone del reale, anche servendosi di una spudorata e sistematica manipolazione del linguaggio.

L'inganno, infatti, è iniziato con l'adulterazione delle parole, e prosegue con uno stravolgimento sempre più accentuato del loro autentico significato. 



Da quando la sottomissione è stata fatta passare per dialogo;  il disprezzo e l'odio di sé sono stati fatti passare per apertura e solidarietà verso l'altro; da quando la distruzione della tradizione è stata dipinta come una marcia gioiosa verso il futuro, e l'oltraggio alle cose più sacre come una forma di liberazione da tabù e pregiudizi; da quando un traditore vestito da papa ha colpito al cuore la dottrina cattolica, e ha potuto farlo impunemente, e i capi di Stato e di governo delle nazioni europee si sono fatti zelanti promotori di una politica di distruzione dei valori tradizionali, all'interno, e di cooperazione all'auto-invasione dei rispettivi Paesi, all'esterno:

‒ da quel momento è divenuto chiaro che chi ama l'Europa non può accettare un minuto di più questa ignobile farsa; non può riconoscere come suoi rappresentanti i traditori che occupano le posizioni di potere; non può considerare come veri sacerdoti e ministri di Dio questi cardinali, vescovi e preti viziosi, invertiti, superbi, demagoghi, avidi, ambiziosi, mestatori e politicamente impegnati a sostegno delle forze della dissoluzione.

È necessario, pertanto, anche se ciò può risultare doloroso, rompere ogni remora e ogni senso di rispetto nei confronti di quelle autorità, civili e religiose, le quali non ne meritano alcuno, perché non sono legittime.

Un'autorità cessa di essere legittima  quando consuma un tradimento intenzionale nei confronti della propria ragione sociale: e questo è precisamente quel che sta accadendo, sotto i nostri occhi, a ritmo frenetico.

Sarebbe ingenuità, o peggio, perdere tempo a discutere con chi non è in buona fede, ma anzi ha già firmato un patto scellerato, nel quale è prevista la nostra cancellazione in tempi brevissimi. Stanno realizzando il Piano Kalergi (ved. QUI e QUI), sui tre versanti previsti dalla loro strategia: 

‒ quello biologico e razziale, mediante il meticciamento dei popoli europei e la scomparsa delle identità culturali;

‒ quello economico, mediante l'asservimento al capitale finanziario di tutte le risorse, di tutto il lavoro, di tutto il denaro, compreso il risparmio privato; 

‒ e infine su quello spirituale e religioso, mediante la sostituzione del cristianesimo, e particolarmente del cattolicesimo (il protestantesimo essendo quasi scomparso nel vortice della laicizzazione del Nord Europa) con una "religiosità" immanentista di tipo massonico, sincretico, gnostico, che infine dovrà sfociare nell'adorazione, in Europa come altrove, di una piccola minoranza di esseri umani, gli "illuminati": i padroni (per ora) occulti del mondo, i detentori del potere finanziario globale, già oggi padroni dei tre quarti delle risorse del pianeta.

[Ecco una lezione magistrale del prof. Lamendola, dedicata a quanti, nella confusione generalizzata di un mondo sottosopra, vanno cercando umilmente il Vero, il Buono e il Bello, per non essere ingannati. (Ndr)].




Ebbene: noi, cittadini d'Europa e noi cristiani, che abbiamo compreso il gioco, che ci siamo accorti della grande menzogna e del grande tradimento, abbiamo ora deciso di non restare inerti e rassegnati ad aspettare la nostra fine e la distruzione di ogni speranza per le prossime generazioni, quelle dei nostri figli e dei nostri nipoti. 

Abbiamo deciso di batterci: di denunciare la manovra in atto; di incalzare i servi, i bugiardi, i traditori; d'inchiodarli alle loro menzogne e alle loro responsabilità; di contrastare attivamente i loro piani, sia sul terreno teorico, combattendo le loro idee e mostrando che sono aberranti, distruttive e anti-umane, sia sul terreno pratico, opponendoci ad essi in ogni luogo e tempo possibile, resistendo alle loro quotidiane sopraffazioni, rifiutandoci di collaborare a tutti i livelli, cominciando dal primo, la mistificazione del linguaggio, fino a quelli superiori riguardanti la politica, l'economia e la finanza.

Qualunque possa essere il ruolo singolo che occupiamo nella società: da genitori, da risparmiatori, da lavoratori, da pensionati, da consumatori, da utenti dei pubblici servizi, da insegnanti, da medici o infermieri, da sacerdoti, da credenti, da cittadini, noi non piegheremo più la testa; non accetteremo passivamente la prosecuzione della manovra mirante alla nostra distruzione; non concederemo quartiere ai nostri nemici, chiamandoli sempre con il loro nome, anche se sappiamo che essi faranno di tutto per confonderci, intimidirci, fermarci, né lasceranno alcunché d'intentato per ridurci al silenzio e all'impotenza.

D'ora in poi, ogni volta che un professore, approfittando del suo ruolo istituzionale, invece di fare la sua lezione di latino o di matematica, si metterà a fare propaganda per l'immigrazione, porterà in classe dei sedicenti profughi e raccoglierà denaro per collette a sostegno dei clandestini, speriamo che i suoi alunni si alzino in piedi, e con fermezza, senza trascendere, gli dicano: "Professore, non le è permesso fare così".

Ed ogni qualvolta un prete, sfruttando la sua funzione, trasformerà la chiesa in una tribuna politica, per fare propaganda contro un certo partito e a favore di certi altri, speriamo che i suoi fedeli si alzino in piedi, e civilmente, ma fermamente, gli dicano: "Signor parroco, lei non ha il diritto di parlare in questo modo".

Parimenti, ogni volta che un giudice rimetterà a piede libero un delinquente, e magari comminerà una sanzione alle forze dell'ordine che lo hanno fermato, o a un capotreno che lo ha fatto scendere, o a un cittadino che si è difeso da una aggressione o da una minaccia, speriamo che centinaia, migliaia di cittadini si levino in piedi e facciano sentire la loro voce, via mail, o anche di persona, proclamando forte e chiaro: "Signor giudice, non le è consentito di agire in questo modo!"

Ed ogni volta che un giornalista, sulla stampa o alla televisione, specialmente se del settore pubblico, ci rifilerà l'ennesimo servizio tendenzioso, partigiano, sfacciato, smaccatamente favorevole a una certa parte, e altrettanto smaccatamente contrario ad un'altra, speriamo che migliaia, milioni di lettori o di telespettatori si rivolgano a quel giornale o a quella rete, inondando le rispettive direzioni coi loro messaggi di civile ma ferma contestazione: "Signor direttore, lei non può consentire ai suoi giornalisti di fare una così spudorata propaganda a certe idee o a certi partiti, in particolare con il denaro dei contribuenti!"


Ma il boicottaggio deve cominciare dal nostro stile di vita. Se il signor Fazio non avesse milioni di telespettatori, ecco che i suoi favolosi emolumenti comincerebbero a scemare. E se le multinazionali cominciassero a smerciare memo prodotti alimentari pieni di sostanze nocive alla salute, in seguito a un soprassalto di consapevolezza dei consumatori, ecco che la loro potenza comincerebbe a ridursi, e la nostra salute a migliorare.

E se le persone smettessero di affollare i cinema, le discoteche, gli stadi, le sale per conferenze, in cui viene venduta la pessima merce dei registi, dei cantanti, degli sportivi e degli intellettuali che non meritano alcun credito, tanto meno ammirazione e stima, ecco che l'arroganza di quei signori riceverebbe una batosta, i loro cattivi esempi subirebbero un rallentamento, e sarebbe tanto di guadagnato per le abitudini di vita di tanta gente, specialmente di tanti giovani.

E se cominciassimo a boicottare i telefonini, o almeno a farne un uso ragionevole e appropriato, e così pure cominciassimo a boicottare la televisione, la stampa, e tutte le "offerte" artistiche e culturali che provengono da quanti sono sul libro paga del potere che ci vuole sottomessi psicologicamente prima ancora che materialmente, sarebbe un significativo passo avanti sulla via dalla consapevolezza e perciò della nostra emancipazione.

Tutto questo è possibile e può, anzi deve, incominciare adesso. Fino a quando milioni di persone si lasceranno ingannare, dominare e sfruttare da poche decine?»

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it


domenica 14 settembre 2025

Ma siamo proprio SICURI di QUANTO ci RACCONTANO?

 


Sebirblu, 11 settembre 2025

Scriveva su "Insider Over", QUI, il giornalista Emanuel Pietrobon il 28 luglio 2022:

«Dicono i saggi che la beffa più grande che il Maligno abbia mai fatto sia stata quella di convincere l'Uomo che non esiste. È così che il Demonio riesce ad addossare agli altri le colpe di ogni sua malefatta.

È così che può muoversi inosservato, indurre in tentazione il "macchiato" dal peccato originale di turno e, di colpo, sparire come nebbia, ridacchiando, quando la vittima è caduta nel tranello.

Uno stratega che si rispetti, similmente all'astuto Satana, raffigurato da John Milton nel poema epico "Paradiso perduto", è chiamato a fare di necessità virtù, a cogliere l'attimo e, se possibile, a creare dal nulla opportunità ogniqualvolta se ne presenti l'occasione. 

Uno stratega che si rispetti, similmente al navigato diavolo tentatore simpaticamente tratteggiato da C. S. Lewis ne "Le lettere di Berlicche", conosce i talloni d'Achille altrui e sa quali piani machiavellici potrebbe impiegare per condannare la vittima di turno al quinto cerchio infernale.

Vincere senza combattere. Osservare due o più litiganti e godere nell'attesa di poter raccogliere i frutti da loro seminati. Costringere il nemico a fare ciò che non vorrebbe, ciò che non dovrebbe.

Dirsi ed essere (reali) conoscitori dell'arte della guerra, in effetti, non significa che questo: avere la capacità di conseguire il massimo risultato col minimo sforzo, ad esempio architettando delle mefistofeliche operazioni sotto falsa bandiera.» [...]


"Mefisto" - di Eduard von Grützner 

Questa è un'ottima prefazione all'articolo che segue, proprio nel 24° anniversario del vile e disastroso attentato alle Torri Gemelle del 2001, che si sono ben presto svelate come la più grande menzogna-autogoal che l'America abbia potuto infliggere a sé stessa.

La seconda ancor più eclatante fu quella inerente alla famosa provetta riempita di... "borotalco", che Colin Powell agitò fra le dita nella sede dell'ONU, per giustificare l'inizio della tragica guerra all'Iraq, sul cui territorio non furono MAI trovate armi di distruzione di massa.

E questo sistema odioso è stato usato anche oggi dalla regia spietata del Maligno che, sobillando di continuo i "volenterosi" europei alla guerra e a ruota tutti, ma dico tutti i media di regime, ha fatto loro dichiarare con la massima certezza che la Russia ha inviato i suoi droni sulla Polonia per "testare la reazione dell'Occidente". 

Così, al fine di chiarire come stanno davvero le cose, riporto questo dettagliato video di Nicolai Lilin.






Sotto falsa bandiera: la storia scritta con l'inganno

«Ci sono momenti nella storia in cui la realtà sembra piegarsi, quasi come se una mano invisibile la manipolasse. Eventi che scuotono popoli interi, che portano alla guerra, che giustificano dittature o repressioni. Ma dietro quelle fiamme, dietro quei colpi di cannone, spesso si nasconde un volto diverso da quello che ci viene mostrato.

Un volto camuffato, travestito, mascherato. La chiamano false flag – "falsa bandiera" – un termine che nasce dalla navigazione: quando le navi issavano la bandiera di un altro stato per ingannare il nemico.

Solo all'ultimo, prima dell'attacco, rivelavano la propria identità. Oggi quel termine è entrato nel lessico della politica, della guerra, persino della cronaca. È il simbolo della manipolazione. Eppure non è invenzione dei nostri tempi: ha radici antiche, ed ha già scritto pagine decisive del Novecento.

Il Maine: il boato che aprì le porte alla guerra

Immaginate il porto dell'Avana, Cuba, febbraio 1898. Una nave statunitense, la USS Maine, è ancorata nelle acque tranquille. L'aria è umida, la città sonnecchia, la politica internazionale è in ebollizione. 

All'improvviso, un'esplosione. Un boato scuote il porto, i vetri delle case tremano, i corpi dei marinai vengono scaraventati in aria. La nave affonda, 260 uomini muoiono in pochi istanti. La stampa americana non attende prove: titoli a caratteri cubitali gridano "La Spagna ha attaccato!"

I giornali di Hearst e Pulitzer trasformano la tragedia in indignazione collettiva. È l'inizio della guerra ispano-americana. Un soldato sopravvissuto, diversi anni dopo, raccontò:

‒ «Non vidi alcun colpo dall'esterno. Sentii solo il cuore della nave esplodere... come se il nemico fosse dentro di noi.»

Ma la voce di un marinaio non poteva fermare la macchina del potere. Solo decenni più tardi, studi indipendenti avrebbero dimostrato che probabilmente non ci fu nessun attacco: un'esplosione interna, accidentale.

La guerra, però, era già stata vinta. Cuba non era più spagnola. La manipolazione aveva fatto il suo corso.




Berlino in fiamme: il Reichstag e l'ascesa del Führer

È la notte del 27 febbraio 1933. Berlino, capitale inquieta di una Germania in crisi. D'un tratto, il cielo si colora di rosso: il Reichstag, il palazzo del Parlamento, è in fiamme. Le persone corrono nelle strade, urlano, assistono impotenti. Hitler, appena nominato cancelliere, si precipita sul luogo. Accanto a lui, Hermann Göring ringhia:

‒ «È un segnale. I comunisti vogliono distruggere la Germania!»

Un giovane olandese, Marinus van der Lubbe, viene arrestato. Forse colpevole, forse solo un capro espiatorio. Non importa. Quella medesima notte, Hitler decide di trasformare le fiamme in strumento politico. 

Il giorno dopo, il Reichstag approva il "Decreto per la protezione del popolo e dello Stato": sospensione dei diritti civili, arresti di massa, repressione delle opposizioni. Da un incendio nasce il regime più feroce del secolo. 

Uno storico tedesco scrisse:

‒ «Se anche Van der Lubbe avesse agito da solo, la vera responsabilità resta dei nazisti: furono loro a trasformare il fuoco in dittatura.»

La false flag non è solo messa in scena: è la capacità di piegare un evento, qualunque ne sia la natura, a proprio vantaggio.

L'Operazione Himmler: travestirsi da nemico

31 agosto 1939. Un gruppo di uomini in uniforme polacca attacca la stazione radio di Gleiwitz, al confine con la Germania. Trasmettono un messaggio ostile in lingua tedesca. Ma non sono polacchi. Sono SS travestite. Il piano si chiama Operazione Himmler.

Il giorno dopo Hitler annuncia alla nazione:

‒ «I polacchi ci hanno aggrediti. Non possiamo restare a guardare.»

Inizia l'invasione della Polonia. Inizia la Seconda guerra mondiale. La false flag, qui, non è più solo manipolazione: è detonatore della tragedia più grande del Novecento.




Operazione Northwoods: il piano mai nato

Gli Stati Uniti e Cuba sono sull'orlo dello scontro. Al Pentagono nasce un documento segreto: "Operazione Northwoods". Il piano prevede attentati simulati o reali contro cittadini americani, dirottamenti finti, persino morti da attribuire a Cuba.

Lo scopo: convincere l'opinione pubblica della necessità di un'invasione. In una riunione, un ufficiale esclama:

‒ «Dobbiamo colpire l'immaginazione del popolo americano. Solo così chiederanno la guerra.»

Il progetto arriva sulla scrivania di John F. Kennedy. Lui legge, scuote la testa, lo respinge. Northwoods non si realizzerà mai. Eppure resta negli archivi, come testimonianza di quanto la false flag fosse concepita non come fantasia, ma come strumento politico concreto.

Golfo del Tonchino: la bugia che trascinò l'America in guerra

Agosto 1964. La USS Maddox naviga nel Golfo del Tonchino, al largo del Vietnam. Gli Stati Uniti annunciano: la nave è stata attaccata da motovedette nordvietnamite.

Il presidente Johnson parla alla nazione:

‒ «Difenderemo i nostri ragazzi. Non possiamo tollerare aggressioni.»

Il Congresso vota quasi all'unanimità la risoluzione che apre le porte all'intervento americano in Vietnam.

Inizia una guerra durata dieci anni, con milioni di morti, civili e militari. Ma quel secondo attacco, quello che giustificò la decisione, non avvenne mai. Era frutto di rapporti distorti, informazioni manipolate.

La verità emerse solo anni dopo, quando ormai era troppo tardi.




La riflessione amara

Cinque casi, cinque false flag che hanno cambiato l'intero corso della storia. E qui la domanda diventa inevitabile: se allora, quando le informazioni viaggiavano lente, bastava un giornale o una radio per convincere milioni di persone, cosa accadrebbe oggi, nell'epoca dei social e della comunicazione istantanea?

Viviamo immersi in notizie, immagini, video che arrivano sullo schermo in tempo reale. Un filmato manipolato, un titolo sensazionalistico, una voce amplificata da un algoritmo possono bastare a scatenare odio, paura, isteria collettiva.

Il problema non è unicamente chi orchestra la false flag. È anche la nostra fragilità psicologica, la facilità con cui accettiamo una verità pronta senza domandarci cosa c'è dietro. La mente, quando è spaventata, cerca certezze, non verità. E i manipolatori lo sanno bene. 

Forse la prossima false flag non avrà bisogno di bombe o incendi. Sarà digitale: un attacco informatico mascherato, un deepfake, una serie di immagini virali costruite a tavolino. E noi ci cascheremo ancora, come i nostri nonni e bisnonni?

Per favore rimaniamo lontani dalle teorie del complotto ma non per questo dobbiamo ignorare l'accaduto e non allargare i nostri punti di vista su quello che potrebbe di nuovo succedere.

A quando il prossimo inganno?

Nessuno lo sa. Ma intanto possiamo prepararci. Non tanto facendo scorte di viveri per 72 ore ‒ come i media ci hanno già suggerito, giusto per accumulare una nuova piccola dose di ansia o semplicemente per recuperare delle ore di vita in più ‒ ma facendo scorte di coscienza critica, di memoria storica, di capacità di guardare oltre la superficie senza cadere nel complottismo e nel fanatismo. 

Nel frattempo in Francia si allertano le strutture sanitarie perché la guerra e sempre dietro l'angolo, non si sa mai...

Restiamo in vigile attesa? Stavolta senza tachipirina perché, forse, ma solo forse, non è la febbre il nostro male ma l'ingenuità.

                                                                                                    Egidio Francesco Cipriano




Note a piè di pagina:

USS Maine – esplosione interna probabile

Studi moderni suggeriscono che l'esplosione del Maine fu causata da un'esplosione interna e non da un attacco esterno: history.navy.mil e United States Naval Institute

In particolare, l'ammiraglio Hyman Rickover ribadì un'origine interna, ad esempio derivata da una combustione spontanea nel deposito di carbone: 

Incendio del Reichstag – uso politico dell'evento

Il governo nazista sfruttò l'incendio del Reichstag (27 febbraio 1933) per accusare i comunisti e proclamare lo stato di emergenza, sospendendo diritti fondamentali: Enciclopedia dell'Olocausto, Wikipedia.

Sebbene vi sia dibattito sulle responsabilità precise dell'incendio (colpe singole o orchestrazione nazista), molti storici confermano che fu usato come leva politica decisiva: Wikipedia, TIME e History News Network.

Operazione Himmler – Gleiwitz e pretesto per la guerra

L'attacco alla stazione radio di Gleiwitz (31 agosto 1939) fu compiuto da agenti in uniforme polacca appartenenti alle SS, con l'obiettivo di simulare un'aggressione polacca e giustificare l'invasione della Polonia: Wikipedia.

Operation Northwoods – piano mai attuato

Nel marzo 1962, i Joint Chiefs proposero il progetto Operation Northwoods, che prevedeva una serie di false provocazioni (attacchi simulati, dirottamenti, sabotaggi) da attribuire a Cuba per giustificare un intervento militare. Il presidente Kennedy respinse il piano: Wikipedia e Vanity Fair.

Golfo del Tonchino – secondo attacco mai avvenuto

Il governo USA riportò un secondo attacco (4 agosto 1964) contro la USS Maddox, che in realtà non avvenne. Solo più tardi emerse che l'Intelligence (NSA) aveva distorto i dati, e il secondo attacco fu frutto di malintesi o falsi allarmi: Wikipedia, vietnamwar50th.com e nsarchive2.gwu.edu.

Attenzione: ospedali francesi in allerta per un possibile conflitto armato 
entro marzo 2026

Il "Ministero della Salute" francese ha inviato un'istruzione alle agenzie regionali di sanità (ARS), datata 18 luglio 2025, invitando gli ospedali a prepararsi a uno scenario di "impegno importante" o conflitto armato generalizzato in Europa: ladepeche.fr e lecanardenchaine.fr

Misure proattive in Francia per rafforzare il sistema sanitario in caso di guerra

Un'ulteriore fonte descrive come, nel contesto di tensioni internazionali, le autorità sanitarie francesi stiano rafforzando capacità ospedaliere, scorte di medicinali e formazione del personale per scenari di crisi estrema, compresi attacchi chimici o biologici: Couteauduviaur.fr.

Kit UE per resistere 72 ore in caso di guerra

Una strategia dell'Unione Europea propone che ogni Stato membro promuova un "kit di sopravvivenza di 72 ore" per i cittadini in caso di crisi naturali, informatiche o militari, incluso cibo, acqua, documenti impermeabili, torcia, contanti, power bank, ecc.: ANSA

Chiosa di Sebirblu

Concludo esponendo una breve clip tratta da un video de "Il vaso di Pandora" QUI, con tre giornalisti noti che esprimono il loro parere sul recente tema dei droni caduti in Polonia.  




I latini dicevano "Intelligenti pauca" ossia "agli intelligenti (bastano) poche parole" e infatti davanti a tutto questo... non v'è altro che... il SILENZIO...

No Comment !!!

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte dell'articolo QUI.

mercoledì 10 settembre 2025

Destinato SOLO a chi ha ORECCHI per UDIRE!

 


Sebirblu, 9 settembre 2025

Nel mare magnum dei video che sempre più compaiono sulla rete mi è capitato ultimamente di sentire asserzioni come questa: «Gesù era un uomo iper-moderno; un grande scienziato...» e non dalla voce di qualche oscuro personaggio ma da un signore molto conosciuto per i suoi filmati, conferenze e quant'altro, sul campo ufologico e "spiritual-religioso".

Si tratta di Pier Giorgio Caria che, sebbene in buona fede (almeno spero), continua a propalare dichiarazioni "libere" e discutibili sul Cristo e sui Vangeli che diventano tossiche per diverse anime sprovvedute, ma anelanti di sapere.

I tre filmati che seguono, iniziando con quello più datato, in cui egli addirittura riporta dal minuto 6:10 le parole di Eugenio Siragusa riguardo alla presenza fisica di Gesù sulla Terra sin dagli anni '50 (che avrebbe pure pranzato con G. Bongiovanni), per poi andare al secondo, dove viene detta la frase su esposta, e infine all'ultimo, inerente al pensiero degli extraterrestri sul Cristo stesso, esigono un mio preciso intervento, se non altro per salvare il salvabile.

Purtroppo l'uomo è ancora talmente legato alla materia che, invece di elevarsi verso il divino, spogliandosene, preferisce entrare nel compromesso cercando di "abbassare" la Divinità al suo livello, proprio come ha fatto Bergoglio e come continua a fare il suo pupillo Prevost (ved. QUI e QUI) governando la falsa "Chiesa Cattolica". 

Non è un caso, infatti, che la corrente ufologica iniziata dal contattista E. Siragusa, proseguita poi con il suo discepolo (ribelle) "stigmatizzato" Giorgio Bongiovanni e la collaborazione attivissima di P. G. Caria, sia concorde perfettamente con le "scelte" dottrinali attuate dal Falso Profeta argentino e, adesso, da colui che subdolamente e pericolosamente ne ricalca le orme.

Se i video non si avviano subito, ripetere l'operazione.





È stata proprio questa serie di travisamenti della Realtà, come già avevo esposto QUI e QUI riguardo alle distorsioni blasfeme di Marina Tonini sulla figura del Cristoche si sarebbe ammogliato e non sarebbe morto sulla crocea spingermi a chiarire con l'aiuto dell'ultrafanìa (ved. QUIQUI e QUI) l'assoluta Divinità dello Stesso e il Suo mirabile "lascito" per la Salvezza dell'umanità intera. 

Chiarimenti entelici* sulla Divinità del Cristo

(*ved. QUI e QUI al post scriptum; ndr) 


"Che vale dire all'uno o all'altro, or qua or là: l'Unigenito rappresenta un individuo perfetto "in materia alimentata da Spirito" quando questo individuo perfetto aveva una tale materia da non proiettare ombra, ed un tale peso specifico da non lasciare orma sulla rena?

Quando questo individuo perfetto in materia, rivolto a Dismas, disse: "In Verità, in Verità ti dico: oggi siederai alla Mia destra in Paradiso"; Egli aveva giudicato, assolto e premiato Dismas. Quale uomo poteva fare ciò?

Che dire  dell'Uomo perfetto che,  come  aveva  predetto,  lasciò distruggere il tempio (il corpo fisico; ndr) per ricostruirlo dopo tre dì, cioè, dopo aver preannunziata la propria fine, risorse, ossia rinacque per Potenza, risuscitò.

È necessario analizzare, e non superficialmente, il movimento cristico.

Egli, Figlio di Maria, non chiama Maria «madre» ma «donna»; e, quando fanciullo, ricercato e ritrovato nel Tempio, venne rampognato, disse a Maria: "Perché cercarMi, quando Io devo occuparMi delle cose del Padre Mio?" La discussione nel Tempio non può rappresentare un fatto paranormale, ma rappresenta un fatto potenziale.

La trasformazione dell'acqua in vino col suo significato sostanziale inerente alle nozze di Spirito (che è contenuto QUI; ndr) non raffigura una forma di ipnosi collettiva, ma un fatto realmente avvenuto, un fatto specifico, controllato.



"Il miracolo delle Nozze di Cana" di Morgan Weistling

Il miracolare non ha niente in comune col guarire, ché taluno potrebbe dire: ancor oggi, talvolta, imponendo le mani si possono provocare guarigioni.

Disse l'Unigenito allo storpio della piscina probatica*  "Alzati e cammina e fa di non più peccare onde non ti accada di peggio". Egli inceneriva le colpe, purificava e ammoniva: ciò non è da uomo perfetto in materia perfetta, ma da Potenza Assoluta.

(Questo brano importantissimo del Vangelo è stato completamente stravolto da Bergoglio, insieme all'altro appena menzionato dall'Entele Maestro sul piccolo Gesù ritrovato al Tempio coi dottori della Legge, ed un altro ancora sulla "mancata" moltiplicazione dei pani e dei pesci: ved. QUI e QUI contenente anche il significato sostanziale dei numeri di base; ndr). 

Né ci si può richiamare all'argomentazione del flusso magnetico emanante da Lui, poiché quando Egli si rivolse ai Dodici dicendo "Andiamo a destare Lazzaro che dorme", pur essendo da questi lontano, sapeva che era trapassato e, infatti, Marta disse: "Tu giungi in ritardo, egli è là da quattro dì e pute già". Il Cristo aveva atteso che la materia fosse dissolta per poter provare la Sua Potenza: riassociare, risuscitare.

Né sono questi i soli argomenti bastanti di per sé stessi a convincere sulla Divinità dell'Unigenito e sulla contemporaneità della Sua Essenza con quella del Padre e dello Spirito Santo. Altra materia necessita trattare, svolgere, analizzare, confutandola, per poter persuadere le masse.

Ciò che giunge a voi dal Vangelo rappresenta pur sempre ed unicamente un quantum necessario per voi umani, ma appena percepibile.

Dovrei parlare a molti «dotti» che potrebbero intendere il terribile significato del Mio dire; parlerò un giorno, poi lascerò che il seme riscaldato dal Padre, non da loro stessi, germogli nell'ora della dipartita, quando nel profondo dell'ego la visione di una vita vana ed inutile si presenterà terrorizzando. (Ved. QUI; ndr).

Allora il Cristo sarà riconosciuto! Allora vi sarà la conversione! L'immagine di Dismas perdonato mentre era crocifisso illuminerà la tenebra di quelle anime che diranno: «Padre, perdona!»


Tiziano Vecellio - "Il Cristo e il Buon Ladrone"

Discutere? È vano; voi dite «controproducente». I denigratori che, mancando di fede, cercano e intendono avvicinarsi al Padre attraverso il normale, piuttosto che al Divino, sono destinati a ricredersi nell'ora della trasformazione dal chiuso all'Infinito.

Il Vangelo fa testo e contiene un preciso e costante fulcro di Luce, di Potenza e di Amore che in ogni movimento dell'Unigenito è un indistruttibile Raggio Creatore, assolutamente impossibile da trovare, per la sua stessa perfezione, in un individuo umano vivente.

Per voi è difficile compenetrare il significato di una concezione superiore. Chiese Pietro al Cristo: «Perché parli in forma così difficile, perché usi sempre la parabola che per noi è inafferrabile?» ‒ rispose l'Unigenito: «Così parlo perché abbiano a capire solo coloro che vi sono destinati». (Cfr. QUI; ndr).

Per assimilare un certo genere di concetto è necessario transitare per un numero indefinito di gradini, di stadi, che corrispondono all'evoluzione di ciascun individuo; diversamente, tale concetto non potrà essere recepito e compreso.

La conoscenza del Cristo si raggiunge non leggendo i Vangeli, ma compenetrandoli, il che è differente. Non affrontate mai il negatore o l'ignaro con troppe parole, poiché distruggereste il terreno stesso sul quale seminate.

Più che attraverso il suono di una parola è necessario portare la Luce là dove vi è la tenebra, la conoscenza laddove c'è l'ignoranza per mezzo di un «silenzio operoso»." 

(Ma a volte, come in questo caso, anche con gli scritti, affinché il Vero emerga dalla palude melmosa nella quale è sprofondato l'essere umano; ndr).


(Ed ecco, le "pietre miliari" di tutto l'insegnamento cristico; ndr):


Le Parole prime

L'Umanità è corrotta, è in subbuglio, è in scoordine e, nello scoordine, chiede nuove prove, nuovi miracoli, nuove manifestazioni della Potenza eterna. I disquisitori, i sillogisti, i superbi, ritenendosi certi della propria superiorità, osano confutare, obliando  quelle  che  l'Unigenito  definisce  le  Sue  Parole  Prime.

Per "Parole Prime" si intende il primo complesso di azioni e di ammaestramenti elargiti dal Cristo; termini sui quali come su indistruttibili fondamenta, si ergeranno progressivamente le scale dell'evoluzione umana.

Ed ecco la massa umana avida, altezzosa, caina utilizzare la violenza per giungere al soddisfacimento dei propri appetiti e delle proprie aspirazioni.

Quali sono queste Parole Prime? È indispensabile per voi conoscerle, al fine che in seguito le possiate trasmettere alle genti.

NOVE sono i moti che le compongono: TRE sono assiomi; SEI sono postulati; tutto il rimanente del moto cristico, le parabole e i miracoli, devono essere considerati dei corollari. Esse costituiscono un complesso granitico indistruttibile su cui è basata quella Verità che si osa contraddire e che ci si dichiara incapaci si afferrare, di concepire, di comprendere.

Quali sono questi assiomi? Ho detto TRE:

) "Io sono la Via, la Verità, la Vita".

) "Chi mangia la Mia carne e beve il Mio sangue dimora in Me ed Io in lui".

) "Non si vive di solo pane".

Assioma! Egli è "la Via, la Verità, la Vita ". Infatti, Egli vi insegnò e vi insegna il Cammino, non attraverso una menzogna o eventuali opportunismi, ma in assoluta dedizione. È la Vita in quanto è Egli solo che mantiene in ognuno di voi, in ognuno di Noi, il palpito vitale animico.

Assioma! "Chi mangia la Mia carne e beve il Mio sangue dimora in Me ed Io in lui". Non carne e sangue intesi come tali, ma come principio sostanziale, basilare, come concezione. Evidentemente chi segue l'ammaestramento del Maestro giunge a vivere la Sua vita, vive con Lui e in Lui, ed il Maestro si compiace dell'allievo e (a Sua volta) vive in lui nella sua opera e per la sua opera.

Assioma! "Non si vive di solo pane". Il corpo può avere ed ha necessità di alimento, ma l'alimento fisico considerato a sé stante sarebbe come un veleno se non venisse tonificato da un elemento elevatore, sublimizzante, da un'opera superiore. Il sublime raffigura ciò che l'ossigeno è per il vostro corpo fisico: una necessità impellente e indiscutibile.


"Se tu sei il Figlio di Dio... dì a queste pietre che diventino pane"...

E i postulati quali sono? SEI:

) La Manifestazione nel tempo, quella che voi chiamate ingiustamente "nascita". (Cfr. QUI, QUIQUI e QUI; ndr). Ammaestramento tacito ma incontrovertibile e possente. La prova raggiunta, concretizzata, dell'Umiltà e della Povertà!

) La Discussione coi dottori nel Tempio, la prova raggiunta della Sapienza.

) Il Discorso della Montagna con le Beatitudini, il Percorso della vita umana per uno spirito puro, l'insegnamento indispensabile e insostituibile, la Luce portata nella tenebra, la spinta che può riportare nel moto colui che vi era stato estromesso.

) La Salita al Golgota, la Misericordia! Gesù cadde tre volte, tre volte si risollevò. Egli non è intransigente, conosce la fragilità della materia umana e consente che si possa cadere e risollevarsi, per non più di tre volte.

) La Crocifissione, l'Amore, il Perdono! "Padre, perdona loro perché non sanno ciò che fanno", ché se sapessero di crocifiggere il Figliuol Tuo diletto non lo farebbero. Giustificazione, perdono amore!

) La Risurrezione, Potenza!

E allora, fratelli, di fronte a queste Parole Prime, di fronte a questi assoluti, come osare il dubbio? Come ardire di affermare: "Non riesco a comprendere, non riesco a capacitarmi"?

Ognuno di voi ha in sé stesso la Scintilla dell'Unigenito (ved. QUI, QUI e QUI; ndr), ognuno di voi ha quindi la capacità analitica necessaria per arrivare più o meno vicino alla Verità, però, anche qualora tale capacità fosse limitata, si può raggiungere pur sempre un punto che Io azzardo a definire sufficientemente avanzato sulla via evolutiva.

Colui che nega per preconcetto, o si autodefinisce incapace per lo stesso motivo, va considerato come un peccatore volontario, sciente e cosciente e, perciò, se il salvarlo si presenta difficile, sarà opportuno che egli trovi la propria ora nella sequenza dei cicli evolutivi.

Monito all'umanità quindi, monito alle coscienze e spinta verso un'ascesa che non può mancare, poiché la Misericordia è tuttora in atto e l'Amore dell'Unigenito vi parla dalla Croce del Golgota.

                                                                                                                        (L'Entele Maestro)




(Ecco, direttamente, le Sue Parole sublimi; ndr):

Raggio Cristico

In Verità, in Verità vi dico: cambiarono i tempi, ma non cambiarono le coscienze. L'uomo chiede nuovi miracoli, vuole nuovi concetti, aspetta nuove parole e intanto dimentica le Parole Mie Prime.

In Verità, in Verità vi dico: cambiarono e cambieranno i tempi, ma Io non cambierò le Mie parole se non quando la coscienza dell'umanità avrà cessato di patteggiare con Satana.

Generazione perversa (quella iniziata dal Cristo stesso, quale "secondo Adamo", fino ai giorni nostri; ndr) che cerchi nella violenza il soddisfacimento dei tuoi appetiti e delle tue aspirazioni, vuoi tu forse crocifiggerMi di nuovo?

Se non cesserai dal voler servire due padroni, ti staccherò da Me e ti punirò fino all'attimo in cui dovrò distruggerti col fuoco. Ho insegnato a dimorare in Me, ho insegnato l'Umiltà, ho insegnato la Carità, l'Obbedienza e l'Amore, eppure ci si stacca da Me dominati dalla superbia, dall'ira, dall'odio, dalle passionalità.

Oh, uomini! Dovete rinascere di Spirito e perciò passare per la Via che vi ho tracciata con le Parole Mie Prime! Coloro tra voi che saranno fedeli e attivi operai del Padre Mio e Padre vostro ebbero ed hanno da Me la promessa di soccorso umano e di immortalità nei Cieli, per gli altri, prometto il ritorno sulla via del castigo.

Vi do la Mia Pace.

                                                                                                                         Ego Sum Qui Sum



Conclusione


Con tali Divine Parole chiudo questo articolo, sperando e affidando allo Spirito Santo, il Quale "Soffia dove Vuole", l'altissimo ammaestramento riportato, affinché faccia chiarezza in qualche anima confusa dalle arti ingannevoli del Maligno, sempre pronto ad appropriarsene.


Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Brani estratti da "Scintille dall'Infinito" – vol. 1° – ed. Il Cenacolo, QUI.